Dott.ssa Lodovica Carli Ginecologa

medico chirurgo specialista in ostetricia e ginecologia

03/09/2024

Settembre.
Lo studio della dottoressa Carli è aperto nelle sedi di Bari e di Altamura. Per prenotazioni chiamare lo 0805246926.
La dottoressa visita anche presso la Polimedica First di Fasano, presso cui è possibile prenotare .
Per urgenze, chiamare il 338 6505700

07/08/2024

APERTI PER FERIE
Avviso importante per tutte le pazienti.

Lo studio ginecologico ed ostetrico della dottoressa Carli rimarrà regolarmente aperto per tutto il mese di agosto.
Per prenotazioni chiamare lo 080.5246926
Grazie per l'attenzione

18/05/2024

MA chi sei? Da dove vieni?
Ogni volta la stessa emozione
E' il mio il lavoro più bello!!!!!

16/05/2024

Dedicato alle neo-mamme

A proposito di post partum

“Un sorriso per le ” rappresenta il decennale impegno di Fondazione Onda ETS nel diffondere la conoscenza della depressione perinatale (nel post partum e in ) per essere al fianco delle mamme in modo concreto, fornendo gli strumenti e risorse utili per riconoscere l’insorgere di disturbi dell’umore. Il progetto è nato nel 2010 con la creazione di un sito dedicato, di una pagina Facebook e, nel corso degli anni, di varie campagne di comunicazione, con l’obiettivo di sensibilizzare le neomamme rispetto a questa problematica.

Il periodo dopo il , chiamato , è un momento cruciale per le neomamme nel quale preservare la propria salute diviene essenziale. Dopo il grande cambiamento fisico ed emotivo della gravidanza e del parto, si affronta un periodo di adattamento che dura generalmente sei settimane. Durante questo tempo, la madre si trova a fronteggiare una serie di cambiamenti nel suo corpo e nelle sue emozioni, mentre cerca di riorganizzare la sua vita quotidiana. Si stima che 7-8 neomamme su 10 sperimentino, nei giorni immediatamente successivi al parto, uno stato di malinconia chiamata Baby (o maternity) blues.

«Il periodo dopo il parto è molto faticoso per la neomamma, sia in termini fisici che emotivi», spiega Irene Cetin, Direttrice Ostetricia Clinica Mangiagalli del Policlinico di Milano, Professoressa Ordinaria di Ginecologia all’Università degli Studi di Milano. «A livello fisico, il pavimento pelvico, cioè il piano muscolare che sostiene la pelvi, viene sottoposto a notevole stress già durante la gravidanza e poi durante il parto: importante quindi seguire i consigli di ostetrica e ginecologo al momento della dimissione dall’ospedale. I 40 giorni dopo il parto che vengono chiamati puerperio sono un periodo molto delicato per la vita della donna, che è appena reduce dal periodo della gravidanza.
In questo periodo inizia anche la fase dell’allattamento che richiede attenzione dal punto di vista di idratazione e alimentazione.
Il periodo del post-parto, pur essendo un momento tanto atteso, può anche essere accompagnato da qualche difficoltà emotiva perché il calo degli ormoni porta a un aumento di rischio di una vera e propria depressione. Questa situazione va riconosciuta, affrontata e curata, chiedendo aiuto sia in ospedale che nelle strutture territoriali."

