CFU Coach

La scintilla del coach: un “Caffè” economico
Spesso, leggendo o ascoltando le notizie della giornata, si sente parlare di manovre economiche , PIL, Spread, senza realmente comprendere quanto l’economia sia ormai entrata a far parte delle nostre vite.
Dalla fine della Seconda guerra mondiale abbiamo avuto la ripresa economica grazie al NEW Deal, politica economica estera promulgata dal presidente americano Roosevelt sulla base della teorie economiche di John Maynard Keynes; quest’ultimo era un economista britannico che tra fine 1800 ed inizi del Novecento influenzò enormemente la politica economica in diversi Stati, tra cui anche l’Italia.
Per Keynes lo Stato dovrà investire nelle opere pubbliche affinché gli attori di mercato possano tornare ad essere efficaci per garantire la piena occupazione.[5]Ciò andrà a incrementare un benessere sociale che per l’economista era assolutamente un grande sostenitore.
Queste tesi verranno poi riprese dal un grande economista italiano, che ha insegnato a tanti personaggi illustri del nostro Paese( tra cui lo stesso ex Presidente mario Draghi ed Antonino Galloni): Federico Caffè.
Il focus delle sue teorie era l’ occupazione e la protezione sociale delle fasce più fragili, attraverso un’occupazione garantita dallo Stato, attraverso attività pubbliche; nel saggio Lezioni di politica economica, condensò il suo pensiero: «La politica economica è quella parte della scienza economica che usa le conoscenze dell'analisi teorica come guida per l'azione pratica.»”
Da questo pensiero vengono le case popolari , gli enti, le opere pubbliche costruite con l’intervento statale, che diede lavoro ad una popolazione italiana , impoverita e stremata dalla guerra, ma che conobbe una redistribuzione dei redditi e dell’occupazione nell’arco di venti anni. Nonostante gli anni siano passati, ancora oggi, nei corsi di economia aziendale L18 e scienze economiche L33 Federico Caffè è ricordato con gratitudine e da alcuni suoi ex studenti anche con affetto.
La sua prematura scomparsa, avvolta da un alone di mistero (sullo stile del celebre fisico Ettore Majorana), non rendono inattuali i suoi insegnamenti, che ancora potrebbero essere riportati in auge da qualche neolaureato , possibile ministro dell’Economia e dlle Finanze in un prossimo futuro.
Chissà che non sia un laureato uscito da un nostro ateneo telematico!

La scintilla del coach: la giornata mondiale contro la schiavitù

Oggi 23 Agosto è la giornata internazionale per la commemorazione della tratta degli schiavi e della sua abolizione .
Nel 1791, il 23 Agosto, nella Repubblica di Haiti iniziò la rivolta degli schiavi, i quali crearono i presupposti per l’abolizione della schiavitù; il gruppo venne guidato dal sacerdote vudù Dutty Boukman, originario dell’Africa, ma imbarcato ai Caraibi come schiavo che organizzò l’attacco simultaneo di più gruppi alle varie piantagioni di zucchero e caffè gestite dai colonialisti francesi. La rivoluzione haitiana finirà nel 1804 , quando santo Domingo diverrà indipendente dalla Francia e si instaurerà un governo gestito dagli ex schiavi.
Da allora i diritti umani hanno acquisito un’importanza tale da essere riconosciuti in quasi tutte le Costituzioni dei Paesi democratici; la legge non può prescindere dai diritti inalienabili dell’individuo: il diritto alla vita, la proibizione della schiavitù e della tortura, il diritto all'uguaglianza davanti alla legge e alla presunzione di innocenza, il diritto alla libertà di movimento, di pensiero, di espressione, di coscienza e religione.
Le scienze giuridiche partono da questo fondamento, anche se le leggi cambiano con l’evolversi della società.
La giornata di oggi ci ricorda che le nostre libertà, che oggi diamo per scontate poiché facenti parte dell’individuo, in realtà sono il frutto di grandi battaglie del passato, poiché nel corso della Storia alcune società cercarono di privare altre di tali diritti.

