Primiana Leonardini Pieri

Primiana Leonardini Pieri

Psicologa Psicoterapeuta
Soulful Journey 🌹 Oltre la Crisi
Ricevo su appuntamento

30/01/2024

Ci sono mari che si muovono di fronte a noi, e mari che si muovono alle nostre spalle.
Possiamo abbracciarli entrambe con lo stesso piacere.
E tu, in quale mare ti stai immergendo?

Un abbraccio, a presto,
Primiana.

24/11/2023

❓Quali sono le capacità fondamentali per avere relazioni sentimentali appaganti e costruttive❓

Ce ne sono tante, e qui ve ne indico tre che considero davvero basilari.

❣️ Riconoscere e gestire i propri e altrui confini personali.

I confini personali non sono muri che mettiamo tra noi e gli altri o tra noi e le situazioni e non vuol dire nemmeno essere egoisti o persone poco empatiche.

Il confine personale è una pelle invisibile, psichica, che ci permette di muoverci nelle relazioni con gli altri e con il mondo senza esserne invasi e senza invadere

Esattamente come la pelle corporea, i confini personali ci permettono di sentire cosa accade dentro e intorno a noi, cosa far entrare e cosa no.

Sperando di ottenere apprezzamento, amore e affetto, molte persone sacrificano la loro identità e rimuovono i loro confini senza esserne pienamente consapevoli.

Il loro spazio può essere paragonato ad una casa sempre aperta, senza porte e finestre, dove tutti possono entrare senza chiedere il permesso e a proprio piacimento.

Ricreare questo confine diventa essenziale per ritrovare un senso di benessere, stabilità e sicurezza, e per rapportarsi agli altri in modo più equilibrato e fluido.

❣️❣️ Riconoscere e gestire le manipolazioni "maligne".

La manipolazione psicologica "maligna" è una strategia consapevole o inconsapevole agita per sfruttare l’altro al fine di ottenere da lui una serie di vantaggi per lo più relazionali; può avere infinite sfumature.

Non sempre chi manipola lo fa con la consapevolezza, anzi può anche reagire con sorpresa o sofferenza se messo davanti alle conseguenze nefaste delle sue azioni.

Allo stesso modo, non sempre chi manipola è un narcisista perverso.

Spesso è una persona angosciata dall’idea di dover alterare in qualche modo la realtà pur di essere voluta da qualcuno.

Una persona che Interiormente coltiva la convinzione che nessuno potrà amarla per quel che è realmente.

❣️❣️❣️ Essere consapevoli del proprio valore e dei propri bisogni relazionali

Per costruire un sentimento di sicurezza e di tranquillità nella coppia dobbiamo in primis avere sufficiente sicurezza e tranquillità nel rapporto con noi stessi.

Riuscire ad esempio a mantenere la nostra fiducia in noi stessi anche quando le cose non vanno esattamente come vorremmo, ci permette di non farci 'deragliare' dagli eventi e dall'Altro.

Essere consapevoli dei nostri bisogni relazionali ci permette di accorgerci quando vengono o non vengono soddisfatti, e di comportarci di conseguenza, senza 'brancolare nel buio'.

🧩 Se nel corso della nostra storia non abbiamo potuto sviluppare queste capacità, non ci resta che tirarci su le maniche e farlo da adulti.

Può essere un viaggio molto interessante, alla scoperta di noi stessi e delle nostre relazioni.

Nel Viaggio Percorso Oltre la Crisi dedico molti contenuti video, PDF e live al riconoscimento e allo sviluppo di queste capacità (e di altre), poiché non possiamo ambire a una buona qualità della nostra vita senza una buona qualità delle nostre relazioni.

Se vi interessa saperne di più, scrivetemi in chat 😉👍

Buon tutto e a presto,
Primiana.

20/11/2023

Ciò che non si vede non è inesistente!

La rabbia e i sensi di colpa, ad esempio, non sempre si vedono, eppure esistono eccome!

Qual'è lo spazio liminale in cui le forze ctonie assumono una forma nella nostra storia, si caratterizzano e narrano, dando luogo al nostro vissuto?

Accedere a questo spazio significa accedere alla matrice della creazione della nostra Esserità.

