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🛋️ Divano Bastiano - Tobia Scarpa, Gavina🛋️
(1962)
Il divano Bastiano rappresenta il primo importante progetto di design dell'architetto Tobia Scarpa, figlio dell'altrettanto noto Carlo Scarpa, nonché uno dei designer Italiani più importanti degli ultimi 50 anni, che disegna questo pezzo storico alla giovane età di 28 anni. Le strutture sono in frassino laccato bianco e i cuscini sono rivestiti in pelle color nero. Nei disegni Scarpa dava spazio a riflessioni e ragionamenti: disegnava una serie concatenata di figure, ma con una logica diversa da quella usuale degli altri architetti, governata dalla ragione.
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🛋️ Divano Maralunga - Vico Magistretti, Cassina🛋️
(1974)
Il Maralunga ("il preferito di tutti i tempi") è un divano senza tempo molto confortevole disegnato da Vico Magistretti per Cassina, vincitore del premio Compasso D'Oro nel 1979. Questo modello si è trasformato in un famoso classico del design, che è stato persino aggiunto al Museo di arte moderna di New York. «Disegnavo qualcosa per Cesare Cassina. Nasce da un bracciolo con un cuscino attaccato. Guardandolo e facendolo oscillare ho pensato di fare un cuscino mobile di testata per un divano e ho scambiato uno sguardo con Cesare Cassina. Era nato il divano Maralunga, uno dei pezzi più venduti del design italiano.» Vico Magistretti.
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✨Tavolino Waterfall - Patrick Fredrickson e Ian Stallard, Driade✨
(2011)
Patrick Fredrickson e Ian Stallard hanno iniziato la loro collaborazione nel 1995 e da allora sono internazionalmente noti per la loro abilità nel traslare la propria creatività in prodotti e progetti semplici ma dall’altissimo valore emozionale. Infatti, ben più che un tavolino basso, questa struttura monoblocco è una vera e propria scultura. La forma inedita è caratterizzata da un'apertura espressiva. Le forme curve del tavolino Waterfall definiscono una rottura con gli ambienti molto lineari tipici del quotidiano. Questa creazione traduce l'ambizione del designer di trasformare il materiale fino al suo limite, creando così delle superfici spesse.
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🪑Sedia Patoz - Francesco Soro, ICF🪑
(anni '70)
La sedia Patoz disegnata da Francesco Soro per ICF è caratterizzata dalla struttura in tondino di acciaio cromato. La seduta e lo schienale regolabile in cuoio hanno cuciture a vista. In poche parole, purezza delle linee e leggerezza estrema per una seduta che sa distinguersi. Patoz è da sempre un classico dello stile che si adatta ad ogni tipo di ambiente rendendolo unico.
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💺Poltrona k10 Dodo - Toshiyuki Kita, Cassina💺
(2000)
Una poltrona che precorre i tempi moderni: flessibile, trasformabile e adatta alle diverse esigenze. La seduta girevole su base fissa è caratterizzata da molteplici inclinazioni fino a distendersi quasi completamente per essere utilizzata come un letto. Dodo risponde alle diverse esigenze della contemporaneità, rivelandosi un arredo particolarmente adatto per l’home office e l’home theatre.
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🪑Poltrona Hoop G23 -Piero Palange e Werther Toffoloni, Germa🪑
(1972)
"Il design è una cosa seria". Ce lo ha ripetuto spesso Werther Toffoloni che con le sue realizzazioni è stato uno dei protagonisti del successo del Triangolo della sedia, distretto industriale collocato nel cuore del Friuli-Venezia Giulia rilevante per l'economia friulana negli anni '70.
Nato a Udine nel 1930, Toffoloni ha messo, fin dall’inizio della carriera, la sua creatività al servizio dell’industria manzanese che nel periodo della ricostruzione post bellica era impegnata ad affermarsi sul mercato estero.
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💡Lampada 85 Lamps - Rody Graumans, Droog💡
(1993)
Creata nel 1993 da Rody Graumans, la splendida lampada a sospensione 85 Lamps è uno dei pezzi più emblematici della celebre casa olandese Droog Design. Questo grappolo di luci è composto da ben 85 lampadine . L'effetto visivo creato dalla lampada è a dir poco maestoso. Gli elementi essenziali di questa lampada le conferiscono bellezza: i fili e le lampadine sono messi a n**o, al posto di essere nascosti, come nei lampadari tradizionali. 85 Lamps è una vera e propria icona del design e fa parte della collezione permanente di molti musei, tra cui il MoMA di New-York.
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🛋️Sofa Togo - Michel Ducaroy, Ligneo Roset🛋️
(1973)
Il divano Togo è un oggetto di design unico. Anima anticonformista tipica degli anni ‘70, la sua personalità va oltre ogni moda passeggera. La struttura è integralmente realizzata in poliuretano espanso di 5 densità, che assicura una elasticità e una risposta dinamica al corpo estremamente gradevole. La morbida seduta è in ovatta di poliestere, come il rivestimento trapuntato di forte spessore.
