Arcigay Torino "Ottavio Mai"

Benvenutə nella pagina ufficiale di ArcigayTorino "Ottavio Mai"

A Torino, Arcigay è presente con il Comitato Territoriale “Ottavio Mai”, nato nell’ambito dell’esperienza del Comitato organizzatore del Torino Pride 2006 per volontà di un gruppo di volontarie e volontari. Aderisce al Coordinamento Torino Pride LGBT, che riunisce le associazioni gay, lesbiche, bisessuali e transessuali torinesi. In questa rete Arcigay partecipa all’organizzazione dei Pride di Tor

23/08/2024

Nessuna prova scientifica rispetto a quanto inviato nelle circolari inviate dalla Regione Piemonte relativamente al monkeypox che vedrebbero una vera e propria ghettizzazione della comunità q***r.

Per la di oggi le parole della nostra Presidente, Lara Vodani al Corriere della Sera per fare informazione e chiarezza rispetto a quello che rischia di diventare un vero e proprio stigma ai danni della comunitàLGBTQIA*+.

https://tinyurl.com/yjd63n5v

Photos from Odv Casa Arcobaleno's post 11/08/2024

Unisciti a noi per una causa importante 🌈

07/08/2024

Oggi abbiamo ricevuto con molto dispiacere la notizia della scomparsa di Erberto Rebora, una persona meravigliosa e fondamentale nella storia del Coordinamento Torino Pride nel quale, per 12 anni, ha dato un prezioso contributo nel Gruppo Formazione.
Ci uniamo al dolore della famiglia e di tutte le persone che lo hanno amato: il suo ricordo rimarrà per sempre indelebile nelle nostre memorie e nella storia del movimento LGBTQIA+ torinese 🌈

31/07/2024

Luigi è il papà di Greta. Sarebbe felice se i percorsi di affermazione di genere in Italia fossero più accessibili e se la società fosse pronta a riconoscere il diritto alla felicità di ogni persona.

In Italia per le persone transgender – le persone con una identità di genere che non corrisponde al genere assegnato alla nascita - la ricerca della felicità è un percorso in salita, pieno di ostacoli. Per saperne di più clicca qui: https://chiedimelo.arcigay.it/

CHIEDIMI SE SONO FELICE. Storie di persone trans e delle loro famiglie è la campagna promossa da Arcigay in collaborazione con Affetti oltre il Genere per dare voce a bambin3 e adolescenti transgender e alle loro famiglie e sostenere i loro percorsi di affermazione di genere.

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29/07/2024

Silvia, Claudia e Barbara sono le mamme di Zoe, Viola e Romeo. Per loro la felicità è l’assenza di etichette e di pregiudizi e la quotidianità di momenti identici a quelli che si vivono tutte le altre famiglie.

In Italia per le persone transgender – le persone con una identità di genere che non corrisponde al genere assegnato alla nascita - la ricerca della felicità è un percorso in salita, pieno di ostacoli. Per saperne di più clicca qui: https://chiedimelo.arcigay.it/

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26/07/2024

Emma ha 11 anni e le idee chiare fin da quando ne aveva 3. Per lei, la felicità è stata poter dire “mamma sono una femmina” ed essere stata compresa. Valentina sua madre ci ha messo un po' per superare i suoi pregiudizi ma oggi grazie ad Emma è una persona migliore.

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24/07/2024

Greta è una ragazza transgender di 17 anni che vive con sua madre Cinzia a Ravenna. Per lei la felicità è la possibilità di essere ovunque sé stessa senza che ciò costituisca un problema. La felicità di Cinzia è strettamente legata alla serenità di Greta. “Sogno un mondo in cui nessuna persona soffra per ciò che è e sente di essere”.

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22/07/2024

Romeo è un ragazzo transgender di 21 anni che vive e studia a Milano. Nonostante i tentativi fatti, non ha ancora ottenuto la rettifica anagrafica dei documenti di identità.
Per lui la felicità è un obiettivo ancora lontano.

