Elezioni Roma 2021
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Si torna a votare a Roma
Potrebbe chiedere l’aiuto da casa. Ma dubitiamo che gli amici a i parenti che ha riunito possano suggerire la risposta esatta.
Probabilmente il pubblico in studio, rappresentativo dei cittadini e delle cittadine, sarebbe più utile.
Scherzi a parte. Giorgia Meloni condanna quello che è accaduto sabato a Roma dove manifestanti hanno messo a ferro e fuoco la città per poi assaltare la sede della Cgil. “Questa roba va combattuta sempre”, dice, ammettendo di non conoscerne la “matrice”.
Eppure non è difficile la risposta. All’indomani dei fatti ci sono stati persino degli arresti. Quello che è accaduto è firmato con nomi e cognomi. Rivendicato orgogliosamente anche da un comunicato di Forza Nuova. Basterebbe pronunciare due parole. “E’ fascismo”.
Il ponte crolla, il video fa il giro del mondo.
Incredibile dramma a Roma, crolla il ponte di ferro nella notte prima delle elezioni.
Senza parole.
Il Comune di Roma di Virginia Raggi avrebbe fatto ostruzionismo in merito alla demolizione delle Ville dei Casamonica. Lo stesso assessore al Bilancio capitolino ha negato a quello del Municipio VII 200 mila euro destinati proprio alle demolizioni: “Tanto voi non le demolite quelle ville".
E quanto sostiene Monica Lozzi (ex Cinque stelle ora candidata sindaco con REvoluzione Civica) che ha poi, da Presidente di
Municipio, trovato altri fondi per poter abbattere le ville, da sola e senza nessun aiuto della Sindaca e del Comune.
Ci sarà modo per chiarire la vicenda e senz’altro anche Virginia Raggi fornirà la sua versione dei fatti.
Ma c'è un dettaglio clamoroso: Lozzi ha presentato a Radio Radio un audio di Luigi di Maio di 6 mesi fa. Nell’audio il Ministro degli Esteri le dice: “Il merito tuo se lo sono presi altri”, confermando - secondo Monica Lozzi - la posizione della minisindaca che oggi ambisce a diventare prima cittadina di Roma.
Virginia Raggi ha risanato i debiti di Roma. La ricordate questa storia? Beh...oggi abbiamo scoperto che è bugia!
La prima cittadina aveva ereditato dal predecessore, il prefetto Francesco Paolo Tronca (commissario straordinario fino al giugno 2016), un rendiconto economico in attivo. Non è possibile quantificare “l’effetto Raggi” nel secondo semestre dello stesso anno e cioè nel periodo in cui era effettivamente alla guida della città. Ma, alla fine del 2016, l’ultima riga dei conti riportava un risultato positivo di oltre 277 milioni di euro.
L’ultimo consuntivo, basato sulle componenti positive e negative secondo i criteri di competenza economica (disponibile sul sito del Comune di Roma) si è chiuso con un rosso monstre pari a 122,6 milioni di euro.
Purtroppo le bugie hanno un difetto: quello di avere le gambe corte.
Per ora a Roma non lo abbiamo visto. Come se non avesse voluto mettere la faccia sulla sconfitta ormai certa di Carlo Calenda.
Eppure tanti esponenti di Italia Viva - il Partito di Matteo Renzi- sono candidati nella lista per Calenda Sindaco.
Da fonti interne si apprende che, in realtà il sodalizio tra Azione e Italia Viva sia stato tutt’altro che roseo sin dall’inizio. Il maggiore radicamento territoriale del partito di Renzi (che aveva anche governato nei Municipi di centro sinistra in questi anni) avrebbe meritato per molti più attenzione.
Lo stesso Renzi in una trasmissione televisiva ha recentemente dichiarato:”A Roma voterei Calenda ma difficilmente andrà al ballottaggio”.
Insomma: sto dentro ma anche un po’ fuori. Come spesso accade nei pasticci delle alleanze nate alla vigilia delle elezioni. Cartelli di posizionamento più che vere sinergie politiche.
Al momento, lontano da Roma, sembra che Renzi sia sereno.
Inseguito e quasi aggredito da un cinghiale.
A Roma.
