Erika Graci- AppOggi psicologici

La morte colpisce chiunque. Anche le persone meravigliose. Le perdite affliggono chiunque. Anche le persone forti.
Per questo se il cuore ha bisogno di fissare uno schermo aspettando che qualcuno dica “non è mai successo”, va fatto. Anche se la mente lo sa, che questo non accadrà.
Ricordarsi di vivere e non sopravvivere, a questo possono servire le tragedie.
Ogni tanto me ne scordo anche io, nonostante abbia conosciuto una donna splendida e generosa con la vita, alla quale, però, non sia stato riservato lo stesso trattamento in cambio

Fino a quando ci saranno bambini che preferiranno un dispositivo elettronico a un pallone, il futuro resterà spaventoso come i genitori che stanno danneggiando questi piccoli inconsapevoli innocenti.

Il lavoro più difficile per un genitore è far crescere i propri figli in una favola, pur insegnando loro a difendersi dalle bruttezze del mondo

MOMENTO NOSTALGIA
Se usassi ancora il mio blog Assaggi&Paesaggi, di cui non si sa come sto sentendo una preoccupante mancanza, avrei scritto che la Sabina è un posto straordinario, in cui rifocillare i sensi e rendere gratitudine alla vita. Ma siccome è rimasto solo un ricordo nel cassetto, allora pecco come una boomers e posto qui le meraviglia della Sabina

Oggi mi hanno detto che sono cambiata.
Prima di ammettere che sì, rido di cose di cui prima non ridevo, sono più forte perché riesco a fare meno di cose che ignoravo potessi non avere, mi ascolto e leggo di più, prima di queste piacevoli considerazioni personali,però, ho pensato alle mie rughe e al mio corpo.
Anche in questo sono cambiata, prima non avrei messo in dubbio il mio aspetto.
Posso accettarmi lo stesso?
Ovvio, per aiutare le persone a ritrovare la felicità perduta devo essere io per prima felice, con o senza segni, visibili e invisibili, e dunque io mi accetto, seppur senza rinunciare al miglioramento, mai

Quando mi chiedono se i miei figli sono bravissimi perché io sono una psicologa 🤔 sorrido dentro ma resto sobria fuori (questo perché sono una psicologa).
Poi una pallonata distrugge un pezzetto della mia casa e mio marito mi chiede di pensare a “una punizione esemplare”.
Allora, siccome sono una psicologa, che oltretutto, ha fatto una tesi sulle punizioni, ho agito come tale.
E adesso i miei bambini giocano buoni buoni, senza chiamarmi a ripetizione e fare richieste a dirotto.

Molte volte assisto ai racconti di genitori che applicano alla lettera le teorie manualistiche della buona educazione. Quando, però, chiedo loro di lasciarsi andare al cuore, spegnere il cervello e abbandonarsi a ciò che di pancia si vuole trasmettere alla propria prole, il vuoto pneumatico rimbomba nel mio studio.

Io provo a pungolare chiedendo creatività e fantasia, ma niente, giocare con i bambini non è divertente.

Allora inizio a parlare la lingua di queste mamme e di questi papà, teorie sui bisogni e sul loro appagamento.

Ebbene, questi genitori in men che non si dica, si rendono conto che hanno messo davanti il proprio bisogno a quello dei bambini.

Suggerimento: condividiamo le nostre passioni adulte, farcendole di fantasia e spunti di gioco. Noi saremo orgogliosi del lavoro svolto, i più piccoli sentiranno appagato il bisogno di essere visti, amati e attenzionati

Da quando ho letto che pochi premi sortiscono effetti maggiori sulle performance rispetto a centinaia di punizioni, non riesco a non premiarmi!
Oggi nuova avventura gasante e, dunque, vestito nuovo accattivante 😂😂😂

Quante volte ci capita di spendere del tempo per definire un obiettivo professionale? Spesso perché ci sentiamo ispirati o spenti perché sprovvisti di un target da seguire.
Eppure, esistono momenti in cui il contesto entro cui cercare un obiettivo non è necessariamente quello lavorativo.
Ed io me ne sono resa conto qualche settimana fa, per cui mi sono subito attivata per ritarare il mio mindset diversamente e spostare il focus su una sfida più accattivante, come fare innamorare mio marito di una terra che io amo: la Sardegna.
Step 1 in corso!

