Dr.ssa Gerarda Mariconda.Psicologa

Quest’anno ho avuto il piacere di coordinare insieme a Francesco Sessa, Direttore Didattico del CIPPS, l’edizione 2022 del Corso intensivo online dedicato alla preparazione all’esame di stato per la professione di psicologo.

Si tratta di 4 incontri, previsti tutti i mercoledì di aprile dalle 17:00 alle 20:00, per orientarsi nel panorama teorico della psicologia generale, comprendere come costruire un progetto e saper analizzare un caso clinico, con particolare attenzione alle strategie per presentare le proprie conoscenze e competenze in modo efficace.

Link per iscriversi: https://www.cipps.it/2022/03/29/corso-esame-di-stato-online/

BUONO STUDIO! 😊

📌 È ancora possibile iscriversi al nostro corso online per la preparazione all'esame di stato Professione Psicologo. Vi aspettiamo mercoledì 6 Aprile per discutere della prima prova con le dottoresse Grazia Paradiso e Pasqualina Nappo.

👉👉 Link per iscriversi
https://www.cipps.it/2022/03/29/corso-esame-di-stato-online/

Articolo molto interessante del collega Dott. Antony Teodosio Psicologo .

🔎 Link dell'articolo https://ilovevg.it/2022/03/relazione-coppia-it-takes-two/

🔎 Il tema della separazione genitoriale tramite un videogioco
🔎 Link dell'articolo https://ilovevg.it/2022/03/relazione-coppia-it-takes-two/

Quante speranze abbiamo di ridurre lo stress??

Il dottor Hans Selye, un autorevole esperto in materia di 𝘴𝘵𝘳𝘦𝘴𝘴, assicura che non solo siamo in grado di gestire gli agenti stressanti quotidiani, ma soprattutto possiamo sfruttare il comportamento per contenere lo stress dannoso.
“𝘓𝘰 𝘴𝘵𝘳𝘦𝘴𝘴 è 𝘪𝘭 𝘴𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢” dice “𝘦 𝘴𝘤𝘢𝘵𝘶𝘳𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘥𝘢 𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵à 𝘱𝘪𝘢𝘤𝘦𝘷𝘰𝘭𝘪 𝘦 𝘴𝘱𝘪𝘢𝘤𝘦𝘷𝘰𝘭𝘪”.

Rispetto ai soliti accorgimenti antistress, ormai ben noti, i suoi consigli somigliano piuttosto a un programma di base per la routine quotidiana...

scopriamoli insieme! 🌱



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Gerarda Mariconda│ Psicologa│Psicoterapeuta in formazione Strategica ad orientamento Neuroscientifico
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Prediligo nettamente il “𝑠𝑖” nel senso più ampio del termine, ma sto imparando sulla mia pelle che in un mondo ricco di svaghi, obiettivi e opportunità dobbiamo scegliere quando dire 𝑠ì e quando rispondere:

«𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑚𝑒𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑜. 𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑜𝑛𝑜𝑟𝑎𝑡𝑎, 𝑚𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑜𝑟𝑎. 𝐴𝑙 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 ℎ𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑐𝑎𝑟𝑛𝑒 𝑎𝑙 𝑓𝑢𝑜𝑐𝑜 𝑒, 𝑓𝑖𝑛𝑐ℎé 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑖 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎, 𝑛𝑜𝑛 𝑐’è 𝑠𝑝𝑎𝑧𝑖𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑛𝑖𝑒𝑛𝑡’𝑎𝑙𝑡𝑟𝑜». 🌸


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Se mi osservaste mentre prendo delle decisioni, mi vedreste perlopiù 𝑠𝑒𝑑𝑢𝑡𝑎 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑢𝑙𝑙𝑎.

Può darsi che stia bevendo un caffè o che semplicemente mi stia guardando intorno, ma in realtà non faccio granché. E ciò che è fondamentale, il cambiamento nella realtà circostante, prima e dopo la mia decisione, è 𝑝𝑎𝑟𝑖 𝑎 𝑧𝑒𝑟𝑜.

