Valentina Fina Psicologa Psicoterapeuta

Valentina Fina Psicologa Psicoterapeuta

Psicologa Psicoterapeuta ad orientamento Gestaltico

05/09/2024
26/08/2024

**Decidere di crescere o di rimanere piccoli. Scegliere cosa mangiare, scegliere se mangiare.**

Il bruco rivela ad Alice che mangiare un pezzettino del fungo l’avrebbe fatta rimpicciolire o crescere a dismisura. La piccola non sa di quale lato si tratta, se quello di destra o quello di sinistra, poiché il fungo è perfettamente tondo.
… Alice decide di addentare il fungo e immergersi nell’esperienza ignota del cambiamento.

La storia di Alice che assaggia il fungo è una potente metafora del nostro rapporto con il cibo e con il cambiamento. Ogni boccone, ogni scelta alimentare, rivela come stiamo con noi stessi e con gli altri. 🍄✨

Sin dagli inizi, il cibo non è solo nutrimento per il corpo, ma un dialogo che crea e rivela relazioni. Dalla prima poppata al capezzolo materno, il nutrire e il nutrirsi sono atti di amore e fiducia, fondamentali per la nostra crescita emotiva e relazionale. 💞

Mangiare diventa un atto che va oltre la mera sopravvivenza. È un processo di destrutturazione e assimilazione che ci permette di apprendere e di entrare in relazione. Ogni morso, ogni masticazione, è un incontro con il nuovo e con l’altro. 🍽️

Ma cosa succede quando il nostro rapporto con il cibo si incrina? Quando la fiducia vacilla e la forza interiore viene meno? La nostra relazione con il cibo può diventare disfunzionale, rispecchiando le nostre difficoltà emotive. 🌀

Rieducarsi al mangiare e alla relazione è un percorso intrecciato. Riscoprire il piacere del cibo sano e rispettare i ritmi naturali del nostro corpo sono passi verso un equilibrio ritrovato. 🌍💚

**Alice ci insegna Il coraggio di esplorare l’ignoto, di mordere la vita con forza e consapevolezza**.

Gestalt Therapy Kairos

Photos from Valentina Fina Psicologa Psicoterapeuta's post 22/08/2024

~ il nutrirsi è lo specchio della relazione con sè e con l'altro ~

Il modo in cui ci si rapporta con il cibo esprime il modo in cui ci si relaziona con il mondo.
Mangiando impariamo due caratteristiche fondamentali di ogni relazione:
🔒 FIDUCIA: “mi fido dell’esterno”
💥 GRINTA/AGGRESSIVITÀ/FORZA: “sono capace di mordere e masticare”

31/07/2024
Il momento felice - Psicologia Fenomenologica 29/07/2024

La lezione di Basaglia va oltre la semplice riforma delle strutture psichiatriche; tocca questioni profonde di etica, relazione umana e comprensione reciproca.

Basaglia ci insegna il rischio, il coraggio e la responsabilità di correre quel rischio che corriamo ogni volta che proviamo a denudarci di fronte all’altro.
Ogni volta che proviamo a mettere in dubbio chi siamo l'uno per l'altro ci apriamo a un dialogo autentico e profondo.

La vicenda basagliana è la vicenda di come restituire dignità a chi non ha più nulla e di come affrontare l'enigma del dialogo e dell'incontro.

https://www.psicologiafenomenologica.it/il-momento-felice/?

Il momento felice - Psicologia Fenomenologica Una recensione del testo do Mario Colucci e Pierangelo Di Vittorio sul pensiero e la pratica di Franco Basaglia, edito dopo 10 anni dalla sua prima pubblicazione per la collana 180 a cura di Meltemi editore

26/07/2024
"Sii la crepa": quando il vuoto salva il nostro mondo interno 24/07/2024

«Che cosa sta sentendo in questo momento?»

«... vuoto».

