La Culla di Gea - studio di psicologia perinatale
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Studio di psicologia perinatale
servizi dedicati alla coppia, alla famiglia e alla diade mamma/bambi
Doniamo con consapevolezza
Pochi giorni fa abbiamo richiamato l’attenzione sugli inviti a donare, tra gli altri generi di prima necessità, anche confezioni di latte in formula, in risposta all’emergenza umanitaria che sta colpendo la popolazione ucraina. Siamo consapevoli che per i neonati non allattati al seno il latte formulato rappresenti una possibilità di sopravvivenza. Tuttavia ci preoccupa che una adesione genuina e spontanea a questi inviti, animata dalle migliori intenzioni, possa non essere coordinata da parte delle ONG preposte a garantire l’adeguato nutrimento dei bambini in stato di crisi, con il rischio quindi di risultare non solo poco efficace ma addirittura controproducente. Abbiamo quindi preparato una locandina che risponde ad alcune legittime domande che potrebbe farsi chi sta pensando di contribuire alla richiesta di aiuti attraverso la donazione di questo tipo di prodotti, in modo che possa compiere una scelta consapevole e informata. Se credi che possa essere utile diffondere queste informazioni presso farmacie, centri di raccolta, parrocchie o altri luoghi rilevanti puoi scaricare e stampare la locandina direttamente da questo link: urly.it/3j9mt. Contribuirai anche a tu a promuovere donazioni utili e sicure. UNICEF Italia
Troppo spesso ai genitori che si recano a noleggiare o ad acquistare un tiralatte non viene riferita la necessità di scegliere la misura della coppa. Questo passaggio invece si rivela fondamentale: una coppa troppo piccola potrebbe causare ragadi e sensazioni fastidiose o dolorose mentre una coppa troppo grande potrebbe portare a dolori o edemi. Oltre al disagio nell'uso del tiralatte con una coppa di misura scorretta vi è anche una prestazione inferiore dell'estrazione del latte. Questi aspetti potrebbero portare una mamma a scoraggiarsi nel vedere le difficoltà e la scarsa resa. Nella scelta della misura adatta a te ricorda che i tuoi seni potrebbero necessitare di taglie diverse uno dall'altro e che se fai frequente uso del tiralatte potresti ritrovarti a necessitare di una taglia più grande nel tempo.
Ogni diade mamma/bambino è unica e irripetibile. Ogni storia, ogni caratteristica, ogni competenza e difficoltà sono particolari di quella mamma e quel bambino. Quando sorge la necessità di introdurre un'aggiunta di latte materno o formula, sebbene le tabelle possano darci una indicazione generale, è importante avere un quadro preciso e chiaro ed è bene seguire la diade lungo questo percorso fatto di osservazione e aggiustamenti, di cambiamenti improvvisi, avanzamenti, regressioni e a volte anche di stasi che hanno bisogno di ulteriore sostegno per avanzare.
Nuovo articolo del mio blog... " quando è necessaria l'aggiunta" https://www.reteallattamento.com/post/quando-%C3%A8-necessaria-l-aggiunta
Nuovo articolo sul mio blog: siete anche voi alle prese con il nervosismo serale?
lo trovate qui: https://www.reteallattamento.com/post/nervosismo-serale-avr%C3%B2-abbastanza-latte
CORSO DI DISOSTRUZIONE PEDIATRICA
Pronte con il secondo ciclo di accompagnamento alla nascita. Accompagnamento in presenza, pratico e ricco di spunti. Ritagliato a misura sulle storie che portano le mamme e i papà che partecipano. Info e iscrizione: 3400831082
Per celebrare la settimana mondiale dell'allattamento incontro gratuito "allattamento e rientro al lavoro"
come e quanto prima devo iniziare a prepararmi per il rientro al lavoro?
sarà necessario fare scorte di latte?
che tiralatte dovrò usare?
come estrarre e conservare il latte?
quali indicazioni possono essere utili a chi terrà il bambino mentre lavoro?
come somministrare il latte al bambino in mia assenza??
queste e tante altre informazioni giovedì 7 ottobre!!!