Massimo Lopez affida ad un video su Instagram la sua indignazione per la condizione in cui versa la città raccontando un aneddoto personale. “Ieri sera…il cinghiale mi ha puntato mentre andavo a buttare l'immondizia …E si è messo a correre verso di me, sono scappato, il sacchetto l'ho lanciato verso il cassonetto ma non entrava perché strabordava di rifiuti…”.
Se non fosse già accaduto a molti altri cittadini, avremmo pensato ad un monologo (tragi) comico dell'attore. Davvero. Se provate ad ascoltarlo immaginando di essere a “Monnezza”, una città fantasy di un futuro apocalittico, riuscite anche a ridere.
Invece è tutto vero. L'assalto dei cinghiali attratti dalla terribile situazione dei rifiuti in strada e quello dei gabbiani giganti citati nel racconto di Lopez che ognuno di noi ha avuto modo di vedere nei propri quartieri. Con topi che scorrazzano indisturbati sui marciapiedi.
Emergenza cinghiali. Emergenza gabbiani. Emergenza topi. Emergenza rifiuti.Emergenza sanitaria.
Questa è un’emergenza Capitale.
Un'emergenza dove la Sindaca ha l'obbligo di dare una spiegazione.
La sindaca avrà commesso tanti errori e probabilmente non è riuscita a restituire ai romani la città bella e funzionale che era nei suoi sogni di cinque anni fa. Ma non le si può imputare di non avere carattere e di non provarci. Abbandonata da una parte dei 5 stelle. Abbandonata da alcuni consiglieri che la sostenevano. Spesso sola contro tutti. Continua a perseverare. A volte anche troppo.
Tanto da partecipare alla trasmissione radiofonica di Mario Corsi, noto come Marione, speaker famoso nel mondo della tifoseria romanista, di destra, ex militante dell’organizzazione neofascista Nar.
Qui a Virginia Raggi è dato lo spazio di un vero e proprio comizio dopo un sondaggio in cui è in vantaggio, rispetto agli altri candidati sindaco, per gli ascoltatori della radio. Ha parlato dei risultati raggiunti, di come gli altri siano “quelli di prima”, di come “Mafia Capitale” abbia estirpato le vecchie clientele e la vecchia politica.
Strizzando l’occhio al pubblico di destra, ha dimenticato solo un piccolo particolare: lo speaker è un grande amico di Massimo Carminati, compagno di militanza che andava spesso a trovare al famoso distributore di benzina a Corso Francia. Così amico da apparire spesso nelle sue intercettazioni telefoniche. Una persona che sicuramente, per dirla alla Virginia Raggi, appartiene a “quelli di prima”.
Non c’è alcun rilievo penale in questa storia. Ma probabilmente una riflessione sull’opportunità politica di partecipare a questa trasmissione. Quanto ha bisogno la sindaca di quei voti?
Questo meme si abbatte implacabile sull’amministrazione Raggi in tema di rifiuti.
Quello che accade è sotto gli occhi di tutti: rifiuti in strada, sporcizia, raccolta differenziata che non supera il 45%, impianti mai realizzati e una situazione che potrebbe sfociare in una vera e propria emergenza sanitaria.
Come se non bastasse anche il TAR si esprime contro la sindaca Virginia Raggi accordando alla Regione Lazio e al Presidente Nicola Zingaretti l’ipotesi del commissariamento per Roma per la questione rifiuti.
Zero piani per la gestione del problema. Zero impianti di compostaggio. Zero progetti per la riduzione dei rifiuti e per il loro riutilizzo.
Solo un continuo rimpallo di responsabilità che ha portato alla situazione in cui siamo oggi. Eppure è noto a tutti che la gestione dei rifiuti di un comune è prerogativa del comune stesso.
Le elezioni del 3 e 4 ottobre si avvicinano. Quanto peserà questa vicenda nell’ esito del voto?
Prima è accaduto al Festival dell'Architettura. Il candidato del centro destra ha abbandonato il dibattito tra i quattro principali aspiranti sindaci.
Poi alla Festa del Fatto Quotidiano dove Enrico Michetti ha declinato direttamente l'invito (Mentre Carlo Calenda ha rinunciato all'ultimo minuto).
