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Sahasrara è il nome del nostro settimo Chakra, esattamente l’ultimo dei nostri centri energetici, posto sulla sommità del capo e per questo motivo denominato anche “Chakra della corona”.

Non governa nessun organo, essendo quasi del tutto sganciato dal corpo fisico, ma permette comunque all’ipofisi e alla corteccia cerebrale di funzionare correttamente ed è collegato al rapporto che abbiamo con ciò che riguarda la spiritualità, la conoscenza suprema, ciò che di più puro possiamo provare.

Quando questo chakra e' in disequilibrio la nostra crescita personale risulta intaccata, diventiamo materialisti ed estremamente attaccati alle cose terrene, tralasciando l’aspetto spirituale nella nostra vita.

Quando e' in equilibrio, invece, migliora la nostra comprensione, la nostra capacità di apprendere, e ci rende più consapevoli e liberi di agire al di là di ogni ostacolo.

È dunque molto importante che anche l’ultimo dei nostri sette centri energetici, Sahasrara, come tutti gli altri, sia ben bilanciato, equilibrato, perché un suo blocco può davvero limitarci fortemente nel condurre la nostra vita.

Lo Yoga in questo può aiutarci.

La posizione per eccellenza e' sicuramente Sirsasana (la posizione sulla testa) Sirsasana è una posizione abbastanza impegnativa, che consigliamo di eseguire sotto l’attenta supervisione di un maestro oppure solamente a chi ha raggiunto un livello ormai avanzato nella pratica dello Yoga.

IL VIOLA DEL SETTIMO CHAKRA - SAHASRARA

Il Viola, il Violetto del settimo Chakra, della Corona, della tua capacità di connetterti con il divino, con il Padre Celeste.

Il Sahasrara, il fiore dai mille petali, che è posto sopra la tua testa, qualche centimetro oltre il tuo corpo fisico, a simboleggiare la parte più alta, spirituale ed eterea di te.

Quando entri in connessione con la forza immensa del Padre Cosmo, tutto l'Universo si schiude dinanzi a te, dinanzi alla tua vista interiore. Ed in quel preciso momento tu SAI, tu CONOSCI il Vero, tu ti CONNETTI, senza utilizzare né la mente né il raziocinio.

E' uno stato d'estasi meraviglioso, ma anche molto sottile e fragile, perché puoi cadere in un istante da quelle altezze. Ed ecco perché, giunto/a all'energia del Sahasrara, è necessario che rinforzi anche la connessione con la Madre Terra.

Madre e Padre, come abbiamo visto, devono agire in sinergia: Il Sahasrara è assai legato, quindi, al Muladhara, in un cerchio di interconnessione, in un Uroboro alchemico. L'uno da forza all'altro: le ali prendono forza dalle radici e viceversa.

Il Violetto della Fiamma di guarigione di Saint Germain. La Fiamma Violetta è il sacro strumento che il Maestro asceso Saint Germain mette a disposizione di tutte le persone di buona volontà; invocandola è possibile ottenere lo sviluppo delle seguenti qualità: misericordia, compassione, trasmutazione, liberazione.

Una Luce potente di connessione, di amore, di conoscenza e di guarigione interiore ed esteriore.
Il Violetto del tuo Sahasrara, che ti suggerisce le affermazioni che potenziano questo Chakra: IO SO, IO SONO CONNESSO/A.

Ripetile ad alta voce mentre immagini una calda e bellissima sfera di luce Viola che si posiziona sopra la sommità della tua testa.

IO SO, IO SONO CONNESSO/A!

Ajna, il sesto chakra, è detto anche “Chakra del terzo occhio”, perché è collocato nell’area della fronte che si trova tra le sopracciglia.
Di conseguenza, da lui dipendono dunque gli occhi, il sistema ormonale, l’ipofisi e il sistema nervoso centrale (midollo spinale e cervello).

Insonnia, apatia, nervosismo, problemi alla vista, sono solo alcuni dei sintomi che ci indicano che il nostro sesto Chakra è bloccato e ha bisogno di essere riequilibrato.

