Teatro Stabile d'Abruzzo

Addio Maestro.

È morto Glauco Mauri, decano del teatro - Ultima ora - Ansa.it È morto nella tarda serata di ieri a Roma Glauco Mauri, decano del teatro italiano. Avrebbe compiuto 94 anni il primo ottobre. (ANSA)

"Il risultato di questi tre giorni è di grande impatto, emotivo ed estetico. Emotivo perché con queste donne il pubblico riesce a condividere ragioni e dolori. Estetico perché si apprezza di tutti e tre gli spettacoli la purezza cromatica e simbolica delle luci e l’arredo di scena minimalista perché l’unica protagonista deve essere lei, Viola Graziosi l’interprete che, a tratti disperata, a tratti posseduta, a tratti furente, del mito riesce a farti vivere ogni sillaba del racconto."

Viola Graziosi e la rivalsa femminile di Clitemnestra, Medea e Circe, ragioni e dolori della donna senza tempo - SicilyMag Recensioni Unica protagonista nei tre ruoli la straordinaria Viola Graziosi che disegna i tre profili con estrema misura e grande forza. Per il festival Mediterrartè, il Teatro Massimo Città di Siracusa ha ospitato dal 18 al 20 settembre le tre pièce teatrali dirette da Giuseppe Dipasquale messinscena della...

È in arrivo la nuova Stagione Teatrale Aquilana, per essere tempestivamente informati seguite il canale whatsapp TEATRO STABILE D’ABRUZZO 👇

Teatro Stabile d'Abruzzo - Produzioni teatrali e programmazione teatrale Teatro Stabile d'Abruzzo - Produzioni teatrali e programmazione teatrale fondato nel 1963 il TEATRO STABILE D'ABRUZZO - ENTE TEATRALE REGIONALE.

"Uno spettacolo che viaggia, come il suo protagonista, tra momenti comici e prese di coscienza tragiche, che rendono viva e concreta l’importanza e la necessità di tanti italiani oltreconfine di riconnettersi con la madrepatria, dopo aver inciso la propria impronta nelle culture con cui sono entrati in contatto".

Italiani d’Argentina. Con “Stefano” il TSA racconta un’Italia oltreoceano Prosegue il progetto “Italiani d’Argentina. Sguardi, corpi e opere”, partito dalla decennale frequentazione di Stefano Angelucci Marino,

E' stato rinviato per maltempo lo spettacolo "Non é mai troppo Abruzzo: Vi insegno la bellezza!" di e con Vincenzo Olivieri, previsto stasera, mercoledì 18 settembre, per “La festa dell’uva” di Mosciano S. Angelo, Teramo.

Teatro: “STEFANO” di Armando Discepolo il 18 Settembre al Ridotto L'AQUILA - Per "ITALIANI D'ARGENTINA", un progetto ideato e diretto da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini, sostenuto dal Teatro

A L’Aquila il teatro e i volti di Italiani d’Argentina Per "ITALIANI D'ARGENTINA", un progetto ideato e diretto da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini, sostenuto dal TSA

TSA: per il progetto "Italiani d'Argentina" va in scena "Stefano" di Armando Discepolo - News Town L'Aquila Abruzzo Per “Italiani d’Argentina”, un progetto ideato e diretto da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini, sostenuto dal Teatro Stabile d’Abruzzo, va in scena mercoledì 18 settembre, alle 21.00, al Ridotto del teatro comunale dell’Aquila, “Stefano” di Armando Discepolo, con Roberto Solof...

Per “La festa dell’uva” di Mosciano S. Angelo , Teramo, va in scena mercoledì 18 settembre, in Piazza Mario Capuani, Non é mai troppo Abruzzo: Vi insegno la bellezza! di e con Vincenzo Olivieri, una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo. Ingresso libero.
Lo spettacolo, esilarante, si pone l’obiettivo di far conoscere, attraverso una lezione-spettacolo, le origini dell’Abruzzo attraverso la “lingua”, la geografia, la storia, la cultura, gli usi e i costumi che la modernità ha modificato facendone perdere di vista l’importanza e l’influenza che hanno avuto sulle popolazioni che ne hanno abitato i territori.
Vincenzo Olivieri attraverso un racconto tra ironia e riflessione, percorrerà, insieme agli spettatori, un viaggio nel tempo e nello spazio all’interno delle peculiarità abruzzesi.
Lo scopo è quello di presentare in chiave ironica e culturale il “mondo” abruzzese in modo semplice, divertente ma soprattutto didattico.

