Associazione Culturale La Compagnia del Calice

Un’altra meravigliosa stagione giunge al termine. 😍😍😍
Siamo ormai in piena estate ☀️, le giornate sono lunghissime, qualcuno è già in vacanza, altri attendono con trepidazione di rallentare e mettere tutto in pausa, anche solo per qualche giorno.

Ci riposiamo anche noi, ne abbiamo bisogno.
Così saremo pronti, a settembre, con una nuova incredibile stagione. Per fare quello che ci riesce meglio: rendervi felici con vini strepitosi, che raccontano di luoghi, di persone e che ci emozionano.

Grazie a tutti i soci e a per la location da favola che ci mette sempre a disposizione.

Buone vacanze a tutti e a prestissimo ♥️🍷

Che sia , , o , lo è uno dei vini più ricercati per le occasioni di festa e soprattutto per l’estate. ☀️☀️☀️

Noi come Compagnia del Calice, non potevamo che scegliere, tra tutte le cantine che producono questo meraviglioso prodotto, una delle più rappresentative e iconiche d’Italia: Berlucchi. 🥂🍾
Pioniera della spumantistica italiana, Berlucchi si distingue per la dedizione alla qualità e all’innovazione, combinando tecniche tradizionali e tecnologia moderna.

Un’occasione per festeggiare insieme l’inizio della stagione estiva, ma anche come rapido presaluto in occasione dell’incredibile serata presso l’agriturismo La Serra, dal nostro amico Rossotto.

Quando alle tradizioni antiche della viticoltura si unisce l’utilizzo sapiente della tecnologia non può che nascere qualcosa di unico e dal valore inestimabile.

É quello che accade da Marjan Simčič, cantina conosciuta e premiata a livello internazionale, situata nella regione di , nel , nome sloveno del Collio. Siamo vicinissimi al confine italo-sloveno: dolci colline verdeggianti ed estesi vigneti fanno da sfondo a incantevoli borghi senza tempo.

Le condizioni per la vite qui sono ideali:

➡️ tipo di suolo, chiamato , è ricco di marne, arenarie e calcare e dà nutrimento alle uve, conferendo ai vini freschezza, eleganza e mineralità.

➡️ Il clima è favorevole, le Alpi proteggono dai venti più freddi e le temperature sono mitigate delle brezze del Mare Adriatico.

➡️ Le tradizioni sono antichissime: da si è ormai alla sesta generazione.

A queste condizioni super favorevoli si aggiunge la tecnologia. Simčič collabora con Perleuve di .bigot, agronomo ed enologo che ha ideato l’indice Bigot, che - attraverso monitoraggi costanti dei vigneti e delle uve - valuta il potenziale di ogni appezzamento.

Le serate dedicate alla degustazione di questi vini sono state strepitose, abbiamo degustato dei vini eccellenti, che comunicano tutto l’impegno della cantina e le tradizioni di questo incredibile .

Grazie a per la partecipazione, a ​​ e a tutti i nostri soci.

Imparare a rinoscere un vino dal colore, dai suoi profumi e dal sapore non è una sfida semplice, ma esercitarsi, giocare e mettere alla prova i propri sensi, può essere molto divertente.
Noi lo facciamo sempre, per allenare le nostre capacità, ma soprattutto per giocare. 😍

Abbiamo voluto coinvolgere anche voi in questo gioco, sfidandovi nel riconoscere tra diversi , un intruso.

L’internazionale Sauvignon, vitigno semiaromatico, ha delle sfaccettature odorose riconoscibili, che cambiano però a seconda del di provenienza.
Tipicamente erbacei, con sentori di foglia di pomodoro, i profumi del sauvignon possono virare sul floreale, sulla frutta tropicale come per i sauvignon della 🇳🇿o sul minerale come i francesi 🇫🇷
Noi, che non amiamo i compiti semplici 😝 abbiamo aggiunto un livello di complessità inserendo in degustazione, un , vino spagnolo 🇪🇸molto fresco, erbaceo e agrumato.
Nonostante la difficoltà, siete stati bravissimi a riconoscere l’intruso, ma soprattutto coraggiosi nel cimentarvi in questo gioco stimolante e divertente.