Il progetto si arricchisce di cinque video pillole consultabili sul sito www.depressionepostpartum.it

24/02/2024

AVVISO
La linea telefonica dello studio ora funziona regolarmente. Per prenotazioni ed informazioni potete chiamare lo 0805246926.
Per parlare direttamente con la dott.ssa Carli potete chiamare il 3386505700
Grazie

20/02/2024

AVVISO IMPORTANTE A TUTTE LE PAZIENTI
La linea telefonica dello studio della dottoressa Carli sta avendo problemi. Per contattare la dottoressa o fissare appuntamenti potete chiamare direttamente il 3386505700

GRAZIE

02/04/2023

LA MODA DEL CONGEDO DI PATERNITÀ

So bene che questo mio post potrebbe essere politicamente scorretto, ma dopo 25 anni di associazionismo familiare al servizio delle famiglie italiane, dopo 5 figli di cui uno disabile, devo dire qualcosa sul congedo di paternità che va tanto di moda…

Anche perché vedo realtà delle nazioni unite che si occupano di altro che fanno raccolte firme su questo tema senza, forse, conoscere adeguatamente la situazione delle famiglie in Italia.

Faccio sommessamente notare che il congedo di paternità non è gratuito. Ha un costo. In un mondo ideale con risorse illimitate sarebbe un’ottima cosa, ma oggi, in Italia, forse prima di pensare al colore del tappeto andrebbero fatti i pavimenti della casa. Cioè andiamo avanti a slogan o in politica c’è una gerarchia nelle cose che devono essere fatte?

E allora mi domando e vi domando…

Che senso ha avere il congedo di paternità se non hai una fiscalità capace di dare il giusto peso alla composizione familiare di una famiglia?

Che senso ha avere il congedo di paternità se la nascita di un figlio è la seconda causa di povertà in Italia?

Che senso ha avere il congedo di paternità se la maggior parte delle persone che fanno figli (per una questione anagrafica) sono partite iva e non hanno ferie e malattia…

Che senso ha avere il congedo di paternità se a malapena le partita iva hanno quello di maternità…

Che senso ha avere il congedo di paternità destinandogli le giuste risorse se prima non hai fatto bene l’assegno unico…

A me sembra che questa richiesta a tutti i livelli del congedo di paternità sia il classico specchietto per le allodole per non fare quello che realmente è necessario e prioritario fare.

Non ho alcun dubbio che una famiglia a domanda: preferiresti un assegno unico più sostanzioso o il congedo di paternità, preferirebbe il primo.

Non dico no al congedo di paternità, ci mancherebbe, è un’ottima cosa.
Dico solo che prima di destinare importanti risorse su questo tema andrebbero fatte politiche familiari che riguardano le famiglie tutte (non solamente i lavoratori dipendenti) che le mettano nelle condizioni di vivere una vita dignitosa e senza affanni.

Non si può costruire una casa partendo dai tappeti o dagli infissi quando ti mancano le fondamenta e i pavimenti. Soprattutto se non è gratuito e se per fare quello non riusciresti a fare altro.

17/02/2023

Anche le industrie come la Plasmon se lanciano l'allarme sul dramma denatalità.

13/12/2022
Timeline photos 10/12/2022
16/11/2022

...i caldi colori dell'autunno...

20/10/2022

20 OTTOBRE - GIORNATA MONDIALE DELL'OSTEOPOROSI

Il 20 ottobre si celebra la Giornata mondiale dell’osteoporosi, malattia caratterizzata da una progressiva riduzione e modificazione strutturale della massa ossea con compromissione della resistenza delle ossa che predispone a un aumentato rischio di fratture spontanee o indotte da minimi traumi, definite anche come fratture da fragilità.
L’osteoporosi è molto diffusa a livello globale e si stima che nel nostro Paese colpisca circa 5 milioni di persone, di cui l’80% sono donne in post menopausa.
Tra i principali fattori di rischio modificabili ci sono la sedentarietà e la scarsa attività fisica, l’alimentazione non equilibrata povera di calcio e ricca di sale, il consumo rischioso e dannoso di alcol, l’abuso di caffeina, l’eccesso ponderale (sovrappeso e obesità), l’eccessiva magrezza, i disturbi del comportamento alimentare e il tabagismo.
Per proteggere la salute delle ossa è necessario:

adottare e/o mantenere uno stile di vita attivo, praticando regolarmente un’adeguata attività fisica
seguire un’alimentazione varia ed equilibrata, assumendo, in particolare, adeguate quantità di calcio e vitamina D (per quest’ultima è importante anche una appropriata esposizione alla luce solare), nonché riducendo il consumo eccessivo di sale (che aumenta l’eliminazione del calcio con l’urina)
mantenere un peso corporeo ottimale, evitando l’eccessiva magrezza o il sovrappeso e l’obesità
limitare o evitare il consumo di bevande alcoliche (che diminuiscono l'assorbimento di calcio e riducono l'attività delle cellule che "costruiscono l'osso")
non fumare.
Con l’insorgenza della menopausa nelle donne e dopo i 70 anni negli uomini è utile rivolgersi al proprio medico per una valutazione delle condizioni delle ossa..
Per la diagnosi e per definire una eventuale terapia importante eseguire periodicamente una densitometria ossea o mineralometria ossea computerizzata per

Gemelli. Fratellini operati in utero con successo alla 26esima settimana di gravidanza 26/09/2022

Gemelli. Fratellini operati in utero con successo alla 26esima settimana di gravidanza I due gemellini di Napoli erano affetti da sindrome da trasfusione feto-fetale. Ad eseguire l'operazione un'equipe quasi tutta femminile, in cui erano presenti anche Elisa Bevilacqua e Jacques Jani

24/09/2022

Benvenuto autunno!

10/09/2022

LA SINDROME DELL'OVAIO POLICISTICO

La sindrome dell’ovaio policistico è un’endocrinopatia che colpisce parte della popolazione femminile in età riproduttiva e rappresenta una delle più comuni cause di infertilità nella donna. È uno stato di disordine metabolico che interessa non solo l’ovaio, ma si riflette su molte manifestazioni cliniche come la resistenza insulinica, l’obesità, le irregolarità mestruali e i segni di iperandrogenismo. Si tratta di una vera e propria patologia e le conseguenze a lungo termine comprendono più elevati rischi di sviluppare patologie di tipo metabolico, cardiovascolare e neoplastico. L’obesità è considerata una delle più importanti caratteristiche della sindrome dell’ovaio policistico e l’insulino-resistenza è considerata il fattore principale dei disturbi metabolici nelle donne portatrici; ciò è correlato al rischio aumentato di sviluppare diabete mellito di tipo 2 o ridotta tolleranza al glucosio.
Per queste pazienti è importante il calo ponderale e, in tal senso, l’attività fisica e un’adeguata alimentazione hanno un impatto significativo, non solo sul quadro metabolico, ma anche sulla funzione ovarica e sul ripristino della fertilità delle pazienti in sovrappeso.
È stato dimostrato come la dieta chetogenica migliori i sintomi della PCOS attraverso molteplici meccanismi, per cui potrebbe essere considerata come trattamento dietetico elettivo per le pazienti affette da questa patologia.

07/09/2022

Una storia stupenda di resilienza familiare, associazionismo, cittadinanza attiva delle famiglie e di accoglienza piena della persona portatrice di disabilità .
Tutta da imparare

LA STORIA DI FRANCESCA, “DOWN" E AUTONOMA
QUANDO LE FAMIGLIE SI ASSOCIANO E LE AZIENDE RISPONDONO
«Non abbiate paura: nella disabilità c’è tanta fatica, ma anche grandi gioie», a parlare è Silvana S. madre di Francesca, giovane donna di 26 anni nata prematura e con la sindrome di Down, condizione che non le impedisce di lavorare, occuparsi di se stessa, avere degli amici, splendere nei suoi sorrisi.
https://pugliaforfamily.it/la-storia-di-francesca-down-e-autonoma/
Forum delle Associazioni Familiari della Puglia

30/08/2022

Direttamente dallo Sportello istituzionale "Puglia for family"

