SFAP SRL
il pomeriggio siamo aperti solo per consegna merci, su appuntamento dalle 14:30 alle 17:00
Vendita e produzione - Abbigliamento da Lavoro, Antinfortunistica, Segnaletica Stradale
SERVIZI OFFERTI:
- Consulenza e corsi di formazione
- Anticendio
- Posa in opera:
segnaletica
linee vita e sistemi di ancoraggio
Te l’avevo detto che saremmo tornati dopo le ferie carichi e pieni di sorprese, no?
Iniziamo subito alla grande: ti presento le PROMO FLASH!
E c’è un motivo perché si chiamano flash…perché sono RAPIDISSIME!
Ogni settimana uno dei nostri articoli a un prezzo che quasi ci rimetto, solo per sette giorni, solo per te che sei un fedelissimo della SFAP.
Mi voglio rovinare? No, voglio farti cominciare settembre con il piede giusto. Ci tengo a te, lo sai.
La prima PROMO FLASH riguarda la composizione TRABATTELLO Rapido System di Faraone.
Si tratta, nello specifico, di una composizione trabattello in alluminio singolo, L. 105 cm con kit per base RICHIUDIBILE INCLUSO.
È dotato di pendolini ad innesto rapido, per un facile montaggio, piano in legno fenolico antisdrucciolo con botola di passaggio.
La portata massima è 250 kg e altezza 7,92 mt.
Nello specifico, sono inclusi:
N. 8 Fiancata h.168 cm
N. 4 Stabilizzatore
N. 4 Ruota regolabile Ø 200
N. 1 Diagonale di base
N. 7 Diagonale
N. 14 Traversa
N. 1 Kit richiudibile 180
N. 2 Fiancata h.84 cm
Per i piani di lavoro ogni 4 metri:
N. 2 Traversa
N. 4 Rinforzo per parapetto
N. 4 Tavola fermapiede corta L.87,5
N. 4 Tavola fermapiede lunga L.175,5
N. 2 Piano senza botola
N.2 Piano con botola
N.2 Parapetto terminale fiancata
In più, puoi avere come optional n. 4 Ancoraggi
Organizzato così, ti parlo di un trabattello che viene a costare oltre 5 mila euro.
Ma se approfitti della nostra PROMO FLASH DAL 3 AL 9 SETTEMBRE, puoi averlo a soli € 3562,71 IVA ESCLUSA.
Te l’ho detto che quasi ci rimettevo, no?
Io ce l’ho messa tutta per farti felice, ora tu non pensarci troppo su, perché ogni promo flash lasciata è persa!
Vuoi saperne di più?
Puoi contattarci:
1. Via chat: vai su www.sfap.it, ti rispondiamo subito!
2. Via email scrivendo a [email protected]
3. Al telefono, chiamandoci allo 06 99448984
Buon inizio settimana con uno dei pensieri della raccolta di mio nonno. Sei d’accordo? 👇🏻
Stai provando a chiamarci allo 06-7180151 ma non ti rispondiamo?
Noi siamo qui, operativi come sempre, è il telefono che è rimasto in vacanza!
Ma non per tutti,a quanto pare.
Già, perché c’è chi riesce a chiamarci senza problemi, e chi invece no.
Se sei tra quelli a cui lo 06-7180151 dà isolato, chiamaci allo 06-99448984, ti rispondiamo subito! Se però potessi mandarci una mail a [email protected] dicendoci da quale numero avete provato a chiamare e che gestore hai, sarebbe di grande aiuto per aiutare la compagnia telefonica a risolvere il problema. Va benissimo spiegarcelo anche al telefono!
Grazie e scusa per il contrattempo
Michela
Eccoci tornati pronti e ricaricati!
Da oggi la SFAP riapre con il consueto orario continuato 7.30-16.00 dal lunedì al venerdì!
E tu, ti sei riposato a dovere?
Spero di sì, ma spero anche che tu non ti sia scordato del nostro focus sull’antiscivolo!
Il rischio di scivolare sul posto di lavoro è sempre dietro l’angolo, e rappresenta uno dei principali fattori di infortunio.
Spesso, è il pavimento ad essere il responsabile.
Cosa fare se, ad esempio, la nostra azienda ha dei gradini che non rispettano i criteri di sicurezza antiscivolo?
