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CICCOLATO E INNAMORAMENTO

Nel cioccolato sono presenti notevoli dosi di feniletilamina, uno stimolante del sistema nervoso la cui azione consiste nel provocare uno stato di sovraeccitazione seguito da stanchezza.

Durante l’innamoramento il nostro organismo ne produce dosi maggiori, rendendoci euforici, inappetenti ed insonni.

È per questo motivo che alcune persone sviluppano una vera e propria “dipendenza da cioccolato”: in esso è presente la stessa sostanza che causa in noi la tipica euforia da innamoramento.

Il bisogno eccessivo (o ossessivo) di cioccolato può manifestarsi in particolare in quei soggetti carenti di determinate sostanze a livello del sistema nervoso centrale, che quindi tentano di sopperire mediante l’alimentazione a tali mancanze.

Possiamo facilmente intuire che un approccio di questo tipo, sebbene potenzialmente gratificante nell’immediato, ha effetti psichici alquanto effimeri, che, al contrario, vanno tuttavia nutrizionalmente scontati a lungo, poiché un eccessivo consumo di cioccolato può comportare problematiche per l’organismo non indifferenti (sovrappeso, affaticamento epatico, gastrite, ipercolesterolemia).

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LE VITAMINE E LE VERDURE

Dopo aver esaminato negli articoli precedenti le vitamine principali e la loro relazione con le funzioni fondamentali dell’organismo, tratteremo le proprietà specifiche di alcuni dei vegetali più popolari, evidenziando le principali vitamine in essi contenute in quantità rilevanti.

• Asparagi (vitamine del gruppo B): aumentano le difese immunitarie e stimolano fegato e polmoni, hanno effetto remineralizzante e disintossicante ed azione diuretica e calmante, sono sconsigliati nel caso di reumatismo acuto, cistite e disturbi renali;

• Carote (vitamina A): al di là della vox populi che gli attribuisce proprietà benefiche relative alla vista, placano il colon irritabile e riequilibrano le funzioni intestinali, stimolano la cistifellea ed il fegato, hanno azione tonificante, purificante e diuretica;

• Cavoli (vitamina K): consigliati per la prevenzione dei tumori, hanno azione disintossicante e remineralizzante; il centrifugato di crauti, quelli a fermentazione lattica nello specifico, impedisce l’eccessiva fermentazione e favorisce la flora intestinale;

• Pomodori (vitamina C): consigliati in caso di stress, astenia e vulnerabilità alle malattie infettive, hanno azione diuretica, disintossicante, antinfiammatoria e remineralizzante.

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I SUPPLEMENTI VITAMINICI: l'acido folico

Fra le vitamine facenti parti del complesso vitaminico B, l’acido folico rappresenta indubbiamente una delle più importanti per il nostro equilibrio interno e una delle più note.

L’acido folico (vitamina B9) svolge un ruolo fondamentale per quanto riguarda la salute del sangue ed è particolarmente necessario durante la gravidanza e il periodo dell’allattamento, che nella maggior parte dei casi causano un impoverimento delle scorte di vitamina B9 presenti di norma nell’organismo.

Nonostante la sua funzione essenziale, sino a poco tempo fa non era affatto inusuale l’esclusione della vitamina B9 dai comuni supplementi vitaminici, che ne contenevano quantità insufficienti all’integrazione, o addirittura nulle.

Gli integratori validi disponibili oggi sul mercato, al contrario, contengono fino a 300 mcg di acido folico.

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DIETA A NATALE...?
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Nel farvi gli auguri di buone feste, vi informiamo che nel 2018 ci saranno grandi novità, anche qui sulla nostra pagina!

PATOLOGIE E ALIMENTAZIONE: L'IPERTENSIONE

Certamente molti di noi sanno che è proprio l’alimentazione l’ambito principale all’interno del quale intervenire per convivere in maniera ottimale con l’ipertensione arteriosa, la patologia comunemente chiamata “pressione alta”.