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Photos from Arcigay Torino "Ottavio Mai"'s post 20/07/2024

Questa sera ultimo evento prima della pausa estiva. 🏳️‍⚧️

Grande partecipazione per Q***r for P4lest1ne in .torino a sostegno del popolo p4l3st1nese. 🇵🇸

Grazie a tutte le persone che quotidianamente lavorano per@rendere questo spazio plurale e transfemminista. 💜

20/07/2024

Zoe ha 15 anni ed è ragazza transgender appassionata di make up. Per lei la felicità è la possibilità di essere per tutt3 soltanto Zoe. Viola, quasi 12 anni, non ha paura di non essere accettata, è orgogliosa del suo percorso.

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18/07/2024

Che cosa è per te la felicità?

Per Greta, Romeo, Zoe, Emma e Viola la felicità è la libertà di essere ed esprimere se stessɜ.

Per Luigi, Cinzia, Barbara, Silvia, Valentina e Claudia - i loro genitori - è vedere la serenità sul loro volto quando riescono a realizzare se stessɜ, ad essere a proprio agio con il proprio corpo, al sicuro nella propria identità sociale.

In Italia per le persone transgender – le persone con una identità di genere che non corrisponde al genere assegnato alla nascita - la ricerca della felicità è un percorso in salita, pieno di ostacoli.

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14/07/2024

Oggi 14 Luglio è l'International Non-Binary People's Day! 💜

La giornata è stata celebrata per la prima volta nel 2012, su iniziativa di Katje van Loon e ha come scopo quello di fare informazione e sensibilizzazione e contrastare lo stigma e le discriminazioni che vivono le persone non binarie. 💚

Le norme della nostra società si basano su una rigida divisione uomo-donna che permea ogni ambito della vita e partendo dall’immagine corporea ed estetica costruisce su di essa ruoli, significati e confini. 📍

Le persone non binarie sfidano queste regole e queste convenzioni con la loro sola esistenza.
In questa importante giornata vogliamo ribadire che la mancanza di riconoscimento legale e sociale delle identità non binarie è un aspetto che deve essere preso in considerazione al più presto in un'ottica affermativa. 🔍

Photos from Arcigay Rete Trans Nazionale's post 10/07/2024
08/07/2024

Ripartono i servizi di PortTo Sicuro, il centro antidiscriminazione a un passo da te.

Grazie al lavoro dei nostri partner siamo presenti in diverse sedi in tutta la città:
Arcigay Torino "Ottavio Mai" – Via Bernardino Lanino, 3/A, 10152 Torino TO
Associazione Almaterra APS – Via Norberto Rosa, 13/A, 10154 Torino TO
Agedo Torino – Via Bernardino Lanino, 3/A, 10152 Torino TO
Maurice GLBTQ – Via Stampatori, 10, 10122 Torino TO

Scrivici una mail a [email protected] oppure chiamaci o scrivici via whatsapp al 331.404.4495

Se hai bisogno di aiuto trovi aperta una delle nostre sedi in CasArcobaleno dal lunedì al giovedì dalle 14:00 alle 18:00 e con lo sportello accoglienza tutti i venerdì dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00 in Via Bernardino Lanino 3/A.

Un grazie di cuore a Ufficio Antidiscriminazioni Razziali-Presidenza del Consiglio dei Ministri e al finanziamento PON Inclusione per aver reso tutto questo possibile.

05/07/2024

Quando ci riferiamo a qualcunə con i pronomi che preferisce, riconosciamo, rispettiamo e validiamo la sua identità.

👄 Questo semplice gesto può avere un impatto enorme sull’autostima delle persone. Usare i pronomi giusti contribuisce a creare un ambiente accogliente e sicuro, riducendo il rischio di discriminazione e pregiudizio.

🫥 Al contrario, l’uso errato o deliberatamente scorretto dei pronomi può causare disagio, alienazione e senso di invisibilità. Per chi sogna un mondo più equo e giusto, imparare e rispettare i pronomi altrui è un passo essenziale verso una comunicazione rispettosa e inclusiva.

Chiamiamoci con i nostri pronomi!

01/07/2024

Siamo entusiastə di annunciare il nostro prossimo evento, il cui tema sarà “Storie di liberazione e visibilità q***r”. Un’occasione imperdibile per discutere, condividere e riflettere insieme su temi di grande importanza per la nostra comunità.

