Liberamente. Consulenza e pratiche filosofiche

Aiuto quanti si sentono prigionieri di questa situazione di reclusione forzata ad affrontarla per renderla un momento di trasformazione personale.

08/03/2024

BUON 8 MARZO!

CINQUE SPUNTI PER I PAPÀ E DUE PER LE MAMME PER CRESCERE UN FIGLIO CHE RISPETTI LE DONNE

Avevo già pubblicato una parte di questo post lo scorso anno, sempre in occasione della , ma credo che possa essere ancora utile e attuale, anche perché ai 5 spunti che avevo proposto l’anno scorso dedicati ai padri, ne aggiungo un sesto e un settimo legati alle madri.

Spunti di comportamento su come impostare un’educazione autorevole e amorevole di un figlio che cresca rispettando le donne, a partire dalla propria mamma, e figlie che scelgano uomini da cui essere rispettate e che li trattino a loro volta con rispetto.

Comportamenti che, premetto, non prendono in considerazione per ovvie ragioni il rispetto psicologico, fisico ed emotivo di un uomo nei confronti di una donna, a maggior ragione di un padre nei confronti di una madre, rispetto che ritengo debba essere chiaramente scontato – anche se purtroppo troppo spesso ancor non è così – e sul quale ritengo non ci sia nulla da dire.

Anche perché, più in generale, tutte le persone, a prescindere da sesso, età, opinioni e orientamenti e - mi viene da aggiungere in questi nostri tempi malati in cui si dà troppo spesso per scontato che ci siano uomini e donne di serie B che è normale vengano massacrati – da etnia, popolo o nazione vanno rispettate. Punto. E non perché c'è una giornata dedicata a ciò. Al rispetto, all'inclusione o alla memoria. Che poi vediamo che la memoria è molto corta.
Tutto il resto è fuffa o demagogia.

5 COMPORTAMENTI EDUCATIVI PATERNI FUNZIONALI

1. La cura di un figlio e di una figlia, a parte l’allattamento al seno per evidenti ragioni, è un’attività che compete a entrambi i genitori: a partire dal cambiargli il pannolino, fargli il bagnetto, farlo addormentare, leggergli un libro, raccontargli una storia, sino a portarlo a scuola, alle attività, alla partita, alle feste, dal pediatra, alle visite, così come stare a casa quando è malato, non è soltanto compito della mamma, è compito di entrambi i genitori, anche del papà. E sempre a proposito di pari diritti e doveri, vogliamo parlarne dei congedi di paternità? 🙆‍♂️

2. Seguire un figlio o una figlia a scuola, aiutarlo a fare i compiti, a studiare, a ripassare, andare ai colloqui con gli insegnanti, non è soltanto compito della mamma, è un compito di entrambi i genitori, anche del papà. Se proprio proprio, al limite direi che i papà posso esimersi dal partecipare attivamente alle chat scolastiche delle mamme.😅

3. Comunicare con un figlio o una figlia, ascoltarlo, sostenerlo, consolarlo, gestire le sue emozioni, mettere regole e farle rispettare, non è soltanto compito della mamma, ma di entrambi i genitori, anche del papà. Pur nella loro unicità, pur nel rispetto del codice paterno e materno, papà e mamma non sono il formato-famiglia - manco fosse una pizza - del “poliziotto buono e poliziotto cattivo”. 🤦‍♂️

4. La cura della casa e le faccende domestiche – cucinare, rifare i letti, fare le pulizie, sti**re, andare a fare la spesa, lavare i piatti, fare lavastoviglie e lavatrici, stendere – non sono attività che spettano soltanto alla mamma, bensì sono attività di tutti, che riguardano parimenti il papà e, man mano che cresce e adeguati all'età, anche il figlio e/o la figlia. Perché si sa dal tempo delle nostre nonne e forse anche prima, che "questa casa non un albergo". O no?😁.