Cerchiamo dunque di capire le direttive alimentari fondamentali. Premessa: se soffriamo di pressione alta, la nostra dieta avrà come obiettivo il raggiungimento (o il mantenimento) di una condizione di normopeso. Il sovrappeso è nemico dell’ipertensione, non ci aiuterà a contrastarla.

Nello specifico, è necessario tenere sotto controllo i valori del colesterolo.

È inoltre opportuno moderare l’apporto (sia diretto che indiretto) di sodio, specialmente del sale da cucina, come anche quello della caffeina.

Fra gli alimenti consigliati figurano invece quelli ricchi di fibre, insieme ad: aglio, cipolle, olio d’oliva, alghe, leguminose in generale, riso.

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LA CAFFEINA, "ISTRUZIONI PER L'USO"

Se talvolta può capitare di "farsi un tè" con l’intenzione di “rilassare i nervi”, è opportuno tenere a mente che, come tuttavia molti sanno, in esso sono presenti sostanze –teina e caffeina– che in realtà producono nel nostro organismo l’effetto opposto.

Il consumo eccessivo di tè nero o verde può dunque provocare risultati molto simili a quelli derivati dall’abuso di caffè, ad esempio la tachicardia; si tratta infatti, in entrambi i casi, di bevande in cui sono contenute sostanze eccitanti (appunto la teina e la caffeina).

Nello specifico, la caffeina presente nel tè si trasmette all’acqua di infusione in una manciata di minuti, pertanto: se si vuole limitare l’azione eccitante, è opportuno protrarre l’infusione a 5min, in modo da permettere l’aumento dell’estrazione di altri principi, chiamati tannini, i quali tendono a legare la caffeina, riducendone l’assorbimento e ritardandone l’effetto; al contrario, il lasso di tempo compreso fra i 2-3 minuti è il breve periodo in cui la bustina deve rimanere immersa affinché possa verificarsi l’azione stimolante.

Oltre a ridurre l’assorbimento della caffeina contenuta nel tè e a ritardarne l’effetto eccitante, le sostanze chiamate tannini conferiscono a questa popolare bevanda il suo gusto peculiare e un’efficace azione antibatterica ed antivirale nei confronti dell’organismo.

Numerosi studi di diversi Paesi hanno evidenziato il ruolo difensivo dei tannini in risposta a una notevole varietà di virus patogeni, e in particolare la capacità di bloccare il polivirus dell’Herpes simplex; dell’altra attività di ricerca ha sottolineato inoltre le proprietà benefiche derivate dall’elevato contenuto di tannini e potenziate dalla presenza congiunta dei fluoruri, che apportano al tè un’azione di natura anticariogena.

In particolare, l’Istituto Nazionale di Genetica del Giappone ha dichiarato che una delle più comuni forme di tannino presenti nel tè, l’epigallo-catechin-gallato, è un potente antimutageno e si schiera pertanto come antagonista del cancro.

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I MINERALI: IL MANGANESE

Fra i minerali utili al nostro organismo troviamo anche il manganese, un minerale non molto conosciuto e tuttavia implicato in processi essenziali all’essere umano, come ad esempio lo sviluppo e la crescita dell’organismo.

Il manganese interviene inoltre nelle attività enzimatiche finalizzate alla produzione di energia e favorisce la funzione metabolica “globale” cellulare.

L’RDA (recommended dietary allowance) è di circa 5mg e può essere raggiunta consumando alimenti quali frutta secca (arachidi, nocciole e castagne), zenzero, caffè, fagioli, piselli e spinaci.

In casi di sovradosaggio massiccio di integratori di manganese sono stati riscontrati effetti collaterali come impotenza e cefalea, nonché disturbi della respirazione e problematiche relative all’assorbimento del ferro, non è pertanto necessaria l’integrazione nemmeno durante l’attività fisica.

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IL VINO

Vi siete mai chiesti quali siano i pregi e i difetti della bevanda alcolica più consumata dagli italiani?

A differenza dei distillati, di altri fermentati e dei liquori, il apporta maggiori benefici potenziali all'organismo, poiché fornisce una quantità non trascurabile di molecole nutrizionali, chiamate sostanze fenoliche.

