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Il governo Meloni e gli scandali del 2023

Il governo guidato da Giorgia Meloni ha vissuto un 2023 caratterizzato da una serie di scandali che hanno coinvolto esponenti di spicco della maggioranza.

Il primo caso a sconvolgere la scena politica è stato quello che ha riguardato la ministra del Turismo Daniela Santanchè, indagata per falso in bilancio e bancarotta, insieme ad altre persone tra cui il compagno e la sorella.

Poi tocca a Delmastro, altro esponente del gruppo “FARDELLI D’ITALIA”, rinviato a giudizio per rivelazione del segreto d'ufficio sul caso “Cospito”.

Ancora con Sgarbi, accusato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Poi è la volta di Gasparri, e le accuse di conflitto d'interesse e i due emendamenti 'per la sua società'.

Tocca poi il ministro Crosetto, che in un’intervista rilasciata domenica 26 novembre lancia accuse contro i magistrati: “È l’opposizione giudiziaria l’unico pericolo per il governo”.

La chicca la mette il cognato della premier che fa fermare un treno in corsa per presenziare ad un taglio del nastro.

A fine anno ci pensa la Procura di Roma che ha aperto un'inchiesta su presunte irregolarità negli appalti dell'Anas, l'azienda nazionale delle strade. Al centro dell'indagine ci sono Denis Verdini, ex senatore di Forza Italia, e suo figlio Tommaso, entrambi indagati per corruzione e turbativa d'asta, con la probabile complicità del ministro delle infrastrutture Salvini.

Si chiude l’anno con il “botto” con il deputato Pozzolo accusa accusato di aver sparato con la sua pi***la la notte di Capodanno ferendo uno dei partecipanti alla festa alla Pro loco di Rosazza.

Insomma davvero un anno chiuso coi fiocchi da questo governo che in un anno oltre agli scandali ha tolto il pane ai poveri, accusandoli di essere “divanisti”, di aver gridato ladri e truffatori chi ha usufruito del Superbonus, passando per l’aumento di tasse e dei mutui, al taglio dei fondi alla sanità e contribuendo al carovita non tassando gli extraprofitti delle banche e dei colossi industriali dell’energia.

Il 2023 sarà un anno che gli italiani non dimenticheranno più…..

Qual è il colmo per chi si definisce “patriota”? Fare la fine di Giorgia Meloni.

Come ormai sapete la Presidente del Consiglio si è piegata a Germania e Francia per un accordo sul Patto di stabilità con cui all’Italia saranno imposti tagli e tasse per oltre 12 miliardi l’anno.

Oggi finalmente in conferenza stampa non è potuta scappare dalle domande e la risposta è stata la seguente: “Sono soddisfatta - a condizioni date - dell’accordo che abbiamo fatto sul Patto di stabilità, chiaramente non è il Patto che avrei voluto io”.

E allora perché ha detto sì?

Abbiamo un grosso problema a Chigi se la premier è “soddisfatta” per 12 miliardi di tagli che rischiano di colpire come al solito i diritti, i servizi, la sanità e così via.

Per il futuro dei nostri giovani abbiamo mandato a trattare in Europa una premier che dice “signor sì” a quello che decidono altri Paesi per noi. Una Presidente che china la testa di fronte ai partner europei con la stessa solerzia con cui non fa pagare 2 miliardi di tassa sugli extraprofitti alle banche. Se c’è una “cintura nera” di prese in giro ai cittadini quella spetta di diritto a Giorgia Meloni.

Tre anni fa tornavamo dall'Europa con 209 miliardi per l'Italia ora ci torniamo con un'ipoteca di miliardi di tagli ogni anno.

Da “patrioti” che erano “pronti” a tutto a nemici degli interessi dell’Italia basta poco: appena un anno di Governo.

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Ma uscire dal parcheggio 😂😂😂

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🔸 Il nuovo anno porterà brutte sorprese per le tasche dei consumatori, con un conto che potrebbe raggiungere i +974 euro a famiglia.
➡️ Dagli alimentari all’Rc auto, passando per banche e telefonia, le famiglie dovranno mettere mano al portafogli e andare incontro ad aumenti che, in alcuni casi, potrebbero essere particolarmente sostanziosi.
📈 Si parte da cibi e bevande, prodotti che registrano da due anni un trend in forte rialzo e che proseguirà, seppur in attenuamento, nel corso del 2024, determinando una maggiore spesa stimata in +231 euro a famiglia.

🔸 In montagna ma soprattutto nei borghi, nelle città e piccoli centri d’arte, nei paesi di origine, alla ricerca delle proprie radici: tornano le vacanze di Natale.
➡️ E riportano tante risorse e giro d’affari per tutte le imprese legate, anche in via indiretta, al turismo e all’enogastronomia.
✍️ Il dato è impressionante: 18 miliardi di euro. A tanto ammonta infatti il movimento del turismo in Italia nelle festività natalizie, tra il 22 dicembre e il 2 gennaio.

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