Parliamone venerdì 5 luglio, dalle 18:00, in CasArcobaleno, con il collettivo Cat Calls of Turin 😾

Catcalls of Turin, ramo torinese del movimento di attivismo femminista intersezionale Chalk Back, usa i gessetti colorati per riappropriarsi dello spazio pubblico e denunciare la violenza di genere.🫂 Scrive per terra gli episodi di molestie che vivono quotidianamente in modo da creare uno spazio sicuro per chi vuole condividere le proprie esperienze di discriminazione, e al contempo intavolare una conversazione sulla violenza di genere, ma anche su altre modalità di oppressione. ✊

Il nostro bar sarà aperto per offrirvi cocktail rinfrescanti durante tutta la serata 🍷

Per partecipare all'evento è necessario: 🦄 Esibire, all'ingresso, la tessera Arcigay (o Arci e federate) in corso di validità. Se non si possiede la tessera è possibile farla all'ingresso della serata 🏳️‍🌈

Per info scrivete a [email protected]

Vi aspettiamo 🎉

28/06/2024

🏳️‍⚧️💥Le prime Rivolte di Stonewall avvennero nella notte tra il 27 e 28 giugno 1969 nella città di New York segnando di fatto l’origine delle manifestazioni di rivendicazione dei diritti di una comunità intera. In quella occasione furono le persone trans*, travestite, q***r a ribellarsi alle retate e all’oppressione delle forze dell'ordine, ma quell’esplosione di resistenza dei corpi fu prima di tutto contro un sistema biopolitico che cerca ancora oggi di disciplinare e controllare le identità, l’affettività e le pratiche sessuali.

In un contesto in cui le norme eterosessuali e cisgender dominano la società, furono i corpi q***r a Stonewall nel 1969 a sollevarsi per difendere i nostri spazi di comunità e per reclamare il diritto alla nostra stessa esistenza. Stonewall rappresenta una Rivolta e una rottura con il paradigma biopolitico in cui il potere non si limita a reprimere ma cerca di produrre soggetti conformi.

Noi rifiutiamo la conformità ai codici e alle strutture di potere che vogliono definire la nostra identità, il nostro sentire, la nostra affettività. Rivendichiamo la nostra euforia di genere e l’orgoglio trans*, rifiutiamo diagnosi, psichiatrizzazione e patologizzazione, il moralismo vaticano imperante e le tecnologie di rappresentazione culturale che puntano a invisibilizzare e marginalizzare le nostre vite.

In questa resistenza quotidiana i nostri corpi e identità trans* sono perfetti agenti di liberazione per la società, per scardinare le tecnologie di controllo sociale che cercano di mantenere l'ordine pubblico cisgenere ed eterosessuale.
Stonewall segna un momento in cui queste tecnologie falliscono nel loro intento di controllo, rivelando le loro contraddizioni e aprendo spazi per nuove forme di esistenza e pluralità.

💥 Stonewall per noi è ogni giorno.
Lottiamo e facciamo Resistenza per liberarci e affermare desideri, identità e il diritto all’autodeterminazione 🏳️‍⚧️

Arcigay Rete Trans Nazionale

***r
Arcigay

Illustrazioni favolose a cura di

Il palco del Torino Pride 2024 27/06/2024

Il palco del Torino Pride 2024 in piazza Vittorio, alla fine della manifestazione. Tutti i discorsi e gli interventi di associazioni, istituzioni e realtà amiche insieme alla presenza di Vladimir Luxuria e di Michele Bravi.🏳️‍🌈🏳️‍⚧️

Il palco del Torino Pride 2024 Il palco del Torino Pride 2024 in piazza Vittorio, alla fine della manifestazione. Tutti i discorsi e gli interventi di associazioni, istituzioni e realtà am...

Photos from Healthy Peers's post 19/06/2024
Omolesbobitransafobia in contesti lavorativi. 18/06/2024

Ciao! 🌈
Vi chiediamo un piccolo aiuto 🏳️‍🌈🏳️‍⚧️

Caleidoscopio: gruppo formazione e scuole di Arcigay Torino terrà una sessione di formazione in un'azienda che ha richiesto testimonianze relative al mondo lavorativo.
Pertanto, abbiamo urgente bisogno di:
raccogliere esperienze di episodi di omolesbobitrasfobia sul lavoro.
raccogliere esperienze positive che riguardano la questione lgbt+ e l’universo lavorativo
desideri che riguardano la questione lgbt+ e l’universo lavorativo

Se avete esperienze che desiderate condividere, vi chiediamo di lasciarle qua sotto. Le testimonianze verranno riportate in forma totalmente anonima.