Si può pensare a una soluzione di ripavimentazione, oppure a delle soluzioni più semplici come i nastri antiscivolo certificati, che assicurano il grip necessario per garantire la sicurezza di chi si trova a calpestare la superficie in questione.
In ogni caso è fondamentale prendere i provvedimenti necessari per non incorrere in pericolosi infortuni evitabili con poche, piccole accortezze.
Ho preparato per te una pagina dedicata all’approfondimento sull’antiscivolo, per leggerla ti basta cliccare qui: https://sfap.it/normative/antiscivolo/
Se invece vuoi dare un’occhiata alla nostra selezione tematica, eccoti il link: https://sfap.it/tag-prodotto/antiscivolo/
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Buon inizio settimana con uno dei pensieri della raccolta di mio nonno. Sei d’accordo anche tu? 👇🏻
Ci siamo!
È arrivato anche per noi il momento delle ferie.
Ti ricordo che la SFAP sarà CHIUSA da oggi, 14 agosto, fino a mercoledì 28 agosto compreso.
Si riapre GIOVEDÌ 29 AGOSTO con il consueto orario 7.30-16.00.
Buone vacanze!
Stiamo per andare in vacanza, ma ti pare che potevo lasciarti senza focus del mese?
Ad agosto parliamo di antiscivolo!
Il rischio di scivolare sul posto di lavoro è sempre dietro l’angolo, e rappresenta uno dei principali fattori di infortunio.
Spesso, è il pavimento ad essere il responsabile.
Molti tipi di pavimentazione sono naturalmente antiscivolo quando sono asciutti. La cosa cambia quando vengono a contatto con acqua, olio polvere, ecc.
Alcune superfici, però, sono scivolose anche senza ve**re a contatto con agenti esterni. In questi casi, è necessario prendere provvedimenti affinché non si rischi di cadere quando si interagisce con una superficie non sufficientemente antiscivolo.
Ci sono, come immaginerai, differenti normative di riferimento in merito all’antiscivolo.
La UNI EN 16165:2021, che riguarda la determinazione della resistenza di scivolamento delle superfici pedonali e ne indica i metodi di prova.
Per quanto riguarda l’Italia nello specifico, a dettare le regole sono il D.lgs 81/2008 art. 63, che riguarda l'obbligatorietà della pavimentazione antiscivolo, e il DM 236/89, che dà definizione e misura della pavimentazione antiscivolo. Il metodo utilizzato è il cosiddetto BCRA, che determina il coefficiente di attrito dinamico.
Infine, nella versione tedesca della norma EN 16165, cioè la DIN EN 16165:2023-02, sono inclusi i valori del coefficiente R in relazione agli angoli di scivolamento della rampa. Si può variare da R9 (meno attrito) a R13 (più attrito).
Ho preparato per te una pagina dedicata all’approfondimento sull’antiscivolo, per leggerla ti basta cliccare qui: https://sfap.it/normative/antiscivolo/
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Finalmente, tutto è tornato alla normalità!
🚨 Abbiamo qualche piccolo problema con i telefoni. Chiamaci momentaneamente allo 06-99448984 o scrivici a [email protected], grazie!
Sta per arrivare anche per noi questo momento.
Ci vuole per tutti una piccola pausa per ricaricare le batterie.
Per questo, la SFAP CHIUDE per ferie dal 14 al 28 AGOSTO.
Un po’ di mare, di montagna o di semplice relax è quello che ci vuole per tornare pronti e carichi con tante nuove iniziative, promozioni e tanto altro.
RIAPRIAMO GIOVEDì 29 AGOSTO con il solito orario continuato 7.30-16.00
Avete ancora qualche giorno prima della chiusura per ve**re da noi in negozio, quindi non rimandate, che a furia di dirlo «lo faccio a settembre» poi vi ritrovate carichi.
Io ve l’ho detto, eh!
Se prima di passare hai bisogno di un consiglio, puoi contattarci
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Per l’ultimo appuntamento di questo focus dedicato alla protezione dell’udito, ho voluto concentrarmi sulla differenziazione delle tipologie di dispositivi per la protezione dell’udito.
Questo tipo di DPI si divide genericamente in cuffie e inserti auricolari.
Le cuffie sono costituite da due conchiglie che coprono le orecchie grazie a un contatto ermetico con la testa. Solitamente sono rivestite con materiale fonoassorbente e sono collegate da una fascia di tensione.