PUGLIA, APERTA IN NEONATOLOGIA LA PRIMA “FAMILY ROOM” PER I NATI PREMATURI E I GENITORI
E’ stata allestita in Puglia la prima “Family Room”, una stanza dotata di tutto il necessario per permettere il soggiorno delle famiglie insieme al nuovo nato. È successo all’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, presso il reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale diretto dal dottor Giuseppe Latorre.

https://pugliaforfamily.it/puglia-aperta-in-neonatologia-la-prima-family-room-per-i-nati-prematuri-e-i-genitori/

Forum delle Associazioni Familiari della Puglia

Photos from Dott. Marco Nuara - Pediatra's post 09/08/2022
04/08/2022

IL RUOLO DELL'ECOSISTEMA VAGINALE E DELLA CARENZA DI LATTOBACILLI NELL’INFEZIONE DA HPV

L’infezione da HPV è ampiamente diffusa nelle donne sessualmente attive (circa nell’80%), fino ai 50 anni di età. Nel 90% dei casi l’infezione tende a risolversi nell’arco di un anno, mentre la sua persistenza rappresenta un fattore di rischio di evoluzione oncogena.
Studi recenti hanno dimostrato che se l'ecosistema va**nale non è dominato dalla presenza di lattobacilli, presenta più del doppio del rischio di contrarre un’infezione da HPV oncogeno, indipendentemente dalla copertura vaccinale e dall’età.

La composizione del microbiota va**nale, in particolare la prevalenza del Lattobacillo acidofilo, è influenzata da diversi fattori:

Genetici/di etnia

Fattori fisiologici: gravidanza, puerperio, menopausa.

Ormonali: gli estrogeni incrementano il glicogeno nelle secrezioni va**nali e favoriscono così la colonizzazione della va**na da parte dei Lattobacilli acidofili, che lo utilizzano producendo acido lattico.

Abitudini igieniche: l’uso di irrigazioni va**nali si associa più frequentemente a disbiosi e riduzione dei Lattobacilli acidofili.
Rapporti sessuali frequenti (gli spermatozoi hanno un pH >di 7).
Cicli abbondanti e frequenti (provocano un innalzamento del pH).


Il Lattobacillo acidofilo contribuisce al mantenimento della eubiosi e della funzione di barriera protettiva dell’epitelio cervicale, impedendone l’ingresso dell’HPV nell'epitelio cervicale e contrastando la persistenza dell’infezione.

20/07/2022

IN PUGLIA ALLEANZA FRA REGIONE E ASSOCIAZIONI IN AIUTO DELLE DONNE GRAVIDE IN DIFFICOLTA', IN ATTUAZIONE DELLA PARTE PREVENTIVA DELLA LEGGE 194