5. Giocare con un figlio o una figlia non è un’attività che spetta soltanto alle mamme. E poi, non esistono giochi da maschio e da femmina: esistono soltanto i giochi che piacciono o non piacciono. Se a un papà non piace giocare con le bambole o a una mamma non piace giocare a calcio, va benissimo! Così come il contrario!
È normale, ma non perché uno è maschio e l’altro femmina, bensì perché ognuno ha i propri gusti. Se poi ogni tanto ci si sforza, come genitori, di giocare a un gioco che non ci piace, ben venga, faremo la gioia dei nostri figli o figlie. E per i videogiochi? Ne parliamo un’altra volta.
A parte gli scherzi, giocate con i vostri figli, il tempo giusto, senza esagerare che li aiuterete e non diventarne schiavi.😉


PAPA' NON "MAMMO"
È importante che un figlio o una figlia veda il papà comportarsi in questo modo, perché riterranno normali questi aspetti e soprattutto un figlio, per modellamento, li farà propri, senza alcuno sforzo.
E un papà che si comporta così non è un “mammo”, è un Papà. Punto.
Questo, infatti, non significa snaturare la propria natura e i rispettivi compiti e funzioni genitoriali.
Magari alcune attività della casa e alcuni giochi o sport saranno gestiti in maniera più specifica dal papà e dalla mamma, perché questo rientra nei propri gusti ed inclinazioni, oltre che nella collaborazione.
Per esempio, spaccare la legna o tagliare le siepi, riparare l’anta di un mobile o cambiare una lampadina saranno attività svolte dal papà anziché dalla mamma, così come lei magari seguirà alcune faccende domestiche più frequentemente del padre, non necessariamente perché la mamma non sia capace o non abbia la forza. Semplicemente perché si chiama collaborazione e ci si suddivide i compiti.
Allo stesso modo alcuni giochi o attività possono essere fatti più con un genitore rispetto ad un altro. Ma anche questo è nella natura della propria indole e dei propri interessi.
Non necessariamente perché si è maschi o femmine.


2 COMPORTAMENTI EDUCATIVI MATERNI FUNZIONALI
Detto dei comportamenti paterni, veniamo allora ai due aspetti con i quali le mamme possono crescere figli rispettosi delle donne e figlie che si facciano rispettare dagli uomini e che a loro volta li rispettino.

1. Sapere dire di no richiede tempo, fatica. Come dice un detto “Con un sì ti spicchi, con un no t’impicci”.
Accontentare i figli, aiutarli, fare al posto loro, spesso è più facile, più rapido, è un modo per prendersi cura di loro, per sentire di volergli bene.
Ma voler bene a un figlio o a una figlia, significa anche “tagliare il cordone ombelicale” simbolico della dipendenza e aiutarlo o aiutarla a farcela da solo o da sola.
Dapprima vestirsi, lavarsi, allacciarsi le scarpe in autonomia, poi progressivamente aiutarlo a diventare autonomo nel prepararsi lo zaino, nel rifarsi il letto, nel rimettere in ordine la camera, i propri vestiti, fino ad arrivare a sapersi assumere piccole o grandi responsabilità, sono messaggi importanti perché gli si passa e le si passa l’idea che non ci sarà qualcuna o qualcuno, nel caso di una figlia, che sarà al suo servizio e che lo tratterà da principino o da principessa.
Significa aiutarli ad accettare un domani il rifiuto di una donna o di un uomo senza conseguenze traumatiche per nessuno.

2. Evitate, e questo vale ovviamente anche per i papà, di utilizzare forme di ricatto emotivo (“Se fai così non ti voglio bene”; “Se dici questa cosa non ti ascolto”; “Se non ti comporti bene me ne vado”), di minaccia (“Guarda che le prendi”; “Tra un attimo finisci in castigo”) e urla o addirittura sculaccioni e ceffoni, perché rimandano l’idea che attraverso la forza, la manipolazione, la pressione psicologica, il ricatto o addirittura la violenza fisica si possa ottenere dall’altro il comportamento voluto.