Il vino è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione dell'uva, la quale, durante il processo di macerazione, gli trasmette questi antiossidanti-anticancerogeni-antiaterogeni (tannini ed isoflavoni), il cui contenuto in sostanze fenoliche è pertanto direttamente proporzionale al tempo di macerazione.

La composizione generale e la concentrazione alcolica di questo alimento variano prevalentemente in relazione alla qualità di uva impiegata, alla fermentazione e al processo di vinificazione, sebbene la gradazione presente nei vini "da pasto" solitamente corrisponda ai 10-11° di alcol e dunque, se consumato in quantità moderate, non risulti dannosa per l'organismo.

Il vino presenta però anche degli aspetti negativi, a seconda dei casi.

Esistono infatti particolari condizioni patologiche o fisiologiche nelle quali il consumo di vino non apporta vantaggi di alcun tipo, ma al contrario sembrerebbe causare un potenziale danno a livello metabolico.

Il vino e le altre bevande alcoliche in genere non dovrebbero essere consumate da queste categorie di persone:

-coloro che si troveranno al volante poco dopo il consumo
-chi non abbia ancora compiuto il diciottesimo anno di età
-le gestanti
-soggetti affetti da diabete
-pazienti sottoposti a determinate terapie farmacologiche

Quindi sì al vino, ma con buon senso e moderazione!

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LA QUINOA E I BENEFICI SULL'ORGANISMO

Chi conosce e consuma la quinoa sa che i carboidrati in essa presenti sono caratterizzati da una digeribilità decisamente maggiore rispetto a quella dei cereali di largo consumo.

Sarebbe tuttavia in grado di individuare il motivo di questa peculiarità?

Ciò si verifica perché nella quinoa è contenuta un’elevata concentrazione dell’enzima alfa-amilasi.

In paragone con i cereali più popolari (frumento, riso, mais) la quinoa presenta inoltre un maggiore contenuto di fibre.

Ma i suoi benefici sono veramente molteplici… è ad esempio in virtù della presenza di flavonoidi che i grani di quinoa agiscono sul nostro organismo svolgendo un’azione:

• antiossidante;
• antinfiammatoria;
• antimicrobica;
• antiaggregante piastrinica;
• antimutagena ed anticancro;
• inibitrice del rilascio di istamina.

Esistono tuttavia anche dei componenti “indesiderati”, come le saponine, la cui ingestione può alterare la permeabilità della mucosa intestinale, e a causa delle quali i semi della quinoa ricevono un sapore amaro.

È infatti molto importante che la granella venga lavata in acqua prima del consumo.

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AUGURI DI BUONA PASQUA!

e non esagerate con le uova di cioccolato (prediligendo se possibile quello fondente dal 70% in su)

CIOCCOLATO E CACAO: nutrienti a confronto

La maggior parte delle persone, si sa, ama il cioccolato, ma forse non tutti potrebbero dire di conoscere nel dettaglio le caratteristiche di questo popolare alimento, che nasce dal cacao e presenta aspetti nutrizionali per alcuni versi notevolmente differenti rispetto all’alimento di provenienza.

Vediamo pertanto di schematizzare in breve queste differenze. I semi di cacao sono prevalentemente costituiti da:

• teobromina (0,5-1,4%);
• caffeina (0,16-0,4%);
• b***o di cacao (3,3%);
• vi troviamo inoltre: guanina, tannino, amido, proteine, un olio essenziale.

Nel cioccolato sono solitamente presenti invece:

• zuccheri (54,4%) - PERCENTUALE PRESENTE NEL CIOCCOLATO CHE SPESSO VIENE SPACCIATO PER FONDENTE;
• grassi (28, 01%);
• teobromina (1,25%);
• ossalato di calcio (1,50%)

Ci rendiamo conto all’istante che la differenza ai due diversi “stadi” della produzione (iniziale e finale) è sostanziale, e che la percentuale di zuccheri aggiunta per creare il cioccolato è veramente notevole.