Omolesbobitransafobia in contesti lavorativi. "Caleidoscopio: gruppo formazione e scuole di Arcigay Torino terrà una sessione di formazione in un'azienda che ha richiesto testimonianze relative al mondo lavorativo. Pertanto, abbiamo urgente bisogno di raccogliere esperienze di episodi di omolesbobitrasfobia sul lavoro. Se avete esperienze che ...

17/06/2024

Intervento del Gruppo Donn* durante il Torino Pride 2024 🏳️‍🌈🏳️‍⚧️
"Siamo il Gruppo donnə di arcigay torino.
Siamo persone q***r e transfemministe.
Ci occupiamo di politica, aggregazione, elaborazione sulle tematiche e sulle pratiche transfemministe intersezionali.
Partiamo dalla consapevolezza che nella nostra vita quotidiana siamo attraversatə da diversi tipi di oppressione in quanto persone femminilizzate, q***r, con corpi e desideri non conformi, e che la condivisione collettiva di saperi è alla base delle nostre forme di resistenza e pratiche trasformative.
Quest’anno abbiamo deciso di prendere parola perché per noi il pride non può essere soltanto un momento di festa che tuttə immaginano con carri e sfilate, ma deve essere un momento politico importante dopo un anno di politiche oggettificanti e brutali.
Noi, come gruppo donnə, ci rifiutiamo di considerare la legge 194 una vittoria perché non lo è, non lo è in un paese in cui devi viaggiare da una regione all’altra per abortire, non lo è in un paese dove 7 ginecolog* su 10 si rifiutano di praticare l’aborto. Quest'anno, l'Italia ha subito un vergognoso arretramento sui diritti all'aborto. In regioni come Lombardia e Lazio, i consultori pubblici sono stati aperti alle associazioni Pro Vita, trasformandoli in luoghi di pressione morale invece che di supporto sanitario. Qui in Piemonte la regione non si fa problemi a concedere fondi per l’istituzione della cosiddetta “Stanza dell’ascolto” all’interno dell’ospedale Sant’Anna, uno spazio in cui i pro vita cercheranno di dissuadere le persone incinte dall'abortire. Questi sviluppi rappresentano un oltraggioso passo indietro rispetto ai diritti garantiti dalla legge 194 del 1978, che definisce tempi e modi per l'accesso all'interruzione volontaria di gravidanza. Una legge che, dopo più di 40 anni, risulta carente e obsoleta e andrebbe rivista senza interferenze da parte di gruppi religiosi e conservatori il cui scopo è limitare la libertà delle persone. Gruppi religiosi e conservatori che si interessano alla vita dellə bambinə solo quando sono nei corpi della persona gestante, mentre si girano dall'altra parte di fronte ai più di 13mila bambinə a cui è stata tolta la vita sotto le bombe in Palestina.
Abbiamo lavorato per più di un anno sul tema del consenso nella quotidianità e negli spazi q***r stessi e ciò che abbiamo appreso dall’elaborazione e il confronto con le molte persone che hanno partecipato a quei momenti ci porta a riflettere su un concetto secondo noi strettamente legato al consenso, ovvero il concetto di Safeness, il sentirsi al sicuro negli spazi.
La realtà dei fatti è che purtroppo gran parte del mondo non è safe per moltə di noi e pertanto decidiamo di vivere, chi più, chi meno, la nostra vita nella bolla q***r sentendoci al sicuro.
Ma non è davvero sempre così perché non basta appartenere alla comunità LGBTQIA+* per essere persone safer per le altre. Consenso per noi vuole dire tante cose e va a braccetto con il rispettare l'identità e i pronomi delle persone trans*, non sovradeterminare l'orientamento sessuale/romantico di una persona bisessuale in base al genere delle persone che frequenta, non sminuire le parole di una donna in quanto tale e molto altro.
Vi invitiamo quindi qui, in questo Pride, a riflettere insieme a noi sui privilegi che ognunə ha rispetto ad altrə e fare del nostro meglio per creare uno spazio safer per le persone che abbiamo intorno in questo momento"

