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Il periodo buio della dittatura
Nel 1976, arriva il golpe in Argentina e l’inizio della dittatura militare. Velasco ricorda quel periodo come «il peggiore della nostra storia, il più spietato, sanguinoso, retrogrado. I militari iniziarono ad arrestare persone, a torturarle, a farsi dare nomi di altre persone e a farle scomparire». L’allenatore racconta che suo fratello Luis fu catturato, mentre due amici furono uccisi. E lui come è riuscito a cavarsela? «Lasciai La Plata per Buenos Aires, dov’era più facile passare inosservati. Pochi sapevano che ero andato nella capitale e nessuno conosceva il mio indirizzo. I primi due anni – continua il suo racconto – sono stati molto duri, poi la pallavolo mi ha salvato: ho cominciato ad allenare bambini e a innamorarmi del mio lavoro. All’inizio per mantenermi ho fatto di tutto, anche le pulizie».
Julio Velasco e il segreto per allenare le donne: «Vanno incoraggiate, temono di sbagliare perché in passato pagavano gli errori con le botte» L'allenatore dell'Italvolley ripercorre la sua infanzia e il suo approdo alla pallavolo in una lunga intervista con il "Corriere"
Processo Malatto, un’udienza politica e revisionista A Roma le fasi preliminari del processo al militare argentino accusato dell’omicidio di 8 oppositori al regime Videla
𝐃𝐞𝐬𝐚𝐩𝐚𝐫𝐞𝐜𝐢𝐝𝐨𝐬 - 𝐃𝐮𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐥'𝐮𝐝𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐥𝐢𝐦𝐢𝐧𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐏𝐢𝐚𝐳𝐳𝐚𝐥𝐞 𝐂𝐥𝐨𝐝𝐢𝐨, 𝐥'𝐞𝐱 𝐠𝐞𝐫𝐚𝐫𝐜𝐚 𝐌𝐚𝐥𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐡𝐚 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐠𝐢𝐮𝐝𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨. 𝐄̀' 𝐚𝐜𝐜𝐮𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐨𝐦𝐢𝐜𝐢𝐝𝐢. "𝐄𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐯𝐨 𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐢"
Si terrà il 4 novembre la prossima udienza preliminare contro Carlos Malatto, cittadino italiano ed ex tenente colonnello dell'esercito argentino, accusato di omicidio per la morte di otto persone a San Juan, in Argentina, alla fine degli anni '70 durante la dittatura civico-militare di Videla. Nel corso dell’ultima udienza che si è svolta a Roma al tribunale in piazzale Clodio il 9 settembre scorso i difensori dell’ex militare hanno formalizzato davanti al gup la richiesta che il loro assistito fosse giudicato dalla giustizia militare italiana.
L’imputato ha sostenuto infatti di avere agito come militare, “eseguendo ordini”, durante una “guerra” contro gruppi di opposizione e guerriglia come i Montoneros, i Tupamaros e l'Esercito Rivoluzionario Popolare.
Secondo la procura di Roma si tratta di una ricostruzione priva di fondamento in quanto Malatto sarebbe responsabile di crimini di natura “politica” e non militari. Tanto è vero che nessun militare è stato ucciso.
Il Gup si è riservato di decidere il 4 novembre. Se l'opzione di un processo militare verrà scartata, il 2 dicembre si terrà un'altra udienza per decidere sul rinvio a giudizio dell’ex militare che dal 2011 vive in provincia di Messina e che oggi ha 75 anni. Sempre il 2 dicembre il gup Marisa Mosetti si pronuncerà, in caso di rinvio a giudizio, sulla richiesta di costituzione di parte civile, a fianco dei parenti delle vittime, da parte della nostra associazione 24marzo Onlus - che nel 2015 contribuì all’avvio delle indagini contro Malatto - e del presidente Jorge Ithurburu in qualità di legale rappresentante.
