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studio di alimetazione. L'importanza dell'alimentazione per mantenere o migliorare il nostro benessere non solo per perdere peso.
Bellezza, cosmetici e cura del corpo
Per organizzare l' evento al meglio chiediamo a tutte le persone interessate a ve**re all' open day di prenotare.
Giovanna Cell 3471474738
Accade che un cliente vada a mangiare in una pizzeria di Sant’Angelo Lodigiano. Mangia benissimo, su sua stessa ammissione. Poi, però, quando esce decide di aprire Google e lasciare questa recensione:
“Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay, non mi sono accorto subito perché sono stati composti, e un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà mi dispiaceva ma non mi sono sentito a mio agio. Peccato perché la pizza era eccellente e il dolce ottimo, ma non andrò più”.
La risposta della titolare, Giovanna Pedretti, è un piccolo manuale su come si trattano omofobi, abilisti e ogni forma di discriminazione.
“Egregio cliente,
apprezziamo il suo impegno per valutare il nostro servizio attraverso la sua recensione. Nonostante questo ci tenevo a farle presente che il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai nostri ospiti sono l’educazione e il rispetto verso ognuno. Le sue parole di disprezzo verso ospiti che non mi sembra vi abbiano importunato, mi sembra una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole. Ci tengo inoltre a sottolineare che non è passato inosservato il suo sguardo infastidito anche verso il ragazzino in carrozzina. A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto, credo che il nostro locale non faccia per lei. Le chiediamo gentilmente di non tornare da noi”.
Perfetto.
Per la cronaca, la pizzeria si chiama “Le Vignole”, Giovanna Pedretti è già nota per splendide iniziative sociali come “la pizza sospesa” e va urlato il suo nome e il nome del ristorante perché tutti ci vadano a mangiare.
La pizza è pure “eccellente”.
ABBIAMO ADERITO ALL'APPELLO della Rete Mamme da Nord a Sud PUBBLICATO IERI IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE PER LA PACE e rivolto al Governo e al Parlamento Italiano per chiedere LA PACE, in questo inizio 2024 che vede ancora nel mondo intero conflitti sanguinosi.
Ecco il testo dell'appello sottoscritto dai movimenti della Rete:
«Noi che ogni giorno lottiamo per la salute dei nostri figli e figlie nella guerra quotidiana contro l’inquinamento delle nostre città e delle nostre terre, noi donne che ci scontriamo con le ecomafie e le istituzioni che non ci tutelano, spesso addirittura colluse e coinvolte nei disastri ambientali.
Noi che ogni giorno vediamo ammalarsi o morire bambine e bambini, figlie e figli nostri e di altri, per l'inquinamento.
Noi che veniamo da Taranto, dalle zone venete e piemontesi contaminate dai Pfas, dalla pianura padana, area tra le più inquinate d'Europa. Noi che veniamo dalla Sicilia avvelenata dal petrolchimico, dalle troppe zone Sin che ancora aspettano le bonifiche, dai territori ostaggio e inquinati dalle basi militari e delle fabbriche di armi...
Noi che tocchiamo con mano i tentacoli di morte della guerra che parte anche qui, dai nostri territori. Perché dai nostri territori partono armi e ordigni di morte, dalla fabbrica Simmel di Colleferro come dalla Rwm in Sardegna, destinati a territori in guerra come l'Arabia Saudita, l'Ucraina, Israele.
Noi che vediamo distruggere la Terra e compiere azioni insensate sui suoi abitanti in nome del denaro, del profitto, del privilegio, dell'idea che esistano nazioni e persone che valgono più di altre.
Noi che vediamo la sofferenza negli ecosistemi, la perdita di fertilità nei suoli, la violenza nei confronti di tutti gli esseri viventi e del ciclo ecologico della vita.
Noi che rileviamo una colpevole mancanza di investimenti seri nell'educazione, nella diplomazia, nel migliorare la capacità di dialogo, di accoglienza, di vera attenzione per l'ambiente e le persone.
Noi, mamme da Nord a Sud, allenate ad una maternità universale che comprende l'attenzione alle nostre comunità, ci dichiariamo ribelli.
Ci ribelliamo a ciò che vediamo ogni giorno: bambine e bambini morti per le conseguenze dell'inquinamento qui nei nostri territori, così come bambine e bambini che cadono sotto le bombe e le macerie delle guerre nel mondo, per la fame e per gli stenti, in una atrocità senza fine, insensata, che può e deve essere fermata subito.
Chiediamo la bonifica dei siti inquinati; chiediamo cura e attenzione per la terra e il paesaggio, il suolo vivo, il cibo buono e la biodiversità; chiediamo lo stop alle industrie inquinanti così come a quelle di armi; chiediamo lo stop all'invio di armi; chiediamo di togliere dai capitoli di bilancio i finanziamenti alle industrie belliche e ai combustibili fossili; chiediamo scelte anticolonialiste. Le guerre hanno il solo scopo di portare il profitto a pochi e lasciare il resto della popolazione nella povertà e inquinamento, distruggendo il pianeta e azzerando il futuro.
