La Casa del Libro 1926
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Galleria Subalpina
Via Aurelio Saffi
La Casa del Libro è una libreria indipendente nata nel 1926 come vendita di libri usati e antichi.
Oggi prosegue la sua attività, proponendo libri antichi, stampe e manifesti, cartoline e altre curiosità, pronta a valorizzare il passato rinnovandosi.
Ma che ve lo dico a fare.
Le cose belle da leggere 🤗
Natale, ovunque 🌊🤍
(Numero completo della Domenica del corriere, 23 dicembre 1962)
Da qualche settimana, abbiamo dei nuovi-vecchi amici in vetrina. E ci piacciono molto 🙂 Così tanto che abbiamo inventato un gioco per loro, “indovina chi”, e dalla vetrina al nostro indirizzo e-mail sono arrivate decine di mail di persone incuriosite per tentare di azzeccare chi fossero quei volti di legno. Ognuno di loro a ben vedere ha un indizio che lo caratterizza, ma certo non era facile! È stato divertente, per noi e per voi!
Oggi è giunta l’ora di svelarvi chi sono: scrittori ovviamente, che il nostro amico artista Alessandro Rivoir ha creato in un’occasione speciale e ha portato da noi per farli stare un po’ in mezzo alle opere che hanno creato donando al mondo alcuni testi memorabili.
Se vi manca un regalo di Natale diverso e certamente speciale, eccolo🤗
It’s time 🎄🎅
Così. Per farvi vedere cosa trovate, in caso oggi siate a spasso per il centro città e vi venga un desiderio irresistibile di ve**re a fare un giretto da noi.
«E trattate anche stampe?»
🤗
(Ndr: in foto, soggetti vari tra i temi a disposizione, anatomia, pubblicità, moda, amore, soggetti femminili, storia, geografia, cartine, letteratura, animali, botanica, e chi più ne ha…)
Lato A e lato B.
Della serie: quando la bellezza è ovunque, dietro, davanti, dentro, perché è testa, cuore e spirito.
(Ovvero, come stare comodi in spazi ristretti perché la curiosità di vedere scoprire toccare con mano vince su tutto).
Chissà se Ninuccio il libro lo ho mai letto. Chissà quanti anni aveva in quel Natale del 1924. Chissà cosa pensava allora di leggerezza e briciole di felicità. Chissà se sapeva già di volere essere “per intero, galantuomo o briccone”.
Intanto, il libricino è arrivato fin da qua da quel lontano Natale e ci racconta di come una madre vedeva il mondo e il suo girare e cosa desiderava che il figlio portasse con sè nella vita.
Il libro di mio figlio, Neera, casa editrice L.F.Cogliati, 1909.
“Una casa senza libreria è una casa senza dignità, ha qualcosa della locanda, è come una città senza librai, un villaggio senza scuole, una lettera senza ortografia”.
Meditare, amici lettori, meditare…
Edmondo De Amicis nasceva oggi, nel 1846.
(In foto, due edizioni del suo capolavoro Cuore, una con le immagini cinematografiche del film datato 1984, tra gli interpreti un giovane Johnny Dorelli e Giuliana De Sio).
Chi cerca trova. Dicono.
(E la pazienza di Giobbe aiuta, dice la libraia).
“Il mondo prima della creazione dell’uomo, ossia la culla dell’universo”.
Il sottotitolo poi la dice tutta: storia della creazione e delle trasformazioni del globo raccontata al popolo dal Dr W.F.A.Zimmermann.
Prima edizione italiana illustrata da 238 incisioni in legno. Torino, stamperia della Gazzetta del Popolo, 1857.
Insomma, il mondo prima della creazione dell’uomo e il libro prima della creazione di tutti i presenti e ‘leggenti’.
Vale, la lettura, le incisioni, il viaggio che ha fatto e l’ha portato qui oggi, ben conservato, sui social. Certo il Dr Zimmermann questa non se la sarebbe immaginata!
(Nella terza e quarta foto, due simpatici esemplari di animali passati definitivamente nella categoria estinti: il Mylodon, innocuo bestione vegetariano, e il famoso Dodo, cui ha regalato un alternativo radioso futuro per sempre.
In libreria, se volete vederlo e magari comprarlo.
“Il mondo prima della creazione dell’uomo, ossia la culla dell’universo”.
Il sottotitolo poi la dice tutta: storia della creazione e delle trasformazioni del globo raccontata al popolo dal Dr W.F.A.Zimmermann.
Prima edizione italiana illustrata da 238 incisioni in legno. Torino, stamperia della Gazzetta del Popolo, 1857.
Insomma, il mondo prima della creazione dell’uomo e il libro prima della creazione di tutti i presenti e ‘leggenti’.
Vale, la lettura, le incisioni, il viaggio che ha fatto e l’ha portato qui oggi, ben conservato, sui social. Certo il Dr Zimmermann questa non se la sarebbe immaginata!
(Nella terza e quarta foto, due simpatici esemplari di animali passati definitivamente nella categoria estinti: il Mylodon, innocuo bestione vegetariano, e il famoso Dodo, cui Pomellato ha regalato un alternativo radioso futuro per sempre.