La stessa richiesta è stata ribadita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri italiano, dal Pd, da Cgil, Cisl e Uil, dalla Rete federale per i diritti umani, dall’Assemblea permanente per i diritti umani e dal Partito Comunista argentino. A questi si è aggiunta anche l'Università Nazionale di San Juan, poiché quattro delle vittime attribuite a Malatto, tutte scomparse tra il 1976 e il 1977, erano studenti dell’ateneo.
L’11 luglio scorso il governo argentino aveva comunicato di non volersi costituire parte civile e di restare solo parte offesa nel procedimento.
Questi i nomi delle otto vittime: Juan Carlos Campora, Marie Anne Erize Tisseau, Jorge Alberto Bonil, Angel Josè Alberto Carvajal, Daniel Rodolfo Russo, Armando Alfredo Lerouc, Marta Elida de Lourdes Saroff e Florentino Arias.
Gli avvocati di parte civile sono: Luca Ventrella per la Presidenza del Consiglio dei Ministri; Andrea Speranzoni per il Partito Comunista Argentino (caso Carvajal); Arturo Salerni per i casi Erize, Carvajal, Lerouc, Saroff e Campora; Mario Angelelli per i casi Russo, Carvajal e l’associazione Apdu; Francesca Sassano per i casi Erize, Lerouc, Saroff e l’associazione 24marzo Onlus; Alicia Mejía per il caso Carvajal; Marta Lucisano per i casi Saroff e Campora; Alessia Liistro per il caso Arias; Emma Persichetti per i casi Saroff e Lerouc.
Gli avvocati di parte offesa sono: Arturo Salerni per la Repubblica Argentina, Antonello Madeo e Alessandra Torrelli per il Partito Democratico (caso Carvajal); Mario Angelelli per il sindacato Cgil (caso Saroff); Martina Felicori per il sindacato Uil (caso Arias); Emma Persichetti per il sindacato Cisl (caso Russo) e l’associazione Rfdu.
APDH Argentina
Partito Democratico
CGIL Confederazione Generale Italiana del Lavoro
CISL Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori
UIL - Unione Italiana del Lavoro
Universidad Nacional de San Juan UNSJ
Jorge Ithurburu
Horacio Pietragalla Corti
El exmilitar argentino Malatto prefiere un juicio militar en Italia por el Plan Cóndor - Infobae -
El exmilitar argentino Malatto prefiere un juicio militar en Italia por el Plan Cóndor El exmilitar argentino Malatto prefiere un juicio militar en Italia por el Plan Cóndor
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Milei desarma décadas de políticas de derechos humanos en Argentina La visita de diputados ultraderechistas a represores presos por crímenes durante la dictadura se suma a medidas y discursos del Gobierno que atentan contra el proceso de memoria, verdad y justicia vigente desde la restauración de la democracia
Kranear - “La montonera de Joan Manuel Serrat” Baschetti reconstruye el caso de la militante montonera de padres franceces, Marie-Anne Erize Tisseau, que fue secuestrada, violada y desaparecida en la provincia de San Juan, por un genocida que en febrero de 2024 celebró sus cincuenta años de casado, en su prisión domiliciliaria, con unos sesen...
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📣 Abuelas de Plaza de Mayo invita a difendere i diritti umani e la ricerca dei e delle nipoti, desaparecidos e desaparecidas con vita.
🤝🏽Personalità di distinti ambiti, referenti politici e sociali, cittadini e cittadine in generale possono aderire alla petizione, di fronte all’attacco su più fronti del governo contro tutti gli accordi e politiche pubbliche costruite negli ultimi 40 anni di democrazia.
💪🏽Come in altri tempi oscuri che abbiamo attraversato, abbiamo bisogno che il mondo accompagni questa richiesta per sostenere l’impegno con i valori di Memoria, Verità e Giustizia.
🫂 Puoi dare il tuo appoggio ad Abuelas firmando questa petizione: https://forms.gle/bVj3kxJWH4UNEExG8
Puoi trovarla anche nel nostro sito web:
https://abuelas.org.ar/
Grazie 🤍
Abuelas de Plaza de Mayo Organización no gubernamental creada en 1977 cuyo objetivo es localizar y restituir a sus legítimas familias todos los niños desaparecidos por la última dictadura argentina.