PARITA’ DI DIRITTI E DI DOVERI
La parità tra uomo e donna è innanzitutto parità di diritti e di doveri e passa anche attraverso questi aspetti, non per rendere il padre e la madre indistinguibili tra di loro, bensì per mostrare che pur nella diversità c’è rispetto per l’altro e collaborazione.
E ovviamente tutti i giorni. Non soltanto l’8 marzo.

E non soltanto, mi azzardo a dire senza voler snaturare il senso e il valore di questa giornata, soltanto per le donne, ma anche - visto che mi occupo di genitorialità e di come questa modelli i comportamenti futuri dei nostri figli - per i bambini.
Rispettare i bambini è il modo migliore per crescere uomini e donne rispettosi gli uni delle altre.

Buona Festa delle Donne.
Auguri a tutte!

07/03/2024

COME FAR SENTIRE TUO FIGLIO SICURO DI SE'

Ti piacerebbe conoscere 3 piccoli-grandi-trucchi per infondere sicurezza in se stesso a tuo figlio?

Allora non puoi perderti la diretta di domani sera, venerdì 8 marzo, alle ore 21.15 sul gruppo GENITORI CON LE ALI - Dott. Alberto Latorre.

Beh, diciamo che se sei fuori a festeggiare la "Festa della Donna" puoi saltarla😅

Al limite, ti perderai la possibilità di fare domande nei commenti, ma puoi sempre riascoltare la registrazione sul gruppo😉

Grazie a tutte le mamme e a tutti i papà che hanno partecipato al sondaggio e che hanno anche aggiunto dei possibili nuovi temi. Tutti molto interessanti e che terrò in considerazione per le prossime dirette.🙏❤

06/03/2024

Hai già scelto l'argomento della diretta di venerdì su GENITORI CON LE ALI - Dott. Alberto Latorre?

06/03/2024

OTTENERE UN RAPPORTO MIGLIORE CON IL FIGLIO E ANCHE CON LA MADRE GRAZIE A "GENITORI CON LE ALI"

LA STORIA DI ROSSANA

Stamattina, in occasione della penultima sessione del suo percorso , Rossana (nome di fantasia) - mamma di Lorenzo (nome di fantasia) di 18 anni - mi ha detto:

💎"Mi sento più buona anche con mia madre grazie a questo percorso, mi sento meno arrabbiata con lei."

📌"Da un lato ho compreso quanto è difficile essere un genitore, perché è come se accettando i miei sbagli, avessi accettato anche quelli di mia madre."

💪"Avevo fatto anni di terapia, avevo capito perché mia madre si comportava così, ma il perdono non era arrivato così facilmente e alcuni suoi comportamenti mi ferivano ancora molto e io scleravo".

💕"Ora invece non parte più la dinamica del conflitto. Quando attacca con i suoi discorsi che prima mi mandavano su tutte le furie, mi rendo conto che è il suo modo di fare, che è in difficoltà e io non parto più a dire le cose in modo aggressivo."

☀"La lascio parlare, la ascolto e poi dico come mi sento, cosa provo senza portare pazienza, accumulare e poi esplodere".

🥰"Il percorso mi ha dato le strategie per gestire questi momenti non solo con Lorenzo, ma anche con mia mamma".

🔝"Io sono una che porta pazienza e poi quando non ce la fa più esplode. Grazie al percorso ho imparato a dire come mi sento senza sopportare. E mi sento molto più sicura e serena".

Rossana mi aveva contattato a fine novembre perché il rapporto con suo figlio diciottenne era molto in crisi: litigi e discussioni molto accese, con tanto di pianti e sensi di colpa da parte sua e rifiuti ("Preferisco stare dal papà") da parte di Lorenzo, erano all'ordine del giorno.