Dal punto di vista psicologico, ne risentono la nostra memoria e la nostra concentrazione.

in presenza di un sesto Chakra aperto, bilanciato, armonico siamo, invece, in grado di elaborare concetti razionalmente, di concentrarci senza farci distrarre con facilità, la nostra immaginazione torna a essere vivida e creativa e le intuizioni non ci mancano.

Come Posizione scegliamo Balasana (posizione del bambino) Si tratta di una posizione molto semplice ma valida ed efficace, che ha come scopo quello di stirare a dovere la colonna,al contempo di rilassare la muscolatura allevia la tensione accumulate al livello della schiena. Riduce di conseguenza anche stress e tensioni.

Ci rimette in contatto con la parte più intima di noi stessi facilitando l’introspezione e incentivando l’armonia.

L'INDACO DEL SESTO CHAKRA - AJNA

l'Indaco energetico della tua fronte, del tuo Terzo Occhio, della tua capacità di intuizione. La "chiara visione" che ti consente di comprendere le cose senza doverle analizzare e scandagliare fino in fondo con il mentale.

La Luce del Terzo Occhio è una Luce spirituale che ti rende in grado di ritrovare un equilibrio interiore, ovvero lo scopo più elevato dell’essere umano.

Una luce di vera e propria "guarigione", un graduale riallineamento interiore che ti restituirà la vitalità perduta. Uno stato fisico, mentale e spirituale di pienezza e d'armonia.

L'Indaco dell'Ajana Chakra, che è composto da soli due petali, a simboleggiare l'unità degli opposti, l'unione del principio maschile con quello femminile. Il tuo emisfero cerebrale destro (femminile creativo) si unisce col tuo emisfero cerebrale sinistro (maschile razionale).

La luce esteriore, quella che è percepita dai nostri occhi, è connotata di dualismo. Siamo noi stessi - i nostri 2 occhi per l’appunto - a dare alle cose che vediamo una connotazione dualistica.

Con gli occhi aperti tu coglierai un mondo fatto di bene e di male, di maschile e di femminile, di Yin e di Yang, di giorno e di notte… ed è giusto che sia così: hai scelto e voluto che fosse così in questa incarnazione.

Però, se vogliamo emanciparci spiritualmente e raggiungere dimensioni più elevate, è necessario “aprire il Terzo Occhio”, il quale ci dona una visione del mondo “terza”, al di là “del bene e del male”. In tale energia riusciremo a compensare gli opposti ed a creare in noi la meravigliosa visione del divino, dell'UNO.

L'Indaco del tuo Ajna, che ti suggerisce l'affermazione che potenzia questo Chakra: IO VEDO.

Ripetila ad alta voce mentre immagini una calda e bellissima sfera di luce Indaco che si posiziona sulla tua fronte.
IO VEDO!

Il quinto Chakra, il cui nome sanscrito è Vishuddha, è situato più o meno vicino alla gola ed è per questo motivo che è conosciuto anche come “Chakra della gola”.

Governa tutta la zona intiorno alla gola sede di molti organi come la trachea, la tiroide, comprendendo anche le corde vocali, le orecchie, il naso e quant’altro possiamo trovare nel raggio di quei pochi centimetri.

Quando Vishuddha è aperto e ben bilanciato, a beneficiarne è soprattutto il nostro modo di comunicare con chi ci circonda, dunque le nostre relazioni, ma anche la nostra creatività.
Viviamo positivamente e senza disagi il contatto col prossimo, ogni esperienza si tramuta in un’occasione per crescere e siamo in grado di esprimere ciò che realmente siamo, lontani da inutili pregiudizi.

In presenza invece di un quinto Chakra bloccato, la situazione è diametralmente opposta: esprimere le nostre idee ci risulta difficoltoso, non siamo dei bravi ascoltatori e ci teniamo alla larga da ogni possibile interazione sociale, prede della nostra introversione.