Finché non compio un’𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮, una semplice decisione non cambia la realtà della mia vita.

Iscrivermi in palestra, piantare il basilico in terrazzo, fare una passeggiata, andare a teatro: queste sono azioni!

Sono queste le cose che creano increspature nella nostra esistenza e nel mondo.

E queste “increspature” possono percorrere enormi distanze temporali e spaziali, provocando 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 imprevedibili nella vita delle persone. 🦋



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𝗚𝗶𝗼𝗿𝗴𝗶𝗼 𝗚𝗮𝗯𝗲𝗿 oggi avrebbe compiuto 83 anni.❤
Avevo otto anni quando uscì “𝘓𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘎𝘦𝘯𝘦𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘩𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰”. Per mesi in macchina di mio padre si ascoltava solo quello. Mi piacevano i motivetti, “𝘋𝘦𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘚𝘪𝘯𝘪𝘴𝘵𝘳𝘢”, “𝘐𝘭 𝘱𝘰𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘪ù 𝘣𝘶𝘰𝘯𝘪”. Mi piacevano, ma io avevo 8 anni e per me il signor G era solo una voce brontolona a cui sapevi di voler bene.
Negli anni ho provato a conoscerlo di più. Il suo interesse per l’uomo, nell’analisi di stati d’animo e comportamenti, è stato sempre motivo di grande fascino per me.

Nella sua 𝗮𝗿𝘁𝗲 è difficile non notare l’analogia con la 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮, dove con il dialogo, la parola, le domande e le risposte può nascere qualcosa di nuovo, in grado di incuriosire sia il paziente che il terapeuta.

Gaber andava sicuramente oltre il semplice intrattenimento: l’𝗮𝗿𝘁𝗲, quando è arte pura, cerca di svelare l’essenza delle cose, di trovare un orizzonte di significato, un senso da contrapporre alla realtà caotica e incoerente in cui viviamo.

Io oggi gli sono davvero riconoscente, per tutte le perturbazioni emotive e per gli infiniti e utilissimi dubbi che mi ha suscitato (e susciterà ancora) durante la mia crescita personale e professionale. 💙



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Le persone si vedono spuntare i capelli bianchi o addirittura restano calve. I cuccioli crescono. Il legno marcisce. I pianoforti si scordano e il metallo arrugginisce.

Il cambiamento è la regola, ma non la trasformazione veloce, immediata e radicale.

I vulcani e i terremoti ci ricordano che la natura può fare eccezioni a qualunque regola.

Ma per noi il 𝗺𝘂𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲 può richiedere alcuni semplici accorgimenti di base:

🔺️avere un obiettivo chiaro,

🔺️essere presenti,

🔺️procedere a piccoli passi,

🔺️ripetere questa formula ogni giorno
.. ed essere pazienti. 🌻



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𝗟𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗲𝗴𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗞𝗮𝗶𝘇𝗲𝗻 (“cambiare in meglio”) è iniziare con un piccolissimo cambiamento e poi ampliarlo fino a ottenere un progresso significativo. 🌱

Più piccoli sono i 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶, meno sono faticosi e minore è la paura di fallire o di non esserne soddisfatti, ma la loro portata sarà enorme: ogni cambiamento crea da subito un precedente e quindi una nuova abitudine permanente.



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𝑇𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑢𝑖 ℎ𝑎𝑖 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 è 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑒 𝑠𝑎𝑟à 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑎 𝑡𝑢𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑒. 🌻

Ciò che conta, adesso, è fare il primo passo. 👣

☎️ Prenota il tuo primo appuntamento, sarò felice di rispondere ad ogni tua domanda o curiosità.

Ricevo anche in modalità 𝗼𝗻𝗹𝗶𝗻𝗲, per garantire la sicurezza di tutti.😷

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Nell'ultima lezione di Psicoterapia di gruppo a orientamento genomico, ci siamo lasciati con un augurio.

"Divertimento e leggerezza" è stato il mio augurio. Per me e per il mio gruppo di formazione.

Abbiamo vissuto un anno intenso di gioia, nascite, dolore, rabbia, mascherine, paura, "ho poca connessione", disperazione e poi ancora gioia.