Chiunque abbia intenzione di approfondire le proprie conoscenze e lavorare nell’ambito del Diritto, può chiedere informazioni ad un coach universitario sui corsi di Scienze giuridiche e Giurisprudenza erogati dai diversi atenei telematici.
Studiare il passato è sempre necessario per capire il presente ed immaginare un futuro migliore.

La scintilla del coach: vacanze e cultura
Agosto: tempo di chiusure aziendali, vacanze estive, al mare, in montagna, in collina e…nelle città d’arte.
Nonostante le torride temperature, città come Roma , Firenze e Venezia debordano di turisti, conquistati dalle antichità dei Fori romani e dal Colosseo, ma anche dalle fontane e dalle chiese rinascimentali o barocche( all’interno delle quali si sta freschi) di Santa Maria Novella e San Marco; nonostante i quaranta gradi anche i templi sparsi in tutta la Sicilia, le rovine megalitiche della Sardegna, senza tralasciare il superbo Maschio angioino e lo splendido Cristo velato nella ca****la di San Severo attirano ogni anno migliaia di turisti.
Lo svago, il tempo libero non sono solo sinonimi di sole e mare, ma anche di possibilità di visitare le nostre magnifiche opera d’arte, che raccontano la nostra storia ma anche la tecnologia utilizzata per l’edificazione di templi e chiese o la lavorazione dei marmi e del legno.
La condivisione di un patrimonio artistico, che solo l’Italia può vantare in termini di numeri e varietà di epoche storiche, con chi ci è caro, magari mangiando un piatto tipico o bevendo un buon vino fresco, permette di staccare la spina, nutrendo corpo e spirito in modo sano: il bello provoca un sentimento di armonia e pace, diceva il filosofo tedesco Immanuel Kant, nella Critica del Giudizio, che lo distingueva dal sublime, che talvolta può spaventare ( come un potente temporale).
Sappiate che gli atenei telematici offrono dei corsi di laurea triennale e magistrale anche nel settore dei beni culturali e dell’archeologia (in inglese), da sempre fiore all’occhiello del turismo interno ed internazionale.
Chissà che queste vacanze, magari in una città d’arte, non vi siano d’ispirazione e che un giorno, conseguita la laurea, non riusciate a passare l’esame diventando guida turistica per raccontare, voi stessi, le nostre magnifiche città! 😉(foto dal web)

La scintilla del coach: storia del gelato

In questi giorni le temperature in Italia sono piuttosto elevate e anche la nostra alimentazione cambia di conseguenza; più frutta e verdure, ricche di vitamine e Sali minerali che perdiamo sudando, più alimenti leggeri e digeribili, poiché il corpo cerca di risparmiare energia facendo meno attività fisica; c’è, tuttavia, un alimento goloso a cui nessuno rinuncia d’Estate: il gelato.
Avete mai pensato alla sua storia mentre ve lo gustate in coppetta o sul cono? Lasciate che vi racconti una storia.
Alcuni fanno risalire l’origine alla Cina, nel 2000 AC, quando un miscuglio di riso, latte e specie veniva fatto solidificare nella neve delle montagne; altri invece identificano la Persia come luogo d’origine del gelato, per cui lo stesso nome sorbetto viene da sharbath un dessert ghiacciato a base di frutta, latte, e miele, mantenuto nella neve delle montagne.
Nel 1226 la ricetta del sorbetto appare in un ricettario compilato da Muhammad al Baghdadi.[10]
Nei Paesi arabi si diffuse quindi lo sherbet di origine persiana (dove veniva chiamato sharbat), che arrivò dapprima in Sicilia e poi nel resto della pen*sola. La famosa granita siciliana, ne sarebbe in derivato; non a caso a Messina si raccoglieva la neve sui monti circostanti ,per stivarla in particolari costruzioni in pietra, erette sopra grotte naturali o artificiali. Questa neve veniva usata per le granite ed i sorbetti, ricoprendola di sciroppi di frutta , neve e mandorle tritate.
Arriviamo al 1565, quando l’architetto Bernardo Buontalenti, alla corte di Caterina de Medici, impreziosì il sorbetto , aggiungendo agli ingredienti succitati l’uovo, la panna ed il latte.