Da Mercoledì 27 settembre ripartono gli incontri spazio gioco!!!
info e iscrizioni al numero 3400831082
Conoscete il giochetto dell'unicorno viola? Quello che vi chiede "prova a NON pensare all'unicorno viola" e ovviamente ci si pensa! Più si prova a sopprimere il pensiero...e più questo pensiero si ingigantisce. A volte si riesce a non pensarci, per poco o per un tempo un po' più lungo...ma la mia domanda è "quanta energia spedi per riuscire a non pensare all'unicorno viola? A evitare che certi pensieri ricorrano intrusivamente? A evitare di provare certe emozioni o di mettere in atto certi comportamenti?
Sicuramente non è semplice e per molti può diventare un compito che occupa la maggior parte della giornata ed essere fonte di esaurimento delle energie.
Esiste una soluzione al giochino dell'unicorno viola? Ovvero è possibile non rimanere bloccati in meccanismi che ingigantiscono i nostri pensieri intrusivi, le emozioni che vorremmo sopprimere o i comportamenti che vorremmo evitare?
La risposta sta nel tentativo di CONTROLLO
UNA MATTINATA DEDICATA ALLA NATURA E AI SUOI PRODOTTI
conosceremo gli animali dell'azienda agricola Latte e Terra e poi Picnic
Lunedì 31 maggio ore 10:00
info e partecipazione 3400831082
E' molto difficile uscire dal fosso quando si ha in mano solo una pala per scavare. E così ogni sforzo che mettiamo in atto per uscire dal problema lo amplifica ancora di più. Scaviamo e scaviamo e quando ci fermiamo a guardare a che punto siamo, ci accorgiamo di essere scesi ancora più in profondità. Non è così immediato accorgersi che lo strumento che abbiamo in mano non è adatto a tirarci fuori dal problema (spesso le strategie che noi mettiamo in atto hanno qualche beneficio a breve termine) e non è così semplice abbandonare la pala. E' possibile però modificare il nostro pensiero, renderlo più flessibile e condurlo verso strategie più adatte per evitare di rimanere bloccati in qualche trappola...insomma è possibile usare la scala per uscire dal fosso!
Ieri giornata spendida e FASCEGGIATA ancora più splendida!
Per chi volesse partecipare alle prossime 3400831082
MAMME!! Tenete monitorato il meteo...settimana prossima FASCEGGIATA nel parco del curone!!!!
Percorso semplice e piacevole, in piano...insomma adatto a tutti!! Anche per i piccini che iniziano a sperimentarsi camminatori!!!
Per partecipare 3400831082...la data verrà decisa all'ultimo in base al meteo!!
UN INTERESSANTE ARTICOLO SULLA PSICOLOGIA DEL PARTO: IL PARTO COME EVENTO NEUROPSICOSOCIALE
https://iboneolza.org/2021/05/10/neuropsicologia-del-parto/
Gli aspetti psicologici del travaglio e del parto hanno ricevuto poca attenzione nella pianificazione dei servizi di assistenza alla maternità o nella pratica clinica. Lo scopo di questo articolo è proporre un modello che dimostri come i processi neuroormonali, in particolare i meccanismi ossitocininergici, non solo controllano gli aspetti fisiologici del travaglio e del parto, ma contribuiscono anche alle esperienze psicologiche soggettive del parto. Inoltre, le informazioni sensoriali provenienti dall'utero, così come dall'ambiente esterno, potrebbero influenzare questi processi neuroormonali, influenzando così l'andamento del travaglio e l'esperienza del parto.
Risultati
I processi neurobiologici indotti dal rilascio di ossitocina endogena durante il travaglio influenzano il comportamento e le emozioni materne durante il travaglio per facilitare il parto. Le esperienze psicologiche durante il parto possono favorire una transizione ottimale alla maternità. Lo stato di coscienza alterato che alcune donne sperimentano spontaneamente durante il parto sembra essere un segno distintivo del parto fisiologico nella specie umana. I dati evidenziano anche il ruolo cruciale del supporto individuale durante il travaglio e il parto. L'importanza fisiologica del sostegno sociale nel ridurre lo stress e il dolore del parto richiede una riconsiderazione di molti aspetti della moderna assistenza alla maternità.
Conclusioni.
Ascoltando le esperienze delle donne e osservandole durante il travaglio fisiologico, è possibile identificare i fattori che contribuiscono a un processo di parto ottimizzato, come il benessere delle madri e la sensazione di sicurezza. Queste osservazioni supportano il ruolo integrativo dell'ossitocina endogena nel coordinare gli aspetti neuroendocrini, psicologici e fisiologici del travaglio e del parto, inclusa la mediazione dell'ossitocina. La riduzione del dolore, della paura e dello stress, sostiene l'importanza del supporto individualizzato per le ostetriche durante il travaglio, nonché la necessità di cure ostetriche che ottimizzino la funzione di questi processi neuroendocrini anche quando sono necessari interventi durante il parto. Questa comprensione del ruolo cruciale svolto dall'ossitocina endogena nel processo psicologico e neuroendocrinologico del travaglio andrà a beneficio delle donne e dei loro partner.