In libreria, se volete vederlo e magari comprarlo.
La Casa del Libro, dall'esterno. (O di quando qualcuno passa in galleria, osserva la libreria da fuori senza che tu te ne accorga e poi ti manda la fotografia 🤗)
grazie .ph 💛
#
🤓
Quattrocchi all’appello!
Qui si parla di roba seria: il famoso metodo Bates adottato in molte cliniche americane negli anni 50 per migliorare la vista di miopi, ipermetropi, strabici, daltonici e via dicendo. Una panacea di tutti i difetti visivi insomma! Non resta che provare…
Per ben 15 euro, in libreria e sul nostro sito, potete scoprire anche voi le meraviglie degli esercizi dei dieci birilli, dello stuzzicadenti o dell’ondeggiamento dell’elefante!
[Ah, ovviamene una vera chicca per oculisti, ortottici, oftalmologi ecc ecc 🧐]
Usato rulez 🥳🥳🥳
Sul perché leggere (anche) libri usati "Mi piacciono moltissimo i libri usati che si aprono alla pagina che l'ignoto proprietario precedente apriva più spesso". Un'apologia del libro usato: tutti (o quasi) i motivi per leggere (anche) volumi appartenuti ad altri...
Settembre… è tempo di?
Libri, come sempre. Libri da leggere, da studiare, da collezionare, da sfogliare, da annusare, da rimirare.
E anche di tentativi di fare ordine, più o meno riusciti
👷♀️📚🚧🔨
Chiudere o non chiudere?
Questo è il dilemma…
E allora, un po’ sì un po’ no, che la virtù sta nel mezzo ci insegnano. Intanto, una pausa allo shop on line, ed è già un po’ vacanza. E dal vivo, consiglio spassionato: chiamate prima di passare e scrivete per qualsiasi necessità!
[email protected]
E buone letture d’agosto a tutti 🤗📚
Visite di un certo spessore.
(Ovviamente parliamo della fluffosissima barboncina nera accomodata sul tappeto🐕🦺)
Alfredo Centofanti
Titolo: “Dai che è quasi fine luglio!”
Sottotitolo: “E dai anche voi lettori, guardate come siamo messi e venite a comprare tanti nuovi vecchi libri da leggere in vacanza che leggere vi tiene giovani svegli e attenti a quello che il mondo cerca di combinare mentre siete distratti a guardare i social 🤭”.
[Ps: ovviamente, saldi d’estate]
“Attendi l’inatteso”.
Ci credo da sempre.
Così, in un sabato qualunque di un luglio qualunque, altrimenti degno di nota perché il vento ha deciso di regalarci un pomeriggio di respiro in mezzo a giornate torride e immobili, entrano in negozio tre giovani. Stranieri, li sento parlottare.
Guardano, toccano, commentano, lascio fare, che scoprano la loro meraviglia tra le pagine che scelgono. Poi chiedo se hanno bisogno di aiuto e si aprono le danze.
Sono americani e credono di trovarsi in una specie di museo di libri, ma quando capiscono che tutto è in vendita, lui, che scopro chiamarsi Roland (e mentre mi parla in un americano velocissimo non posso non correre all’Orlando Furioso e mi vedo mentre gli racconto e lo ammorbo con dettagli che solo io posso reputare interessanti) dice di voler imparare l’italiano leggendo poesia 💛
/ Solo cuori d’oro /
Scopro che da loro non esistono librerie come la nostra, che sono stati in Germania e lì sono tutti “rude”, che hanno ancora dodici giorni di vacanza e andranno alle Cinque Terre e poi in Toscana. Mi ringraziano, si stupiscono del fatto che possiamo scambiare due parole perché è difficile che capiti in Italia e io li invito a tornare, appena sapranno l’italiano e io avrò migliorato il mio inglese. Mancava che ci baciassimo.
Potrei anche aver capito Roma per Toma, lo ammetto, ma il punto è un altro. La meraviglia è che Elena, Eva e Rolando li vedete nella foto e hanno accettato di farsi fotografare con uno stupore una gentilezza e un sorriso che scaldano il cuore e la speranza di questa terra. Non saranno i libri o la bellezza a salvare il mondo, ma saranno certamente i giovani come loro, che ancora ci credono nel valore di una pagina scritta, nella cortesia dell’accoglienza, nell’imparare qualcosa da soli.
Buone letture miei giovani brillanti ragazzi ❤️🔥
(Quasimodo, nelle mani di Roland e in futuro viaggio per l’America è l’altra notizia altamente degna di nota)
Che più blu non si può.
(E sta bene con tutto, si sa).
collana Memorie documenti e biografie.
Caro benzina, caro bollette, caro vacanze... caro tutto! E allora qui si sconta amici lettori, così potete scegliere con serenità qualche nuovo vecchio libro per la vostra valigia di buone letture estive.
Vi aspettiamo con una selezione ricca e rigorosamente d'antan!
Arte, nei libri.
