Cbd e salute

𝐃𝐢𝐚𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨-𝐂𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨

📖 Il 90 % dei segnali convogliati attraverso il nervo vago viaggiano dall'intestino al cervello, mentre solo il 10 percento del traffico scorre dal cervello all'intestino.

Nell'intestino umano 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗿𝗲𝗰𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝘂𝘀𝘁𝗼.
Questi si trovano sulle terminazioni nervose sensoriali e sulle cellule contenenti ormoni nella parete intestinale (come le cellule contenenti serotonina), il che le colloca in una 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗳𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗰𝗶𝗽𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗱𝗶𝗮𝗹𝗼𝗴𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗼-𝗰𝗲𝗿𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼.

🔎 È possibile che le differenze regionali e geografiche nelle 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝘂𝘀𝘁𝗼 delle persone per varie erbe e spezie si siano evolute per incoraggiarne il consumo e 𝗳𝗼𝗿𝗻𝗶𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹𝗲 𝗺𝗮𝗹𝗮𝘁𝘁𝗶𝗲 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 prevalenti in diverse parti del mondo.
Ad esempio, il consumo di cibi piccanti in molte parti del mondo in via di sviluppo protegge le persone dalle infezioni gastrointestinali? E il consumo di erbe fresche nei piatti persiani, o il consumo obbligatorio di tè alla menta dopo un pasto in Marocco, previene l'indigestione?

🍹 La loro stimolazione provoca il rilascio dell'ormone intestinale grelina, noto anche come ormone della fame, che viaggia nel cervello per stimolare l'appetito. Non sarebbe strano se l'antica abitudine in molti paesi europei di bere un aperitivo amaro prima dei pasti si fosse sviluppata a causa della capacità degli aperitivi di stimolare i recettori del gusto amaro nell'intestino a rilasciare grelina e quindi aumentare l'appetito.

📍 C'è un altro sistema che coinvolge il nostro sistema immunitario basato sull'intestino e le molecole infiammatorie che queste cellule immunitarie producono, 𝗹𝗲 𝗰𝗶𝘁𝗼𝗰𝗵𝗶𝗻𝗲.

🦠 Le cellule immunitarie intestinali sono separate da un minuscolo strato di cellule dallo spazio all'interno dell'intestino e alcune di esse, le cosiddette cellule dendritiche, si estendono anche attraverso lo strato intestinale, dove possono interagire con i nostri microbi intestinali e con potenziali patogeni nocivi. Soprattutto, le citochine rilasciate da queste cellule possono attraversare il rivestimento intestinale, entrare nella circolazione sistemica e, infine, raggiungere il cervello. In alternativa, le molecole di segnalazione rilasciate dalle cellule intestinali contenenti ormoni segnalano al cervello tramite il nervo vago.

⭕️ A quanto pare, l’intestino è uno degli organi sensoriali più complessi del corpo.

𝐍𝐞𝐫𝐯𝐨 𝐕𝐚𝐠𝐨

𝗜𝗹 𝗰𝗲𝗿𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶 𝗰𝗲𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗲𝘃𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗶 𝘁𝗿𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗶𝗰𝗿𝗼𝗯𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗶𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹'𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗼.
La rete sensoriale del tuo intestino è distribuita sull'intera superficie dell'intestino, che è duecento volte più grande della superficie della tua pelle.

🔬. La grande maggioranza delle cellule intestinali e dei recettori che codificano le sensazioni intestinali sono strettamente collegati al cervello tramite il nervo vago. E anche gran parte della segnalazione del nostro microbiota intestinale al cervello si basa su questo percorso. Nella maggior parte degli studi sui roditori sugli effetti dei cambiamenti microbici intestinali sui comportamenti emotivi, gli effetti non sono stati più visti dopo che il nervo vago è stato tagliato.

La stimolazione vagale elettrica o farmacologica è stata valutata come un nuovo modo per simulare le sensazioni intestinali e come terapia per trattare una serie di disturbi cerebrali, tra cui depressione, epilessia, dolore cronico, obesità e persino varie malattie infiammatorie croniche come l'artrite.

✅ Questi nuovi risultati confermano ulteriormente l'importanza della comunicazione vagale-intestino-cervello per la salute e il benessere delle persone.

