Comitato Io Amo gli asili nido comunali di Taranto

Comitato a difesa degli asili nido comunali di Taranto

07/02/2021

Asili, mense e trasporto scolastico fermati dal Covid-19, compensazioni e rimborsi per le rette già versate

L’amministrazione Melucci vara un’altra misura per mitigare gli effetti dell’emergenza sanitaria e del lockdown sulle famiglie tarantine.

Nell’ultima seduta di giunta è stato approvato un provvedimento che consentirà, previa domanda, di ottenere il rimborso delle rette già versate per i servizi di mensa e trasporto scolastico e per gli asili nido, relativamente ai mesi durante i quali non è stato possibile usufruirne a causa del lockdown e dell’emergenza sanitaria.

Il rimborso sarà previsto per chi ha completato il ciclo scolastico nell’anno 2019/2020. Per gli utenti che usufruiranno dei servizi anche nell’anno 2020/2021, invece, è prevista una compensazione con le rette da versare. Non potranno usufruire di rimborsi e compensazioni gli utenti degli asili nido beneficiari di bonus “asilo nido” e bonus bebè.

«Insieme a tutti gli altri che abbiamo prodotto in questi mesi – le parole del sindaco Rinaldo Melucci –, questo provvedimento è un altro elemento delle politiche attuate a sostegno delle famiglie, per consentire loro di alleviare gli effetti di un’emergenza che non ha precedenti, oltre che un’azione di equità sociale».

Le domanda per richiedere rimborsi e compensazioni sono disponibili sul sito internet del Comune di Taranto, alla pagina
http://www.comune.taranto.it/index.php/elenco-aree-tematiche/scuola-ed-istruzione/asili-nido-comunali.

21/01/2021

Comitato io amo i nidi comunali Taranto

Un nido comunale sicuro per le bambine, i bambini ed il personale impegnato é possibile.

Le educatrici, e il personale di supporto (dipendente da ditta privata) impegnato negli asili nido comunali ha effettuato nei giorni scorsi a tappeto i test rapidi per il COVID-19.

A parte l’ovvia considerazione che sarebbe stato opportuno effettuare lo screening prima che il personale tutto rientrasse in servizio dopo la pausa per le vacanze natalizie, dobbiamo certamente dire che questo è un passo importante, indicatore di una certa attenzione da parte dell’amministrazione comunale per la tutela della salute dei bambini e delle lavoratrici. Oltre che, ovviamente per la continuità e la qualità del servizio.

Pensiamo tuttavia che preso isolatamente rischia di essere un provvedimento poco efficace.

Altre misure e procedure avrebbero dovuto forse essere adottate al momento del ritorno in asilo sia delle bambine e dei bambini, che delle figure familiari autorizzate ad accompagnarli. Questo per ricevere qualche garanzia in più (per quanto apparentemente formale) che durante la pausa per le vacanze anche loro non fossero diventati possibile veicolo di contagio. Ci riferiamo, per esempio, a certificati medici rilasciati dai medici curanti, oppure ad autocertificazioni.

In ogni caso pensiamo che sarebbe giunto il momento di un primo bilancio (allargato alle educatrici e ai rappresentanti delle famiglie), sostenuto dal contributo degli specialisti del dipartimento di igiene dell’ASL, su quello che è stato fatto dall’amministrazione comunale per adeguare le sedi a quanto previsto dal Piano Scuola ai fini della limitazione dei rischi da contagio. Ma soprattutto su quello che resta ancora da fare, e su quello che non sta funzionando come dovrebbe.

Qualcosa del genere c’è a giudicare dalle frequenti interruzioni del servizio che ad oggi si sono rese necessarie per contagi avvenuti o presunti.

Vorremmo che su tutta la materia ci fosse più trasparenza e discussione, fra tutte le componenti interessate.

Sarebbe a nostro parere doveroso far conoscere esattamente alle famiglie quanti casi di contagio si sono verificati in ciascun asilo dall’inizio dell’anno educativo fra: i bambini che li frequentano; i loro genitori, il personale educativo, e il personale della ditta che garantisce l’igiene e la pulizia nelle strutture.