Gli inserti auricolari sono invece progettati per essere inseriti all’interno del condotto uditivo oppure per coprire l’entrata della stessa. Possono essere monouso oppure riutilizzabili.
Dal punto di vista della protezione, sia inserti auricolari che cuffie hanno paragonabile efficacia nel funzionamento.
Gli inserti auricolari vengono di solito preferiti da chi deve utilizzare un DPI per l’udito per lunghi periodi di tempo. Il vantaggio rispetto alle cuffie è che gli inserti auricolari non fanno sudare le orecchie e, nel caso di quelli a tappo semplice, sono maggiormente confortevoli per chi deve indossare occhiali.
Le cuffie antirumore, invece, sono adatte per chi ha necessità di togliere e rimettere il DPI più volte durante la giornata, anche se si lavora in condizioni in cui non è possibile lavarsi le mani o si indossano i guanti.
In casi di rumore estremo, poi, è possibile indossare una combinazione di entrambi i DPI.
È molto importante scegliere il DPI giusto per il rischio uditivo a cui si è esposti, tenendo conto di fattori ulteriori come la necessità di udire comunque, ad esempio, dei segnali sonori di avvertimento, oppure condurre della comunicazione verbale, o la necessità di localizzare la fonte del rumore.
Se vuoi dare un’occhiata alla selezione DPI udito che ho preparato, ti basta cliccare su questo link: https://sfap.it/tag-prodotto/dpi_udito/
Se invece vuoi approfondire il nostro focus dedicato DPI udito, lo trovi a questo link: https://sfap.it/normative/protezione-udito/
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Eccoci arrivati alla terza puntata del nostro focus di luglio dedicato alla sicurezza dell’udito.
La scorsa settimana abbiamo parlato delle normative in generale, oggi invece voglio concentrarmi sull’approfondimento di una delle norme fondamentali: la EN 352, in particolare in tre sue declinazioni.
Come avrai capito, la norma europea EN352 è divisa in varie parti, ognuna della quale è applicabile a dei tipi specifici di protezione.
Oggi ci occupiamo delle norme EN352-1, EN352-2, EN352-3.
Esse definiscono i requisiti di sicurezza e metodi di prova per testare la conformità delle cuffie, degli inserti auricolari e delle cuffie montate su elmetti da cantiere.
Stabiliscono, inoltre, le esigenze in materia di costruzione, di progettazione e prestazioni, i metodi di prova, gli obblighi relativi alla marcatura e le informazioni destinate all'utilizzatore.
Prescrivono la messa a disposizione di informazioni relative alle caratteristiche di riduzione acustica delle cuffie, misurate conformemente all'EN 24869-1: 1992, e definiscono un livello minimo di attenuazione necessario per stabilire la loro conformità con tale norma.
Insomma, tutti gli aspetti importanti di cui bisogna tenere conto quando si sceglie un DPI conforme a queste tre norme.
Vale la pena ricordare a quali dispositivi si riferiscono:
la EN 352-1 riguarda le cuffie;
la EN 352-2 gli inserti auricolari;
la EN 352-3 le cuffie per elmetto.
A proposito, lo sapevi che sul nostro sito puoi cercare gli articoli disponibili nel catalogo online anche selezionando la normativa di riferimento? Ti basta scrivere il codice (per esempio EN 352-1) e appariranno come per magia tutti gli articoli che sono regolati da quella norma. Comodo, no?
Visto che penso sempre a tutti, c’è una selezione di DPI udito pronta per ogni esigenza, basta cliccare su questo link: https://sfap.it/tag-prodotto/dpi_udito/
Se invece vuoi approfondire il nostro focus dedicato DPI udito, lo trovi a questo link: https://sfap.it/normative/protezione-udito/
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Buon inizio settimana con uno dei pensieri della raccolta di mio nonno. E tu, sei allegro? 👇🏻
Continuiamo il nostro focus del mese di luglio dedicato alla protezione dell’udito.
Oggi parliamo delle normative dedicate a questa tipologia di DPI.
