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LEVIATANO
CIARLATANO
Eppure tutti credono in ciò che viene raccontato, letto, sentito dire, mormorato. Si tende l’orecchio ai pettegolezzi culturali come ai “gossip” dei “tabloids”. Nella trasmissione esperienzale la realtà viene ingrandita come da una lente di filatelico, ogni ricordo che piaccia più delle quotidiane avversità e tristezze, diviene fonte di divertimento se non di scherno. L’importante è ridere come gli stolti, travisare per distruggere e ricomporre lo specchio della quotidianità.
Troppo sole brucia dentro come l’amore che non sboccia, una rosa chiusa che offre solo spine. La vita stessa giudica e premia senza dimostrare alcuna possibilità di replica.

FALSO
BUGIARDO.
V’é un metodo sicuro per accertare l’autenticità di un’opera d’arte, ma purtroppo gli esperti d’arte non lo conoscono e quindi il problema non é nel dipinto ma nella ignoranza dell’esperto d’arte, il cui limite é il riconoscimento del tratto e dei “topos”, micro disegni distintivi nascosti sotto un velo di pittura.
Ma per accorgersene ci vuole non solo un occhio con buone diottrie, ma una vista abituata a collimare il punto colore come fa un giocatore di golf per collimare la pallina sul “tee” di partenza. Troppi esperti d’arte sono miopi o ipermetrici, con scarsa acuità visiva, tuttavia vorrebbero giudicare a colpo d’occhio. Ora anche i ragazzini che smanettano l’I.phone dall’età di tre anni ed hanno una vista buona, sanno come utilizzare i programmi di photografiia, ampliando porzioni del dipinto fino a vedere attraverso la tela ed essendo in grado di fotografare immagini su velature sottoposte dove l’artista lasciava indizi, impronte digitali, numeri di datazioni significative di certi avvenimenti, nomi di amici o di personaggi ritratti del tutto sconosciuti ad un copista. Infine, é il caso di dire “dulcis in fundo”, vi é la pittura visuale suggerita da Mallarmé, che consente l’interpretazione autentica.

VOLUNTAS TUA
PAX NOBIS !
La tua volontà, la pace a noi !invocazione legittima che nasce da un equilibrata conclusione di un conflitto sempre più cruento.
Il pianto degli innocenti denutriti e delle madri costernate mentre i padri lubrificano i razzi pronti per essere lanciati contro i kibbutz dei contadini israeliani 🥱
Ma si sa che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, anzi essa può essere molto più dura e grave d’effetto, con la sperimentazione di nuove armi : Jhavé non voglia armi super tecnologiche che sappiano dove arrivare silenti e colpire senza il discernimeto umano, governate dalla intelligenza artificiale. Forse ancor più impietose non conoscendo le remore dei disubbidienti all’ordine ricevuto, perché in fondo ad ogni coscienza umana alberga il rimorso ed il dubbio, salvo che non sia stato perpetrato dal nemico una nefandezza imperdonabile. L’arma micidiale della vendetta risponde ad un algoritmo che il soldato non conosce, ma che scopre quando la paura di essere ucciso aumenta le endorfine, ne eccita l’istinto ancestrale e lo rende assassino, colpa sconosciuta al robot guerriero.

I FIORI SFIORIRANNO
FARFALLE VOLERANNO
Era scritto nelle Profezie fin dalla Genesi, pure nei vaticini Atzechi, coloro che lessero le stelle trassero oscuri presagi al tempo del Papa Nero. La fine di un ciclo, l’inizio di una nuova era spirituale, nel cuore di ciascuno di noi. Altrimenti sarebbe l’ultima guerra per chi avesse riposto in essa la soluzione dei problemi economici e geopolitici. I moti rivoluzionari italiani, le cinque giornate. Come la rivoluzione francese sono falliti per non averla nè compresa, nè completamente attuata o desiderata. Io ve lo chiedo
La fraternità… ma dove?

LA VERITÀ
A GALLA

I palestinesi di Gaza non potevano non sapere che la loro economia, resa surrettizia da finanziamenti di alcuni paesi arabi governati da estremisti con vocazione terroristica, per anni fu impegnata a scavare tunnel, predisporre depositi di armi ed esplosivi sotto gli ospedali, scuole ed asili, quindi complici quanto meno della irresponsabilità del loro regime (Hamas-Iran) votato dalla maggioranza della popolazione palestinese. Non potevano non sapere che le rampe per il lancio di missili erano installate sotto il cortile di casa, sopra i quali giocavano a nascondino i bambini, e che i missili non sarebbero serviti per cambiare il clima e produrre la pioggia, ma per uccidere donne e bambini israeliani. La complicità ora si é trasformata in omertà, in perfetto stile mafioso palestinese.
I 18 battaglioni non erano soldatini di plastica con ricarica a molla, e le case date in locazione gratuita ai combattenti non erano un dono del Profeta al proprio popolo, ma era ed é la contropartita per la loro adesione ad un progetto di guerra contro Israele per la disputa non solo di territori desertici ma per il più grande giacimento di petrolio del mediterraneo, una risorsa che determinerebbe un futuro ricco e prospero a tutti.