Ieri, di nuovo, all'incontro della Cisl "Rifiuti e Mobilità, questioni capitali" se ne è andato ancor prima di intervenire.
Non a caso nello stesso giorno Giorgia Meloni, sponsor politico del candidato, ha dichiarato: "Chiedo ai romani di fidarsi di me". Forse neanche lei si fida dell'aspirante sindaco che sfugge ai confronti?
Ha iniziato per primo la campagna elettorale. Già in primavera i suoi manifesti erano ovunque in città. Per alcuni mesi sembrava essere l’unica opzione possibile per l’elezione del sindaco di Roma. Sondaggi a favore, apparizioni in tv, media simpatizzanti e vento in poppa.
Ma il sogno di Carlo Calenda si è già concluso e il risveglio è tutt’altro che dolce. Gli ultimi sondaggi sono impietosi. BiDi Media quota il leader di Azione al 15.7% mentre Gpf - Inspiring Research lo attesta al 13,5% distante oltre 15 punti da Roberto Gualtieri e circa 5 da Virginia Raggi. Secondo molti analisti scenderà ancora, penalizzato dal voto utile.
In apparenza Carlo Calenda non è turbato tanto da dichiarare nell’intervista a Roma Today che andrà al ballottaggio con il candidato del centro sinistra. Eppure i sondaggi mantengono un trend stabile già da alcune settimane incidendo inevitabilmente sull’entusiasmo del leader di Azioni e del suo staff.
La partita di Roma entra nel vivo con il mese più caldo di campagna elettorale. Ma per uno dei fantastici 4 sembra già che sia GAME OVER.
Avete mai provato a scorrere le liste elettorali e a cercare percorsi e biografie dei candidati? È un esercizio divertente. Soprattutto quando si scorgono i cosiddetti big, personaggi più o meno famosi del mondo dello spettacolo.
Le elezioni a Roma non fanno eccezione. Ne abbiamo sentito parlare in questi giorni: Pippo Franco, ex del Bagaglino e protagonista di molti film e spettacoli televisivi e teatrali, correrà alle elezioni a sostegno del candidato del centro destra Enrico Michetti.
Il suo obiettivo è rilanciare la cultura a Roma lasciando intendere che non gli dispiacerebbe un incarico di governo proprio su questa delega.
Non ne gioverà di certo la politica in favore delle donne. Non solo per la rappresentazione femminile considerata spesso sessista nei programmi televisivi dello show man, ma anche per alcune sue dichiarazioni.
Nei 2017 a “Che tempo che fa” Pippo Franco, intervistato da Fabio Fazio, si lasciò andare ad un’ironia discutibile esternando la sua nostalgia della donna nel focolare domestico.
“Donne a casa, come la Orietta a fare la pasta e ad accudire”, diceva. E poi la battuta: “Come si chiama l’unico uomo che sa sempre dove si trova la moglie? Vedovo”.
Ironia. Certo. Ma specchio di una cultura maschilista che negli anni ha permeato la nostra tv e le nostre case.
D’altro canto non sorprende che Franco sia candidato nella lista Civica a sostegno di Michetti. Lo stesso che recentemente, in un suo libro di commento alla Costituzione, ha scritto: “Sulle leggi relative alle pari opportunità si è addirittura ecceduto”. Aggiungendo che si è raggiunta “l’uguaglianza piena dei cittadini anche nel campo politico... indipendente dal loro sesso”.
Sondaggio Affari Italiani (giornale di area centro destra) per le elezioni a Roma. Storicamente istituto sfavorevole al Partito Democratico.
Enrico Michetti 31,9
Roberto Gualtieri 24,2
Virginia Raggi 21,8
Carlo Calenda 16,3
Se addirittura Lab2101 dà Gualtieri secondo ormai la tendenza appare molto chiara.
Le elezioni non si vincono a colpi di sondaggi. La storia ce lo insegna. Il sondaggio è un’indagine esplorativa, va preso per quello che è. Non una scienza esatta né un libro sacro.
Ma quelli degli ultimi giorni ci indicano a Roma un trend piuttosto stabile con Michetti ancora in testa (32%) e Gualtieri in pressing (29%) già al primo turno. Non aumentano l’elettorato Raggi (21%) e Calenda (12%).