I sintomi fisici derivanti da un malfunzionamento del quinto Chakra sono legatio a problemi alle vie respiratorie, quindi laringiti, faringiti, raffreddori, sinusiti, ma anche disturbi della tiroide, del tratto cervicale e dell’udito.

Tra le posizioni che aiutano a bilanciare questo chakra abbiamo sicuramente Sarvangasana (la posizione della candela) che aiuta a liberare l’energia a quel livello e ci aiuta dunque nel rapporto con noi stessi e con gli altri.

Se siete alle prime armi, non è per niente facile da eseguire, dal momento che il corpo risulta completamente capovolto e per raggiungerla è necessaria una certa elasticità, che può essere acquisita solo con il tempo e la costanza.

IL BLU DEL QUINTO CHAKRA - VISHUDDHA

Il Blu energetico della tua gola, della tua capacità di comunicare con il mondo e di saper ascoltare gli altri.
La comunicazione innanzitutto con te stesso/a
Perché più crei armonia dentro di te, e più sperimenti armonia al di fuori di te.

Il Blu della tua capacità di interfacciarti con gli altri, di riuscire a vedere gli altri senza proiettare una parte di te su di loro. Più sei "pulito/a interiormente" e più vedrai davvero le altre persone... altrimenti vedi soltanto te stesso/a nel loro specchio.

La capacità di fare tabula rasa, di spogliarti di ogni peso ed aspettativa, e quindi di andare nel mondo con leggerezza portando all'esterno la tua Vera Essenza.

Tu comunichi principalmente con le tue parti interiori, con i tuoi "tanti io" da integrare in te. Quindi attenzione a non assecondare soltanto una parte di te, ma a far parlare e comunicare ogni tua parte con l'altra... è una sottile capacità di organizzazione, di integrazione, di coordinazione, di aggregazione.

Ma per far ciò, come abbiamo detto, è necessario saper ascoltare.

Il Vishuddha, infatti, è anche e principalmente capacità d'ascolto. Perché per poter comunicare con efficacia, devi prima imparare ad ascoltare con dedizione ed apertura, partendo da te stesso/a.

Il Blu del cielo, dell'aria, dell'Etere. E' nell'aria che tu espandi la tua Essenza attraverso la voce ed il suono. La tua frequenza è un'impronta unica ed inimitabile, e informa di te, del tuo Essere, l'intero Universo.

Il Blu del tuo Vishuddha, che ti suggerisce l'affermazione che potenzia questo Chakra: IO COMUNICO.

Ripetila ad alta voce mentre immagini una calda e bellissima sfera di luce Blu che si posiziona sulla tua gola e poi sulle tue orecchie.

IO COMUNICO!

Il quarto Chakra è chiamato Anahata, ma per la sua posizione è altresì conosciuto come “chakra del cuore”.

Esso, infatti, si trova in prossimità del nostro organo cardiaco e dei polmoni, nella parte centrale dello sterno, dunque governa tutto ciò che è situato in questa zona del corpo, dagli organi agli arti.

Per capire se Anahata è bloccato, è sufficiente soffermarci ad analizzare il nostro modo di vivere il rapporto con il prossimo, il grado di empatia e di apertura al mondo.
Se ci sentiamo capaci di amare senza secondi fini, in maniera del tutto disinteressata, e viviamo in armonia in mezzo alla gente, significa che il nostro quarto Chakra funziona come si deve.

In caso contrario, in presenza di un quarto Chakra bloccato, diventiamo paranoici, scostanti, non ci fidiamo di nessuno e fatichiamo a lasciarci andare, alimentando dubbi e indecisioni.
Non ci reputiamo degni dell’affetto altrui, e viviamo con ansia qualunque tipo di rapporto.

Fisicamente, un funzionamento disarmonico del quarto Chakra può far scaturire problemi e disturbi relativi alla zona corporea corrispondente, come asma, ipertensione, problematiche cardiache e polmonari in generale.

Per tutte queste ragioni, è importante lavorare su questo Chakra, e per farlo vi consigliamo alcune delle Asana più efficaci.

