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CASO STUDIO
Si presenta da me una paziente ex agonista di Calisthenics con l’intenzione di perdere peso.
Durante la sua carriera agonistica era costantemente in amenorrea e seguiva una dieta zona da 1800 kcal/die nei periodi di allenamento, mentre nei periodi di gara eliminava totalmente i carboidrati
Dopo aver interrotto le competizioni e la carriera agonistica, inizia un allenamento di 2-3 giorni a settimana in palestra, classico allenamento ipertrofico da sala pesi. Continua a seguire la sua vecchia dieta a zona da 1800 kcal/die dei periodi extra competizioni.
Prende peso e le torna il ciclo.
Autonomamente taglia 300 kcal/die, impostando una dieta di 1500 kcal/die ma non riesce a perdere peso.
Se vuoi sapere come ho risolto il caso, metti mi piace al post e leggi
a tutti i miei amici, pazienti e tutti quelli che vogliono contattarmi al cellulare.
'ESSO, EGLI, LUI', pur essendo nuovo di pochissimi mesi, ha deciso stasera di funzionare ( che fortuna)...
quoindi se avete qualcosa da cumunicarmi contattatemi qui o chiedetemi in pvt il numero di telefono di casa e sarò felice di darvelo per comunicare con voi.
buona serata a tutti
I fiori di zucca sono conosciuti da pochi.
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In questo modo resteranno croccanti ma avranno preso sapore mantenendo gran parte delle loro caratteristiche e contenuti nutrizionali
Durante questo periodo di pandemia è importantante tenersi in salute.
Purtroppo non conosciamo bene queste virus e la nostra unica strategia è quella di avere uno tile di vita sano e tenere alte le nostre difese immunitarie.
Molti guru dell'alimentazione tirano fuori dal Cappello modelli alimentari che aiuterebbero a tenersi in salute.
La verità sta nel Fatto che, qualsiasi sia la. Vostra alimentazione è importante tenere basso l'indice d'infiammazione, bilanciare i macronutrienti in modo da non creare squilibri, adoperarsi ad assumere tutte le vitamine necessarie per questo periodo (e tra queste è importantissima la vitamina D che risulta essere un'antinfiammarorio naturale), ma sopratutto riuscire a praticare una costante attività fisica in tutta sicurezza.
Dott. ssa Angela Finocchiaro
(nb. La foto è stata scattata questa estate, prima della nuova emergenza covid)
Mi capita spesso di sentirmi fare questa domanda dai miei pazienti...
'come mai se ho perso solo tre kg ho perso così tanti cm ed ho cambiato taglia?'
Il concetto che il dimagrimento e il Cambiamento della fisionomia corporea sia strettamente legato alla bilancia è ormai un concetto superato.
Un dimagrimento armonico è un dimagrimento mirato alla Perdita di liquidi e massa grassa mantenendo la tonicità della Massa Muscolare.
In passato le diete non tenevano conto da dove si perdessero i kg corporei e capitava spesso che l'alimentazione fossero così restrittiva, che si perdeva una grande percentuale di massa muscolare senza davvero insegnare a Mangiare bene.
In questo modo non si imparava a riconoscere quello che è idoneo per il Proprio organismo.
I Programmi alimentari odierni tengono conto della morfologia e fisiologia individuale e tendono A Mantenere la Massa muscolare e, in certi casi, anche ad aumentarla.
È proprio la Massa muscolare e la Sua attività, a consumare gran parte delle Calorie introdotte giornalmente.
Per Concludere, quando vi trovate A pensare come mai, Durante una dieta, avete Perso così pochi kg ma il Vostro corpo Sembra totalmente trasformato ricordate che 'a parità di Peso, il volume della massa grassa è quasi tre volte superiore a quello della massa Muscolare come mostra l' immagine.
Dott. ssa Angela Finocchiora
Biologa nutrizionista
Con i primi freddi siamo maggiormente esposti agli attacchi esterni. Di questi periodi bisogna tenere le difese immunitarie alte. Mangia bene, fai sport ed integra le carenze.
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Allattamento: linee guida
“Se l’allattamento non esistesse e qualcuno lo scoprisse oggi, meriterebbe un doppio premio Nobel, per la Medicina e per l’Economia".