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🪑Poltrona - Giorgetti🪑
(1987)
Giorgetti è una storia lunga oltre un secolo. Una storia che potrebbe essere riassunta utilizzando due termini: qualità e Made in Italy. Progetti è una serie di sedute disegnata nel 1987 dall'immagine fortemente riconoscibile, che grazie al design innovativo e alla freschezza progettuale, è divenuta un'icona per Giorgetti. Questa precisa poltrona rappresenta una delle più preziose perle della collezione. È caratterizzata dall’insolito bracciolo a vista in pau-ferro, essenza particolarmente pregiata di colore rosso, la cui idea è nata da un elegante ma**co di un antico bastone da passeggio.
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🪑Sedie da tavolo - Ilmari Tapiovaara🪑
(anni '70)
Questo set di sedie con struttura in legno di faggio e rivestimento in cuoio naturale fu disegnato da Ilmari Tapiovaara, un celebre architetto d’interni e designer finlandese. Dopo la laurea conseguita presso il Dipartimento di Design del Mobile della Scuola Centrale di Arti e Mestieri, il designer visitò la Fiera Mondiale di Parigi e, durante il suo soggiorno, gli fu offerto un lavoro come assistente presso l’ufficio di Le Corbusier, dove lavorò per sei mesi.
Tra i rinomati premi che ricevette, fu anche premiato con un totale di sei Medaglie d’Oro alla Triennale di Milano.
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🪵Poltrona - Antonio Gorgone🪵
(1955)
Elegante e slanciata, questa poltrona con schienale reclinabile è stata disegnata da Antonio Gorgone negli anni '50. Moderna nelle sue forme geometriche e lineari, rappresenta un elegante connubio tra il design nordico e il punto di vista italiano di metà 900. La struttura della poltrona è realizzata in legno di ciliegio e lo schienale è reclinabile con un sistema in ottone a guide scorrevoli.
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💡Lampada da tavolo - G*e Aulenti, Martinelli Luce💡
(1965)
Disegnata nel 1965 da G*e Aulenti per Martinelli Luce, questa lampada da tavolo o da terra a luce diffusa è realizzata con tecniche di stampaggio del diffusore in metacrilato innovative per l’epoca in cui è stata progettata. La forma sfuggente della base conica si sviluppa verso l’alto, allargandosi nelle nervature del diffusore come lo spiegarsi della ali di un pipistrello. Questa lampada caratterizza con la sua forza espressiva ogni tipo di ambiente.
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🪑Sedie - Gastone Rinaldi, Rima🪑
(anni '50)
Rima, la storica industria di arredi metallici di Padova, si è meritata una posizione eminente tra le industrie che hanno contribuito a definire l'idea degli interni italiani, a partire dal dopoguerra. Nome di punta nei primi anni '50, l'azienda guadagna velocemente visibilità per la qualità dei suoi prodotti e grazie al supporto che le proviene da nomi di spicco nel campo del design. Primo fra tutti il suo stesso designer di punta Gastone Rinaldi. Questa rara coppia di poltroncine ha una struttura in ferro e puntali in ottone prodotti dall'azienda Rima di Padova durante gli anni '50.
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🛋️Divano LC2 due posti - Charlotte Perriand, Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Cassina🛋️
(1928)
Il modello LC2 vede la luce nel 1928, grazie all’incontro di Le Corbusier con Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand. All’epoca si chiamava “Fauteuil Grand Confort, petit modèle”. Dopo aver studiato le posizioni del corpo umano, Le Corbusier abbozza in linea di massima i progetti delle sedute in grado di rispondere universalmente a tali posizioni.
LC2 ha rotto le convenzioni del design della poltrona tradizionale in quanto il telaio è verso l’esterno piuttosto che all’interno, in questo modo si mostra la grazia e l’impegno messo nella realizzazione del telaio. È l’archetipo della seduta nella nuova e moderna concezione degli arredi intesi come “attrezzature domestiche”.
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🖋️Lounge chair - Charles & Ray Eames, ICF🖋️
(1970)
Perché non facciamo una versione aggiornata della vecchia poltrona inglese?" Con questa frase Charles Eames ha dato vita al processo di produzione della Eames Lounge chair che ha richiesto vari anni di prove prima di arrivare al risultato desiderato. L’ambizioso obiettivo era di creare una sedia dalle ampie proporzioni che unisse il massimo comfort con materiali artigianali di alta qualità. Il progetto rispettò tutte queste intenzioni dei due designer creando un vero classico dell’arredo moderno e diventato l’icona delle poltrone girevoli.