Come Gomukhasana (la posizione del muso di v***a) accresce la nostra vitalità, la nostra empatia, ci rende più stabili e compassionevoli e apre i nostri cuori.

IL VERDE DEL QUARTO CHAKRA - ANAHATA

Il Verde energetico del tuo cuore, della tua capacità di aprire il cuore all'amore e alla gratitudine. L'Amore innanzitutto per te stesso/a.

Il Verde della tua capacità di connessione con gli altri e con l'universo che ti circonda. La Toroide del cuore è potente ed ampia assai più di quella del cervello, essa ti permette di "sentire" ciò che la tua mente non potrebbe mai minimamente nemmeno scorgere; essa ti mette in contatto con tutti coloro che vibrano alla tua frequenza.

Tu sei connesso/a in ogni istante a tutti gli esseri viventi grazie a questa potentissima antenna che è situata nel tuo quarto Chakra. L'unica cosa che devi fare è restare il più possibile in ascolto... senza farti distrarre dagli schiamazzi e dal perenne chiacchiericcio della mente.

Il Verde della Natura, di Madre Natura; la quale ti dona tutto il nutrimento di cui hai bisogno, e lo fa in maniera incondizionata, senza chiederti nulla in cambio, se non la tua apertura del cuore come semplice risposta di interconnessione.

Il Verde è la lunghezza d'onda al centro dello spettro della luce visibile. Così come lo è il cuore, posto al centro dei flussi energetici tra L'ALTO e il BASSO, tra IL PADRE CELESTE e LA MADRE TERRA, tra i 3 Chakra inferiori ed i 3 Chakra superiori.

Il Verde dell'Anahata, un sapiente regista che dirige amorevolmente l'orchestra armoniosa di tutti e sette i Chakra, che sa come compensare ed equilibrare la tua esistenza.

Però è necessario che impari ad ascoltarlo, a porre attenzione alle sue note tenui che spesso vengono coperte dal rumore...

Il Verde del tuo Anahata, che ti suggerisce l'affermazione che potenzia questo Chakra: IO AMO.

Ripetila ad alta voce mentre immagini una calda e bellissima sfera di luce Verde che si posiziona sul tuo cuore.

IO AMO!

Manipura, il terzo Chakra, è detto anche “Chakra del plesso solare” perché è lì che è situato: esattamente, si trova appena sotto il diaframma, tra l’ombelico e lo sterno

In presenza di un terzo Chakra bloccato, inevitabilmente cambia il nostro modo di vedere la vita, che conduciamo passivamente non trovando stimoli o incentivi per andare avanti.

Il funzionamento disarmonico di Manipura può portare problemi al sistema digestivo (ulcera, gastriti), ernia iatale, ai denti e alle gengive, diabete, depressione, cirrosi, iperattività, aggressività ed egocentrismo.

La pratica delle asana di manipura bilancia ed energizza il Manipura Chakra, incrementando la forza di volontà, il coraggio. Mano a mano che questo chakra è sempre più attivo si crea nel praticante l’intenzione di fare quel passo decisivo in più, quel passo che ti porta lontano dalla tua zona di comfort in territori inesplorati.

Posizioni che si associano a questo chakra

Ardha Matsyendrasana che aiuta a migliorare i processi digestivi e l’acidità di stomaco, regola le funzionalità di fegato e reni, rinforza la colonna vertebrale e allevia il mal di schiena e la sciatalgia. È associata al terzo Chakra e aiuta ad aumentare la gioia, la creatività e l’intuizione.

Matsyasana si rivela molto efficace nel riattivare anche l’energia del terzo Chakra, aiutandoci ad aprirci al mondo con gioia e amore.

IL GIALLO DEL TERZO CHAKRA - MANIPURA

Il Giallo del tuo potere personale, della tua forza interiore, di quella pulsione che ti spinge ad ESSERE nel mondo camminando con le testa alta.

Il Giallo della tua forza di volontà, della tua autostima, della tua capacità di portare avanti i tuoi progetti senza arenarti nei mille labirinti dell'esistenza.