Keith Hansen, senior adviser per la World Bank
Sommario
1 Allattamento al seno:
a) i primi istanti
b) i giorni successivi
2 Allattamento al seno:
a) posizioni
b) mangia abbastanza?
c) per quanto tempo bisogna allattare al seno
d) allattare procura dolore
1 ALLATTAMENTO AL SENO :
a) i primi istanti
I primi istanti di vita sono fondamentali per il bambino e per la mamma in quanto è in questo periodo che si fortificano i legami, si instaurano le difese immunitarie.[1] [2]
L’allattamento in queste prime battute deve essere un momento di amore e serenità tra la mamma e il figlio, non deve essere un momento di stress e paure.
Nei tempi passati era più facile vedere una parente o un’amica allattare il proprio bambino. Per questo la neomamma affrontava con più serenità la cura del piccolo in quanto, oltre dall’istinto materno, era guidata sin da subito anche dalle proprie esperienze indirette.
Con l’avvento dell’alimentazione artificiale e la sua pratica sempre più diffusa , capita che il primo neonato con cui si ha a che fare sia il proprio bambino.
La neomamma sente il bisogno quindi di trovare informazioni dettagliate e documentate per potersi prendere cura subito del suo piccolo.
L’ambiente che circonda la neomamma è molto importante. Un ambiente accogliente, incoraggiante e sereno migliora la fiducia e la capacità della donna di mettersi in relazione con il suo bambino.
Il bambino deve essere messo a contatto con la mamma il prima possibile.
La separazione immediata post parto del piccolo dalla mamma non viene più applicata se non in casi eccezionali ed estremi in quanto, quando il neonato viene poggiato sulla pelle nuda della mamma avviene il primo riconoscimento che faciliterà la suzione al seno.
Questa pratica viene vivamente raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dall'UNICEF per gli Ospedali Amici dei Bambini come uno dei dieci passi più importanti.
Sarà in questo momento e durante il parto nel passaggio attraverso il canale vaginale che il piccolo, fino ad ora cresciuto in un ambiente sterile, verrà “colonizzato” da batteri presenti sulla pelle della mamma ( verso cui la donna ha sviluppato già degli anticorpi che saranno trasmessi tramite il latte).
Dopo il parto, affinché ci sia la produzione del latte, avviene la riduzione del livello di estrogeni e di progesterone.
Di contro vi è l’aumento della prolattina, che stimola le cellule dell’alveolo mammario a produrre prima il colostro e poi il latte.
Immediatamente dopo il contatto del bambino con la pelle della mamma si ha la produzione dell’ossitocina, che agisce sulle cellule delle ghiandole mammarie.
L’ossitocina aiuta a contrarre l’utero, alza la temperatura del seno, stimola la relazione di affezione e innamoramento verso il neonato, stimola la contrazione delle cellule degli alveoli della ghiandola mammaria a contrarsi e spingere il latte verso il capezzolo (riflesso ossitocinico). [3]
L’ossitocina è quindi per eccellenza l’ormone “ dell’amore materno”.
La prima poppata avviene in genere 60/ 80 minuti dopo il parto ed è la più importante di tutte poiché il bimbo in questo momento “ insegna” alla madre a riconoscere i segnali guida. [4]
Il neonato deve infatti attaccarsi subito e spesso al seno, anche quando il latte non c’è ancora: prenderà intanto il colostro, ricco di proteine, vitamina A e immunoglobuline. Se il bambino si attacca e ciuccia, favorisce la cosiddetta “montata lattea”, cioè la produzione del latte da parte della mamma.
Il piccolo a questo punto, esegue tutta una serie di azioni e movimenti per andare alla ricerca del seno della mamma; apre gli occhi; comincia a massaggiare il seno con la mano; mette la mano in bocca; si gira verso il seno; mette la mano bagnata sul seno (questo fa inturgidire il capezzolo della madre); il bambino comincia a leccare il capezzolo; inizia a poppare. [5]
Questi movimenti verranno immediatamente memorizzati dalla mamma, in maniera tale da cogliere subito, nelle successive poppate, i primi segnali che indicano che è pronto per essere allattato; il bambino apre gli occhi, muove la testa, apre la bocca alla ricerca del seno, succhia il pugno o la prima cosa che trova. Questo è il momento giusto per provare ad riattaccarlo al seno ed avviene in genere un paio di ore dopo la prima poppata.