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💡Lampada da poltrona Azucena - Luigi Caccia Dominioni 💡
(1958)
La lampada da poltrona è un oggetto insolito e geniale, pensato da Luigi Caccia Dominioni per essere appoggiata allo schienale di una poltrona o alla testata di un letto. Si tratta di un riflettore orientabile montato a una fascia in pelle, le cui estremità sono imbottite con dei pesi, in modo da garantirne la stabilità. L’interruttore a pressione, un vero e proprio archetipo a sua volta, diventa elemento tanto funzionale quanto decorativo.
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🛋️Smoking sofa - Sergio Mazza e Giuliana Gramigna, Poltrona Frau🛋️
(1974)
Negli anni '70 Mazza e Gramigna disegnano Smoking per Poltrona Frau.
La poltrona è simbolo di comodità di seduta. In quella forma tradizionale rigonfia e soffice, i braccioli fuoriescono all’esterno dell’alveo e il suo design è legato all’architettura, come quasi tutto il design italiano, come emanazione proprio della cultura architettonica. Perchè concettualmente partecipa a quelle stesse istanze culturali che determinano le correnti e le espressioni dell’architettura. Questo modus operandi si era definito proprio agli albori della modernità.
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🪑Wassily - Marcel Breuer, Gavina🪑
(anni '60)
La Wassily è una poltrona icona di design dalla forma essenziale progettata da Marcel Breuer nel 1925, all'epoca studente della Bauhaus. Nel 1962 Dino Gavina, imprenditore Italiano nel settore del design, conosce a New York Marcel Breuer e lo convince a rieditare e realizzare i suoi progetti degli anni '20. Dopo la vendita della Gavina all'americana Knoll nel 1968 e la chiusura del marchio bolognese diversi prodotti della collezione Gavina vennero venduti a marchio Knoll;
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🪑Carlotta Chair - Antonio Citterio, Flexform🪑
(1997)
Carlotta rappresenta l’archetipo della poltroncina pieghevole, rivisitata in chiave contemporanea con un segno lieve ed un connubio di materiali ricercati quali il metallo ed il cuoio. La struttura in metallo rimarca il disegno rigoroso ed essenziale che caratterizza questa poltrona. Seduta, schienale e braccioli sono rivestiti in cuoio. La firma di Antonio Citterio indica una combinazione di forme senza tempo e materiali di qualità. Senza compromessi. Architetto, designer e perfezionista, la sua influenza sul design italiano non ha eguali.
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🍸Dry bar - Fratelli Guzzini, Stilglass Donati🍸
(anni '70)
Questo dry bar Mid-Century italiano prodotto negli anni ’70 dai Fratelli Guzzini per Stilglass Donati è composto da due pezzi: il dry bar bianco e nero, con un piccolo frigorifero, e la consolle, composta da cinque tubi bianchi, quattro ripiani neri e quattro punti luce. La storia di Fratelli Guzzini inizia nel 1911, quando Enrico Guzzini inizia a produrre articoli in c***o di bue come tabacchiere, pettini, calzascarpe e posate da insalata. Dopo il primo dopoguerra, i figli Pierini, Mariano e Silvio, triplicando il volume della produzione, fanno decollare il piccolo laboratorio artigianale, che diventa così quello che conosciamo come Fratelli Guzzini.
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🪑Executive Chair - Charles Po***ck🪑
(1963)
La raffinatezza di metà XX secolo: Executive Chair disegnata da Charles Po***ck e prodotta da Knoll. Un progetto in grado di ispirare grandi idee in una seduta ergonomicamente intuitiva. Po***ck è stato riconosciuto da Florence Knoll per il suo talento unico. La sua sedia direzionale è infatti considerata uno dei design più riconoscibili di Knoll, caratterizzata da un bordo in alluminio che supporta il sedile e lo schienale sia visivamente che strutturalmente.
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🍸Set bar - W***y Rizzo🍸
(anni '70)
L'attività di designer di W***y Rizzo ebbe inizio a Roma nel 1966. Nel 1968 portò a termine la creazione di un proprio studio e di una fabbrica a Tivoli e, nel corso dei successivi dieci anni, progettò e realizzò più di trenta pezzi di arredamento. Successivamente abbandonò l'attività per tornare alla fotografia, il suo primo amore. Fu l'ultimo fotografo a ritrarre Marilyn Monroe, due settimane prima della morte dell'attrice.
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🪵Tavolo - Silvio Coppola, Bernini🪵
(1964)
Silvio Coppola è stato un grande architetto, designer e grafico italiano, che ha operato come consulente e collaboratore presso grandi industrie italiane ed estere, tra cui Bayer, Bernini, Cassina, Feltrinelli ed altre. Nella storia del design italiano la Bernini è un'esperienza straordinaria ed unica che trae i suoi fondamenti direttamente dalle radici del "saper fare" il legno nell'area lombarda sin dal quindicesimo secolo. Un connubio fra arte ed eleganza che ha prodotto delle vere e proprie eccellenze progettuali che oggi possiamo trovare nei musei di tutto il mondo.