Felicissimi e orgogliosi di essere stati protagonisti di un evento tanto importante come quello di .
Grazie alla nostra cantina amica , al .freisa e al suo neopresidente Matteo Rossotto, abbiamo avuto l’onore di guidare la degustazione di 6 differenti espressioni di , un vitigno importantissimo per il Piemonte e per la collina torinese, che è stata per secoli coltivata a vigneto.
Grazie anche alla macelleria per le prelibatezze in accompagnamento ai vini.



ag.rubattoguido_ miglioretti

L’Etiopia è un paese affascinante con una storia millenaria, meraviglie naturali e tradizioni antichissime. È però anche un paese che vive una situazione difficile, assediato da povertà endemica, siccità e devastato dalla recente guerra civile.

Dedicare a questo paese una cena di beneficenza è stato per noi un grande piacere e motivo di orgoglio. Abbiamo scoperto le sue tradizioni, assaggiato la cucina, a base di piatti speziati come la di carne, gli , lo , il tradizionale pane e l’ , dolce tipico etiope e ci siamo immersi nell’atmosfera del paese, con la cerimonia del caffè Bunna.
Abbiamo scoperto i vini della , cantina della , principalmente a base di , come , , , .

Grazie al contributo di tutti i soci, abbiamo donato il ricavato alla di Claudio Maneri, per partecipare al progetto di restauro della scuola elementare del villaggio di Daya e delle sue latrine.
Un caloroso ringraziamento a Debora Bonandin e Alberto Camusso per l’idea della serata e il loro contributo alla donazione, e ancora a loro e a Claudio per l’instancabile impegno filantropico, e infine alla fantastica .kitchenlab per i sapori che ci ha fatto scoprire!

Se avete piacere di contribuire ulteriormente e fare la vostra donazione, trovate il link nell’ultima immagine di questo post

Nel Sud Italia c’è una regione meno conosciuta ed esplorata dal punto di vista vitivinicolo, ma che sta vivendo un periodo di rinascita e suscitando curiosità e interesse da parte dei wine lovers.

Parliamo della Calabria, regione in cui il vino ha una tradizione antichissima, risalente al primo millennio a.C. con la colonizzazione di Greci e Romani.

Tra le cantine calabresi, una delle più importanti e antiche è la cantina Statti, collocata nella piana di Lamezia Terme e che, oltre ai vigneti, possiede uliveti e agrumeti.

Abbiamo avuto il piacere di degustare i loro vini a base di vitigni autoctoni come il e e altri vitigni autoctoni.

Per noi è stata una sorpresa e siamo felici di averla condivisa con i nostri soci. ❤️🍷

Lenzo Winery è molto più che una semplice cantina.
La sua Green Valley Farm è un progetto che promuove a 360 gradi l’enogastronomia e la cultura siciliana e costituisce punto di riferimento per tutti coloro che vogliono immergersi e conoscere i sapori di questa meravigliosa isola mediterranea.

Grazie a Lenzo Winery e ai suoi vini abbiamo fatto un viaggio sensoriale, degustato i suoi vini a base degli autoctoni , , , ma anche di vitigni internazionali come il .

Grazie a e ai nostri splendidi e sempre appassionati soci per aver condiviso con noi questa esperienza. 🍷😍❤️

🇮🇹 🇮🇹

Voliamo all’estremo est della pen*sola, quasi al confine con la , dove troviamo una delle regioni più interessanti nel panorama vitivinicolo italiano, il Friuli Venezia Giulia.
Qui, nel comune di Prepotto, sorge Vigna Petrussa, cantina a conduzione femminile da tre generazioni.
Questa virtuosissima azienda non produce solo vini bianchi eccellenti, a base di , , e , ma anche vini rossi di altissimo livello, come lo , il e il .
Una menzione particolare poi per il loro , vino passito che, considerate le scarsissime rese, poche cantine hanno il coraggio di produrre. 👏🏻❤️
Grazie mille a per le splendide serate passate insieme.