Quest’ultimo dato e’ particolarmente interessante. Se l’attuale sindaca dei 5 Stelle e la new entry di Azione rimangono stabili o perdono consensi in favore di Roberto Gualtieri, si deduce che i loro voti sono principalmente ancorati ad un elettorato di centro sinistra. Le persone disinteressate alla politica, quelle sfiduciate dai partiti maggiori, quelle di orientamento di una destra poco identitaria non sono attratte al momento né da Raggi né da Calenda.
In buona sostanza: se la sindaca perde consenso rispetto a 5 anni fa tra l’elettorato più populista sensibile ai temi della cosiddetta antipolitica, Carlo Calenda non ne guadagna sui moderati.
Una sfida a quattro che, stando ai sondaggi, potrebbe ridursi concretamente a due. Sarà così? Raggi e Calenda davvero fuori dai giochi?
“Quella dei Maneskin è stata una vittoria fantastica. Roma orgogliosa dei suoi ragazzi. L’anno prossimo l’Italia ospiterà l’Eurovision Song Contest 2022 e Roma è il palcoscenico perfetto per rilanciare la sfida”.
Ve le ricordate queste parole? Le ha pronunciate la Sindaca Virginia Raggi all’indomani della vittoria dei Maneskin.
Purtroppo proprio la sua Amministrazione ha proposto, per ospitare l’iniziativa, un Padiglione della Nuova Fiera di Roma giudicato non idoneo dagli organizzatori.
Roma non ha impianti per questo tipo di eventi? Per ora rimane solamente una gigantesca figuraccia internazionale.
I Memers colpiscono ancora! Questa volta il bersaglio è Carlo Calenda, alla ricerca di spazi per accontentare i tifosi della Roma e della Lazio.
Sugli stadi delle due squadre si gioca una partita elettorale di una certa rilevanza. Non è un caso che tutti i candidati prima o dopo stanno affrontando la questione.
Tra i più attivi proprio Carlo Calenda con il suo sogno di realizzare lo Stadio della Roma a Pietralata scartando l’ipotesi Ostiense avanzata da Virginia Raggi. Rivolgendosi alle due tifoserie Calenda dice: “L’ unica cosa che mi interessa è riuscire a far fare i due stadi, evitando di prendere in giro i tifosi di Lazio e Roma rispettivamente su Flaminio e Ostiense, che sono location difficilissime se non impossibili”.
Già. Il candidato vuole farsi carico anche dei tifosi laziali con cui il rapporto non è iniziato in maniera propriamente idilliaca. La causa è un tweet di qualche tempo fa che recitava “i laziali non votano. Non capiscono la scheda elettorale”. Affermazione infelice per la quale Calenda si è scusato più volte ricordando che suo fratello è laziale e che anche suo figlio lo è diventato. E se non bastassero le scuse, ha promesso di cantare “vola un’ aquila nel cielo” impegnandosi con la squadra ad approfondire la questione per trovare la giusta location.
Di parere opposto Virginia Raggi che ha incontrato recentemente i vertici della società giallorossa proprio per percorrere l’ipotesi Ostiense, e ha interloquito con la Lazio per perseguire l’idea dello Stato Flaminio.
Se per Enrico Michetti il via libera allo stadio può arrivare nei primi cento giorni, Roberto Gualtieri invita i colleghi a utilizzare un metodo serio e a smetterla con “l’urbanistica elettorale” per la quale ognuno indica un posto diverso senza ancora essersi confrontato con la società per verificare i requisiti e valutare le proposte. Ma anche se il candidato del centro sinistra reputa non realistici i tempi enunciati da Michetti, afferma con certezza che nel corso della prossima consiliatura sia la Roma che la Lazio potranno avere il loro stadio.
Chi avrà ragione? E soprattutto chi sarà in grado di trasformare i sogni dei tifosi in realtà?
Vittorio Sgarbi attacca Roberto Gualtieri x la proposta del Sindaco della notte.
E a voi? Piace l'idea di un assessore per rilanciare il mondo dal tramonto in poi?
Bocciatura clamorosa.
Secondo il 95% dei romani il trasporto pubblico non è sufficiente a sostituire l'automobile.
Per il 77% non è in generale soddisfacente.
