Riccardo di Russo Prem Bodhi - Teacher of the Learning Love Institute

Hopefully nothing.

Love just happens, and if you have to earn it by doing or giving something or by looking a certain way, then it is not real love, it is conditional love.

🤍 In March, my dear friend Riccardo Bodhi and I will be hosting a 3-day workshop titled "Conscious Dating." It's a profound opportunity to explore these questions and more, paving the way for authentic connections.
If you're intrigued the link provides further details 🫶https://www.livingwithtotality.com/calendar

With love,
Vanina Kala

If this is you, March is your chance to work on it. ✨ I have invited my dear friend and colleague Riccardo Bodhi to come all the way from Rome and facilitate with me the workshop “Conscious Dating”, that we have crafted with so much love and respect.

For more info 💫 https://www.livingwithtotality.com/calendar

Also we will be doing a European one in June, in Italy! Stay tuned.

With love,
Vanina Kala

TIPS on Vulnerability

BEING VULNERABLE in a relationship does not mean opening up and telling our secrets and our intimacy or sharing our weaknesses, to become more lovable in the eyes of the other because we are fragile, victims and defenseless.
BEING VULNERABLE in a relationship means sharing one's feelings and emotions, slowly gaining trust in one another so as to build an increasingly safe relational environment in which we can truly be ourselves, without masks or filters.

IN PRACTICE, by choosing a moment in which we feel at our center (and not in reaction), we can take the first step and share our feeling/emotion regarding what happened. The other person can welcome our opening of the heart which will lead him/her to feel the courage to feel within himself/herself that then he/she too can open up and mention his/her feeling/emotion. This exchange creates an expansion of the hearts of both and an increasingly secure relational environment that accompanies us over time to be able to completely trust the other.

With love Bodhi ❣️

TIPS sulla Vulnerabilità

ESSERE VULNERABILI in una relazione non vuol dire aprirsi e raccontare i nostri segreti e la nostra intimità o condividere le nostre debolezze, per diventare agli occhi dell'altro più amabili poiché fragili, vittime ed indifesi.
ESSERE VULNERABILI in una relazione significa condividere il proprio stato d'animo e le proprie emozioni guadagnando pian piano la fiducia nell'altro e dell'altro così da costruire ambiente relazionale sempre più sicuro in cui possiamo essere veramente noi stessi, senza maschere o filtri.

NELLA PRATICA, scegliendo un momento in cui ci sentiamo nel nostro centro (e non in reazione), si può fare il primo passo e condividere il nostro sentimento/emozione relativamente all'accaduto. L'altra persona può accogliere la nostra apertura del cuore che lo/la porterà a sentire il coraggio per sentire dentro di sé che allora può aprirsi anche lui/lei ed accennare della sua sentimento/emozione. Questo scambio crea una espansione del cuore di entrambi ed un ambiente relazionale sempre più sicuro che ci accompagna nel tempo a poterci fidare completamente dell'altro

Con amore Bodhi ❣️

Quanto vite ancora devono spegnersi prima di rendercene conto?
La diffusione di un’adeguata educazione psicoaffettiva può fare la differenza tra la malattia e il benessere e sì, anche tra la vita e la morte. Non sono stati i farmaci, le droghe o l’alcol a uccidere Matthew Perry, ma il bisogno di proteggersi dalle proprie (ingombranti) emozioni. È questo il bisogno che innesca l’abuso.
Ma in realtà, noi non dovremmo sentire il bisogno di proteggerci da qualcosa che è NOSTRO che è dentro di noi.

Come sto ripetendo MILLE VOLTE nei nostri incontri (e come non smetterò mai di farlo), vi dirò ancora che: le emozioni sono funzioni biologiche e come tali andrebbero trattate. Non dovremmo sentire il bisogno di proteggerci da una funzione corporea e non lo sentiremmo se solo questa ci venisse “spiegata”, se solo sapessimo come “maneggiarla” o “cosa farci”.