Il Giallo del Sole: il Signore del nostro Sistema Solare, il gigante fatto di gas e di fuoco da cui tutti dipendiamo e che ci nutre senza nulla chiederci in cambio. Egli ti chiede si essere come Lui: potente, forte, amorevole, generoso/a... ma indipendente e fiero/a!

Il Giallo del tuo plesso solare, della bocca del tuo stomaco, che è come un'antenna che capta i tuoi umori e li trasforma in azione... bada bene in AZIONE, e non in Re-Azione.

Il tuo meraviglioso vulcano interiore che erutta lava e magma, ma che, a scenda della circostanza, sa bruciare o sanare, sa distruggere o costruire, sa annientare o proteggere.

Un forza maschile, un'energia maschie, una facoltà del maschile che è in te; a prescindere se tu sia uomo o donna.

Il tuo Manipura è la capacità maschile di vedere, di agire velocemente e di bruciare ciò che ti ostacola.
Quindi "accendi il forno che è dentro di te" per compiere e portare a termine questo lavoro d'alchimia.

Non aver paura della tua forza interiore, ma soprattutto non trasformare questa nobile energia in sterile volontà di controllo: né su te stesso né sugli altri. Agisci senza aspettativa e nel QUI ed ORA.

Il Giallo del tuo Manipura, che ti suggerisce l'affermazione che potenzia questo Chakra: IO FACCIO.

Ripetila ad alta voce mentre immagini una calda e bellissima sfera di luce Gialla che si posiziona sulla bocca del tuo stomaco.

IO FACCIO!

Il secondo Chakra, chiamato Svadhisthana, è conosciuto anche come Chakra sacrale per via della sua collocazione.

Quando Svadhisthana risulta bloccato o funziona in maniera disarmonica, a risentirne è essenzialmente la nostra sfera emozionale.
Le emozioni negative prendono così il sopravvento, tendiamo ad agire guidati da rabbia e istinto a discapito di qualunque ragione.

Un secondo Chakra perfettamente equilibrato e aperto ci permette invece di sfruttare questa stessa energia (libera di fluire liberamente) al fine di apportare cambiamenti favorevoli all’interno della nostra vita.
Ci sentiamo bene, positivi, gioiosi, appagati in tutti i sensi.

Il miglior modo di raggiungere questa armonia è praticare Yoga, e specifiche Asana che aiutano a riattivare Svadhisthana.

Posizioni come
Malasana (la posizione della ghirlanda) Dato che il secondo Chakra, per la sua collocazione, è anche legato all’energia sessuale e alla riproduzione, questa Asana lavora proprio su questo aspetto risultando inoltre utile alle donne incinte. È invece da evitare in presenza di abbondanti cicli mestruali.
Bhujangasana (la posizione del cobra) favorisce il controllo delle proprie emozioni, inducendo calma e tranquillità e domando la rabbia

L'ARANCIONE DEL SECONDO CHAKRA - SVADHISTHANA

L'Arancione delle emozioni, delle tue emozioni più profonde, quelle che ti muovono dal di dentro, quelle che ti fanno vibrare e che increspano il tuo mare interiore.

L'Arancione del tuo grembo e del tuo saper accogliere, se sei donna; o del tuo saperti orientare e del tuo saper guidare gli altri se sei uomo.

Donna o uomo, maschile o femminile, sono in definitiva energie da compensare dentro di te.

L'Arancione delle profondità degli abissi, dei tuoi abissi, i quali non vanno mai nascosti, o murati, o repressi per compiacere gli altri o per paura di esporti.

Sii te stesso/a in ogni occasione, e porta alla luce quelle potenti forze che si muovono nella tua "pancia".

Ti hanno insegnato a reprimerle, a nasconderle, a sottovalutarle, a svilirle... ma sai che la loro potenza troverà sempre un varco per mostrarsi, una via per uscire. Fai in modo di vedere e di saper "utilizzare" queste forze immense, e non di subirle.
Sii fiero/a della tua interiorità, sii conscio/a della tua interiorità!