L'indagine è della stessa Roma Capitale con l'agenzia del controllo dei servizi pubblici.
Un disastro totale, questa volta senza appello.
Galli difende la Sindaca "Fa bene a non vaccinarsi"
Questo MEME è diventato virale: Virginia Raggi
La Sindaca si trova ancora una volta nella bufera mediatica.
Questa volta la questione è tra quelle più sentite dall’opinione pubblica: Il Green Pass.
Né favorevole né contraria“ ha risposto nel corso di un’intervista a La 7.
Sul vaccino? “Non so se lo farò ho gli anticorpi alti”.
E i politici “non devono farlo diventare un tema elettorale”.
Tra i “sì “ e i “no” nasce così ufficialmente anche la corrente dei “nì” che si infrange con le sue onde sul bagnasciuga agostano della campagna elettorale a Roma.
Il candidato Sindaco del centro sinistra Roberto Gualtieri non ha risposto direttamente ma ha rilanciato il tweet durissimo e immediato di Nicola Zingaretti che ha accusato la sindaca di “non decidere su niente come fa da 5 anni“.
D’altro canto Gualtieri si era già espresso nettamente qualche giorno fa nel corso di un'iniziativa a Sabaudia: “Ho visto strizzatine d’occhio ai No vax da Raggi e Michetti. Quando invece dovrebbero fare quello che i sindaci di buon senso farebbero: dire di vaccinarsi”.
Al netto delle proprie convinzioni quanto peseranno queste posizioni alle urne? Vincerà il popolo dei “sì” “no” o “ní” vax?
Voi che ne pensate?
SI VOTA 3 E 4 OTTOBRE:
PRIME REAZIONI:
Shock nel centro destra. Michetti era in discussione e ora non ci sarà il tempo di cambiare nulla. Meloni festeggia ma Lega e Forza Italia ora sono al palo.
Calenda non contentissimo, l'operazione di drenaggio voti a destra ora è troppo rapida, tifava nel 10 ottobre o in un rinvio successivo.
Esulta Gualtieri, si vota presto, obiettivo raggiunto.
La Raggi sembra impassibile a questa scelta.
UFFICIALE SI VOTA 3 E 4 OTTOBRE
Elezioni: si vota 3-4 ottobre in 1.162 Comuni, 12 mln italiani =
Elezioni: si vota 3-4 ottobre in 1.162 Comuni, 12 mln italiani = (AGI) - Roma, 3 ago. - Si votera' domenica 3 e lunedi' 4 ottobre, con eventuale turno di ballottaggio domenica 17 e lunedi' 18 ottobre, per le elezioni amministrative (comunali e circoscrizionali) nei Comuni delle regioni a statuto ordinario. Il ministro dlel'Interno, Luciana Lamorgese, ha firmato il decreto. I Comuni coinvolti saranno 1.162, tra i quali 18 capoluoghi di provincia (tra cui Torino, Milano, Bologna, Roma e Napoli) e 9 Comuni sciolti per fenomeni di condizionamento e infiltrazione di tipo mafioso, per un totale di 12.015.276 elettori. (AGI)Vic 031919 AGO 21 NNNN
CLAMOROSO:
Lega e Forza Italia in pressing per fare ritirare Michetti.
Dopo la disastrosa performance del dibattito pressioni interne per far ritirare Enrico. Calenda gode, se lui si ritira torna in pista per il ballottaggio. Ma la Meloni tiene: "Con Enrico avanti tutta!"
Maggiori Info: https://www.ilfoglio.it/politica/2021/07/31/news/michetti-imbarazza-la-destra-voci-sul-ritiro-meloni-non-se-ne-parla-avanti--2740026/
Sondaggio prima del confronto:
Michetti in testa, Gualtieri Raggi appaiati, indietro Calenda.
Michetti tira dritto.
"Me ne sono andato perché gli altri sono la vecchia politica, io il nuovo"
Enrico Michetti, "ritorno" a Radio Radio: via dal confronto? Loro sono la politica, io il nuovo Enrico Michetti torna a scegliere la sua Radio Radio per parlare con i romani e della propria candidatura a sindaco. e certamente non poteva mancare l...
Meloni fuoriosa con Michetti.
La disastrosa performance di Enrico ha portato la Meloni a cambiare tutto.
