Studio Sinapsy Firenze

Attacchi di panico: come affrontarli con la Psicoterapia?
Gli attacchi di panico sono episodi di intenso terrore e paura che possono manifestarsi all’improvviso, senza un motivo apparente. Possono essere accompagnati da una serie di sintomi fisici, come tachicardia, sudorazione, tremori, nausea, vertigini e senso di soffocamento.

Gli attacchi di panico possono essere molto invalidanti, interferendo con la vita quotidiana della persona che li vive. Possono portare a isolamento sociale, oltre all'evitamento delle situazioni in cui si è verificato un attacco di panico.

Come affrontare gli attacchi di panico?
Esistono diversi modi per affrontare gli attacchi di panico. Uno dei modi più efficaci è la psicoterapia.
Il percorso di terapia per gli attacchi di panico può variare da persona a persona. In generale, la terapia dura da poche settimane a diversi mesi.

Il primo passo della terapia è la valutazione, che serve a identificare le cause degli attacchi di panico e a sviluppare un piano di trattamento personalizzato.
In seguito, la terapia si concentra sul cambiamento dei pensieri e dei comportamenti negativi che contribuiscono al disturbo. Questo può essere fatto attraverso una serie di tecniche, come la respirazione profonda, il rilassamento muscolare progressivo e l’esposizione alle situazioni temute.
L’aiuto di un gruppo: i gruppi di supporto offrono un’opportunità di condividere le proprie esperienze con altre persone che capiscono cosa si sta passando.

Ecco alcuni consigli aggiuntivi per affrontare gli attacchi di panico:
- Riconosci i sintomi: impara a riconoscere i sintomi di un attacco di panico in modo da poter prendere provvedimenti per affrontarli.
- Informati sul disturbo: più sai sugli attacchi di panico, meglio sarai preparato ad affrontarli.
- Impara a rilassarti: le tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda e la meditazione possono aiutare a ridurre lo stress e l’ansia, che possono essere fattori scatenanti degli attacchi di panico.
- Chiedi aiuto: se soffri di attacchi di panico, non esitare a chiedere aiuto a un professionista.

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Buon Natale e Buone Feste da tutto lo Studio Sinapsy!

Il 13 Ottobre si celebra la Giornata della Psicologia. Per tale occasione l'Ordine degli Psicologi della Toscana promuove l'iniziativa "Studi Aperti", di cui anche lo Studio Sinapsy fa parte. Nella settimana dal 13 al 20 Ottobre é possibile prenotare un incontro informativo e di orientamento presso il nostro Studio scrivendo una mail a: [email protected]

Come prendiamo decisioni ❓
Con l’economia comportamentale 👇

“Dopo aver osservato molti giri della roulette in cui esce il rosso, i più credono erroneamente che ormai debba uscire il nero”. (Kahneman & Tversky)

Negli anni ’70, i due ricercatori hanno riesaminato come prendiamo le decisioni: fino a quel momento si era convinti che le persone decidessero in base alla statistica e alla probabilità.. niente di più sbagliato! In realtà, decidiamo “a naso”, ovvero affidandoci a esempi specifici (“è successo a mio cugino che..”) o su campioni molto esigui. Di conseguenza quindi, la decisione si potrebbe rivelare sbagliata, dal momento che si fonda su informazioni che vengono in mente con facilità e non su quelle che hanno una reale probabilità.

Questi studi hanno portato i ricercatori alla nascita di una nuova materia, l’economia comportamentale. Così, è stato possibile osservare come tale metodo decisionale sembri utilizzare degli schemi: tendiamo a sovrastimare la probabilità di eventi poco probabili (come un incidente aereo) e a sottostimare quelle molto probabili (come un incidente in caso di guida in stato di ebbrezza).

Ti è mai successo❓

Oggi in studio alleniamo l'attenzione visiva, con le matrici attentive. Veloci da costruire, sono uno strumento semplice che divertente tanto i bambini.. Da provare anche a casa! 😍

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“Dottoressa, sento che la mia vita è piatta, faccio sempre le stesse cose.. sembra che tutto abbia sempre lo stesso colore..”