Mercoledì 22 Novembre
dalle 19.00 alle 21.00

chi vuole potrà con me esplorare questo spazio, gratuitamente, attraverso uno sguardo inedito e creativo che ci avvicinerà ad un'esperienza di noi stessi profondamente trasformativa.

Per info e iscrizioni:

https://esmerise.com/primianaleonardinipieri/pages/emozioni

A presto,
Primiana.

- - -

Rabbia e Sensi di Colpa vanno spesso a braccetto, e se decidono di abitare a lungo la nostra vita, fanno letteralmente precipitare la qualità della nostra vita e delle nostre relazioni.

Sono stati emotivi che possono farci sentire inadeguati, angosciati, bloccati.

Le nostre relazioni ne risentono gravemente, e sempre più spesso ci troviamo coinvolti in conflitti che non comprendiamo e in un senso profondo di solitudine, frustrazione e demoralizzazione.

Conviene dunque darci un'occhio in più, magari da un punto di vista diverso, che ci aiuti uscire dagli schemi ricorsivi che ci tengono bloccati, e a scoprire nuove cose di noi e del variegato mondo dei vissuti emotivi.

Molti sono gli strumenti per approcciare e trasformare questi vissuti, sia in noi che negli altri, e di uno in particolare vi parlerò in questo Seminario Live Zoom Gratuito.

Ma attenzione! Non si tratterà di un Seminario "normale"!

Vi condividerò infatti un particolare approccio, una particolare visione, attraverso cui potrete "rileggere" una molteplicità di vissuti emotivi "difficili".

"Fermentazione" sarà una delle nostre parole chiave, e vi condividerò perché.

Questo il link per altre info e, se volete, per iscrivervi:

https://esmerise.com/primianaleonardinipieri/pages/emozioni

18/11/2023

"La cosa migliore da fare quando si è tristi”, replicò Merlino, cominciando a soffiare e sbuffare, "è imparare qualcosa.

È l'unica cosa che non fallisce mai.

Puoi essere invecchiato, con il tuo corpo tremolante e indebolito,

puoi passare notti insonni ad ascoltare la malattia che prende le tue vene,

puoi perdere il tuo solo amore,

puoi vedere il mondo attorno a te devastato da lunatici maligni,

o sapere che il tuo onore è calpestato nelle fogne delle menti più vili.

C'è solo una cosa che tu possa fare per questo: imparare.

Impara perché il mondo si muove, e cosa lo muove.

Apprendere.

Questa è l'unica cosa di cui la mente non si stancherà mai,
non si alienerà mai,
non ne sarà mai torturata,
né spaventata o intimidita,
né sognerà mai di pentirsene.

Imparare è l'unica cosa per te.
Guarda quante cose ci sono da imparare".

✍️ T. H. White

Imparare
👇
Agire
👇
Sentire
👇
Prendere Coscienza
👇
Aggiustare il tiro
👇
Imparare ancora...

Non come "compito", ma come:

- spontaneo appagamento del desiderio profondo di esser-ci

- naturale esprimersi della nostra curiosità

- naturale dispiegarsi delle forze evolutive del Sè

Mercoledì 22, ore 19.00-21.00

✨Conoscere e trasformare Sensi di Colpa e Rabbia✨

Clicca qui per più info e, se vuoi, per iscriverti:

https://esmerise.com/primianaleonardinipieri/pages/emozioni

A presto,
Primiana.

🌟

13/11/2023

Ci sono momenti in cui piovere è la cosa migliore che possiamo fare.

Piovere, e lasciar piovere.

Lasciar sciogliere e scorrere.

I dolori, le ferite, le preoccupazioni, le illusioni, le pretese, i sogni, le lotte, le spine, le fatiche...

Chissà, cosa resterà.

Guardo i rivoli d'acqua sotto i miei piedi, ascolto il rumore delle gocce che mi scivolano addosso...
Respiro....

❤️

A presto,
Primiana.

P.S. Se ti và di ricevere quotidianamente ispirazioni, ri-flessioni, spunti e aggiornamenti, entra nel Canale Telegram dedicato cliccando a questo link: https://t.me/+SczTfHospZHv-9ou

30/10/2023

Buon passaggio d'Amore, di Fiducia e di Bellezza.

