Linea Gialla

Firmate per cambiare il rosatellum ve lo dice anche Salvatore Granata .
Con lo Speed avete il link al primo commento.
Sbrigatevi che abbiamo tempo fino al 27 settembre.
Se non avete lo sfide andate al comune e pretendete che vi facciano firmare su cartaceo.
Vi sono ancora alcuni banchetti ma dipende da quali zone provenite.

Uno dei temi fondamentali di cui spesso parlo e da cui dipendono a cascata la maggior parte delle scelte che la politica può attuare in suo favore a discapito dei cittadini è la celebre legge elettorale.

Per cambiarla, oltre alle condizioni di governo favorevoli, quindi con le forze politiche di maggioranza disponibili ad apportare un netto cambiamento nel rapporto tra eletti ed elettorato, servono 500mila firme.

A meno che, la maggioranza dell'arco parlamentare sia disposta già di suo a cambiarla. Cosa altamente improbabile.
Direi impossibile.

Oggi come sapete è in vigore il rosatellum, che prende il nome dal primo firmatario, ossia ettorino rosato, ex pidino, ex renziano, ora in azione, domani chissà.
La legge ideata per paralizzare il sistema, dopo il porcellum del leghista calderoli.
Prevede una soglia di sbarramento bassissima, la possibilità di creare fusioni last minute tra partitini con gente da riciclare, alleanze forzate, un premio di maggioranza scandaloso in relazione alla coalizione vincente e la possibilità, come avviene da decenni, di svincolarsi dal mandato da parte dell'eletto (art.67).

E tanto altro.

Ora, con una politica indegna, in una situazione di corruzione immane, con un astensionismo alle stelle, è necessario che venga cambiata la legge elettorale.
Non riformata con piccole modifiche.
Ribaltata completamente.
Ovvero passare da un sistema maggioritario a un proporzionale con preferenze.
Con l'aggiunta del mandato imperativo (nessun cambio di casacca per i parlamentari in corso di legislatura) e l'incremento della soglia di sbarramento (non meno del 6%).

Ne parlerò al Villaggio di Schierarsi (il 28 settembre a Marina di Massa) e spiegherò magari più nel dettaglio i "magheggi" e la potenza esecutiva che il rosatellum conferisce agli incravattati.

Nel frattempo, vi chiedo massima condivisione e per firmare on line (non solo nel cartaceo) vi lascio il link nei commenti.

Vamos!

Uno dei temi fondamentali di cui spesso parlo e da cui dipendono a cascata la maggior parte delle scelte che la politica può attuare in suo favore a discapito dei cittadini è la celebre legge elettorale.

Per cambiarla, oltre alle condizioni di governo favorevoli, quindi con le forze politiche di maggioranza disponibili ad apportare un netto cambiamento nel rapporto tra eletti ed elettorato, servono 500mila firme.

A meno che, la maggioranza dell'arco parlamentare sia disposta già di suo a cambiarla. Cosa altamente improbabile.
Direi impossibile.

Oggi come sapete è in vigore il rosatellum, che prende il nome dal primo firmatario, ossia ettorino rosato, ex pidino, ex renziano, ora in azione, domani chissà.
La legge ideata per paralizzare il sistema, dopo il porcellum del leghista calderoli.
Prevede una soglia di sbarramento bassissima, la possibilità di creare fusioni last minute tra partitini con gente da riciclare, alleanze forzate, un premio di maggioranza scandaloso in relazione alla coalizione vincente e la possibilità, come avviene da decenni, di svincolarsi dal mandato da parte dell'eletto (art.67).

E tanto altro.

Ora, con una politica indegna, in una situazione di corruzione immane, con un astensionismo alle stelle, è necessario che venga cambiata la legge elettorale.
Non riformata con piccole modifiche.
Ribaltata completamente.
Ovvero passare da un sistema maggioritario a un proporzionale con preferenze.
Con l'aggiunta del mandato imperativo (nessun cambio di casacca per i parlamentari in corso di legislatura) e l'incremento della soglia di sbarramento (non meno del 6%).

Ne parlerò al Villaggio di Schierarsi (il 28 settembre a Marina di Massa) e spiegherò magari più nel dettaglio i "magheggi" e la potenza esecutiva che il rosatellum conferisce agli incravattati.

Nel frattempo, vi chiedo massima condivisione e per firmare on line (non solo nel cartaceo) vi lascio il link nei commenti.

Vamos!

Quante stranezze... Perché farci del male è così...

Ex art. 700. Cos'è? È un ricorso, con carattere d'urgenza, che ha l'obiettivo di fermare o impedire qualcosa che potrebbe danneggiare il ricorrente. È la strada legale che pare voler intraprendere Grillo per bloccare l'assemblea Costituente del M5S. Questo conferma l'impressione che la guerra di Grillo a Conte, sia diventata, in itinere e in realtà, una guerra contro tutti. E, soprattutto, contro uno strumento di democrazia dal basso qual è la Costituente.