Auspichiamo che ora ci sia la massima trasparenza (ovviamente nel rispetto della privacy) sui risultati dello screening effettuato nei giorni scorsi dal personale presso l’ASL.

Siamo convinti che avere elementi di conoscenza attendibili sulla situazione possa contribuire a mettere tutti nelle condizioni di operare al meglio, con più serenità, e nella reciproca fiducia. Sapendo che tutti (non solo il comune e il personale, ma anche le famiglie utenti) in una situazione così difficile sono chiamati a fare la loro parte e ad attenersi responsabilmente alle regole che vengono stabilite nell’interesse comune, e della continuità del servizio.

I componenti del comitato Io amo i nidi comunali

Taranto, 21 gennaio 2021

10/01/2021

Asili comunali chiusi dopo un giorno a Taranto. Rivolta delle famiglie, il Comune: "Necessario"

La sera del 6 gennaio è arrivato alle 22 un messaggio su WhatsApp che avvertiva delle chiusure, smentito pochi minuti dopo. Il 7 invece le due ordinanze firmate dal sindaco che impongono lo stop fino al 15

https://bari.repubblica.it/cronaca/2021/01/08/news/asili_nido_e_scuole_materne_comunali_chiusi_dopo_un_giorno_a_taranto_genitori_in_rivolta-281739444/

di Gino Martina per la Repubblica

31/12/2020

Buon 2021 a tutti gli innamorati degli asili nido comunali di Taranto!

27/12/2020

Importante notizia per tutti coloro che amano i nidi comunali di Taranto: grazie all'interesse dei consiglieri comunali Massimo Battista e Rita Corvace - membri del gruppo consiliare Una città per cambiare - Taranto - la situazione dei nidi tarantini approda in consiglio comunale.

Se ne discuterà infatti mercoledì 30 p.v. durante la seduta in modalità question time.

Sarà possibile seguire la discussione in diretta streaming tramite questo link:

http://www.magnetofono.it/streaming/taranto/

19/12/2020

Abbiamo appreso che l’assessora nuovamente incaricata dott.ssa Debora Cinquepalmi sta visitando i nidi rimasti a gestione diretta comunale.

Speriamo che questo voglia dire:
- impegno a far tornare presto comunali i tre nidi che stanno per essere dati in concessione a privati;
- assunzioni del personale necessario (coordinatrici, educatrici, cuochi), e supplenze;
- accesso ai finanziamenti del d.lgs. 65/17 per rinnovare gli arredi e le forniture dei materiali ludico-educativi occorrenti;
- coordinamento pedagogico e formazione del personale per un nuovo progetto educativo, nella prospettiva del sistema integrato 0-6;
- nidi ecosostenibili e plastic free;
- nidi per tutti per superare le disuguaglianze;
- discussione e verifica (condivisa da famiglie ed educatrici) sull’applicazione del Piano Scuola 20/21 nei nidi.
❤️🌈

Ecosistema Taranto

19/12/2020

Peccato per i due nidi chiusi, per le famiglie che si son dovute rivolgere (pagando somme più alte) ai nidi privati...ma tanto, chi se ne frega, buon natale a tutti!

🖍️ Gli auguri dell'amministrazione Melucci agli asili nido comunali

L’assessore alla Pubblica Istruzione Deborah Cinquepalmi, in questi ultimi giorni, ha visitato gli asili nido comunali Magicondo, Fantasia, Bruno Ciari, Madonna di Fatima, Zero Tre e Del Vasto, portando i saluti e gli auguri di buone feste del sindaco Rinaldo Melucci e dell’intera amministrazione al personale delle strutture, ai bambini e alle loro famiglie.

L’assessore Cinquepalmi, interpretando il sentimento dell’intera amministrazione, ha testimoniato a responsabili, educatrici e operatori degli asili l’apprezzamento per il lavoro svolto in un periodo così complesso.

