Libreria il Punto

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Ciara azetus Esperanza
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mattino ore 9-13.00 - pomeriggio ore 16.00-19.30
CHIUSO MARTEDI MATTINA
SABATO POMERIGGIO

23/09/2024

Paola, da trent'anni l'anima della Casa editrice, questa notte ci ha lasciato.
Lascia un vuoto incolmabile, ma lascia soprattutto un mondo vastissimo di affetto, amore, idee, proposte.
Paola è e sarà per sempre il cuore di EBI.
Con Amore.

Photos from PROF. DEB's post 10/09/2024
05/09/2024

𝗟𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗼 𝗖𝗮𝗹𝘃𝗶𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝗰𝗹𝗮𝘀𝘀𝗶𝗰𝗶

"La scuola e l’università dovrebbero servire a far capire che nessun libro che parla d’un libro dice di più del libro in questione; invece fanno di tutto per far credere il contrario."

1. I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: “Sto rileggendo…” e mai “Sto leggendo…”.
Leggere per la prima volta un grande libro in età matura è un piacere straordinario: diverso (ma non si può dire maggiore o minore) rispetto a quello di averlo letto in gioventù. La gioventù comunica alla lettura come ad ogni altra esperienza un particolare sapore e una particolare importanza; mentre in maturità si apprezzano (si dovrebbero apprezzare) molti dettagli e livelli e significati in più. Possiamo tentare allora quest’altra formula di definizione:

2. Si dicono classici quei libri che costituiscono una ricchezza per chi li ha letti e amati; ma costituiscono una ricchezza non minore per chi si riserba la fortuna di leggerli per la prima volta nelle condizioni migliori per gustarli.
Infatti, le letture di gioventù possono essere poco proficue per impazienza, distrazione, inesperienza delle istruzioni per l’uso, inesperienza della vita. […] Rileggendo il libro in età matura, accade di ritrovare queste costanti che ormai fanno parte dei nostri meccanismi interiori e di cui avevamo dimenticato l’origine. C’è una particolare forza dell’opera che riesce a farsi dimenticare in quanto tale, ma che lascia il suo seme. La definizione che possiamo darne allora sarà:

3. I classici sono libri che esercitano un’influenza particolare sia quando si impongono come indimenticabili, sia quando si nascondono nelle pieghe della memoria mimetizzandosi da inconscio collettivo o individuale.
Dunque, che si usi il verbo “leggere” o il verbo “rileggere” non ha molta importanza. Potremmo infatti dire:

4. D’un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima.

5. D’un classico ogni prima lettura è in realtà una rilettura.

6. Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.

7. I classici sono quei libri che ci arrivano portando su di sé la traccia delle letture che hanno preceduto la nostra e dietro di sé la traccia che hanno lasciato nella cultura o nelle culture che hanno attraversato (o più semplicemente nel linguaggio o nel costume)
La lettura d’un classico deve darci qualche sorpresa in rapporto all’immagine che ne avevamo. Per questo non si raccomanderà mai abbastanza la lettura diretta dei testi originali scansando il più possibile bibliografia critica, commenti, interpretazioni. La scuola e l’università dovrebbero servire a far capire che nessun libro che parla d’un libro dice di più del libro in questione; invece fanno di tutto per far credere il contrario. C’è un capovolgimento di valori molto diffuso per cui l’introduzione, l’apparato critico, la bibliografia vengono usati come una cortina fumogena per nascondere quel che il testo ha da dire e che può dire solo se lo si lascia parlare senza intermediari che pretendano di saperne di più di lui.

8. Un classico è un’opera che provoca incessantemente un pulviscolo di discorsi critici su di sé, ma continuamente se li scrolla di dosso.
Non necessariamente il classico ci insegna qualcosa che non sapevamo; alle volte vi scopriamo qualcosa che avevamo sempre saputo.