🧪 𝐒𝐞𝐫𝐨𝐭𝐨𝐧𝐢𝐧𝐚

L'intossicazione alimentare si verifica quando si ingerisce accidentalmente un alimento contaminato da un virus patogeno, un batterio o una tossina prodotta da questi microrganismi. Supponiamo che sia la tossina di una specie invasiva di E. coli. Nel tuo intestino, la tossina si lega ai recettori situati sulle cellule contenenti serotonina. Questo segnale cambia immediatamente l'impostazione del tratto gastrointestinale su vomito orribile e diarrea.
Questo è un meccanismo di sopravvivenza integrato: quando il tuo intestino rileva una quantità sufficiente di una tossina o di un agente patogeno, il tuo sistema nervoso enterico emette un ordine di evacuazione all'intero tratto gastrointestinale volto a espellere la tossina da entrambe le estremità del tubo digerente.
Quando secreta in condizioni normali, la serotonina aiuta il processo digestivo a procedere in modo regolare

📍 𝗟𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗼𝘁𝗼𝗻𝗶𝗻𝗮 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗺𝗼𝗹𝗲𝗰𝗼𝗹𝗮 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗼-𝗰𝗲𝗿𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼. Le cellule contenenti serotonina sono strettamente collegate sia al nostro piccolo cervello nell'intestino che al nostro grande cervello.
Il cluster di cellule nervose nel cervello invia i propri segnali alla maggior parte delle regioni del cervello, esercitando un'influenza su un'ampia gamma di funzioni vitali, tra cui appetito, sensibilità al dolore e umore.

📊 Dati gli enormi depositi di serotonina nell'intestino, situati vicino alle vie del nervo vagale che si collegano direttamente ai centri di controllo affettivo del cervello, è certamente concepibile che 𝗹𝗲 𝗰𝗶𝘁𝗼𝗰𝗵𝗶𝗻𝗲.𝘂𝗻 𝗳𝗹𝘂𝘀𝘀𝗼 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗶 𝗯𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼, 𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗹𝗮𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗿𝗼𝘁𝗼𝗻𝗶𝗻𝗮, 𝘃𝗲𝗻𝗴𝗮 𝗶𝗻𝘃𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗶 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗶 𝗲𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗰𝗲𝗿𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼, 𝗶𝗻 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗮𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲 che sfrega contro le cellule impaccate di serotonina 𝗼 𝗶𝗻 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗮𝗶 𝗺𝗲𝘁𝗮𝗯𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶 𝗺𝗶𝗰𝗿𝗼𝗯𝗶𝗰𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶.

👩‍🦰 Questo 𝗿𝗶𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗿𝗼𝘁𝗼𝗻𝗶𝗻𝗮 𝗮 𝗯𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗽𝗼𝘁𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗶𝗻𝗳𝗹𝘂𝗲𝗻𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲 𝗲𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼 e influenzare il modo in cui ci sentiamo, esercitando un "tono" positivo sul nostro umore, il che a sua volta potrebbe spiegare perché così tante persone provano un senso di appagamento e benessere dopo l'ingestione di un pasto piacevole.

Credits:
The mind-gut connection,
Emeran Mayer






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📊 Un numero crescente di pazienti con artrite reumatoide (AR) utilizza cannabis per trattare i propri sintomi, sebbene manchino studi sistematici sull'efficacia nell'AR.

📍 Daremo una panoramica sugli effetti complessivi dei cannabinoidi sull'infiammazione e sul perché potrebbero essere utili nel trattamento dell'AR.

🔎 Scoperte recenti: perifericamente, i cannabinoidi mostrano effetti antinfiammatori attivando i recettori dei cannabinoidi di tipo 2 (CB2) che riducono la produzione di citochine e la mobilizzazione delle cellule immunitarie.

📖 Il cannabinoide non psicotropo, il cannabidiolo (CBD), ha dimostrato effetti antiartritici indipendenti dai recettori dei cannabinoidi. Oltre a controllare l'infiammazione, i cannabinoidi riducono il dolore attivando i recettori CB1 centrali e periferici, i recettori CB2 periferici e gli obiettivi dei recettori non cannabinoidi sensibili al CBD.

Il dolore riferito (𝐬𝐭𝐨𝐦𝐚𝐜𝐨)

Stomaco, diaframma e cervicale, 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢 ?

📖 L'area toracica che và dal nervo spinale 𝗧𝟭 𝗮𝗹 𝗧𝟴, rifornisce l’area gastrica dei 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗶 𝗼𝗿𝘁𝗼𝘀𝗶𝗺𝗽𝗮𝘁𝗶𝗰𝗶 i quali, se facilitati, possono inviare segnali anormali, irritanti agli organi come lo stomaco, il pancreas e parte dell’intestino; questo è un riflesso somato-viscerale, in cui si potranno manifestare spasmi gastro-intestinali, gonfiore, infiammazione della mucosa gastrica nonostante vi sia una buona e corretta alimentazione.