Anche questa settimana, Rossana mi ha raccontato di come in una situazione in cui Lorenzo le aveva risposto in modo molto brusco, lei lo ha lasciato sfogare, senza scomporsi, l'ha ascoltato, ha legittimato quello che provava (non il comportamento) e questo ha "magicamente" disinnescato il conflitto con Lorenzo, il quale si è quasi immediatamente calmato e, sentitosi accolto e contenuto, anziché giudicato e rimproverato, ha poi ascoltato la mamma e ha preso in considerazione il suo punto di vista.

"Mi accorgo - mi ha detto Rossana - che Lorenzo mi ascolta. Magari non lo ammette, ma vedo in lui un atteggiamento diverso quando lo faccio sentire ascoltato e compreso. Più disponibile. Si vede che ci pensa a quello che gli dico".

Con Rossana, ho lavorato principalmente su tre aspetti:

1️⃣ Gestire la sua emotività davanti agli attacchi di Lorenzo

2️⃣ Accogliere e legittimare le emozioni di Lorenzo, ascoltandolo e facendolo sentire accolto, per poi orientarlo verso una

3️⃣ Cambiare il tipo di rispecchiamento percepito da Lorenzo lavorando su anziché domande chiuse, retoriche o tendenziose e su messaggi che gli restituissero da un lato fiducia ("So che sai cosa è giusto fare") e responsabilità ("E' compito/responsabilità tua").

Lorenzo ha modificato alcuni comportamenti fino a qualche mese impensabili, tra cui:
👉è andata in vacanza un paio di volte con la mamma
👉ha portato a cena la fidanzatina
👉ha riordinato la propria camera
👉ha preso dei buoni voti a scuola

Dal punto di vista umano e professionale non posso che essere davvero felice per Rossana nonché per Lorenzo, per infinite ragioni, a partire dal fatto che è proprio vero che i nostri figli non soltanto ci educano mentre noi li educhiamo, ma curando la relazione con loro curiamo, se non proprio tutte le ferite della nostra infanzia, il rapporto con i nostri genitori.

Senza contare che quando, noi e i nostri figli stiamo meglio, sta meglio anche un pezzettino di mondo.

Grazie Rossana per quanto hai fatto e stai facendo per te, per Lorenzo, per tua madre e per il mondo. 🙏🧡

03/03/2024

Su GENITORI CON LE ALI - Dott. Alberto Latorre puoi scegliere l'argomento della diretta di venerdì sera 8 marzo

27/02/2024

RIPORTARE SERENITA' IN CASA CON I FIGLI
LA STORIA DI ANGELA

Ieri sera ho ricevuto una mail da Angela (nome di fantasia), una mamma con due figli di 9 e 14 anni con i quali stava vivendo un momento molto difficile: da almeno 4 anni la relazione aveva preso - così mi ha detto a dicembre - "una br**ta piega" che non riusciva "più a raddrizzare".

Ogni giorno era discussioni infinite per qualsiasi cosa, dai dispositivi, ai compiti, per andare a dormire, per alzarsi, per prepararsi a uscire.

Urla, ricatti, minacce, punizioni, castighi, qualche ceffone stavano rendendo la sua vita - sono parole sue - "un inferno".
Si sentiva di essere diventata come sua madre, non la mamma amorevole e rispettosa dei figli che aveva sempre voluto essere e che sostanzialmente era stata fino a quattro anni fa.

A metà gennaio - dopo l'ennesima discussione pesante - abbiamo iniziato il suo percorso . La scorsa settimana siamo arrivati a metà percorso e già alcune cose erano piano piano cambiate.

Nelle prime settimane di percorso è migliorato il clima a cena, i dispositivi - pur con fatica - vengono lasciati, il momento del rientro a casa da scuola, spesso inizio di discussioni con la mamma e litigi tra i fratelli è diventato un momento di condivisione, in cui ci si parla e ci si ascolta, la mattina e la sera per alzarsi e andare a letto sono diminuite le discussioni.

E siamo soltanto a metà percorso.

Su cosa stiamo lavorando?