Questo è uno scambio che in psicoterapia avviene spesso. C'è un momento in cui il paziente ha chiaro che dentro di sé c'è "un buco", o per meglio dire, "uno spazio". Generalmente le sensazioni di vuoto sono vertiginose, spaventano e disorientano. Siamo abituati al pieno: di spiegazioni, di connessioni, di rumori di fondo, di impegni. Per quanto a volte sia proprio il pieno a farci sentire costretti e affannati, il vuoto ci spaventa di più. Eppure il vuoto può salvare la vita del proprio mondo interno, se inteso non come uno spazio di mancanza, ma come un territorio da esplorare, perché passibile di aprirci a nuovi orizzonti e significanti.

https://www.concorsoletterario.eu/novita/82-il-senso-di-vuoto?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR0AgZlOLLLurNZsg7GGtL5FBJZZjhYULYhmJwiOzJgzuejgd3f-cRJK8kA_aem_DbOZv0mXjhUkUmiC-RjzYQ

"Sii la crepa": quando il vuoto salva il nostro mondo interno «Che cosa sta sentendo in questo momento?»«... vuoto».Questo è uno scambio che in psicoterapia avviene spesso. C'è un momento in cui il paziente ha chiaro che dentro di sé c'è "un buco", o per meglio dire, "uno spazio". Generalmente le sensazioni di vuoto sono vertiginose, spaventano e disor...

Lo psicoterapeuta Salonia: "Tra reale e virtuale: il rischio di scambiare il vuoto per pieno" | gtk 04/07/2024

Quale è il rischio per noi oggi?
Scambiare il vuoto per pieno.

Per resistere, per trovarci pronti, per non smarrirci nei dedali della comunicazione ‘strumentale’, manteniamo il fil rouge del cuore.

Lo psicoterapeuta Salonia: "Tra reale e virtuale: il rischio di scambiare il vuoto per pieno" | gtk Dalla rubrica del nostro direttore Giovanni Salonia sulle pagine del quotidiano La Sicilia.

19/06/2024

📣Un nuovo incontro di sensibilizzazione sulla Gestalt vi aspetta!
🆓SERATA DI SENSIBILIZZAZIONE GRATUITA!

📆𝗺𝗮𝗿𝘁𝗲𝗱𝗶̀ 𝟮𝟱 𝗚𝗜𝗨𝗚𝗡𝗢 𝟮𝟬𝟮𝟰 |⏰ 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟵.𝟯𝟬
💻𝗢𝗡𝗟𝗜𝗡𝗘 su ZOOM

𝐀𝐌𝐎𝐑𝐄 𝐀𝐌𝐎𝐑𝐄…
𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐛𝐨𝐜𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢…
𝐦𝐚 𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐜𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐞𝐫𝐢𝐚𝐦𝐨?

🗣 con ANNA R. RAVENNA
Didatta supervisore IGF, psicologa, psicoterapeuta

𝗦𝗮𝗹𝘃𝗮 𝗶𝗹 𝗽𝗼𝘀𝘁 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗮 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗶𝗹 𝗹𝗶𝗻𝗸 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮.
👇𝗟𝗶𝗻𝗸 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗭𝗢𝗢𝗠:
https://us02web.zoom.us/j/81829920471?pwd=vewj9WPKAcF8N2S8prI5aTnHXhXtmK.1
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💬"(...) Come sottolinea Paolo Quattrini “la parola non corrisponde precisamente a quello cui si riferisce”. L’amore lo definiamo un “sentimento” ma che differenza c’è tra emozione e sentimento? Esiste un solo amore o ne esistono diversi? E, se sono diversi, è il sentimento che cambia o i modi di esprimerlo? Questi ed altri interrogativi ci accompagneranno nell’incontro per concluderlo con le parole che si scambiano il Piccolo Principe e la rosa: “Adesso ho capito” – rispose la rosa dopo una lunga pausa. “Il meglio è viverlo” – le consigliò il Piccolo Principe."