16/06/2024

Discorso per i diritti delle persone trans* e non binary durante il 🏳️‍⚧️

"Questo pride è D'amore e di lotta ma noi, come persone trans* e gender non conforming, oggi dobbiamo stare dalla parte della lotta, che ci piaccia o no.
Oggi non siamo al sicuro. La nostra salute non è garantita, dei nostri corpi si sa poco o niente. Qui in Piemonte, le persone più giovani subiscono mesi e anni di gatekeeping da parte del personale del Regina Margherita. L'unico centro pubblico in Piemonte e Valle D'Aosta che si occupa dei percorsi di affermazione per le persone maggiorenni è del tutto inaccessibile, ignora le nostre richieste di presa in carico e le richieste di trasparenza sulle liste d'attesa. Oltre la sanità, molte persone trans* hanno difficoltà a trovare una casa e un lavoro, vivono in contesti di isolamento sociale o attraversano senza documenti quartieri sempre più militarizzati.
Noi vediamo benissimo che la nostra situazione è destinata a peggiorare, perché ci sono precise volontà politiche di rendere le nostre vite impossibili. Queste elezioni ci hanno mostrato una estrema destra che non si fa scrupoli a usare i nostri corpi per fare campagna elettorale.
Proprio in queste settimane è stata formata una commissione con il compito di rivedere le linee guida per l'accesso e lo svolgimento dei percorsi di affermazione di genere, una commissione che decide della nostra salute e della salute delle nostre compagne. E su tutto questo noi non abbiamo voce in capitolo. Neanche un'associazione di persone trans* o LGBTQIA+ è stata invitata al tavolo, perché non vogliono tutelare la nostra salute e le nostre vite. Vogliono solo governare noi e i nostri corpi!
Tutto questo viene portato avanti nel clima di intimidazione che il governo ha creato con i suoi attacchi all'ospedale Careggi di Firenze. Stanno attaccando le persone trans* quando sono più vulnerabili, cioè quando sono più piccole, e stanno cercando di zittire le loro famiglie. Stanno mettendo in discussione l'uso della triptorelina, un farmaco che le persone piccole cisgender prendono per garantire la loro salute, ma le stesse terapie per le persone trans* e gender questioning non vanno bene. C'è un motivo se queste cure gli vengono negate: per non farle crescere come persone trans*.
Di fronte a queste volontà politiche la nostra risposta è la mobilitazione. Dobbiamo mobilitarci e fare rete per essere noi stessx come comunità a darci il supporto minimo che lo Stato ci vuole negare.
Per questo vogliamo chiamare a raccolta tutta la comunità LGBTQIA+. Vi chiediamo di unirvi a noi nella costruzione di strumenti di lotta, e nella costruzione di reti che saranno le nostre reti di sicurezza quando decideranno di toglierci ogni diritto. Oggi noi siamo al margine del genere, ma domani toccherà a voi.
Dentro di noi c'è la paura, ma c'è anche tanta rabbia. Oggi e sempre, siamo a fianco di chi sta nel margine, e dal margine lancia una bottiglia."