La luce si ritira e ci invita al raccoglimento.

La Terra torna umida, e si copre di foglie e intensi profumi.

Gli alberi che si spogliano ci ricordano l'importanza del lasciare andare.

Gli animali preparano le tane.

I frutti autunnali lasciano cadere i loro semi.

E i semi, nel silenzio buio della Terra coperta di foglie, semplicemente compiono il loro atto d'Amore: attendono, abbandonandosi al fermento silenzioso che portano con sè.

Osservo una ghianda. Mi mostra l'invisibile. La quercia possente, lo scoiattolo e il ghiro, il giovane capriolo, il terriccio del bosco, il bosco intero. E' solo una ghianda. Non è solo una ghianda.

Sia grande il Cuore, per onorare e cogliere tanta bellezza.

Sia libera l'Anima, per muovermi nel buio come nella luce.

Sia presente lo Spirito, per farmi armonica con le energie cosmiche.

Un abbraccio grande a tutti.

Primiana.



Ma che cos'è Anima?
Cosa significa fare Anima?
Come si fa'?

LIVE ZOOM GRATUITA

"SENTIRE ANIMA"

Lunedì 30 Ottobre, alle 19.00 fino alle 21.00 (circa 😉)

Seminario esperienziale.

Trovi il link per accedere qui:

https://esmerise.com/primianaleonardinipieri/pages/seminariogratuito

28/10/2023

I Segreti delle Storie che ci raccontiamo...

"Come mai sono nate le storie?

Ah, le storie sono venute al mondo perché Dio era solo.

Dio era solo?

Oh, sì perché vedete, il vuoto al principio del tempo era molto buio.

Il vuoto era buio perché era così zeppo di storie che nemmeno una storia si districava dalle altre.

Le storie erano dunque senza forma, e il volto di Dio scrutava nel profondo, sempre in cerca di una storia.

E grande grande era la solitudine di Dio. Infine, nacque un'idea bellissima, e Dio sussurrò: che sia la luce.

E tanto forte era la luce che Dio riuscì a toccare il vuoto e a separare le storie di tenebra dalle storie di luce.

Nacquero così chiare storie del mattino, e anche bei racconti della sera.
E Dio vide che ciò era una cosa buona."

✍️ Clarissa Pinkola Estes, The Creation of Stories

🌟🌝🌟

Buone storie a tutte e tutti voi,
e buon Plenilunio!

Primiana.

26/10/2023

Il Potere Creativo della Parola

6️⃣ cose su cui devi assolutamente riflettere per risvegliare il Potere Creativo della Parola!

LOGOS SPERMATIKOS, come lo cita Eldo Stellucci nelle sue riflessioni.

1) la parola (e la sua assenza!) è creatura (viva!) di espressione, ma ancora più di comunicazione.
Espressione e Comunicazione non coincidono necessariamente.

2) comunicare vuol dire rendere comune (dal latino munus, dono): è dialogo, relazione.
Significa entrare in relazione con la nostra interiorità e con quella degli altri: comunicare può essere cura, di noi stessi e degli altri.

3) coinvolgendo l'interiorità, entriamo in relazione con gli altri in modo tanto piú intenso e 'terapeutico' quanta piú passione è in noi, quante piú emozioni siamo in grado di provare, di vivere, di esprimere e "comunicare", cioè donare, condividere.

(Ho qui parafrasato alcuni passaggi di Eugenio Borgna, ne La comunicazione perduta).

4) per recuperare il Potere Creativo della Parola, dobbiamo "disarmare" e stanare la parola inflazionata, la parola inquinante, avvilente, la parola aggressiva, la parola capace di contaminare e alimentare le angosce più profonde.

5) qualsiasi cosa desideriamo, possiamo iniziare a imparare a incarnarlo, invitarlo, esserlo e manifestarlo attraverso un agire comunicativo consapevole del proprio valore e della propria responsabilità, attraverso anche una "cura della parola" come piacere e cura di noi stessi e del mondo.

6) Occhio al dialogo interno!!!!
Come comunichi con te stesso? Quali parole ti rivolgi?