🔎𝗠𝗮 𝘀𝗲 𝗳𝗼𝘀𝘀𝗲 𝗹’𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗼 𝗮𝗱 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗺𝗮𝗹𝗮𝘁𝗼, come ad esempio nelle patologie gastriche? Allora in questo caso assisteremo ad un riflesso viscero-somatico; in altre parole l’irritazione nasce proprio dall’organo il quale, con le sue terminazioni nervose, andrà ad irritare l’area midollare corrispondente, dando vita a una facilitazione, come ad esempio le patologie epatiche collegate al diaframma e quindi alle cervicali.

🔄 Il riflesso viscero-somatico, al pari di quello inverso somato-viscerale, si attua attraverso:
relazione neurologica
relazione meccanica

⭕️ 𝙍𝙚𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙣𝙚𝙪𝙧𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙘𝙖
La relazione neurologica è quella che passa per il segmento midollare e per il segmento facilitato.
Per segmento facilitato intendiamo una parte del midollo spinale eccessivamente eccitabile e che scarica un numero sproporzionato di impulsi.
Nell’area in cui c’è un segmento facilitato gli impulsi abnormi andranno a colpire, attraverso i motoneuroni, organi, fasce muscolari ed articolazioni; inevitabilmente tutto ciò creerà un circolo vizioso neuro-irritativo.

⭕️ 𝙍𝙚𝙡𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙢𝙚𝙘𝙘𝙖𝙣𝙞𝙘𝙖
La relazione meccanica è quella del sistema fasciale (tessuti connettivi) e la sua continuità fino a creare un collegamento totale tra le varie parti del corpo.

📊 𝐒𝐭𝐨𝐦𝐚𝐜𝐨
Una problematica gastrica si riflette ampiamente sulla sintomatologia cervicale soprattutto a sinistra, questo prevalentemente per le connessioni aponeurotiche medie e profonde che collegano e sospendono lo stomaco allo stretto toracico superiore, inoltre lo stomaco influenza notevolmente la fisiologia diaframmatica ed ovviamente esofagea per lo Sfintere Esofageo Superiore (SEI o Cardias).

📍 Possiamo riscontrare dolori riferiti 𝗮𝗹 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝘀𝗰𝗵𝗶𝗲𝗻𝗮, 𝗮𝗹 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗮𝗿𝗰𝗮𝘁𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗹𝗶 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗽𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮 per lo stomaco.


📕 𝗥𝗲𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗲𝗰𝗰𝗮𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗰𝗲𝗿𝘃𝗶𝗰𝗮𝗹𝗲 (fasciale e connettivale)

Un’alta percentuale di persone eseguono costantemente una 𝙧𝙚𝙨𝙥𝙞𝙧𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙩𝙞𝙥𝙤 𝙩𝙤𝙧𝙖𝙘𝙞𝙘𝙤 sfruttando prevalentemente i muscoli accessori della respirazione (piccolo pettorale, scaleni, succlavi, trapezi).
Questo tipo di inspirazione/espirazione va a sovraccaricare i suddetti muscoli accessori della respirazione, con conseguente 𝙧𝙞𝙜𝙞𝙙𝙞𝙩𝙖̀ 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙤 𝙨𝙩𝙧𝙚𝙩𝙩𝙤 𝙩𝙤𝙧𝙖𝙘𝙞𝙘𝙤 𝙨𝙪𝙥𝙚𝙧𝙞𝙤𝙧𝙚 𝙚 𝙦𝙪𝙞𝙣𝙙𝙞 𝙘𝙚𝙧𝙫𝙞𝙘𝙖𝙡𝙚.
Il diaframma, può comportare 𝙙𝙤𝙡𝙤𝙧𝙞 𝙩𝙤𝙧𝙖𝙘𝙞𝙘𝙞 𝙖𝙡𝙩𝙞 𝙚 𝙘𝙚𝙧𝙫𝙞𝙘𝙖𝙡𝙞, questi possono essere causati dall interessamento delle catene fasciali che, dal diaframma si spingono verso l’alto.
In questo caso sono interessati i 𝙡𝙚𝙜𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙨𝙤𝙨𝙥𝙚𝙣𝙨𝙤𝙧𝙞 𝙙𝙚𝙜𝙡𝙞 𝙤𝙧𝙜𝙖𝙣𝙞 𝙨𝙤𝙩𝙩𝙤𝙙𝙞𝙖𝙛𝙧𝙖𝙢𝙢𝙖𝙩𝙞𝙘𝙞 (fegato , 𝙨𝙩𝙤𝙢𝙖𝙘𝙤, esofago,milza)

📘 𝗥𝗲𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗡𝗲𝘂𝗿𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 𝘁𝗿𝗮 𝗶𝗹 𝗱𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗲𝗿𝘃𝗶𝗰𝗮𝗹𝗲

La relazione è tramite il 𝗻𝗲𝗿𝘃𝗼 𝗳𝗿𝗲𝗻𝗶𝗰𝗼 (𝗖𝟯-𝗖𝟱) 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝗻𝗲𝗿𝘃𝗮 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼𝗻𝗲𝗼 𝗲𝗽𝗮𝘁𝗼-𝘃𝗶𝘀𝗰𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗹𝗲 𝗳𝗶𝗯𝗿𝗲 𝗺𝘂𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗹𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮. Lo stesso nervo può generare sintomatologie a distanza (spalle ,tratto cervicale e base dell’occipite) perché presenta a volte anastomosi con il nervo vago ed il nervo succlavio.