16/06/2024

Il discorso del Gruppo Giovani Torino Youngsterland durante il 🌈

"Ciao a tutte Torino pride!
Sì, tutte, perché ci piace usare il femminile sovraesteso.
Siamo Camilla e Sara del gruppo giovani di Arcigay Torino, lo spazio safe per persone q***r tra i 16 e i 30 anni! Quando mi sono trasferita da un paesino siciliano in c**o a D1o, a Torino non avevo niente, nessun amico, e soprattutto nessuna persona q***r nella mia vita. In CasArcobaleno ho trovato casa.CasArcobaleno è lo spazio che per L., studente di medicina, ha rappresentato la possibilità di conoscere altre persone q***r dopo essere cresciuto in provincia di Cuneo, dove le persone apertamente q***r non erano visibili.Il filo conduttore tra queste testimonianze e tante altre che potrei riportarvi è una: la necessità di trovare uno spazio sicuro privo di pregiudizi.
Essere qui oggi rappresenta di per sé già un privilegio: abbiamo la possibilità di parlare ad un microfono, senza la paura di ripercussioni sulla nostra stabilità sociale ed economica a causa della visibilità. Ed è in momenti come questo che abbiamo il dovere di supportare e partecipare anche a lotte che non ci coinvolgono direttamente.Durante lo scorso maggio, centinaia di studenti dell’università di Torino, hanno deciso di occupare Palazzo Nuovo per costringere il rettore Geuna ad assumersi la responsabilità degli accordi dell’Università con aziende facenti parte della filiera bellica, che ad oggi continua spudoratamente a finanziare Israele ed il suo governo sanguinario! La risposta delle istituzioni è stata quella di mandare pattuglie e fuggire dal confronto. Le proteste nascono per bloccare l’enorme meccanismo delle istituzioni, per essere ascoltate e non ignorate. Per questo stesso motivo, è necessaria la partecipazione di più persone possibili, e non deve esserci spazio per azioni e commenti divisivi che potrebbero generare una breccia di cui le autorità si approfitteranno sempre per zittirci.Da persone q***r, è nostro dovere supportare la lotta per la liberazione della Palestina e di tutti i popoli oppressi da una classe dirigente capitalista, che guadagna sul sangue di gente innocente.
Alle europee di quest’anno ha vinto il governo fascista della Meloni, un governo che regge e tesse le fila dello spaventoso e incerto futuro di noi giovani. Governo che ci vuole incapaci di poter decidere se avere una famiglia o meno, di unirci legalmente alle persone che amiamo, di essere LIBERE di esprimerci e vestirci come c***o ci pare. Fuori dagli schemi che vogliono l’uomo etero cis accudito e riverito dalla donna e un’unione e famiglia rigorosamente repressa, patriarcale, disfunzionale ed eterosessuale.Siamo giovani, siamo studenti, e pretendiamo che le scuole, le università e tutti i luoghi di formazione siano spazi sicuri ed educativi per noi.
La sicurezza si crea con la conoscenza, con percorsi formativi che dovrebbero iniziare dall’infanzia con un’educazione all’affettività che ci insegni che non è vero che se veniamo trattate male è perché piacciamo a quella persona, che insegni alle bambine e ai bambini come riconoscere gli abusi e parlarne, che legittimi tutti i corpi anche se non rientrano negli standard della società. La sicurezza è la possibilità di esplorare la propria identità e il proprio modo di esprimersi in un ambiente privo di giudizio, che non implichi l’outing da parte delle scuole verso le famiglie.
La sicurezza è l’accesso alla carriera alias come possibilità di autodeterminazione, non come occasione per obbligare a intraprendere procedure mediche estremamente lunghe, stressanti e il più delle volte costose, per quella generazione che a 25 anni guadagna meno dei propri genitori alla stessa età ma in un mondo che costa il doppio. La sicurezza si crea eliminando ogni stigma e preparando le generazioni future dandogli facile accesso alle informazioni che noi ci siamo dovute cercare con la navigazione in incognito, trovando informazioni oggettificanti e obsolete sulle nostre identità, togliendo la possibilità di rispecchiarsi in parole che ci dovrebbero solo descrivere, non limitarci dentro etichette. Informazioni che cercando in incognito abbiamo trovato nei p***o, che ci mercificano rendendo la nostra identità oggetto di piacere per i maschi etero, proponendo un immaginario di corpi scultorei con un immaginario di pratiche al limite dell’impossibile e dello stupro e dell’incesto come standard del piacere sessuale. Perché la me di quattordici anni non meritava che la zia le chiedesse se lei la prendeva o la dava.
Ma tutta questa sicurezza non sarà mai davvero raggiunta se a parlare delle nostre storie non saremo noi. Riprendiamoci gli spazi pubblici, riprendiamoci le narrazioni che si fanno delle nostre vite! E che questo pride sia d’amore e di lotta veramente, perché anche in questi tempi bui in cui la lotta è la nostra unica scelta, non dobbiamo smettere di pensare alla cura dovuta nei confronti di noi stesse e di chi ci sta intorno. Buon pride!"