Su creare connessione con i figli, sul sintonizzarsi sulle loro frequenze (perché se vuoi farti ascoltare devi parlare la loro lingua), sul trasformare le micro-relazioni quotidiane in occasione di incontro anziché di scontro. Sul comunicare al meglio tutta la propria amorevolezza per essere amati e far arrivare la propria autorevolezza e fermezza in modo funzionale per essere rispettati (anziché temuti o ignorati).
Sull'imparare a gestire la propria emotività e non a farsi gestire dalle emozioni dei figli.
Su come dare il meglio di sé come genitori e su come ti**re fuori il meglio dai propri figli.

E grazie Angelica, perché quello che stai facendo non lo stai facendo soltanto per te e i tuoi figli, ma per il mondo intero, a partire da quella porzione di mondo in cui vivete, tu e i tuoi figli.


Se anche tu sei stanca o stanco di vivere con tensione, preoccupazioni, rabbia, sensi di colpa e dispiacere la relazione con i tuoi figli, quella più bella e appagante in assoluto.
Se anche tu non ne puoi più di urla, discussioni, litigi, porte sbattute, silenzi, e desideri ri-trovare serenità, connessione, soddisfazione, con i tuoi figli e amore e rispetto da loro, puoi candidarti al percorso di marzo, richiedendo la tua videochiamata gratuita di svolta di 30 minuti, e cominciare a dare una svolta compilando il modulo che trovi al link nel primo commento.

̀consapevole

26/02/2024

TI VA DI RAGIONARE INSIEME DI REGOLE, DI "CAPRICCI" E DI GESTIONE DEI DISPOSITIVI?

IN PRESENZA OLTRETUTTO?

Grazie a Michela Corradi e alla Scuola dell'Infanzia Maria Immacolata per l'organizzazione della serata presenterò il mio libro IL MONDO SI SALVA UN BAMBINO ALLA VOLTA ma sarà soprattutto l'occasione per parlare - tra le tante cose - di regole, "capricci" e gestione dei dispositivi.
E l'occasione di conoscerci e incontrarci di persona 😉😊

DOVE?
🗺A Vago di Lavagno in provincia di Verona

PRECISAMENTE?
📌Presso la scuola dell'infanzia "MARIA IMMACOLATA"

QUANDO?
📅Giovedì 29 febbraio alle ore 20.30

PERCHE'?
☀Per vivere con meno ansia, meno preoccupazioni, meno conflitti, in una parola con più serenità
💖Per crescere i figli sereni, sicuri di sé, in un clima di dialogo e connessione

̀ ̀consapevole

Photos from Liberamente. Consulenza e pratiche filosofiche's post 23/02/2024

IL MONDO SI SALVA UN BAMBINO ALLA VOLTA GRAZIE A UNA MAMMA E UN PAPA' ALLA VOLTA

E ieri sera eravamo veramente tanti a Curtatone alla presentazione del libro IL MONDO SI SALVA UN BAMBINO ALLA VOLTA.


Ed è per me sempre un piacere potersi incontrare, parlare, confrontarsi, riflettere su come sia possibile trasformare la relazione con i figli, il loro modo "problematico" di comportarsi, di come si possa uscire dalle "gabbie educative" in cui è imprigionata la relazione con loro o addirittura dalle "gabbie dei dispostivi" in cui sono bloccati molti ragazzi e ragazze.


Di come si possa essere mamme e papà al tempo stesso autorevoli e amorevoli, in cui regole e amore viaggiano di pari passo in modo che i figli si sentano amati e al tempo stesso "guidati" con sicurezza e consapevolezza a raggiungere ciò che sono destinati a essere: la versione migliore di se stessi. E di noi stessi come genitori: nonché sentirsi mamme e papà sereni, soddisfatti, amati e rispettati dai propri figli.


E questo cambiamento all'interno della famiglia, la cellula della società, è ciò che può permetterci di trasformare il mondo, di trovare nuove modalità per gestire i conflitti, di interpretare il ruolo e/o il rapporto con l'autorità, di non essere condannati a essere schiavi dei consumi e dei bisogni indotti di un mondo che ci vuole -e vuole i nostri figli - consumatori accaniti.