Nei prossimi articoli continueremo a procedere in maniera parallela, analizzando e confrontando nel dettaglio le caratteristiche del cacao e della cioccolata, ma è importante tenere a mente da subito che il prodotto finito e pronto per il consumo mantiene ben poco della “purezza nutrizionale” dell’alimento originario, e che al fine di evitare che i benefici per la salute vengano superati dagli effetti collaterali è dunque importante assumerlo con moderazione e giudizio.

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I SUPPLEMENTI VITAMINICI: l'acido pantotenico

La vitamina B5 (acido pantotenico), sebbene relativamente molto poco conosciuta, costituisce anch’essa una delle vitamine fondamentali del complesso vitaminico B.

Non è stata tuttavia stabilita una RDA per l’acido pantotenico, e i valori da assumere restano pertanto in balia dei diversi pareri degli specialisti.

Ad ogni modo, stando agli organismi sanitari la carenza di vitamina B5 si riscontrerebbe in individui malnutriti e non in soggetti standard.

I dietologi fissano la dose di acido pantotenico necessaria per il nostro organismo a 10 mg/ die, un quantitativo comunque facilmente raggiunto (e spesso superato) da un qualsiasi supplemento vitaminico valido.

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Il tè “MU”
Sicuramente avremo tutti sentito parlare delle varietà di tè “nero” o “verde”, ma quanti possono dire di sapere cos’è il tè mu?

Con l’espressione “tè mu”, una bevanda che porta con sé l’essenza della tradizione erboristica orientale, si fa in realtà riferimento ad una miscela di radici, dal ginseng alla cannella, il cui numero varia da nove fino a sedici.

Sebbene non si tratti di una varietà di tè molto diffusa, è possibile trovarlo nella maggior parte dei negozi di alimenti biologici, e in ciascuna bustina è contenuta la dose sufficiente per un litro di miscela.

Per quanto riguarda la preparazione, è necessario mettere le radici in acqua fredda e far bollire per venti minuti.

Questa bevanda è indicata per i soggetti affetti da problematiche riguardanti i polmoni o i bronchi, per coloro i quali praticano sport, per le donne in gravidanza, e in generale per chi soffre di stanchezza cronica.

Le proprietà eccitanti tipiche del tè caratterizzano anche il tè di tipo “mu” (la cui carica rimane tuttavia minore rispetto alle altre varietà più conosciute), perciò è preferibile non consumarlo prima di andare a dormire.

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DIETA A NATALE...?
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DIETA A NATALE... LA RUBRICA DEL BENESSERE: la dottoressa Marikla Aillaud, Biologa Nutrizionista, ci spiega come "sopravvivere" alle feste Natalizie evitando i chili in eccess...

COME SOPRAVVIVERE ALLE FESTE NATALIZIE

Le due settimane comprese fra Natale e l’epifania rappresentano molto probabilmente il periodo più a rischio per la linea: ci troviamo di fronte a ben quattordici giorni di potenziali stravizi alimentari...

Ma siamo seri… i giorni effettivi di festa, in cui è sacrosanto sgarrare, non sono in realtà più di una manciata.

Il vero problema, dunque, non sta nel lasciarsi andare durante il cenone della Vigilia o al pranzo di Natale e Santo Stefano, bensì nel consumare, nei giorni successivi, tutti gli avanzi delle feste!

Se dunque da un lato è giusto che le festività rappresentino uno stacco paradossalmente quasi sano dall’abituale regime alimentare, per dare una scossa al metabolismo e per allentare un po’ la tensione a livello psichico, dall’altro è ugualmente appropriato che gli sgarri restino circoscritti alle giornate 24/25/26 dicembre + 31 dicembre e 1 gennaio.

L’epifania, al contrario, è una ricorrenza che dal punto di vista alimentare coinvolge soltanto i più piccoli, quindi non c’è motivo che la si scambi per un’ulteriore occasione di abbuffata...