Come ci ricorda Eldo Stellucci "abbiamo bisogno di recuperare parole di guarigione, mediatrici di ponti di significato, parole amorevoli, portatrici di conoscenza, di attenzione, di rispetto, di cura."

Aggiungo: portatrici di espansione piuttosto che costrizione, ed espressione non di un mero intento, ma di un autentico pathos, di un Anima che parla all'Anima, dopo essersi ribollita e fermentata e calcinata. Altrimenti è mera tecnica, priva di quel corpo sottile e di quel campo energetico risonante che, come il vento, gonfia le vele delle sillabe.

Diversamente, meglio un saggio silenzio. O una resa alle forze di Thanatos, che, per ca**tà, meritano ugualmente il nostro rispetto, ma quelle sono: forze di distruzione.

Cosa ne pensate?

Da zero a dieci, quanto ti senti di padroneggiare il Potere Creativo della Parola???? 😉

In cosa ti piacerebbe migliorare????

Un abbraccio,
Primiana.

23/10/2023

Cosa ci fai con la tua confusione mentale???

Ecco 4 strategie che hanno permesso a Loretta di uscire da questo vortice, riconquistando lucidità, serenità e fiducia; credo che conoscerle possa essere utile anche a te.

Loretta aveva proprio questo problema: una gran confusione mentale, un eccesso di pensieri vorticosi e angoscianti che la stava costringendo come un criceto nella ruota, facendola sentire frustrata e bloccata.

Loretta stava attraversando una crisi, una situazione difficile, e tra le tante sfide interiori che la crisi le proponeva, una era proprio questa, la confusione mentale che la angosciava e faceva sentire in trappola.

Vediamo le strategie.

1) "Prendere il comando".
Chiesi a Loretta di dedicare coscientemente e volontariamente una parte del suo tempo ad ascoltare i propri pensieri e le proprie preoccupazioni, mettendoli per scritto.
Questo ha portato a Loretta tre benefici: il primo, che ha ribaltato il rapporto di potere con la sua mente, recuperando un ruolo attivo nei suoi confronti. Il secondo, che ha allenato la sua Funzione Terza, quella funzione metacognitiva che ci permette di accorgerci e modulare le distanze tra noi e ciò che ci accade. Il terzo beneficio, che ha messo nero su bianco quello che nel roteare compulsivo e spontaneo dei pensieri le sfuggiva oppure le sembrava più terribile di quanto non era in realtà. Nero su bianco le cose sono lì, davanti a noi, e una alla volta le possiamo considerare e valutare con più lucidità e distacco.

2) "Rientrare nel corpo".
Ho consegnato a Loretta due meditazioni guidate costruite appositamente per riportare l'attenzione dalla mente al corpo, dal pensare al sentire, da alternare per una settimana, in particolari momenti del giorno prima di iniziare specifiche attività.
Tornare al corpo è tornare alle origini, alla Terra, alle radici, all'essenza.
Ci pulisce e rigenera.
Permette al superfluo di sciogliersi.
L'inconscio somatico è la sorgente del Corpo Sottile e del Campo Energetico.
Tornando al corpo permettiamo a mente e cuore di allentarsi e ci concediamo una pausa rigenerante, in cui il nostro sistema nervoso autonomo si riequilibra e il nostro Campo Energetico si riarmonizza.
Quando il corpo si rilassa, anche i pensieri e le emozioni si rilassano.

3) "Shinrin Yoku - pratiche di contatto". Loretta ama molto la natura, e prima di questa crisi si concedeva lunghe passeggiate all'aperto. L'ho invitata a riprendere queste attività, insegnandole la pratica del Respiro con l'Albero sia per darle un obiettivo che la motivasse a riprendere questa sana abitudine, sia per permetterle di fare di questa attività una vera e propria esperienza di cura e contatto profondo con la natura e con sé stessa.

