Nido In Famiglia " La Casa Delle Piccole Canaglie"
Il Nido in Famiglia La casa delle piccole canaglie è aperto dal 2011.
Auguro a tutti una serena Pasqua .
BUONA FESTA DEL PAPÀ!!
È arrivato il consueto appuntamento con il momento "Progetto Continuita'."
Siamo andati all'Asilo Bottagisio .È stata una bella esperienza di condivisioni.
Prossimo incontro a fine aprile.!
“I figli senza regole crescono con la sindrome dell’imperatore. Pensano di poter fare tutto. L’altro diventa un non soggetto. Un suddito da usare a proprio piacimento.”
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“Nella sfida del fare tuo figlio scopre se stesso.”
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“Spesso i figli non hanno le parole per dare un nome alla loro sofferenza.”
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“L’iper-competizione avvelena l’apprendimento.”
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🌻
I bambini e i ragazzi di oggi sanno correre? Quella che secondo gli esperti è un'attività spontanea, innata, sta in realtà risentendo di una certa pigrizia, propria soprattutto di chi abita in città. Il tablet, le poche occasioni per giocare liberi in piazza, la preoccupazione dei genitori di lasciarli soli in spazi aperti sta trasformando lo stile di vita di bambini e adolescenti.
https://www.repubblica.it/salute/2023/06/16/news/i_bambini_non_sanno_piu_correre_cosa_fare-404316708/
Attività.
Quando uno studente si sente in diritto di dire '' non sono d'accordo '' è spesso un segnale che stiamo svolgendo al meglio il nostro compito di maestri
Buongiorno ❤
Giorno 10 febbraio incontro di formazione a Vicenza con le colleghe dei nidi e
Con organizzatrice regionale Elisabetta De franceschi.
EMOZIONI!!
Certo le Emozioni regolano la nostra vita .
Se le sappiamo riconoscere le sapremo domare ed incanalare per farle fruttare nei migliori dei modi .
Evviva il CARNEVALE!!
FESTA AL NIDO . SEMPRE !
Gnocchi gnocchi gnocchi
GRAZIE A TUTTI BELLA FESTA !!
''Quello che m’ha insegnato mio nonno.
Che nella vita puoi toccare il fondo, puoi affogare nel fango, ma puoi anche rialzarti e con umiltà elevarti fino a sentire il profumo delle stelle.
Che il mondo è in mano ai prepotenti, agli stronzi, agli ingiusti, e che forse non vinceremo mai, ma bisogna stare dalla parte giusta, e magari generazione dopo generazione succederà qualcosa.
Che uno sguardo amorevole vale più di mille parole, e tutti ne abbiamo bisogno.
Che far ridere una persona è una magia facile, che un cielo scuro può aprisi in un momento e poi non fa più paura a nessuno.
Che per amare il prossimo devi togliere il giudizio, l’ego, la supponenza e guardare il bello dell’altro, è così che si passa la fiducia.
Che se il bicchiere ti sembra mezzo vuoto puoi sempre prendere un bicchiere più piccolo, e poi puoi dividere l’acqua con qualcun altro.
Che la vita è bella e che ce la faremo.
Mio nonno è morto povero.
Umile.
Ha lasciato tanto su questa terra.
Tutte cose immateriali, che continuano a vivere nelle vite di tanta gente e anche nelle mie canzoni.
Mi ha salvato la vita.
Ciao No’
M’hai insegnato tanto.
E oggi mi manchi.
La cosa più importante che m’hai insegnato con la tua vita, nella prassi e non con le parole, è che basta che una persona diventi più bella, e ecco che già il mondo è cambiato.''
Alessandro Mannarino
Il malessere nel sistema scuola.
11 Novembre 2019
Indagine svolta in collaborazione con il MIUR
“Tempo fa è stata istituita una commissione ministeriale per lo studio del livello di benessere e malessere nelle scuole italiane, alla quale ho partecipato. Per ottenere una panoramica avevamo scelto di analizzare il benessere scolastico di un ampio numero di preadolescenti somministrando a loro e ai loro insegnanti dei questionari di rilevazione delle variabili psicologiche che puntavano a indagare il burn-out (esaurimento dovuto a uno stress che porta a un logorio psicofisico ed emotivo). Abbiamo anche utilizzato alcune parti delle rilevazioni OCSE-PISA per valutare gli indicatori qualitativi relativi ad apprendimento, benessere e malessere.
Ciò che volevamo ottenere era una stima della sensazione di inadeguatezza e disagio a scuola sperimentata dai giovani, identificando anche il limite significativo, cioè il discrimine fra un malessere risolvibile e uno talmente acuto da essere fonte di ansia, angoscia, preoccupazione, desiderio di fuga e percezione che ciò che lo studente sta vivendo è nocivo per lui.
Quando abbiamo cominciato ad analizzare i dati ci siamo agitati tutti. I numeri sono impressionanti: il 27% del campione italiano sta «così così» (non «bene»); il 73% sta male e all’interno di quest’ultimo gruppo il 60% sta male stabilmente. In altre parole, non ha ricordo di essere mai stato bene a scuola.
PERCHÉ I RAGAZZI STANNO MALE?