Tutti questi scambi di segnali e azioni sono stati impressi dalla natura nel Dna della donna. Per questo scambio d’informazioni e nascita di nuovi legami, viene raccomandato il roaming – in ( ovvero la permanenza del bambino nella stanza della mamma sin dai primi momenti del parto).
Non ci si deve aspettare necessariamente che sia tutto facile ed intuitivo. Bisogna innanzitutto che la donna recuperi le forze dopo il parto, superi le prime difficoltà e trovi una routine quotidiana.
b) i giorni successivi
Il momento del parto e/o della nascita risulta essere un momento molto stressante per mamma e figlio. Le prime 24 h, in un parto naturale e senza problemi, vengono trascorse dal piccolo nella maggior parte del tempo dormendo.
Dal 2° -3° giorno i neonati cominciano ad essere più attivi e fanno poppate frequenti arrivando in una giornata anche ad eseguire dalle 8 alle 10 poppate.
Ogni poppata si protrae da 10 a 30 minuti fino a che il piccolo non si stacca da solo.
La differenza di tempo deriva dal fatto che alcuni neonati sono più veloci e “ingordi” e svuotano il seno più velocemente. E ‘ molto importante che lasciate al bambino la decisione di staccarsi dal seno, perché il latte della fine della poppata contiene una grande quantità di grassi e calorie.
In genere in questo momento si fa riposare il neonato facendogli fare il “ruttino” e se ne ha bisogno , cambiando il pannolino.
Si prova successivamente ad attaccarlo al secondo seno per terminare il pasto.
In genere il neonato resta attaccato molto meno tempo al secondo seno o, a volte, lo rifiuta. Se cosi fosse nella poppata successiva offrite il secondo seno per prima.
Se nei giorni seguenti al parto la mamma durante la poppata sente delle contrazioni all’utero vuol dire che la suzione è efficace e sta stimolando la produzione del latte.
Il volume del latte comincia ad aumentare dal 4° giorno in poi.
Questo è il momento della cosi detta “ montata lattea”.
In questo momento il volume e colore delle feci del neonato cambiano ( morbide e granulose, gialle color mostarda).
In certi momenti sembra che il piccolo richieda spesso e continuamente il cibo. Questi momenti coincidono con il cosi detto “ scatto di crescita”. Questi momenti hanno una breve durata, lasciate che sia il piccolo a regolare il ritmo dei suoi pasti, a breve tutto tornerà alla normalità.
Durante i primi 4/5 giorni i neonati hanno un calo di peso fisiologico ( circa il 7-10% del loro peso).
Questo calo rientra nella normalità, ma se supera il 10% bisogna rivalutare l’organizzazione della poppate e la loro efficacia
Il tono muscolare del piccolo deve avere un incremento e l’aumento di peso minimo è di 140 g circa la settimana. Questo indichera’ che il bambino sta ricevendo tutto il latte e il nutrimento necessario.
2 ALLATTAMENTO AL SENO :
a) le posizioni
Fig 2
Per facilitare la poppata non esistono tecniche particolari da mettere in pratica. La cosa più importante è trovarsi in un ambiente sereno e comodo per mamma e figlio.
Sarà il bambino a regolare anche la posizione durante l’allattamento, bisogna solo far attenzione che la posizione sia comoda per la mamma avendo la schiena ben sostenuta e leggermente reclinata all’indietro e per il bambino che poggi il pancino sull’addome della mamma.
Il braccio della mamma deve poggiare dietro la schiena del piccolo in modo che la testolina abbia un sostegno naturale.
Il mento poggia su uno dei seni della mamma e il capezzolo viene a trovarsi nella spazio tra il labbro superiore e il nasino.
Si aspetta che il neonato spalanchi la bocca. Per incoraggiarlo si puo’ sfiorare le sue labbra con il capezzolo . Subito dopo avvicinarlo al seno così che il suo labbro inferiore tocchi il capezzolo il più lontano possibile dalla base. In questo modo il capezzolo, entrando in bocca, punterà verso il palato del bambino. Se l’attacco e la posizione sono adeguati il bambino poppa efficacemente e non si sente dolore.