Siracusa: Clitemnestra, Medea e Circe dal 18 settembre al Teatro Massimo - Siracusa Times Finalmente arriva in Sicilia la Trilogia completa che Luciano Violante, ex magistrato, politico e parlamentare ha dedicato alle donne del mito: Clitemnestra mercoledì 18 (Teatro Stabile D’Abruzzo), Medea giovedì 19 (Teatro della Città) e Circe venerdì 20 (Teatro di Roma – Teatro Nazionale co...

Per "ITALIANI D'ARGENTINA", un progetto ideato e diretto da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini , sostenuto dal Teatro Stabile d'Abruzzo, va in scena mercoledì 18 settembre, alle 21.00, Ridotto del teatro comunale, L’Aquila, "STEFANO" di Armando Discepolo, con Roberto Solofria, Autilia Ranieri, Rossella Gesini, Paolo del Peschio e Stefano Angelucci Marino. Una nuova Produzione del TSA in collaborazione con Teatro del Sangro e Teatro Abeliano di Bari.
Un testo tragicomico, visionario, per raccontare gli italiani senza Patria; una storia cruda, narrata con una lingua bastarda e maschere contemporanee.
Il suo protagonista è un musicista diplomato al Conservatorio di Napoli che arriva a Buenos Aires, come tanti immigrati di inizio Novecento, con la speranza di “trovare l'America”. Il suo desiderio è diventare un musicista famoso, scrivere una grande opera e far piovere sterline. Niente di tutto ciò accade. Le esigenze di una difficile sopravvivenza e i propri limiti come autore fanno tacere la sua canzone. La ricerca dell'ideale, la vocazione artistica e i conflitti familiari sono alcuni dei temi che, tra il tragico e il comico, sono crudamente esposti in quest'opera punto di riferimento del grottesco criollo.
Sono partner del progetto "ITALIANI D'ARGENTINA" la Regione Abruzzo, il Comune dell'Aquila, l'Ambasciata Argentina/Casa Argentina Roma, Agita e l'Università degli Studi dell'Aquila. Per info 340 9775471 o [email protected].

Grazie a il Centro
"ITALIANI D'ARGENTINA", una iniziativa ideata e diretta da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini del Teatro del Sangro, e sostenuta dal Teatro Stabile d'Abruzzo , che ha avuto il riconoscimento dal Ministero della Cultura come “Progetto Speciale” 2024 per il .
Sono partner del progetto la Regione Abruzzo , il Comune dell'Aquila, l'Ambasciata Argentina/Casa Argentina Roma, Agita e l' Università degli Studi dell'Aquila

Per ITALIANI D'ARGENTINA va in scena a l'Aquila, lunedì 16 settembre, ore 21.00, Ridotto del Teatro comunale, ”Desapariciòn”, regia di Roberto Solofria. Uno spettacolo che racconta il dramma vissuto dal popolo Argentino durante gli anni della sanguinaria dittatura che ha coinvolto il paese dal 1976 al 1983. Info al 340.9775471

Il programma di "ITALIANI D'ARGENTINA", una iniziativa ideata e diretta da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini del Teatro del Sangro, e sostenuta dal Teatro Stabile d'Abruzzo , che ha avuto il riconoscimento dal Ministero della Cultura come “Progetto Speciale” 2024 per il .
Sono partner del progetto la Regione Abruzzo, il Comune dell'Aquila, l'Ambasciata Argentina/Casa Argentina Roma, Agita e l' Università degli Studi dell'Aquila.

Sarà presentato oggi alle ore 13, nella Sala Caduti di Nassirya del Senato, "ITALIANI D'ARGENTINA", una iniziativa ideata e diretta da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini del Teatro del Sangro, e sostenuta dal Teatro Stabile d'Abruzzo, che ha avuto il riconoscimento dal Ministero della Cultura come “Progetto Speciale” 2024 per il teatro.