CHI TI VUOLE
SE SEI ANZIANO
Bella questione che mi pongo da anni, ma lasciatemelo dire : non é solo questione di soldi, ma anche.
La carta di acciaio vale più di quella oro ed é per questo che io mi sono sempre fidato di quella della mia compagna di viaggio del momento, poiché una carta di credito non é tutto benché sia già qualcosa. Quel che conta veramente nella relazione di coppia coetanea, o quasi, é il feronome che biologicamente é un richiamo sessuale reciproco, ci si arrapa come si avesse sempre vent’anni o quasi. In fondo é ciò che manca e di cui si ha bisogno, di un contatto epidermico, coscia contro coscia, fa che il mio respiro sia parte di te, sentirti addosso come un bottone, come una foglia morta… belle sensazioni che trovano il tempo di un attimo e vengono presto tradite dagli anni che sopravanzano come l’onda che si vorrebbe cavalcare con la tavola da surf…. Ed invece le gambe diventano meno possenti, i muscoli si ammorbidiscono, anche la vista perde diottrie. Questa notte ho provato un grande spavento . Uno squillo dell’i.phone, inforcò gli occhiali ed ho visto tutto sfocato. Oh Dio, ecco la cataratta ! Ed invece avevo indossato non l’occhiale da lettura ma quelli per guardare da distante la tv.

Voglia META trarre il proprio vantaggio di immagine LEADER NEL MONDO nel raggiungere il maggior numero di persone veicolando la scoperta di LEONARDO DA VINCI descritta nel post “GIOCO SOTTESO EPIFANIA D’AGOSTO” e poi invitarmi ad una crociera premio su quel barchino 😃 di proprietà del fondatore di Facebook, senza applicarmi la censura di pubblicazione che gli avrebbe impedito di conoscere lui stesso il segreto del CALICE DEL GRAAL! 🤠👋

GIOCO SOTTESO
EPIFANIA D’AGOSTO
Cadono le stelle ma non é San Lorenzo. Una f***a pioggia di meteoriti sarebbe nulla a paragone del risveglio delle macchie solari ed ancor meno di un passa parola che da un chiacchiericcio si trasformasse in un frastuono : qualcuno nel primo ‘800 fotografó il mitico calice del Graal e ne impresse l’immagine in tre dagherrotipi per trarre vantaggio da questo segreto : “Dio me l’ha data, guai a chi me la tocca!”. La cassetta in cui furono custodite le lastre fotografiche passó di mano e fu custodita da sua nipote Matilde Bonaparte Demidoff a Firenze, poi da suo nipote Giuseppe Primoli a Roma. Quest’ultimo assieme a Edgar Degas ebbe l’idea di utilizzare le immagini per ridurle con una lente e foto imprimerle su delle tele o tavole di legno come talismani, sui quali avrebbero dipinto i più abili pittori confratelli di Loggia.
La meravigliosa e segreta idea fu realizzata e ad oggi pochi conoscono diversi capolavori che custodiscono queste sacre immagini. Chi ebbe per primo l’idea di dipingere opere d’arte sacre ? Rimarrete attoniti come se vi saltasse una mosca al naso e cadeste in avanti battendo la schiena : circa trecento anni prima della scoperta della fotografia commerciale, qualcuno ebbe l’idea di trasferire le immagini curve foto impresse sulla superficie del vitreo calice del Graal, proiettandole dalla coppa luminescente su delle tavole di legno piane mediante un ingegnoso metodo speculare che descrisse nel suo “trattato sulla pittura” e disegnò nei suoi codici di carta sanguigna. Fu il genio di Leonardo Da Vinci, per compiacere a Francesco 1° Re di Francia, custode del Graal ed alla sua madre Savoia custode della Sindone, ad aggiungere due note di genialità colorando le immagini conferendo loro l’effetto ottico della profondità delle ombre e della fascinazione dovuta alla indeterminazione del contorno. Ma al genio viciano occorse di creare una tela fotosensibile per poter trasferire l’ultima cena di Gesù con gli Apostoli prima sul muro del refettorio della “Chiesa di Santa Maria degli Angeli” a Milano, e poi replicarne tante copie richieste da Madre Chiesa. Leonardo avrebbe imbibito di bianco d’uovo e polvere di ferro la superficie di una lunga tela (lunga come il muro del refettorio), sulla quale avrebbe soffiato con un mantice il vapore di ioduro d’argento, in modo da poter fissare l’immagine proiettata dalla rotazione del Calice del Graal sulla tela così resa foto sensibile. Vi sarebbe quindi un solo primo bozzetto su tela dell’ultima cena di Leonardo, mentre tutte le altre sarebbero copie realizzate dalla sua bottega e da altri famosi pittori.
Come riconoscere quale sia il bozzetto originale di Leonardo che, se volessimo, avrebbe un valore certamente superiore al “Salvatore Mundi”, quindi ben oltre i 500 milioni di euro, forse fin’anche a un miliardo di euro, il dipinto in assoluto più caro del mondo poiché raffigurerebbe la vera immagine di tutti i Santi al desco del Salvatore? Io lo saprei.