Talvolta possiamo incontrare un momento “di stallo”, in cui gli eventi della vita passati sembrano condizionare tantissimo il nostro presente, tanto da farlo sembrare piatto, senza movimento, incolore.

Eppure, qualche sfumatura potrebbe esserci: riconoscerle all’interno della stanza dell* psicolog* aiuta ad articolarle e a ricollocarle dentro di sé, in uno scambio relazionale in cui si può essere riconosciuti come soggetti ..e quindi unici per le nostre peculiarità. In tal senso, lo Studio dell* psicolog* diventa un luogo rivoluzionario: è possibile essere ascoltati, con ogni nostra sfumatura possibile.

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“Continua a piantare i tuoi semi, perché non saprai mai quali cresceranno: forse lo faranno tutti” - (Albert Einstein)

Le connessioni sono fondamentali sia nel "piccolo" con le sinapsi nel nostro cervello, sia nel "grande" mondo: tutti noi siamo in connessione.. basta una parola, uno sguardo, una carezza, un gesto affettuoso.

Possiamo solo trarne vantaggio.

🥚☺️ Un augurio di Buona e Serena Pasqua dal team dello Studio Sinapsy!
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Nella è implicata la capacità di organizzare azioni finalizzate al raggiungimento di precisi .

Può capitare che il si muova in maniera poco agile, spesso non sapendo usare le due mani in contemporanea o cada frequentemente. Può avere difficoltà ad andare in e può avere anche delle difficoltà ad allaccirsi le scarpe.

L'errore degli adulti è quello di pensare che il bambino lo faccia apposta, ma non è così: cerca di capire i veri motivi ed aiutalo a trovare per superare le sue difficoltà e, sopratutto, non pensare che sia un incapace e un vagabondo! E' un bambino che impara con piacere se sotenuto adeguatamente, soprattutto con qualcuno che possa aiutarlo a sviluppare tutte le sue .

Riconoscere precocemente i segnali permette di ipotizzare la di Disprassia e quindi impostare un adeguato trattamento riabilitativo.

Presso lo Studio Sinapsy è possibile richiedere un colloquio informativo, oltre alla diagnosi e al trattamento di aspetti neuropsicologici come la Disprassia.

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La sofferenza, il dubbio invalicabile, i muri della vita ci portano in qualche modo ad avanzare una domanda di cura.

Ma intraprendere una psicoanalisi significa anche mettere in discussione se stessi, profondamente: la propria identità, il proprio modo di relazionarsi, le proprie radici. Inevitabilmente, presto o tardi, l'analisi conduce all'osservazione dei rapporti che sentiamo di aver vissuto con la nostra famiglia.

Ci si ripensa bambini.

Quante volte ci siamo detti "sono così perché mia madre era...", "reagisco così perché babbo è stato..."?

Ma questi sono pensieri deresponsabilizzanti, colpevolizzano l'altro per come siamo fatti noi da adulti.

Ebbene, uno dei punti che trovo più stupefacenti del lavoro analitico sta proprio su questo versante, quando la persona si ricentra e trova finalmente la propria responsabilità del suo modo d'essere: questo la libera.

E quella precisa sensazione di libertà è qualcosa di impagabile...

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Quando un individuo è in grado di regolare le proprie emozioni ha a sua disposizione più risorse per affrontare sia le situazioni positive che quelle conflittuali, costruendosi come un individuo capace di comprendere le emozioni proprie e altrui.

😞 Quando però al bambino non è permesso di sviluppare un’adeguata capacità di elaborazione mentale delle emozioni, a causa di fattori esterni, possono emergere i disturbi psicosomatici, come alopecia e asma, per esempio.

👉I disturbi psicosomatici nei bambini si presentano frequentemente con la depressione infantile proprio perché il corpo diventa il principale mezzo di comunicazione.

Infatti, caratteristici sintomi nel bambino depresso sono l’affaticamento, il sentirsi senza energie, le variazioni dell’appetito e/o del peso, cefalee, dolori allo stomaco, alla schiena e alle gambe senza una ragione oggettiva per il dolore (Mocini, Faresin, 2013).