4) "Fare non pensare".
Ho chiesto a Loretta di sfidare l'energia risucchiante dei pensieri stabilendo con lei una serie di attività semplici, piacevoli e utili da fare ogni volta che si sentisse a rischio di essere sopraffatta dalla mente.
Nella lista Loretta ha inserito: cura delle piante in casa, spazzare, pulire i vetri delle finestre, mettere una serie di musiche che le piacciono e ballare, fare yoga.
Ogni volta che Loretta riusciva a resistere all'effetto risucchio e a occuparsi di una di queste attività, si sentiva più forte, fiduciosa e soddisfatta, e questo le ha permesso di sentirsi progressivamente sempre più padrona di sé stessa. Non aveva sensi di colpa perché non trascurava i pensieri "molestatori", ma gli si dedicava in tempi e modi che decideva lei (vedi "Prendi il comando").

In dieci giorni, Loretta ha iniziato a sentirsi più sicura e meno in balìa della sua mente. Gli esercizi hanno disinnescato i circoli viziosi della sua mente, permettendo ad altro di emergere.
Ha anche trovato il suo Albero Alleato, un vecchio corbezzolo molto generoso che l'ha aiutata a canalizzare una serie di intuizioni per lei molto importanti.

Queste strategie sono un ottimo esempio di come possiamo trasformare una certa difficoltà in un'occasione per acquisire nuove abilità e risvegliare le nostre risorse interiori, senza combattere con quello che ci sta accadendo ma piuttosto accogliendolo e muovendoci in esso e con esso.

Quando attraversiamo un momento di crisi, la confusione mentale e l'invasione emotiva sono assolutamente naturali.
Non è utile evitarli, negarli, giudicarli, biasimarci o imbastirci lotte feroci, quanto accompagnarne dolcemente il processo.
È come imparare a tenerci per mano.

Fammi sapere cosa ne pensi!
Anzi...cosa ne senti! 😉

Un abbraccio,
a presto,
Primiana.

P.S. Se vuoi partecipare alla costruzione operativa del Viaggio Percorso "Oltre la Crisi - Chiavi per la Rinascita", puoi compilare il questionario qui:

https://forms.gle/y1xx47XWBPUXDiL67

Per ringraziarti del tuo tempo, se vorrai, una consulenza gratuita con me 😊👍

21/10/2023

Voce del verbo autunnarsi.
Farsi autunno.

Lasciarsi andare e lasciare andare.

Anche in città.

Le foglie ormai stanche, i pensieri di troppo, le emozioni consunte.
Semplicemente, lasciar andare.

Il traffico, le nuvole, il mare...

Tutto restituito all'Universo, che lui sà, a far tappeto fertile per nuove primavere.

E poi il buio che arriva prima, il freddino che invita al maglione. La voglia di coccole e intimità.

Tutto si fa' più arancio, marrone e profumato. Si, perché il profumo della pioggia sulla terra è un vero ludibrio.
Sarà forse perché anche e proprio la terra trema di piacere?

Autunnarsi è raccoglimento.

Io mi autunno volentieri, e tu?

Un abbraccio,
Primiana.

Photos from Primiana Leonardini Pieri's post 19/10/2023

"Si evidenzia come il desiderio di vendetta, pur rappresentando un passaggio ineliminabile e legittimo del percorso di elaborazione del trauma, metta a rischio il ritorno a una condizione psichica adeguata"
Ivan Urlic, Miriam Berger e Avi Berman; "Vittime, vendetta e perdono. Trattamento del trauma individuale e collettivo"

Finalmente arrivato anche lui!
Un libro che attendevo da tre settimane!

Esperienze di analisi e terapie in luoghi e vite devastate dalla guerra.

"I lettori di questo importante libro sono invitati a diventare testimoni di alcuni dei peggiori scempi di questo secolo buio: l'olocausto, le guerre balcaniche seguite alla disintegrazione della Jugoslavia"

"Questo libro è nato dalle drammatiche situazioni socio-politiche alle quali ciascuno di noi si è trovato esposto, in termini sia personali che relativi al proprio ruolo professionale di psicoterapeuta. Ciascuno di noi ha sperimentato realtà traumatiche di violenza perpetrata dall'uomo lotte sanguinarie, guerre e ostilità sociali nelle quali siamo stati coinvolti indipendentemente dalle nostre possibilità di scelta.
(...)
Tematiche quali la condizione di vittima, il desiderio di vendetta e la (im)possibilità di creare uno spazio per la cultura del perdono, che conduca al dispiegarsi di processi di riconciliazione, hanno destato uno speciale interesse in tutti noi."