Fig 3: attacco adeguato
Fig 4: attacco inadeguato
Qualsiasi sia la posizione che si assume durante l’allattamento il bambino deve sentirsi ben sostenuto dal corpo della mamma.
Se si preferisce allattare seduta o sdraiata è da tenere sempre in conto che il bambino sia rivolto verso di se e che trovi il capezzolo sempre sotto al suo nasino.
Il ritmo delle suzioni varia durante la poppata; si passa da suzioni brevi e frequenti a suzioni meno frequenti con movimenti della bocca ampi e profondi, talora intervallati da pause.
Nella maggior parte dei casi il bimbo si stacca da solo quando è sazio, ma se ci si trova nella necessità di dover staccare il bimbo forzatamente, bisogna farlo con gentilezza spingendo dolcemente un dito tra il seno e l’angolo della bocca del bebè.
Fig 5
b) Mangia abbastanza?
FIG sei
Uno degli interrogativi più ricorrenti nelle mamme è di capire se il bambino mangia abbastanza e se il proprio latte è nutriente. La quantità di latte assunta dal primo giorno al primo mese va aumentando esponenzialmente.
Il primo giorno il piccolo assume a poppata dai 5 ai 7 ml di latte, passa a 22-27 ml a poppata nel terzo giorno e aumenta sempre di più fino ad arrivare a 80-150 ml nel primo mese.
La frequenza dei pasti varia durante la crescita. Durante i primi giorni di vita il neonato fa circa 8-10 poppate al giorno, ma queste decresceranno fino ad arrivare a soli 6 pasti giornalieri durante il primo mese.
Per sapere se il latte assunto durante il pasto è davvero nutriente per il neonato, si possono considerare dei parametri di riferimento oggettivi e empirici. Per parametri di valutazione oggettivi si prende in considerazione l’aumento di peso e in centimetri del piccolo. Se questi rispettano le tappe di una normale crescita in percentili, si può stare tranquilli e sicuri che il bambino si nutre sufficientemente. Controllate la curva di crescita del bambino periodicamente.
Per parametri empirici invece si possono considerare dei parametri di “saggezza” quotidiana, ovvero:
• Il neonato bagna 6 o più pannolini al giorno e le urine sono cariche di odore pungente o sono chiare (un bambino che assume abbastanza latte in genere urina dalle 6 alle 8 volte al giorno e l’urina è chiara.)
• Evacua più volte al giorno feci giallastre, lente, granulose.
• Recupera il peso alla nascita entro 2 settimane di vita.
• Il suo peso aumenta almeno di 150 gr a settimana e non meno di 500 gr al mese.
• Il bambino è soddisfatto dopo la poppata.
• Il bambino non piange spesso
• Il bambino succhia molto frequentemente e le poppate sono molto lunghe.
• Il bambino rifiuta il seno
• Il bambino evacua feci dure, asciutte e verdi o evacua di rado.
• Il latte non fuoriesce quando la madre prova a spremerlo.
MOTIVI PER CUI UN BAMBINO
PUÓ NON PRENDERE ABBASTANZA LATTE
Fattori legati
All’allattamento Fattori psicologici
Della madre Condizioni fisiche
Della madre Condizioni fisiche
Del bambino
-Inizio ritardato
_ Poppate ad
orario
_ Poppate poco
frequenti
_ Assenza di
poppate
notturne
_ Poppate brevi
_ Attacco
inefficace
_ Biberon,
ciuccio, liquidi
_ Altri cibi o
liquidi aggiunti
al latte materno -Mancanza di
fiducia in se
stessa
_ Stress o
preoccupazioni
_ Avversione per
l’allattamento al
seno
_ Rifiuto del
bambino
_ Stanchezza -Contraccettivi e
diuretici
_ Nuova
gravidanza
_ Grave
malnutrizione
_ Alcool
_ Fumo
_ Placenta
ritenuta (raro)
_ Scarso sviluppo
del seno (molto
raro) -Malattie
_ Anomalie
congenite
Questi sono frequenti Questi sono infrequenti
Tratto dal manuale OMS -UNICEF
c) per quanto tempo bisogna allattare al seno
Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS) consiglia che il bambino sia allattato al seno per i primi sei mesi. In questo modo il piccolo riceve moltissime informazioni da parte della mamma che serviranno per la sua vita futura. Dai sei mesi in poi si raccomanda di integrare l’allattamento materno con cibi solidi o semisolidi per un periodo di circa 12-24 mesi.
