Centro Eden

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Ti è mai capitato di 𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐞𝐫𝐭𝐢 perché 𝐧𝐨𝐧 sei 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐞 del tuo 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨?

Hai mai pensato di voler 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 in maniera 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐭𝐞 ma non sai esattamente in che 𝐦𝐨𝐝𝐨?

𝐆𝐮𝐚𝐝𝐚𝐠𝐧𝐢, certo. Magari anche abbastanza da poterti considerare un professionista di 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨.

Perché 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢 quella sensazione di 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 allora?

Pensavi che la 𝐬𝐨𝐝𝐝𝐢𝐬𝐟𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 e la 𝐠𝐢𝐨𝐢𝐚 di vivere le avresti afferrate dopo l'ultimo agognato 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 raggiunto.

𝐄 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐞 𝐧𝐨.

Nessun fuoco d'artificio e nessuna pacca sulla spalla, con annessa sensazione di aver raggiunto il Nirvana.

𝐂𝐨𝐬𝐚 ti ha 𝐢𝐦𝐩𝐞𝐝𝐢𝐭𝐨 di essere 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐞 davvero di tutto ciò che hai 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐨 fino ad ora?

Cosa ti porta a dire "𝐬𝐚𝐫𝐨̀ 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐠𝐚𝐭𝐨 𝐞 𝐟𝐞𝐥𝐢𝐜𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚"?

Ho avuto il piacere e l'onore di 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 un po' tutto questo e in cosa consista il mio 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨, che svolgo con imprenditori e liberi professionisti, in questa 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚.

Ringrazio Olga Pagano e Federico Miceli per essersi 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐢 a ciò che sto facendo ed 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐧𝐝𝐨 all'interno del mondo della 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚.

Psicologia del lavoro Il lavoro nobilita l’uomo, siamo cresciuti con questa frase a mò di mantra cercando di identificarci nella società ognuno a modo proprio, con il suo lavoro, non necessariamente scelto, non necessar…

📸 La fotografia, oggi più di ieri, sa portare colore nei cuori più cupi

Foto by 𝘼𝙣𝙨𝙚𝙡 𝘼𝙙𝙖𝙢𝙨

Come si fa proprio nel momento dell’adolescenza, ovvero quando si presenta la massima ribellione 🗣️ , a gestire i propri figli in questo periodo di segregazione forzata?

Reazione 6️⃣: gestire le emozioni negative

È importante ricordare che la percezione della realtà può cambiare molto nel momento in cui proviamo emozioni negative: ad esempio, quando siamo agitati, la nostra percezione del rischio può cambiare grandemente.

Un buon modo per liberarsi dal carico di emozioni che comprensibilmente si agitano dentro di noi in questi giorni è quello innanzitutto di riconoscerle per quello che sono (ad esempio: “mi sento spaventato” oppure “mi sento triste”) e poi provare a lasciarle andare, senza tentare di risolverle, controllarle o nasconderle. Un consiglio pratico è quello di tentare semplici tecniche di rilassamento (ad esempio concentrandoci con la tecnica della mindfulness)

È possibile contattare il Centro Clinico Eden privatamente per prenotare la propria consulenza online.

Come si fa proprio nel momento dell’adolescenza, ovvero quando si presenta la massima ribellione 🗣️ , a gestire i propri figli in questo periodo di segregazione forzata?

Reazione4️⃣: aprire la mente all'altro...vicino

Condividere alcune preoccupazioni e paure, inoltre, è il modo migliore per affrontare i timori che possono derivare dall'incertezza⏳ e dalla precarietà di questi giorni. Spesso ciò che ci fa paura, fa paura anche agli altri.

Tenere presente che tutte le emozioni che si provano e le reazioni che si hanno in questo momento sono condizionate dalla situazione particolare in cui ci troviamo e quindi spesso vengono amplificate dalla limitazione 🚫 della libertà personale. Tenuto conto di questo e presa consapevolezza di ciò è possibile leggere queste emozioni in ottica nuova e prendere la giusta distanza🙌.

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Come si fa proprio nel momento dell’adolescenza, ovvero quando si presenta la massima ribellione 🗣️ , a gestire i propri figli in questo periodo di segregazione forzata?

Reazione 5️⃣: molti ragazzi dopo aver dato ottimi risultati a scuola non vogliono più impegnarsi🙅🏻‍♀️. Temono l’appiattimento dei voti in una situazione del genere.

Può servire spiegare loro che si tratta di una condizione di emergenza che lo studio è prima di tutto per noi stessi. Ciò che oggi rappresenta una guadagno per qualcuno domani sarà una perdita✔️.