Ecco dunque di seguito alcune semplici direttive per vivere al meglio il periodo delle feste natalizie, sotto il profilo alimentare ma anche mentale:

• regola #1 “Via!” il 24 dicembre
Prestate un’attenzione particolare al vostro regime alimentare a cominciare da almeno due settimane dalle fatidiche feste, iniziando col limitare l’assunzione dei carboidrati:
colazione (biscotti semplici/fette biscottate) + pranzo 3/4 volte a settimana (pasta/riso/pane) –stop, niente carboidrati a cena;•

regola #2 “confondere” la pancia

Quando vi siederete a tavola per il gran cenone o il mega pranzo, ricordate di masticare lentamente. Non si tratta soltanto di un “trucco”, ma anche di banale buon senso:
anziché trangugiare tutto quel che avete nel piatto facendovi prendere dalla foga del momento, godetevi lo sgarro!
Questo suggerimento ha un fondamento scientifico: la sensazione di sazietà raggiunge il cervello fino ad anche 30 minuti dopo che il relativo stimolo gli è stato inviato dallo stomaco… mangiando lentamente, quindi, vi sentirete “pieni” prima;

• regola #3 il “tempo di recupero”

È concesso sgarrare solo nei giorni di festa. Punto. Dal 27 al 30 cogliete l’occasione per riprendere fiato e “ricaricarvi” per il round successivo: cenone e pranzo di Capodanno.
Il consumo di carboidrati sarà quindi circoscritto alla sola colazione, mentre a pranzo e a cena privilegiate carni e pasci magri, accompagnandoli con verdura a volontà;

• regola #4 “Bevete!” ma tanta acqua

Questa regola è sempre valida, a prescindere dalle feste natalizie o da qualsivoglia circostanza: è fondamentale bere almeno 2L di acqua naturale ogni giorno, preferibilmente lontano dai pasti.
Così facendo, ridurrete considerevolmente il desiderio di alcool, e dopo i primi brindisi molto probabilmente non avrete voglia di continuare a bere.
Inoltre, l’acqua aiuta la digestione e tutti i processi metabolici dell’organismo, che per essere portati a termine in maniera ottimale necessitano appunto di tanta acqua;

• regola #5 la “camminata post abbuffata”
Siete in vacanza e, presumibilmente, avete più tempo libero… che non vorrete impiegare interamente mangiando, vero?
Per cui, ricordate di fare una passeggiata tutti i giorni, camminando per la città e gironzolando per vedere gli addobbi natalizi.
Come sappiamo, l’attività fisica, seppur blanda, accelera il metabolismo almeno un po’.
Fate poi in modo di alzarvi ogni tanto anche quando siete a tavola, ed evitate di sdraiarvi sul divano non appena avrete la sensazione di essere sazi… provate al contrario a muovervi un po’, per non rischiare un potenziale blocco digestivo;

• regola #6 digiunare no, depurarsi sì! Esistono in commercio svariate tisane e sciroppi depurativi:
diluiteli nell’acqua ed assumeteli per almeno due settimane dal termine delle festività.
Quanto più riuscirete a seguire queste banalissime regole, tanto più uscirete “indenni” dalle feste.

Auguroni a tutti!!

PILLOLE:

1) il 24 e il 31 dicembre non digiunate in vista del cenone: fate una colazione, un pranzo e una merenda moderata, in modo da non arrivare affamati a cena;

2) piante depurative ideali da utilizzare dopo le feste: bardana, tarassaco, cardo mariano, equiseto e fumaria.

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Se sei a dieta non può mancarti SIZEOFF!

http://www.duallia.com/integratori/sizeoff

Visto che a noi piace essere trasparenti e nei nostri integratori mettiamo solo quello che è dichiarato (ingredienti NATURALI e quantità).

Ecco l'analisi di ANTOXY-GOLD, (il nostro antiossidante multidistrettuale ad azione sinergica) effettuata dall'università di Bologna, dipartimento di scienze farmaceutiche.

Da notare nel riquadro in rosso il potere antiossidante totale, espresso in ORAC per SINGOLA CAPSULA, ovvero 3002 unità!