Non conosciamo il luogo esatto della nascita del vino. Numerosi studi archeologici confermano però che la sua culla sia nella zona del . Proprio tra le sue montagne c’è la , uno dei paesi che si contende, insieme ad altri, questo primato.

Abbiamo avuto la fortuna di organizzare una serata dedicata ai vini provenienti da questa incredibile regione, in cui sono conservate tradizioni secolari. Come quella di far fermentare le uve senza diraspatura e le macerazioni lunghissime dentro ai che vengono poi sotterrati per mantenere la temperatura.

Degustare questi vini, a base di , e , significa fare un viaggio nel tempo. I loro profumi e sapori raccontano tutta la tradizione secolare di questo affascinante terroir.

Grazie al ristorante di Torino per la collaborazione.

L’Italia è ricchissima di suoli di origine vulcanica che danno vita a vini sorprendenti, con una componente minerale importante.
L’area del in è una di queste. Grazie alla cantina questa piccola regione del Sud Italia ha conquistato notorietà e prestigio nel panorama vitivinicolo internazionale.
Abbiamo avuto la fortuna di degustare i suoi vini vulcanici, la sua e soprattutto l’ in diverse espressioni, tra cui l’iconico , dedicato al nonno fondatore. 🍷

Venerdi 19 e 26 gennaio abbiamo ospitato tre cantine che con tenacia e orgoglio stanno dando nuovo lustro all’antica tradizione dell’Alto Canavese, territorio ai piedi della Alpi Graie: Le Masche di Levone, Rostagno di Forno Canavese e Valchyara da Val di Chy all’ingresso della Valchiusella. Oltre a tre apprezzatissimi e profumati Nebbioli dalla mineralità e freschezza tipicamente alpina, ci hanno proposto un elegante metodo classico rosé di Pinot Nero, un innovativo e giocoso metodo ancestrale di Erbaluce e Riesling Renano e una sontuosa Freisa. Insieme ai salumi canavesani e alle carni dell’Agrimacelleria Green Farm di Nole, abbiamo scoperto un piccolo grande territorio a due passi da Torino...

.rostagno

🍷 🍷

Non potevamo che iniziare in casa.
Abbiamo inaugurato il 2024 con una serata dedicata alla nostra terra, con i vini di , in particolare con il suo Pinot Nero.
Le Langhe Monregalesi, al confine tra Piemonte e Liguria, sono un territorio interessantissimo, anche dal punto di vista gastronomico. Carni pregiate, salumi, formaggi, frutta, nocciole funghi e tartufi sono solo un esempio di ciò che offre questa terra e che noi abbiamo assaggiato in abbinamento ai vini.
Vi aspettiamo venerdì prossimo con i Nebbioli dell’Alto Canavese.

Chiudiamo questo meraviglioso e incredibile #2023 degustando le bottiglie più apprezzate dell’anno.

Vi auguriamo di trascorrere una pausa natalizia serena, in compagnia dei vostri cari e di fiumi di vino.

Ci vediamo nel 2024 con un calendario ricco e variegato.

Vi spoileriamo un’anteprima 🔥

👉🏻 12 gennaio: serata sui vini del nostro 🍷🍷🍷 con tante delizie monregalesi.

Riempire una sala con un evento sul è semplice.
Suscitare emozioni e deliziare i sensi dei partecipanti - invece - non è così scontato.
È quello che è successo però con in queste ultime serate.
L’azienda di , a due passi da , ci ha fatto immergere nel cuore del suo proponendoci un percorso sul , in quattro espressioni differenti, dal più semplice al più complesso.
Da menzionare anche lo per iniziare la serata e il per chiuderla.
Grazie a per i vini e per la meravigliosa esperienza. 🍷❤️🔝

L’area più settentrionale del Piemonte ospita una delle zone vitivinicole più interessanti del nord Italia. 🇮🇹

Il microclima qui è influenzato dalla presenza dei fiumi Sesia e Ticino e dall’ imponente massiccio del ⛰️che con le sue brezze e terreno granitico, conferisce ai vini profumi caratteristici ed eleganza. 🍷🍷🍷

Anche dal punto di vista geologico è un’area di notevole interesse, considerata la presenza dell’antico supervulcano . 🌋

Tra le cantina che portano avanti la tradizione dei del Piemonte del Nord, c’è quella di , che abbiamo avuto il piacere di ospitare in sede.