Oggi la conoscenza del settore enogastronomico fa parte della cultura italiana, fondamentale per chi volesse far carriera nel settore alberghiero, turistico e della ristorazione; gli ateneo telematici erogano il corso di laurea triennale Lgastr e l26 di Scienza dell’alimentazione, in cui anche la storia dei nostri cibi viene trattata come materia di studio.
Ora vi lasciamo mangiare il vostro gelato rinfrescante, rimandando a disposizione per eventuali domande e consigli per i suddetti corsi di laurea triennale; buon appetito 😊(foto dal web)

̀ ̀telematica ̀

La scintilla del coach: le olimpiadi

“La cosa importante nei Giochi Olimpici non è vincere ma partecipare. La cosa essenziale nella vita non è conquistare ma combattere bene” (De Coubertin)
Oggi iniziano le olimpiadi o giochi olimpici a Parigi, riportando in Francia una manifestazione molto cara al francese Pierre de Coubertin, che volle organizzare una manifestazione sportiva che coinvolgesse tutti i paesi del mondo nel 1896.
Avete mai sentito il proverbio” Mens sana in corpore sano”? Pierre de Coubertin, pedagogista, sperimentò gli effetti benefici dello sport sulla psiche umana e iniziò a proporre lo sport come materia negli istituti scolastici; parallelamente organizzò i primi giochi olimpici moderni a d Atene ne l 1896, raccogliendo l’eredità degli antichi Giochi di Olimpia ( da cui prendono il nome).
Dobbiamo tornare ai tempi dell’antica Grecia, quando dal 776 AC al 393 DC si svolgeva questa rassegna con campionati di lotta libera, pugilato e ginnastica.
Anche Omero, nell’Eneide , parla di rassegna sportiva durante i funerali di Patroclo, per celebrare la grandezza dell’amico di Achille.
La storia si confonde poi con il mito nelle cronache di Pausania il Periegeta, dove nella sua Periegesi della Grecia racconta che l’antica popolazione dei i Dattili, nascosero Zeus a Crono e per divertirlo si cimentarono in una gara di corsa ad Olimpia, incoronando il vincitore con una corona d'ulivo che da allora simboleggia la riuscita vittoriosa.

Oggi le scienze motorie includono, nel programma di studi, molte più nozioni di anatomia, fisiologia e chimica rispetto ad un tempo, perché un atleta deve essere preparato non solo da un punto di vista fisico ma anche intellettuale su ciò che avviene nel corpo quando lo si sottopone ad uno sforzo fisico.
In attesa del nuovo anno accademico 2024-2025 auguriamo a tutti gli atleti ed aspiranti tali di vincere ma , soprattutto, di partecipare dando il meglio di sé stessi, grazie alla propria preparazione, che è poi la base di ogni sana competizione sportiva . In bocca al lupo!

La scintilla del coach: tanti auguri per i 20 anni ad Unimarconi

Per guardare con fiducia al futuro occorre conoscere bene il proprio passato ed avere una visione d’insieme di eventi, prospettive e possibilità.
L’Italia è il Paese che, ad oggi, vanta ben undici università telematiche riconosciute dal Miur, le quali erogano titoli equipollenti a quelli degli atenei frontali, privati e statali.
Prossimamente dedicheremo un articolo a tutte queste università che permettono a lavoratori, giovani e meno giovani , di poter studiare comodamente da casa, per sostenere in presenza solo gli esami, negli ultimi tre anni on line a causa dell’emergenza sanitaria.