16/06/2024

Il discorso del Gruppo Conversazioni di Arcigay Torino durante il 🌈

"Ciao Torino! Siete calde?
Noi siamo il Gruppo Conversazioni in Italiano per stranier* di Arcigay Torino. Forse vi
ricorderete di noi per l’intervento dell’anno scorso in cui dicemmo una semplice verità che è sotto gli occhi di tutt*, ovvero che Giorgia Meloni e la sua schiera di lacchè hanno le mani sporche di sangue delle persone migranti morte in mare.
Bene. Quest’anno ho deciso di fregarmene ancora di più di eventuali sh*tstorm , e rincaro la dose.
Giorgia, nell momento in cui ti astieni dalla votazione sulla risoluzione dell’ONU per chiedere un cessate il fuoco immediato a Gaza hai le mani sporche del sangue del popolo palestinese.
Nel momento in cui ti astieni dal firmare il testo dell’Unione Europea sull’omolesbobitransafobia, hai le mani sporche del sangue della comunità LGBTQIA+
Nel momento in cui non procedi a smantellare immediatamente tutti quei lager di stato che sono i CPR, hai le mani sporche del sangue di tutte i detenuti che si suicidano a causa dell’orrore di quei luoghi
Nel momento in cui non fai nulla di concreto per contrastare la violenza di genere, hai le mani sporche del sangue di tutte le donne che ogni anno vengono uccise dal patriarcato in Italia.
Hai anche le mani sporche del sangue degli studenti pestati dalle forze dell’ordine durante le proteste pacifiche in cui si chiede soltanto la fine del genocidio a Gaza che tu stessa stai ignorando.
In pratica l’unico sangue di cui non hai le mani sporche è quello di sti c***o di embrioni che a quanto pare ti stanno così a cuore.
Congratulazioni, signor presidente, in pratica hai surclassato qualsiasi serial killer sia mai esistito fino ad ora. Roba che quando ti ritroverai a vagare fra le anime dannate dell’inferno, perfino Pacciani ti dirà “ Dai Giorgia, però una regolata te la potevi anche dare. Se nì mondo esistesse un po’ di bene… ”.
Ma ora basta parlare di assassini. Parliamo di cose belle, tipo noi. Noi, comunità LGBTQIA+.Che bonazze assurde che siamo… È bellissimo vedervi qui. È bellissimo vedere la nostra Torino così colorata, così unita, così antirazzista, antisessista e antifascista. e anche antimilitarista e anticapitalista! Si perché al Pride gli sbirri e le multinazionali non ci devono entrare ! Perché il pride è prima di ogni altra cosa una rivolta. Il pride nacque a Stonewall del 1969 perché una donna trans latina e s*x worker di nome Sylvia Rivera tiró una pietra contro la polizia che manganellava indiscriminatamente dentro all locale. Questo è il pride.Non mi risulta ci fossero sponsor all'epoca. Il pride come tutte le rivolte nasce nelle periferie dal malcontento e dall'insoddisfazione. Non è un evento glamour, e soprattutto non è una vetrinetta del capitalismo, delle multinazionali, o della violenza delle forze dell'ordine
Una critica che spesso ci viene mossa da chi ci odia è quella di essere scollatə dalla realtà, in quanto lotteremmo per dei diritti che non sarebbero prioritari. E io penso che sia in parte vero. Lottare per i diritti della comunità LGBTQ dimenticandosi della lotta contro il cambiamento climatico e della lotta di classe è un errore strategico e politico che non ci verrà perdonato dalle generazioni future. Perché nella piramide dei bisogni umani prima dell'autodeterminazione viene l'autoconservazione. Perciò se prima non scardiniamo quel sistema capitalista che per ora ha prodotto solo disparità, ingiustizie e cambiamenti climatici, i nostri diritti non saranno mai una priorità, ma neanche per noi stesse, perché esattamenteche cosa ce ne facciamo delle adozioni e dei matrimoni egualitari in un mondo desertificato e dall'aria irrespirabile nel quale non siamo neanche sicure di poter mettere a tavola un
piatto di pasta?
Concludo dicendo che non siamo docili agnellini che chiedono solo di essere accettati e riconosciuti. Noi l'accettazione e il riconoscimento ce li prendiamo da sole, mordendo e graffiando se necessario.Perché noi insieme siamo una marea, siamo potenti, siamo cambiamento, siamo froci e feroci. Perciò fanc**o le frasi fatte come Love Is Love. Smettiamola di farci rappresentare come se fossimo delle c***o di principesse Disney perché è la versione più esportabile di noi. È forti di una rabbia indicibile e furiosa che noi urliamo LOTTA A***E CONTRO IL CAPITALE.
Grazie frocie sabaude."

