Società di Mutuo Soccorso fra Barbieri e Parrucchieri
Il futuro ha un nome antico e si chiama: “Solidarietà”
Sono 140 anni che opera a favore dei barbieri e parrucchieri della provincia di Udine! Non potrebb
Il futuro ha un nome antico e si chiama: “Solidarietà”
Dopo l’Unità d’Italia avvenuta nel 1861, si moltiplicarono gli sforzi per fare della nostra Nazione uno Stato Moderno. Solo più tardi il Friuli fu annesso all’Italia nel 1866. Iniziarono così a nascere le Banche Popolari, le Società Operaie ed infine le
Società di Mutuo Soccorso. A quei tempi non esisteva: l’INPS, le Assicurazioni, l’INA
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Our Story
Il futuro ha un nome antico e si chiama: “Solidarietà”
Dopo l’Unità d’Italia avvenuta nel 1861, si moltiplicarono gli sforzi per fare della nostra Nazione uno Stato Moderno. Solo più tardi il Friuli fu annesso all’Italia nel 1866.
Iniziarono così a nascere le Banche Popolari, le Società Operaie ed infine le
Società di Mutuo Soccorso.
A quei tempi non esisteva: l’INPS, le Assicurazioni, l’INAIL, l’ONMI, ecc, nemmeno il Medico di base. Chi si ammalava per curarsi doveva vendere la mucca, i campi o indebitarsi.
Fu cosi che nacque nel 1876 la nostra Società di Mutuo Soccorso fra Barbieri e Parrucchieri di Udine. Quindi sono già trascorsi 144 anni dalla sua fondazione.
Scopo principale di questa associazione è sempre stato quello di dare un aiuto in caso di necessità agli Artigiani titolari di Bottega, compresi operai e apprendisti, e ai loro famigliari.
In quegli anni la Mutua pagava le giornate trascorse in ospedale, la malattia in casa e le visite del Medico curante.
Ci sono state due Grandi Guerre, ma la volontà ed il desiderio di continuare questa missione non è mancata alla categoria dei Barbieri e Parrucchieri.
Nel 1921, su proposta di un Comitato di donne Friulane, venne fatta una sottoscrizione allo scopo di ridare alla Società il Vessillo,perduto a causa dell’invasione Austriaca del Friuli, nella prima guerra Mondiale.Questo Comitato era presieduto dalla Nobil Donna Sig. Sonetti Giovanna Maria in Spezzotti.
Questo il proponimento da loro formulato, che vollero impresso a caratteri d’oro sulla loro bandiera, ”Il nostro stellato emblema ci tenga sempre uniti”, a noi tramandato quale retaggio di bontà e amicizia verso la nostra Mutua.
Il 15 maggio 1922 con una cerimonia in Municipio nella sala Aiace venne consegnato alla Società di Mutuo Soccorso il nuovo Labaro alla presenza dalle Autorità Cittadine.
Venne preso in consegna dal Presidente della Società il Signor Cargnelutti Aristodemo assieme a due paia di guanti bianchi e un velo da lutto. Dopo molti anni anche il Labaro donato dalle donne friulane ha dovuto subire un restauro.
Col passare degli anni lo Stato ha migliorato per i cittadini il Welfare (assistenza ospedaliera gratuita) lasciando alla nostra Mutua il compito di assistere gli associati in modo diverso, pagando loro le giornate trascorse in Ospedale, i giorni di ingessatura degli Arti, la maternità, il ricovero assistito in RSA, e dando assistenza agli associati ultra ottantenni.
Organizza gite e feste danzanti per gli associati: nella vita non c’è solo il lavoro, ma anche lo svago che favorisce la reciproca stima e l’ amicizia tra le persone.
Ora con la crisi si pensa di dare alle Mutue strumenti alternativi. Così deve ritornare l’idea di fare la SOLIDARIETA’ ma mancano i giovani che non sentono la necessità di continuare questo modo di assistenza, non pensano al loro futuro e sicuramente avranno la necessità di un aiuto. Quello che viene versato non va perso, viene accantonato in un fondo per aiutare col passare degli anni i più anziani e i più deboli che hanno riconosciuto la validità della Nostra Associazione.
Un doveroso ringraziamento alla Confartigianato Udine che in tutti questi anni è sempre stata vicina
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