Adriana Polifrone
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Faro
Santiago de Compostela
Bubión 18412
Marchena, Seville
Seville
Santa Cruz de Tenerife 38626MAKTUBTATTOO
Faro
Seville 41710
Gijón 33204
Jerez de la Frontera 11405
Adriana Polifrone's poems, in Italian and English.
GIU` LE MANI
Possa il mio canto
di fiele
inseguirti
ed esserti compagno
nelle prigioni del rimorso
fino alla tomba
ed oltre
possa tu sentire le urla
che non hai voluto sentire
dall’alba all’imbrunire
e durante la notte
possa il tuo cuore incenerire
con le mie cicatrici
tra le fiamme delle tue colpe
mentre il mio corpo seviziato
svaniva dalla vita
e le tue mani callose mi uccidevano.
Quante altre volte prima
hai ucciso
ora con me hai ucciso i miei figli, fratelli,
le mie sorelle
madri, padri
quante volte mi hai umiliato
quante volte mi hai sbranato
con le tue parole violente
gli atti impudichi come macigni
possa il fuoco della terra mangiarti le carni
nella tomba
e l’inferno che mi hai dato
non ti dia tregua.
Possano le mie lacrime ripulire il sangue del tuo sangue
e nessuna donna sia mai più vittima
dei tuoi crimini
dei crimini di guerra.
Un coro dalle donne vittime di violenza.
Adriana Polifrone
10.03.24
& My English version
HANDS OFF
May my song
of gall
hunt you
and be your companion
in the prisons of remorse
to the grave and beyond
may you hear the screams
that you did not want to hear
from dawn to dusk
and during the night
may your heart burn
with my scars
in the flames of your sins
while my body was tortured
faded from life
and your calloused hands were killing me.
How many other times before
you have killed
now with me you killed my children, brothers,
my sisters
mothers, fathers
how many times have you humiliated me
how many times have you torn me to pieces
with your violent words
with the indecent acts heavy as boulders
may the fire of the Earth eat your flesh
in the grave
and the hell you gave me
will not give you any respite.
May my tears cleanse your blood
and the blood of your lineage
and no woman will ever be a victim again
of your violent crimes
of war crimes.
A scream from women victims of violence.
Adriana Polifrone
10.03.24
PIOGGE DI PETALI
Sudiamo gocce
di petali tardivi
rinati dallo scompiglio
e dagli abbagli.
Non si è più in attesa
di notizie di chiesa
mentre una liturgia profana
dà senso alla vita
rigenerandola.
Incarniti pensieri
si sono ribaltati
sulle onde di antiche sponde
la progenie della poesia
diventa liberatoria
spezzando catene intense
passate
sfamando con pensieri liberali
bocche vicine
aprendo sentieri nuovi
lussureggianti
tra angoli equatoriali
di un infinito
dove lo spazio ed il tempo
si sciolgono
fanno posto ad un nuovo ecosistema.
Appoggiando un mattone dopo l'altro
costruiamo ponti di parole
fecondando abissi
mai svelati
abbattendo barriere
recalcitranti
abitiamo
in un palazzo di stelle
costruito su rose
dove i petali
mi hanno commosso.
Gli algoritmi delle parole
mi cercano e vincono
mi vincono e vivono su di me
fino a che io mi abbandono
al flusso navigante interiore
di un nuovo universo
che mi accoglie
mi protegge
mi ama.
Guardo l'universo
dalla mia finestra di rose
tentando di spargere amore
con petali di parole.
Adriana Polifrone 02.03.24
SOGNI IN AFFITTO
Si affittano sogni
per arredare le stanze vuote
di quella casa
dove si era smarrito il desiderio.
In affitto anche il pensiero
resoconto illuminante
di una gita di vita vagante
tra un universo sensoriale
e la voglia di amare
che rimane carro trainante
di un sogno costante.
Un affetto sincero
si avvicina
tra echi di desiderio
una somma di abbracci
con equazioni di carezze
tra parentesi radianti
somme di luci altalenanti
e schizzi di baci.
Un ondata planetaria
di sorrisi
si alza in volto
mentre scendo
dal volo di incanto
e mi interrogo sul diario di bordo.
Non c'e una data di scadenza
ai sogni...
nemmeno per quelli in affitto
mi affido al nuovo giorno...