𝙘𝙤𝙣𝙩𝙞𝙣𝙪𝙖 𝙖 𝙡𝙚𝙜𝙜𝙚𝙧𝙚:
https://www.igf-gestalt.it/2024/06/04/amore-amore-una-parola-sulla-bocca-di-noi-tutti-ma-a-cosa-ci-riferiamo/

09/06/2024

'Chi vive spera: spera di continuare a respirare, spera di portare a compimento ciò che ha iniziato, spera che andrà meglio o continuerà il benessere.
Anche chi è disperato e agisce facendosi del male in realtà spera di star meglio.

Attendere il meglio, in qualunque forma lo si declini, è un sentimento inespugnabile.

Motore della nostra esistenza, ossigeno dei nostri sogni, elemento imprescindibile dei nostri progetti, la speranza guida i nostri percorsi: quelli della gioia e quelli del dolore, quelli che abbiamo scelto e quelli che ci siamo ritrovati a percorrere al di là di noi.

È energia pura dentro di noi.
Luce costante e fioca che scalda la nostra proiezione verso il futuro, luce che difendiamo perché è difesa di noi stessi.

La speranza infatti non è vuoto ottimismo né è ricerca di un happy end hollywoodiano.
Coltivarla coincide con una continua e appassionata ricerca del possibile, del ‘non-ancora’ che è dentro ogni esistenza. 
Perché non c’è esistenza, fino alla fine, che non sia aperta all’imprevedibile’.

20/05/2024

Sempre bello rileggere questa poesia!

29/04/2024

La consapevolezza arriva quasi sempre all'improvviso e fa male, barcolli, vacilli, ti si apre una voragine sotto ai piedi.
Ma, immediatamente dopo, ti permette di ridare la giusta posizione alle cose, ti dona una prospettiva altra rispetto a quella delle aspettative narcisistiche, del bisogno egocentrico sentito come un diritto.
E il passo successivo è la libertà. Quella vera. Che ti obbliga all'onestà, alla trasparenza, alla presenza.
Ed è l'antidoto più efficace contro la paura.
Melanie Klein

Lo psicoterapeuta Salonia: «Quando è dal conflitto che nasce la vita» | gtk 26/04/2024

“Il conflitto non deve perdere mai la chiave d’oro: riconoscere il frammento di verità presente nella posizione dell’altro e il frammento di oscurità che abita la propria.”

Buona lettura!

https://www.gestaltherapy.it/lo-psicoterapeuta-salonia-quando-e-dal-conflitto-che-nasce-la-vita/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR0lBHeVxw0Ys83d689GXHdT72vFEVj9IeXYjwWlYTgcYIMPrFetCdbESNI_aem_AcXBf6z2KBjKcTAduokKanBgQLINM1Obm88YYPTCqsUbqVlZmmqN0fOwmuiFsEzjl5b07Q_8JdAnaJUZrqDDjVos

Lo psicoterapeuta Salonia: «Quando è dal conflitto che nasce la vita» | gtk di Giovanni Salonia * «Il conflitto è padre di tutte le cose, di tutte re», dice Eraclito, uno dei sapienti antichi. Difficile dargli torto. Veniamo al mondo uscendo dal conflitto più antico (e narrato) dell’esistenza umana: il passaggio lungo il canale del parto. E siamo subito immersi nella ...

25/04/2024

La libertà nasce dalla consapevolezza.

Per sentirsi liberi occorre conoscersi meglio, avere consapevolezza di sé.
Possiamo essere liberi ed essere chi abbiamo scelto di essere solo da una posizione di piena responsabilità.

Buon 25 Aprile!

La vita non vissuta accumula rancore verso di noi. Una lettera di Jung sulla perdita e l'andare avanti 17/04/2024

“Ogni vita non vissuta accumula rancore verso di noi, dentro di noi”: è la bellissima lettera che Jung inviò ad una sua amica in seguito alla perdita di suo marito.

La vita non vissuta accumula rancore verso di noi. Una lettera di Jung sulla perdita e l'andare avanti Una bellissima lettera di Jung che inviò ad una sua amica in seguito alla perdita del proprio marito. L'importanza di ricercare, anche dopo eventi dolorosi, un senso per continuare a vivere.