Pensate che Antoxy-Gold è stato oggetto di uno studio clinico, da parte dell'università di Firenze (dipartimento di REUMATOLOGIA), per la sua capacità di contrastare il fenomeno di Raynaud in pazienti affetti da sclerodermia (una malattia cronica di tipo autoimmune).

Lo studio è stato pubblicato su International Angiology e Pubmed:

http://www.minervamedica.it/en/journals/international-angiology/article.php?cod=R34Y2015N01A0094

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24732584

- Non hai capito cosa sono i radicali liberi?

- Credi che la dieta apporti un quantitativo di antiossidanti sufficiente per il tuo corpo?

- Vuoi fare qualcosa che aiuti il tuo corpo a contrastare l'invecchiamento combattendo i radicali liberi?

- Sai che facendo , il tuo corpo produce radicali liberi?

- Sai che l'esposizione solare (al , in etc etc ...) produce radicali liberi?

Se queste domande hanno generato in te dubbi o vuoi semplicemente un chiarimento ti consigliamo di leggere quanto segue:

RADICALI LIBERI, I KILLER DELLE CELLULA

Di recente molti studi si sono concentrati sul rapporto tra la formazione di radicali liberi e i danni muscolari ad essi connessi. Cerchiamo prima di tutto di spiegare cosa sono i radicali liberi: questi si formano come normale conseguenza dei processi metabolici dell'organismo, e possono essere causati anche da fattori ambientali come l'inquinamento e le radiazioni.

Tuttavia sarete sorpresi nello scoprire che anche l'esercizio fisico è associato alla formazione di radicali liberi. Cosa sono dunque queste molecole, e quale è la minaccia che rappresentano per l'atleta?....segue: http://goo.gl/aW3hNU

RELAZIONE SCIENTIFICA DI ANTOXY-GOLD A CURA DEL DOTT. DANIELE MEI

Negli ultimi anni abbiamo assistito alla definitiva comprensione dell’impatto della sulla .[i] L’ossidazione dei lipidi, degli acidi nucleici o delle proteine è coinvolta nel processo di invecchiamento e nell’eziopatogenesi di alcune malattie croniche come i tumori, le patologie , la , la degenerazione .....segue: http://goo.gl/c4SAjA

Se vuoi un ulteriore chiarimento ti consigliamo di seguire il video della dottoressa Marikla Aillaud (Biologa-Nutrizionista), dove spiega in maniera chiara e semplice i e gli

https://www.youtube.com/watch?v=SAgWnR3y4M0

RADICALI LIBERI E ANTIOSSIDANTI LA RUBRICA DEL BENESSERE: la dottoressa Marikla Aillaud, Biologa Nutrizionista, ci spiega cosa sono I RADICALI LIBERI E GLI ANTIOSSIDANTI - Pagina Facebook: ...

E' arrivata l’estate ed inizia il rischio di "scottarsi“ al sole….

Lo sapete che ANTOXY-GOLD, oltre che essere un antiossidante multidistrettuale ad azione sinergica, è anche un potente FOTOPROTETTORE grazie alla LUTEINA (3mg per capsula), l’ASTAXANTINA (2,5mg per capsula) e l’OPC da corteccia di pino marittimo (80mg per capsula).

Assumendo regolarmente ANTOXY-GOLD la protezione solare non sarà più un problema!

Ecco cosa scrive chi ha utilizzato Antony-Gold:

PAOLA: "Antoxy Gold ....il mio miracolo...
Ora posso dire che é straordinario, da una vita si ripete che al terzo giorno di sole, fatto di creme super protettive, orari stabiliti, alimentazione controllata, arriva l'ERITEMA...
DOPO UNA CURA DI PIÙ DI DUE MESI, sempre precauzioni per non rischiare e per i danni del sole...MAGIA..niente pruriti rossori o segni di scottature nonostante una giornata di sole pressante in barca.
FUNZIONAAAAA"

qui il post originale: https://www.facebook.com/Duallia/posts/1044789715574152

CARLA: "Un integratore che migliora la pelle sia per le macchie che per l'idratazione, migliora il sonno, e in generale migliorando l'umore e l'energia ci si sente bene."