Ci ha regalato un percorso ricco di profumi, tra i suoi , , e l’immancabile , che ci ha mostrato il carattere unico di questo .

Nel nord della in provincia di esiste un , in lingua sarda detto , in cui sorge il Badde Nigolosu, uno splendido anfiteatro naturale, con terreni unici di origine vulcanica e sedimentaria.

È in questo cru che nascono i di a base di , , , e .

Abbiamo avuto il piacere di ospitare in sede questa meravigliosa cantina e di degustare i suoi vini, espressione di un unico e inconfondibile.

I vini di Dettori hanno sorpreso tutti noi e i nostri soci per la loro eleganza, la finezza e l’equilibrio, con una struttura che consente di degustarli anche a distanza di anni.

Il primo evento della nuova stagione 2023/2024 è stato super. 🥂🍾❤️

Avendo già nostalgia dell’estate, abbiamo inaugurato con i della cantina umbra a base dei e e degli immancabili e .

Noi li abbiamo apprezzati tutti, in particolare gli internazionali. 😍

Appuntamento al prossimo venerdì con i di
Vi aspettiamo 😎

La Compagnia del Calice cambia look 😎😎😎
Iniziamo la nuova stagione 2023 / 2024 con una bella novità.
In occasione dei 10 anni di attività, abbiamo deciso di cambiare il nostro logo e l’immagine coordinata. 🤩🤩🤩
Sarà un anno pazzesco, lo sentiamo, e con questo logo nuovo iniziamo carichi e pieni di energia.
Vi aspettiamo ❤️🍷

Voliamo in , precisamente in e vi proponiamo i di .
Un percorso totalmente dedicato ai , , , , e che ci ha catapultati in questa terra così affascinante, costellata di , , , acque cristalline e di guardia.
Replichiamo la serata il 23 e 30 giugno.

Noi de non ci limitiamo a proporre e . Ci piace parlare di , e a 360 gradi.
Venerdì abbiamo ospitato la .cooperativa.agricol, una bellissima realtà siciliana, che promuove il territorio e i suoi prodotti, impegnandosi contro lo sfruttamento commerciale e lavorativo, attraverso metodi di e puntando sulle .
La cooperativa si impegna anche a inserire giovani nel mondo del lavoro e aderisce all'associazione , che sostiene un’economia libera dalle mafie.
Replicheremo la serata il 9 giugno.

Ne Bis in Idem - Mai due uguali
Il Langhe Nebbiolo Luigi Vico ci racconta il vitigno da cui si ottengono vini che hanno origini comuni ma che sono diversi! Nebbiolo e Barolo!
Venite in Terrazza a provarlo, ascoltate la sua storia! Non vorrete più farne a meno!

🍷

Ne Bis in Idem - Never two the same
Langhe Nebbiolo Luigi Vico tells us about the vine from which wines that have common origins but are different are obtained! Nebbiolo and Barolo!
Come to the Terrace to try it, listen to its story! You will no longer want to do without it!

Ieri sera si è conclusa la serie di degustazioni dedicata al e alle di , emiliana tra le 100 migliori di 🇮🇹
Siamo orgogliosi di aver contribuito alla promozione del Lambrusco in terra piemontese, soprattutto in un momento tanto difficile per l’ .
Siamo vicini a tutti gli abitanti di questa regione così virtuosa e creativa, sperando che la situazione migliori al più presto. ❤️

🇦🇷
🍷🍷🍷

Un’altra serata indimenticabile quella dedicata ai vini argentini.

il fuoriclasse indiscusso insieme al campione e gli internazionali e e il fortificato .