Dopo aver acquisito i risultati sulla presenza lampante di un malessere ci siamo chiesti perché stessero male, tutti questi ragazzi; così ci siamo dedicati ad analizzare gli indicatori qualitativi. È stato come ricevere un pugno allo stomaco: un indicatore qualitativo emerso massicciamente riguarda il carico richiesto ai ragazzi, ed è la prima volta che questo aspetto viene identificato nella scuola italiana. Siamo di fronte a un problema di inadeguatezza del carico cognitivo, per quantità e qualità: i nostri ragazzi vengono ingozzati (questa è la quantità) di prestazioni (questa è la qualità). Intendo dire che ai ragazzi viene chiesto di memorizzare procedure e regole in grande quantità anziché di far proprie delle conoscenze che servano loro per sviluppare delle competenze utili per il futuro.
Questa è una prima causa di malessere, ma non è l’unica a essere emersa. A livello emozionale abbiamo riconosciuto traiettorie emotive che sono collegate a emozioni di continuo alert. Questo stato di allerta costante dei ragazzi riguarda le verifiche, il giudizio, le scadenze che incalzano e il fatto di non essere in grado di dedicare tempo a ciò che appassiona.
Inoltre fra gli elementi determinanti si registrano due emozioni particolarmente disturbanti: la noia e il senso di colpa. Sono emozioni molto pesanti e si può dire che accompagnino la maggior parte degli apprendimenti scolastici: accade che uno studente, se non riesce, si senta colpevole oppure si annoi terribilmente, o le due cose insieme.
Dunque allo studente viene chiesto di imparare troppo, in poco tempo, senza passione, con l’ansia di doverne rendere conto, la frustrazione di non riuscire, la sensazione di perdere tempo per cose più utili e piacevoli: di fronte a tutto ciò il cervello, che è una struttura vivente che ogni millesimo di secondo resetta i propri circuiti sulla base delle informazioni che riceve, è costretto a spendere energie per qualcosa che non provoca benessere, bensì allerta.
L’importanza di Insegnare col Sorriso
Ogni alunno ha diritto di esprimere le sue potenzialita al massimo. La didattica non deve dare a tutti la stessa cosa ma a ciascuno la migliore, in base alle sue possibilità. Un cervello in età evolutiva non puo adattarsi a un metodo unico per tutti. Il modello prevalente oggi è ancora: io-insegno-tu-apprendi-io verifico. Il risultato è un apprendimento formale, formalizzato e passivizzante. Le nozioni si fissano nel cervello insieme alle emozioni. Se imparo con curiosità e gioia, la lezione si incide nella memoria con curiosita e gioia. Se imparo con noia, paura, ansia, si attiva l’allerta. La reazione istintiva della mente è scappa da qui che ti fa male. La scuola ancora crea questo cortocircuito negativo“.
Daniela Lucangeli
Regali
"Sostituendo i giocattoli con altro, stiamo riducendo e limitando le opportunità di gioco. La classica bambola o il trenino colorato, la cucina con piattini e tegamini o il peluche che diventa l’inseparabile amico immaginario: l’allenamento alla vita passa anche, e soprattutto, dal gioco. Il periodo delle feste può essere un’occasione per riscoprire la capacità di giocare? Sì, ed è un’occasione da non sprecare. Il gioco di società, il gioco fatto tra generazioni diverse, è importantissimo: sfidarsi, battersi, perdere, competere, collaborare, cioè provare tutte quelle emozioni che il gioco ti consente. E farlo tra i proprio cari, in un ambiente caldo, protetto, dove ci si può esprimere senza timore. Perché molto spesso i bambini non sanno più giocare proprio perché non lo fanno nella loro quotidianità".
(Fonte: Federico Taddia su Specchio de La Stampa)
Buon Natale e Buon inizio anno !
Ieri giornata spettacolare sole splendente temperatura top.
Si parte per la GITA dai cavalli !!
Bimbi entusiasti !!
La natura ci offre tutto il necessario , si stava davvero bene !
I bimbi non volevano più tornare !!
Che ne dite voi ?
Eeeee noi con l'acqua ci giochiamo !! Ahhh .
E poi un bel pranzetto ... cosa volere di più!
Giornata sorridente a tutti !
Finché il tempo ce lo permette noi ci divertiamo all'aperto ! Insieme tutto è più bello e divertente !!
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- Siamo aperti tutto l'anno dalle ore 7:30 alle 16:00, Con posticipo fino alle 17:00. con un minimo di 5 bambini. -Ospitiamo bambini da 3 mesi a 3anni.
Via Spinetta Malaspina 4a
Verona, 37135
micronido in Borgo Roma a Verona, accoglie bambini dai 12 ai 36 mesi di età.
Via Prima Traversa Spianà, Verona VR
Verona, 37138
L'asilo nido La Perla si trova in zona stadio e accoglie bambini dai 3 mesi ai 3 anni. Il servizio,
Via Carlo Del Prete, 9
Verona, 37138
Asilo Nido Bilingue Moscacieca, dai 6 ai 30 mesi
Via Omero Speri , 5 San Floriano
Verona, 37029
Servizio di asilo nido dai 3 mesi ai 3 anni. L'orario di apertura e' dalle 7:30 alle 18:00 con flessibilita' di orario. Il nido e' aperto tutto l'anno con chiusura estiva(due setti...
Via Mantovana 127/C Madonna Di Dossobuono VR
Verona, 37137
Il babyparking DoReMi nasce per offrire un servizio mirato alla prima infanzia. GESTIONE FAMILIARE
Via Fraccaroli, 12
Verona, 37131
L'Asilo Nido ATuttoTondo è un’agenzia educativa che attraverso il gioco, veri e propri laboratori, uscite didattiche e contatto con la Natura sostengono la crescita nelle aree di s...
Via Lungolorì 18/20
Verona, 37127
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