La presenza di tali sintomi fisici è frequente, tanto che si può comunemente riscontrare un quadro psicopatologico denominato “depressione mascherata” in cui prevalgono i sintomi somatici e rispetto alla tristezza e all’anedonia, prevalgono il dolore e il malessere fisico (Di Fiorino, Massei, Pacciardi, 2010).

🌱E' necessario prestare attenzione ai segnali che ci inviano i bambini: nella maggior parte dei casi agire tempestivamente è sinonimo di risoluzione senza ulteriori disagi connessi.

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I Bambini e Ragazzi con hanno spesso sentimenti di inferiorità e bassa che aumentano a causa del confronto con i compagni e delle sollecitazioni degli adulti.

I genitori, infatti, danno spesso grande importanza al rendimento scolastico e la diagnosi di DSA li spinge verso uno stato di confusione e smarrimento.

Questo li porta a reagire attraverso delle strategie molte volte dannose per il bambino, creando non solo conflitto nel rapporto genitore-figlio ma anche nel rapporto di coppia.

Nella fase dei compiti entrano in gioco diversi fattori che portano a tale conflitto:
❗️Rifiuto dell’autorità genitoriale
❗️Eccessiva familiarità
❗️Stanchezza

Piccoli per i GENITORI per i compiti a casa:

✅Aiutare non significa sostituirsi a lui/lei

✅Chiedere precisamente cosa non ha capito

✅Il compito non deve essere perfetto, quindi non serve sgridare per gli errori

✅Complimentati ogni volta che prova a fare da solo

✅Fallo sperimentare prima di correre in suo aiuto

✅Racconta come anche tu alla sua età hai avuto delle difficoltà che poi hai superato

✅Non esiste il non sono capace ma il…Non sono ANCORA capace

✅Non fare paragoni

✅Responsabilizzalo ricordandogli che se non farà i compiti gestirà lui la cosa con gli insegnanti
I TEMPI

⏰Dagli il tempo di riposare dopo la scuola pianificando e organizzando insieme l’orario di inizio dei compiti

⏰Concordate orari di inizio e di pausa

⏰Stabilite un orario massimo entro il quale cominciare

⏰Conta fino a 10…Arrabbiarsi non è mai utile!

A volte queste strategie non risultano efficaci al 100% : potrebbe risultare utile affidarsi ad una figura esterna quale il dell’apprendimento, che permette non solo di acquisire consapevolezza nel modo di gestire l’attività di studio ma anche di potenziare tutti gli aspetti coinvolti nel processo di apprendimento permettendo inoltre di evitare o comunque diminuire gli attriti di cui abbiamo parlato sopra.

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La plusdotazione è una caratteristica riscontrabile in circa il 2% dei bambini o dei ragazzi. Quest’ultimi sono una parte rilevante della popolazione in età evolutiva che necessita di essere correttamente riconosciuta.

La plusdotazione non è un disturbo da diagnosticare, è importante considerare come elemento necessario, ma non sufficiente, è una prestazione elevata ai test di intelligenza.

Il QI non è infatti in grado di definire in maniera univoca la plusdotazione, ponendosi semplicemente come indicatore probabile della sua presenza.

Un QI di 130 come cut-off viene considerato come criterio maggiormente utilizzato, anche se non universalmente accettato.

Per maggiore chiarezza, è importante ricordare come l'intelligenza nel bambino plusdotato non è solo maggiore in alcuni ambiti rispetto a quella dei pari ma è qualitativamente diversa.

Un bambino plusdotato ha un mondo interiore tutto da scoprire ed è nostro compito portarlo alla luce per permettergli una crescita e un percorso scolastico più adeguato e stimolante possibile.

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𝗖𝗵𝗲 𝗰𝗼𝘀’𝗲̀ 𝗶𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗲𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼❓
Spesso nel linguaggio comune sentiamo dire che alcuni comportamenti sono dovuti “al temperamento”… ma che cos’è il temperamento?