La legge 194/78 sull'aborto volontario prevede agli artt. 2 e 5 che quando una donna chiede di abortire, le istituzioni si alleino con la società civile per aiutarla, nel pieno rispetto della sua libera volontà, e provare a rimuovere gli ostacoli che la inducono a questa dolorosissima scelta.
Grazie ad una misura sperimentale del Piano regionale di politiche familiari, approvata e finanziata a febbraio 2020, la Regione Puglia e le associazioni competenti e dedicate si sono accordate per sperimentare azioni a sostegno delle donne gravide in difficoltà che richiederanno aiuto.
L'azione avrà come punto di riferimento gli Ambiti territoriali degli 8 comuni pugliesi capoluogo: Bari, Brindisi, Barletta, Andria, Trani, Lecce, Taranto e Foggia.
Obiettivi prioritari: la creazione di ponti tra servizi sociali ed i consultori familiari, servizio pubblico cardine nella attuazione della parte preventiva della legge 194, in Puglia purtroppo poco accorsati dalle donne che chiedono di abortire e la collaborazione con le associazioni del privato sociale operanti nei territori degli otto ambiti.
In un incontro tenutosi questa mattina fra la Dirigente e la Referente competenti dell'Assessorato al Welfare, dott.sse Di Domenico e Mandola, i referenti degli Ambiti coinvolti, il dirigente dell'Agenzia Regionale per la Salute, dott. Ettore Attollini ed i responsabili delle associazioni competenti, si sono poste le basi per tale collaborazione che potrà usufruire di fondi specifici già stanziati ed in fase di erogazione già nel mese di settembre.
Già iniziati gli incontri fra responsabili degli Ambiti territoriali ed i referenti delle associazioni per capire insieme come intercettare le tante donne che vivono purtroppo da sole il dramma dell'aborto e che ,se aiutate a superare le difficoltà che vivono, potrebbero invece realizzare il loro desiderio di diventare madri. Fondamentale sarà il coinvolgimento dei consultori pubblici operativi su tutto il territorio regionale per il quale il dirigente Aress presente all'incontro ha assicurato la celere convocazione del tavolo sul "Percorso nascita" che li riunisce .
E' stata già approntata una scheda che, nel pieno rispetto della privacy della donna, consenta di rilevarne situazione familiare, sociale, sanitaria e bisogni prevalenti, per favorire la personalizzazione e l'efficacia degli interventi che verranno messi in campo. Entro fine mese l'invio della Regione agli Ambiti di linee guida "soft" con le indicazioni generali per la concreta attuazione di questa misura. La dott.ssa Di Domenico , Dirigente competente dell'Assessorato al Welfare, ha assicurato che le Associazioni verranno coinvolte in ogni fase della progettazione e della attuazione degli interventi a favore delle donne, nel pieno rispetto del dettato della legge 194

12/07/2022

Nota del Ministero della SALUTE dell'11.7.2022
A seguito della nota dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), pubblicata l’11 luglio 2022, anche in Italia è arrivato il via libera alla seconda dose di richiamo per tutti gli over 60 e per tutte le persone (a partire dai 12 anni) con elevata fragilità motivata dalle patologie indicate nella precedente fase della campagna vaccinale.
Preso atto del parere della CTS di AIFA, in considerazione dell’attuale ripresa dell’epidemia COVID-19 e dell’aumentata incidenza di ospedalizzazioni e ricoveri in terapia intensiva, il Ministero della Salute ha inviato oggi la Circolare “Estensione della platea vaccinale destinataria della seconda dose di richiamo (second booster) nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID19” che raccomanda la somministrazione della seconda dose booster a tutte le persone di età uguale o superiore ai 60 anni, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo).
Si ricorda che la seconda dose di richiamo (second booster) è, altresì raccomandata alle persone (a partire dai 12 anni) con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, purché, anche in questo caso, sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo).
Si ribadisce, infine, la priorità assoluta di mettere in massima protezione tutti i soggetti che non hanno ancora ricevuto né il ciclo di vaccinazione primaria, né la prima dose di richiamo (booster) e per i quali la stessa è già stata raccomandata.

11/07/2022

Ma chi sei? da dove vieni??
Ogni volta la stessa emozione!
È questa la bellezza del mio lavoro!

30/06/2022

ITALIA TERZ'ULTIMA IN EUROPA PER TASSO DI FERTILITA' CON 1.24 NATI PER DONNA ( dati Eurostat)

I dati certificano un totale di 4,07 milioni di nuovi nati nel 2020 confermando una tendenza decrescente osservata dal
2008. Nel 2020 lo Stato membro dell’UE con il tasso di fertilità totale più elevato è stato la Francia (1,83 nati vivi per donna), seguita dalla Romania (1,80),dalla Cechia (1,71) e dalla Danimarca
(1,68). Al contrario, i tassi di fertilità più bassi sono stati osservati a Malta (1,13 nascite per donna), in Spagna (1,19) e in Italia (1,24)

01/06/2022

VIRUS HPV E VACCINAZIONE

Le patologie HPV-correlate possono colpire sia le ragazze che i ragazzi: per questo è importante che la vaccinazione anti-HPV sia offerta a TUTTI.
In Italia, dal 2007 tutte le ragazze di 11-12 anni sono invitate a vaccinarsi gratuitamente contro l’HPV, ma Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019 ha finalmente esteso la vaccinazione gratuita anche a tutti i ragazzi nel loro dodicesimo anno d’età.

