Cietta Studio

Da anni spiego e dico la mia sul mio lavoro, racconto dell’amore infinito che metto in ogni disegno e capo realizzato, ormai penso lo abbiate capito.
Ultimamente mi sono interrogata su tante tematiche:
Come posso migliorare me stessa? Come posso far capire al maggior numero possibile di persone com’è il mio lavoro? Come posso cercare di non gravare ulteriormente su questo magnifico pianeta? Qual’ è la vera rivoluzione?
Sapete bene quanto inquina il settore moda tanto quanto sapere che odore hanno le fibre sintetiche e artificiali, ormai ne siamo sommersi.

L’unica rivoluzione che vedo possibile è quella di insegnare a chi ama questo settore come me ad essere il più possibile indipendente!
Ribellatevi! Imparate a fare i vostri vestiti! Toccare e scegliere i tessuti e decidete senza influenze di marketing!

Si parte sempre imparando le basi e per questo ho realizzato un programmino niente male:
-prime nozioni di merceologia tessile
- impariamo insieme a fare due cartamodelli di gonne
- Confezione dei due capi e comprensione dei componenti
- Muovere i primi passi nella ricerca ricerca di tessuti.
E visto che il mio orgoglio è grande, i lavori più belli verranno pubblicati nei miei feed. Forza ragazze/i insieme miglioreremo il mondo partendo dai nostri armadi e talenti.

Per le mie ragazze:

Ho accettato di partecipare a questo progetto ma non sapevo cosa mi aspettava. Mamma mia quanta paura avevo, mamma mia quanto mi si è fermato il cuore in gola quando ho detto “si”.

Chissà chi mi aspetta, chissà com’è un carcere, chissà come sono le detenute. Io no, non lo so e ho paura.

Il primo giorno sono entrata dalla porta principale e il solo pensiero che avrei lasciato i miei effetti personali chiusi in un armadietto mi faceva tremare le gambe.

Continuavo a ripetermi in mente: “non crollare, alza la testa e cammina”.
Appena sono entrata in sartoria il cuore mi batteva in testa ma allo stesso tempo non vedevo l’ora di conoscervi.

Ecco le mie ragazze.

Appena ho incrociato i vostri sguardi il cuore mi batteva più forte e più piano allo stesso tempo.
Sembrava potessimo capirci solo dallo sguardo.
Che begli occhi ho visto, puliti e pieni di dolore e genio.
Ho fatto finta per tanto tempo ma adesso non riesco più.
Grazie ragazze, grazie per tutto, grazie per quello che mi avete donato e insegnato. Non sono stata solo io la vostra insegnante, anche voi mi avete insegnato tante cose.

Ho imparato che ci si aiuta sempre in situazioni di difficoltà, ho imparato a tenere a freno la lingua, ho imparato che le caramelle sono buonissime e che ci sono modi di vivere e di concepire il bene diversi ma il cuore resta.

Detto ciò manca un ultra cosa, dopo questa lettera faremo finta che non ci siamo mai dette tante cose belle.
Ci vediamo all’ esame, ragazze mie.
Testa alta e cuore in mano.
Un saluto.
Annie.
Questo è una piccola parte di una lettera dedicata alle mie corsiste.
Una piccola parte di un percorso di vita intenso.
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Ormai ci vediamo e sentiamo davvero poco.

“Annie non vedo più le tue storie come mai???”

- Per forza non le vedi! Non le faccio!

“Mamma mia mi divertivo così tanto a seguirti, mi accompagnavi durante le ore di pausa”

- Giá, mi fa piacere sapere che ti intrattenevo ma non ho mai voluto essere un giullare e niente più.

Queste sono le parole che mi sento ripete più spesso e vi assicuro che risponde è diventato troppo difficile.
Non ho avuto la forza fisica e mentale per potermi esporre, per rendervi leggere le giornate e diciamola tutta!!! Per farvi vedere abiti belli!!

Mi si è chiusa l’ anima più di una volta in un anno.

Che cosa parlo a fare se non so neanche io cosa dire? Cosa parlo a fare se penso che le altre persone credono che io sia solo fiori e leggerezza ? Non lo sono e mai lo sarò. Quindi taccio il mio dolore e aspetto il momento giusto. L’ argomento che tratterò nei prossimi giorni è forte e pieno di verità, ve lo dico con anticipo. Ma non è stato tutto così orribile, un paio di cose belle sono successe.
Ci vediamo e sentiamo nei prossimi giorni.

Saper distinguere i tessuti che sono stati toccati da mani gentili.
So che il fatto a mano non morirà mai.
Da oggi spedizione gratuita su tutti i capi 🚚 ❤️✨
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Un panier sotto la pioggia ☔️
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Nella stagione perfetta con il ricamo perfetto.
Trench in denim.
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Le Aretha bag vengono fuori come le poesie più dolci.
Lei è keys la nuova arrivata.
Realizzata in modo completamente artigianale e impreziosita con manici in Bambú.