I fattori temperamentali sono condizioni costituzionali della vita mentale, sono presenti negli individui alla nascita ed esercitano un’influenza costante sui processi mentali. Essi possono essere raggruppati in due classi:

- da un lato le influenze, esercitate sul sistema nervoso e sui processi mentali dal funzionamento degli organi,
- le peculiarità del funzionamento generale dei tessuti nervosi.

Il temperamento, quindi:

1) è ereditario
2) definisce gli aspetti emotivi
3) fa riferimento a modalità comportamentali osservabili nelle risposte a stimolazioni ambientali

Le differenze individuali si presentano in 3 aree della personalità:

- emozioni
- attenzione
- attività motoria

ll temperamento può influenzare il percorso di crescita di un individuo ma non in modo deterministico: si tratta di un fattore protettivo o di rischio.

Per cui un temperamento facile rappresenta un fattore protettivo, mentre le altre due tipologie potrebbero rappresentare un fattore di rischio: infatti, qualora l’ambiente non sostenga i bambini nel loro percorso di adattamento all’ambiente, questi potrebbero faticare in diverse aree del loro sviluppo, soprattutto a livello emotivo e sociale

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𝗖𝗵𝗲 𝗰𝗼𝘀'𝗲̀ 𝗶𝗹 𝗥𝗶𝘁𝗮𝗿𝗱𝗼 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝗺𝗼𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼❓
Con questo termine facciamo riferimento a:
- mancato insediamento delle funzioni di base;
- ritardo nell’acquisizione di competenze posturali e motorie;
- ipoevoluzione delle competenze cognitive e senso-motorie.

👉Tra i sintomi possiamo trovare:
- Difficoltà di regolazione emotiva e funzioni primarie
- Ritardo motorio e senso-motorio
- Scarsa intersoggettività
- Assenza/ritardo di linguaggio

🌱In questi casi è fondamentale attivarsi precocemente in modo da fare un intervento diretto ad influenzare positivamente un segmento di sviluppo, interrotto o distorto da una condizione patologica che ostacola una o più funzioni concorrenti alla mente.

✅ Una riabilitazione neuropsicologica in età evolutiva ci da quindi la possibilità di fornire al sistema informazioni SELEZIONATE e SPECIFICHE aumentandone SALIENZA e FREQUENZA così da attivare processi di APPRENDIMENTO dove non è avvenuta l’ACQUISIZIONE al fine di ottenere una GENERALIZZAZIONE dell’abilità trattata.

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Il nostro studio è accreditato dalla Regione Toscana per il rilascio della Certificazione DSAp, secondo le Linee Guida Regionali 👇

𝗜𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗗𝗦𝗔𝗽 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗲:

📍Un colloquio con Neuropsichiatra infantile (con i genitori e incontro con il minore)

📍Valutazione cognitiva con Psicologo (Anamnesi con genitori e Valutazione con minore)

📍Valutazione Logopedica

📍In aggiunta, eventuale valutazione Psicomotoria Funzionale

Al termine della valutazione verrà rilasciata una relazione specialistica, accreditata dal sistema sociosanitario regionale, valida ai fini scolastici per la stesura del PDP (Piano Didattico Personalizzato)

Ti interessa?

𝗔𝗹𝗹𝗼𝗿𝗮 𝘁𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗶𝘁𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗶𝗹𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗶 𝗮𝗶𝘂𝘁𝗲𝗿𝗮̀ 𝗮 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗳𝗮𝗰𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲.

Lo trovi qui, sul nostro sito:
www.studiosinapsyfirenze.it/questionario-bambini/

A presto 👋

La base principale di un corretto sviluppo cerebrale e psicologico del bambino è 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼 𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗲 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝘂𝗻 𝗺𝗲𝗰𝗰𝗮𝗻𝗶𝘀𝗺𝗼 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗲 𝗮𝗻𝗱 𝗿𝗲𝘁𝘂𝗿𝗻, in cui il bambino riceve una 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗲𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗲 𝘀𝗶𝗻𝘁𝗼𝗻𝗶𝗰𝗮.

👉 L’interazione tra esperienze precoci e genetica condizionano le sinapsi che poi diventeranno parte attiva dei circuiti cerebrali.