L’anno scorso, il 22 agosto 2023, in una cena conviviale del piccolo Lyons di Ivrea, ho allietato i commensali con una mia considerazione sulla figura di Baudolino (il personaggio dell’omonimo romanzo di Umberto Eco) il quale nella cerca del Graal sosteneva che la mitica coppa fosse di legno. NON É VERO ! Baudolino mentiva! Il Graal era di vetro ferroso, quindi infrangibile, di colore verde contenente della polvere di uranite , un minerale radioattivo. Il Graal era quindi un calice fotografico che si auto illuminava se esposto al sole, diventando un proiettore di fotografie! Ho concluso tra la sorpresa dei presenti, proponendo l’ipotesi che Leonardo Da Vinci potesse aver trovato il modo di proiettare su tavole di legno piane, le immagini curve foto impresse nel vetro del calice. Leonardo avrebbe quindi dipinto “La Gioconda” colorandola ed aggiungendo due artifici : la percezione della profondità tramite la sfumatura delle ombre, e la percezione della fascinazione, tramite la pittura di una doppia velatura di uguale tonalità ma di diversa densità, come aveva illustrato nel suo “Trattato sulla pittura”. Ecco risolto l’enigma dell’ indefinito sorriso della Gioconda.
I commensali rimasero a bocca aperta, pronta per il dessert : la visione del Graal ritrovato !
(Nella foto lo scopritore del segreto del calice del Graal).

CI SONO DEGLI SPIRITOSI CHE SI DIVERTONO A SEGNALARE CIÒ CHE PUBBLICO COME CONTRARIO ALLE REGOLE DI FACEBOOK.
Ciò comporta un lavoro di censura indotto da segnalazioni false ed una scocciatura per me che dovrei rispondere ogni volta ad un censore diverso. Auspico che la Polizia Postale individui questi disturbatori. Grazie.

ALLA CERCA DELLA
ULTIMA CENA
Dove finì il bozzetto su tela da cui Leonardo trasse il dipinto sul muro del refettorio della Chiesa di Santa Maria delle grazie di Milano? Non é dato di sapere, probabilmente un ordine religioso lo custodi quasi fosse una reliquia avendo Leonardo impiegato molti anni per terminare il volto di Nostro Signore posto al centro della tavolata con ai suoi lati gli Apostoli disposti secondo il suo disegno fino a noi giunto.
Ma perché la tela avrebbe un valore così incommensurabile?
La mia tesi é che Leonardo avrebbe dovuto sperimentare una velatura di preparazione che fosse fotosensibile alla immagine tratta dal Calice del Graal e proiettata sulla tela.
Solo fotoimprimendo sulla tela l’immagine dell’ultima cena fotoimpressa nel vetro curvo del Calice del Graal, Leonardo avrebbe potuto dipingere a colori il bozzetto che gli sarebbe servito da replicare sul muro come affresco. Il problema da risolvere é cosa avrebbe potuto sperimentare per creare sulla tela un velo fotosensibile di materiale organico a sua disposizione ai suoi tempi. Ho pensato lungamente a questo problema finché di notte, grazie al defunto Gustavo Rol, ebbi una geniale illuminazione : se l’immagine originaria era costituita da una foto impressione realizzata sul vetro del calice ferroso di cui era costituito il Graal, Leonardo avrebbe dovuto sperimentare un simil vetro ferroso con una miscela organica costituita da bianco d’uovo e polvere di ferro!
Infatti stendendo sulla tela un velo di tall fatta, gli sarebbe bastato inumidirlo con i vapori di ioduro d’argento per creare una patina fotosensibile e quindi fotografica sulla quale proiettare l’immagine tratta dal calice del Graal luminescente!
Ecco come Leonardo avrebbe predisposto gli Apostoli come esattamente erano stati foto impressi nel vetro del Calice del Graal ! Prima li foto impresse sulla tela, poi li riportó su carta per definirne gli atteggiamenti, quindi li dipinse sulla tela ! Ora non rimarrebbe che scoprire tra decine di riproduzioni quale sia quella originale. Io credo di aver ricevuto inconsciamente come poter riconoscere la tela di Leonardo anche tra cento riproduzioni. Rivelerei come procedere nella ricerca a chi finanziasse questa mia ricerca giurando di mantenere il segreto finché la tela autentica non sia da me ritrovata.
Chi fosse interessato a sostenere questo progetto con una donazione su un mio specifico conto bancario di “crowdfunding”, voglia cortesemente confermarmi la sua disponibilità indicando l’ammontare della donazione. Riceverebbe l’attestazione della donazione ed il numero di IBAN su cui effettuare la donazione detraibile dalle tasse.
Scopriamo assieme il segreto di Leonardo ! Un ringraziamento particolare ai miei sostenitori !