Un copione che si è scritto da solo attraversando vari stati emotivi.

Il passaggio da una scena all'altra, l'entrata o l'uscita di un personaggio. E poi il passaggio da un quadro all'altro, cambiamenti di scena.
Evoluzione dei personaggi.

Fine primo atto, è qui che oggi siamo.

Il sipario si chiude. Gli attori sono ancora dietro le quinte, pronti per il secondo atto. C'è tensione, c'è voglia di dare il massimo per il gran finale.

C'è voglia di DIVERTIMENTO E LEGGEREZZA.🌻

📌 𝑇𝑖𝑒𝑛𝑖 𝑖𝑙 𝑣𝑖𝑠𝑜 𝑟𝑖𝑣𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑖𝑙 𝑠𝑜𝑙𝑒 𝑒 𝑙𝑒 𝑜𝑚𝑏𝑟𝑒 𝑐𝑎𝑑𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑑𝑖𝑒𝑡𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑒, 𝑊𝑎𝑙𝑡 𝑊ℎ𝑖𝑡𝑚𝑎𝑛

📌 Si è concluso qualche settimana fa il percorso di Psicoterapia di gruppo ad orientamento genomico condotto al primo biennio dal nostro Direttore Francesco Sessa. Dopo aver sperimentato su di sé l'ipnosi genomica, al terzo anno i nostri colleghi in formazione imparano a condurre in prima persona il gruppo terapeutico.

👇👇👇
Sono in corso ɪ ᴄᴏʟʟᴏǫᴜɪ ᴅɪ ᴏʀɪᴇɴᴛᴀᴍᴇɴᴛᴏ alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Strategica ad orientamento neuroscientifico del CIPPS - Centro Internazionale di Psicologia e Psicoterapia Strategica
Numero verde gratuito - 800 188 668
Mail - [email protected]

𝗖𝗵𝗶 𝗵𝗮 𝗽𝗶ù 𝗳𝗿𝗲𝗱𝗱𝗼, 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶 𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝗿𝗲𝗱𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮? 🥶🥶😩

Anche un bambino risponderebbe senza esitazione, “la prima”.

La maggior parte di noi, persino i bambini, sa che lamentarsi non serve a nulla, ma si ostina a farlo.

Anche quando 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 le circostanze controvoglia, cerchiamo comunque di 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗿𝗲 all’esperienza lamentandoci continuamente.

Forse ci 𝗿𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗶𝗮𝗺𝗼 al freddo e facciamo il nostro lavoro, ma l’esperienza è scandita da lamentele su lamentele, che rammentano agli altri quanto siamo infastiditi e a noi stessi quanto vorremmo che le cose andassero diversamente.

“𝘗𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘢 𝘴𝘦𝘮𝘣𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘱𝘢𝘳𝘢𝘥𝘰𝘴𝘴𝘢𝘭𝘦,
𝘭’𝘢𝘣𝘪𝘵𝘶𝘥𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘭𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘢𝘤𝘤𝘳𝘦𝘴𝘤𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘰𝘧𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘢𝘻𝘪𝘦𝘯𝘵𝘪.
𝘗𝘪ù 𝘥𝘦𝘵𝘵𝘢𝘨𝘭𝘪𝘢𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘴𝘤𝘳𝘪𝘷𝘰𝘯𝘰 𝘭𝘦 𝘭𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦𝘭𝘦,
𝘦 𝘱𝘪ù 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘭’𝘢𝘵𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘶 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘴𝘦”.
(Shoma Morita)

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A volte 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 il nostro stato emotivo senza svolgere alcuna azione.
Questo tipo di accettazione si chiama, in realtà, 𝗿𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

È ciò che accade quando la persona depressa si rende conto di essere tale, ma se ne sta sdraiata sul divano per tutto il pomeriggio, sprofondando nella malinconia.

Il termine giapponese 𝘢𝘬𝘪𝘳𝘢𝘮𝘦 (rassegnazione) descrive questo particolare tipo di approccio e lo differenzia dall'idea di accettazione sposata da Morita.