Il cervello si sviluppa secondo modalità bottom-up e a fasi.

Lo sviluppo sano di una funzione favorisce lo sviluppo sano di quella successiva.

I geni forniscono una sorta di progetto che viene poi rinforzato dall’uso ripetuto delle funzioni.

La ricerca sullo sviluppo cerebrale distingue due periodi:
𝟭) Periodi critici
𝟮) Periodi sensibili

🌱 Periodi critici

Rappresentano una finestra ristretta di tempo nella quale una specifica parte
del corpo è più vulnerabile all’assenza di stimoli ambientali.

🌱Periodi sensibili

Rappresentano finestre ampie di tempo nelle quali sono presenti opportunità per specifici apprendimenti. Un esempio è l’acquisizione del linguaggio sia come prima sia come seconda lingua. Al di fuori del periodo sensibile non è persa la capacità di acquisire un’abilità.

Le abilità acquisite nei periodi sensibili sono comunque gestite in modo migliore rispetto a quelle acquisite successivamente.

I primi 3 anni rappresentano il periodo più importante per lo sviluppo e l’apprendimento della maggior parte delle abilità cognitive, sociali ed emotive.

𝗤𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗼𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗰𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗶𝗺𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗶 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗮𝗱𝗲𝗴𝘂𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗲𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗱𝗶 𝗳𝗼𝗿𝗻𝗶𝗿𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗰𝘂𝗶 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗼 𝘀𝗮𝗻𝗼.

Dr.ssa Rita Dalila Greco, Psicologa e Neuropsicologa

Per maggiori informazioni, visita il nostro sito:
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Studio Sinapsy Firenze

🌱 Ci occupiamo di diagnosi e trattamento dei disturbi dell’età evolutiva ed adulta, Neuropsicologia, ma anche di 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 per adulti, minori e famiglie, consulenze in materia di Psicologia Giuridica e Psicomotricità Funzionale per adulti e bambini, oltre che Neurospichiatria Infantile e Logopedia.

Collaboriamo con altri professionisti della salute, offrendo percorsi di valutazione, trattamento e riabilitazione per ogni fase di crescita e sviluppo.

𝗣𝘂𝗼𝗶 𝗿𝗶𝘃𝗼𝗹𝗴𝗲𝗿𝘁𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗼 𝗦𝘁𝘂𝗱𝗶𝗼 𝗦𝗶𝗻𝗮𝗽𝘀𝘆 𝗽𝗲𝗿:

🌱 Percorsi di psicologia e psicoterapia per adulti, coppie, famiglie e bambini

🌱 Valutazioni e diagnosi neuropsicologiche e neuropsichiatriche infantili specialistiche

🌱 Valutazione e diagnosi DSA - Disturbi Specifici dell'Apprendimento con equipe multidisciplinare (Psicologo, Neuropsichiatra Infantile, Logopedista)

🌱 Trattamento e riabilitazione per DSA, ADHD, disturbi del Neurosviluppo

🌱 Tutoraggio Specialistico DSA -BES

🌱 Psicomotricità Funzionale

𝐏𝐞𝐫 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐧𝐨𝐢 𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐜𝐢 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨, 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐭𝐚 𝐢𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐬𝐢𝐭𝐨: 𝐰𝐰𝐰.𝐬𝐭𝐮𝐝𝐢𝐨𝐬𝐢𝐧𝐚𝐩𝐬𝐲.𝐢𝐭

𝗗𝗜𝗦𝗧𝗨𝗥𝗕𝗜 𝗦𝗣𝗘𝗖𝗜𝗙𝗜𝗖𝗜 𝗗𝗘𝗟𝗟'𝗔𝗣𝗣𝗥𝗘𝗡𝗗𝗜𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢:
"UN MIO ALUNNO HA QUESTE CARATTERISTICHE.. ..COSA FARE?"