9. I classici sono libri che quanto più si crede di conoscerli per sentito dire, tanto più quando si leggono davvero si trovano nuovi, inaspettati, inediti.
[…] La scuola deve farti conoscere bene o male un certo numero di classici, tra i quali tu potrai riconoscere in seguito i “tuoi” classici. La scuola è tenuta a darti degli strumenti per esercitare una scelta, ma le scelte che contano sono quelle che avvengono fuori e dopo ogni scuola.

10. Chiamasi classico un libro che si configura come equivalente dell’universo, al pari degli antichi talismani.

11. Il “tuo” classico è quello che non può esserti indifferente e che ti serve per definire te stesso in rapporto e magari in contrasto con lui.

12. Un classico è un libro che viene prima degli altri classici, ma chi ha letto prima gli altri e poi legge quello, riconosce subito il suo posto nella genealogia.
L’attualità può essere banale o mortificante, ma è pur sempre un punto in cui situarci per guardare in avanti o indietro. Per poter leggere i classici si deve pur stabilire “da dove” li stai leggendo, altrimenti sia il libro che il lettore si perdono in una nuvola senza tempo. Ecco, dunque, che il massimo rendimento della lettura dei classici si ha da parte di chi ad essa sa alternare con sapiente dosaggio la lettura d’attualità.

13. È classico ciò che tende a relegare l’attualità al rango di rumore di fondo, ma nello stesso tempo di questo rumore di fondo non può fare a meno.

14. È classico ciò che periste come rumore di fondo anche là dove l’attualità più incompatibile fa da padrona.

[…] Poi dovrei riscriverlo ancora una volta perché non si creda che i classici vanno letti perché “servono” a qualcosa. La sola ragione che si può addurre è che leggere i classici è meglio che non leggere i classici. E se qualcuno obietta che non val la pena di far tanta fatica, citerò Cioran: “Mentre veniva preparata la cicuta, Socrate stava imparando un’aria sul flauto. ‘A cosa ti servirà?’ gli fu chiesto. ‘A sapere quest’aria prima di morire’”.

[Italo Calvino, “Perché leggere i classici”, Mondadori, 1981]

L’ultimo abbraccio a Ido Da Ros 30/08/2024

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12/08/2024

GRUPPO DI LETTURA DUE PUNTI MARTEDI' 17 SETTEMBRE ORE 19.45 IN IN LIBRERIA

LIBRO SCELTO:
MOSTRI; DISTINGUERE O NON DISTINGUERE LE VITE DALLE OPERE: IL TORMENTO DEI FAN.
di Claire Dederer- Altrecose/Iperborea Casa Editrice

Come partecipare: Comunicare l'adesione in Libreria ed acquistare il libro- per informazioni chiamare il numero 0438/554664 o scrivere al numero WhatsApp 0438/554664 o alla mail [email protected]

07/08/2024

... in arrivo !!!

Dalla prossima settimana sarà disponibile il Calendario 2025, in libreria e in Cansiglio nei locali convenzionati. Grazie al Maestro Massimiliano Modolo per questa raccolta sui colori del Cansiglio, autentiche opere d'arte.

Timeline photos 03/08/2024

Che libri blu leggerete in vacanza? Approfittate della promozione “Un’estate in blu”: fino al 31 agosto il catalogo Sellerio con il 20% di sconto, in tutte le librerie che aderiscono all'iniziativa.

In ottemperanza alla legge numero 15 del 13 febbraio 2020 sono esclusi dalla promozione i libri usciti negli ultimi 6 mesi.

30/07/2024

I libri sono gli amici più silenziosi e costanti; sono i consiglieri più accessibili e saggi, e i più pazienti maestri.