Far rispettare una regola, dire di no, saper gestire dispositivi e videogiochi non è semplice, ma è possibile quando hai gli "strumenti adeguati".

Provare a "salvare" il mondo, a trasformare la società in cui viviamo e soprattutto vivranno i nostri figli non è semplice, ma quando vedo così tante mamme e papà non posso non credere che sia possibile.


Che dire allora, se non tornare a ringraziare tutte le persone che, nonostante la pioggia, hanno deciso di uscire di casa e di ve**re a condividere un pezzetto del proprio cammino genitoriale. In particolare l'oratorio di Mortara di Curtatone per l'ospitalità, l'amministrazione comunale per il patrocinio, Eleonora Galeazzi per aver pensato e desiderato questa serata e Medina Parmigiani ed Elena Lovo della biblioteca comunale per averla organizzata(e aver scattato le fotografie😅).

21/02/2024

COME ALLENARE LA PROPRIA CAPACITA' DI AUTOCONTROLLO

Questa settimana l'argomento che ha raccolto maggiori consensi tra le mamme e i papà del gruppo GENITORI CON LE ALI - Dott. Alberto Latorre è quello di allenare la propria capacità di autocontrollo.

Ed è comprensibile, perché ci sono situazioni in cui sembra che "i figli te le tirino fuori", situazioni in cui si è stanchi, di fretta e nonostante le migliori intenzioni... boom💣 succede che si perda la pazienza.

Durante la diretta proporrò alcuni spunti e alcuni strumenti su come poter allenare la capacità di controllare le proprie reazioni emotive.
Vi aspetto, questa sera puntuali, ore 21.15 sul gruppo GENITORI CON LE ALI - Dott. Alberto Latorre

21/02/2024

TRE IDEE PER GESTIRE I CONFLITTI
ANZI CINQUE

Ieri sera presso la chiesa di Santa Maria della Neve a Raffa di Puegnago eravamo davvero in tanti a ragionare insieme sul tema dei conflitti e - come mi piace - l'incontro si è trasformato rapidamente in un confronto con domande, dubbi, osservazioni, condivisioni.

🙏🧡Ringrazio per tanto tutti i genitori - eravate davvero tantissimi - che sono intervenuti e Giordano Guerra e il comitato Oratorio ARCOBALENO Raffa di Puegnago per aver organizzato questo ciclo di incontri e avermi invitato.

Sono state davvero tante le sollecitazioni che ne sono uscite e riassumere le tante idee, proposte, strategie emerse e discusse in un post è davvero impossibile.

Ci sono però tre idee molto pratiche che vorrei lasciare per gestire i conflitti con i figli:

1️⃣ Nel primo momento in cui vi vedete dopo il lavoro e la scuola, evitate di parlare della scuola, di fare domande rivolte a sapere come è andata, che voto ha preso, che cosa ha fatto. Salutatelo o salutatela, ditegli o ditele che vi è mancato e/o che avevate voglia di rivederlo/la, condividete un momento delle vostra giornata senza giudizi.


2️⃣ Quando vostro figlio o vostra figlia è al cellulare o ai videogiochi, prima di invitarlo/la a smettere, sedetevi accanto, state con lui o con lei, dimostrate interesse verso quello che sta facendo, chiedetegli di raccontarvi cosa sta guardando, a che livello di gioco è arrivato, in altre parole trasformate dispositivi e videogiochi in un momento di incontro anziché di scontro.


3️⃣ Quando vi raccontano qualcosa provate ad ascoltarli veramente, evitando distrazioni (dal cellulare, alla TV o ad altro ancora) e giudizi. Dimostrate interesse verso quello che vi raccontano, senza interromperli o chiedendo spiegazioni, ma invitandoli a proseguire.


👉Ah sì, poi apprezzateli quando fanno qualcosa di "positivo", dite loro che avete visto che ha fatto una certa cosa - anche banale, anche semplice, anche scontata, anche dovuta - e che apprezzate che l'abbia fatta.