L’infezione da HPV è la più frequente infezione trasmessa per via sessuale. Nella popolazione femminile è molto comune: secondo le stime dell’Istituto superiore di sanità, fino all’80% delle donne sessualmente attive si infetta nel corso della vita con almeno un ceppo di Papillomavirus.
L’HPV è responsabile della quasi totalità dei tumori della cervice uterina, ma anche di altri tumori dell’apparato genitale femminile (v***a, va**na), e maschile (tumori del pene, dell’ano, della testa e del collo), oltre ai condilomi benigni.

L’arma più efficace contro le patologie HPV-correlate è la vaccinazione, anche per i tumori del sesso maschile, che, sebbene più rari, sono a prognosi più severa e per i quali ancora non esiste la possibilità di screening.

L’approccio vaccinale gender-neutral (vaccinazione universale), reso possibile dall’introduzione del vaccino nonavalente, immunizza anche contro i tipi di HPV responsabili di alcune patologie che colpiscono il sesso maschile, oltre ad ampliare la protezione per le patologie femminili HPV-correlate. Il significato della vaccinazione gender-neutral è quindi duplice: da una parte offre la copertura vaccinale al sesso maschile, dall’altra riduce ulteriormente la circolazione del virus e la possibilità di contagio, con ripercussioni positive sulla salute pubblica anche in termini di spesa.
Il vaccino anti-HPV non è indicato solo nelle giovanissime prima del debutto sessuale. Certamente nella preadolescenza la sua efficacia è massima, tuttavia i dati di letteratura hanno dimostrato l’utilità del vaccino anche in donne adulte già trattate per lesione HPV-correlate.

La pregressa diagnosi ed eventuale trattamento di una lesione HPV-correlata non rappresentano una controindicazione alla vaccinazione, anzi, i dati di letteratura dimostrano che la vaccinazione protegge, anche queste donne, da nuove infezioni provocate da altri tipi di HPV inclusi nel vaccino e dalle reinfezioni del tipo di HPV responsabile delle lesioni trattate.

31/05/2022

E' ormai conosciuta l'importanza dell'assunzione di acido folico almeno nel periodo preconcezionale, sia per prevenire diverse malformazioni del sistema nervoso centrale fetale, sia per evitare basso peso fetale o neonatale, oligoidramnios, parto pretermine in donne predisposte .
In realtà, gli Studiosi consigliano di assumere 400 mcg di acido folico a TUTTE LE DONNE IN ETA' FERTILE. . OBIETTIVO: UNA FOLATEMIA OTTIMALE IN TUTTE LE DONNE
Si tratta infatti di una vitamina estremamente volatile, contenuta in diverse verdure la cui cottura però fa disperdere il principio attivo. E' necessaria pertanto una supplementazione farmacologica