Oggi facciamo gli auguri al primo ateneo telematico italiano, Unimarconi, che nel 2004 ha ricevuto il permesso con decreto legislativo per trasmettere conoscenza e capacità usando la tecnologia. Sostenuta dalla Fondazione Marsilio Ficino, l’università telematica con sede a Roma eroga ben 22 corsi di laurea, di cui 12 triennali, 9 magistrali e uno a ciclo unico; offre la possibilità di frequentare diversi master, alcuni anche in collaborazione con il Sole24 ore.
Da ben 20 anni l’ateneo cerca di sposare le esigenze del mercato lavorativo con le esigenze di studio di persone che vogliano ricominciare a studiare, intraprendere un nuovo percorso di studi o semplicemente realizzare una passione che per diversi motivi era relegata a sogno nel cassetto.
Con una didattica composta da video lezioni e libri di testo, l’ateneo predilige la modalità di esame orale o domande a risposta aperta, offrendo bel cinque appelli a materia, nelle diverse città italiane.
Auguri, dunque, al primo ateneo telematico che ha aperto la strada a tutti gli altri, garantendo eccellenza per metodo didattico e qualità dell’insegnamento.
Qualora siate curiosi di sapere quali corsi eroga e quali agevolazioni economiche l’ateneo riservi a chi voglia studiare non esitate a contattare il vostro CFU coach di fiducia. 😊

https://www.unimarconi.it/news/universita-degli-studi-guglielmo-marconi-celebra-venti-anni-di-eccellenza/

La scintilla del coach: il divismo ed il pettegolezzo di massa, un fenomeno sociologico

La maggior parte delle persone che leggerà quest’articolo saprà benissimo a quale eventi le parole ”Ferragnez” o “Unica” si riferiscano; gli scandali delle Very Important People (VIP) diventando di dominio pubblico creano un fenomeno di costume poiché argomento di discussione collettiva e di svago.
Il sociologo Alberto Alberoni qualche anno fa apostrofò il fenomeno del divismo come “pettegolezzo collettivo di una società di massa”, per cui una notizia, falsa o vera che sia, acquisisce dettagli e sfumature man mano che velocemente si propaga tra le persone e non essendo politicamente corretta può spaventare. Nel privato non c’è la formalità del palcoscenico, bensì solo il retro, dove il personaggio pubblico perde ogni inibizione. Ciò che circola come “chiacchiera” è un’informazione non filtrata, che quindi aiuta a definire la reale identità della persona di cui si parla o Sparla.
Chiacchiera e gossip stabiliscono legami all’interno dei gruppi. Il trasferimento di informazioni informali tesse e solidifica le alleanze dentro al gruppo : condividere informazioni equivale a trasmettere fiducia, per integrarsi.
La sociologia, che unisce elementi di filosofia , storia, psicologia ed economia, non poteva tralasciare questo fenomeno di comunicazione.
E’ nata in Maghreb, con IBN Khaldun, che nella seconda metà del 1300 analizzò gli eventi storici dell’epoca nella raccolta al-Muqaddima. Prolégomènes historiques (Prolegomeni alla storia universale), in cui utilizzò varie chiavi di lettura per l’analisi degli eventi, passando per le materie succitate, che conosceva bene grazie alla sua attività politica e diplomatica.
In seguito la Scuola di Francoforte la legittimò come disciplina di studio nel 1920, grazie agli studi di Max Horkheimer, Theodor Adorno, e Jürgen Habermas .
Le dinamiche sociali, influenzate dalle parabole economiche e dai meccanismi della psiche, divennero un vero e proprio corso di laurea, in cui oggi è possibile conseguire il titolo anche negli atenei telematici, per diventare un acuto osservatore della realtà circostante e lavorare nell’ambito giornalistico, politico o nell’insegnamento.
Per chiunque abbia intenzione di approfondire i fenomeni comunicativi di massa, senza fermarsi al divismo della nostra società, il corso di laurea in sociologia L40 viene proposto on line ed è riconosciuto dal MIUR; basta chiedere al vostro CFU coach di fiducia 😉
(foto dal web)