👉 Richiedere un colloquio con i genitori, in situazione e luogo tranquilli per aprire una finestra di dialogo

👉 Sospendere ogni giudizio

👉 Indirizzare i genitori verso una diagnosi presso un centro accreditato o l'ASL di competenza

👉 Riportare esempi tangibili delle difficoltà del bambino

👉 Gestire in modo accogliente i bisogni dei genitori

👉 IN CASO DI DIAGNOSI, RICHIEDERE COLLOQUIO CON EQUIPE CHE HA RILASCIATO LA CERTIFICAZIONE, per meglio comprendere gli
strumenti dispensativi e compensativi più adeguati.

𝗟'𝗶𝗻𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗲̀ 𝘂𝗻𝗮 𝗳𝗶𝗴𝘂𝗿𝗮 𝗰𝗿𝘂𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗹𝗲, 𝗱𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹'𝘂𝗻𝗶𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗶 /𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶.

L'insegnante deve essere per il bambino non un canotto o un salvagente a cui aggrapparsi ma, anzi, essere un trampolino che permette la spinta per
poter saltare in autonomia, creando un ambiente favorevole al suo
apprendimento.

In caso di bambini e ragazzi con DSA questo "salto" può essere predisposto utilizzando in maniera utile e funzionale gli e dispensativi più adeguati.
L’insegnante può quindi:

🌱 Parlare con l'allievo e con la famiglia in modo da creare un
ambiente di supporto e di collaborazione

🌱 Instraurare in classe un clima di non giudizio e di accoglienza delle
differenze

🌱 Inserire in classe da subito gli strumenti compensativi utili (cartelloni, utilizzo delle mappe, pc, ecc..), in modo che siano strumenti di uso quotidiano per tutti

🌱 Conoscere e sperimentare gli strumenti compensativi

🌱 Riflettere sui punti di forza degli allievi così da focalizzarsi non solo
sulle difficoltà

🌱 Stipulare un patto con la famiglia, definendo assieme il PDP

E' importante valorizzare il ruolo dell'insegnante: è un riferimento per tutti gli alunni. Con i nostri tutor e con la nostra equipe richiediamo spesso colloqui con gli insegnanti: permettono di indirizzare l'intervento su più livelli, garantendo una coerenza della presa in carico e del supporto verso gli studenti.

𝗟𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗼, in cui confluiscono moltissime realtà che partono dal bagaglio familiare e di vita del 𝘀𝗶𝗻𝗴𝗼𝗹𝗼 𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗼, passando per le dinamiche della 𝗰𝗼𝗽𝗽𝗶𝗮 fino ad arrivare alla relazione con i 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶.

🍃 Il sistema famiglia spesso rispecchia dinamiche passate e irrisolte. Il sostegno genitoriale, quindi, si basa sul sostenere e accompagnare i genitori verso una osservazione della propria storia familiare per comprendere meglio le relazioni attuali.

Questo viaggio di scoperta è molto importante quando ci si trova incastrati in dinamiche relazionali da cui non si riesce ad uscire e che causano malessere.

Allo StudioSinapsy ci occupiamo di sostegno genitoriale per tutti i casi di disabilità, difficoltà relazionali e difficoltà scolastiche.

✅ I percorsi di sostegno alla genitorialità non sono destinati a famiglie problematiche, ma possono essere un cammino utile a qualsiasi genitore per migliorare la relazione con i figli, le dinamiche familiari e la crescita di ogni membro della famiglia.

Per maggiori informazioni, visita il nostro sito:
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Tutti i professionisti dello Studio Sinapsy augurano serene festività!

Lo Studio aprirà il nuovo anno con tante novità! ✨

Perchè abbiamo l'ansia❓

"Non succede mai, però..."

"Puoi ve**re un attimo?"

"Dobbiamo parlare."

Siamo sicuri che almeno una volta hai sentito una di queste frasi e molto probabilmente hanno avuto il potere di farti provare almeno un pò di ansia!

Tutti noi possiamo sperimentare ansia quotidianamente, in modo più o meno intenso e in associazione a stimoli che riconosciamo (oppure no!) come ansiosi.

Queste frasi infatti sono un piccolo esempio di quella strana sensazione assimilabile all'ansia, ovvero quella spiacevole sensazione di paura e apprensione che tutti conosciamo.