Basta guerra, parli la pace, in nome delle vite innocenti che non hanno alcuna colpa.
Non possiamo assuefarci all'orrore dei bambini straziati. Pace subito! Cura dei territori, amore per l'umanità. Uccidere i bambini vuol dire condannare a morte l'umanità.
(per aderire [email protected])
Prime adesioni:
Cinzia Guaita
Comitato Riconversione RWM per il lavoro sostenibile e Rete Warfree-liberu dae sa gherra
Lorella Cappio e Carla Borreca, Forum H2O Abruzzo, NO HUB DEL GAS Abruzzo
Giovanna Margadonna, Comitati cittadini per l'ambiente di Sulmona
Clementina Piluso, l’Ass Sos La piana del Casone Scarlino-Grosseto
Linda Maggiori, Faenza eco-logica
Ina Camilli, comitato residenti Colleferro
Consulta le Donne di Colleferro, SIN valle del Sacco
Nadia d’Arco Rete no Rigass no Gnl
Francesca Marino, Comitato la Piazza della val di Cornia, Piombino
Maria Grazia Bonfante, Salviamo il paesaggio provincia di Cremona
Raffaella Giubellini e le donne Basta Veleni Brescia
Mamme contro inceneritore e fonti inquinanti di Mantova
Mamme per la Salute e l'Ambiente ODV Venafro
Cinzia di Modica, Comitato stop veleni Augusta Siracusa Priolo Melilli.
Daria Prandstraller, No Passante, Bologna
Daniela Spera Legamjonici Taranto
Ass. Giustizia per Taranto
Mamme no Pfas Veneto
Milena Prestia, Presidio No Inceneritori No Aeroporto Firenze.
AlterPiana Firenze Prato Pistoia
Ass. Acqua Bene Comune Pistoia e Valdinievole ODV,
Ass. Alleanza Beni Comuni Pistoia ODV,
Comitato Obiettivo Periferia
Rita Melis, Difesa Sanità Pubblica ( Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica)
Rosalba Luzzi, Bio-distretto del Montalbano; Gas Fico Carmignano; Le Montalbane
Franca Guelfi, Vivere Vado
Roberta Caldera, Comitato La Roccia giustizia e verità per il futuro, Gavardo
Clara Gonnelli, Massa Carrara, Associazione per i Diritti dei Cittadini aps (ADiC Toscana APS)
Paola Lucarini, Ass. Ondaverde - Mal'aria Falconara Marittima
Presidio della Val d’agri di Libera Basilicata
Pamela vi aspetta
Una iniziativa del Nuovofilmstudio in collaborazione col coordinamento NO RIGASSIFICATORE cui vi invitiamo a partecipare.
Suggerisco di evitare di cibarsi ancora di polpo, in qualsivoglia modo venga cucinato e ammannito. Si tratta di un vivente selvatico, empatico, evoluto e particolarmente intelligente, anche se non nella nostra declinazione unicamente cerebrale. Non che gli altri viventi non lo siano, ma il polpo è diverso, come dimostrano diverse esperienze di studio. Non merita la nostra macellazione cruenta, ammesso che qualche vivente la possa mai meritare. Merita la nostra simpatia.
Siccome poi il suo consumo è in massiccio incremento, si prospettano allevamenti intensivi (per un animale non gregario peggio del manicomio) che sono da evitare come la peste. In attesa magari del "pesce coltivato" sicuro, lasciamolo in pace. Nessuno morirà di fame senza, anche perché quello dei paesi poveri nordafricani è destinato al consumo nostro e degli asiatici. E la tradizione culinaria cambierà, come è cambiata già molte volte in passato. Proprio come il gusto.
Non esistono animali superiori, né esistono gerarchie, solo viventi fra i viventi.
ATTENZIONE!!!
PRESIDIO CONTRO RIGASSIFICATORE
L'incontro di Snam e Commissario Toti con il Comune di Vado è stato spostato a Genova.
IL PRESIDIO DI PROTESTA È CONFERMATO PER DOMANI, MERCOLEDÌ 23 AGOSTO, A PARTIRE DALLE ORE 14,30 DAVANTI AL COMUNE DI VADO LIGURE.
Tutti i gruppi/associazioni/comitati interessati sono invitati a partecipare con i loro striscioni
https://www.viverevado.it/category/notizie/estateincampo-2/
“Regole preventive per non ammalarsi”
Mantenere le distanze
dai pensieri tossici
dal senso di colpa
e dalla vergogna.
Non mescolare i tuoi sogni
con chi non ne ha mai realizzato
uno suo.