La scintilla del coach: Luglio e le sue origini

Tra qualche giorno entreremo nel mese di Luglio; qualcuno sarà già partito per le ferie, ma il pensiero di oggi va a chi sta studiando, patendo, sperando per gli esami di maturità.
Nel mese che prende il suo nome da Giulio Cesare ( Gaius Iulius Cesar ), il grande generale romano che nacque il questo mese, originariamente chiamato Quintilis, quinto in latino; fu Marco Antonio, vicino a Cesare, a modificarne il nome per dedicarlo a colui che aveva modificato il calendario nel 46 AC, stabilendo che i giorni dell’anno fossero 365, con un anno bisestile ogni 4.
Fino a quel momento il calendario iniziava da Marzo, per cui Luglio era il quinto mese dell’anno e non il settimo, come oggi.
In questo mese si celebravano le varie divinità legate al raccolto, soprattutto del grano, di primaria importanza per il nostro sostentamento ancora oggi. In questo modo si celebrava l’importanza della ciclicità della vita . Da un buon raccolto vengono i semi del futuro, proprio come le nuove generazioni, che ora raccoglieranno i frutti di mesi di studio.
In bocca al lupo a tutti i ragazzi, che tra ansie, paure, gioie sperimenteranno questo passaggio all’età adulta, in cui sceglieranno se entrare nel mondo del lavoro o continuare a studiare.
L’esame di maturità è quello che tutti ricordiamo, che ha ispirato canzoni e film entrati nell’immaginario collettivo; dopo le meritate vacanze ripensate a cosa vi ha appassionato negli anni appena passati e cercate di capire se sia piuttosto un percorso professionale quello che vorreste intraprendere, anche per mettervi alla prova, o approfondire gli argomenti che hanno catturato la vostra attenzione in questi anni. Che oggi sia necessaria una buona base di cultura generale per qualsiasi professione è un dato di fatto, confermato anche dalle ricerche statistiche; spesso non è facile decidere quale cammino seguire, tra i corsi di laurea o professionalizzanti, in atenei frontali o on line;

per chiunque volesse capire la strada da scegliere e le possibilità che possono offrire le Università Telematiche è sufficiente contattare un CFU Coach

Forza ragazzi 😉

La scintilla del coach: la biblioteca laurenziana

Sabato 15 Giugno ricorre l’anniversario e della celebre biblioteca laurenziana, fondata il 15 Giugno 1444 da Cosimo il Vecchio ed aperta al pubblico nel 1571.
Ricca di più di 11000 testi, tra cui alcuni autografi di Petrarca e Boccaccio e del Codice Fiorentino, fondamentale per apprendere la cultura azteca, la biblioteca ha annoverato artisti prestigiosi come Michelangelo ed il Vasari.
Il progetto venne avviato dalla famiglia Medici, prima il cardinale Giulio, poi il duca Cosimo, che intendeva raccogliere i libri ed i manoscritti più preziosi dell’epoca.

Potremmo dire che in questo caso il bello racchiude il meglio della cultura umanista dell’epoca, con testi di Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, passando per l’Egitto, con la collezione di numerosi papiri.

Oggi abbiamo internet, che permette di “democratizzare” e divulgare un sapere che una volta veniva raccolto, protetto ed anche censurato da una ristretta cerchia di intellettuali o caste sacerdotali.
Il sapere è sempre stato una ricchezza ed uno strumento di controllo delle masse, l’importante è saperlo distinguere da quello “falso” costituito da informazioni che non accrescono la cultura personale, non alleviano lo spirito e non contribuiscono all’evoluzione dell’essere umano.