Sono partner del progetto la Regione Abruzzo, il Comune dell'Aquila, l'Ambasciata Argentina/Casa Argentina Roma, Agita e l' Università degli Studi dell'Aquila.

Potete seguire l'evento in diretta a questo link 👇
https://webtv.senato.it/webtv/altri-video/conferenza-stampa-29

Il Teatro che mostra l'Italia fuori dall'Italia.

Lunedì 16 settembre, alle 21.00, Giorgio Pasotti porta sul palco del Teatro F. Torti di Bevagna, Perugia, per “Performer In Umbria – PIU”, "Racconti disumani” uno spettacolo di tratto dai racconti di Franz Kafka “Una relazione accademica” e “La tana”. Una coproduzione Teatro Stabile d'Abruzzo e Stefano Francioni Produzioni
“Franz Kafka, - scrive Alessandro Gassmann - nei suoi racconti, ma come in tutto quello che ha scritto, sorprende, lavora sulla parte profonda di noi stessi, sempre con una visione personale, riconoscibile, inimitabile. Nei due racconti che ho scelto, “Una relazione accademica” e “La tana”, descrive due umanità “disumanizzate”. Se nella relazione presenta una scimmia divenuta uomo, che descrive questa sua “metamorfosi”, nella tana parla di un uomo che, terrorizzato da ciò che non conosce, vive come un animale sotterraneo, in attesa di un nemico del quale è terrorizzato appunto, ma del quale sa molto poco. Penso sia il momento giusto per ridare la parola a questo gigante del teatro e della letteratura, proprio oggi, quando molte delle paure da lui raccontate, trovano posto nella realtà che viviamo. Penso che andare in profondità in noi stessi, e guardare attraverso le parole di Kafka ciò che ci spaventa, possa aiutarci a capire meglio chi è intorno a noi".

Per il Festival Mediterrartè 2024 di , mercoledì 18 Settembre, alle 21:00, Teatro Massimo, va in scena Clitemnestra, di Luciano Violante, con , regia di Giuseppe Di Pasquale. Una produzione del Teatro Stabile d'Abruzzo
Luciano Violante, da tempo studioso del mito classico e del suo messaggio alla modernità, ha dato vita ad un testo poetico di grande bellezza, il racconto di una donna che attende il momento del riscatto (o della vendetta?) con pazienza e fermezza per un tempo così lungo da essere inconcepibile per il pensiero maschile. Una narrazione contemporanea di Clitemnestra, regina di Micene e assassina di Agamennone suo marito, che pone una domanda fondamentale: assassina per vendetta o assassina per giustizia?
Biglietti disponibili al botteghino del Teatro Massimo , Via del teatro, 6 Siracusa
Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato dalle 16:00 alle 20:00.
Per ulteriori info: 0931 1791148 – 334 5683715

Per il Festival Mediterrartè 2024 di , mercoledì 18 Settembre, alle 21:00, Teatro Massimo, va in scena Clitemnestra, di Luciano Violante, con Viola Graziosi, regia di Giuseppe Di Pasquale. Una produzione del Teatro Stabile d'Abruzzo
Luciano Violante, da tempo studioso del mito classico e del suo messaggio alla modernità, ha dato vita ad un testo poetico di grande bellezza, il racconto di una donna che attende il momento del riscatto (o della vendetta?) con pazienza e fermezza per un tempo così lungo da essere inconcepibile per il pensiero maschile. Una narrazione contemporanea di Clitemnestra, regina di Micene e assassina di Agamennone suo marito, che pone una domanda fondamentale: assassina per vendetta o assassina per giustizia?
Biglietti disponibili al botteghino del Teatro Massimo , Via del teatro, 6 Siracusa
Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato dalle 16:00 alle 20:00.
Per ulteriori info: 0931 1791148 – 334 5683715