Igienizzare gli angoli del cuore
da chi hai lasciato andare.
Coprirsi gli occhi
davanti all’ipocrisia
e procedere.
Coprirsi la bocca
davanti alle provocazioni
e procedere.
Coprirsi le orecchie
davanti alle critiche sterili
e procedere.
Far entrare aria
e spalancare le vedute strette.
Scegliere 5 persone
migliori di te in fatti e parole
e offrirgli un posto
a tavola e nel tuo cuore.
Evitare in ogni modo il contatto
con i qualunquisti,
i perbenisti,
i pressapochisti,
con quelli in cerca di una scusa,
con gli adagiati
sul divano del lamento.
Farsi contagiare
solo dagli inquieti, dai poeti,
dagli acrobati del possibile,
dagli smaniosi,
da chi non vede l’ora.
Se non ne conosci nessuno,
cercali.
Di gente che vuole vivere
è pieno il mondo.
Manuela Toto
Gli integratori probiotici utili alleati contro l’antibiotico-resistenza Il dottor Scotto di Vettimo affronta l'interessante tema dell'utilizzo dei probiotici come valido ausilio per affrontare il problema dell'antibiotico-resistenza. Ringraziamo il portale Generiamo Salute per l'autorizzazione alla diffusione.
Erroneamente si pensa che il prodotto surgelato costi più del fresco, ma non sempre è così☝🏼
Innanzitutto, mentre i prodotti freschi risentono di un rincaro dei prezzi durante l’anno, il surgelato non subisce rincaro dovuto alla stagionalità, questo perché viene raccolto o pescato nei momenti più convenienti dal punto di vista economico💰
In secondo luogo, bisogna considerare che nel caso dei surgelati si consuma il 100% di ciò che viene acquistato, in quanto essi sono stati già privati di tutte le parti non commestibili - come spine, pelli e bucce e quindi a parità di peso si acquista più prodotto commestibile✅
Inoltre, considerando che i prodotti surgelati sono da considerarsi validi anche dal punto di vista nutrizionale, possiamo consumarli in un modello alimentare vario ed equilibrato🍎
Fonte👉🏼Istituto Italiano Alimenti Surgelati
Far leggere un libro è un reato? In America sì: rischiano fino a dieci anni di carcere i professori e i bibliotecari che fanno circolare tra i giovani i libri «proibiti».
Se avete una copia di Peter Pan o del Diario di Anna Frank, beh dovreste incominciare a preoccuparvi. No, non si tratta di uno scherzo. Purtroppo è quanto sta accadendo in America dove, e qui cito testualmente: «i bibliotecari che continuino a conservare copie di tali libri nei loro scaffali o ancora peggio continuino a fornirle ai minori, vengono trattati come criminali. In Oklahoma, per esempio, rischiano fino a 10 anni di carcere, in Arkansas 6.»
Ma perché sta succedendo tutto ciò? A quanto pare, secondo questi luminari, Peter Pan e Il diario di Anna Frank sarebbero diseducativi per i giovani. Il cacciatore di aquiloni, invece, è stato vietato perche «promuove la cultura islamica». Ma la maggior parte dei libri vietati sono quei libri che trattano del passato razzista dell’America. Hanno pensato che se non potevano riscrivere la loro storia, tanto valeva cancellarla. Fingere che non sia mai esistita.
Vi ricordate 1984? Ricordate come venivano controllate le persone? Il Partito cambiava e riscriveva il passato, di continuo, perché se controlli le informazioni che vengono date alla gente, controlli quelle persone. Ecco, in America sta avvenendo un vero e proprio rogo virtuale dei libri, in stile 1984, ma allora perché i media italiani non ne parlano? Ve lo siete chiesto?
Perché oggi giornalisti e scrittori sono troppo occupati a demolire il nostro di passato, ad attuare una forma più blanda di censura, dove non è che ti vietano di leggere certi libri, ma te li «sconsigliano», dicendoti: «sono antiquati, propongono modelli educativi che non stanno al passo con i tempi». Vedete, il censore non è soltanto chi brucia i libri, ma chi si arroga il diritto, in nome della morale, del progresso o del femminismo, di dirti cosa dovresti leggere. Ecco, se qualcuno vi dice che gli scrittori russi sono pericolosi, che studiare il latino non serve a nulla, che leggere la Bibbia significa essere dei puritani, mandatelo gentilmente al diavolo! Non lasciate che nessuno vi dica cosa potete o non potete leggere e pensare!
G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X
L’esposizione ai PFAS in gravidanza incide sul rischio di obesità dei nascituri - Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi Roma, 26 giugno 2023 (Agenbio) – Secondo uno studio condotto dai ricercatori della Brown University, le donne in gravidanza esposte alla presenza degli PFAS correrebbero un rischio maggiore di partorire bambini destinati all’obesità. La ricerca dimostra per la prima volta un collegamento fra l....