Gli atenei telematici, nonostante i pareri contrari, permettono di trasmettere il sapere a tutti, ciascuno con diverse metodologie, proprio perché ciascuno di noi ha diverse necessità, disponibilità di tempo e risorse economiche.
Il nuovo anno accademico 24-25 è alle porte: qualora non aveste ancora scelto quale percorso prendere contattate un cfu coach, per capire quale corso di laurea risponda meglio alle vostre esigenze 😉

foto dal web

ritardatari???!! Forza...c è tempo fino a domani!!!

Tempo di colori estivi, di tessuti leggeri e svolazzanti, che lascino liberi i corpi di muoversi ed esprimere il proprio estro; la moda è anche questo: permettere ad un tessuto, tagliato e cucito ad hoc, di esprimere un’emozione, in ogni stagione, per ogni eventualità. Tra i tanti nomi che hanno reso l’Italia famosa nel mondo per il prêt-à-porter e l’alta moda spicca il nome di “Re” Giorgio Armani, che con le sue giacche destrutturate e morbide, han dato al casual una nuova identità, con un’allure di eleganza quasi casuale.
La ricerca passa dai materiali che si prestano maggiormente ad un taglio particolare, all’attenzione alla sostenibilità ed alle esigenze di un individuo che lavora e corre tutto il giorno.
Re Giorgio si è ispirato ai colori della sua terra, il “greige”(unione di grigio e beige), preferendo uno stile essenziale e discreto, che riflette molto anche la riservatezza dello stilista.
Chiunque voglia cimentarsi con le nuove sfide della Moda dovrà considerare i diversi fattori che concorrono nel successo di una “maison”: target di destinazione, costi, esigenze del target, proprio obiettivo.
I nuovi stilisti che vorranno tenere alto il nome dell’Italia nel mondo dovranno considerare non solo la propria idea della moda, ma se questa sia condivisibile con altri e con quali costi per la ditta e per l’ambiente.
Nei corsi di laurea in L04, indirizzo moda, proposti dalle telematiche si studiano elementi di marketing, storia del costume, economia, fotografia, arte, cinema, strategie di comunicazione, senza tralasciare la matematica, perché la bilancia tra costi e benefici deve sempre essere in equilibrio.
Pronti per dettare nuove tendenze e raccogliere la sfida di un pubblico che ha già visto di tutto?

Chiamate il vostro coach per scegliere la migliore telematica per voi 😉

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La scintilla del coach: la tour Eiffel

Oggi 31 Maggio ricorre l’anniversario di una celebre torre, divenuta il simbolo di una delle città più belle del mondo: Parigi.

La torre Eiffel è stata realizzata dagli ingegneri Maurice Koechlin e Émile Nouguier su disegno del francese Gustave Eiffel ed è composta da circa 18000 pezzi metallici, per un peso complessivo di 8000 tonnellate. L’assemblaggio è stato possibile utilizzando impalcature in legno e gru a vapore di piccole dimensioni.
Per i più coraggiosi ed in ottima forma fisica è possibile arrivare alla sommità, salendo i 1792 scalini e osservare Parigi in tutta la sua magnificenza, per tutti gli altri ci sono due ascensori trasparenti.

Realizzate nel 1889, per L’esposizione universale di Parigi, nel progetto originale sarebbe dovuta essere smantellata alla fine dell’esposizione; pur sollevando diversi pareri contrastanti nell’opinione pubblica del tempo, alla fine venne lasciata, diventando il simbolo della città.