Dormire è un bisogno primario, fondamentale per garantire salute e benessere in tutte le fasi di vita. Quando si diventa mamme il sonno subisce diversi cambiamenti: il tempo passato in fase REM si fa maggiore e in generale il sonno diventa più leggero. Questi cambiamenti permettono alla mamma di sincronizzarsi ai ritmi e ai bisogni del suo bambino.
Capita molto spesso però, soprattutto nei giorni che ruotano intorno al parto e nelle settimane successive, che in pochi si preoccupino del sonno delle mamme. A volte ospedalizzazioni, travagli lunghi e primi giorni nel reparto maternità (scanditi dalla presenza di tanti operatori, visite, controllo temperature, pasti, dolori, difficoltà etc..) portano la mamma a non dormire per tantissime ore di seguito (a volte, ricostruendo le storie ci sono mamme che hanno dormito 4 ore in 3 giorni).
La sottrazione prolungata del sonno è un fattore di rischio importante nell'insorgenza dei disturbi dell'umore, dei disturbi d'ansia e delle psicosi puerperali.
Anche le settimane successive al rientro a casa le visite di amici e parenti possono rendere difficoltoso per la mamma il riposo.
E' fondamentale per le famiglie e gli operatori prestare attenzione al sonno delle mamme, non svegliarle se le troviamo addormentate con i loro bambini e mobilitarsi in caso ci siano situazioni di rischio in cui la deprivazione di sonno è particolarmente importante per quella mamma.
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Quando si diventa mamme l'autocritica può diventare una vocina perennemente pronta a presentarsi ad ogni azione o pensiero che si fa o che non si fa.
L'autocritica è uno strumento importante per migliorarsi e spronarsi a fare del meglio in un periodo in cui si è chiamate a dare il meglio di sé, ristrutturando la propria identità anche in funzione della genitorialità.
Può capitare però che l'autocritica prenda il sopravvento facendo precipitare l'autostima e il senso di efficacia.
Cosa possiamo fare? Uno dei primi passi che si possono compiere è quello di prestare attenzione al linguaggio che usiamo. Il linguaggio infatti crea e modella la realtà e la nostra percezione della realtà, così se vi trovate a dire: "oggi non ho fatto proprio nulla, mi sembra di aver sprecato la giornata, la casa è un disastro etc.." fate un bel respiro e cambiate la frase con "oggi ho scelto di dedicarmi al mio bambino perché ha bisogno di me e so che per lui sono molto importante. Dedicarmi al mio bambino richiede tempo ed energie che ho dovuto impiegare sottraendole ad altre attività meno importanti"
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Giornata Mondiale della Salute Mentale Materna.
Cosa significa sostenere e promuovere la salute mentale materna?
Significa creare spazi di ascolto e di scambi, reti di relazioni, aggiornamento continuo, presenza, non giudizio, accoglienza, professionalità, multidisciplinarietà, sguardi che sappiano comprendere il particolare e la complessità, diminuire la solitudine, aumentare la percezione del sostegno sociale, lavorare sull'autostima e sul perfezionismo, sul controllo e sull'accettazione, sulla flessibilità e sul linguaggio, dare un nome alle emozioni, unire passato, presente e futuro...
Significa prendere per mano attraverso la tempesta
La prima di tante dirette con gli operatori di reteallattamento.
Ci trovate al sito www.reteallattamento.com
Non perdetevi questa interessantissima diretta sulla sinergia tra il sostegno all'allattamento e l'osteopatia pediatrica. Quando l'osteopatia pediatrica è utile ed efficace nel sostenere l'allattamento? Ci sono dei segnali che i genitori possono notare? Quali difficoltà si possono riscontrare nell'allattamento? Questo e tanto altro nella diretta di lunedì 3 maggio ore 11:00
Incontro per neogenitori sulle competenze della bocca del bambino e sulle buone pratiche da attuare per favorirne il naturale sviluppo. Con la logopedista Laura Redaelli
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