E' in realtà una componente necessaria per la nostra esistenza: permette un'attivazione, in attesa di una reazione ad uno stimolo. In tal senso, ciò permette a noi stessi a prepararci di fronte ad una situazione che non conosciamo, sia mentalmente, sia fisicamente, attivando il sistema nervoso autonomo.

Sono infatti molto frequenti i sintomi somatici, come la sudorazione, le vampate di calore, batticuore, ma anche bocca secca e respiro poco profondo. Possono essere presenti anche pensieri di preoccupazione, rivolti alla situazione ipotizzata.

Tali brevi periodi d'ansia SONO UTILI in quanto permettono di prepararci ad un evento futuro, anticipando possibili soluzioni: è una strategia che aiuta ad orientare e a risparmiare energie.

In realtà tali momenti non sono paragonabili per intensità o durata a quelli vissuti da chi soffre di un disturbo d'ansia, spesso accompagnato da sintomi fisici debilitanti, come per esempio tensione ai muscoli, dolore al petto, sudorazione elevata, palpitazioni, ma anche difficoltà a dormire e sovraccarico di pensieri.

Come risolvere❓

Prima di tutto evitare chi ci suggerisce: "hai provato a non pensarci?", oppure "ma non preoccuparti"!

Sicuramente la persona che sperimenta ansia, ha già provato queste "brillanti strategie". Come fare, allora?

Si può chiedere un supporto. Esistono molti metodi e metodologie per migliorare la quotidianità per conoscere la propria ansia..e per conoscere se stessi, grazie ad un percorso psicologico professionale.

👉 Se hai dubbi o vuoi approfondire, contattaci per richiedere una consulenza 😊

𝗠𝗶𝗼 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼/𝗮 𝗲̀ 𝗱𝗶𝘀𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗰𝗼? 🗣️

Esistono alcuni segnali che i bambini mostrano, a cui prestare attenzione: guardiamoli insieme!

1. I bambini si lamentano spesso di vertigini, mal di testa o mal di pancia mentre leggono;

2. Lettere, numeri, parole, sequenze o spiegazioni verbali spesso li portano a confusione;

3. Durante la lettura e la scrittura mostrano ripetizioni, aggiunte, spostamenti, omissioni, sostituzioni (tra lettere simili graficamente b e d, q e p , m e n) e rovesciamento di lettere, numeri e/o parole.

4. Si lamentano di sentire o percepire del movimento quando leggono, scrivono o copiano.

5. Sembra che abbiano problemi di vista, ma a seguito di una visita oculistica specialistica, non ne vengono trovati.

Se hai un dubbio, o se riscontri alcune di queste problematiche, contattaci per richiedere una consulenza.

Ci trovi qui ➞ www.studiosinapsyfirenze.it

𝗪𝗼𝗿𝗸 𝗜𝗻 𝗣𝗿𝗼𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀 𝗮𝗹𝗹𝗼 𝗦𝘁𝘂𝗱𝗶𝗼 𝗦𝗶𝗻𝗮𝗽𝘀𝘆!
In arrivo il prossimo anno i Gruppi per Ragazze e Ragazzi con diversi obiettivi tra cui:

• Imparare a gestire le difficoltà
• Potenziamento delle abilità di autoriflessione sui propri vissuti emotivi, pensieri e comportamenti
• Relazionarsi in modo Costruttivo

Per maggiori informazioni o per entrare in contatto con noi, visita il nostro sito ➞ www.studiosinapsyfirenze.it

𝗜𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗦𝘁𝘂𝗱𝗶𝗼 è 𝗮𝗰𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗧𝗼𝘀𝗰𝗮𝗻𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝗹𝗮𝘀𝗰𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗗𝗦𝗔𝗽, 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗹𝗲 𝗟𝗶𝗻𝗲𝗲 𝗚𝘂𝗶𝗱𝗮 𝗥𝗲𝗴𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶.