06/12/2020

Deborah Cinquepalmi, dopo essere stata silurata dal sindaco Melucci, è nuovamente assessore alla pubblica istruzione. Dura la presa di posizione del consigliere comunale Massimo Battista, che ringraziamo per aver ricordato la disastrosa situazione dei nidi comunali:

"Continua il valzer degli assessori al Comune di Taranto e questa volta tocca alla Cinquepalmi rientrare in giunta.
Dall'insediamento, il Sindaco Melucci ha stravolto la sua stessa squadra svariate volte, perennemente alla ricerca di una maggioranza all'interno di un Consiglio sempre traballante.
Così, nel corso dei mesi, ci sono stati assessori talmente polivalenti da poter gestire più deleghe, con buona pace di chi crede che la competenza sia un valore essenziale per poter amministrare la cosa pubblica.
Sarebbe interessante capire come sia possibile silurare un assessore e rinominarlo dopo poche settimane e dopo aver lasciato, tra l'altro, gli asili nido comunali in una situazione disastrosa: due nidi sono al momento chiusi, Arcobaleno e Mimose, con le famiglie che si sono dovute rivolgere a strutture private con ingenti esborsi economici, ed un altro, il Bruno Ciari, è rimasto anch'esso chiuso per settimane a causa del covid senza che se ne avesse notizia.
La Cinquepalmi torna quindi a guidare la Pubblica Istruzione, espressione di uno dei tanti gruppi consiliari che compongono la maggioranza dimostrando, ancora una volta, che conta governare non certo farlo bene.
Calmato il mal di pancia di qualcuno per qualche settimana, il Sindaco potrà continuare la sua campagna elettorale, fatta di proclami amplificati a dovere da chi troppo spesso ignora che in Consiglio esiste ancora una sana opposizione.
Ad un anno e mezzo dalle elezioni, le grandi manovre sono già iniziate, peccato che a farne le spese, come sempre, è Taranto.
Sogno una città normale, in cui gli assessori vengano nominati per il loro curriculum e non per il gruppo consiliare che li sponsorizza".

25/11/2020

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo questo messaggio ricevuto da una mamma di una bambina iscritta e frequentante il nido comunale Bruno Ciari:

"Giusto per rincuorare chi non ha visto I propri i bambini inseriti nelle graduatorie comunali per mancanza di posti...Asilo nido Bruno Ciari: primo isolamento dopo 15 giorni scarsi di frequenza per un bambino positivo...Tutto finito bene, nessun altro positivo tra bambini e educatrici. Ora il nido era chiuso dal 7 per tot casi positivi tra ausiliarie e educatrici, ieri ci arriva comunicazione che oggi riaprivano le sezioni lattanti e grandi a partire dalle 9 per permettere il riordino degli ambienti dopo quasi 20 giorni di chiusura.... Bene! Se non fosse che stamattina alle 8:30 ci comunicano via whatsapp (ormai mail e telefonate sono superati...dirigente e Asl comunicano via whatsapp tramite le maestre) che si è presentata solo una maestra a scuola quindi solo i suoi bambini possono andare. E domani idem...Ora, dietro l’assenza del 90% del personale ci deve essere qualcosa...perché lo trovo assurdo. È interruzione di pubblico servizio ma oltre questo vorremmo anche capire che sta succedendo. Pare in atto uno sciopero e nessuno ne sa niente! A chi ci dobbiamo rivolgere per capirci qualcosa? Io lo amo l’asilo nido comunale ma mi piacerebbe chiarezza! Quindi in graduatoria o meno se siamo andati 20 gg è tanto è ci siamo pure beccati isolamento".

Cara mamma, vorremmo poterti aiutare, ma non c'è nessun assessore da poter contattare! Fa anche rima :)

20/11/2020

Riceviamo da un gruppo di educatrici e pedagogiste facenti parte del nostro comitato e pubblichiamo oggi, 20 novembre, giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza:

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Asili nido comunali alla ricerca di un’idea di futuro. Specificità del progetto educativo 0-3 e misure necessarie per fronteggiare la nuova emergenza sanitaria.