L’art. 189 del D.lgs. 81/08 indica i valori di esposizione giornaliera al rumore e alla pressione acustica di picco, cioè:
valori limite di esposizione, con livello di esposizione giornaliera pari a 87 dBA, e di pressione acustica di picco a 140 dBC
valori superiori di azione, con livello di esposizione giornaliera pari a 85 dBA, e di pressione acustica di picco a 137 dBC
valori inferiori di azione, con livello di esposizione giornaliera pari a 80 dBA, e di pressione acustica di picco a 135 dBC
L’art. 193 D.lgs. 81/08, invece, prescrive l’utilizzo di appositi DPI per l’eliminazione o la riduzione al minimo del rischio per l’udito.
Ci sono poi una serie di ulteriori normative dedicate alle specifiche tipologie di DPI.
La EN 458 si occupa delle raccomandazioni per la scelta, uso, precauzioni, manutenzione.
La EN 352 riguarda le protezioni uditive.
La EN 352-1, invece, è dedicata ai proteggi-orecchie, mentre la EN 352-3 ai proteggi-orecchie abbinate a caschi di protezione per l’industria.
La EN 352-4 si occupa dei proteggi-orecchie con livello di attenuazione regolabile, la EN352-6 dei proteggi-orecchie con ingresso elettrico dell’audio, mentre la EN 352-8 dei proteggi-orecchie con audio di intrattenimento.
Insomma, ci sono tanti tipi di DPI udito, adatti a situazioni diverse e con normative dedicate ad hoc.
Scegli quello più giusto per te, si fa presto a dire “cuffie”!
Se vuoi dare un’occhiata alla nostra selezione DPI udito ti basta cliccare qui: https://sfap.it/tag-prodotto/dpi_udito/
Se invece vuoi approfondire il nostro focus dedicato DPI udito, lo trovi a questo link: https://sfap.it/normative/protezione-udito/
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Buon inizio settimana con uno dei pensieri della raccolta di mio nonno. E tu, sei impaziente? 👇🏻
Anche se invisibile, il rumore rappresenta un grandissimo rischio per i lavoratori che ne sono esposti.
L’intensità del suono viene misurata in decibel (db), in particolare in dbA, cioè con la ponderazione più vicina alla percezione dell’orecchio umano.
Sui luoghi di lavoro è necessario misurare l’intensità del rumore a cui verranno esposti i lavoratori, determinarne i valori di esposizione e, di conseguenza, indicare quali dispositivi di protezione individuale dell’udito andranno utilizzati, ove necessario.
Nel caso in cui non sia possibile mettere in atto misure di prevenzione e protezione che si sostanzino, ad esempio, in macchinari o metodologie di lavoro che possano eliminare del tutto il rischio per l’udito, è obbligatorio utilizzare DPI appositi che riducano al minimo o azzerino l’impatto del rumore.
Ma non è solo il rumore a mettere a rischio la salute delle orecchie.
Le sostanze ototossiche sono quelle che hanno un’azione lesiva selettiva sull’apparato uditivo, soprattutto sul nervo acustico, che portano all’alterazione dell’udito e dell’equilibrio. Queste sostanze possono interagire tra loro, potenziando il danno rispetto a quando utilizzate separatamente.
Scegliere il DPI giusto per proteggere l’udito è fondamentale per non andare incontro a danni che possono anche essere permanenti.
È molto importante scegliere il DPI giusto per il rischio uditivo a cui si è esposti, tenendo conto di fattori ulteriori come la necessità di udire comunque, ad esempio, dei segnali sonori di avvertimento, oppure condurre della comunicazione verbale, o la necessità di localizzare la fonte del rumore.
Se vuoi dare un’occhiata alla nostra selezione DPI udito ti basta cliccare qui: https://sfap.it/tag-prodotto/dpi_udito/
Se invece vuoi approfondire il nostro focus dedicato DPI udito, lo trovi a questo link: https://sfap.it/normative/protezione-udito/
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Buon inizio settimana con uno dei pensieri della raccolta di mio nonno. E tu, lo utilizzi? 👇🏻
Siamo arrivati all’ultima puntata di questo focus dedicato alla protezione del capo.
E per chiudere in bellezza ho deciso di presentarvi altri due prodotti della nostra selezione dedicata creata apposta per voi.
Partiamo con l’elmetto antinfortunistico GP 3000.
Si tratta di un elmetto da cantiere con regolazione nucale manuale. Sottogola non incluso ma fornito separatamente. È classificato DPI: III CAT ed ha conformità alla norma EN397.
