Maria Pirastu

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Interni 𝖾 𝗋𝖾𝗇𝖽𝖾𝗋: Maria Pirastu

💡10 idee per arredare la parete dietro il divano: quadri, mensole, librerie, oggetti, nicchie, vegetazione, boiserie ecc.
Se pensiamo a come possiamo giocare con forme, colori e materiali le soluzioni sono tantissime, ma è la nostra creatività a fare la differenza.

Sono curiosa, tu come hai sistemato la parete dietro al divano? O come ti piacerebbe poterla sistemare? Ti aspetto nei commenti ⤵️

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Le piante e le camere da letto, buona lettura 🌿

📐A che altezza posiziono gli accessori in bagno?

Devono essere collocati in modo da poter essere raggiunti facilmente, garantendo la massima ergonomia. Tuttavia quando sono posti a vista non dimentichiamoci della parte estetica, avendo un occhio di riguardo per allineamenti sia verticali che orizzontali.

▫️L’altezza consigliata per il porta asciugamani del lavabo oscilla tra i 90 cm e i 140 cm da terra; tuttavia quando lo spazio è ridotto e non è possibile affiancarlo al lavabo, una soluzione è quella di sfruttare la parete angolare e posizionarlo a circa 70 cm dal piano del mobile.

▫️Il porta salviette per il bidet è consigliato posizionarlo circa a 70 cm da terra se collocato lateralmente; saliamo a 90 cm qualora sia posto in linea verticale con il bidet.

▫️Nel caso degli elementi per i teli doccia/accappatoi è consigliata un’altezza da terra di almeno 150/180 cm.

▫️Il porta carta igienica è posto solitamente a circa 60/70 cm da terra.

⚠️ Queste misure, consigliate e standard, dovranno essere adattate alle dimensioni del bagno, alle esigenze, all’altezza e alla tipologia di utenti che andranno ad utilizzarlo per garantire il massimo confort.

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📐 Altezze e distanze (minime) in bagno:

▫️L’altezza standard del lavabo da terra si aggira intorno agli 85 cm, da considerare sempre a filo superiore.

▫️Tra il bordo superiore del lavabo e il bordo inferiore della canna dovrà esserci una distanza di almeno 15-20 cm;

▫️Il wc deve essere installato ad almeno 15 cm dalla parete, il bidet ad almeno 20 cm;

▫️Tra il wc ed il bidet va rispettata la distanza di 20 cm;

▫️Tra il wc e il lavabo devono esserci almeno 10 cm di distanza, mentre tra bidet e lavabo 20 cm;

▫️Tra wc e doccia/vasca almeno 10 cm, saliamo a 20 cm nel caso del bidet. Solo 5 cm di distanza nel caso del lavabo;

▫️Tra due lavabi almeno 10 cm.

▫️Si consiglia una distanza minima tra tutti i sanitari da bagno di almeno 55 cm da una parete frontale o da un altro sanitario posto di fronte.

⚠️ Queste misure, intese come standard e minime, dovranno essere adattate alle dimensioni del bagno, alle esigenze, all’altezza e alla tipologia di utenti che andranno ad utilizzarlo per garantire il massimo confort dello spazio.

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💡7 idee salvaspazio per bagni piccoli:

▫️nicchia: non solo in doccia ma anche adiacente al lavandino, permette di creare giochi di vuoto-pieno e di essere illuminata. Essendo uno spazio a vista, perché non prestare attenzione anche all’estetica degli oggetti che vi ci riponiamo?

▫️specchio contenitore: componente multifunzionale in quanto la parte frontale è apribile e permette di riporre al proprio interno diversi elementi. Disponibili ormai in tantissime forme e finiture, diventa fondamentale soprattutto quando il piano di appoggio del lavandino non è molto spazioso.

▫️mobile contenitore: capiente con uno o due cassettoni, la soluzione ideale per poter riporre anche gli oggetti più ingombranti.

▫️mensole: in legno, acciaio, vetro o di qualsiasi altro materiale, permettono di sfruttare in altezza lo spazio. Sono il sistema più semplice ed economico per valorizzare le pareti e renderle funzionali.

▫️cesti: pratici, esteticamente piacevoli ed economici. Valida alternativa non solo per quando non si ha la possibilità di inserire il mobile sottolavabo.

▫️porta scorrevole: permette di rimuovere l’ingombro della tradizionale porta battente e di sfruttare al massimo lo spazio dell’entrata.

▫️sanitari small: le dimensioni sono leggermente inferiori a quelle standard, tuttavia permette di guadagnare preziosi centimetri in profondità.