Adriana Polifrone
29.02.24
PENSIERI AL PETTINE
Mi spazzolavo i capelli da sola
da bambina
mia madre aveva sempre troppo da fare
con i figli piu` piccoli.
In verita` quando erano lunghi
c'erano troppi nodi
piangevo
non cogliendo la metafora della vita
arrivai a portare i capelli sempre piu` corti da ragazzina
fino quasi a sembrare un maschiaccio
erano pratici, questioni di scelte.
Oggi porto i capelli
quasi a caschetto
li coloro
un finto brunetto
per ravvivare il grigiore
degli anni passati
potrei anche tingerli di blu
per il prossimo anno.
Quando vado dal parrucchiere
sono in festa...
E` tutto nella testa!
L'amore, i capelli, i ricordi
poi tutto si diffonde verso il cuore
in tutto il corpo
questo sentire tra un capello
ed un ricordo... e poi portare un cappello!
Cosi` mi abbraccio ogni giorno
con sfumature di parole
tra uno shampoo e l'altro
e mi ricordo di quel tempo incolto.
Adriana Polifrone
20.02.24
SCARPETTE ROSSE
Lei non era
una danzatrice esperta
era rimasta sconvolta
da un gelido bacio
arrivato in passato
non c'era stato il tempo
di riscaldare le labbra
che il sentimento era svanito
tra torbide parole
tarlate di zuccheri
artefatti.
Scordo' quel bacio
rimase solo il ghiaccio
fino a che non incontrò
sul cammino
un fortuito vento
che la carezzo'
quasi come fosse un bacio
creando un nuovo movimento.
Prese le sue scarpette
rosse appese
in un angolo dimenticato
e ricominciò a danzare
fino a volteggiare
così forte
da allontanare
i pensieri grigi
gli alter ego punitivi
i danzatori solitari
i megalomani
gli usurai del tempo
i venditori di fumi
i ciarlatani d'amore
i manipolatori seriali.
Come bambola in festa
comincio' a roteare
sulle punte
avveniva tutto magicamente
nella sua testa
poi imparò a ballare.
La sera si raccontava
storie di nuovi baci
sul cuscino
come vita da esplorare
e momenti di elettrizzante gioia.
Non era ancora chiaro
il finale della storia
era chiaro che
la nuova danza
le apparteneva
facendola sentire più viva
mai stanca della vita.
Da allora non smise più
di danzare.
Prossimamente
la troverete alla Scala.
Adriana Polifrone
01.02.24
IL BORGO DELLA FELICITA`
Hai incontrato mai un gatto
che ti guarda di sottocchio
poi sparisce
tu lo avvisti e lo insegui
fino a che scalando strade impervie
una dopo l’altra
arrivi con il fiato sospeso
ansimando
ti fermi e noti un cartello
in questo nuovo mondo
con su scritto
IL BORGO DELLA FELICITA`?
Ti guardi intorno sorpreso
e ti chiedi
dove son capitato?
Quando ti appare un portale
con su scritto
dove vuoi andare?
Questo è il Borgo della Felicità
puoi solo entrare se ti proponi
di essere felice
seguendo le istruzioni
per combattere le tue frustrazioni
accettare le varie delusioni
ballare sul ritmo delle irritazioni
perdonare chi non puoi cambiare
anche se ti ha fatto del male
perdonare te stesso
per gli errori commessi
i rimpianti che non ti appartengono
i malumori che tendono
ad adombrare la giornata
ogni difficoltà sulla strada trovata
e soprattutto lasciare andare…
Vai avanti per difetto
togli dal tuo percorso
tutte quelle cose non necessarie
che ti rubano tempo
ti distraggono dall’essenziale
di essere te
e di volerti amare
in tutta la tua profondità ed interezza
la tua deita`apparira`perfetta
una profonda armonia sorgerà
la tua bellezza immensa si manifesterà`.
Vuoi presentarmi questa filosofia spicciola
dell’essere felice a tutti i costi?
Mi arrendo non ci credo
preferisco rimanere nella mia forma mentale
dove posso sentirmi vivo nel naufragare
del patos quotidiano
nella tristezza creata
da tutti i dispiaceri comuni
guarda il mondo intorno
non c’è salvezza…
Hai ragione mio caro angelo terreno
cercavo di proporti un nuovo paradiso
forse su questa terra non c’è `ancora
spazio
mi hanno boicottato in tanti
per questo faccio il gatto
sornione
e con ironia ed apprezzamento
di ogni giorno che mi rimane
lo vivo senza tormento
anche se gli ostacoli non mancano
la corsa alla sopravvivenza
può essere dura
ma c’è una cura
ringrazia ogni respiro che hai in ogni momento
vedrai scomparire l’inutilità
del falso moderno firmamento
dove accumuliamo cose
ma non costruiamo case per la felicità
ci adagiamo sui numeri di chi più numeri ha
sul conto in banca
gli ultimi rimangono gli ultimi
ed i primi fanno a gara per rimanere i primi.