qui il post originale: https://www.facebook.com/carla.cibella/posts/10204798183973887:0

MAURIZIO: "Mi trovo molto bene con antoxy-gold, ho trovato molti benefici. E lo sto facendo usare anche a mia moglie che ne è rimasta stupita."

qui il post originale: https://www.facebook.com/belia.maurizio/posts/10206303111909145:0

SANDRA: "......E' un ottimo integratore anche Antoxy gold, che quotidianamente assumo da più di tre anni e che mi ha permesso, anche l'esposizione al sole senza più i fastidi dell'eritema."

qui il post originale: https://www.facebook.com/sandra.maresca.9/posts/827742130654105:0

SIMONETTA: "Utilizzo antoxy gold da quasi tre anni, lo prendo giornalmente e lo trovo ottimo sia per quanto riguarda l' aspetto esteriore - alcune amiche hanno notato la differenza sul mio viso :D - che per il miglioramento del benessere fisico....."

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DIETA E SALUTE: le difese alimentari

Sebbene la scienza medica recalcitri tutt’ora nel riconoscere alla dietetica un ruolo non marginale nella prevenzione e cura di alcune malattie non infettive rilevanti per la salute dell’uomo, tuttavia una notevole quantità di ricercatori prosegue nei propri studi per provare l’importanza fondamentale dell’alimentazione nel campo del benessere dell’organismo.

Nel corso degli anni sono stati osservati i rapporti che evidenziano la connessione fra apporto vitaminico e patologie organiche, quali ad esempio:

• l’aterosclerosi legata a una carenza marginale di vitamina C;

• il contributo della vitamina B6 per contrastare alcune forme di artrite;

• in taluni casi, l’insorgenza dei sintomi del diabete in relazione ad una marginale carenza di cromo (minerale presente in quantità notevoli all’interno del lievito di birra).

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DIETA ANTI-ALLERGICA

Lo sapevate che ben il 20% della popolazione dei Paesi industrializzati soffre di allergie?

Ebbene, sì: non siete i soli…

E sapevate che ciò che mangiate può influire in maniera positiva o negativa sulle vostre allergie?

Naturalmente ciascun fenomeno allergico richiede indicazioni alimentari specifiche, ma, che si tratti di allergie stagionali dovute ai pollini primaverili, di allergia agli acari della polvere, o di allergie di tipo alimentare, l’alimentazione è potenzialmente in grado di aiutarci a contrastare questa diffusa e fastidiosa problematica.
Vediamo di fornire un quadro generalmente valido:

• Consigliati vitamine C ed E, che regolano la produzione di istamina –sostanza responsabile delle reazioni allergiche– ed alzano le difese immunitarie; minerali e vitamine del gruppo B, che combattono le allergie delle vie respiratorie; antiossidanti, flavonoidi, caroteni.

Cibi come ad esempio: agrumi, peperoni, pomodori, cipolle, pollo, pesce azzurro, fegato;

• Da evitare conservanti, edulcoranti, nitrati, salicilati –in generale, tutti i cibi conservati o già pronti le cui sostanze, al contrario, rilasciano istamina e scatenano la reazione allergica.

Cibi come ad esempio: insaccati, pesce o carne in scatola, frutta secca, vino rosso, ostriche, crostacei, cioccolato, uva passa.

Come già premesso, tuttavia ogni allergia va trattata in maniera specifica, poiché ciascun caso presenta peculiarità e dunque necessità a sé stanti.

Vediamo di schematizzare in breve le principali differenze che contraddistinguono alcune delle categorie allergiche più comuni:

• Allergia agli acari: in questo caso, non è necessario eliminare le fragole né escludere dalla propria dieta la frutta secca;

• Allergia alle graminacee: nella stagione primaverile, è consigliato consumare, al posto del pane, gallette o focacce prodotte con farro o grano saraceno;

• Allergia all’olea: i soggetti interessati dovranno sostituire il comune olio extravergine d’oliva con altre fonti di grassi di origine vegetale quali olio di semi di girasole, olio di sesamo o di vinacciolo.

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