Teniamoci forte.
A presto,
Primiana.

19/10/2023

🖋️ «Si potrebbe allora dire che scopo della psicoterapia è riportare alla luce il mito che informa la vita di ciascuno di noi.
(...)

“Non gli uomini raccontano i miti, bensì i miti raccontano gli uomini.”

(...) Essi esteriorizzano la realtà psichica traducendola in racconti e figure tipiche, e in questo modo descrivono la nostra vita e le sue contraddizioni, dando loro senso, anche se non di rado si tratta di un senso tragico.
..

🖋️ «Si potrebbe allora dire che scopo della psicoterapia è riportare alla luce il mito che informa la vita di ciascuno di noi. Come è stato detto spiritosamente, i miti sono storie non vere, che però accadono sempre.

Dunque, essi sono veri non storicamente ma esistenzialmente. (...)
Potremmo allora dire che i miti raccontano noi a noi stessi. Claude Levi-Strauss ha scritto: “Non gli uomini raccontano i miti, bensì i miti raccontano gli uomini.”

(...) Essi esteriorizzano la realtà psichica traducendola in racconti e figure tipiche, e in questo modo descrivono la nostra vita e le sue contraddizioni, dando loro senso, anche se non di rado si tratta di un senso tragico.

Jung ha sottolineato che “il bisogno di mitologia è il bisogno di senso”: il che spiega, tra l'altro, la funzione delle religioni. Potremmo dire che ogni motivo mitologico ridesta una determinata esperienza psichica e la formula in maniera adeguata.

Le nostre storie individuali si specchiano in quelle mitiche, e queste le illuminano, aiutandoci a comprenderle e a metterle in forma. Scrive ancora Jung:

“La mitologia contiene altrettante ‘verità’ di una scienza della natura; soltanto che si tratta di verità psichiche.”»

📙 Augusto Romano, in “Carl Gustav Jung a Eranos 1933-1952” – Antigone Edizioni, p.157

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19/10/2023

...Gli anni si contano in primavere,
ma la maturità si misura in inverni.

E si impara dagli alberi,
che sono matti gli alberi a spogliarsi
quando fa freddo,
e invece no,
abbandonano il superfluo,
si fanno oggetti e aspettano.

E si impara dai ricci che si schiudono
e le spine vanno fuori, non dentro.

Si impara che la letargia non è l’allergia all’inverno, si impara il letargo, come pausa piena di vita e di malinconia.

Enrica Tesio

Un abbraccio,
Primiana.

17/10/2023

Mallio entrò, educato e sorridente.
Si accomodò e rimasi in silenzio.
Bastarono pochi minuti, e i suoi occhi si fecero lucidi.

C'era un carico di struggente dolore che desiderava solo poter affiorare, stare, sciogliersi nel mondo, poter esistere.

Non imparerò mai abbastanza quanto è importante poter stare anche nel dolore, anche col dolore.

Poter stare, sentire.
Con gli occhi lucidi, le lacrime che scendono e il corpo che si muove da solo.
Con le onde dentro che non sai dove ti portano.
"Forte, forte, devo essere forte", sembrava ripetersi Mallio.

Ma la forza dov'è, cos'è, com'è fatta?

C'è una forza speciale, la più grande di tutte, che consiste nel saper accogliere la propria anima, anche quando è perduta, sofferente, impaurita.

Ed è una forza che si impara stando. Non serve fare altro.
Lo stare ti spoglia di quello che non serve.

Eppure è difficile.
Negli anni cristallizziamo identità infarcite di rigide impostazioni, credenze, identificazioni.
Scioglierle richiede tempo, e talvolta un lavoro certosino.

Mallio mi ha insegnato a stare.
A non consolare, a non voler portar via.
A non interrompere.
A non voler cambiare.
A fare spazio.
A onorare il dolore, il silenzio, e le lacrime.
E a sentire tutta l'angoscia e l'inquietudine che questo comporta.

Senza scappare. Senza salvare. Senza negare. Senza.

Ricordando le mie lacrime, e lo spazio che ho fatto per loro, affinché trovassero il proprio spazio, e poi potessero sciogliersi.