Il Polittico di Sant’Agostino di Piero della Francesca riunito dopo 555 anni. Mostra-evento a Milano Dal 20 marzo al 24 giugno 2024, i visitatori del Poldi Pezzoli avranno l’opportunità unica di apprezzare la ricostruzione del polittico dell’artista rinascimentale con gli otto pannelli superstiti oggi in diversi musei del mondo

GRAZIE AI CENSORI OTTUSI!
Grazie amici mobbisti ! Più mi segnalerete per pubblicazioni sgradite alla minoranza di voi e gradite alla maggioranza dei followers, mi darete motivo per dimostrare il “Mobbing” subito e chiedere allo Stato Italiano di risarcirmi dei danni morali e conseguenti da voi cagionati!

Ringrazio
i cari mobbisti
per l’opportunitá
di essere risarcito per mobbing 😃

SE NON É UNO SFORNATO, ALLORA CHE COSA É ?

SOGNI INFRANTI
IERI COME OGGI

CREDIBILITÀ
A BUON PESO
Effimera e volatile da sempre é la credibilità della parola data, se non altro per salvare il principio della contraddizione e non solo in amore. Tra l’altro si può spergiurare circa la volontà di portare a compimento una promessa senza tener conto dell’oste, il buon Dio che se “non gioca a dadi” come disse a suo tempo Einstein, lascia che il caso intervenga sul rosso e sul nero. “Fate il vostro gioco” che tanto la probabilità fa da Regina.
Certo, un piano B per il rientro degli astronauti sulla terra c’è sempre, salvo l’imprevisto : un virus nell’abitacolo e la salute é compromessa, se non peggio. Il vomito in assenza di peso deve essere una esperienza cosmetica. Tuttavia la fortuna é cieca e il miracolo é incombente se sia davvero il pensiero a creare l’evento influendo sui neutrini. Quindi tutto é e sarà apparenza come un velo di Maja e ciò che é stato fatto nel bene e nel male nel passato di sicuro non ritorna, salvo il così detto libero arbitrio del comportamento recidivo. Ci salva la irrealtà che ruota intorno a noi con eventi diversi in successione, come in un film a tempo. Il proprio profilo creato nel tempo che fu, vale come il “curriculum vitae” di ieri, pure ben scritto : niente di più, niente di meno. L’affabulazione é il solo pensiero che fa sognare e ben sperare. É il buon peso della credibilità, a crederci, perché ció che manca potrà essere assolutamente il vero.

LA PRIMA VERA PRIMAVERA
é l’orologio della natura più in anticipo che in ritardo. Ieri ho parlato alla pianta restando in silenzio e mentre le rivolgevo un pensiero d’ammirazione chiedendole il suo nome, lei improvvisamente ha aperto alcuni boccioli ed é fiorita.
La questione se le piante e i fiori percepiscano o meno i pensieri umani, la lascerei a chi ha il “pollice verde”. Io che non sono un botanico, salvo aver studiato da ragazzo gli elementi di agronomia per superare l’esame di Stato, penso che le piante percepiscano non i pensieri ma il tipo di frequenza energetica emessa dalla mente e che, probabilmente avendo anch’io provato, come avrebbe fatto Leonardo da Vinci, ad assorbire la frequenza emessa dalla quarzite di puri e rari cristalli di Deumortierite blu, possa avere stabilizzato la mia frequenza mentale su una tonalità di quiete e d’amore per la pianta.
Se non fosse così, mi sarei illuso, salvo non provare ad avvicinare un essere umano o anche il cane della villa del vicino che ringhia a tutti i passanti.
Se scodinzolasse al mio passaggio, avrei scoperto il segreto di San Francesco. 😀