E un'ultima cosa.
Durante i pasti, spegnete la TV e disconnettevi dai dispositivi.😉

20/02/2024

CON LE STRATEGIE GIUSTE, MI SENTO MOLTO PIU' SICURA E TRANQUILLA

Questa è la frase con cui una mamma mi ha salutato questo pomeriggio al termine della seconda sessione del suo percorso .

Già con la prima settimana del percorso ha trovato numerosi miglioramenti a partire dal fatto di aver fatto emergere e soddisfatto il bisogno della figlia di stare con i genitori, passando per aver trovato il modo di gestire il rientro a casa in modo più soddisfacente e gratificante per tutti e di aver ridotto le difficoltà di prepararsi per uscire il mattino da casa.

Oggi abbiamo continuato affrontando la difficoltà della figlia di 4 anni e mezzo ad accettare regole e limiti e a rinunciare alle incessanti richieste che, sebbene assecondate, continuano.

Infatti, proprio perché la bambina davanti ai NO dei genitori e alle loro indicazioni (prepariamoci, andiamo, adesso basta...) ha reazioni molto forti (lancia oggetti, butta per terra le sedie, ecc.), la mamma e il papà nell'ultimo periodo hanno - comprensibilmente - cercato di assecondare le sue richieste per cercare di evitare queste crisi da parte della figlia.
Il risultato però è stato quello che la figlia stia diventando incontentabile: Infatti accontentata una richiesta, ne arriva immediatamente un'altra e poi un'altra ancora, fino allo stremo.

Si trovano insomma in un circolo vizioso.

Per cui oggi abbiamo visto nel dettaglio cosa poter fare - parole, comportamenti, azioni da tenere - quando la figlia inizia con le richieste.
In sintesi fermezza da un lato, tanta amorevolezza dell'altro e contenimento emotivo, nel caso anche fisico abbracciando la bambina, dicendole che si può sfogare e nel caso aiutarla con delle attività fisiche a sublimare l'emozione in comportamenti non pericolosi o distruttivi.

Ecco, sapere che c'è una mamma più sicura e tranquilla nell'affrontare una crisi di disregolazione emotiva (comunemente detto "capriccio"), mi rende molto sereno e fiducioso.

Un po' come quando nei boschi si incontrano i fiori che annunciano che la primavera è ormai alle porte e che presto torneranno i colori e i frutti.

Come dice il detto, fai il lavoro che ami e non lavorerai mai un giorno in vita tua.

20/02/2024

DA SCONTRO A INCONTRO
COME TRASFORMARE IL CONFLITTO CON I FIGLI IN UN'OCCASIONE DI DIALOGO E DI CRESCITA

Questa sera, alle 20.30, grazie a Giordano Guerra e all' Oratorio ARCOBALENO Raffa di Puegnago sarò presso la chiesa di Santa Maria della Neve di Raffa di Puegnago con un incontro su come poter gestire i conflitti con i figli in modo autorevole e amorevole e vivere con più serenità e soddisfazione.

Sarà l'occasione di incontrarsi e poter dialogare vis-à-vis.

Vi aspetto!

E a proposito di conflitti, portate pure i vostri bambini, all'oratorio adiacente la chiesa c'è la possibilità di baby-sitting gratuito 😉

Photos from Liberamente. Consulenza e pratiche filosofiche's post 18/02/2024

COSA TI AIUTEREBBE DI PIU' CON TUO FIGLIO IN QUESTO MOMENTO?

Mercoledì sera, 21 febbraio, alle ore 21.15 torna la diretta del mercoledì di

Come di consueto, nel gruppo GENITORI CON LE ALI - Dott. Alberto Latorre potete scegliere l'argomento più utile o interessante per voi, in questo momento, nella relazione con vostro figlio o vostra figlia, oppure aggiungerne uno tra le opzioni del sondaggio.

Il sondaggio chiude mercoledì alle ore 13.00.