Grazie a tutti i soci per il calore e l’entusiasmo.❤️
Siete sempre più numerosi.

“Il , antica anima piemontese.”

Abbiamo avuto il piacere e l'onore di ospitarti a Torino in una delle nostre degustazioni qualche anno fa. Ne abbiamo apprezzato l'eleganza e la signorilità. Doti che ritroviamo nei tuoi vini. Che la terra ti sia lieve Cavaliere del lavoro Giuseppe Benanti. Un abbraccio alla famiglia Salvino e Antonio

Ieri ci ha lasciato Papà, il Cavaliere del Lavoro Giuseppe Benanti, fondatore, ispiratore e faro della nostra azienda vinicola.

Chi gli ha voluto bene, potrà salutarlo sabato 4 febbraio alle ore 10:30 nella Chiesa Madre di Viagrande.

Molti hanno conosciuto l’imprenditore. Noi vorremmo raccontarvi anche l’Uomo, rendendogli omaggio.

Papà è nato nel 1945, nell’immediato dopoguerra, unico figlio maschio di una famiglia numerosa e molto tradizionale. Suo padre Nino, farmacista e gran lavoratore, era sempre in doppiopetto e scarpe lucide e profumava di “colonia e spezie di farmacia”. Sua madre Angelina era invece incaricata di gestire la Famiglia, fondando tale gestione su buona cucina, affetto e belle riunioni domenicali coi tanti parenti. Casa in centro storico, vicino al Duomo. Villeggiatura a Viscalori, frazione di Viagrande.

In questo contesto borghese, Papà avrebbe potuto vivere senza mai mettere piede fuori dalla propria cerchia…. ma lui era diverso, voleva conoscere tutto e tutti. Voleva vedere il mondo non solo oltre lo Stretto, ma oltre l’Italia e l’Europa.

Questo suo modo di essere, la sua infinita energia e la sua curiosità lo hanno portato a vivere gli anni d’oro dell’Italia (’70, ’80, ‘90, ‘00) da protagonista. Ha sì accettato il “consiglio” di suo padre di studiare farmacia, perché un giorno ci sarebbe stata da co-gestire la piccola azienda di famiglia, ma in parallelo ha sviluppato una serie di interessi variegati, dai viaggi (fino a Londra in auto a vedere i Beatles), alla fotografia (specializzato in ritratti, tanti i concorsi vinti), al canottaggio (con il suo amico Pio), ai motori (infiniti i pomeriggi passati a truccare moto da “Nino Gilera”) e, piano piano, al vino.

Il suo percorso nel mondo farmaceutico lo ha portato molto presto a capire che un buon prodotto, senza comunicazione, non può fare strada. Disse a suo padre che voleva “fare marketing” e suo padre, rassegnato, gli disse “OK, prova, ma sono solo americanate”. Il suocero Salvino invece lo incoraggiò. Papà imparò dunque l’inglese da solo, aggiungendolo al suo già buon francese appreso a scuola, cominciò a leggere libri di guru della gestione d’impresa, frequentò seminari e portò tutto questo nell’azienda di famiglia.

Amante della montagna, ha passato tante estati sulle Dolomiti, finendo per conoscere, lì, tanti imprenditori illuminati da cui trarre ispirazione, fra un sigaro ed una grappa… e portando poi in Sicilia cose nuove.

A metà anni ’80 capì che si poteva crescere e decise di costruire uno stabilimento nuovo. Gli vennero offerti terreni in Lombardia e nel Lazio ma lui voleva creare benessere qui e decise di costruire – letteralmente “in mezzo alla sciara” di Lavinaio – un plesso modernissimo, spostando contro ogni legge dell’economia l’epicentro del settore dell’industria oftalmologica italiana ai piedi dell’Etna, dando vita ad un’impresa futuristica che occupava ed ancora occupa centinaia di persone e che per anni è stata leader di settore. Tante famiglie lo portano quindi nel cuore anche per questo.