Nella rassegnazione non proviamo a sottrarci ai sentimenti, bensì ci limitiamo a languire in essi.

𝗔𝗻𝘇𝗶𝗰𝗵é 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗲𝘁𝗿𝗼 𝗲 𝗼𝘀𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗲 𝗲𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗰𝗶 𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘁𝗿𝗮𝘃𝗼𝗹𝗴𝗲𝗿𝗲.

L'esperienza interiore determina la nostra condotta e la vita si trasforma in un giro sulle montagne russe, diventando un'immagine speculare delle nostre costanti fluttuazioni emotive. 🎢🎡

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Ovvero, cerchiamo di fuggire i nostri 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 e 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗶 evitando ciò che ci crea fastidio e dedicandoci a ciò che ci fa stare bene.

Per esempio possiamo provare a "tirarci su" facendo un bagno rilassante, guardando la tv o ripetendoci mentalmente affermazioni di autostima.

A prescindere dal metodo scelto, l'obiettivo, comune a molte forme di psicoterapia occidentale, è sostituire il disagio con il benessere. Vogliamo sentirci 𝘀𝗲𝗿𝗲𝗻𝗶, 𝗼𝘁𝘁𝗶𝗺𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗲 𝘀𝗼𝗱𝗱𝗶𝘀𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶.

Quella dell'𝗲𝘃𝗶𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 però è una strategia che non implica affatto l'accettazione, quanto piuttosto la 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮.

Resistiamo all'esperienza emotiva e investiamo energia e attenzione nel tentativo di calarci in un diverso stato d'animo.

Purtroppo la resistenza alimenta una sorta di 𝗳𝗮𝘀𝘁𝗶𝗱𝗶𝗼, e l'assillo dell'esperienza interiore (pensieri ed emozioni) tende a intensificare la sofferenza, 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝗲𝗻𝗱𝗼𝗰𝗶 da attività che potrebbero dare 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗼 𝗲 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼.

Quanto è importante fare un bel bagno caldo accettando il disagio emotivo 🛀
.. senza necessariamente sostituirlo‼

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🎴𝗟𝗮 𝗧𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗠𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮... 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗹𝘂𝗱𝗲𝗿𝗲!

🌸 La Terapia Morita è una tecnica magnifica che ci aiuta a ridurre i 𝗽𝗿𝗲𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶, le 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 e le 𝗳𝗿𝗼𝘁𝘁𝗼𝗹𝗲 sul perché NON facciamo ciò che dovremmo fare.

🌸 È un metodo 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗻𝘁𝗲 che ci offre delle alternative per 𝗮𝗳𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁à anziché reagire semplicemente al nostro stato emotivo.

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Domanda da un milione di dollari‼️ 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗰𝗶 𝘀𝗽𝗶𝗻𝗴𝗲 𝗮𝗹𝗹'𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲❓❓
Se agissimo ogni volta che abbiamo un pensiero intenzionale, ce la caveremmo alla grande‼️🤔

Beh, forse non è del tutto vero: ci sono occasioni in cui abbiamo un pensiero intenzionale e la mancanza di azione gioca a nostro favore. 😅

Immaginate di essere sposati ma di conoscere una donna attraente a una conferenza. Nella vostra mente passano molti pensieri intenzionali: "La chiamo in camera e la invito a cena", "Le propongo di andare in un locale domani sera", "Le dico che sono molto attratto da lei".
Poi in realtà non mettete in pratica nessuno di questi pensieri, salvando il vostro matrimonio.

Non abbiamo bisogno di una pillola magica che ci aiuti ad agire in base ai pensieri, bensì della 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁à 𝗱𝗶 𝘀𝗰𝗲𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝘀𝗲 𝗮𝗴𝗶𝗿𝗲 𝗼𝗽𝗽𝘂𝗿𝗲 𝗻𝗼 𝗮 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗼.

Se l'obiettivo è avere un corpo sano, dobbiamo fare scelte salutari e prendere abitudini che favoriscano il benessere fisico e mentale. ❤️

Ciò di cui abbiamo davvero bisogno è un 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗰𝗰𝗶𝗼 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 che ci permetta di passare all'azione tenendo conto delle 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗲.