Pur nella situazione così complessa come quella che si sta vivendo per la nuova emergenza sanitaria, non possiamo fare a meno di segnalare quanto sia inquietante il silenzio dell’amministrazione comunale su tutta la vicenda che riguarda gli asili nido comunali, e sul fatto che ancora non sia stata assegnata la nuova delega assessorile per la Pubblica Istruzione.

È appena il caso di ricordare, infatti, che ben 2 asili nido comunali (sugli 8 che erano in funzione sino allo scorso marzo) non hanno riaperto a settembre, in attesa di essere ceduti in concessione a terzi.

Quelle due sedi sono tutt’ora chiuse. Non pensiamo si dovrebbe aggiungere altro a questo dato che parla da sé. Tuttavia, non possiamo fare a meno di sottolineare quanto appaia più stridente la contraddizione, proprio a causa delle enormi difficoltà del momento che attraversiamo, nel quale sarebbe stata auspicabile una maggiore disponibilità di servizi educativi (e spazi) per le bambine, i bambini, e le loro famiglie.

Per quanto siano note le posizioni del nostro Comitato a sostegno della gestione diretta comunale dei nidi, a garanzia del mantenimento dei livelli di qualità del progetto educativo che esprimono (ancor più necessaria in un momento critico come quello che stiamo attraversando), pensiamo sarebbe doveroso da parte del Comune rendere noti gli esiti della procedura avviata (il 23 settembre) per la concessione a terzi di quei due servizi.

Se quella procedura (come sarebbe per noi auspicabile) fosse stata accantonata, vorremmo sapere se esiste e, in questo caso, quale sia il progetto per la ricostruzione del loro futuro a gestione diretta comunale, nella prospettiva data dall’istituzione del sistema integrato 0-6 (di cui alla legge 107 del 2015).

Questo presupporrebbe naturalmente la necessità da parte dell’Amministrazione Comunale, di porre in tempi brevissimi (almeno) le basi concrete (aggiornando i dati sul fabbisogno del personale) per l’assunzione di tutto il nuovo personale occorrente (educatrici, coordinatrici pedagogiche, cuoche).

Cosa questa, che sarebbe urgente e necessaria non solo per la rinascita dei nidi (Arcobaleno e Le Mimose) oggi chiusi, ma anche per quelli che sono rimasti attivi, dato il prevedibile, ulteriore esodo di un altro consistente contingente di personale a cui si assisterà entro la fine del 2021, che mina la stabilità del loro futuro.

Ma veniamo ora alla fase così difficile che gli asili nido comunali, più di altre scuole (che peraltro ricevono giustamente una certa attenzione da parte del primo cittadino) stanno affrontando, date le specificità della fascia d’età di bambine e bambini a cui si rivolgono, per i problemi legati alla nuova emergenza sanitaria.

Premettiamo che il Piano Scuola del MIUR per questo anno scolastico, e le Linee Guida specifiche per il sistema integrato 0-6 (pubblicate solo in agosto), avevano dato indicazioni per l’adozione delle misure e dei dispositivi necessari per tutelare la salute (di bambini e adulti presenti nei servizi ), ed anche messo in evidenza quanto fosse prevedibile e necessario proprio nella scuola dell’infanzia e, particolarmente, negli asili nido, da parte dei soggetti gestori, uno sforzo maggiore (condiviso con le famiglie e le educatrici) finalizzato a conciliare i piani per la tutela della salute con le specificità del progetto educativo rivolto al segmento 0-3.

I genitori delle bambine e dei bambini iscritti ai nostri asili nido, tuttavia, hanno sottoscritto, alla ripresa delle attività in settembre, un Patto di Responsabilità Reciproca che, se da un lato sembra riferito ad una realtà scarsamente identificabile, dall’altro ha molto poco della reciprocità a cui fa riferimento il titolo.

Sono chiari, infatti, un insieme di divieti, limiti, raccomandazioni a proposito della possibilità (per i genitori) di avere accesso alle sezioni, delle norme da seguire al momento del quotidiano accompagnamento e ricongiungimento dei/con i propri figli in asilo, e delle precauzioni da osservare (anche in ambito familiare) al fine di contenere i rischi di contagio del virus nell’interesse personale e della comunità.