La scelta è tua
chiediti in questo istante
se vuoi provare a cambiare atteggiamento
puoi fare una domanda per il passaporto
in questo nuovo Borgo della Felicita`.
Adriana Polifrone
09.02.24
ON THE ROAD
Si erano conosciuti in un bar del centro
per caso
tra una sigaretta d’impulso
uno sguardo d’assalto
dei sensi
profumi di cedro
parole concitate
affannate per avere un’altra ora
insieme a scoprirsi di ricordi
coprirsi di complimenti
ritrovarsi tra ammiccamenti evanescenti
e visioni sorprendenti.
Tra un boccale di birra alla spina
le varie ragazze che passeggiavano intorno in vetrina
la conversazione fu lunga
durò tutta la notte
fino a che chiuse il locale
e gli fu detto di sgomberare…
Lei abitava lontano
lui le prese la mano
la abbracciò candidamente
senza pretendere niente
si sentiva un giovane
sedicente dimenticando
gli ultimi cinquanta anni passati
tra i vari prati della vita
era tutta una movida.
Eccola la sua proposta
si giocava in un tiro pelle ed ossa
domani parto per San Francisco
ho un posto in più
se vuoi farti un giro on the road
con il sottoscritto accompagnami
e tiriamo dritto per dieci giorni
da una città all’altra
sarà un’avventura
metti la cintura
non aver paura.
Lei lo guardò stupita
la prima volta nella vita
che uno sconosciuto le offriva un viaggio
senza proporre un pedaggio.
Ebbe un momento di smarrimento
la mente si annebbiò
fino quasi ad uno svenimento.
Poi si raccolse in sé e disse
Baby io non sono la tua bambola
ci siamo appena conosciuti
cosa ti fa credere
che io sia così stupida e persa
che senza alcuna vergogna
accetti la tua proposta?
Hai ragione, disse lui,
cosa potrei fare per convincerti
che questo viaggio sia di importanza vitale?
Lei lo guardò
lo fissò negli occhi
e poi come Kill Bill disse
Verrò con te solo se mi darai
trenta versi diversi ogni giorno
di speranza verso un nuovo mondo
un nuovo modo di vedere le cose
cambiare prospettiva ogni due ore del giorno
posare il cellulare fino a mezzogiorno
mi racconterai dei tuoi passati guai
mi ascolterai come non hai ascoltato nessuno mai
capirai le mie inibizioni
col tempo diventate preoccupazioni
condividerei onestamente le tue intenzioni
senza cercare alcuna assoluzione di ego in tormento
pretendere che io mi adatti alle tue variazioni del momento.
Non è la risposta che mi aspettavo
disse il nostro eroe
tuttavia, acconsento e comprendo
il tutto con mezzo gaudio.
Ti chiedo solo se quando arriveremo a San Francisco
mi firmi un contratto in esclusiva
di filmare tutto quanto hai visto.
La nostra bella acconsentì ed oggi guardi
il suo documentario su San Francisco
come un’opera di Gaudi`.
Il tempo è strano…oggi era ieri
ieri era oggi
ancora voliamo insieme come a San Francisco
siamo sempre un’avventura on the road.
Adriana Polifrone 08/02/24
NON OSO
La betulla mi parla
l' universo si spoglia
intarsiati rimangono
i pensieri delle mie nuove ali
di vita.
Non oso rispondere
al desiderio
di prendere le tue mani
stringerle forte
sentire come saranno
questi anni a ve**re
sapendo che
sei una roccia dove naugrafare
un porto d'alto mare
dove attraccare
un promontorio dove affacciarsi
per una splendida vista
una ventata d'aria pura
tra le storture del quotidiano
una verità in gioco
che accoglie il teatro della vita
senza maschere.
Non oso essere banale
confessare del rischio
che sento tra tanto poetare
non oso avere visioni
a lunga scadenza
mentre cogli la mia essenza
non oso invertire la rotta
il dado e' tratto
mi sento quasi un cappellaio matto.