L'Arancione del secondo Chakra è anche simbolo dell'acqua che è in noi.
Quindi "cammina sulle acque" come Gesù.
Cosa vuol dire questo?
Significa che devi saper vedere il tuo mare interiore e saperlo decifrare, comprendere, direzionare... e non nasconderlo o soccombere ad esso.

L'Arancione del tuo plesso sacrale, che ti suggerisce l'affermazione che potenzia questo Chakra: IO SENTO.

Ripetila ad alta voce mentre immagini una calda e bellissima sfera Arancione che si posiziona sulla tua pancia.

IO SENTO!

Muladhara, il primo chakra, è l’inizio del viaggio, alla base della nostra colonna vertebrale, e rappresenta l’energia della terra, della materia, delle radici, del senso di appartenenza e della capacità di provvedere al proprio sostentamento.

La caratteristica della terra è quella di essere stabile, solida ed immobile.

Quando il 1°Chakra è in equilibrio noi ci sentiamo stabili e sicuri perchè percepiamo le nostre fondamenta solide e forti.

Quando invece Muladhara è in uno stato di disarmonia allora ci sentiamo instabili e ansiosi perchè percepiamo che qualcosa sta minacciando il nostro spirito di sopravvivenza e quindi le nostra sicurezza.

Gli asana che più agiscono sul primo chakra sono quelli che prevedono un massiccio utilizzo dei piedi e delle gambe, favorendo il radicamento e la stabilità del corpo. Sono ottimi i guerrieri, oppure posizioni come Malasana o Prasarita Padottanasana che favoriscono sia il radicamento che la connessione con la Madre Terra.

Namaste🙏

IL ROSSO DEL PRIMO CHAKRA - MULADHARA

Il Rosso del radicamento, della tua forza interiore, quella forza che ti rende capace di mettere radici ben salde nel terreno della tua vita.

Il Rosso della Madre Terra che ti alimenta e ti sostiene senza nulla chiedere in cambio, che rende possibile la vita di ogni essere vivente e racchiude tutto in sé, dal fuoco dei vulcani all'acqua degli oceani.

Il Rosso della tua madre biologica, che ti ha permesso di ve**re al mondo e che ti ha tenuto/a nel grembo amorevolmente per 9 mesi, e che è sinonimo di nutrimento, di accudimento e di protezione.

Il Rosso della tua terra natale, della tua nazione o città in cui sei nato/a. Qualunque essa sia e ovunque tu ora risieda, essa sarà sempre dentro di te: con le sue note, i suoi profumi, i suoi colori, il suo "Genius Loci".

Il Rosso del tuo sangue, delle tue ossa, della tua radice. La tua capacità di muoverti e di possedere l'energia necessaria per "esistere" risiede nel tuo primo Chakra.

Il Muladhara ti esorta ad affermare a alta voce a te stesso/a che tu esisti, tu esisti per il semplice fatto di essere nato/a.
Hai diritto all'esistenza in quanto abitante di questo pianta.

Non dimenticare quindi l'affermazione del Chakra della Radice: IO SONO. ripetila ad alta voce mentre immagini una sfera rossa che si posiziona sul tuo inguine ed altre due sui tuoi piedi.

La parola Chakra letteralmente significa ‘ruota’, ma viene interpretata anche come ‘vortice’, e descrive l’idea di centro energetico, regolatore dei flussi di energia (prana) nel nostro corpo.

Secondo le tradizioni induista e buddista, i chakra sarebbero infatti i punti di forza umani, associati a organi e ghiandole.

I sette Chakra principali sono tutti infatti associati a importanti organi e a ghiandole endocrine, che regolano la produzione ormonale.

I principali chakra sono collegati a delle forme e a dei colori e questo ci permette una più facile visualizzazione sia durante la pratica degli asana che nella meditazione.Dal punto di vista dello Yoga, associare alcuni Asana (posizioni) ai chakra ci fa comprendere meglio i benefici che esse possono avere sul nostro organismo.