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🖋️Scrivania - Luisa e Ico Parisi, MIM🖋️
(1958)
Scrivania disegnata da Luisa e Ico Parisi. Realizzata nel 1958 da MIM, Mobili Italiani Moderni Roma. Questa scrivania combina un design eccellente con una costruzione durevole. Un grande esempio di design modernista italiano. Il marchio aziendale fu creato negli anni '60 dal fondatore di MIM S.p.A., il Dott. Ennio Fazioli, e per decenni è stato un leader di linee di mobili in Italia.
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🖋️Poltrona girevole P128 - Osvaldo Borsani, Tecno🖋️
(anni '60)
Osvaldo Borsani, una delle figure più complesse del design italiano del Novecento, è stato un architetto, designer e imprenditore italiano, fondatore dell'azienda Tecno. Tra le produzioni più prestigiose Tecno-Borsani degli anni '60, la poltrona girevole P128 rientra tra gli elementi di maggior spicco. Il designer per l'imbottitura della poltrona si ispirò agli interni della celebre auto DS21 Citroen.
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🖋️Tavolo Terzo con sedie Quinta - Mario Botta🖋️
(1985)
Prevalentemente un abile architetto, Mario Botta progettò una gamma di mobili per la ditta italiana Alias negli anni ’80. I suoi disegni tendono ad includere un forte senso della geometria, spesso basato su forme molto semplici, ma che creano volumi di spazio unici. La sedia Quinta è realizzata con tubi in metallo con seduta in lamiera perforata piegata. La forma dello schienale e del sedile in acciaio scanalato consente di flettere il materiale mentre ci si siede o ci si appoggia all’indietro, aggiungendo un comfort inaspettato. Progettata nel 1985, è più di una sedia: è l’architettura su cui ti siedi.
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🪑LC7 - Charlotte Perriand, Le Corbusier, Pierre Jeanneret, Cassina🪑
(anni 2000)
Inizia nel 1922 l’attività dell’atelier che Le Corbusier, con il cugino Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand, darà forma ad una vasta collezione di arredi. Da questa collaborazione inizia la progettazione di pezzi di arredamento, che continuò fino al 1937 e che portò alla creazione di mobili con cui i tre progettisti affrontano il problema de “l’équipement d’intérieur de l’habitation”. In questo contesto nasce la LC7, progettata dalla stessa Perriand, che non è una sedia tradizionale poiché s’ispira alle poltroncine da ufficio di moda negli anni ‘20 negli Stati Uniti e in Inghilterra.
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👁️Poltrona Nemo - Fabio Novembre, Driade👁️
(2010)
Questa sensazionale poltrona-scultura rompe la linea di demarcazione tra arte contemporanea e design. Nemo può essere esposta come un'opera d'arte in salotto o in giardino creando un universo onirico e fantastico. Lo schienale di questa poltrona ha la forma di un volto umano dal realismo sconcertante. Privo di passione, privo di espressione e privo di memoria, questo volto sembra sospeso fuori dal tempo. La teatralità di questa maschera di grandi dimensioni consente di nascondersi, di proteggersi. Gli occhi permettono di vedere senza essere visti. La poltrona Nemo incarna in pieno l'opera di Fabio Novembre, uno dei designer più trasgressivi dell'ultimo decennio.
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🛋️Divano Nuvolone - Rino Maturi - Mimo Leone & C🛋️
(anni '70)
Questo divano è un'eredità importante e traccia il legame della nuova azienda con quella madre, la Mimo Leone & C., per la quale Rino Maturi lo disegnava più di 40 anni fa. La sua struttura è realizzata in massello di abete e in multistrato di conifera, mentre le tamponature sono in pannelli di fibra di legno. Del poliuretano espanso a diversi gradi di densità imbottisce riccamente lo schienale e la seduta. L'iconico divano anni '70 sta diventando sempre più celebre, tanto che la Mimo ha deciso di rimetterlo in produzione.
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🛋️Divano Togo - Michel Ducaroy, Ligne Roset🛋️
(1973)
Togo, di Ligne Roset, è uno storico divano disegnato nel 1973 da Michel Ducaroy dal design innovativo e originale. Struttura in schiuma di poliuretano, imbottitura in poliuretano espanso, rivestimento in tessuto.
Il divano Togo è un oggetto di design unico. Anima anticonformista tipica degli anni ‘70, dalla personalità che va oltre le mode. La struttura è realizzata in poliuretano espanso, mentre la morbida seduta è in ovatta di poliestere, come il rivestimento trapuntato di forte spessore.
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