STORIA A LIETO FINE:
Quando ero bambina, una mia compagna di scuola viveva in una casa con una piccola scala interna. Io ne ero letteralmente affascinata.
Mia madre, autorizzata in pectore a traumatizzarmi come tutte le mamme del mondo, in buona fede sminuiva quella abitazione a suon di “Che scomodità”, “pensa che ogni volta che ti serve qualcosa in camera devi fare su e giù” e amenità simili.
Ebbene, poiché durante il corso di EMDR non avevo traumi clinici su cui lavorare, ho sfruttato l’esplorazione delle cause delle mie peculiarità attuali e, guarda caso, oggi mi hanno estorto un sorriso, nonostante la situazione chapliniana.
Per cui so che, se stamattina sono caduta dalla bellissima scala interna di casa mia (non mi sono fatta nulla di che, ovviamente 😂😂😂), è perché una casa così può essere scomoda (soprattutto se fanno 50 gradi, tua figlia di 8 mesi piange al piano terra per la tua assenza, la tata è in ritardo, indossi dei sandali di raffia che scivolano via perché hai i piedi secchi allampanati e non si trovano le chiavi del portone).
Tutto è bene quel che finisce bene e dunque premio per la sopravvivenza da

L’amore tra fratelli è il termometro del lavoro dei loro genitori.
Everywhere, anywhere, I love mine

Ogni volta che qualcuno mi consiglia di seguire uno “figo” e io ci trovo dietro solo banalità

Oggi ho avuto una meravigliosa lezione di
No quelle stronzate che incentivano le persone in sovrappeso a fregarsene della propria salute alimentare, non quella roba comunista così.
Oggi al banco di c’era un gentilissimo ragazzo tatuato. Il personale in questo bistrot è sempre meraviglioso, ma oggi aveva quel quid in più che mi ha fatto vedere il mondo meno brutto e cattivo. Perché selezionare e impiegare pubblicamente un viso tatuato è una scelta ancora forte per i nostri tempi giudicanti.
Bravi, bravissimi.
Non verrò più solo per i maritozzi, la colazione deluxe e la vostra cortesia.
Continuerò a frequentarvi per dare il buon esempio ai miei figli. Grazie 💝

Una vecchietta dell’entroterra, un giorno, mi disse che all’interno di ogni uomo è deposta una quota di carica magnetica che rende ciascuno più o meno a proprio agio nei luoghi in base al magnetismo locale (o almeno così mi hanno tradotto, perché la nonnina parlava sardo).
Io, che mi sono da sempre reputata donna di scienza, le ho sorriso e trattenuto l’aria della sua Isola il più possibile dentro di me.
So bene dove sono nata e dove voglio vivere, perché mi ci sveglio ogni giorno. Ma so anche che la mia Isola si chiama Sardegna e tornarci dopo tanto tempo con la mia famiglia la rende ancora più magica, come la Roma 🤣

Anche questo week end riposeremo il prossimo… o quando saremo morti 😂😂😂

Il mio segreto per sopravvivere al distress (inteso letteralmente, ovvero come una richiesta eccessiva da parte dell’ambiente, per cui sono in difficoltà a farne fronte), stilo una check list degli elementi di disturbo e mi sento come se ne assumessi un pochino il controllo, quel tanto che mi serve per placare appena il senso di irrequietezza interiore.
Dunque oggi va così:
- Salta la tata;
- Rinvio ragazza che mi dà una mano in casa;
- Carta da parati da rimandare indietro per imperfezioni;
- Pioggia al parco;
- Pazienti che chiedono disponibilità alternative che non ho;
- Fare lo shampoo.
Oggi per la prima volta non ha funzionato, sigh!