Non si evince altrettanto chiaramente dal Patto quali siano, invece, i dispositivi organizzativi ed igienico-sanitari adottati, in forma preventiva, dall’amministrazione comunale sia per quanto attiene le strutture e l’organizzazione degli spazi (in riferimento a quanto indicato dalle linee guida), che a proposito delle procedure previste per la tutela della salute del personale dipendente in servizio.

D’altra parte, l’esperienza di questo primo periodo dalla ripresa delle attività ha dimostrato, che ci sarebbe bisogno anche di una maggiore condivisione (con le educatrici e con le famiglie degli iscritti) di protocolli dettagliati sull’insieme di misure e provvedimenti (isolamento, quarantene, mappa dei contatti, certificati medici, sanificazioni) che l’Amministrazione Comunale ha previsto di mettere in atto nel caso di contagi (riscontrati o presunti).

Ma il Patto di Responsabilità Reciproca sottoscritto dalle famiglie manca anche di riferimenti alle norme e alle procedure che pure i soggetti esterni, a cui è affidata la gestione di alcuni servizi all’interno dei nidi comunali, dovrebbero essere tenuti a rispettare.

Ci riferiamo alla ditta che ha in appalto il servizio di pulizia, ed al Consorzio a cui è affidata sia la realizzazione del progetto per le fragilità che l’attivazione dell’orario pomeridiano in alcune sedi.
Se nella realtà esiste, come presumiamo che sia, un piano anti-covid, per ciascuno dei soggetti che integrano il funzionamento dei nidi comunali, ci auguriamo che ne sia stata effettuata una sintesi operativa da parte del Comune.

Per una più soddisfacente circolazione delle informazioni, e per un confronto costruttivo sulle problematiche esposte, fra tutte le componenti interessate (genitori, educatori ed amministrazione), chiediamo che vengano ricomposti ed attivati (come da Regolamento di Gestione) al più presto i Comitati di Gestione di ciascuna sede.

In attesa della nomina del nuovo assessore al ramo (mancante da settembre), ricordiamo che il riconoscimento dei diritti delle bambine e dei bambini a ricevere pari opportunità educative, in servizi di qualità, sin dai primi mille giorni di vita, e quelli legati alla tutela della loro salute, richiedono grandi iniziative progettuali e scelte che (soprattutto in un momento come questo) non possono essere messe in pausa.

27/10/2020

Nasce una rete di associazioni ed organizzazioni a sostegno dei nidi ❤️ comunali della nostra città.

Abbiamo riassunto nel titolo che avete appena letto il contenuto essenziale di un primo incontro, che abbiamo tenuto il 21 ottobre, con i rappresentanti di alcune delle associazioni che avevano dato la loro adesione al nostro presidio con passeggini del 16 settembre, a sostegno della gestione diretta comunale degli asili nido.

Hanno preso parte all’incontro anche una rappresentanza della Cgil (territoriale, e funzione pubblica), e dello SNALV Confsal.

Espressi e rilanciati dai diversi interventi dei partecipanti i motivi di fondo (culturali, civili e sindacali) che portano a sostenere la gestione pubblica del servizio, sono state peraltro messe a fuoco le disfunzioni e le problematiche che il previsto passaggio in concessione di tre nidi comunali sta comportando, prima ancora di avere inizio.

La chiusura (ancora in atto) di due asili nido che a settembre non hanno riaperto i loro battenti insieme agli altri. Quindi il disagio per le bambine e i bambini che si sono ritrovati alla ripresa del 24 settembre, dopo il lungo lockdown, in un nido sconosciuto e, spesso, con educatrici mai viste in precedenza. Il disagio delle famiglie che hanno dovuto ripiegare su una sede diversa da quella scelta (per motivi evidentemente ben ponderati) nell’anno precedente.

Ma ancora, lo stress vissuto dalle educatrici che sino al giorno prima della riapertura non sapevano a quale delle sedi rimanenti a gestione diretta comunale sarebbero state assegnate.
Tutto questo in una situazione di grande difficoltà oggettiva data dalle vicende legate alla situazione sanitaria che stiamo vivendo, ed in assenza di un numero adeguato (destinato presto a ridursi ancora) di responsabili del servizio.