La mamma può continuare ad allattare il suo piccolo fino ai due anni costruendo e consolidando profondamente la componente fisica emotiva che crea questa esperienza.
Alcuni studi recenti su un vasto campione di mamme americane hanno dimostrato che il legame tra mamma e figlio è molto più profondo di quello che si credeva. Tale legame non è solo psicologico e/o chimico, ma è soprattutto fisiologico poiché è stato scoperto che attraverso la placenta e l’allattamento può avvenire uno scambio cellulare da mamma a figlio (*).
I
Raccomandazioni
• _ Cominciare l’allattamento prima possibile dopo il parto
• _ consigliato allattamento esclusivo fino a 6 mesi
• _ Tra i 4 e i 6 mesi possono essere dati alimenti complementari solo se il
• bambino ha fame e non cresce
• _ Dai 6 mesi di età circa vanno dati alimenti complementari a tutti i bambini
• _ Continuare l’allattamento al seno fino a due anni o più
d) allattare senza dolore
Allattare al seno non è doloroso, ma così come ogni azione naturale bisogna essere comodi e rilassati. Le neomamme nei primi giorni potrebbero sentire un po’ di fastidio ma passati i primi momenti di “conoscenza” questi fastidi cessano.
Se il fastidio si tramuta in dolore, in assenza di condizioni patologiche del seno, potrebbe essere che il bambino non è attaccato al seno adeguatamente. In questo caso bisognerebbe staccare il piccolo gentilmente inserendo un dito tra il seno e l’angolo della bocca del neonato e farlo riattaccare controllando la posizione.
PAROLE CHIAVE : poppata, allattamento, seno, montata lattea ( sono tutte evidenziate)
Riferimenti bibliografici
-------------------------------------------------------------------------------------------
1. Adair LS Conseguenze a lungo termine dell'alimentazione e della crescita nella prima infanzia e possibili interventi preventivi. Nestlé Nutr. Inst. Workshop Ser. 2014; 78 : 111–120. [ PubMed ]
2 . Woo Baidal JA, Locks M, Cheng ER, Blake-Lamb TL, Perkins ME, Taveras EM. Fattori di rischio per l'obesità infantile nei primi 1.000 giorni. Am J Prev Med . 2016; 50 ( 6 ): 761–79. 10.1016 / j.amepre.2015.11.012 [ PubMed ]
3. Nissen E, Lilja G, Widström AM (1995) Elevation of oxytocin levels in early postpartum women. Acta Obstetrics and Gynaecology Scandinavia, 74: 530
4. Klaus MH (1998) Mother and infant: Early emotional ties. Pediatrics, 102: 1244–1246.
5. Matthiesen AS, Ransjö-Arvidson AB, Nissen E et al (2001) Postpartum maternal oxytocin release by newborns: Effects of infant hand massage and sucking. Birth, 29: 13-19.
6. Makin JW, Porter RH (1989) Attractiveness of lactating female's breast odour to neonates. Child Development, 60: 803-10.
Sitografia
…………………………………………………………………………………………………………
http://www.cochrane.org/
http://who.int/nutrition/publications/guidelines/breastfeeding-facilities-maternity-newborn-summary.pdf?ua=1
http://who.int/nutrition/publications/guidelines/breastfeeding-facilities-maternity-newborn/en/
Global Health Media ( FILMATO SULLE POSIZIONI E MODALITA’ DÌ ALLATTAMENTO)
https://www.youtube.com/watch?v=7hwLdVvKkDg&feature=youtu.be
https://www.scientificamerican.com/article/scientists-discover-childrens-cells-living-in-mothers-brain/ *
( Fig 2 TRATTA DA https://www.sitly.it/blog/allattamento-al-seno-consigli/
FIG.3 / FIG. 4 tratta da manuale OMS-UNICEF
FIG 5/ 6 http://allattoio.altervista.org/aumentare-e-mantenere-il-latte.html)
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