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Leggere che oggi è il compleanno di John Carlos mi permette di fare un salto fuori dal calcio e parlare di qualcosa di estrema attualità nonostante si torni indietro nel tempo di più di 50 anni.
Il 16 ottobre 1968, John Carlos e Tommie Smith vengono espulsi dalla nazionale olimpica degli USA.
Qualche giorno prima erano diventati "eroi", sportivamente parlando, per aver conquistato nella finale dei 200 metri il terzo e il primo posto.
Ma per trasformarsi da eroi a "indesiderati" da espellere bastò un gesto.
Un gesto eseguito da entrambi contemporaneamente.
Dopo la premiazione, durante l'inno americano, sollevarono il pugno chiuso guantato a lutto e abbassarono la testa.
Quella posa, diventata storica, era a favore dell'Organizzazione Ophr (Olympic Project for Human Right) che lottava per ottenere per gli atleti afroamericani pari diritti nell'assegnazione delle borse di studio per meriti sportivi.
Entrambi sapevano quanto fosse fondamentale una borsa di studio per i ragazzi afroamericani in quel periodo per uscire da situazioni di povertà e per poter seguire i propri sogni.
Tommie era il settimo di dodici figli di un lavoratore che si spezzava la schiena nei campi di cotone: stipendio basso, tante ore di lavoro, diritti zero.
John era figlio di un eroe di guerra, cresciuto ad Harlem in povertà e aveva "sviluppato" le sue doti di velocista scappando dai poliziotti che lo beccavano a rubare cibo per la sua famiglia dai treni merci.
Una protesta, quella del pugno, più che legittima.
Ma nel 1968, in un mondo incendiato dalla protesta giovanile e dalla lotta all'oppressione, era un gesto da punire e condannare.
Per quindici anni i due atleti subirono minacce telefoniche ad ogni ora del giorno.
La moglie di John arrivò a suicidarsi a causa del clima di odio contro la sua famiglia.
Entrambi furono privati della possibilità di gareggiare e finirono a lavorare come scaricatori di porto e buttafuori.
Solo quarant'anni dopo vennero riabilitati e riconosciuti come paladini della lotta per i diritti.
Ma durante quei 40 anni, persero molti amici, pochi rimasero al loro fianco.
Uno in particolare.
Nella foto della protesta, insieme a loro, si può vedere anche un ragazzo bianco: l'australiano Peter Norman che aveva fatto secondo.
Ingrandendo l'immagine si vede che Norman aveva appuntata al petto una spilla dell'Ohpr.
Anche Peter dopo l'Olimpiade di Città del Messico dovette smettere di correre, lavorando una vita intera come macellaio.
Morì nel 2006 e il giorno dei suoi funerali, a portare la bara c'erano due vecchi amici: John e Tommie
Se compraste tutti uova con il codice 0 nessuno creerebbe allevamenti intensivi x le uova. La vostra scelta d'acquisto può pilotare la produzione
Mi arrendo.
TESTIMONI, NON VITTIME
Tina Turner ha compiuto il suo viaggio in questa esistenza, e oggi celebriamo il suo lascito. La sua presenza fisica insubordinata e autentica, la voce che ci ha insegnato il ruggito della leonessa, quel “You’re simply the best” che è diventato un inno per tante, ma non solo.
Anni di violenza agita dal compagno d’arte e di vita Ike avevano reso la sua vita un inferno. L’incontro con il buddismo di Nichiren Daishonin risvegliò in lei la consapevolezza del suo valore, la comprensione che nessuna condizione esterna può determinare chi siamo e come vogliamo vivere. Il film “Tina - What's Love Got to Do with It” racconta la svolta che ciò ha portato nella sua vita, rendendola quella campionessa di resistenza che conosciamo, capace di affrontare a testa alta i grandi dolori che ha incontrato nella vita – la morte di due figli, tre gravi malattie.
Il film e lei stessa sono di grande incoraggiamento per le donne che si trovano nella stessa situazione, così come le diverse interviste facilmente reperibili in rete in cui “canta” la sua gioia di vivere e la sua profonda comprensione di come la violenza può renderci vittime infelici e distrutte o diventare la molla per rendere la nostra esistenza la proclamazione del significato della vita.
Ricordando come la pagina “Insieme per le donne” sia nata per stigmatizzare come un rapper usava la musica per veicolare pericolosi contenuti misogini e violenti, con questa grande artista abbiamo l’esperienza opposta, come l’arte possa diventare strumento di salvezza e cambiamento.
Grazie Tina Turner, we’re simply the best.
Judith Pinnock
Appuntamento mercoledì 10 maggio c/o il circolo La Speranza per parlare di benessere e alimentazione.
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