C. W. Eliot

25/07/2024

L'insalata - di Erri De Luca

Una volta ho letto un libro camminando. Era piccolo e stava dentro la passeggiata di un’ora. L’avevo preso in prestito senza chiedere permesso. Sarebbe appropriazione indebita se non l’avessi riportato in giornata al suo posto.
Era di Ágota Kristóf e mi sono appuntato, per non dimenticarla, questa frase: ”È diventando assolutamente niente che si può diventare uno scrittore”.
A proposito del prelievo da uno scaffale di altro proprietario, credo che ogni lettura sia un’appropriazione di parole altrui, durata quanto il tempo impiegato a leggere. Dopo la dimentico facilmente, titolo e nome del titolare della storia.
Non per questo è spreco di tempo. Me lo ha fatto capire il prete anziano di un piccolo centro, raccontandomi di un suo parrocchiano. Ritornato a casa dalla funzione domenicale diceva alla moglie che il prete aveva parlato tanto bene. Alla domanda di lei su cosa avesse detto, non aveva saputo ricordare nulla. Lei gli aveva rimproverato di avere perso tempo se già si era dimenticato.
Lui si era giustificato all’incirca così: ”Quando il prete parla per me è come l’acqua che lava l’insalata. L’acqua scorre via, non la trovi più, ma dopo l’insalata è pulita”.
Così è per me per i libri che leggo. Lo scorrere delle pagine scivola via, ma la testa, come l’insalata, è stata rinfrescata.

Erri De Luca, 06 marzo 2023

Roberto Fineschi presenta "Il Capitale" di Karl Marx 16/07/2024

Roberto Fineschi presenta "Il Capitale" di Karl Marx È stata pubblicata da Einaudi Editore, nella collana I Millenni, una nuova edizione del primo libro del Capitale, in una splendida veste editoriale. Nell'occasione, Antropocene.org organizza un Forum con Roberto Fineschi, curatore dell'opera. (Il capitale. Libro I. Karl Marx, 2024) Diret...

09/07/2024
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👹 Erano almeno 5 anni , ossia da quando era uscito il primo volume che aspettavo/amo l’uscita del secondo libro di La mia cosa preferita sono i mostri di per ; sicuramente uno dei migliori fumetti in circolazione.
Entusiamo alle stelle.
Giubilo.
E come sempre Freud «prezzemolino» indiscusso. Impossibile escluderlo dalle foto, ci tiene a partecipare.
>>> manie di esibizionismo.
(Non vogliamo sapere la diagnosi che ne avrebbe fatto il suo famoso omonimo).

Il capitale. Libro I. Karl Marx, 2024 04/07/2024

Il capitale. Libro I. Karl Marx, 2024 Il capitale. Libro I, di Karl Marx, Einaudi, 2024. Se per un certo periodo Il capitale è potuto sembrare un testo superato, gli attuali andamenti delle società e dell’economia mondiale sembrano invece avvalorare alcune intuizioni di Marx. Del resto, la teoria marxiana del ca...

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01/07/2024

Lunedì 1° luglio parte la nuova, attesissisma, campagna promozionale di Iperborea.

Nei punti vendita aderenti, e per tutto il mese, acquistando due libri a scelta dal nostro catalogo e aggiungendo 4 euro riceverete la borsa «WE, THE READERS».

Il progetto grafico della borsa, ideata da Iperborea, è di xxystudio e l’illustrazione originale è dell'artista francese .

Non una borsa come le altre: «WE, THE READERS» è prodotta in India da Re-wrap, un’impresa sociale che realizza articoli in cotone biologico e riciclato secondo i principi del commercio equo e solidale e dal basso impatto ambientale. La coltivazione delle piante di cotone biologico, che genere il 46% in meno di CO2 rispetto a quella del cotone comune, è portata avanti da piccoli agricoltori locali, e le borse sono realizzate da donne provenienti da contesti rurali e svantaggiati, che vengono opportunamente formate e ricevono un salario adeguato e superiore alla media del luogo.

Dal 1° agosto, al termine della campagna, la borsa sarà disponibile in vendita in tutte le librerie al prezzo suggerito di 16 euro.

Vi aspettiamo.

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