Lo slogan non sarà più "Michetti chi" e tutta la strategia di comunicazione sarà completamente stravolta.
Giorgia non molla la presa e vuole vincere.
Un disastro, un'ecatombe, un'umiliazione pubblica.
Enrico Michetti esce distrutto dal primo confronto con gli altri candidati.
Sembra non essere preparato in nessun tema e ha risposto a tutte le questioni con chiacchiere da Bar sull'antica Roma. Praticamente qualsiasi trombone chiacchierone in città avrebbe potuto dire le stesse cose.
Dice che l'antica Roma era a misura di cittadino (e c'erano gli schiavi) e che i romani non facevano nulla per diletto a differenza degli Egiziani con le piramidi (dimenticandosi i monumenti funebri dei romani tra cui proprio una piramide).
Ha citato Caserta come risorsa per il turismo romano (esempio probabilmente valido ma sicuramente non prioritario), ha parlato del rinascimento come lo zio strano ad una cena di famiglia. Poi inspiegabilmente all'apice del confronto, quando Gualtieri stava sfidando Raggi e Calenda "alleati politici" su alcuni temi, si alza e se ne va dicendo che lui non partecipa alle risse (era un civilissimo ed interessante dibattito).
La voce si sta spargendo e tanti influencer di centro destra già si vergognano di lui.
Paradossalmente questo non aiuterà Gualtieri (probabilmente il vincitore del dibattito) ma Raggi e Calenda che hanno maggior forza sul suo elettorato.
Primo round tra i candidati Sindaci della capitale, prima sfida. Scatta subito il pagellone.
MICHETTI VOTO 3
Parte male poi va peggio. Il candidato della straordinaria Giorgia Meloni va subito nel pallone e poi viene preso a pallonate da Roberto Gualtieri.
Non ne azzecca una, non ingrana un messaggio giusto parla di impero romano come un ultras della curva Nord/Sud con dei luoghi comuni pseudostorici.
Dopo averne prese troppe si alza e se ne va.
DISASTROSO.
CALENDA VOTO 7
Da manuale della comunicazione, non sbaglia nulla. Forse troppo antipatico in alcuni passaggi, ma incide nel complessivo.
PUNGENTE.
RAGGI VOTO 6
Tiene botta nonostante sia il Sindaco uscente. Viene attaccata ripetutamente e sbanda ma non cade mai.
HIGHLANDER
GUALTIERI VOTO 7
Mette ko Michetti su ogni argomento. Preparato e puntuale su tutto. Se avesse maggiore capacità comunicativa sarebbe già sindaco.
CASSIUS CLAY
Prima sfida tra i candidati.
Michetti non vuole partecipare alla rissa, si alza e se ne va.
*ROMA: MICHETTI, 'E' RISSA ME NE VADO, REGOLE CONFRONTO ERANO ALTRE' =* ADN1455 7 POL 0 ADN POL NAZ
ROMA: MICHETTI, 'E' RISSA ME NE VADO, REGOLE CONFRONTO ERANO ALTRE' =
Roma, 29 lug. (Adnkronos) - "E' rissa, me ne vado". Lo ha detto il
candidato sindaco di centrodestra Enrico Michetti lasciando il palco
della Casa dell'Architettura dove era in corso il primo confronto tra
candidati alla guida del Campidoglio. Michetti se ne è andato mentre
era in corso un botta e risposta tra i due candidati Roberto Gualtieri
e Carlo Calenda.
"Se si hanno cinque minuti per uno si rispettano le regole e ognuno
esprime la sua posizione - ha poi spiegato ai cronisti prima di
lasciare la Casa dell'Architettura - Se diventa un contraddittorio dal
quale si è esclusi...".
(Sci/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
29-LUG-21 18:36
NNNN ******************** ***ROMA: RAGGI, MICHETTI? CHI VA VIA DA CONFRONTO PERDE SEMPRE'** =* ADN1459 7 POL 0 ADN POL NAZ
**ROMA: RAGGI, MICHETTI? CHI VA VIA DA CONFRONTO PERDE SEMPRE'** =
Roma, 29 lug. (Adnkronos) - "Chi va via da un confronto perde sempre".