E tu, pensi mai a quale sia il tuo scopo❓❤️

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Siamo arrivati al terzo elemento fondamentale della terapia 𝗠𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮: è molto importante fare una distinzione tra 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 e 𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶.

Tra i due c'è una differenza abissale, simile a quella tra la fotografia di una crostata al cioccolato e una vera crostata al cioccolato. 🤳🏻🥧

Personalmente, preferirei anche solo una piccola fetta di torta alla foto di un dolce intero, per quanto bello. 😋

Non ho nulla in contrario alle buone intenzioni, ma prediligerei un 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲 𝗮 𝘂𝗻 𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗱𝗲𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮. 🌊

Non è detto che un'intenzione sfoci in un'azione, e il 92% di noi (o più) lo sa per esperienza... basti pensare ai buoni propositi per l'anno nuovo. 🤫 🍾

Non sto dicendo che le intenzioni siano prive di valore. In alcuni casi 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗼𝗿𝗿𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, se non addirittura i 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶 𝗻𝗼𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗼 𝗮𝗹𝘁𝗿𝘂𝗶𝘀𝘁𝗶, ma in molte circostanze non è così.

Le intenzioni possono condizionare le modalità di azione, benché l'influenza delle azioni sulle intenzioni possa essere più decisiva.

𝗗𝗼𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮𝗯𝗯𝗮𝗻𝗱𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗹'𝗶𝗱𝗲𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗮𝗹𝗱𝗲, 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲, 𝗰𝗼𝗻𝗱𝘂𝗰𝗮𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹'𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲!

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🏮 Il secondo principio cardine della terapia 𝗠𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮 è la convinzione che l'esperienza interiore (emozioni e pensieri), sia fondamentalmente 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 da parte della volontà.

Se cadiamo in preda all'𝗮𝗻𝘀𝗶𝗮 prima di un colloquio di lavoro, non possiamo costringerci a essere rilassati e disinvolti.

Se compilare la dichiarazione dei redditi è 𝗳𝗿𝘂𝘀𝘁𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲 e 𝗻𝗼𝗶𝗼𝘀𝗼, non possiamo schioccare le dita e trovarla di colpo entusiasmante.

La 𝗽𝗿𝗲𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 emerge nonostante il desiderio di evitarla.

L'𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 si manifesta sotto forma di pugno allo stomaco, palmi sudati o groppi in gola.

Se siamo 𝗱𝗲𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶 ci sentiamo dire di "𝘵𝘪𝘳𝘢𝘳𝘤𝘪 𝘴𝘶" o di "𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢𝘳𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘪𝘵𝘪𝘷𝘰", ma scopriamo che queste strategie sono spesso inefficaci.

𝗜 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗹𝗼𝗿𝗼. 𝗩𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗲 𝘃𝗲𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗶𝘀𝗰𝗼𝗻𝗼, 𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗲𝗺𝗼𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗼𝗿𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝘀𝗽𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗲𝗮.

Sentiamo una nuova canzone e siamo 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶 di ascoltarla.

Conosciamo qualcuno a una festa e proviamo 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

La premessa di 𝗠𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮, secondo cui i pensieri e le emozioni sono perlopiù incontrollabili, porta con sé questi consigli:

🌸𝗔𝗖𝗖𝗘𝗧𝗧𝗔𝗥𝗘 𝗜 𝗣𝗘𝗡𝗦𝗜𝗘𝗥𝗜 𝗘 𝗟𝗘 𝗘𝗠𝗢𝗭𝗜𝗢𝗡𝗜.
🌸𝗔𝗡𝗭𝗜𝗖𝗛É 𝗟𝗢𝗧𝗧𝗔𝗥𝗘 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗥𝗢 𝗖𝗜Ò 𝗖𝗛𝗘 𝗔𝗩𝗩𝗜𝗘𝗡𝗘 𝗡𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗩𝗢𝗦𝗧𝗥𝗔 𝗠𝗘𝗡𝗧𝗘, 𝗔𝗖𝗖𝗘𝗧𝗧𝗔𝗧𝗘𝗟𝗢.