Pensiamoci Prima-consigli utili per chi desidera avere un bambino 31/05/2022

PENSIAMOCI PRIMA.
CONSIGLI UTILI PRIMA DI CONCEPIRE UN BAMBINO

Pensiamoci Prima-consigli utili per chi desidera avere un bambino

30/05/2022

TUTELARE LA SALUTE DELLE DONNE....
MA LO SAPEVATE CHE, DOPO LA MENOPAUSA, LE DONNE SONO SOGGETTE ALLE MALATTIE CEREBROVASCOLARI PIU' DEGLI UOMINI?
La maggiore aspettativa di vita delle
donne è accompagnata sino alla menopausa da un
minor rischio cardio-cerebrovascolare rispetto agli
uomini, favorito dalla protezione ormonale naturale
estro-progestinica tipica dell’età fertile.
Le donne dai
55 ai 75 anni hanno, rispetto agli uomini, un maggior
rischio di ICTUS che aumenta con l’età.
In Italia le malattie cerebrovascolari rappresentano la seconda causa di morte, dopo le malattie ischemiche del cuore; l’ictus è la principale causa di disabilità nell’adulto e la seconda causa
di demenza, con perdita di indipendenza nelle
attività quotidiane.
Le donne colpite da ictus hanno una mortalità più alta degli uomini
e se sopravvivono presentano maggiore disabilità e
più frequente ricovero in reparti di lungodegenza-.
E' importante quindi PREVENIRE
COME?
Adotta e mantieni stili di vita salutari
• Non fumare; smetti di consumare qualsiasi prodotto del tabacco ed evita l’esposizione al fumo passivo.
• Pratica regolarmente un’attività fisica adeguata
(almeno 30 minuti per 5-7 volte alla settimana).
• Limita o evita il consumo di bevande alcoliche
ricordando che in gravidanza e allattamento o se
sei minorenne non devi assolutamente assumerle.
• Segui una corretta alimentazione, varia ed
equilibrata, ricordando, in particolare, di: ridurre il consumo di sale; prediligere il consumo di verdura, frutta, cereali integrali e pesce; limitare l’assunzione di carne rossa, di grassi di origine
animale e di zuccheri.
• Mantieni o persegui un peso corporeo ottimale,
assumendo una quantità di calorie adeguata al
tuo fabbisogno energetico.
• Non superare le tre tazzine di caffè al giorno e
non favorirne il consumo tra i minorenni.
• Evita l’assunzione di qualunque droga

FATTORI DI RISCHIO:
- Età ( dopo la menopausa e soprattutto dai 65 anni in su)
• Tabagismo.
• Sedentarietà/scarsa attività fisica.
• Consumo rischioso e dannoso di alcol.
• Scorretta alimentazione.
• Sovrappeso/obesità.
• Diabete mellito.
• Dislipidemie (valori aumentati di colesterolemia e
di trigliceridemia).
• Ipertensione arteriosa.
• Sindrome metabolica (condizione clinica caratterizzata dalla contemporanea presenza di almeno tre
variabili tra obesità addominale, ipertrigliceridemia,
bassi livelli di colesterolo HDL, ipertensione arteriosa,
iperglicemia).
• Fibrillazione atriale
• Cardiopatie e vasculopatie.
• Alterazione della coagulazione del sangue.
• Anemia a cellule falciformi.
• Artriti croniche (artropatia psoriasica, artrite
reumatoide, spondilite anchilosante, ecc.).
• Emicrania.
• Iperuricemia.
• Malattia renale cronica.
• Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS).
• Uso di contraccettivi orali.
• Terapia ormonale sostitutiva (Hormone Replacement Therapy, HRT) in menopausa.
• Assunzione di droghe.
• Fattori correlabili all’ambiente socio-familiare
(tipo di professione, stress, basso livello culturale
ed economico)

27/05/2022

DEDICATO ALLE NEO MAMME

𝐂𝐚𝐥𝐝𝐨, 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐞̀ 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐩𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐠𝐢𝐧𝐢 𝐞 𝐜𝐚𝐫𝐫𝐨𝐳𝐳𝐢𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐥 𝐥𝐞𝐧𝐳𝐮𝐨𝐥𝐨.

Spesso si vedono carrozzine coperte da un lenzuolino, anche molto leggero, per proteggere il piccolo si pensa, ignorando magari la pericolosità di questo gesto.

➡️Un dettaglio da non trascurare nemmeno quando le temperature sono tiepide. Quanto più tempo trascorre, maggiore sarà la concentrazione di calore all'interno. Il corpo del bebè emana calore e se manca il giusto ricambio d’aria, questo tenderà a concentrarsi aumentando progressivamente.