15/04/2024

"Esiste l'inguaribile, in ognuno di noi.
L'inguaribile non è l'incurabile. La confusione tra curare e guarire è sintomatica...Forse appare insostenibile una cura senza evoluzione, senza la consolazione del sanare.
Ci possiamo prendere cura di ciò che ci riguarda, nella nostra finitezza, come esseri umani, fino all'ultimo possiamo curare l'intrasformabile, accoglierlo non solo come penosissimo limite, ma anche come occasione fondante di presenza. A sé e all'altro."

Pina Galeazzi, Accendere il buio.
Rivista di psicologia analitica, volume 87/2013

12/04/2024

Lettera di una paziente a C.G.Jung, tratto da "Il segreto del Fiore d'Oro"

“Dal male ho ricavato molto bene.
Il mantenere la calma, il non rimuovere nulla, il rimanere vigile e insieme l’accettazione della realtà - prendendo le cose come sono e non come avrei voluto che fossero - mi hanno portato conoscenze singolari ma anche singolari energie, quali prima non avrei potuto immaginare.
Ho sempre pensato che se non si accettano le cose, esse in un modo e nell’altro ci sopraffanno; ora invece non è più così, e solo accettandole è possibile prendere posizione di fronte a esse. Anch’io voglio partecipare al gioco della vita nell’accettare ciò che di volta in volta mi offrono i giorni e la vita, bene e male, sole e ombra che costantemente si alternano, e così accetto anche la mia natura, con i suoi lati positivi e negativi, e tutto si ravviva”.

«Se semplicemente si riuscisse a lasciar andare le cose, ci si accorgerebbe che il male si esaurisce, e si afferma il bene.» (Jung)

11/04/2024
11/04/2024

Maestro, come faccio a controllare la rabbia?"
"La rabbia non è da controllare, è da indossare!"
"Indossare maestro?"
"Certo! Se la controlli ti annienta, se la indossi ne divieni il re, e la puoi vedere con occhi nuovi: quelli della saggezza, della forza interiore, della nobiltà d'animo. Lei si sentirà traboccante di attenzione e si prostrerà ai tuoi piedi, per servire la tua anima
assetata di vita!"
"Come si fa ad indossare la rabbia?"
"Prima devi toglierti tutti gli altri indumenti: quelli dell'orgoglio, del giudizio e dell'autocommiserazione. La rabbia si può indossare solo se rimani n**o, di fronte a te stesso ed ai tuoi punti più dolenti. Quando non avrai più abiti lei si adagerà a te con naturalezza e ti bisbiglierà verità pungenti, che fanno male. Non scagliare quelle spine: accoglile!"
"E cosa ci faccio con questo dolore?"
"Lo ricami di intenti, di nuove prospettive, di mutazioni. La rabbia ti ha portato in dono un gomitolo magico. Fatto solo per te. Spetta alla tua interiorità prenderlo in mano, intrecciarlo e trasformarlo in una vera e propria opera d'arte."
Elena Bernabè

09/04/2024

SII DOLCE CON ME, SII GENTILE

Sii dolce con me. Sii gentile.
E’ breve il tempo che resta.
Poi saremo scie luminosissime.
E quanta nostalgia avremo dell’umano.
Come ora ne abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani.
Non potremo fare carezze con le mani.
E nemmeno guance da sfiorare leggere.
Una nostalgia d’imperfetto
ci gonfierà i fotoni lucenti.
Sii dolce con me.
Maneggiami con cura.
Abbi la cautela dei cristalli
con me e anche con te.
Quello che siamo è prezioso
più dell’opera blindata nei sotterranei
e affettivo e fragile. La vita ha bisogno
di un corpo per essere e tu sii dolce
con ogni corpo. Tocca leggermente
leggermente poggia il tuo piede
e abbi cura
di ogni meccanismo di volo
di ogni guizzo e volteggio
e maturazione e radice
e scorrere d’acqua e scatto
e becchettio e schiudersi o
svanire di foglie
fino al fenomeno della fioritura,
fino al pezzo di carne sulla tavola
che è corpo mangiabile
per il mio ardore d’essere qui.
Ringraziamo. Ogni tanto.
Sia placido questo nostro esserci -
questo essere corpi scelti
per l’incastro dei compagni
d’amore nei libri.