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🏮 Shoma Morita usava la parola giapponese 𝗮𝗿𝘂𝗴𝗮𝗺𝗮𝗺𝗮 che significa: prendere le cose come sono. Accettare di essere ansiosi, depressi, accaldati, nervosi e ... continuare a fare ciò che per noi è importante.

Nell'𝗮𝗿𝘂𝗴𝗮𝗺𝗮𝗺𝗮 riconosciamo la qualità della 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮, simile a quella insegnata da molte arti marziali 🥋

Quando l'avversario è più robusto o più forte, la resistenza diretta non è efficace, così impariamo a sfruttare la sua energia contro di lui.
Con la 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 una persona minuta può sconfiggerne una grande e grossa.
Con la 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 un individuo dalla volontà debole può sconfiggere l'ansia e la depressione.

🌸 Non è necessario sgomitare o sopraffare la depressione.

🌸La accettiamo senza provare a scappare e la invitiamo a stare con noi mentre prepariamo la cena, facciamo la spesa o portiamo a spasso il cane.

🌸L'ansia è al nostro fianco mentre facciamo la nostra presentazione davanti a una sala affollata.

𝗟𝗔 𝗠𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢𝗥 𝗣𝗔𝗥𝗧𝗘 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗘 𝗜𝗡𝗖𝗢𝗠𝗕𝗘𝗡𝗭𝗘 𝗘 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗘 𝗗𝗜𝗙𝗙𝗜𝗖𝗢𝗟𝗧À 𝗖𝗛𝗘 𝗔𝗙𝗙𝗥𝗢𝗡𝗧𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗦𝗧𝗜𝗠𝗢𝗟𝗔 𝗜 𝗣𝗥𝗢𝗖𝗘𝗦𝗦𝗜 𝗠𝗘𝗡𝗧𝗔𝗟𝗜 𝗘𝗗 𝗘𝗠𝗢𝗧𝗜𝗩𝗜.

Paura, ansia, noia, frustrazione e pessimismo ci inseguono ad ogni passo.

E così, l'𝗮𝗿𝘂𝗴𝗮𝗺𝗮𝗺𝗮 ci permette di voltare pagina perché siamo consumati dalle cose "𝘤𝘰𝘴ì 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰".

🎋 Solo quando smettiamo di provare a fuggire dalle circostanze "𝘤𝘰𝘴ì 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘴𝘰𝘯𝘰" possiamo andare avanti e vivere in modo più naturale e significativo

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🏮 All’inizio del XX secolo lo psichiatra giapponese 𝗦𝗵𝗼𝗺𝗮 𝗠𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮 elaborò il modello di psicologia che da lui prese il nome.

🏮Basata sullo Zen e ispirata a una concezione orientale del mondo, la 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗠𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮 è un approccio che incoraggia 𝗹’𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

Nei prossimi post esaminerò i suoi quattro elementi fondamentali:

𝟭. 𝗟’𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗰𝘂𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲: 𝙡'𝙖𝙧𝙪𝙜𝙖𝙢𝙖𝙢𝙖

𝟮. 𝗟𝗮 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶

𝟯. 𝗔𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲

𝟰. 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗽𝗶𝗻𝗴𝗲 𝗱𝗮𝘃𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲?

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𝑷𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝒑𝒓𝒐𝒔𝒔𝒊𝒎𝒐 𝒂𝒏𝒏𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒗𝒐𝒔𝒕𝒓𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂, 𝒔𝒊𝒆𝒕𝒆 𝒅𝒊𝒔𝒑𝒐𝒔𝒕𝒊 𝒂 𝒐𝒔𝒂𝒓𝒆 𝒄𝒆𝒓𝒄𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒅𝒂 𝒅𝒊𝒗𝒆𝒓𝒔𝒂 𝒊𝒏𝒗𝒆𝒄𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒖𝒏𝒊𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒓𝒗𝒊 𝒐 𝒔𝒖𝒃𝒊𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒊𝒆𝒓𝒐 𝒅𝒐𝒎𝒊𝒏𝒂𝒏𝒕𝒆 𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒆❓

Vi avevo lasciato con questo quesito nel post precedente.💡

E la mia risposta è che non esiste un modo 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗼 per farlo. 😅

Se volete imparare a fare immersioni, prima o poi dovrete tuffarvi in acqua.