Una pratica legale tesa a impedire il percorso della Costituente, tesa a impedire la discussione, le decisioni sui temi, il voto. Tesa a impedire la democrazia dal basso che, pure, è uno dei capisaldi del Movimento. E lo si fa in maniera del tutto preventiva. Senza conoscere quali possano essere i temi che la base vorrà discutere; senza conoscere quali saranno gli esiti della discussione; senza conoscere l'esito del voto su quei temi. Si vuole impedire, punto.
Sarebbe interessante sapere quali danni intenderebbe evitare il ricorso legale. Quale posizione del ricorrente intende salvaguardare. In soldoni: quale danno farebbe a Grillo il corretto svolgimento della Costituente? Quale interesse e posizione, del garante, intenderebbe salvaguardare il ricorso?

Infine, ma solo per una corretta informazione: quali princìpi intende difendere Virginia Raggi, per la quale la regola limitativa dei mandati fu cassata ad personam dallo stesso Grillo? Ricordiamo alcune cose riguardanti la pasionaria grillina: la sua ultima candidatura a sindaco di Roma e la sua attuale permanenza nel consiglio comunale capitolino sono terzo mandato; i suoi silenzi durante le campagne elettorali a partire da quella del 2022, furono assordanti; la sua totale e annosa assenza dalle iniziative del Movimento; la evidente e palesata più volte, avversione a Conte; il suo entusiastico sì all'ingresso del M5S nel governo Draghi (fu la prima). Oggi mette a disposizione il suo studio legale per il ricorso.

Più che Grillo contro Conte, mi sembra un tutti contro Conte, unendosi, in perfetta corrispondenza di amorosi sensi, a quelli che Conte lo hanno sempre odiato. Gli stessi che odiavano in principio Grillo e gli scappati di casa. Gli stessi che oggi continuano a odiare Conte e non nascondono simpatie per Grillo e compagnia cantante. Nemici che diventano amici, in uno strano minestrone di pseudo valori, princìpi non negoziabili, velati interessi, nel trionfo della voluta morte per eutanasia del pensiero critico.

Giancarlo Selmi

Il rifiuto di alleanza operato nel 2022 da Letta, esteso anche alla possibilità di semplici patti di desistenza nei collegi uninominali, che avrebbero impedito la "presa di tutto" da parte di meloni e accoliti, non fu un suicidio politico o un errore, come molti si ostinano a ripetere, non lo fu affatto. Fu invece un atto cosciente, predeterminato, molto probabilmente eterodiretto, che mirava solo alla esclusione del Movimento 5 Stelle da qualunque possibilità.

Letta insieme a tutto il PD preferì, volle, fortissimamente volle, l'affermazione della destra-destra contando sulla sicura prosecuzione dell'opera di draghi. Sia sul campo della distribuzione della ricchezza, del progressivo impoverimento dello stato con la vendita dei gioielli che ancora fanno parte del "tesoro nazionale" e, soprattutto, con il posizionamento totalmente subalterno agli USA sulle guerre. La fantomatica "agenda draghi", insomma, ce l'aveva meloni.

E lui volle perdere. La stessa cosa sta accadendo adesso con attori diversi. La "sinistra" folgorazione di renzi (che sta a sinistra tanto quanto io risieda a Buckingham Palace) è un'operazione tattica, interamente ostile a Conte e con intento divisivo. Gli ammiccamenti a lui riservati dalla segretaria del PD rivelano quanto quest'ultima sia organica a quel progetto.
L'intento è quello di mettere Conte in un "cul de sac" e fargli perdere consenso.

Del fare perdere meloni interessa a nessuno. Il segno della continuità, per gli oscuri ambienti del PD che fanno riferimento a non ben definite aree moderate o centriste, con meloni è garantito. Lo sarebbe molto meno con un agguerrito Giuseppe Conte in una ipotetica squadra di governo. Ecco perché la pregiudiziale anti renziana va mantenuta fino in fondo. E poi lasciar parlare i fiancheggiatori, ormai scoperti giornali renziani, di un Conte divisivo. Chi se ne frega. Chi ha cervello per capire, capirà.

Giancarlo Selmi

MATTEO RENZI? MA PER CARITA’!
È davvero surreale che si possa dar credito politico a Matteo Renzi. Quel Renzi che ha definito la brutale dittatura saudita “nuovo rinascimento” ed esaltato il suo ”amico” il principe Bin Salman che è stato il mandante dell’uccisione e dello smembramento del giornalista Khashoggi.

Come si fa a dar credito politico a uno come Renzi che aveva promesso che si sarebbe ritirato dalle scene se avesse perso il referendum con cui voleva affossare la Costituzione?

Quel Renzi che, da presidente del Consiglio, ha demolito i diritti dei lavoratori e precarizzato il settore dell'occupazione.
Renzi è stato un virus neoliberista che evidentemente ha contagiato molti a “sinistra”… anche se lui esprime chiaramente politiche economiche e culturali di destra, infatti, Italia Viva governa con la destra in diverse realtà; inoltre Renzi ha sostenuto in più occasioni il governo Meloni.

Come si fa ancora a dare credito a un tal personaggio? Persino Calenda (ed è tutto un dire…) l’ha capito.