📣 Care amiche e amici
👉🏼 Nell’ambito della Campagna di Donazioni per sostenere la ricerca dei/delle nipoti appropriati/e durante l’ultima dittatura militare in Argentina, vi chiediamo, se state pensando di collaborare con Abuelas de Plaza de Mayo, di farlo preferibilmente il 10 di luglio, giorno in cui la piattaforma che permette le donazioni dall’estero, ci darà un supplemento.
❗Se non vi è stato possibile donare il 10 di luglio, sarà comunque benvenuta la vostra collaborazione in qualsiasi momento dell’anno.
📍 Ecco il link https://www.globalgiving.org/projects/help-abuelas-de-plaza-de-mayo-in-their-search/
🤍 Abuelas ha bisogno di voi, contiamo sul vostro aiuto!
Abuelas de Plaza de Mayo - Sitio oficial
𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍𝒂 "𝑳𝒊𝒕𝒂" 𝑩𝒐𝒊𝒕𝒂𝒏𝒐 𝒊𝒍 20 𝒍𝒖𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒂𝒗𝒓𝒆𝒃𝒃𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒊𝒖𝒕𝒐 93 𝒂𝒏𝒏𝒊.
Quel giorno, alle ore 20, la ricorderemo nel terrazzo di Piazza Vittorio 43 a Roma 🌹
Si è svolta questa mattina al Tribunale di Roma l'udienza preliminare contro Carlos Luis Malatto cittadino italiano e tenente colonnello dell'esercito argentino, accusato dell'omicidio di otto persone (tra cui la giovane attivista franco-argentina Marie Anne Erize, nella foto) nell'ambito della dittatura di Videla.
Il Procedimento penale n. 38.497/15 è iniziato alle 9:30 presso
l'Aula Occorsio - Palazzina A di Piazzale Clodio
G.U.P.: Dott.ssa Marisa MOSETTI
A sostegno dei familiari, parte civile nel processo, insieme a 23marzo Onlus si sono presentati l'Assemblea permanente per i diritti umani presieduta da Guglielmo Torremare, la Rete federale per i diritti umani presieduta da Horacio Pietragalla, Jorge Kreyness segretario del Partito comunista argentino, il Partito democratico e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil
I familiari e le associazioni sono difesi pro bono da dieci legali.
Era presente in aula l'imputato. La prossima udienza è stata fissata il 9 settembre alle 10 per discutere nel merito le possibili contestazioni della difesa.
COMUNICATO STAMPA DI 24MARZO ONLUS
𝐕𝐢𝐚 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚 𝐚𝐥𝐥’𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐫𝐞 𝐞𝐱 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐢 𝐏𝐢𝐧𝐨𝐜𝐡𝐞𝐭: 𝐬𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐥’𝐞𝐫𝐠𝐚𝐬𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐢𝐧 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚.
𝐋𝐚 𝐬𝐨𝐝𝐝𝐢𝐬𝐟𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝟐𝟒𝐦𝐚𝐫𝐳𝐨 𝐎𝐧𝐥𝐮𝐬: “𝐀𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚𝐥 𝟏𝟗𝟗𝟖 𝐬𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐝 𝐨𝐠𝐠𝐢 𝐚 𝐟𝐢𝐚𝐧𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐟𝐚𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐯𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐨𝐭𝐭𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚𝐧𝐧𝐞”
Roma - 9 luglio 2024
Tre ex militari cileni, responsabili dell’omicidio di cittadini italiani durante la dittatura di Pinochet, sconteranno l’ergastolo in Italia dove nel 2021 sono stati giudicati colpevoli al termine del “processo Condor” di Roma. È stata invece respinta la richiesta per un quarto militare, per motivi di salute.