𝗤𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝗺𝗮𝗶 𝗰𝗼𝗽𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗮𝗿𝗿𝗼𝘇𝘇𝗶𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗻𝗲𝗼𝗻𝗮𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶𝗻𝗲, 𝗹𝗲𝗻𝘇𝘂𝗼𝗹𝗶 𝗼 𝗽𝗮𝗻𝗻𝗶, 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲𝗿𝗶.
E ovviamente mai lasciare la carrozzina al sole.

𝙿𝚎𝚛𝚌𝚑𝚎́ 𝚎̀ 𝚙𝚎𝚛𝚒𝚌𝚘𝚕𝚘𝚜𝚘?
Coprendo la carrozzina si rischia di far alzare la temperatura al suo interno e di aumentare il rischio Sids (sindrome della morte improvvisa del lattante o della morte in culla).

Il primo a lanciare l’allarme è stato il pediatra svedese Svante Norgren, dell’Astrid Lindgren children’s hospital di Stoccolma il cui studio è stato rilanciato a livello internazionale.
𝘚𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪𝘰, 𝘶𝘯 𝘱𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦𝘳𝘰 𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘱𝘦𝘳𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘱𝘳𝘰𝘯𝘰 𝘭𝘢 𝘤𝘢𝘳𝘳𝘰𝘻𝘻𝘪𝘯𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘮𝘪𝘯𝘶𝘪𝘳𝘦 𝘵𝘳𝘰𝘱𝘱𝘰 𝘭𝘢 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘰𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘪𝘢 𝘢𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘢, 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘶𝘯 𝘤𝘢𝘭𝘰𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘴𝘰.

Rispetto a un passeggino non coperto lasciato al sole, quello che lo è vede aumentare la temperatura di 15 gradi.

𝗠𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗹𝗲𝗻𝘇𝘂𝗼𝗹𝗼 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮 𝗶𝗹 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗴𝗶𝗻𝗼/𝗰𝗮𝗿𝗿𝗼𝘇𝘇𝗶𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼 𝗰𝗿𝗲𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗮𝗺𝗲𝗿𝗮 𝗰𝗮𝗹𝗱𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗽𝗼𝗰𝗵𝗶 𝗺𝗶𝗻𝘂𝘁𝗶 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝘀𝗼𝗹𝗲 𝗽𝘂𝗼̀ 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝟰𝟬 𝗴𝗿𝗮𝗱𝗶, 𝗽𝗼𝗻𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗶𝗹 𝘃𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗯𝗶𝗺𝗯𝗼 𝗶𝗻 𝗚𝗥𝗔𝗩𝗘 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼.

Oltre al caldo si crea infatti anche una cattiva circolazione dell’aria e, tenendolo coperto, non riusciamo nemmeno a vedere sempre il bambino.

👉🏻I neonati e i bambini sono molto sensibili al calore: 𝘪𝘭 𝘭𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘰𝘳𝘱𝘰 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘢𝘭𝘥𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘵𝘳𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘪𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘦 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘷𝘦𝘭𝘰𝘤𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭la di un adulto

Inoltre, i più piccoli non sudano quanto gli adulti, il che significa che non possono far diminuire la loro temperatura corpprea

Tutto questo (senza dimenticare il fatto che i neonati e i bambini piccoli non possono comunicare che hanno troppo caldo) può avere delle conseguenze molto gravi, soprattutto quando i bimbi vengono lasciati nel passeggino senza una sorveglianza continua.

➡️ Meglio dunque ombrellini e parasole per la carrozzina che lasciano circolare l’aria al suo interno.

Naturalmente i bambini piccoli non dovrebbero essere portati fuori nelle ore davvero calde, tra le 11.00 del mattino e le 16.00-17.00 della sera, e dovrebbero essere continuamente idratati.

✅ Se il bambino è allattato al seno, occorre farlo più spesso di come si è abituati a fare, rispondendo ad ogni sua esigenza.

Photos from Stati Generali della Natalità's post 12/05/2022
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Gerardo Cazzato MD Pathologist Gerardo Cazzato MD Pathologist
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