Va in scena a Pratola Peligna, Piazza della Libertà, domenica 25 agosto, alle 18.00, ”Trilogia della bugia –Chi ha paura delle storie” regia, musiche e drammaturgia di Eugenio Incarnati, con Alessandra Tarquini, Fabrizio Villacroce e Eugenio Incarnati. Una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con Teatrabile.
Un progetto drammaturgico sui tratti comuni delle fiabe di paesi lontani; simboli, trame e personaggi, inventati a latitudini diverse, si scoprono simili: il “Perdeneroso” delle terre d’Abruzzo” non è così diverso dal mitteleuropeo Barbablù e Raperonzolo, con la sua treccia magica, somiglia in maniera imbarazzante a quella leggiadra fanciulla che va sotto il nome di Cenerentola…. Ma si sa, per le fiabe, l’importante non sono i nomi… L’importante è giocare a “vincere la paura”.
“Chi ha paura delle storie” è uno spettacolo per tutti: per i ragazzi, perché possano ridere del mondo degli adulti ed immaginarne uno migliore; per gli adulti, perché possano tornare ragazzi, cioè curiosi (per capire meglio il mondo) e pieni di energia (per poterlo cambiare). E’, poi, Brechtiano (perché il mondo sappia guardarsi da lontano e correggersi) e Rodariano (perché i segreti del mondo si svelano solo attraverso il gioco).

Si va in scena a , mercoledi 21 agosto, Parco della Rimembranza , ore 17.00, con Storie vagabonde, Teatro a 4 ruote di e con Alessia Tabacco e Francesco Sportelli, scenografie e oggetti Il Laboratorio delle Forme, una produzione Teatro Stabile d'Abruzzo e Il Volo del Coleottero Teatro Musica .
"C'era una volta" si comincia sempre così, ma cosa c'era prima?
All’inizio c’erano le parole che intrecciandosi insieme cominciavano a formare le storie. Le storie sono legami di parole che combinano memorie, si rinnovano di orecchio in cuore, abitano i luoghi dell’incontro che vivendo diventano scambio.
Due “attori – musicisti – tuttofare” con tante cose da raccontare a qualcuno che viene lì per ascoltare, perché il teatro ogni volta possa rinascere. Il teatro a quattro ruote arriva dappertutto e diventa il luogo nel quale la comunità si incontra e si racconta. Storie classiche, filastrocche, albi illustrati che prendono vita, insieme a musiche, nenie e canzoni in un grande carrozzone a disposizione di chi ha voglia di fermarsi ad ascoltare. Le storie, le canzoni e le immagini dello spettacolo sono tratte dai maggiori autori classici e moderni che hanno lavorato per l’infanzia e non: Rodari, Piumini, Tognolini, Pennac, Roncaglia, Zavřel, Vaugelade, Lionni, Tulet, Mirò, Munari.

Va in scena a , venerdì 23 agosto, alle 21.00, Piazza Risorgimento, "Non é mai troppo Abruzzo: Vi insegno la bellezza!" di e con Vincenzo Olivieri , una produzione del Teatro Stabile d'Abruzzo.
Lo spettacolo si pone l’obiettivo di far conoscere, attraverso una lezione-spettacolo, le origini dell’Abruzzo attraverso la “lingua”, la geografia, la storia, la cultura, gli usi e i costumi che la modernità ha modificato facendone perdere di vista l’importanza e l’influenza che hanno avuto sulle popolazioni che ne hanno abitato i territori.
Vincenzo Olivieri attraverso un racconto tra ironia e riflessione, percorrerà, insieme agli spettatori, un viaggio nel tempo e nello spazio all’interno delle peculiarità abruzzesi. Lo scopo è quello di presentare in chiave ironica e culturale il “mondo” abruzzese in modo semplice, divertente ma soprattutto didattico.
“Oggi nel mondo - ci spiega il Prof. Antonio Sorella, ordinario di Linguistica italiana dell’Università “G. d’Annunzio” Chieti e Pescara- si studia moltissimo la dialettologia italiana, proprio nel momento in cui in Italia, al contrario, si studia sempre meno nelle varie cattedre universitarie ed in particolare nelle regioni del sud, quasi come se ci si vergognasse delle proprie origini, in quanto remora di un passato negativo fatto di povertà, fame, miseria e di sottosviluppo culturale. Invece il dialetto può essere recuperato come un qualcosa in più rispetto alla conoscenza dell’italiano che un po’ tutti ormai abbiamo e come anche patrimonio culturale in qualche modo da esportare e far conoscere, così come le bellezze della nostra regione. In Abruzzo, in particolar modo, abbiamo grandi “dialettofili”. Uno di questi è Vincenzo Olivieri, comico, cabarettista, attento osservatore della realtà e studioso del dialetto ma anche colui che ha recuperato il fondo antropologico che c’è sotto il dialetto, per mettere a n**o i vizi e le virtù degli italiani partendo dall’Abruzzo, che è la sua regione, fino ad arrivare all’italiano medio”. Ingresso libero.