“La vita non sarebbe tale se non fosse cadenzata dal passare delle ore, delle stagioni, delle età e di quel tempo più personale che non può essere misurato con esattezza ma che contribuisce a definire l’esperienza della vita stessa”.
misura il suo tempo anche attraverso la sua arte. Il suo modo di interpretare la vita è strettamente legato al ciclo naturale: la vita fluisce, dentro e fuori di noi, in un costante rapporto con gli elementi naturali (i gusci delle lumache, il legno…) che si intrecciano alla nostra esistenza. Il tempo scorre, noi con lui, le candele bruciano, i gusci si svuotano. Il ciclo è compiuto e ha trovato il suo ritmo, il suo senso.
Libri che partono per posti lontani.
(E che fai fatica a salutare 💔)
E voi? Come mettete in ordine la vostra libreria?
Per autore? Per argomento? Per casa editrice? Forse per colore della copertina?
📚📚📚
Oppure, osate nessun ordine e solo sentimento? 💛
Qual è il modo migliore per mettere in ordine i propri libri?
Tra i bibliofili c’è chi cataloga per casa editrice, per autore o per argomento; c’è poi chi lo fa per colore, data di lettura o dimensione del volume. C’è chi sviluppa metodi personalissimi e chi affianca i volumi un po’ come viene.
C’è poi chi, come una signora ben consigliata incrociata una volta in una libreria dell’usato a Roma, vuole soltanto “tre metri e mezzo di Adelphi qualsiasi, perché m’hanno detto che arredano come nient’altro”. (Quant’è vero, signora).
Ad ogni modo esiste una regola aurea che conoscono in pochi, capace di trasformare una normalissima fila di libri in un essere vivente, una specie di pianta che va innaffiata regolarmente d’attenzioni ma che è capace di mettere fiori inaspettati.
È la “Regola del buon vicino”, formulata dal grande storico dell’arte tedesco Aby Warburg, secondo cui nella biblioteca ideale, “quando si cerca un certo libro, si finisce per prendere quello che gli sta accanto e che si rivelerà essere ancora più utile di quello che cercavamo”, per usare le parole di Roberto Calasso.
È una regola eccezionale ma impegnativa: vuol dire che ogni libro sugli scaffali dev’essere pensato innanzitutto come relazione. Non significa avvicinare tra loro testi che trattano lo stesso argomento: si tratta piuttosto di proiettare la propria mappa mentale attraverso il posizionamento dei volumi sulle mensole; di disegnarsi la testa sulla libreria. Per esempio, se oggi andassi a cercare l’edizione Einaudi con la chaise longue su fondo bianco in copertina di quel capolavoro di “Lamento di Portnoy” di Philip Roth, per me è cruciale che di fianco possa trovare la nave blu da crociera di “Una cosa divertente che non farò mai più” di David Foster Wallace. È uno stratagemma attraverso cui pensare al me stesso del futuro, nel momento in cui sentirà il bisogno di quel libro.
E, quindi, un modo per provare a rispondere oggi alla domanda: “cos’altro è utile che incontri a quel punto, una volta armato di quel desiderio?”
Andrea
Un po’ ve lo avevamo anticipato, Alfredo Centofanti starà con noi per un po’ di tempo. E noi siamo davvero felici di presentarvi le sue opere d’arte: le sue tele, i suoi meravigliosi e cangianti tappeti dipinti, i suoi “acchiappacolori” tutti da scoprire.
Giovedì 5 maggio, dalle 17 in poi, potete trovarlo in negozio, pronto a raccontarvi di sé, della sua arte e, immancabilmente, della sua terra abruzzese.
Vi aspettiamo.
«Sei stato selvaggio, un tempo. Non lasciarti addomesticare».
Isadora Dancan
Viva la danza, sempre 🩰🕺💃
(Nel video, un’edizione fuori commercio per gli abbonati del Corriere della Sera, anno 1899: la storia della danza dalle origini, fino alla danza allora definita moderna, ricco di bellissime e delicate illustrazioni in bianco e nero💛)
E quindi, amici lettori, buon a tutti!
Non potevamo certo mancare questa festa organizzata da LetturaDay per condividere la forza dei libri e delle parole.
Buon ascolto a tutti e, a buon intenditor, buona personale "ricerca" con un grande intramontabile classico: l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, canto # # , Astolfo sulla Luna, alla ricerca del senno perduto di Orlando.
Abbiamo avvistato in libreria... Cosa combina?
🤓🚧🖌
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Indirizzo
Galleria Subalpina 24, Torino
Turin
10123
Orario di apertura
Martedì | 10:00 - 13:00 |
14:30 - 19:00 | |
Mercoledì | 10:00 - 13:00 |
14:30 - 19:00 | |
Giovedì | 10:00 - 13:00 |
14:30 - 19:00 | |
Venerdì | 10:00 - 13:00 |
14:30 - 19:00 | |
Sabato | 10:00 - 13:00 |
14:30 - 19:00 |
Torino
Turin
Vendo oggetti di antiquariato e Modernariato Toscano che provengono dell'eredità dei miei parenti.
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