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Un po’ di noi...


A Torino, Arcigay è presente con il Comitato Territoriale “Ottavio Mai”, ri-nato nell’ambito dell’esperienza del Comitato organizzatore del Torino Pride 2006 per volontà di un gruppo di volontari*. Ha dato il via al progetto di CasArcobaleno, la casa di tutte e tutti, luogo pubblico e privato, abitato da 18 associazioni non solo LGBTQIA, luogo mentale e fisico di interazione e contaminazioni di idee differenti.

Il Comitato Territoriale Arcigay di Torino deve il suo nome a Ottavio Mai, cofondatore del Torino GLBT Film Festival “Da Sodoma ad Hollywood” (ora Lovers Film Festival), di cui l’associazione è da sempre partner per iniziative e collaborazioni.

Arcigay Torino organizza diversi momenti di aggregazione e socializzazione, di approfondimento sui nostri temi caratterizzanti, di dibattito e di cittadinanza attiva. Tutti gli spazi sono aperti e accoglienti e si può crescere maturando una maggiore consapevolezza di sé e di quella varietà che arricchisce il mondo in cui viviamo, senza mai dimenticare la fondamentale dimensione del divertimento. L’associazione fornisce anche importanti servizi alla comunità: dallo sportello d’ascolto e accoglienza Pronto Arcigay, primo fondamentale punto d’approdo per coloro che hanno necessità di confrontarsi e approfondire temi legati all’orientamento sessuale e alle identità di genere, a SanArcobaleno, dove è possibile effettuare test rapidi HIV e sifilide e consultare un medico per informazioni riguardo le IST (infezioni sessualmente trasmesse).

Il comitato opera sul territorio tramite i propri gruppi tematici. È competente per le province di Torino e Alessandria.

Video (vedi tutte)

Chiedimi se sono felice: Luigi
Chiedimi se sono felice: Claudia, Silvia e Barbara
Chiedimi se sono felice: Valentina e Emma
Chiedimi se sono felice: Cinzia e Greta
Chiedimi se sono felice: Romeo
Chiedimi se sono felice: Zoe e Viola
Chiedimi se sono felice
Intervento del Gruppo Donn* durante il Torino Pride 2024 🏳️‍🌈🏳️‍⚧️"Siamo il Gruppo donnə di arcigay torino.Siamo persone...
Discorso per i diritti delle persone trans* e non binary durante il #torinopride2024 🏳️‍⚧️ "Questo pride è D'amore e di ...
Il discorso del Gruppo Giovani Torino Youngsterland durante il #torinopride2024  🌈"Ciao a tutte Torino pride!Sì, tutte, ...
Il discorso del Gruppo Conversazioni di Arcigay Torino durante il #torinopride2024  🌈"Ciao Torino! Siete calde?Noi siamo...
Discorso del Gruppo Cinema di Arcigay Torino durante il #torinopride2024 🌈"Ciao! Noi siamo il gruppo cinema di arcigay T...

Indirizzo


Via Bernardino Lanino 3/A
Turin
10152
Altro Organizzazione no-profit Turin (vedi tutte)
GammaDonna GammaDonna
Corso Brianza, 30
Turin, 10153

GammaDonna nasce per promuovere la crescita di donne e giovani nel tessuto produttivo attraverso la v

Cittadinanzattiva Piemonte Cittadinanzattiva Piemonte
Turin, 10123

Cittadinanzattiva è un’organizzazione, fondata nel 1978, che promuove l’attivismo dei cittadini

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"La Mole del Sorriso" è sempre in movimento!

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"La mia vita è il mio messaggio" (M. K. Gandhi)

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Per adozioni: dal lun al sab 13.00-16.00.Per veterinario, SOLO SU APPUNTAMENTO: dal lun al sab 13-16

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Vogliamo il futuro, speranza che da oggi è sempre più vicina..!