Il diaframma gioca un ruolo primario anche come struttura fasciale; al suo centro fibroso arriva l’asse aponeurotico centrale che si aggancia alla base del cranio.
𝗟𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮 𝗶𝗻𝗳𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗲̀ 𝗿𝗶𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼𝗻𝗲𝗼 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗰𝘂𝗶 𝗶𝗹 𝗳𝗲𝗴𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗼𝗺𝗮𝗰𝗼 𝘀𝗶 𝘀𝗼𝘀𝗽𝗲𝗻𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝗱𝗶𝗮𝗳𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮.

𝐈𝐥 𝐝𝐢𝐚𝐟𝐫𝐚𝐦𝐦𝐚:

📍 imprime il suo ritmo alla colonna lombare attraverso i pilastri;
📍 manda segnali ai suoi segmenti midollari;
📍 è motore del ritorno venoso e dei fluidi in generale.

Una disfunzione diaframmatica genera dei circoli viziosi, che possono mettere in difficoltà i visceri.

𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐞 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨

📊 Gli alimenti sono stati divisi in 3 gruppi sulla base del loro potere antiossidante.

🚨 𝗥𝗮𝗱𝗶𝗰𝗮𝗹𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗶:
Una molecola o un atomo particolarmente reattivo che contiene almeno un elettrone spaiato nel suo orbitale più esterno.
A causa di questa caratteristica chimica i radicali liberi sono altamente instabili e cercano di tornare all'equilibrio rubando all'atomo vicino l'elettrone necessario per pareggiare la propria carica elettromagnetica. Questo meccanismo dà origine a nuove molecole instabili, innescando una reazione a catena che, se non viene arrestata in tempo, finisce col 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗲 𝗰𝗲𝗹𝗹𝘂𝗹𝗮𝗿𝗶.

🛡 𝐀𝐧𝐭𝐢𝐨𝐬𝐬𝐢𝐝𝐚𝐧𝐭𝐢: Queste molecole sono in grado di neutralizzare i radicali liberi e quindi di proteggere le cellula. Ciò è possibile perchè loro stessi si ossidano al posto delle strutture cellulari.
In altre parole sono dei veri e propri “cattura radicali liberi”.

📉 L’implicazione dei radicali liberi come causa e/o effetto di 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼𝘀𝗲 𝗽𝗮𝘁𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗲, specie di tipo cronico-degenerativo (𝙥𝙞𝙪̀ 𝙙𝙞 50 𝙢𝙖𝙡𝙖𝙩𝙩𝙞𝙚 𝙙𝙞𝙫𝙚𝙧𝙨𝙚 𝙫𝙚𝙣𝙜𝙤𝙣𝙤 𝙧𝙞𝙘𝙤𝙣𝙙𝙤𝙩𝙩𝙚 𝙖𝙞 𝙧𝙖𝙙𝙞𝙘𝙖𝙡𝙞 𝙡𝙞𝙗𝙚𝙧𝙞), giustifica gli interventi mirati allo Stress Ossidativo, che possono rappresentare una valida opzione terapeutica, utile a rallentarne il decorso clinico.

🔍 La seguente classificazione segue uno studio realizzato negli Stati Uniti dallo Human Nutrition Research Center on Aging presso la Tufts University a Boston.
La ricerca ha stabilito un punteggio anti invecchiamento prendendo in considerazione la "Oxigen Radical Absorbance Capacity", sigla ORAC.

📈 𝗠𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗼𝘀𝘀𝗶𝗱𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗮𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼, 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗮𝗹𝘁𝗼 𝗲̀ 𝗶𝗹 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗲𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗢𝗥𝗔𝗖 𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝘁𝗼.