L’altro invece è il Casco EVO 3 con Cricchetto Revolution Non Ventilato nella variante rossa.
Il casco EVO 3 Comfort Plus combina una calotta super resistente per un’alta protezione dalla penetrazione, con il comfort e le capacità di ammortizzazione della nuova bardatura Evolution 3D AdjustmentTM.
L’EVO 3 è un’evoluzione dei caschi MK 2 e MK 3, già affermati da tempo e ha molte caratteristiche tecnologiche di protezione all’avanguardia.
Risponde alle norme EN 397 e EN 50365.
Ricordate: avere un DPI che protegge a dovere il capo è una condizione fondamentale da rispettare per lavorare in totale sicurezza.
E no, il caldo che arriva non è una scusa valida per farne a meno!
Vuoi curiosare nella nostra selezione per il focus sulla protezione del capo? Ti basta cliccare qui https://sfap.it/tag-prodotto/dpi_elmetti/
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Buon inizio settimana con uno dei pensieri della raccolta di mio nonno. Che ne dici, sei d’accordo? 👇🏻
Arrivati al terzo appuntamento del nostro focus sulla protezione del capo, dovresti ormai essere un esperto.
Per questo saliamo di livello e ti presento non uno, bensì due prodotti della nostra selezione speciale.
Si tratta di due elmetti studiati per le attività in quota.
Il primo è l’Elmetto High Endurance Alpinismo.
Si tratta di un elmetto ventilato da alpinismo senza frontino realizzato per molteplici utilizzi. È ideale per lavorare in altezza, per operazioni di soccorso e attività di arrampicata.
È dotato di imbottitura in EPS interna, completamente certificato secondo la norma EN 12492. La bardatura in tessuto a 6 punti, il frontalino tecnico anti-sudore e la regolazione a cremagliera da 54 a 63 cm garantiscono una vestibilità ottimale. Ha inoltre un’ampia gamma di accessori disponibili.
Il secondo è l’Elmetto High Endurance (e no, non sono lo stesso prodotto!)
Questo è un elmetto per i lavori in quota leggero e confortevole.
È senza visiera, compatto e presenta una calotta in ABS non ventilata, cintura comfort in tessuto a 6 punti e regolazione con cricchetto a rotella, misura 52-63 cm. È dotato inoltre di fascia antisudore tecnica migliorata e mentoniera a punti (stile Y) con protezione per il mento in gomma morbida inclusa.
È testato anche per l’isolamento elettrico fino a 1000Vac o 1500Vdc, e per questo risponde alla EN 50365.
Entrambi gli elmetti sono conformi alla norma EN 397, dedicata ai caschi di sicurezza per l’industria.
Vuoi curiosare nella nostra selezione per il focus sulla protezione del capo? Ti basta cliccare qui https://sfap.it/tag-prodotto/dpi_elmetti/
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Continuiamo il nostro viaggio nel focus di giugno dedicato alla protezione del capo con le normative dedicate al tema.
Eh sì, perché è molto importante scegliere il DPI giusto, e che rispetti tutte le regole previste!
Il Decreto legislativo 81/08 è la prima normativa da conoscere. Esso elenca i rischi dai quali il giusto casco di sicurezza deve saper proteggere, e cioè:
rischi meccanici;
rischi da schiacciamento;
rischi elettrici;
rischi termici;
rischi da schizzi o spruzzi di materiale fuso;
rischio di visibilità limitata.
È fondamentale che ogni elmetto europeo venga distinto con la marcatura CE.
Ci sono poi le norme che definiscono il tipo ed il livello di protezione forniti dall’elmetto:
EN 397 - è dedicata ai caschi di sicurezza per l’industria.
EN 812 - è dedicata ai caschi anti-urto per industria. Non bisogna confondere i caschi contro i colpi per le industrie, con i caschi di sicurezza per l’industria, specificati dalla Norma EN 397.
EN 14052 - stabilisce i criteri di cui un casco ad alte prestazioni deve essere dotato per essere considerato tale, cioè una maggiore resistenza agli urti, a oggetti appuntiti e alle alte temperature, e quali accessori deve avere (il cinturino sottogola è obbligatorio).
EN 50365 - regola i caschi di protezione con isolamento elettrico da usare per lavori a bassa tensione.