La realtà è questa: la nostra psicoaffettività è così potente che può distruggerci o farci sentire in cima al mondo e, prima che qualcuno riduca tutto al denaro, sappiate che può farlo sia se vivi in un attico a Manhattan, sia se sei in un piccolo appartamento di periferia. Può farlo sia se sei cresciuto in una famiglia agiata di centro città, sia se sei cresciuto in una baracca di campagna, nella periferia di provincia. L’assenza di una sana educazione psicoaffettiva è trasversale, così come i suoi effetti.

Allora mettiamocela tutta per diffondere consapevolezza e sensibilizzare. Informiamoci, documentiamoci, leggiamo, consultiamo professionisti, «formiamoci alle emozioni». Stiamo male? Allora trattiamo la nostra psicoaffettività come un intestino infiammato, prendiamocene cura! Le emozioni sono funzioni biologiche.

~ Anna De Simone

Krish e Amana, fondatori del Learning Love Institute

Le difese sono dolorose perché creano separazione non solo dagli altri, ma anche dal nostro stesso essere.

Il problema è che forse siamo così abituati a vivere nelle nostre difese che ci siamo abituati e non sentiamo nemmeno il dolore. Oppure possiamo aver creato uno stile di vita in cui continuiamo ad anestetizzarci dalla realtà di quella dolorosa separazione.

Oltre al dolore, ci sono anche la contrazione, la tensione e l'ansia che le difese provocano.

Finché non ci impegniamo a lavorare con le nostre paure, la vergogna, il dolore e la solitudine, la maggior parte di noi si nasconde in diverse abitudini che usa per tenere lontano il dolore.

Norman e Julia sono venuti a fare una seduta di terapia per risolvere il loro rapporto problematico. Julia ha raccontato che Norman la ostacola e rifiuta di impegnarsi con lei quando è arrabbiata. Norman insiste che si allontana solo quando non può più tollerare le sue infinite aspettative e lamentele. Entrambi erano profondamente radicati nelle loro difese di default. Lo stile difensivo di lui consisteva nel compiacere e assecondare fino a quando non ce la faceva più e poi si allontanava. Quello di lei consisteva nell’aggrapparsi alla convinzione che lui dovesse cambiare e soddisfare i suoi bisogni, credendo che la sua rabbia e le sue critiche fossero giustificate perché "lui non è presente ed evita di entrare in contatto con i suoi sentimenti e di affrontarli".

Il problema di fondo in questa situazione non è che i due abbiano delle difese (tutti le abbiamo), ma piuttosto che nessuno dei due vede come le proprie difese stiano influenzando l'altra persona, la connessione più profonda con se stessi e la relazione.

Julia non riesce a riconoscere che le sue aspettative (a cui ritiene di avere diritto) sono una strategia difensiva che spinge Norman a compiacere in modo inautentico e a ritirarsi. Norman non è consapevole di come usa automaticamente il compiacerla e il ritiro come difesa e ha troppa paura di correre il rischio di esprimersi e porre dei limiti.

Inoltre, per il momento nessuno dei due sembra disposto a fare il duro lavoro di superare le proprie difese e di entrare in contatto con le ferite sottostanti. Questo mette in serio pericolo il futuro della loro relazione. Quando abbiamo detto loro che il problema era questa profonda mancanza di impegno e la riluttanza ad assumersi la responsabilità e ad affrontare il proprio dolore e le proprie paure, e non la dinamica in sé, entrambi hanno pensato di poter trovare un altro terapeuta che avrebbe risolto rapidamente i loro problemi senza sprecare tempo e denaro in terapia.

Tutti noi abbiamo difese e strategie. È una delle ragioni grazie alle quali siamo sopravvissuti all'infanzia e alla scuola. Ma spesso non siamo consapevoli di esse, di come sabotino la nostra vita, in particolare la nostra relazione, di come coprano la nostra vulnerabilità e offuschino la nostra visione in modo che sembri che non abbiamo scelta per vivere in modo diverso.

Nel nostro lavoro facciamo una distinzione tra difese acute e croniche. Le prime sono il modo in cui reagiamo ogni volta che ci sentiamo insicuri o non amati.

Le difese reattive acute più comuni sono:

1. combattere/attaccare/accusare.
2. abbandonare/ritirarsi/allontanarsi/non rispondere.
3. congelarsi/anestetizzarsi/dissociarsi.
4. conformarsi/compiacere/scendere a compromessi.