Fra i primi in Sicilia, Papà ha adottato politiche di Welfare moderne. La sua azienda era fatta in gran parte di giovani, con una lieve maggioranza di donne, e le neolaureate incinte venivano ad esempio assunte senza indugio e subito mandate in maternità affinché potessero “stare serene”. Al rientro in azienda, loro ed i colleghi trovavano non solo un lavoro stimolante in un’azienda leader ma anche un Asilo Nido, una Scuola per l’Infanzia, un parco, un laghetto, un fitness center. Alcuni dicevano che questi erano solo “sprechi” ed “inutili costi”, mentre lui giustamente li considerava investimenti nel benessere dei suoi collaboratori. Ha sempre scritto la parola “Persone” con la “P” maiuscola, perché le considerava il bene aziendale principale.

Ci ha sempre detto che l’imprenditore non deve lavorare per diventare ricco, ma per far diventare ricca la Comunità a cui appartiene. Per lasciare un segno.

Non era una persona di numeri, era un inguaribile sognatore che non si adattava al contesto, lo creava lui! A chi gli diceva di stare coi piedi per terra rispondeva che preferiva provare a volare.

E così ha fatto anche nel mondo del vino. Giunto a 43 anni di età, ha ripreso una passione di suo nonno Giuseppe, mettendosi in testa di valorizzare i vitigni etnei. Ci disse:”Non so quanti anni ci metterò, ma questa terra e queste uve sono eccezionali, e lo è anche la nostra cultura contadina, e voglio che tutto il mondo lo sappia”. Noi pensiamo che ci sia riuscito.

Ha volato alto, altissimo, sempre curioso di sapere cosa avrebbe trovato dietro il prossimo angolo. Il suo motto era “Guardare avanti, vedere oltre!”. Non lo abbiamo mai visto sfiduciato né scoraggiato, anche quando, nei suoi progetti, ci credeva solo lui.

Circa dieci anni fa, su spinta di noi figli, la nostra famiglia concluse la propria esperienza nel mondo del farmaco, cedendo le proprie quote societarie, per potersi concentrare al massimo sul vino, che rappresenta secondo noi il futuro della Sicilia.

Papà ci disse subito:”Prendete voi le redini dell’azienda vinicola, io ho quasi 70 anni e se vorrete vi darò qualche consiglio, ma sono certo che voi saprete meglio di me leggere il futuro”.

Il resto è storia…

Papà ha vissuto 77 anni in corsia di sorpasso, ha immaginato cose che altri non avrebbero mai immaginato, ha percorso tante strade, molte delle quali giuste. E’ diventato Cavaliere del Lavoro, Accademico dei Georgofili e Commendatore dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ma riusciva a passare da un’udienza col Papa alla grigliata contadina in campagna restando sempre sé stesso.

Era etneo, amava il nostro vulcano, la vigna, la nostra azienda vinicola. Per venticinque anni, prima di passarci il testimone, ha portato “l’Etna, Isola nell’Isola” in ogni angolo del mondo, lasciando in tutti un bel ricordo e tante nozioni, convogliando non solo informazioni tecniche ma soprattutto emozioni. Al Vinitaly, poi, era un’attrazione per tutti. In cantina, invece, un severo assaggiatore. E’ lui che ha ideato lo stile elegante dei nostri vini. Il suo palato era incredibilmente fine.

In tanti lo hanno apprezzato e stimato. Oggi non è più fisicamente con noi ma ci lascia una tale eredità etica, e talmente tanti strumenti morali e pratici per affrontare la vita, che è come se fosse ancora qui.

Noi lo onoreremo sempre.

Antonio e Salvino Benanti

Ricominciamo l’anno coi sapori forti. Una serata conviviale a base di per inaugurare il 2023. Con un piatto tipico della tradizione piemontese, non potevamo che abbinare i vini della nostra terra. , di e i vini del nostro a base di e .
Sarà un anno ricchissimo di eventi e novità in compagnia.

🇮🇹🍷🍷🍷🍷🍷