E già che ci sono vi ricordo altri 3 appuntamenti imperdibili per questa settimana:

1️⃣ martedì 20 febbraio, ore 20.30, presso la parrocchia di Raffa di Puegnago del Garda un incontro aperto a tutti, completamente gratuito, per parlare di conflitti con i figli e soprattutto di come gestirli con serenità e autorevolezza.

2️⃣giovedì 22 febbraio, ore 20.45, presso l'oratorio di Curtatone (MN) presentazione del mio libro per parlare di regole e gestione dei dispositivi e come educare le emozioni dei figli.

3️⃣sabato 24 febbraio, ore 9.00, on-line un super-webinar - completamente gratuito - per imparare a dire di NO in modo efficace, funzionale e autorevole. Per partecipare scrivi NO nei commenti.

17/02/2024

NUTRIRE L'AUTOSTIMA DEI FIGLI
3 FRASI DA DIRE A TUO FIGLIO O A TUA FIGLIA

Esistono diverse definizioni di autostima. Nell’approccio educativo autorevole e amorevole che adotto nel percorso con autostima identifico 3 dimensioni fondamentali del Sé:
1. AMORE E ACCETTAZIONE DI SÉ STESSI
2. SICUREZZA IN SÉ STESSI
3. FIDUCIA NELLE PROPRIE CAPACITÀ

dimensioni che consentono quella profonda e intima sicurezza nella vita, indispensabile per vivere con serenità e consapevolezza.

Studi autorevoli hanno ormai ampiamente dimostrato che una buona base di autostima deriva in larghissima parte dallo stile genitoriale con cui si è stati cresciuti, nonché dal tipo di esperienze fatte nei primi anni di vita.

Essere esposti a messaggi di amore incondizionato, a rispecchiamenti di conferma e di disconferma funzionali, a esperienze gratificanti e rinforzate con approvazione e apprezzamenti, a prove superate, a un adeguato contenimento emotivo sono le modalità principali con cui è possibile allenare e sviluppare – alla stregua di un muscolo – l’autostima di un figlio.

Vero è che, come ogni altra competenza, anche l’autostima può essere allenata e sviluppata nel corso dell’intera vita, tuttavia – come in ogni altro tipo di apprendimento – quanto prima si apprende e si sviluppa, tanto più è stabile e facilmente allenabile.


Per nutrire e sviluppare l'autostima concorrono indubbiamente tantissimi aspetti, a partire dal sapere limitare e contenere i cosiddetti "capricci" e le emozioni - che in caso contrario non si nutre l'autostima, ma l'egocentrismo, il narcisismo e il senso di onnipotenza -, passando con il superare prove e difficoltà e per finire con il raggiungere piccoli grandi obiettivi, ma in modo particolare ci sono alcuni "booster" che aiutano e non poco tuo figlio ad accrescere la sua autostima.

Eccoti allora le 3 FRASI più potenti DA DIRE A TUO FIGLIO:

1. Adoro essere il tuo papà/la tua mamma.
2. Sei molto meglio ti quanto ti avessi mai immaginato e desiderato.
3. Questa famiglia non sarebbe così bella senza di te!

E tu, quali frasi usi con tuo figlio o tua figlia per alimentare la sua autostima?
Condividile, se ti va, nei commenti: le leggo molto volentieri.



Per conoscere altri modi per accrescere l'autostima di tuo figlio, ti ricordo che sabato 24 novembre c'è il webinar - completamente gratuito - SAPER DIRE DI "NO" IN MODO FUNZIONALE E AUTOREVOLE perché anche sapere dire di NO a tuo figlio o a tua figlia aiuta a sviluppare l'autostima.
Come?
Se dici sempre di no, in automatico, c'è il rischio che cresca insicuro e inibito (oppure ribelle).
Se non dici mai di no, o lo dici in modo poco funzionale, c'è il rischio di crescere un figlio onnipotente, egocentrico o narcisista.

Per partecipare al webinar, scrivi NO nei commenti

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