Questo vetusto metodo democristiano di voler accontentare e includere tutti allontana le persone dalla politica invece che avvicinarle. Sono tempi difficili e occorrono scelte coraggiose.

Gli italiani hanno capito bene di chi stiamo parlando... E’ allucinante che qualcuno caschi nella sua ennesima trappola che mira a una resurrezione politica.

Se l’obiettivo sono i voti, Renzi non li porta… lui gli elettori che vogliono un reale cambiamento li fa scappare a gambe elevate. E come dargli torto?
più attivi

𝐒𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐞 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐧𝐞 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐚𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐮𝐧 𝐯𝐨𝐭𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐨, 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨, 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐮𝐠𝐮𝐚𝐥𝐞.

Andate a firmare https://linktr.ee/iovoglioscegliere

Immaginate per un attimo, che il per cambiare il venga ignorato e oscurato e che la prossima primavera non si possano votare i referendum abrogativi delle liste bloccate e dei marchingegni del Rosatellum.

𝐈𝐥 𝐟𝐚𝐥𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐥𝐞 𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐥𝐞 𝐫𝐚𝐠𝐠𝐢𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐪𝐮𝐨𝐫𝐮𝐦 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 - 𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐨 𝐢𝐥 referendum contro l' e indebolirebbe altre proposte per la , la , l' , la , che sono attualmente attive sulla piattaforma pubblica.

Ma accadrebbe di peggio: 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐞 𝐞𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐠𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐑𝐨𝐬𝐚𝐭𝐞𝐥𝐥𝐮𝐦 (a meno che non sia addirittura peggiorato dagli avventati che vogliono un parlamento ancora più asservito all'eventuale "podestà" d'Italia eletto direttamente).
𝐒𝐚𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐮𝐧 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐬𝐭𝐫𝐨, 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐥' #𝐚𝐬𝐭𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚.

I sostenitori del centrodestra e del "campo largo" - per quanto tifosi dei loro leader - sarebbero ancora una volta disgustati dalla 𝐬𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐢 "𝐧𝐨𝐦𝐢𝐧𝐚𝐭𝐢".

𝐋𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐬𝐬𝐞𝐫𝐨 𝐟𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐚𝐥 𝐛𝐢𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐨, 𝐩𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨, 𝐬𝐢 𝐫𝐚𝐝𝐢𝐜𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞𝐫𝐨.

In tutte le formazioni politiche crescerebbero il culto del "capo", conformismo, bigottismo, settarismo, estremismo.

𝐒𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐞 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐧𝐞 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐢𝐭𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐚𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐮𝐧 𝐯𝐨𝐭𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐨, 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨, 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞, 𝐮𝐠𝐮𝐚𝐥𝐞.

Nota di Mauro Vaiani
(segreteria interterritoriale di Autonomie e Ambiente e
membro del Comitato Referendario per la Rappresentanza)
Contatto: [email protected]

Comitato per un SI contro l'Autonomia Differenziata e un No al Premierato. Coordinamento romano per il ritiro di qualunque autonomia differenziata No Autonomia Differenziata Giuseppe Conte Elly Schlein Partito Democratico gruppo pubblico attivisti e simpatizzanti

https://www.repubblica.it/politica/2024/08/26/news/covid_fondazione_an_conte_e_speranza_meloni-423462382/?ref=RHLF-BG-P5-S1-T1

Covid, i soldi della Fondazione An a chi denunciò Conte e Speranza. L’ex ministro: “Era Meloni che alimentava indagini quando era all’opposizione” Dalla cassaforte ex Msi legata al partito della premier venticinquemila euro all’associazione guidata da chi presentò i primi esposti alla procura di Bergamo. …

C'è un articolo su tag24 con intervista a E.Trenta sul referendum Rosatellum

L'ex ministra Trenta lancia la raccolta firme per abrogare il Rosatellum. L'appello al M5S diviso tra Grillo e Conte: "Vero dna è la battaglia per la rappresentanza, oggi dimenticata" • TAG24 «Il problema dello scontro interno tra Grillo e Conte nasce dal fatto che il Movimento 5 Stelle non è libero di agire rispettando lo statuto perché, di fatto, il simbolo appartiene a Grillo. La questione del limite ai mandati, poi, potrebbe essere risolta se i Cinque stelle trovassero il coraggio...

TikTok · BaronDeLagar Check out BaronDeLagar’s video.

Tamburrano (M5S). intervista a Radio Roma su inceneritore di Roma 𝐋𝐀 𝐌𝐈𝐀 𝐈𝐍𝐓𝐄𝐑𝐕𝐈𝐒𝐓𝐀 𝐀 𝐑𝐀𝐃𝐈𝐎 𝐑𝐎𝐌𝐀 𝐒𝐔 𝐈𝐍𝐂𝐄𝐍𝐄𝐑𝐈𝐓𝐎𝐑𝐄 𝐃𝐈 𝐑𝐎𝐌𝐀________________________________Ospite in collegamento: D...

Live 5 Palumbo illustra i quesiti referendari per una legge elettorale rispettosa della Costituzione

GRILLO VS RENZI

Michele Gubitosa Realizzato con Clipchamp

l'uomo dei ricatti Realizzato con Clipchamp