Mancano notizie, peraltro, sull’espletamento del concorso per educatrici, ed anche sul bando per la formazione di una graduatoria delle supplenze, e su quello che l’amministrazione intende fare a proposito della costituzione di un coordinamento pedagogico dei servizi educativi per l’infanzia (più che mai necessario per entrare a pieno titolo nel sistema integrato 0-6).

L’apparente assenza di decisioni e di provvedimenti su tutta la linea da parte del comune (stendiamo un velo pietoso sull’assenza di interventi non solo per la manutenzione ordinaria, ma anche per la adeguamento degli spazi interni ed esterni a quanto previsto dalle linee guida, nonché sulla mancanza di forniture minime essenziali), insieme al fatto che non è stata ancora attribuita dal Sindaco la nuova delega alla pubblica istruzione, fa temere un sottostante disegno di dismissione graduale di tutti gli asili nido comunali.

Da queste riflessioni è nata l’idea, fra i partecipanti all’incontro di cui stiamo parlando, di formare una rete per esprimere con più forza la necessità di una maggiore diffusione nel territorio di una cultura dell’infanzia legata al riconoscimento dei diritti delle bambine e dei bambini, sin dai primi mille giorni di vita, ad essere sostenuti nel loro percorso di crescita da servizi educativi di qualità.

A breve (se necessario in modalità on line) sarà fissato dal nostro Comitato un nuovo appuntamento, dedicato alle associazioni presenti al presidio con passeggini del 16 settembre che sono state impossibilitate a partecipare all’incontro di cui vi parliamo.

Sperando di poter aggiungere nuove maglie alla rete aperta che stiamo costruendo, tracceremo insieme in quell’occasione un percorso possibile di iniziative comuni da mettere in campo dalla parte delle bambine e dei bambini, e contro ogni tipo di povertà educativa.

Comitato
Io amo ❤️
i nidi comunali
Taranto

07/10/2020

Quello che potete leggere nell'immagine (e che trovate anche qui https://www.facebook.com/comunetaranto/posts/1787405551397803) è l'annuncio dell'avvenuto affidamento dell'appalto per i servizi di supporto per i nidi comunali.

In tutte le cose i punti di vista possono essere diversi. Non capiamo quale sia la centralità a cui fa riferimento l'assessore alla pubblica istruzione, riferendosi ai nostri nidi comunali.

Non possiamo però fare a meno di porci e porre qualche domanda:

- Quale centralità, se l'amministrazione sta affidando in concessione tre strutture?
- Quale centralità se il comune ha fatto uscire le graduatorie degli ammessi quando già l'anno educativo era avviato?
- Quale centralità se con tutto il tempo che avrebbe avuto a disposizione il comune non ha fatto neanche i lavori di manutenzione ordinaria necessari alle strutture per un buon funzionamento nella normalità?
- Quale centralità se non ha neanche fatto un minimo di adeguamento strutturale (sia per gli spazi interni che esterni) a quanto previsto dalle linee guida per i servizi 0-6?
- Quale centralità se il comune non ha neanche pensato ad un supporto formativo per le educatrici in questa fase così complessa e delicata della ripresa?
- Quale centralità se ancora non è noto alle famiglie quali siano i protocolli salute che si stanno seguendo nei nidi?
- Quale centralità se non sono state minimamente accelerate le procedure concorsuali per l'assunzione di nuove educatrici?
- Quale centralità se non è stato ancora aperto il bando (promesso a marzo) per la graduatoria delle supplenze?
- Quale centralità se non sono state ancora perfezionate le procedure per poter accedere ai finanziamenti di cui al d. lgs. 65 del 2017?

Davvero l'assessore Portacci può pensare che la centralità di un servizio come gli asili nido per una amministrazione pubblica la si possa dedurre dal fatto che abbia rinnovato (non sappiamo con quali garanzie) l'appalto alla ditta che fa le pulizie?