Non oso...ancora
affondare un bacio
tra queste rocce del dive**re,
tra queste liriche colte
di luna piena
tra un invito a ballare
e diventare una sirena
ammaliatrice.
Non oso programmare
i miei capitoli di vita...
eppur sempre cosciente
che nella vita vinci
solo se giochi la partita.
Adriana Polifrone
31.01.24
Ombre
Ogni cielo ha una sua nuvola
ogni raggio la sua ombra
guarda in tutti gli angoli
della Terra
prova a gettare un po' di luce
anche negli angoli piu bui.
Adriana Polifrone
24.01.24
VENERE
Smagliature d'asfalto
non fermano questa danza
sotto un cielo cobalto
mentre le stelle sono ancorate
alle notti di un abbraccio
che deve ancora ve**re.
Taccio
parla Venere
auspica
un nuovo dive**re
dove l' immensita'
del cielo coglie
con un gancio baci
di prati stellati
e margherite sfiorate.
La polvere di stelle
non inibisce lo sguardo
guardo
ascolto
accolgo
tutto quello che c'è.
Adriana Polifrone
08.01.24
INQUIETUDINE
Mi tuffo nell' inquietudine
della vita
in fermento
attraverso queste porte inquiete
di versi nuovi
di un mondo strano e stravolto
dimenticando il volto
di quando ero altro
che ora non sono piu`.
Arrivano balzelli
come ritornelli
in testa
mi fanno festa
mi trascinano giu`
in un altro mondo fantastico
onirico
da brivido
e vivo ogni respiro
con gioia
per essere
cio` che sono
senza scuse
senza rancori
senza rimpianti.
La lussuria della vita
fa a botte
con la tristezza che` stata
gia` andata
e vince.
Vinco io
vinciamo noi
che un giorno ci saremo
e ci saluteremo
al di là dei giardini incantati
dei prati di viole
dei tramonti che non sono ancora stati
con serenità accanto all'inquietudine.
Adriana Polifrone
09.01.24
GUASTO
Il mondo è guasto
c'è poco da aggiustare
bisogna saperci fare
possiamo arrampicarci
sulle scalette sociali
possiamo fare finta di
avere vite normali
mentre Tik Tok ci influenza
la Ferragni è la maggior competenza
per uno shopping sfrenato
mentre tanti devono vivere senza,
l'omologazione arrivata tra i click
di opinione,
l'atmosfera è tesa con questa pretesa
speriamo che la festa
cambi dalla finestra
qui sul cortile
che bello gioire
la vita è una gioia
finché non diventa anche noia
di giornate uguali tra affanni,
malanni e crisi esistenziali
veramente poco ci preoccupiamo
di non essere tutti uguali...
La tasca e la spesa vogliamo eguagliare
ma i poveri emarginati
andremo a tralasciare
quelli che arrivano senza nulla
e nulla contano
che il valore umano è quotato
in base al tuo elaborato
di conti e conti in banca
che poi poco conta che manca
all'appello di un comune sentire
si può ignorare anche questo mio dire
avanti andiamo
orsù qui speriamo
forse un pezzo del mondo
dovremmo rimpicciolire
aprendo le braccia a chi vuole ve**re,
lasciate le barche ed i porti di mare
qui non c'è posto, potete tornare
i governi patteggiano cosa fare
e fior di quattrini spendono
per i disperati di mare
per spedirli in Ruanda
e non farli tornare
questa è la grande politica
del Regno Unito
che invece tanto potrebbe dare.
Intanto continuiamo a danzare
bere e mangiare
ed i problemi del mondo dimenticare
coltiviamo le rose nel nostro giardino
finche` non vengano strappate
dalle bombe dello stato vicino
o lontano dove pensiamo
che non potremmo mai marcire.
La luce mi acceca
ho visto un mondo migliore
creato da meno egoismo
e più sentimento
sono un’idealista, lo so,
ma è questo che ho dentro
ho idee in testa e preghiere
per azioni solidali
non conta la fede di appartenenza
siamo tutti uguali
se non ci amiamo
casa rimane in questo Natale
nell’ascesa di questa festività di baccanali
e trofei di giullari.
Auguro a tutti un amore universale
così forte da toccare
tutte le corde vitali
aprire la vita all’abbondanza
del buon sentimento
di condivisione
e non alla scarsità del momento
che induce tormento.