✅ Secondo questo studio occorre:
• mangiare ogni giorno nove porzioni di cibi diversi, scelti fra quelli indicati (almeno 3 per gruppo). Ciò permette di 𝘁𝗼𝘁𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗱𝗶 𝟱𝟬𝟬𝟬 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶, 𝗰𝗶𝗼𝗲̀ 𝗹'𝗼𝗯𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝗹𝗶𝗲𝗿𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗶𝗲𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗲 𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼.
📍 cercare di cuocere poco la verdura. Sarebbe meglio cuocerla a vapore, poichè la cottura distrugge una quota degli antiossidanti contenuta negli alimenti.
📍 suddividere le tre porzioni nei tre pasti principali: colazione, pranzo e cena.
📍 una porzione di verdura o frutta può essere consumata durante la mattina e/o a metà pomeriggio

𝟭° 𝗚𝗥𝗨𝗣𝗣𝗢: alimenti che apportano 𝙞𝙣 𝙢𝙚𝙙𝙞𝙖 200 𝙪𝙣𝙞𝙩𝙖̀ 𝙊𝙍𝘼𝘾 per porzione:

albicocche 3: 172 unità
melone 3 fette: 197 unità
cavolfiore cotto una tazza: 400 unità
pera 1: 222 unità
pesca 1: 248 unità
banana 1: 223 unità
mela1: 301 unità
melanzana 1: 326 unità
cetrioli 1: 36 unità
pomodori 1: 116 unità
spinaci crudi 1 piatto: 82 unità
fagiolini cotti 1 tazza: 404 unità

𝟮° 𝗚𝗥𝗨𝗣𝗣𝗢: alimenti che apportano 𝙞𝙣 𝙢𝙚𝙙𝙞𝙖 500 𝙪𝙣𝙞𝙩𝙖̀ per porzione

pompelmo rosa 1: 1188 unità
avocado 1: 571 unità
kiwi 1: 458 unità
uvetta nera 1 cucchiaio: 396 unità
cipolla 1: 360 unità
cavoli di Bruxelles cotti 1 tazza: 1384 unità
patata americana 1: 433 unità
peperone 1: 529 unità
susina 1: 626 unità
succo di arancia 1 bicchiere: 1142 unità
patata arrosto 1: 575 unità
succo di pompelmo 1 bicchiere: 1274 unità
uva nera 1 grappolino: 569 unità
uva bianca 1 grappolino: 357 unità

𝟯° 𝗚𝗥𝗨𝗣𝗣𝗢: gli alimenti più ricchi di antiossidanti.
Apportano 𝙞𝙣 𝙢𝙚𝙙𝙞𝙖 1200 𝙪𝙣𝙞𝙩𝙖̀ per porzione

fragole 1 tazza: 1170 unità
prugne nere 3: 1454 unità
arancia 1: 983 unità
mirtilli 1 tazza: 3480 unità
spinaci cotti 1 tazza: 2042 unità
succi di uva nera 1 bicchiere: 5216 unità
more 1 tazza: 1466 unità
barbabietola cotta 1 tazza: 1782 unità
cavolo verde cotto 1 tazza: 2048 unità

𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐥'𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨

Riconoscere le emozioni sui volti degli altri ci viene naturale. Questa abilità trascende le barriere di lingua, razza, cultura. Le tue emozioni sono così evidenti perché il tuo cervello invia uno schema distinto di segnali ai muscoli del viso, il che significa che ogni emozione ha un'espressione facciale corrispondente. Le persone intorno a te possono discernere le tue espressioni facciali in un batter d'occhio.

Ma siamo ciechi alle manifestazioni intestinali delle emozioni. Quando sei infuriato nel traffico, il tuo cervello invia dei segnali al tuo sistema digestivo, proprio come fa ai tuoi muscoli facciali; anche il sistema digestivo risponde in modo drammatico. Mentre ti stavi arrabbiando per l'autista che ti ha tagliato la strada il tuo stomaco ha iniziato ad avere forti contrazioni, che hanno aumentato la sua produzione di acido e ne hanno rallentato lo svuotamento. Nel frattempo il tuo intestino si contorce, produce muco e altri succhi digestivi. Un modello simile ma distinto si verifica quando sei ansioso o turbato. Quando sei depresso, il tuo intestino si muove a malapena. L' intestino rispecchia ogni emozione che nasce nel tuo cervello.

Le emozioni si riflettono da vicino nelle espressioni facciali di una persona. Un'espressione simile delle nostre emozioni si verifica nelle diverse regioni del tratto gastrointestinale, che è influenzato dai segnali nervosi generati nel sistema limbico.
I segnali al tratto gastrointestinale superiore e inferiore possono essere sincroni o andare in direzioni opposte. Le frecce nell' immagine indicano l'aumento o la diminuzione delle contrazioni gastrointestinali associate a una particolare emozione.

Poiché le persone hanno sempre provato emozioni nell'intestino, il nostro linguaggio è ricco di espressioni che lo riflettono. Ogni volta che hai avuto un nodo allo stomaco, hai avuto un'esperienza straziante, o hai sentito le farfalle nello stomaco, erano i circuiti che generano emozioni del tuo cervello i responsabili. Le tue emozioni, il cervello e l'intestino sono collegati in modo univoco.