Gli Dei vogliono essere onorati.

Solo così la loro morsa si attenua.

Altrimenti tutto rimane dentro, indistinto ma non meno potente, stretto nelle morse di credenze insufficienti e sorrisi imposti, che vagheggiano un controllo non solo illusorio, ma anche doloroso e privo di autentico rispetto.

Ricordo Mallio e le lunghe ore trascorse così, a imparare a stare. E ricordo il nostro ultimo saluto, commosso.
Ricordo le parole di Jiddu Krishnamurti:

"Non puoi guarire dalla sofferenza che ti rifiuti di sentire."

Grazie 🙏

Primiana.

17/10/2023

E insomma usiamo questo ben di Dio che chiamiamo coscienza NON per prevenire le guerre, ma per strumentalizzarle.

Ok, chi è senza narcisismo manipolatorio (il peccato del nostro periodo storico? Ovvero, in altre parole, l'Ombra del secolo?), scagli la prima pietra.

Naturalmente, io non lo farò.

Quindi, tocca pensare perdavvero.
Cioè: azzardarsi in quei luoghi della mente impervi e sconosciuti, dove i sentieri non sono tracciati.

Un abbraccio a tutte e tutti,
non dimentichiamo di tenerci per mano.
Anche senza sapere a chi appartiene quella mano.

Primiana.

Prima di cercare la vita su altri pianeti potremmo smettere di ucciderla in questo, strappando sogni ai bambini...

Photos from Primiana Leonardini Pieri's post 15/10/2023

Lavoretti domenicali in compagnia 😉

Aperte le iscrizioni per il Seminario Gratuito Live Zoom

"Sentire Anima"

Lunedì 30 Ottobre
Ore 19.00-21.00 (più o meno)

Qui info, dettagli, e modulo di iscrizione per chi vuole:

https://esmerise.com/primianaleonardinipieri/pages/seminariogratuito

Un abbraccio a tutte e tutti,
a presto,
Primiana

14/10/2023

"Secondo lo psicanalista Carl Gustav Jung esiste una sostanziale differenza tra chi vuol risolvere un problema e chi, invece, lo guarda.
Guardare il sintomo, il disagio, contemplare un problema senza dirsi nulla ci insegna che c’è qualcosa dentro di noi che agisce senza il nostro intervento. Questo qualcosa è il Sé e interviene maggiormente quanto meno ci sforziamo di mettere a posto le cose e quanto più siamo presenti a noi stessi, in quello che facciamo."
Raffaele Morelli

Proprio ieri sera, durante il seminario live Zoom, abbiamo parlato a lungo di questa Funzione Terza a cui possiamo fare spazio dentro di noi, questa capacità di esserci e guardare, di accorgerci e osservare, e di poter stare in questo osservare senza giudizio o smania di correzione.

Una funzione psichica importante, e a mio parere cruciale, proprio perché permette alla nostra spinta evolutiva interiore di fiorire e compiere la trasformazione che serve.

Come si fà? Come si fà?
(Chiedono la fretta, l'impazienza, il prestazionismo da cui tanto vorremmo liberarci e il controllo che quando lo fanno su di noi ci viene la rabbia, ma poi noi con noi stessi - e con gli altri - lo facciamo lo stesso...)

Si fa' come il vino, e il pane: si incontra il momento opportuno, si raccoglie e sfarina e schiaccia, si filtra o setaccia, si mescola e regola il calore, e poi si aspetta.
Come si aspetta un bambino.

Non per nulla ne parlano i misteri Eleusini, e il Cristo, che ne ha fatto Comunione.

Vi aspetto il 30 Ottobre per un nuovo appuntamento live zoom gratuito, dalle 19.00 alle 21.00 (ieri sera via lunghi fino alle 21.45 😂, vabbè, insomma, vediamo... 😉): commenta o scrivimi per avere le credenziali. Parleremo di Anima. Abitarla, sentirla, e orientarci nei suoi meandri, per una vita più consapevole, profonda e appagante.

A presto,
Primiana.