Con l’augurio di non produrre turbamento
se non necessario
auguro Buone Feste a tutti per un mondo
vasto e non più tanto guasto.
Adriana Polifrone
14.12.23
Novembre
Un lembo di rose
vestiva il sorriso
di una mattina ombrosa
di novembre.
Il vento soffiò
per fare spazio ad altro,
rami caduchi di fronde,
grappoli di foglie cadute,
aprendo le porte a dicembre.
Non sono ancora pronta
ad accogliere la neve
ed il gelo,
disse la terra,
ricoperta di foglie e zolle con brina.
Tutto passa, anche la neve si scioglierà,
rispose il sole nascosto
dietro una nuvola dorata.
Un arcobaleno passò
la sua luce colorata mi inondò
mi sentii ancora come figlia
tra le braccia di mia madre
che mi culla.
Adriana Polifrone 12.11.23
(Foto mia)
MAREE
Siamo corpi fragili
verso l'ascesa
di una pretesa
che disinnesti l'oblio
permanente.
Avanziamo negli anni
verso una meta
illusoria
di un eternita` intravista
denunciata sulle labbra
screpolate
dal freddo siderale
di una solitudine voluta e cercata,
intercalata
da spasmi
di vanita` amorosa
dolce- amara.
Fronzoli di pensiero
appannano la vista,
offuscano il sentire,
scivoliamo in uno stato perenne
di diseducazione sentimentale.
I circuiti cerebrali assorbono il gelo
dell'inverno in arrivo
in attesa di onde
di maestosa gloria
che non teme la bassa marea.
Siamo come le maree, oscillanti...
nel mare della vita,
cullati da diverse onde
attraverso la tragicita` dell'esistenza.
Bacio sulla bocca il fato e la fortuna
di un altro giorno,
mentre divento impermeabile alle gocce d'acqua
che non possono colmare il mio mare.
Diventiamo flussi verso l'infinito.
Adriana Polifrone 06.11.23
Picture of Art work, taken at Eclectic Gallery, London.
FOGLIE
Vorrei farti sentire
il profumo delle foglie
cadute
che respirano ancora di vita
tra il giallo oro e le zolle
di terra umida di pioggia
in una serata di autunno
lieve dove la luna
ancora incanta
mentre il sole
ci ha appena salutato
lasciando dialogare
le nuvole da sole.
Foglie verdi cariche
sui rami di alberi impassibili
agli anni ci circondano,
ci ricordano che facciamo
parte del ciclo della vita.
Ascolto il cinguettio
degli uccelli di passaggio
mentre passeggio
tra la mia anima ferita
ed il domani che mi aspetta.
Il nuovo sole attendo
tra i fragori silenziosi della sera.
Adriana Polifrone
22.10.23
ESSENZE
Ho buttato via gli abbagli
in questa vita quanti sbagli
lezioni da imparare
messaggi da cogliere
esperienze da maturare.
Rimango ignuda
nel mio sguardo di pietra
che pietra non è
si scioglie come ghiaccio con una candela
al pensiero di te.
E poi sogno e parlo
scrivo e ballo
con questo tarlo in testa
dell'essenza
dell'essenzialità`
del dubitare ogni cosa
del provare a rinnovarmi ogni giorno
lasciare andare la tristezza sentita
consapevole che anche questa è vita.
Mi innamoro del tempo rimasto,
osservo le guerre caine
le tragedie immani
le ingiustizie sociali
i morti in mare
i lavori normali e quelli duri,
faticosi e pesanti,
mi chiedo come andremo avanti.
Conto le mie carte fortunate,
anche quelle sudate
per un piccolo posto nel mondo
per esserci oggi
per contare un minuto o solo un secondo
per essere ancora qui su questa Terra
non come femme fatale o andare alla guerra
ma come terreno fertile e zolle su cui un giorno
i miei eredi cammineranno
ignari delle vite precedenti e del mio affanno
e forse se qualche verso leggeranno
un po` dell'essenza della vita coglieranno.
Da un angolo di cielo staro lì a guardare
senza più vittorie e sconfitte di alcuno misurare
sarà sempre ed unicamente un abbraccio di luce eterno
dove solo l'amore conterà
in ogni stagione, estate o inverno,
tutto il resto svanito sarà
come fiato sprecato nell’ Universo.