Se un paziente con reazioni intestinali anomale cerca aiuto dal sistema medico e un'endoscopia non rivela qualcosa di più serio come un'infiammazione intestinale, i medici spesso ignorano l'importanza dei sintomi del paziente che non ha idea che i suoi problemi intestinali riflettono il suo stato emotivo.

𝐑𝐞𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐢𝐧 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐬𝐬

In risposta a qualsiasi perturbazione del normale stato di equilibrio di un individuo come lo stress, il cervello m***a una risposta coordinata volta a ottimizzare il benessere e la sopravvivenza dell'organismo. Il fattore di rilascio della corticotropina (CRF) è l'interruttore principale chimico che mette in moto questa risposta allo stress. È secreto dall'ipotalamo e agisce sulle regioni del cervello strettamente adiacenti. Il CRF indotto dallo stress nel cervello è associato ad un aumento degli ormoni dello stress (come il cortisolo e la norepinefrina) nel corpo. Questo processo stimola anche una reazione intestinale indotta dallo stress che influisce sulla composizione e sull'attività del microbiota intestinale.

Nel cervello, i picchi dei livelli di CRF aumentano l'ansia e rendono le persone più sensibili a una serie di sensazioni, inclusi i segnali dell'intestino, che vengono vissuti come un forte dolore alla pancia. L'intestino stesso si contrae maggiormente e il suo contenuto viene evacuato, provocando diarrea. Lo stomaco rallenta e si inverte anche per svuotare il suo contenuto verso l'alto. La parete intestinale diventa più permeabile, il colon secerne più acqua e muco e la quantità di sangue che scorre attraverso il rivestimento dello stomaco e dell'intestino aumenta.

𝐈𝐥 𝐩𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥𝐨 𝐜𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨

Immagina di essere fuori a cena con un buon amico. Ecco ciò che accade nel momento in cui metti in bocca il primo pezzo di bistecca.

Anche prima di masticare e ingoiare il cibo, lo stomaco si riempie di acido cloridrico concentrato. Quando i morsi di bistecca parzialmente masticati arrivano lì, lo stomaco esercita forze di macinazione così intense da rompere la bistecca in minuscole particelle.

Nel frattempo, la tua cistifellea e il pancreas stanno preparando l'intestino tenue per fare il suo lavoro, iniettando la bile per aiutare a digerire i grassi e una varietà di enzimi digestivi. Quando lo stomaco passa le minuscole particelle di bistecca all'intestino tenue, gli enzimi e la bile le scompongono in nutrienti che l'intestino può assorbire e trasferire al resto del corpo.

Man mano che la digestione procede, i muscoli delle pareti intestinali eseguono uno schema di contrazioni muscolari chiamato peristalsi, che sposta il cibo verso il basso e attraverso il tratto digestivo. La forza, la lunghezza e la direzione della peristalsi dipendono dal tipo di cibo ingerito, assicurando, ad esempio, che l'intestino abbia più tempo per assorbire grassi e carboidrati complessi e meno per una bevanda zuccherina.

Allo stesso tempo, le pareti intestinali si contraggono per dirigere il cibo digerito verso il rivestimento dell'intestino tenue, dove vengono assorbiti i nutrienti. Nell'intestino crasso, potenti onde di contrazione spostano il contenuto avanti e indietro per consentire all'organo di estrarre e assorbire il 90% dell'acqua nel contenuto intestinale. Un'altra potente ondata di contrazione sposta quindi il contenuto verso il retto.
Tra i pasti, una diversa ondata di pressione funge da governante dell'intestino, spazzando via qualsiasi altra cosa che il tuo stomaco non potrebbe dissolvere. Questa onda viaggia lentamente dall'esofago al tuo retto ogni novanta minuti, generando una pressione sufficiente a spazzare i microbi indesiderati dal tuo intestino tenue nel colon. A differenza del riflesso peristaltico, questa onda di pulizia funziona solo quando non c'è più cibo da digerire nel tratto gastrointestinale, ad esempio quando dormi, e si spegne non appena fai il primo boccone di colazione.

L'intestino può coordinare tutto questo senza alcun aiuto dal cervello, la gestione della digestione è in gran parte lavoro del sistema nervoso enterico (ENS), una rete di 50 milioni di cellule nervose avvolte intorno all'intestino dall'esofago al retto, - finchè tutto va bene.