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Come si fa proprio nel momento dell’adolescenza, ovvero quando si presenta la massima ribellione 🗣️ , a gestire i propri figli in questo periodo di segregazione forzata?

Reazione3️⃣: C’è un figlio aggressivo 🤬 verbalmente come aiutare lui e noi genitori a sopravvivere in questa situazione?

In questo caso è difficile farli ragionare.Il suggerimento più corretto è lasciare che si sfoghi in quel momento e poi cominciare con lui facendo delle domande, anziché delle affermazioni. Cercando di entrare nel suo mondo. Mostrargli video, dati. Non dobbiamo dimenticare che loro ragionano per foto e immagini. Sulle prime fanno finta di niente ma poi elaborano.

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Come si fa proprio nel momento dell’adolescenza, ovvero quando si presenta la massima ribellione 🗣️ , a gestire i propri figli in questo periodo di segregazione forzata?

Reazione2️⃣: Fronteggiamo coraggiosamente una routine giornaliera completamente diversa e per lo più rallentata da quella nostra solita.

Sembra importante sottolineare piccoli gesti ed abitudini regalando loro spazi e tempi differenti: il rito della colazione, le grandi e piccole abluzioni, la cura del nostro corpo🧼, la lettura dei quotidiani (senza sovraesporsi a notizie ansiogene), le pause caffè, l'aperitivo serale🍸, il preparare i pasti, l'organizzare il tempo da dedicare ad un buon film 📽️o alla lettura di un libro oltre certamente ai tempi di lavoro. In questo particolare momento ognuna di queste (ed altre) attività riconquista dignità e tempo🕝.

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Come si fa proprio nel momento dell’adolescenza, ovvero quando si presenta la massima ribellione 🗣️ , a gestire i propri figli in questo periodo di segregazione forzata?

Reazione 1️⃣: I ragazzi si chiudono in se stessi. Non escono dalla loro stanza, non si lavano.

Bisogna discutere con loro il più possibile. Impartire delle regole anche in casa. "Costringerli" nella giusta maniere ad avere una routine anche se non c’è la scuola 📚🖋️ che, normalmente, detta i loro tempi.

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Oggi dalle 17.30 il direttore del Centro Clinico Eden lo psicologo Federico Gullotta sarà in diretta su L'Urlo per dare consigli psicologici sulla gestione della da

https://www.facebook.com/Lurloquotidiano/videos/2489067848072134/

Stasera sarò in diretta per parlare degli aspetti psicologici legati al coronavirus. Seguitemi al seguente link!

LINK

https://www.spreaker.com/show/3298325

In regola con il DPCM del 9 marzo 2020 comunichiamo che saremo APERTI al pubblico in quanto studio professionale.

Qualora i nostri clienti soffrano di problemi di salute o non si sentano di uscire a fronte della delicata situazione del nostro Paese, il Centro Clinico Eden garantirà gli stessi servizi anche telematicamente. Sarà possibile accedere ai servizi di psicologia tramite videochiamata Skype o WhatsApp.

Un fenomeno collettivo e non personale

Il non è un fenomeno che ci riguarda individualmente. Come nel caso dei vaccini ci dobbiamo proteggere come collettività responsabile.

I media producono una informazione che può produrre effetti distorsivi perché focalizzata su notizie in rapida e inquietante sequenza sui singoli casi piuttosto che sui dati complessivi e oggettivi del fenomeno. È importante tener conto di questo effetto

Buone pratiche per affrontare il

𝗘𝘃𝗶𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝘂𝗹𝘀𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶

È normale e funzionale, in chiave preventiva, avere paura davanti ad un rischio nuovo, come l’epidemia da coronavirus: ansia per sé e i propri cari, ricerca di rassicurazioni, controllo continuo delle informazioni sono comportamenti comprensibili e frequenti in questi giorni.

E tuttavia la paura si riduce se si riflette sul suo rapporto con i pericoli oggettivi e quindi si sa con chiarezza cosa succede e cosa fare.

Condivido, per dovere professionale, il documento ufficiale dell'ordine a cui appartengo. Troverete sensibilizzazione sull'argomento e alcune norme emotive e comportamentali su come gestire la questione legata al coronavirus.

Vademecum psicologico coronavirus per i cittadini – Perché le paure possono diventare panico e come proteggersi con comportamenti adeguati, con pensieri corretti e emozioni fondate Vademecum psicologico coronavirus per i cittadini – Perché le paure possono diventare panico e come proteggersi con comportamenti adeguati, con pensieri corretti e emozioni fondate Scarica il vademecum in pdf   Questo breve vademecum non vuole essere esaustivo né sostituirsi ad un aiuto profess...