Il percorso valutativo per i DSAp prevede:

- due colloqui psicologici (anamnesi con i genitori e incontro con il minore)
- colloquio e valutazione con Neuropsichiatra Infantile
- valutazione logopedica
- in aggiunta, eventuale valutazione Psicomotoria Funzionale

Al termine della valutazione verrà rilasciata relazione specialistica, accreditata dal sistema sociosanitario regionale, valida ai fini scolastici per la stesura del PDP (Piano Didattico Personalizzato).

𝗣𝗲𝗿 𝗶𝗻𝗳𝗼:
📞 338 7486730
💬 [email protected]

▪️ Presentiamo i Collaboratori dello Studio Sinapsy! ▪️

Alla nostra equipe si aggiunge la dr.ssa Monica Ensoli, , laureata presso l'Università degli Studi di Firenze, dove ha conseguito anche la Laurea Magistrale in col massimo dei voti e Lode. Fin da subito si specializza in Terapia Manuale Ortopedica, conseguendo il Master in Riabilitazione dei Disordini Muscoloscheletrici presso l'Università di Genova.
Nel corso della sua carriera intraprende numerosi corsi di perfezionamento in ambito neuro-muscoloscheletrico.

✅Svolge attività professionale di , , delle più comuni condizioni cliniche dolorose, tra le quali: , -mandibolari, problematiche legate alla , -rotulea. Si occupa di , ed .

✅La Dott.ssa Ensoli conduce inoltre Lezioni di e clinico, così da preve**re/migliorare condizioni di e '.
Una sezione è dedicata in particolare alla graduale rieducazione .

✅La sua passione per il la porta a seguire corsi di specializzazione per la degli e riabilitazione delle principali problematiche muscolo-scheletriche legate alla .

➡️È possibile contattare la Dott.ssa Ensoli rivolgendosi allo Studio Sinapsy o ai contatti:
📞 339.8444329
📧 [email protected]

👶 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗻𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗶 𝟮 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼? Che tappe di sviluppo deve seguire il bambino per essere sicuri che lo sviluppo psico-fisico stia seguendo una traiettoria normotipica?

Secondo Piaget, l'intelligenza sensomotoria si sviluppa attraverso sei stadi,ognuno caratterizzato da una specifica modalità di comprensione del mondo.

➞ 𝗣𝗿𝗶𝗺𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗱𝗶𝗼: l'intelligenza sensomotoria comincia con i riflessi del neonato, quali succhiare, afferrare, guardare e ascoltare. Attraverso il ripetuto esercizio di questi riflessi, il neonato acquisisce informazioni sul mondo, che verranno usate per sviluppare il successivo stadio di apprendimento.

➞ 𝗦𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗱𝗶𝗼: a circa 1 mese il bambino dà segni di adattamento all’ambiente ed entro i 3 mesi ha organizzato il suo mondo distinguendo, ad esempio, tra gli oggetti che gli provocano piacere con la suzione e quelli che invece gli provocano fastidio.

➞ 𝗧𝗲𝗿𝘇𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗱𝗶𝗼: verso i 4 mesi il bambino acquisisce maggiore consapevolezza degli oggetti e delle altre persone e comincia a riconoscere alcune delle caratteristiche specifiche degli oggetti presenti nel suo ambiente.

➞ 𝗤𝘂𝗮𝗿𝘁𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗱𝗶𝗼: il neonato ad 8 mesi è in grado di anticipare le azioni e il suo comportamento diventa finalizzato al conseguimento di uno scopo. In questa fase il neonato realizza la permanenza dell’oggetto ossia il fatto che un oggetto esista anche se non si trova all’interno del suo campo visivo.

➞ 𝗤𝘂𝗶𝗻𝘁𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗱𝗶𝗼: dai 12 ai 18 mesi il bambino diventa un “piccolo esploratore" attivo del mondo che lo circonda

➞ 𝗦𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗱𝗶𝗼: dai 18 ai 24 mesi il bambino incomincia ad utilizzare delle rappresentazioni mentali prima di compiere azioni

Conoscere e riconoscere queste "tappe" può essere utile per comprendere quali sono le richieste del bambino, oltre che per favorire il passaggio da un momento di crescita ed un altro. Seguici per altri consigli, spunti e informazioni interessanti sul tuo bambino e sulla sua crescita.