Questi sono esempi di strategie difensive reattive che sono profondamente radicate nel nostro modo di affrontare qualsiasi stimolo quando ci sentiamo minacciati o non amati.

Parte del lavoro interiore consiste nel diventare consapevoli di come e perché reagiamo quando ci sentiamo insicuri o non amati.

Queste difese reattive possono diventare così automatiche, abituali e inconsapevoli da diventare parte del nostro modo di vivere e quindi diventare difese croniche.

Le nostre difese croniche, il nostro stile di vita, sono: le strategie di controllo, la mentalizzazione, il credere nelle nostre aspettative, le dipendenze e le distrazioni, l'evitamento cronico, l'isolamento, l'aggressività, il compiacimento, il collassare, la rinuncia e la grandiosità.

Queste difese croniche sono molto tossiche perché determinano il modo in cui viviamo la nostra vita e spesso diventano così abituali da farci credere di essere ciò che siamo.

Spesso le nostre difese croniche possono essere molto sottili e difficili da riconoscere come tali.

Non è facile riconoscere come rimaniamo fissi nella nostra sfiducia senza riconoscere che si tratta di sfiducia proveniente dalla nostra ferita.

Per esempio, Andre, un nostro cliente di 48 anni, non ha avuto una relazione intima per quasi dieci anni. Ha subito una dolorosa rottura con la sua ex fidanzata di tre anni e per certi versi non ha più voluto aprirsi. Ma quando esploriamo il motivo per cui sta evitando di relazionarsi di nuovo intimamente nonostante i numerosi inviti e le opportunità, la sua risposta è vaga. "Non ho trovato nessuno che mi interessi".

La risposta, secondo noi, è più profonda. È stato abusato emotivamente e sessualmente da sua madre e, nel profondo, porta con sé un'impronta di lei, secondo la quale le donne sono pericolose. La sua ex fidanzata non ha messo in discussione questo imprinting perché era molto più giovane ed emotivamente più immatura di lui, e lui poteva sentirsi a suo agio come insegnante. Proprio di recente, ha condiviso che vede la sua difesa ed è pronto ad affrontare le sue paure di aprirsi a una donna che fosse alla sua altezza. Permettere a qualcuno di entrare potrebbe essere un passo molto coraggioso per lui.

Samuel è un ricco uomo d'affari di successo di 62 anni, sposato con due figli grandi, ma sta rovinando il suo rapporto con la moglie a causa dell'abitudine regolare di guardare p***o su Internet e poi andare da sua moglie con il desiderio di fare l'amore in modo simile a quello che vede online. Lui insiste che non è un problema perché non fa sesso con altre donne, ma semplicemente è un fanatico del sesso selvaggio e passionale. Sua moglie non è interessata a questo tipo di sesso perché si sente trattata come un oggetto,, e ritiene anche che la sessualità di lui con lei sia influenzata dalla sua attività online. Lei gli dice che lui lo fa per evitare di provare dolore e vergogna per il trauma non guarito che gli è stato inflitto dal padre violento. Lei è fermamente convinta che lui debba affrontarlo per salvare la loro relazione.

Questo chiaro ultimatum lo ha spinto, all'inizio con una certa riluttanza, a lavorare con noi e con me (Krish) privatamente. La mia condizione per lavorare con lui è che si impegni a smettere di guardare il p***o per creare uno spazio per lavorare con ciò che c'è sotto. Gli ho assicurato che si tratta di una dipendenza estremamente comune, soprattutto per gli uomini, ma che comunque è seria e di solito ha conseguenze disastrose. La sua notevole intelligenza e il suo impegno nel processo lo hanno aiutato a scoprire la profonda vergogna e la depressione che aveva evitato con la sua ricchezza, il lavoro e la dipendenza dal sesso. Ormai è ben avviato nel processo di guarigione.

Ci sono diversi modi per entrare in contatto con le nostre difese.