13/10/2023

Sbagliata per chi? 😂

Ed ecco: la volontà dell'Io e quella dell'Inconscio si incontrano.
Se riusciranno a riconoscersi, a compenetrarsi, avremo un "felice errare che fà strada nel suo andare"; diversamente, avremo "un infelice egoico andare, comunque passibile di inciampi", più dolorosamente vissuti, oppure un frustrante "sto fermo al palo che è meglio". Il ché, a dirla tutta, in tante occasioni è davvero prezioso, se riusciamo a sostenerne, appunto, la frustrazione.

Quando siamo in viaggio, tutte le incontriamo.

Il cammino non è mai scorrevole e lineare. L’inciampo fa parte del procedere. Apre scenari imprevisti e talvolta più interessanti della meta che si va cercando.

"L'inconscio è un elemento psichico che si può ammaestrare soltanto apparentemente, e sempre a grande discapito della coscienza.
E' e rimane sottratto a qualsiasi arbitrio soggettivo, è e rimane una parte della natura che non può venir corrotta.
E i suoi segreti possono soltanto essere intravisti, non manipolati."

(C. G. Jung, "Psicologia e Alchimia")

[...] l’inconscio è sia ontogeneticamente che filogeneticamente anteriore alla consapevolezza;
in secondo luogo è un fatto assodato che esso si lascia difficilmente, o addirittura non si lascia affatto, influenzare dalla volontà cosciente, dalla quale può essere soltanto rimosso o represso, e il più delle volte solo temporaneamente.

Prima o poi bisogna fare i conti con l’inconscio.

Se così non fosse, la psicoterapia non presenterebbe problemi. Se l’inconscio fosse dipendente dalla consapevolezza, potremmo finire per padroneggiarlo con perspicacia e volontà, trasformando la psiche a nostro piacimento.
Soltanto candidi idealisti, razionalisti e altri fanatici possono abbandonarsi a simili utopie."

(C. G. Jung, "La coscienza morale dal punto di vista psicologico")

Buona giornata errante, con un abbraccio e un sorriso 😊🌸

Primiana.

P.S. vi aspetto alla Zoom di stasera, ore 19.00 😉

12/10/2023

Promemoria: non tutte le separazioni difficili e dolorose riguardano la dipendenza affettiva.
Molte riguardano ancora semplicemente il dolore nel lasciar andare un legame, un amore, una speranza, un futuro, un pezzo di cuore.

Finché esisteranno legami importanti, esisteranno il dolore e la difficoltà di vederli sciogliersi. O strapparsi.

Detto altrimenti: una certa quota di dipendenza affettiva è parte integrante di ogni legame.
Un legame profondo che necessariamente si rivolge al Tu, al nome proprio (immaginato o autenticamente esperito, e anche in questo caso l'uno e l'altro si intrecciano), facendolo esclusivo, non può rimanere "inscalfito" dalla perdita di quel Tu, di quel legame.

Anche se si, ho capito, che vorremmo tutti non sentire più nulla, pur di non sentire le lacerazioni che il dolore ci procura.

Ed ecco allora che se il dolore fa' il suo dovere e ti lacera, cerchi subito la scorciatoia per uscirne il prima possibile.

Soffri molto, si, perché separarsi ê sempre un po' amputarsi.

È la dose che fà il veleno e questa dose non può essere definita per editto.
Và cercata tra i visceri, nei meandri che proprio il dolore ha aperto, affinché ciò che è eccessivo possa uscire.

Scavo, attraverso quel dolore, a riscoprire parti di me che avevo dimenticato, o mai saputo che esistessero.

Ed è una ricerca squisitamente intima e soggettiva, come squisitamente intimi e soggettivi sono i travagli che la compongono.
Mie le mani, mio il sangue, mio il veleno.

Ricordiamo che proprio col veleno delle vipere si faceva il siero antivipera.

Veleno e antidoto son due facce della stessa medaglia, come pure ci propone la medicina omeopatica.

Affannarsi a correre vorticosamente fuori da ogni emozione difficile e da ogni fragilità, che cerca disperatamente di parlarci di noi, non fa' che portarci solo più lontani da noi stessi, più sordi e ciechi a noi stessi e a ciò per cui vale essere umani: abitare l'anima.

E meno abitiamo l'anima, nel senso più lato possibile, più abitiamo il meccanismo.

Un abbraccio,
Primiana.

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