Sono convinta che le borse sono come le nostre menti; complesse e piene di cose che spesso portiamo con noi solo “per sicurezza”.
La scelta della borsa perfetta è importantissima, ci rappresenta.
Ha il compito di custodire insicurezze, gioie, frivolezze e necessità che ci semplificano i pensieri.

La borsa che più mi ha raccontato storie….

La borsa di mia madre.

Ricordo che da piccola qualsiasi cosa mi poteva servire era contenuta nella borsa di mia madre. E dico qualsiasi cosa! Pensavo fosse magica, non riuscivo a capire come era possibile che bastava aprirla e trovate esattamente quello di cui avevo bisogno in quel momento. Per me le Aretha bag sono esattamente questo: magia.

Clori accesi, vivi e vibranti.
Per me l’ estate é anche questo. Una fascia modellabile fluo trova il suo posto felice sotto al sole✨

Perdersi nella folla sará impossibile. Vi aspetta nello shop online.

Hai mai toccato la seta?
Che sensazione ti ha dato?

Scrivimelo nei commenti ed entra nel gruppo delle “mani di nuvola”.
Eh si, è questa la sensazione che si prova toccandola, sembra di sfiorare una nuvola morbidissima. Alla seta si associano solo aggettivi delicati e positivi e solo l’idea di averla sul corpo mette il sorriso.
I movimenti misurati e gentili partono dalla lavorazione, sembra quasi una preghiera. Non si può lavorarla se le mani non sono calme e pronte, vi dirò di più:
Un abito in seta cambia anche il portamento!
Ricordatevi sempre che un buon tessuto fa gioco a un buon abito.

Andare a un matrimonio significa tante cose…
Abito, trucco, parrucco e tante emozioni.
Quando è una cara amica a fare questo passo le emozioni si amplificano, dalle scuole superiori ad oggi… quanta strada fatta.
Per questa occasione ho scelto il tessuto che più racchiude ogni cosa bella: La seta pura.
Ho realizzato questo abito in poco più di un giorno e devo dire che ne è valsa la pena.
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Ho aspettato il posto giusto e il momento giusto per dirvi che….
✨✨✨✨ IL SITO È UFFICIALMENTE ONLINE✨✨✨✨
Ispirata da Venezia e dall’ immensa bellezza dell’ Arsenale. Tra arte e architettura Cietta studio sboccia con un nuovo panier pieno di significato e sentimento.

Mi piacciono i dettagli.
Lo zucchero a velo sulla torta, il basilico nel sugo, il bottone sul polsino…
Non sono l’essenziale, ma fanno la differenza.
(Fabrizio Caramagna)
Questa frase dice tutto sull’ abito Safari ✨

Sembra sia arrivata davvero.
L’ aria inizia ad essere più calda e le nuvole ormai si stanno prosciugando(si spera).

Ma non è del meteo che voglio parlare…
Oggi ho sentito una frase che mi rimarrà per sempre in mente:
“Ricorda sempre che amore chiama amore”.
L’ amore per quello che faccio verrà ricambiato ne sono certa ma soprattutto la cura che metto nelle realizzazioni di ogni singola Aretha bag troverà pace.
Lei è Ella, una delle nuove arrivate ✨💫
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Hanno vinto le 13:30!!

Ho lavorato tanto e disegnato ancora di più…

Ecco a voi la Aretha bag Bouquet 💐
Vi spiegherò tutti i dettagli nelle storie ma, intanto, vi do un piccolo assaggio…

Mettere le mani su un nuovo prodotto è un misto tra confusione, difficoltà, immaginazione e materia.
Volevo una “Petit Sac”, un gioiello da portare a mano. Che esprimesse delicatezza e la voglia assoluta di primavera.
La Aretha bouquet è stata progettata in lunghi giorni di pioggia. Immaginare i fiori che sbocciano mentre il cielo è grigio è una bella sfida ma con la mente, infondo, si può andare in un prato profumato mentre fuori da noi i tuoni riempiono i suoni.

SPOILER ALERT!!!!

Le giornate che passano accarezzando tessuti e accostandoli gli uni agli altri sono le più belle per me. Mi perdo nel mio mondo, nei ragionamenti, nelle forme e nell’ entusiasmo di nuove sperimentazioni. Mani cuore e testa trovano pace. Tutti dovremmo avere il nostro posto al sicuro..
Mi godo il presente e vivo ogni emozione a pieno.
Le nuove Aretha bag stanno arrivando.

Viaggiare, vedere, assaporare. Queste sono le cose che preferisco ultimamente.
Ogni volta che prendo un aereo qualcosa cambia sempre, anche se mi muovo per pochi chilometri. Fare la valigia, al contrario di quello che può sembrare, per me è un incubo! Soprattutto nelle stagioni di mezzo, dove nella mente indosso un abito in Lino e dei sandali e sfreccio per le vie di una nuova città ma nella realtà ci sono 18 gradi!!! Ho sempre una certezza però: LA CICOGNA✨. Qualsiasi siano le temperature e qualsiasi cosa indosso, una cicogna mi risolve ogni occasione. I capelli sono in ordine, incorono in mio viso e sprizzo di colore.