Ecosistema Taranto

07/10/2020

Nei giorni scorsi abbiamo inviato al Sindaco e ai Consiglieri Comunali una nota nella quale abbiamo segnalato la nostra più profonda delusione data dal fatto che il Comune si fosse mostrato del tutto impermeabile alle istanze e alle proposte presentate in varie forme dal nostro Comitato, tendenti a sostenere la gestione diretta degli asili nido di cui la cittá dispone, contro la prospettiva di affidamento a terzi delineata dal provvedimento di giunta dello scorso marzo.

I nostri motivi di preoccupazione e disaccordo sono stati rafforzati, d'altra parte, da una lettura attenta dell'avviso, preliminare alla concessione, che il comune ha pubblicato il giorno 23 di settembre. Anche qui con un ritardo che parla da sé, per servizi (attualmente chiusi) che avrebbero dovuto riaprire a pieno regime, come i nidi comunali, dal 24 di settembre. Ma non è questo il problema che ci preme mettere ora in evidenza.

L'avviso di cui parliamo non solo sembra voler prefigurare, l'attesa di un servizio con impostazione tendenzialmente costodialista. Ma anche un servizio o diversi servizi (sarà unico il concessionario o saranno diversi per ogni servizio?), fuori dalla logica del sistema (di cui al nuovo panorama di riferimento legislativo dato dalla l. 107 del 2015) con una loro spiccata autonomia sia dal punto di vista del coordinamento, che da quello della gestione di ogni fase operativa, e dell'elaborazione di una progetto educativo.

Non basta infatti fare appello al candidato concessionario ad impegnarsi ad applicare il Regolamento di Gestione dei nidi comunali.

Per quanto attiene gli indicatori di qualità del servizio il bando avrebbe dovuto far riferimento all'obbligo di osservanza di cui alla Carta dei Servizi Educativi per la prima Infanzia del nostro comune.
Citiamo, fra gli altri, ad esempio, quello dello stesso rapporto numerico educatrice/bambino (mediamente 1/6) previsto dall'accordo aziendale del nostro comune.

Se consideriamo che il concessionario dovrà farsi carico di tutte le forniture le attrezzature e gli interventi necessari per il buon funzionamento la disponibilità della somma richiesta come garanzia sembra davvero inadeguata.

Per i motivi esposti abbiamo chiesto:

1) la sospensione dell'avviso del 23 settembre;

2) la discussione della materia da parte del Consiglio Comunale, in seduta esclusivamente dedicata, prima di compiere altri passi.

Siamo sempre più convinti, infatti, che la rinascita della città debba cominciare dal potenziamento e dall'estensione dei nidi comunali che possiede.

24/09/2020

Sono state, finalmente, pubblicate le graduatorie provvisorie per le iscrizioni ai nidi comunali.

Ci asteniamo - per il momento - di commentare gli enormi disagi a cui sono andate incontro le famiglie di Taranto, e quelli che dovranno affrontare una volta realizzato che per alcuni asili - a causa delle scriteriate scelte prese da questa amministrazione - non vi erano posti disponibili.

Qui le graduatorie:

http://www.comune.taranto.it/index.php/elenco-aree-tematiche/scuola-ed-istruzione/asili-nido-comunali

15/09/2020

Questo è il prototipo della mascherina che vi chiediamo di indossare al presidio:

https://www.facebook.com/events/756913228187394

Grazie 🙏

15/09/2020

I servizi all'infanzia sono un presidio di civiltà di qualsiasi comunità.

Non c'è futuro senza nidi pubblici e di qualità per tutti. Per questo motivo, consci del ruolo decisivo che le Istituzioni giocano per questo diritto fondamentale, invitiamo i candidati al Consiglio Regionale al presidio di mercoledì 16 settembre, alle ore 17.00 in piazza Castello, a Taranto:

https://www.facebook.com/events/756913228187394

Ricordiamo a tutti che NON è consentito portare bandiere o altri simboli di partito e liste civiche.

Siamo impegnati in una battaglia culturale a sostegno della gestione diretta comunale dei nidi.