Gustave Eiffel era a capo della Compagnie des Établissements Eiffel, società di costruzioni metalliche ed i due ingegneri che ne attuarono il progetto erano alle sue dipendenze. Se ne aggiunge un terzo, Stephen Sauvestre , che curò la parte estetica della torre, aggiungendo archi e la cupola sulla sommità; ciò nonostante una parte dei parigini ed alcuni artisti si schierarono contro la realizzazione della stessa, giudicandola br**ta.
A quanto parte la prima impressione venne rapidamente superata dalla curiosità e dalla meraviglia della visuale dalle tre piattaforme; da quel lontano 31 Maggio, vi sono salite 250 milioni di persone.
L’idea dello Stato era quella di mostrare al mondo la potenza e l’ingegno della Francia in ambito architettonico ed ingegneristico e sicuramente la Storia le ha dato ragione.
Questa storia insegna che i geni visionari, anche quando inizialmente non vengono capiti, sono destinati a lasciare una traccia nella Storia; non occorre solo la competenza tecnica ma la creatività ed il coraggio di realizzare qualcosa di nuovo, che sicuramente, dai posteri, verrà recepito in modo diverso, poiché ogni epoca ha concetti estetici che differiscono dalla precedente.
E voi che leggete, siete pronti a stupirci, creando forme innovative grazie agli insegnamenti del corso d’ingegneria edile? Le telematiche offrono diverse possibilità al riguardo, basta chiedere al vostro coach dedicato! 😉

La scintilla del coach: la giornata dedicata alle vittime innocenti della mafia
Oggi, oltre a ricordare che è il primo, attesissimo, giorno di primavera, celebriamo una giornata importante per il nostro Paese:
la Giornata della Memoria delle vittime della mafia.
L’iniziativa è nata grazie al coraggio e, purtroppo, al dolore dalle madri di due agenti della scorta del commissario Ninni Cassarà, Roberto Antiochia e di Antonio Montinaro, per il giudice Giovanni Falcone.
Grazie all’associazione Libera, ogni anno, in una diversa città italiana, vengono elencati, pubblicamente, i nomi di chi ha perso la vita a causa delle mafie, affinché il loro ricordo non si perda ed ogni generazione riconosca il valore di tante vittime innocenti.
Il 1 Marzo 2017 è stata approvata la legge per cui il primo giorno della Primavera coincida, sempre, con il ricordo di chi, in tal modo, rinascerà ogni anno; anche noi delle università telematiche ci uniamo a questa celebrazione.

La scintilla del coach: Leonardo ed il dolce dormire

Oggi è la giornata del sonno: quanti di voi ne hanno avuto uno buono o almeno ristoratore?
A ciascuno il suo ritmo ed il suo dolce dormire.
Lasciate che vi racconti una storia.

Il grande Leonardo da Vinci, inventore, artista e chi più ne ha più ne metta, nato nella seconda metà del 1400, aveva anche un’altra peculiarità: un sonno polifasico.
A differenza di quello che ciascuno di noi ha o dovrebbe avere per sentirsi bene durante la giornata, il nostro genio dormiva 15-20 minuti ogni ora, poiché, appena svegliato il suo cervello riusciva ad essere più attivo, creando nuove invenzioni.
Mentre il sonno monofasico appartiene a chi dorme una volta sola durante la notte, il polifasico fa si che una persona si addormenti profondamente più volte, senza distinzione tra il giorno e la notte.
Resta da capire come abbia fatto il nostro Leonardo ad escogitare un modo per piombare nel sonno profondo ogni 45 minuti!
Dunque, cari studenti che non avete dormito per preparare esami e tesi, sentitevi un po’ Leonardo da Vinci anche voi: magari in un futuro prossimo il vostro cervello inventerà qualcosa di utile per tutta l’umanità! 😉