Possiamo chiederci:

• "Cosa sarei costretto a provare se mi aprissi a ciò che ho evitato - le mie insicurezze, le mie paure, il dolore e la solitudine che ho dentro".
• "Come si manifestano nella mia vita le mie insicurezze, le mie paure e il mio dolore?".
• "Come rimango nella mia zona di comfort ed evito di aprirmi o di rischiare - in altre parole, come sto limitando la mia vita evitando la passione, l'intensità e la totalità?".
• "Come evito di aprirmi all'amore e all'intimità?".
• "Come reagisco automaticamente ogni volta che mi sento criticato, insicuro, inadeguato o spaventato?".
• "Cosa direbbero le persone a me vicine di come sto vivendo nelle mie difese e come si manifestano queste difese?".

Un altro modo per esplorare le nostre difese croniche è notare i nostri schemi fissi. I nostri schemi si manifestano in molti modi.

Per esempio, possiamo chiederci:

• "Come gestisco le delusioni nella mia vita e come affronto la consapevolezza che potrei non riuscire mai a soddisfare i miei bisogni importanti da parte di un'altra persona o dalla vita?"
• "Come mi regolo di fronte allo stress cronico?".
• "Quali sono i miei comportamenti abituali quando ho una relazione intima a lungo termine?".
• "C'è uno schema ripetitivo nel tipo di partner che attiro?".
• "Nelle mie relazioni più strette mi nascondo dietro un ruolo come quello di insegnante, terapeuta, guru, discepolo, genitore o figlio?".
• "Una volta in una relazione, mi apro e condivido le mie paure e insicurezze, o resto nascosto?".
• "In quali modi compenso e copro le mie vulnerabilità?".
• "Cerco attività che ampliano la mia zona di comfort o mantengo abitualmente la mia vita sicura e familiare?".
• "Sviluppo teorie su come io, la vita e gli altri dovrebbero essere e poi mi arrabbio quando le mie convinzioni non corrispondono alla realtà?".

Queste sono le aree in cui potremmo notare le nostre strategie croniche, abituali, di controllo automatico, di evitamento, di aggressività o di compiacimento.

Dietro le nostre difese si nascondono paura, insicurezza, dolore, solitudine e sfiducia.

Ma finché rimaniamo fissi sul livello di difesa, non riusciamo a penetrare in ciò che c'è sotto.

Per farlo occorrono motivazione, coraggio e, di solito, una qualche forma di guida. Quasi tutti noi abbiamo dei punti ciechi che non è facile riconoscere senza una riflessione esterna.

Il processo di riconoscimento e di lavoro con le nostre difese è, per molti versi, il punto di partenza del nostro lavoro interiore. La motivazione di solito viene dal vedere e sentire le conseguenze che hanno sulla nostra vita, in particolare sulle nostre relazioni.
Con amore, Krish e Amana

Per la Meditazione Creativa del Venerdì ore 10.30/11.45, ancora 2 posti disponibili.
Prima lezione gratuita di prova.
Da ottobre riprendo anche le sessioni individuali di Counseling in presenza.
🙏🏼🦋💙

Meditazione Creativa Kaveesha La consapevolezza è la chiave per trasformare se stessi e godere della vita. Se lo vuoi, si può! ❤️

Cos’è l’orgasm gap e perché è un problema culturale e non biologico - la Repubblica https://www.repubblica.it/moda-e-beauty/2023/09/08/news/cosa_e_orgasm_gap_piacere_sessuale_problema_culturale_non_biologico-413279308/?ref=RHLM-BG-I409257553-P4-S1-T1

Oh Osho … good guy ❣️

✨ "It is weakness that wants to be strong, it is inferiority that wants to be superior, it is ignorance that wants to be knowledgeable – so that it can hide in knowledge, so that you can hide your weakness in your so-called power. Out of inferiority comes the desire to be superior. That is the whole substratum of politics in the world, powerpolitics. It is only inferior people who become politicians: they have a power urge, because they know they are inferior..."✨
-Osho

La stupidità dell’odio e l’intelligenza dell’amore L’odio schiuma da ogni parte. Onde tempestose ma di un amorevole mare. Onde superficiali come l’odio che non è frutto della realtà ma delle condizioni di chi lo sparge. Traumi irrisolti, disfunzion…

Durante muchos años pensé que ser mujer era un signo de debilidad. Me incliné más a nutrir mi energía masculina que la femenina (todos tenemos ambas). Rechacé el ser por el hacer. El sentir por el resolver.
💫La meditación y mi propio trabajo terapéutico me mostraron la fuerza de la energía femenina, el poder que hay en lo suave, y la magia absoluta de lo nutricio, empático y de la rendición. Me conecté con el recibir, con la vulnerabilidad.
💜Amo mi energía femenina y hoy les deseos a todas las mujeres valorarnos y lo maravilloso que es ser mujer.