Abituatevi alla 𝗽𝗮𝘂𝗿𝗮 e all'𝗮𝗻𝘀𝗶𝗮, perché con ogni probabilità vi accompagnerà in questa avventura. Ed è normale essere assaliti da fastidiose insicurezze. Quasi tutti hanno qualche dubbio quando affrontano qualcosa di 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼.

Guardatevi dai progetti che implicano lunghe attese, quelli che rinviate a quando andrete in pensione o a quando i ragazzi andranno all'università... non sappiamo neppure quale sarà la nostra situazione domani, figuriamoci fra cinque anni. ⏳

⚠️ Il rischio più grande che possiate correre è 𝗻𝗼𝗻 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗻𝘂𝗹𝗹𝗮 pur sapendo di dover fare qualcosa.

Forse il prossimo anno della vostra esistenza dovrebbe essere accompagnato da un avvertimento: l'inazione e la sicurezza possono nuocere al vostro scopo!❣

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... 𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒍𝒂 𝒎𝒆𝒕𝒕𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒔𝒊 𝒕𝒓𝒂𝒕𝒕𝒂 𝒅𝒊 𝒄𝒐𝒓𝒓𝒆𝒓𝒆 𝒅𝒆𝒊 𝒓𝒊𝒔𝒄𝒉𝒊❓

Continuiamo ad abitare nella stessa casa 🏡 e a lavorare nello stesso ufficio 🖨️.
Dedichiamo il tempo libero agli stessi hobby 🎣.
Magari passiamo persino le vacanze nello stesso posto ogni anno🏖️.

Cerchiamo di riempirci l'esistenza con il "𝗻𝗼𝘁𝗼" ed evitiamo l'inaspettato. In questo modo la vita smette di essere un'avventura in cui incontriamo e scopriamo il "𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼".

Questo atteggiamento abitudinario ci dà un'illusione di 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗲 𝘁𝗿𝗮𝗻𝗾𝘂𝗶𝗹𝗹𝗶𝘁à.

Viviamo in una società che ci raccomanda continuamente di non correre rischi.
I rischi sono negativi‼️ Sono pericolosi‼️
Risparmiate i soldi per le emergenze.
Estendete la garanzia sul vostro acquisto.
Non mettetevi alla guida quando piove.
E non dimenticate l'assicurazione: sull'auto, sulla casa, sui viaggi aerei sulla salute e naturalmente sulla vita.

La nostra cultura ci esorta ad andare sul 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗼, e in alcuni casi è una buona idea. Le cinture di sicurezza, il sesso protetto e il backup dell’hard disk sono tutte ottime precauzioni.

Il problema nasce quando la sicurezza domina il vostro passaggio sulla terra e non lascia spazio ai 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶.

Così per il prossimo anno della vostra vita, siete disposti a osare cercando una strada diversa invece che uniformarvi o subire il pensiero dominante o comune❓😌❤

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[𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒐 𝒂 𝒔𝒂𝒑𝒆𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒆 𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒊𝒏𝒕𝒓𝒂𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆𝒓𝒆?]

Che cosa conta veramente❓ Che cosa è davvero importante, e non solo urgente, in questo momento❓

Gli impegni 𝘂𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 sono così numerosi che possiamo passare dall'uno all'altro senza dedicare neppure un minuto ad attività molto 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶.

Tuttavia, se pensiamo alla nostra mortalità, ci rendiamo conto che probabilmente rimpiangeremo di aver trascurato alcune attività importanti quando, alla fine, il tempo scadrà (per sempre!).

È dunque indispensabile ritagliarsi regolarmente qualche momento per le attività importanti ma non necessariamente urgenti.❣️

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Gerarda Mariconda│ Psicologa│Psicoterapeuta in formazione strategica ad orientamento neuroscientifico
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[𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒐 𝒂 𝒔𝒂𝒑𝒆𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒆 𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒊𝒏𝒕𝒓𝒂𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆𝒓𝒆?]