A Sulmona torna POPANZ, cortile dell'Annunziata, dal 21 al 24 agosto, un appuntamento storico e fondamentale per il teatro ragazzi giunto alla settima edizione. Quattro giorni di spettacoli, letture animate a laboratori artistici per grandi e piccini.
Il progetto Frequent(I)Azioni POPANZ è realizzato da Fantacadabra Teatro, Teatro Stabile d'Abruzzo e Comune di Sulmona .

Per il Festival di Teatro ragazzi “Ululal” il Teatro Stabile d’Abruzzo e la compagnia Fantacadabra Teatro presentano, sabato 17 agosto, alle 18.00, ad Ovindoli, Teatro Rurale, “La Favola dell’Amicizia, ovvero l’avventuroso viaggio dell’Anatra Zoppa e del Gallo Cieco”, ideazione e regia di Mario Fracassi, le musiche e le canzoni sono di Paolo Capodacqua, eseguite dal vivo da Roberto Mascioletti con Santo Cicco, Laura Tiberi e Roberto Mascioletti.
L’improbabile coppia che, tra esilaranti battibecchi e avventurose peripezie, affronterà ostacoli davvero singolari: una foresta buia e disabitata, un precipizio sul fondo del quale scorre un fiume silenzioso, una montagna piatta e senza salita. Un po' a passo di lu**ca un po' a spron battuto, i due avanzeranno verso la meta, fino a capire che il vero viaggio l’hanno compiuto in loro stessi, alla scoperta del più grande e prezioso dei tesori: l’Amicizia. Per ulteriori informazioni: 3393212576

Il Teatro Stabile d’Abruzzo e la compagnia Fantacadabra Teatro presentano ad , per il Festival di Teatro ragazzi “Ululal”, venerdì 16 agosto, alle 18.00, Teatro Rurale, HANSEL E GRETEL con Santo Cicco, Laura Tiberi, Martina Di Genova e Roberto Mascioletti, costumi Antonella Di Camillo e Daniela Verna, musiche e canzoni di Paolo Capodacqua. ideazione e regia Mario Fracassi.
Vittime della miseria e dalla paura, della matrigna e dell'avida strega, Hansel e Gretel riescono a sviluppare la capacità di guardare in faccia le difficoltà, riescono a trovare la capacità di affrontare i problemi attraverso la crescita della loro inventiva con i sassolini che buttano nel bosco per ritrovare la strada e con lo sviluppo del loro coraggio per evitare di essere divorati dalla strega. Così come in ogni fiaba è centrale il percorso di sviluppo che i due bambini - eroi compiono attraverso il superamento di prove impegnative.
Spettacolo vincitore della nona edizione del Festival nazionale di teatro ragazzi della Città di Molfetta - “Ti fiabo e ti racconto” - premio “L'Uccellino Azzurro 2004”.
Si prosegue sabato 17 agosto, sempre alle 18.00, con “La Favola dell’Amicizia, ovvero l’avventuroso viaggio dell’Anatra Zoppa e del Gallo Cieco”, ideazione e regia di Mario Fracassi, le musiche e le canzoni sono di Paolo Capodacqua, eseguite dal vivo da Roberto Mascioletti con Santo Cicco, Laura Tiberi e Roberto Mascioletti.
Per ulteriori informazioni: 3393212576