Mariangela Gualtieri

30/03/2024

Al di là delle parole, la relazione terapeutica...

"(...) il gesto più piccolo, il sorriso più nascosto è un'occasione per tirar fuori la tua bellezza (...) questo è molto più piacevole che ascoltare semplicemente le tue parole (...). Tu mi ispiri anche se non ne sei consapevole.
E se io consento questo, c'è un'energia che si rende presente tra noi due, e anche tu ti senti ispirata da me, e ti dai il permesso di esprimere la tua poesia".

(Stralci di dialogo tratti da Processi creativi in
Psicoterapia della Gestalt, J. Zinker)

23/03/2024

"Iniziò a respirare flebilmente la sensazione di essersi smarrito.

Assaporò l'elisir di essersi smarrito: tutto ciò che capita deve essere necessariamente una sorpresa.

Egli non poteva più dare un senso alle cose per lui essenziali (che non lo avevano mai fatto felice);

le sentiva fuggire lontano da sé;

eppure non si aggrappò ad esse come un disperato.

Invece toccò il suo corpo, si guardò attorno, e sentì: 'qui io sono e adesso'

e non fu preda del panico”

Paul Goodman, the Empire City, cit. in: Erving e Miriam Polster: terapia della gestalt integrata. Profili di teoria e pratica.

21/03/2024

In programma sabato 11 maggio dalle ore 10 alle ore 12.30 sulla piattaforma ZOOM.

Info e iscrizioni sul sito: https://bit.ly/3Vq4hjA

18/03/2024

"L’essere umano non é soltanto limite, ma é anche colpa.
Si diventa umani quando si é capaci di assumersi una colpa. Riconciliarsi con il dolore che abbiamo provocato a noi stessi e agli altri é la più difficile. Fin quando mi riconcilio sentendomi corretto é facile...
Riconciliarsi con il male che possiamo fare o subire é la cosa più difficile."
Giovanni Salonia, Siracusa 25 maggio, Convegno "Forza e Fragilità. Orizzonti di senso dell'Esistenza"

Ciao Maria Armezzani: il ricordo di uno psicologo e quello di uno psichiatra - Psicologia Fenomenologica 08/03/2024

"La scelta, il problema della scelta nella vita corrente non è mai un problema di problem solving, di soppesamento delle decisioni, la scelta siamo noi. Quindi ogni volta che ci troviamo a fare una scelta dovremmo pensare "chi sono", prima di dire è più utile o è meno utile".
Prof. Maria Armezzani ❤️

Ciao Maria Armezzani: il ricordo di uno psicologo e quello di uno psichiatra - Psicologia Fenomenologica Un ultimo saluto a Maria Armezzani da parte di Gilberto Di Petta e di Giuseppe Salerno

9-10 MARZO 2024 - MA CHE È PER TE LA REALTÀ? LA VISIONE DEL MONDO: FENOMENOLOGIA ED ESISTENZIALISMO 08/03/2024

9-10 MARZO 2024 - MA CHE È PER TE LA REALTÀ? LA VISIONE DEL MONDO: FENOMENOLOGIA ED ESISTENZIALISMO Sabato 9 marzo dalle 14:00 alle 20:00Domenica 10 marzo dalle 10:00 alle 17:00Il workshop si svolgerà in presenza presso il Fondo Arti e Gestalt (via del Guarlone 67/a Firenze).La relazione d'aiuto è un campo, come molti altri, spesso dominato dalla tecnica. Un saper fare cheinveste e talvolta sove...

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