Così la sindaca di Roma Virginia Raggi ha risposto, al termine del
confronto tra candidati, a una domanda sulla decisione del candidato
del centrodestra Enrico Michetti di lasciare il palco.
(Sci/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
29-LUG-21 18:37
NNNN ******************** ***ROMA: CALENDA, 'MICHETTI? E' CAMPAGNA ELETTORALE, NON UN PIC-NIC'** =* ADN1463 7 POL 0 ADN POL NAZ
**ROMA: CALENDA, 'MICHETTI? E' CAMPAGNA ELETTORALE, NON UN PIC-NIC'** =
Roma, 29 lug. (Adnkronos) - "E' un confronto da campagna elettorale,
non un pic-nic". Così Carlo Calenda, al termine del confronto tra
candidati sindaco, ha risposto a una domanda sulla decisione del
candidato di centrodestra Enrico Michetti di abbandonare il confronto.
Senza un confronto e un botta e risposta, ha spiegato, "diventa
noioso".
(Sci/Adnkronos)
ISSN 2465 - 1222
29-LUG-21 18:40
NNNN ******************** **Roma, Michetti abbandona il confronto coi candidati: no alle risse* *Roma, Michetti abbandona il confronto coi candidati: no alle risse La reazione dopo uno scambio Calenda-Gualtieri
Roma, 29 lug. (askanews) - Il candidato sindaco di Roma per il
centrodestra Enrico Michetti ha abbandonato il confronto con i
competitor nella corsa al Campidoglio Virginia Raggi, Carlo
Calenda e Roberto Gualtieri, nel momento in cui il confronto si è
avvitato in uno scambio serrato tra Calenda e Gualtieri
sull'impiantistica relativa ai rifiuti per risolvere la crisi
della città e il ruolo della Regione Lazio.
"No, la rissa no", ha detto Michetti alzandosi dalla sedia e
abbandonando il palchetto allestito nella casa dell'Architettura,
mentre Gualtieri e Calenda continuavano a confrontarsi sui
contenuti dei propri programmi. "Calenda fai il cerchiobottista,
nel dire che sui rifiuti le responsabilità di Comune e Regione
sono uguali. Voglio capire se sei d'accordo col tuo programma o
coi Tweet contro di me", ha chiosato Gualtieri. Mentre Michetti
se ne andava Calenda ha commentato: "non è una rissa, è un vivace
dibattito. Mica se po' parla solo de chi vedo, dove vado, con chi
piglio il caffè".
Sis 20210729T182904Z
http://wswcfoas.camera.it/media/2021/07/9_2021_07_29_20210729_182855_A0759FCA.jpg ********************
Clamoroso.
Secondo il sondaggio Demopolis RomaToday sono tutti vicinissimi.
Lotta all'ultimo sangue.
La Raggi ed il Vaccino.
Un mistero sempre più fitto.
Vaccini, da Raggi ancora nessun appello. Appendino: "Basta ambiguità, basta ricerca del consenso" La sindaca di Torino va in direzione opposta alla sua omologa romana e pone il tema al centro della campagna elettorale torinese con un appello ai candidati
3 ottobre?
I partiti fanno melina, Draghi accellera.
Si vota il 26 settembre.
Accordo ad un passo.
Si anticipa il voto a Settembre?
Pallotta replica alla Raggi: “Eravamo pronti a spendere 750 milioni per lo stadio. Per il bene di Roma, eleggete un sindaco competente”
BOOM DI CASI A ROMA.
QUARTA ONDATA
ELEZIONI A RISCHIO.
Un mese di sondaggi.
Michetti in testa ma non sfonda.
Gualtieri in crisi scende di molti punti.
Bene Raggi e Calenda.
Questo il borsino dopo un mese di sondaggi.
Michetti in testa.
Gli altri 3 tutti vicini.
Questo il sondaggio di Bidimedia.
Sondaggio Lab2101 – Roma: Michetti nettamente in testa, lotta Gualtieri-Raggi per il ballottaggio - Sondaggi Bidimedia Sostieni Sondaggi Bidimedia! Puoi farlo nei modi che ti descriviamo in seguito… E, se puoi, disattiva il tuo ad-blocker, grazie! Fai una donazione tramite PayPal Questo […]
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