La Corte Suprema di Santiago ha deliberato l'estradizione nel nostro Paese di Moreno Vásquez e Manuel Vásquez Chahuán, in quanto autori dell'omicidio volontario di Omar Venturelli Leonelli, avvenuto nel 1973 poche settimane dopo il golpe. Venturelli era un docente universitario e dirigente del Movimiento de izquierda revolucionaria. Scomparve nelle settimane immediatamente successive al golpe di Pinochet nel carcere di a Temuco, una cittadina a circa 700 km a sud della capitale, dopo essersi presentato spontaneamente ai militari della caserma Tucapel. Venturelli sarebbe stato visto in vita da altri prigionieri dei militari golpisti fino al 10 ottobre 1973, data in cui si presume sia stato ucciso dagli uomini dalla ‘Carovana della morte’ guidata dal generale Sergio Arellano Stark. In questi stessi luoghi fu torturato lo scrittore Luis Sepúlveda.
Lo stesso provvedimento di estradizione è stato inoltre notificato nei confronti dell’ex vicedirettore della Dina, la famigerata polizia segreta di Pinochet (la Dina), Pedro Espinoza Bravo, responsabile dell'omicidio di Juan Bosco Maino Canales, avvenuto il 26 maggio 1976. Canales era fotografo e leader del Movimiento de Acción Popular Unitaria. Espinoza attualmente è recluso nel carcere di Punta Peuco dove sconta alcune condanne per crimini contro l’umanità; sarà consegnato alle autorità italiane a fine pena.
Resterà invece in Cile, l’ex generale Rafael Ahumada Valderrama, l’omicida di Juan Montiglio capo dei Gap, la scorta personale di Salvador Allende (nella foto). Ahumada eviterà di scontare la pena all’ergastolo in Italia in quanto affetto da una grave malattia psichiatrica come accertato da una perizia forense disposta dalla corte suprema di Santiago. Secondo alcuni sopravvissuti all’attacco dei golpisti di Pinochet dell’11 settembre 1973 Montiglio, di origini piemontesi, dopo essere stato catturato e condotto nella caserma Tacna fu ucciso a colpi di mitra insieme ad altri Gap nel poligono militare di Peldehue, dagli uomini al comando da Ahumada.
Venturelli, Canales e Montiglio sono ad oggi ancora desaparecidos.
“Abbiamo lavorato dal 1998 sino ad oggi per ottenere queste condanne. Due riguardano gli assassini del padre della nostra socia Maria Paz Venturelli” commenta Jorge Ithurburu, presidente di 24marzo Onlus che alla fine degli anni Novanta raccogliendo le denunce dei familiari delle vittime e presentandole presso la procura di Roma dette il via alle indagini all’origine del procedimento giudiziario contro i militari di Pinochet. Questo è stato possibile grazie alla legge che consente di indagare e giudicare nel nostro Paese crimini contro l’umanità compiuti all’estero nei confronti di cittadini italiani.
“Ciascuno di questi quattro militari faceva parte dell'apparato di regime e aveva il compito di portare avanti la repressione degli avversari politici di Pinochet, talvolta agendo di persona altre volte impartendo ordini affinché i prigionieri venissero eliminati”, si legge nella sentenza della Corte Suprema di Santiago. Dopo 26 anni un cerchio si chiude.
Abbiamo vinto i processi per gli omicidi di Juan Maino e Omar Venturelli, ottenedo l'estradizione dal Cile dei militari condannati a Roma.
Corte Suprema confirma extradición a Italia de tres ex agentes del Estado por crímenes ocurridos en dictadura - La Tercera Se ratificó la medida dictada el 18 de diciembre de 2023, por la ministra Ángela Vivanco, quien había accedido a la solicitud empleada por el país europeo.
Abbiamo vinto noi l'estradizione dei militari cileni condannati a Roma il 9.7.2021. La Corte Suprema del Cile in data 5 luglio 2024 riconosce valido il procedimento e la sentenza italiana e stabilisce che i militari cileni vengano inviati in Italia dopo aver finito di scontare le condanne che hanno in Cile per altri delitti.
Si tratta di Pedro Espinoza Bravo, Manuel Vasquez Chahuan e Orlando Moreno Vasquez, tutti appartenenti all’esercito durante la dittatura guidata da Pinochet. La procura di Roma li ha condannati in particolare per la sparizione di Juan Bosco Maino Canales e di Omar Venturelli.