D'altra parte, il tuo cervello emotivo può rovinare quasi tutte quelle funzioni apparentemente automatiche. Se la tua conversazione a cena prende una svolta sbagliata e inizi a litigare con il tuo amico, l' attività di macinazione della carne del tuo stomaco viene rapidamente interrotta e invece va in contrazioni spastiche che non gli permettono più di svuotarsi correttamente. La metà di quella bistecca che hai mangiato rimarrà nello stomaco senza ulteriore digestione. Molto tempo dopo aver lasciato il ristorante, il tuo stomaco sarà ancora in preda agli spasmi quando sarai sveglio. Poiché c'è ancora cibo nello stomaco, le contrazioni migratorie notturne non si verificheranno, impedendo la consueta pulizia notturna dell'intestino. I trigger emotivi o legati allo stress inibiranno con forza la peristalsi dello stomaco e addirittura la invertiranno, mentre allo stesso tempo creeranno contrazioni spastiche nel colon.

Le cellule intestinali in una persona cronicamente arrabbiata o ansiosa nel tempo si adattano: le connessioni nervose nel sistema nervoso enterico cambiano, i sensori nell'intestino diventano più sensibili, il meccanismo intestinale che produce la serotonina si sposta in una marcia più alta e persino i microbi intestinali diventano più aggressivi.

𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐞𝐫𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐫𝐚𝐦𝐦𝐚 𝐥𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐞 𝐞𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨

I nostri programmi operativi emotivi sono scritti nei nostri geni. Questa codifica genetica è, in parte, ereditata dai nostri genitori ed è anche influenzata da eventi che sperimentiamo presto nella vita. Ad esempio, potresti aver ereditato geni che predispongono il tuo programma di paura o rabbia a reagire in modo eccessivo a situazioni stressanti. Se anche da bambino hai subito un trauma emotivo, il tuo corpo ha aggiunto tag chimici a questi geni chiave della risposta allo stress. Il risultato netto è che da adulto, molto probabilmente sperimenterai reazioni intestinali esagerate allo stress

𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥'𝐢𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐨 𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨

Quando ti senti ansioso o impaurito, la tua risposta allo stress è al lavoro, cercando di mantenere uno stato di omeostasi, o equilibrio interno, di fronte a minacce interne o esterne.

Se il cervello decide che c'è una minaccia, attiva il programma di stress nel cervello, che quindi orchestra la risposta più appropriata nel nostro corpo, compreso il tratto gastrointestinale. Si verifica un notevole aumento del sistema CRF-cortisolo.

Come interruttore principale dello stress, il CRF rilasciato dall'ipotalamo si diffonde anche localmente in un'altra regione del cervello, l'amigdala, che innesca una sensazione di ansia o addirittura paura. Questa attivazione dell'amigdala si manifesta nel corpo come palpitazioni cardiache, palmi sudati e il bisogno di eliminare qualsiasi contenuto dal tratto gastrointestinale.

I nostri pensieri, i ricordi di eventi passati e le aspettative per il futuro possono influenzare le attività all'interno del nostro asse cervello-intestino e le conseguenze a volte possono essere dolorose.

Le emozioni hanno sempre un'immagine speculare nel nostro intestino e speculiamo sugli effetti dannosi che la rabbia, il dolore o la paura cronici possono esercitare non solo sulla nostra salute dell'apparato digerente ma sul nostro benessere generale.

Credits: The mind gut connection, Emeran Mayer

𝐀𝐥𝐜𝐮𝐧𝐢 trattamenti per la cervicalgia

📚 𝐋’𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐜𝐜𝐢𝐨 globale ci porta ad analizzare la cervicalgia dal punto di vista delle 𝗶𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗶 𝗮 𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗻𝗻𝗮 cervicale, ma in un'accezione più vasta, anche dal punto di vista dei 𝘀𝘃𝗮𝗿𝗶𝗮𝘁𝗶 𝘀𝗶𝗻𝘁𝗼𝗺𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶 𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗶 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶.

ℹ️ Esiste spesso 𝐮𝐧'𝐢𝐦𝐩𝐥𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐚 collegata alla 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗿𝘀𝗮 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗮𝗴𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹'𝗲𝗾𝘂𝗶𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗱𝗶𝗻𝗮𝗺𝗶𝗰𝗼 e dalle valutazioni si riportano 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼𝗰𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼.

⭕️ Questo ci porta a considerare che la 𝗰𝗲𝗿𝘃𝗶𝗰𝗮𝗹𝗴𝗶𝗮 possa essere anche 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘁𝘂𝗿𝗯𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗮𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗲, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲, 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗿𝗶𝘀𝗶 𝗶𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 nel suo insieme.

♻️ Sappiamo che il Sistema posturale è costituito
da segnali afferenti(entranti) sensoriali periferici (propriocettivi, esterocettivi visivi e vestibolari) che dopo integrazione a livello dei centri sovrassiali, organizzano una risposta efferente (uscente).