Siete mai stati protagonisti di un episodio in cui credevate di non aver fatto nulla di male o di fuori luogo ma poi, riflettendo meglio, vi siete resi conto di aver causato disagio o imbarazzo all'altra persona❓😅
Pian piano avete iniziato a provare rimorso o senso di colpa per la vostra condotta e avete deciso di chiedere scusa. Forse avete scritto un messaggio o alzato il telefono e chiamato l'interessato. 😔

Questo è un semplice esempio di come l'𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗶𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 possa aiutarvi a capire che cosa sia necessario fare.👍🏻👍🏻

Molti di noi, tuttavia, hanno un'esistenza così frenetica da non avere il tempo di riflettere sulle proprie azioni. Passiamo da un impegno all'altro senza fermarci a valutare cosa conta davvero. 🏃‍♀️

L'𝗲𝗻𝘁𝘂𝘀𝗶𝗮𝘀𝗺𝗼 però è un'arma a doppio taglio: ci induce a non mollare un progetto o un programma di allenamento, ma può anche renderci sordi a domande significative sulle nostre scelte, sui nostri comportamenti e sull'uso del tempo.

👉🏻 A volte una vacanza o un ritiro consentono di vedere la propria vita personale e lavorativa in un'ottica diversa.😎
Potreste concludere che è ora di cambiare posto di lavoro o addirittura professione. O magari trasferirvi. O di imparare a suonare il pianoforte.❣

Nei prossimi post tornerò a concentrarmi sul quesito iniziale: 𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒐 𝒂 𝒔𝒂𝒑𝒆𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒆 𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒊𝒏𝒕𝒓𝒂𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆𝒓𝒆?

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Gerarda Mariconda│ Psicologa│Psicoterapeuta in formazione strategica ad orientamento neuroscientifico
📧[email protected]
📍 Salerno

[𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒐 𝒂 𝒔𝒂𝒑𝒆𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒆 𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒊𝒏𝒕𝒓𝒂𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆𝒓𝒆?]

"Qual è il mio obiettivo?" è una domanda pericolosa.
Se la formulate mentre siete su Instagram, guardate la tv, o leggete un romanzo d'amore, potreste avere fretta di trovare una giustificazione per quello che state facendo.

Potreste rendervi conto che un'attività è poco utile e che ci sono molte altre cose assai più proficue e importanti.

Può darsi che richiedano più fatica, che siano meno divertenti e magari più difficili e complesse, ma probabilmente sono più coerenti con uno scopo fruttuoso.

Perciò forse è arrivato il momento di interrompere ciò che state facendo e di 𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝗿𝘃𝗶 𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗼𝘀'𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼‼️

Vi starete chiedendo allora che fine fa la 𝘀𝗽𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗲𝗶𝘁à❓ La possibilità di abbandonarsi al momento e godersi la vita❓

Io sono una grande sostenitrice della 𝘀𝗽𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗲𝗶𝘁à, e anche della 𝗴𝗶𝗼𝗶𝗮 e della 𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à, ma la maggior parte di noi è più brava nella spontaneità che nell'autodisciplina.

🌟 Non rinunciate alla spontaneità, dunque. E, per favore, non sacrificate la gioia e la flessibilità.

Limitatevi a migliorare sul fronte dell'𝗮𝘂𝘁𝗼𝗱𝗶𝘀𝗰𝗶𝗽𝗹𝗶𝗻𝗮, un'abilità da coltivare se non si sa passare all'azione quando è necessario. ❣️

Nei prossimi post tornerò a concentrarmi sul quesito iniziale: 𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒐 𝒂 𝒔𝒂𝒑𝒆𝒓𝒆 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒆 𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒊𝒏𝒕𝒓𝒂𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆𝒓𝒆?

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Gerarda Mariconda│ Psicologa│Psicoterapeuta in formazione strategica ad orientamento neuroscientifico
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📍 Salerno