Figli rubati: Prosegue la ricerca da parte delle Abuelas de plaza de Mayo
Tra il 1976 e il 1983, la dittatura argentina si appropriò di circa 500 neonati, tutti figli e figlie di persone rapite e scomparse a causa del terrorismo di Stato.
Da allora, le Nonne di Plaza de Mayo lottano per ritrovarli e hanno restituito l'identità a 137 nipoti, ora adulti tra i 41 e i 48 anni. Però ne mancano più di 300.
Miguel Santucho fa parte del Direttivo delle “Abuelas” e un anno fa ha incontrato suo fratello, nato durante la prigionia della madre che ad oggi permane desaparecida.
Miguel, come altri familiari, accoglie l’eredità delle Abuelas portando avanti la ricerca dei fratelli e delle sorelle che ancora mancano, per restituire loro l’identità.
In questi giorni si trova in Italia, il 17 sarà a Lodi
Info in locandina 👇
Abuelas de Plaza de Mayo - Sitio oficial
Rete per l'identità Italia
Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - ANPI
Fanpage.it
Comune di Lodi
Las Abuelas convocamos a la Plaza de Mayo
¡Sumate a la ronda de los jueves!
-Por la continuidad de la Unidad de Investigación de búsqueda de niños desaparecidos de Co.Na.DI.
-Contra los despidos en los Espacios para la Memoria y en todas las dependencias del Estado que garantizan los derechos de las y los ciudadanos.
-Para seguir buscando a las y los desaparecidos con vida: los bebés robados en dictadura.
-Por la continuidad de los juicios de lesa humanidad.
-Por los consensos construidos en 40 años de democracia.
¡Volvamos a la Plaza!
Jueves 4 de julio a las 15 hs.
El gobierno avanza en el desmantelamiento de la Conadi y desplaza a Claudia Carlotto | Abuelas denunció que pretende frenar la búsqueda de los nietos El ministro de Justicia Mariano Cúneo Libarona va a descabezar el organismo creado en 1992. Alarma por su futuro.
Estela de Carlotto: "Entorpecer la búsqueda de los nietos es un duro golpe para el pueblo argentino" | El gobierno planea vaciar la Comisión Nacional por el Derecho a la Identidad Preparan un decreto para que el organismo no pueda investigar ni acceder a los archivos estatales.
In ricordo di Angela 'Lita' Boitano e Nora Cortinas ci incontriamo davanti all'opera "el pañuelo blanco"
𝐀𝐬𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐢𝐥 𝐦𝐞𝐬𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐕𝐞𝐫𝐚 𝐕𝐢𝐠𝐞𝐯𝐚𝐧𝐢 𝐉𝐚𝐫𝐚𝐜𝐡 👇
martedì 1️⃣8️⃣ giugno ore 1️⃣8️⃣:3️⃣0️⃣
Vicino all'ambasciata argentina, piazza dell'Esquilino - Roma
Hasta siempre compañeras!
Abuelas de Plaza de Mayo - Sitio oficial
Progetto Sur
Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili
Otto per Mille Valdese Rete per l'identità Italia
In ricordo di Angela 'Lita' Boitano e Nora Cortinas ci incontriamo davanti all'opera "el pañuelo blanco"
martedì ore 18:30
Vicino all'ambasciata argentina, piazza dell'Esquilino - Roma
Hasta siempre compañeras!
Abuelas de Plaza de Mayo - Sitio oficial
Progetto Sur
Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili
Rete per l'identità Italia
Otto per Mille Valdese
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Chi siamo
24marzo Onlus si ispira alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che riconosce pari dignità a tutti i membri della famiglia umana e ai loro diritti, uguali ed inalienabili e che costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo. L’associazione intende contribuire al rispetto dei diritti umani fondamentali, della dignità e del valore della persona, anche mediante tutela giudiziale, e promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in un contesto di libertà dei popoli.
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