📊 Si ritiene che a seguito di un trauma 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝗶𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗰𝗵𝗲𝗹𝗲𝘁𝗿𝗶𝗰𝗮, ma che venga coinvolta anche la componente fluidica, le strutture propriocettive di sostegno dei
visceri, l'articolazione temporo-mandibolare, l'apparato
visivo, 𝗺𝗼𝗱𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗹'𝗮𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀.

🔎 Dal momento che ogni persona è diverso da un altra, l’unico modo per trovare un adeguato trattamento è fare una 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮 𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮̀ 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗰𝗹𝗶𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝘇𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹'𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗱𝗮𝘁𝗶 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 ma bisognerà anche considerare le intricate relazioni a carico delle fasce muscolari,del sistema neurovegetativo,il carico emotivo,cicatrici, le sofferenze degli organi interni che possono ripercuotersi sulla colonna vertebrale ecc.

📍 𝐓𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐭𝐞𝐛𝐫𝐞 𝐏𝐈𝐕𝐎𝐓:
La libertà di movimento dei pivot vertebrali 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮 (C2,D4, L3) e dei pivot 𝗱𝗶 𝗿𝗼𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 (C5, D9, L5) nei tre piani dello spazio è fondamentale per un buon controllo posturale.
𝗟𝗮 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗽𝗶𝘃𝗼𝘁 è preceduta da un lavoro sui tessuti molli e da un lavoro articolatorio con una mobilizzazione nei tre piani degli stessi pivot con le vertebre prossime . 𝗜𝗹 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝘀𝘂𝗶 𝘁𝗲𝘀𝘀𝘂𝘁𝗶 𝗺𝗼𝗹𝗹𝗶 viene effettuato mediante una "messa in tensione" passiva dell'insieme miofasciale del tronco. Lo sblocco delle condizioni patologiche di compenso è quindi realizzato grazie alle 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲 "𝗱𝗶 𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗶𝗮 𝗺𝘂𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲”, realizzate seguendo le leggi della meccanica vertebrale. Infine, dopo il trattamento descritto, 𝘀𝗶 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗻𝗼 𝗶 𝗽𝗶𝘃𝗼𝘁 𝗱𝗶 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮𝗻𝘁𝗲 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗯𝗮𝘀𝘀𝗮 𝗮𝗺𝗽𝗶𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗮𝗹𝘁𝗮 𝘃𝗲𝗹𝗼𝗰𝗶𝘁𝗮̀.

📍 𝐓𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨𝐫𝐨-𝐦𝐚𝐧𝐝𝐢𝐛𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 in considerazione delle relazioni dirette e indirette col rachide cervicale.
Si cercherà di lavorare trattando le disfunzioni mediante alcune manovre in bocca, proponendo alcuni esercizi specifici, allentando la muscolatura, e lavorando su strutture lontane mediante rieducazione posturale e diminuendo le tensioni dei muscoli respiratori come diaframma e scaleni.


📍 𝐈𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐫𝐚𝐧𝐢𝐨-𝐬𝐚𝐜𝐫𝐚𝐥𝐞 può essere atto a riequilibrare gli eventuali traumi subiti dal Sistema nervoso centrale con conseguenti 𝗽𝗲𝗿𝘁𝘂𝗿𝗯𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗹𝘂𝘁𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗟𝗶𝗾𝘂𝗶𝗱𝗼 𝗖𝗲𝗳𝗮𝗹𝗼-𝗥𝗮𝗰𝗵𝗶𝗱𝗶𝗮𝗻𝗼.
Possiamo supporre che questo trattamento 𝗺𝗼𝗱𝘂𝗹𝗶 𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗮𝗿𝗮𝘁𝗶 𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗯𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗮𝗶 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 per il controllo della posizione della testa e degli arti in condizione dinamica oppure, durante la fase di appoggio, le informazioni provenienti dai canali semi-circolari e, infine, le informazioni otolitiche per il mantenimento della postura statica.
I riflessi derivati dalle citate afferenze 𝘀𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗻𝗼 𝗱𝘂𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗶 𝗺𝗼𝘃𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗼 attraverso i movimenti coniugati degli occhi (riflessi vestibolari e nistagmo vestibolare).
Il protocollo cranio sacrale può comprendere anche l'attenta 𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗮𝗻𝗼𝗺𝗮𝗹𝗶𝗲 𝗹𝗲𝗴𝗮𝘁𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗼𝗰𝗰𝗵𝗶𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹'𝗼𝗿𝗯𝗶𝘁𝗮, considerando che l'afferenza visiva ha un ruolo importante nel controllo di testa e corpo nello spazio e nel controllo dell'ambiente esterno.

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