UNA SPINA NEL FIANCO PROVOCA DOLORE come il sentimento d’amore ripudiato.
Tuttavia ai grandi dolori seguono compensazioni inattese : ad esempio il ritrovamento di una importante opera d’arte inedita o perduta. La mia più recente ? Una piccola teca contenente delle schegge di ossa umane di un personaggio indicato come L. Vincius, avrete indovinato chi fosse… Leonardo Da Vinci, il cui cranio si riteneva perduto durante le riesumazioni delle sue spoglie mortali, prima in Francia e poi in Italia…

Non sono più da 5 anni i 72 dichiarati, ma non sono capace a modificare la intestazione del sito Facebook e neppure me ne prendo cura più di tanto.tra dieci anni ne compirò 87 e ciò basti per fare un esercizio di conto che terrà sveglia la mente negli anni a ve**re. A volte mi chiedo se qualcuno per strada ancora mi riconosce, visto ch’io non riconosco più nessuno🙃

Chi mi finanzia il libro sul gioco di Maurice Princet ?

CHI É LUI DOPO 10 ANNI DI “MOBBING” SUBITO ?

CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA DI LEONARDO DA VINCI

CHI FU LUI PRIMA DEL “MOBBING” SUBÍTO ?

SULLA BARCAVELA PICASSO
PRENDEVA IL VENTO A PRUA

Super Sinner ancora ti regalerò
un disegnino
da far autenticare
da Lucio Fontana !

PERIZIA DI PARTE
DELLA ZIA IN DISPARTE
…sul discusso disegno di Picasso che ebbi la sventurata idea di promettere in regalo al grande incommensurabile tennista Janick Sinner (vincitore di coppa Davis), guaritore di migliaia di tennisti depressi. Dovendolo inviare a Sinner nella sua adorata casa alpina, vorrei ottenere una perizia di autenticità per dare valore al mio dono. Mi sono rivolto per ora a tre periti, conterei di arrivare a cinque tanto per dare credibilità a chi pensi ad “inciuci”.
Non cito i nomi, mi limito alle loro regioni che già danno un Delta di difformità. Il primo piemontese, sostiene che il tratto del disegno sia un “cicinin” meno fermo di quello della mano di Picasso e che quindi non se la sente di periziare l’opera come autentica, senza pensare che il movimento ondulatorio della barca non consente il tratto fermo : lo sa chi in barca si fa la barba con la lametta. Il secondo é napoletano e velista, per cui subito guardando la foto (che qui pubblico) mi fa notare giustamente che il disegno geometrico in alto é fatto con squadra e sestante per tracciare la rotta, e che rimane a disposizione per rilasciarmi una perizia.
Il terzo é genovese, anch’egli perito d’arte e marinaio, e per di più é un appassionato acquirente dei legni della Ikea per uso bricolage, per cui nota subito alla base del disegno la tuga della barca a vela e conferma che di sicuro il disegno fu fatto da Picasso in barca mentre teneva la rotta. Come fa ad esserne sicuro? “E belin, ma chi deve fare la perizia, io o Lei? C’é il sestante,
c’é la tuga e pure l’albero maestro, cosa vuole di più, anche i remi? Sono a disposizione”. E tre, ora cercherò il quarto in Sicilia e il quinto in Sardegna. Perizia d’arte italica.
Mentre sto cercando i nominativi dei periti tramite la A.I. (Intelligenza Artificiale) mi si avvicina la Zia quasi centenaria: “Scusami Zia, tu che hai molta esperienza cosa ne pensi ?
“Quella palla blu mi pare sia la testa dell’aglio selvatico che mi infesta il giardino, però é buono anche lui per insaporire il sugo”. Già, sarebbe la testa dell’aglio se Picasso, con la sua genialità non avesse disegnato due remi con le pale a forma di racchette da tennis per farci capire che é una palla da tennis.
Ma poi, cosa c’entrerebbe il sestante? Elementare Watson : La rotta era diretta da Antibes a Cap d’Ail, dove c’era sul mare un campo da tennis d’una villa e soprattutto un piccolo attracco.