E’ noto infatti che le Yoga, non ha solo chiari benefici a livello di muscolatura, ma migliora anche lo stato di salute dei nostri organi interni.
















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La Cromodieta sostiene che il colore dei cibi influenza il proprio corpo e stati d’animo, e che, quindi, la scelta degli stessi non è casuale (allo stesso modo in cui non è casuale la scelta dei colori che si indossano in un certo momento).

I colori possono aiutare addirittura la capacità di mangiare di più o di meno. Infatti esistono una serie di sfumature di colore che fanno ve**re fame, mentre ce ne sono altre che invece la fame la
bloccano.

È facile notare che molti ristoranti utilizzano, nei loro loghi, arredamento, divise, ecc., il colore rosso o qualcuno dei suoi “derivati” (arancione, scarlatto). Il rosso è un colore energetico che fa aumentare il ritmo cardiaco e che, quindi, stimola l’appetito.

I colori che, invece, bloccano la fame sono il blu e i suoi “sottoprodotti”; e questo perché non esistono in natura alimenti che abbiano questi colori.

Il messaggio riceve il subconscio, in rapporto al blue al cibo, è che quell’alimento o non è gustoso o è addirittura avariato o velenoso.

Per mangiare di più, quindi, è sufficiente circondarsi di rosso o arancione: le pareti della cucina, le tovaglie, i cibi stessi. Mentre per cercare di mangiare di meno si può provare a “rivestire” di blu queste cose, addirittura utilizzando occhiali con lenti blu, luce blu, piatti blu (e magari anche piccoli). Al posto del blu si può utilizzare il viola che, in aggiunta, fa equilibrare il metabolismo.








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Ognuno di noi ha un colore di nascita che rappresenta un indizio di ciò di cui abbiamo bisogno per portare a compimento la nostra opera nella vita.

❤️Il primo chakra, di nome Muladhara, al quale corrisponde il colore Rosso. Chi ha come colore di nascita il rosso ha bisogno di “stare con i piedi per terra”, “radicarsi” perché ha la tendenza a volare con la fantasia, a costruire “castelli nell’aria”.

🧡Poi arriva il secondo chakra, lo Svadhisthana, al quale corrisponde l’Arancio. Chi ha, dunque, questo colore come colore di nascita, ha bisogno di rapportarsi con gli altri. Questo significa che più questa persona sarà in grado di entrare in relazione con gli altri, più avrà una spinta per raggiungere l’autorealizzazione.

💛Il terzo chakra, il Manipura, abbinato al Giallo. Chi ha il giallo come colore di nascita avrà bisogno, di conseguenza, di imparare ad avere pazienza per portare i propri talenti a dare buoni frutti.

💚Il quarto chakra, l’Anahata collegato al Verde. Chi ha questo colore come colore di nascita, avrà bisogno di accostarsi alla natura e mettere il cuore in ogni cosa che fa per poter ottenere i doni che lo porteranno sulla strada maestra.

💙Il quinto chakra, il Vishuddha, al quale corrisponde il Blu. Dopo la capacità di amare, crescendo si giunge al bisogno di contatto con la parte sacra di sé stessi. La persona che ha, come colore di nascita, il blu, dovrà trovare la forza di comunicare ciò che ha dentro, ma anche riuscire a comunicare con la propria spiritualità.

💜Infine, l’evoluzione personale continua e “sale” fino alla necessità di connettersi con il divino. Il sesto chakra, Ajna, il terzo occhio, è abbinato all’Indaco; mentre l‘ultimo, il Sahasrara, il chakra della corona, è collegato al Viola. Chi ha come colore di nascita uno di questi due, riuscirà a manifestare tutta la meraviglia di cui è capace solo attraverso un collegamento diretto con il divino, senza intermediari, cioè attraverso la scoperta del proprio maestro interiore. Questo significa, però, soprattutto per chi ha il colore viola, che avrà bisogno di un forte radicamento: non si può essere in connessione se non si è radicati a terra.