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⚠️ Il triangolo no, non l’avevo considerato!

Progettare la disposizione degli elementi in cucina vuol dire renderla comoda e fluida; vuol dire tenere conto delle proporzioni fisiche e delle esigenze d’uso e di accessibilità.
Sin dagli anni Venti si è cercato di schematizzare questo attraverso la figura del “triangolo di lavoro”, dove ogni vertice indica una delle tre zone principali (lavello, frigorifero e fornelli).
Ecco alcuni consigli:

▫️la somma dei tre lati raccomandata è non superiore ai 6,5 metri;

▫️la distanza ottimale tra due punti è di almeno 90 cm;

▫️tra un elemento e l’altro lascia sempre un piano di lavoro di almeno 60 cm;

▫️all’interno del nostro triangolo immaginario non ci devono essere ostacoli, come mobili.

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Da oggi la pagina si arricchisce con la collaborazione della dott.ssa Maria Pirastu architetto laureanda nel corso magistrale in architettura e sostenibilità.

Perché introduciamo la figura dell’architetto? 👩🏼‍💻

Una branca della psicologia denominata “psicologia architettonica” trova ampio sviluppo negli ambienti ospedalieri e di cura, dove le caratteristiche progettuali possono rivestire un ruolo determinante nel recupero della salute da parte di utenti che vivono in una situazione di particolare fragilità psicofisica.

Questo vale anche per il mondo della gravidanza e nascita.🤰🏻
Diverse variabili sono state studiate nel corso degli anni riguardo l’utilizzo di colori, materiali, arredi, luci e della componente verde: oggi parleremo dell’importanza del colore.

Esso rientra all’interno di quello che viene definito linguaggio comunicativo non verbale. Attraverso la nostra esperienza sensoriale data dal colore possiamo evocare suoni🎶🎵, odori, gusti, possiamo influenzare la percezione di uno spazio attraverso l’immaginazione 💭di quello che vorremo che quello spazio ci dia, come ad esempio la sensazione di aria aperta, di sicurezza, di conforto o di intimità.🤱🏻
Le tonalità calde, come anche le intensità più elevate, favoriscono la stimolazione visiva;
al contrario, tonalità fredde e spente generano calma e rilassamento. I colori freddi abbassano la pressione sanguigna mentre quelli caldi aumentano le funzionalità fisiologiche.
Prendiamo come esempio l’ambiente della sala parto, un luogo dove la cura architettonica è di estrema importanza per il benessere della mamma. I colori devono qui trasmettere un forte senso di sicurezza, di serenità ma anche di familiarità, in richiamo a tutte quelle qualità positive che attribuiamo all’ambiente domestico. Saranno da prediligere colori come il turchese, per trasmettere un senso di rilassamento e in richiamo alla leggerezza dell’acqua, e il color rosato, simbolo di femminilità, ma in particolare modo dell’essere donna.

Restate aggiornati la prossima settimana con la dott.ssa affronteremo un nuovo argomento.

In allegato, la hall della sala parto dell'Ospedale S. Paolo a Civitavecchia.

Con la Dott.ssa Maria Pirastu , laureanda magistrale in Architettura e Sostenibilità, rispondiamo oggi ad un’altra domanda che avete posto riguardo la sistemazione della cameretta del bambino. 🛏

Conoscete l’approccio Montessori?
Esso è incentrato a far acquisire al bambino indipendenza, autonomia di agire e di reagire. Dobbiamo come prima cosa immedesimarci nel punto di vista del piccolo e nel modo in cui guarda e percepisce l’ambiente, dargli l’opportunità di esplorare e imparare in uno spazio sicuro.
Per questo, diventa fondamentale una progettazione che sia a sua misura, adatto alla sua statura e ai suoi bisogni. Meglio adottare soluzioni semplici e usare colori soft come rosa pastello, azzurro pallido, verde tenue, giallo paglierino e materiali naturali. La cameretta diventerà con la crescita del bambino uno spazio creativo e stimolante, ma per il neonato deve essere pensata come un angolo rilassante: la trasformazione da nursery a cameretta sarà nel tempo possibile aggiungendo dettagli di maggior contrasto, colori primari e usando accessori e decorazioni a parete.

“Il movimento è una delle meravigliose conquiste del bambino. Neonato, egli giace tranquillo per mesi nel suo lettino. Ma ecco che, passato qualche tempo, egli cammina, si muove nell’ambiente, fa qualche cosa, gode ed è felice. Vive giorno per giorno, e impara a muoversi ogni giorno di più.”
(Montessori, “La mente del bambino).

Domani parleremo nello specifico degli elementi della cameretta e della loro funzione.