Se condividete e volete mostrarci il vostro sostegno (magari per un futuro impegno anche per una futura legge regionale che faccia propri i principi del sistema integrato 0-6), portate semplicemente un cartoncino nel quale sia scritto:

“Anch’io amo ❤️ i nidi comunali di Taranto”.

10/09/2020

I passeggini son tornati. Seminiamo insieme per la rinascita dei nidi comunali.

Come già anticipato in una nostra nota stampa diffusa qualche giorno fa, saremo in piazza castello il giorno 16 settembre c.m. alle ore 17 per un coloratissimo “presidio con passeggini”.

Testimonieremo così di persona tutto il nostro dispiacere e la delusione derivanti dagli atti concreti che la nostra amministrazione comunale ha messo in atto a partire dal 1° settembre, per procedere col suo disegno di privatizzazione dei nidi comunali.

Sono rimasti chiusi, infatti, i battenti degli asili nido Arcobaleno e Le Mimose. Dichiarati in attesa di affidamento a terzi.

Ciò, nonostante le richieste di sospensione di quel provvedimento di giunta del 19 marzo che stabiliva, appunto, l’affidamento a terzi “temporaneo” di 2 asili nido, fossero pervenute subito all’amministrazione comunale, sia da parte della CGIL, e dello SNALV, che dall’associazione Libera dalle Mafie.

Ma anche il nostro comitato, motivato esclusivamente da una scelta culturale a sostegno della gestione diretta, in nome dei diritti (di cui alla legge 107 del 2015) delle bambine e dei bambini, già nei primi mille giorni di vita, a fruire di servizi educativi di qualità, aveva espresso il suo completo disaccordo.

Alcune proposte, peraltro, alternative alla privatizzazione, che avrebbero consentito di fronteggiare l’emergenza (prevedibile già da parecchi anni) data da una drammatica mancanza di personale, in alcune strutture, che non si sarebbe fatta attendere in questo mese della riapertura dopo il lockdown, erano state presentate al Dirigente e all’Assessore alla Pubblica istruzione nel corso di un incontro tenutosi a fine luglio.

Molti finanziamenti strutturali (già persi dalla nostra amministrazione comunale) sono previsti per sostenere i nidi (all’interno del sistema integrato 0-6), e diminuire il gap fra nord e sud. Altri si sono aggiunti, destinati agli ambiti, con il DPCM di marzo, con particolare riferimento ai servizi integrativi rivolti alle fragilità, ed anche per la creazione di servizi domiciliari. Altri ancora sono stati stanziati col Piano Scuola 20/21 per i lavori e le forniture necessari ai fini dell’adeguamento delle sedi scolastiche alle norme anti COVID -19.

Siamo convinti che non si possa pensare davvero di seminare la rinascita di una città, senza cominciare da un potenziamento dei servizi per l’infanzia (di eccellenza) che già ci sono.

Ci serviamo delle parole del celebre Nobel per l’economia James Heckmann che di recente ha illustrato, nel corso di un convegno internazionale, la stretta correlazione che si può osservare fra gli investimenti nei servizi per l’infanzia e il benessere di un paese: “ci vogliono soldi, ci vuole visione. Bisognerebbe capire che investire sulla prima infanzia è l’investimento più smart che una nazione possa fare”.

Nel rinnovare l’invito ad esserci a tutte le innamorate e gli innamorati dei nidi comunali (organizzati e non) al “presidio con passeggini” di cui in apertura, siamo lieti di comunicare di aver ricevuto già sulla nostra pagina Facebook le seguenti adesioni all’iniziativa:
- Arcigay Taranto
- Confsal Taranto
- Giustizia per Taranto
- La casa delle donne Taranto
- Libera di Taranto: associazioni, nomi e numeri contro le mafie
- Non una di meno Taranto
- SLAI Cobas Taranto
- SNALV Taranto
- Sud in Movimento
- Tuttamialacittà

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Chi siamo

Questa pagina nasce per informare tutti coloro che amano gli asili nido comunali di Taranto riguardo le attività dell’omonimo comitato spontaneo.

Per qualsiasi altra informazione, potete fare riferimento al gruppo pubblico a questo link:

https://www.facebook.com/groups/1699409756978541/

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