La scintilla del coach: 21 FEBBRAIO GIORNATA NAZIONALE DEL BRAILLE

Il 21 febbraio è stata la giornata del Braille, l’affascinante modo di scrittura e lettura che utilizza il tatto per trasmettere contenuti, come per accedervi.
Nella prima metà del 1800 Louis Braille, perdendo la vista a soli 10 anni, s’ispirò al linguaggio utilizzato da un militare per trasmettere dispacci notturni, basato su una successione di punti in rilievo su una superficie liscia. Più tardi riuscì ad applicare questa modalità anche alla matematica ed alla musica.
La commemorazione di Braille avviene nello stesso giorno in cui si celebra l’identità linguistica promossa dall’ Unesco, per il comune denominatore inerente l’importanza della diversità linguistica, sinonimo di ricchezza culturale e di esperienze condivisibili.
Non c’è inclusione senza cultura e diffusione di sensibilità e saperi diversificati, poiché ogni scoperta o bene artistico e letterario è patrimonio dell’umanità intera e da questa fruibile, per la propria evoluzione.
Da sempre attente alla condivisione del sapere le università telematiche son ben felici di ricordare questo inventore che ha scelto di privilegiare un senso, in mancanza dell’altro: quando non si può leggere con gli occhi, possiamo studiare attraverso il tatto, ma anche ascoltare dei podcast e delle audio lezioni.

La scintilla del coach: l’amore per sé stessi
È da poco passato S Valentino, la festa degli innamorati, ma vi siete mai chiesti quanto vi amiate?
Per amarsi è indispensabile dapprima conoscersi bene ( il famoso conosci te stesso caro a Socrate), per individuare i nostri punti di forza e le nostre debolezze; attraverso le varie esperienze vissute capiamo chi siamo ed impariamo ad apprezzarci nei vari frangenti.
Cosa fate quando capite di non apprezzare ciò che avete fatto o di aver sbagliato nel valutare/valutarvi?
Niente panico! Cambiate rotta, semplicemente! Senza sbagli non capiamo chi siamo, poiché è mettendoci alla prova che scopriamo la nostra identità; dunque è attraverso i nostri piccoli fallimenti che impariamo a rialzarci e ad amarci maggiormente, proprio perché ci siamo rialzati;
una volta di nuovo in piedi ci scopriamo soddisfatti di ciò che scegliamo con consapevolezza portandolo a termine; quando, finalmente, riusciamo ad apprezzare il nostro io, siamo anche più amati da chi ci è intorno; ci avete mai fatto caso? Trasmettiamo energia, tenacia, perché diventiamo un esempio positivo.
Dunque, conoscersi e dedicarsi tempo ed attenzione è il miglior modo per amare.
Parola di coach! 😉

La scintilla del coach: MUSICA MAESTRO!
In Italia ci son due cose che uniscono le persone di ogni schieramento politico e classe sociale: le partite di calcio ed il festival di Sanremo.
Quanti di voi questa sera si piazzeranno davanti alla Tv, in solitaria, in famiglia o con amici, per partecipare emotivamente alla maggiore kermesse musicale nostrana, canticchiando le canzoni proposte e tifando per i vari protagonisti?
Sapete com’è nato questo appuntamento? Lasciate che vi racconti una storia.
Alla fine degli anni 40 del secolo scorso, a Viareggio, al fine di movimentare le serate estive, nello stabilimento “Capannina del Marco Polo”, idearono il Festival della Canzone italiana.
L’iniziativa venne ripresa e rielaborata, agli inizi degli anni 50, dal gestore del casino di Sanremo, Pier Busseti, che ne parlò con un giornalista radiofonico, Angelo Nizza, affinché si giungesse ad un accordo RAI.
Che il festival si svolga a fine Inverno non è un caso: è stato previsto anche lo sviluppo dell’indotto in un periodo in cui la città non vive di turismo.
La prima vincitrice del festival fu Nilla Pizzi, con “grazie dei fiori”: un buon auspicio per la città conosciuta anche per la sua flora.
Quanto vi ho raccontato lo troverete sicuramente anche tra le materie di studio del corso di Musica e spettacolo erogato da alcuni atenei telematici, ma non ho intenzione di impegnarvi ulteriormente nella lettura di questo articolo, poiché sarete già alle prese con il fantaSanremo! 😉
Vinca il migliore!