Adriana Polifrone 04.10.23
(Picture of artwork in St James Square, Christie's - London)
AUTUNNO
Mi spogliano i venti di questa stagione
cadono le foglie dell'amarezza
denudano questo cuore tenero
che oggi si inginocchia
davanti a desideri
reconditi come sole tiepido d'autunno.
Le parole di cenere si disperdono
svuotando l'urna del dolore
nella malinconia acerba
di passi fuggenti
in nuovi sentieri autunnali.
Il flusso dei ricordi
si eclissa tra cumuli di foglie
e ombre di pensieri settembrini
mentre un inverno dell'anima mi assale.
Poso passi di pietra
sentendo voci di stelle
che mi richiamano
svelando un’angoscia
la cui porta non oso aprire.
Intrisi di languide memorie
appaiono gli attimi passati
e senza sapere dove
mi porta questa stagione
abbraccio pensieri
per liberare l'aria dai ricordi
intrappolati tra fogli d'autore.
Chiudo gli occhi tra il bisbiglio delle foglie
mi perdo negli attimi fugaci,
assaporo la liberta` in un soffio
come questo sole d' autunno
che prima riscalda e poi scompare.
Adriana Polifrone
25.09.23
GOCCIA
Una goccia quasi asciutta
mi tocca la mano
mi trascina lontano
mi racconta storie
infonde memorie
ricorda sapori
ravviva i colori,
poi adombra la mente
scompare col niente,
offusca il sentire
muovendosi estemporaneamente
quasi controcorrente.
Disseta
questa goccia un po` strana
che mi chiama per nome
forse mi ama.
E` una goccia argentata
non va frenata
rinfresca l'aria
disinibita
mi scorre addosso
come rugiada,
mi conosce bene
vaga tra le mie onde,
poi da lontano mi saluta,
senza fatica,
all'improvviso è muta,
quasi sparita.
Avrei voluto una pioggia forte e continua
per colmare la sete,
ma a volte una goccia
ben distillata
può diventare un'oasi dorata
trasformarsi in un bacio
che non ti ha saziato
eppure un bel ricordo
hai conservato.
Goccia dirompente
se mi vuoi davvero dissetare
innalza la vela
ed impareremo a navigare.
13.09.23
A DROP
An almost dry drop
touches my hand
it takes me away
it tells me stories
and instills memories
of past flavours,
it revives colours,
then it overshadows the mind
and disappears with nothing,
clouding the feelings
moving extemporaneously
almost against the current.
It quenches my thirst,
this drop, it is a bit strange,
it calls me by name
maybe it even loves me.
It is a silver drop
it cannot be stopped
it freshens the air
uninhibited
it flows over me
like dew,
it knows me well
wandering among my waves,
then it greets me from afar,
effortlessly,
suddenly it becomes silent,
and it almost disappears.
I would have liked a heavy, continuous rain
to quench my thirst,
yet, at times a drop,
well distilled,
can become a golden oasis
turning into a kiss
that did not satisfy you
nevertheless it is a beautiful memory
to be preserved.
Oh darling disruptive drop
if you really want to quench my thirst
raise the sail
and we can learn to navigate together.
Adriana Polifrone
13.09.23
(picture from the web)
SETTEMBRE
Bisbiglia forte
il vento nelle orecchie
questa sera
dopo una giornata
caliente,
straordinaria a settembre.
Si avvicina
in punta di dita
un tramonto fraterno
innamorato del sole
abbandonato per una sera.
Le albe che verranno
saranno piene di luce
mentre noi avidi di stelle
rimarremo incantati
dai colori di un nuovo arcobaleno.
Memorie estive reattive
gocciolano tra scampoli
di autunno
mentre gli anfratti dell'inverno
appaiono ancora lontani.
Settembre inizio e traguardo
di una nuova era.
Adriana Polifrone
10.09.23
LA MIA TERRA
Terra mia che bruci
nel cuore
con te rivivo sogni
di quando ero bambina,
affetti familiari,
radici indelebili,
bellezze naturali,
memorie instancabili.
Terra del sole
con la tua bellezza ineffabile
che arde dentro
a tratti imperscrutabile
misteriosa
ti avvinghi sulla mia pelle di sale
sei respiro
nelle mie vene
anche con le palpebre chiuse
vedo gli ori nascosti
del tuo profumo
di bergamotto e limone.