Prima che nascesse la mia principessa, dicevo che mai avrei potuto avere un altro figlio perché il primo si era preso tutto il mio cuore.
Poi si è compiuta la magia e il mio cuore si è espanso, raddoppiando la sua capacità d’amare.
Roba da mamme!
L’ho imparato dalla mia, perché il frutto non cade mai lontano dall’albero

Quando qualcosa bolle in pentola, tutte le defezioni del lunedì, le richieste fastidiose, i messaggi eccezionali diventano più tollerabili

Ricordiamoci di esistere anche fuori dai ruoli di professionista, madre, moglie, figlia, sorella e amica. Ogni tanto fa bene

Perfezionismo vs empatia:
La signora gentile a cui ho chiesto una foto si è lasciata prendere la mano perché voleva trovare “l’attimo perfetto”.
Ma io volevo solo immortalare il momento 😂😂😂

Io ci provo a essere formale, ma è più forte di me.
Certe volte il dolore dei miei pazienti mi piomba addosso impedendomi di respirare e mi rovina la messa in piega, che spettinata mi sento più fedele all’effetto che certe loro esperienze hanno su di me.
Mi viene un fastidioso mal di pancia, figlio del senso di giustizia violato.
I miei pazienti sono i più belli di tutti e meriterebbero solo unicorni volanti e marshmallow profumati.
Mi opporrò sempre con tutta l’anima alla loro resa, perché dire che il mio è mestiere è davvero riduttivo!

ATTIMO SERIETÀ
Quando i miei pazienti mi chiedono come faccio a sopportare tutto il dolore che ascolto, rispondo: “Sono della Roma”, e scrocco loro un tenero sorriso.
Ma oggi aggiungerò che le sconfitte, proprie o altrui, servono a bramare ancora di più i successi.

E così arriviamo a ieri sera, metaforicamente una profezia che si autoavvera, per dirla tecnicamente.

Non importa come ti vedono o come temi ti possano giudicare, perché ciò che fa la differenza è quanto desideri il meglio per te e l’impegno profuso costantemente 💛❤️

Alla fine della giornata mi rilassa pensare al mio outfit del giorno dopo e compiere un bilancio del giorno che è stato.
Questa sera, però, penso all’outfit di giugno, a Dublino, che siccome fa rima con Berlino, mi sembra di partecipare ai Mondiali e continuo a ripetere alla mia famiglia “Andiamo a Dublino”, “Andiamo a Dublino”, che sembro
Ora, quando è nato il mio primo figlio gli ho dedicato la mia prima pubblicazione scientifica.
E dato che a ottobre scorso mi è piovuta dal cielo la mia seconda creatura, principesca e pazzesca, dedico a Vittoria questa piccola vittoria, che di grande c’è solo l’amore che ho per la vita che mi sono costruita, con dentro i miei due folletti, il mio supereroe e il lavoro più bello del mondo… più tutti gli outfit 😂😂😂

Dimmi come dirmi e ti dirò chi sei 📷

E che fai, non cedi a una seduta a Parigi?

Studio chiuso, aperta

Quando vengono in terapia perché avevano rinunciato a tutto per stare con i figli, ma io ho la tata migliore del mondo e non rinuncio nemmeno al loro sviluppo sociale

Due amiche e due bambini, tre giorni e tre valigie, uno zaino e un cane.
Quando siamo felici, facciamoci caso 🎡

Osservando l’espressione di mamma e figlia, la smorfia della bocca e l’intensità dello sguardo, si vede come i neuroni specchio favoriscono l’apprendimento della piccola della modalità espressiva dell’adulta a cui è esposta.
Guardandoci allo specchio mentre proviamo un’emozione intensa, sicuramente riconosciamo lo stesso modo espressivo a cui siamo stati esposti a lungo
Siamo l’esempio, diamo l’esempio.

Viziamoli da piccoli così da grandi non ci coglieranno impreparati ☕️🍩