Si comincia!!!!
Un po’ alla volta le nuove fasce vengono alla luce e la luce di Palermo è perfetta 😍

“Se non hai un fotografo professionista rovini la presentazione del prodotto”

Ho realizzato le nuove fasce settimane fa ma non trovavo la via giusta per mostrarle.
Sentivo che il momento giusto non era ancora arrivato e le mie fotografe erano troppo oberate per dedicarsi a me.
Poi, la Sicilia, Selinunte,i templi eterni.
Qui non serve posa né troppi ammennicoli,c’è una terra meravigliosa che parla da sola.
La prima fascia che vi mostro è in cotone corposo dalle tinte estive, un delicatissimo animalier che incornicia il viso.

Più sincera possibile.

Vi auguro la dolcezza nell’ affrontare ogni CAMBIAMENTO verso una maggior pienezza di vita e libertà di essere.
L’ abito che indosso è ovviamente il Pierrot 🌺

Il connubio perfetto tra primavera e colore: un capo spalla intramontabile, quel tocco di colore che migliora ogni esperienza.

Stesso modello, fisicità differenti.
Ogni tessuto, ogni persona è diversa dall’altra. È questa la meraviglia del fatto a mano: avere tempo e cuore per studiare tutti i tipi di forme, consistenze e carattere.

Quel periodo in cui sulla pelle si fa tutto più leggero.
Abito cache coeur longue, un modello che avvolge il punto vita quel tanto che basta.

Oggi 8 Marzo…
Penso che tutte noi abbiamo un calendario e siamo consapevoli di che giorno sia.
È quella giornata dell’ anno in cui le mimose escono fuori dagli angoli di mille semafori e il loro odore pervade l’ambiente.
A me personalmente le mimose non sono mai piaciute e a dirla tutta non ho mai sentito questa festività nel modo classico.
Non ho fatto gli auguri a nessuna donna a me vicina.
Non è un segno di protesta il mio né un f***e istinto da bastian contrario è che semplicemente non credo che uomini e donne debbano essere esclusivi e avere l’ uno una giornata dedicata all’ altro. Siamo uguali, o dovremmo esserlo. È questo il pensiero che ho ogni giorno.
Con queste parole vi lascio alla visione della Cappa Rotella di un rosa perfetto.
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Un passo alla la neve si scioglierà e sarà tutto un fiorire in mille colori.

Il peso delle giacche sarà meno greve e collo e braccia potranno tornare ad essere liberi. Questa cappa è l’emblema perfetto del cambio stagione.

Walk in my shoes.

Essere creativi fa percepire ogni emozione a fior di pelle, ogni volta è come un soffio bollente.
Se sei felice, sei super felice e le gambe diventano senza riposo, se ti assale il pensiero, ti perdi nella tua mente isolandoti completamente dalla folla e avvicinandoti alla follia. Solitamente un creativo non conosce le emozioni di mezzo: sarà difficile credere al suo “ si sì sto bene” senza vedere un vuoto profondo nelle pupille.
Che peccato non riuscire mai a mentire alle emozioni, che peccato non sapersi nascondere dietro a un dito.
Relazionarsi con una mente così è difficile, molto difficile ma una soluzione c’è o per lo meno un alternativa:
aspettare senza andare via.
Passeranno minuti, ore, giorni, a volte mesi ma poi testa, cuore e braccia si riuniranno.
Ci vuole poco per perdersi e una vita per ritrovarsi.
Annie ti aspetto, non vado via.
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14 Febbraio.
In teoria oggi la cosa più commerciale da fare è scrivere un post sull’ amore e sentimenti vari buttando tutto in un gigantesco pentolone dove ribolle un brodo dal sapore indefinito.
Not in my name!
La cosa più sincera di cui posso parlavi è della mia esperienza nel campo sentimenti.
Negli ultimi 4 anni ho capito tantissime cose:
L’amore è, e sempre sarà, un sentimento che senza reciprocità non resisterebbe.
È un sentimento vivo che ti sbatte sul petto senza alcun controllo, è completamente inutile fare resistenza.
È stupore davanti a gesti microscopici che non sapevi ti mancassero e che di punto in bianco diventano il mondo.
È la persona che si siede accanto a te nel buio e aspetta l’ alba.
É uno schiaffo a due mani che ti arriva quando ti accorgi che nonostante sia primavera i tuoi fiori non sbocciano.
Ma soprattutto ho capito che L’ AMORE È ASSOLUTAMENTE PERSONALE! Non servono manuali o regole fisse, ogni individuo ha il suo modo per vivere, comprendere e interpretare questo oceano.
Va benissimo quello che sei.

Lana e cachemire… come piume al vento.
Punti a mano e accessori, carezze delicate.

Tutte e tre vicine.
Intarsi, colori e pattern si mischiano insieme. Tre abiti realizzati in pezzi unici con la passione nelle mani.