Sud del sud del mondo
dove ricchezza di anime
e asprezza di territorio
si confondono
tra linee magiche
di mari, monti,
e spiaggie di luna infinite.
Ci arrampichiamo
tra le tue gloriose braccia
tra soffi di sole e bagliori di vento
che ci sconvolgono,
ci ricompongono,
lasciando indietro ogni tormento.
Un chilometrico filo
ci lega e ci unisce
come cordone ombelicale
mai reciso.
Sabbia di stelle
mi accogli nel tuo ventre
di madre terra
come linfa vitale
mi accarezzi l'anima
e sono più viva che mai.
Adriana Polifrone
25.08.23
AMANDO
Piume accarezzano l'anima
di chi ama
oggi con passione
domani con celebrazione
di un unione al di la` del momento.
Le mani si cercano
gli occhi si incontrano
le labbra mordono baci.
Sentieri di-versi
assolvono gli amanti
coraggiosi
perché per amare davvero
ci vuole coraggio
di affrontare gli oceani
di emozioni
ed azioni al di là delle effusioni.
Apro oggi un canto a tutti gli amori
anche quelli sbagliati
quelli mai dimenticati
quelli perdonati
quelli ricercati
quelli abbandonati
per una nuova vita,
dico grazie per le lezioni
impartite
le note a volte scolorite
le note altisonanti
la musica nascosta
tra un bacio ed un abbraccio.
Il regno dell'amore
e' ancora dietro l'angolo
mentre non ho alcun rimpianto
tantomeno alcun pudore
di nascondere chi sono
nella mia interezza
e fierezza
danzando nella vita
senza paura.
Vivo amando i profumi di fiori,
i canti degli uccelli,
i suoni dei ruscelli,
le catartiche onde del mare,
le gocce di pioggia
sulla pelle nuda.
Amando l'arcobaleno
di questa vita
con tutti i suoi colori,
chiari, scuri,
carezze e dolori,
esisto tra le mille
sfumature di questa tela
variegata ed immortale della poesia.
E cosi sia... amando.
Adriana Polifrone
06.09.23
LIBERA
ll mio nome e' Libera
quando mi libro nell'aria
della mia essenza
profumo di incenso
del mio vento di parole
mi adagio sui cuscini
dei miei pensieri
cammino su cespugli
intarsiati di gemme
dell'essere
dell'amore che mi lega
a questa terra
a questo pianeta
a questo vento
a questo cielo.
Il mio nome e' Libera
quando vivo orizzonti
nuovi
quando scandaglio emozioni
pulsanti
quando rivelo guizzi
di gioia
quando anelli di amore
per la vita appaiono
a sorpresa
come farfalle variegate
come boccioli di rose
distribuite su un nuovo sentiero
che seguo
ma non inseguo.
Il mio nome e' Libera
quando non mi attacco
alle cose
alle situazioni
alle aspettative
quando vivo il momento
con discernimento
quando ho tolto le bende
dell'ego
e sono me senza restrizioni
senza pose
senza sovrapposizioni
senza altrui imposizioni.
Il mio nome e' Libera
ogni giorno
che innalzo una preghiera
sentita e vera
di ringraziamento
senza esitazioni
di amore della vita
e del creato
senza più illusioni.
Il mio nome è Libera
oggi che mi battezzo
e mi prometto
di vivere e fluire con tutto
l'essere
ed accettare senza rimorsi
che un giorno andrò a perire.
Adriana Polifrone
26.08.23
ODE AL MARE
Mi tuffo nel tuo infinito
con uno sguardo perso
avverto tutte le gocce
del mio vissuto
tra le tue onde,
ascolto gli anni
del mio passato
tra le tue pietre.
Sono goccia confusa
mentre nuoto
tra le tue acque
di presente eterno
di amore filiale
ed un futuro
con cui ricominciare.
Mare mare infinito
ti ammiro nella tua beltà indivisa
dove la verità si palesa
e siamo tutti uno
in questo straordinario viaggio
nuotando decisi
a volte un po' all'arrembaggio.
Mare mare ti ringrazio
per questo tuo abbraccio
mentre prego
per il prossimo salvataggio.
Mare mare
fammi ancora sognare
e questa vita di coro familiare
sempre rispettare.
Mare mare
lasciami andare
tra i tuoi fondali
e scoprire oro nuovo
da indossare.
Uno scintillio
del tuo tesoro
si manifesterà
come altare.
Adriana Polifrone
20.08 23
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