🧚‍♂️Feliz día a todas las mujeres de este mundo y a todas las mujeres de mi vida: mi mamá que amo profundamente, mis amigas que son las hermanas que elegí en esta vida, mis socias geniales que son también amigas!, mi maestra y terapeuta, mi ahijada Melo y mis sobrinas postizas maravillosas, mis alumnas, clientes y pacientes que amo y amo ver crecer día a día. Gracias infinitas por ser parte de mi vida.🙏¡Sería tan aburrido sin ustedes!

Con amor,
Vanina Kala

"Ciò di cui manchiamo di addolorarci si trasforma in risentimento"
"What we fail to grieve about turns into resentment"

John Welwood❣️

Conscious Dating - with Riccardo Bodhi & Vanina Kala | LivingWithTotality A Workshop with Riccardo Bodhi & Vanina Kala 10th to 12th of March

Conscious Dating - with Riccardo Bodhi & Vanina Kala | LivingWithTotality A Workshop with Riccardo Bodhi & Vanina Kala 10th to 12th of March

So much gratitude
for who we are
and what we have
And suddenly
Our energy
begins to dance with the heart
and our center imposes itself.
Thanks again 🙏🏻

Bodhi ❤️

Tanta gratitudine
per ciò che siamo
e per ciò che abbiamo
E l’energia
Improvvisamente
Comincia a danzare con il cuore
E il nostro centro si impone.
Ancora Grazie 🙏🏻

Bodhi ❤️

When we are in a meaningful relationship
and we adopt strategies, spite, emotional blackmail and trigger power games, then we are in a dysfunctional relationship,
in which we have lost touch with our heart and our mind is governed by a state of emotional immaturity.

In a conscious, healthy relationship,
the lover creates in every way a safe emotional environment for his/her partner and accepts own vulnerability with courage.

Love, bodhi 💕

Quando siamo in una relazione significativa
e adottiamo strategie, ripicche, ricatti emotivi ed inneschiamo giochi di potere, allora siamo in una relazione disfunzionale,
in cui abbiamo perso il contatto con il nostro cuore e la nostra mente è governata da uno stato di immaturità emotiva.

In una Relazione Consapevole, sana,
l'amante crea in ogni modo un ambiente emotivo sicuro per il proprio partner e accetta e accoglie con coraggio la propria vulnerabilità.

Love, bodhi 💕

"All have
destructive energy,
because energy
becomes creative
only if used with awareness;
when it is left to itself
it is destined
to be destructive".

Osho, a friend ❣️

"Tutti possiedono
energia distruttiva,
perchè l'energia
diventa creativa
solo se usata con consapevolezza;
quando invece
è lasciata a se stessa
è destinata
ad essere distruttiva".

Osho, a friend ❣️

Some time ago a friend asked me what I think were the essential qualities for a healthy and possibly lasting love relationship. I responded to her

Vulnerability and
Ego dissolution.

This is what I feel and have been lucky enough to experience.

bodhi ❣️

Tempo fa un’amica mi ha chiesto quali fossero secondo me le qualità essenziali per una relazione d’amore sana e possibilmente duratura. Le ho risposto

Vulnerabilità e
Dissolvimento dell’ego.

Questo è ciò che sento e che ho avuto la fortuna di sperimentare.

bodhi ❣️

Riccardo di Russo Prem Bodhi - Teacher of the Learning Love Institute updated their information in their About section.

Life is a journey
and we are all on the way.
Observing and welcoming the stops
that are part of the journey
requires strength and awareness.
There is no journey without stopping.

bodhi ❣️

La vita è un cammino
e noi tutti siamo in cammino.
Osservare ed accogliere le soste
che sono parte del cammino
richiede forza e consapevolezza.
Non c'è cammino senza soste.

bodhi ❣️