EN 61482-1-2 - Lavori in tensione. Indumenti di protezione contro gli effetti termici dell’arco elettrico. Parte 1: Metodi di prova. Parte 2: Determinazione delle classi di protezione dall’arco elettrico di materiale e indumento usando il metodo dell’arco forzato e diretto (box test). Non sono norme di prodotti, bensì metodi normalizzati di prove pratiche.
Vuoi approfondire? Qui trovi la nostra pagina dedicata al focus sulla sicurezza del capo: https://sfap.it/normative/protezione-del-capo-2/
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L’elmetto di protezione è in assoluto uno dei DPI più importanti quando si tratta di lavori che mettono a repentaglio la sicurezza del capo.
Indossare il tipo giusto di elmetto fa la differenza tra un lavoratore vittima di infortuni con lesioni gravi, invalidanti, o persino mortali. Basta davvero poco per lavorare in sicurezza, perché non farlo?
Oggi, per la prima puntata del focus del mese di giugno, dedicato proprio alla protezione del capo, andiamo a vedere insieme da quali parti è composto un elmetto.
Calotta: casco di materiale rigido e dalla terminazione liscia che costituisce la parte esterna dell’elmetto.
Visiera: prolungamento del casco al di sopra degli occhi.
Imbracatura: insieme degli elementi che costituiscono un mezzo per mantenere in posizione corretta il casco e/o per assorbire l’energia cinetica durante un impatto. L’imbracatura comprende una fascia per la testa e per la nuca.
Fascia anti-sudore: accessorio che copre la superficie frontale interna migliorando il comfort di chi indossa il casco di protezione.
Aperture per la ventilazione: fori creati nella calotta del casco che permettono la circolazione dell’aria all’interno.
Sottogola: fascia che s’inserisce sotto il mento per permettere un miglior inserimento del casco.
Gli elmetti hanno anche dei diversi tipi di requisiti, che si suddividono in obbligatori e opzionali:
Requisiti obbligatori: assorbimento di impatti, resistenza alla perforazione, resistenza alla fiamma, punti di ancoraggio del sottogola, etichettatura
Requisiti opzionali: Temperatura molto alta (+150) e molto bassa (-20°C o 30°C1), Proprietà elettriche (440 Vac), Deformazione laterale [DL], Schizzi di metallo fuso [MMI].
Vuoi approfondire? Qui trovi la nostra pagina dedicata al focus sulla sicurezza del capo: https://sfap.it/normative/protezione-del-capo-2/
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Buon inizio settimana con uno dei pensieri della raccolta di mio nonno. E tu, come stai invecchiando? 👇🏻
Non farti ingannare.
Fidati.
Lo so che ci stai cascando.
Che ti stai facendo confondere da questo tempo grigio.
Ma l’estate è alle porte!
Vedrai che succederà come al solito, che una mattina ci svegliamo e si muore di caldo.
Quindi è inutile che continui a procrastinare.
Non serve dire “ho tempo per comprare la borsa del pronto soccorso per la mia piscina”, oppure “non c’è fretta di acquistare quel defibrillatore per il mio stabilimento”.
Eh no!
È importantissimo avere pronti all’uso e al massimo dell’efficienza tutti gli strumenti di pronto soccorso quando si gestisce una struttura balneare.
E perché sennò gli avrei dedicato il focus di maggio?
Ricapitoliamo insieme quali sono gli strumenti di cui non puoi proprio fare a meno:
- Borsa del pronto soccorso
- Defibrillatore portatile
- Barella spinale
- Pallone Ambu
- Saturimetro
Hai tutto pronto? Lo so, queste sono quelle cose che si spera di non usare mai. Ma è fondamentale averle a disposizione, perché può davvero fare la differenza e salvare la vita a qualcuno!
Se ti manca qualcosa, a questo link trovi la nostra selezione di prodotti per il pronto soccorso balneare: https://sfap.it/tag-prodotto/pronto_soccorso_balneare/
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Via AL QUARTO MIGLIO N. 22
Rome
00178
Orario di apertura
Lunedì | 08:00 - 13:00 |
14:30 - 18:00 | |
Martedì | 08:00 - 13:00 |
14:29 - 18:00 | |
Mercoledì | 08:00 - 13:00 |
14:30 - 18:00 | |
Giovedì | 08:00 - 13:00 |
14:30 - 18:00 | |
Venerdì | 08:00 - 13:00 |
14:29 - 18:00 |