Frittelli arte contemporanea
http://www.frittelliarte.it/it/
La galleria Frittelli arte contemporanea ha inaugurato il 22 aprile 2006 la nuova sede situata in Via Val di Marina 15 a Firenze. Gli spazi espositivi, completamente ristrutturati dall'architetto Adolfo Natalini, si estendono su una superficie di circa 2000 mq. Oltre alle sale per le esposizioni temporanee, un'area di oltre 350 mq denominata Le Stanze ospita in un allestimento permanente opere di
Siamo lieti di invitarvi, venerdì 13 settembre 2024, alle ore 18.00, all'evento di finissage della mostra "Pino Pascali. Disegnare una fotografia", durante il quale verrà presentato il libro e catalogo di mostra a cura di Roberto Lacarbonara e pubblicato da Electa editore .
Nel corso dell’evento, il curatore dialogherà con Leonardo Sonnoli, tra i massimi graphic designer internazionali (Compasso d’Oro 2011 e 2018) che, partendo dall’opera grafica di Pascali, analizzerà evoluzione, sviluppo e trasformazione del “mestiere” grafico-pubblicitario, con particolare attenzione alle forme di connessione e contiguità tra design e arte contemporanea. Un dialogo volto ad attualizzare la figura di progettista pubblicitario che lo stesso Pascali – come ben documentato nel volume – conduce tra il 1959 e il 1968, anno della scomparsa.
VENERDì 13 SETTEMBRE 2024, ORE 18
Finissage e presentazione del libro e catalogo di mostra
Pino Pascali. Disegnare una fotografia
Dialogano:
Roberto Lacarbonara, curatore
Leonardo Sonnoli, graphic designer
Frittelli arte contemporanea
via Val di Marina 15, 50127 Firenze
Siamo tornati e vi aspettiamo - nel mood di questo Pascali performer - con la mostra "Pino Pascali. Disegnare una fotografia" ancora visitabile fino al 14 settembre 2024!
Arte, fotografia, performance, gioco.
"Io cerco di fare ciò che amo fare, alla fine è l’unico sistema che mi funzioni. [...] I giochi dell’infanzia si trasformano in giochi dell’adolescenza, poi i giochi dell’adolescenza diventano giochi dell’età adulta. Ma sono pur sempre giochi." P. Pascali
Nelle immagini le foto gentilmente concesse dalla Fondazione Pino Pascali - Museo di Arte Contemporanea di Polignano a Mare: "Pino Pascali interpreta Pulcinella nello spot carosello per la Cirio" (1965-66).
Sarà un settembre pieno di belle cose. Stay tuned!
PASCALI, MAMBOR E IL TEATRINO PER PAOLA PITAGORA.
"Io stavo con Paola Pitagora - racconta Renato Mambor - C'era anche un affetto tra lei e lui, c'era una simpatia. Una sera, una notte vicino Capodanno, ho detto a Pino che avrei voluto fare un teatrino di regalo a Paola.
-Magari ci vediamo.
-No no, facciamolo subito.
-Come subito?
-Te lo faccio subito.
Prese una mezza colonna, dei telai, e cominciò a costruirlo. [...] Era stato rapidissimo. Scrivemmo sul retro le dedica a Paola, con amore, con affetto, Renato e Pino."
"Il teatrino un pomeriggio mi arrivò a casa - racconta Paola Pitagora - abitavo da mia madre all'epoca per cui...Arrivò questo teatrino che però era diviso in due, una volta montato era bello alto. Fu costruito in una notte, forse l'idea fu di Renato, perchè lo dovevano fare insieme, in realtà Pino lo fece tutto da solo, aveva una manualità incredibile. Doveva sempre creare, non stava fermo un attimo, e aveva una tale prodigiosa velocità... [...] Arrivò questo dono... e io lo vidi come un auspicio, ancora una volta come un riconoscermi, al di là del rapporto affettivo e di amicizia che avevamo. A ripensarci bene era una riproduzione artigianale di quello che lui faceva in pubblicità, perchè dentro questo teatrino, sempre costruiti da lui, c'erano vari personaggi: la spazzola che camminava, la bottiglia con le gambe, la pera semovente... Aveva ricostruito con le proprie mani all'interno di questo teatrino il famoso Carosello, lo spazio per il quale lui lavorava con quei suoi disegni così bizzarri, fantasiosi, anche comici. Ci sono dei disegni, ad esempio una coppia di trogloditi, che quando li ho visti ultimamente mi hanno fatto tanto ridere."
Tratto dalle interviste a Renato Mambor e Paola Pitagora racchiuse nel catalogo "Pino Pascali. Lavori per la pubblicità" della mostra omonima realizzata nel 2006 presso Frittelli arte contemporanea, Firenze.
Pino Pascali, “Intermezzo 23”, ovvero storia di una (mancata) fotografia.
TERZO E ULTIMO TENTATIVO. Perchè chi fa da sè...
GIANNI BERTINI E IL CAMPIONE.
Nel 1971 Gianni Bertini realizza un'opera di Mec-Art intitolandola "Il campione".
Ma chi è questo campione?
Il riporto fotografico è tratto dalla rivista "Epoca" del 1971, in cui troviamo la foto scattata da Sergio Del Grande di Gigi Riva intento in un'azione di gioco.
Si trattava della partita in cui Riva riprendeva l'attività calcistica dopo quattro mesi e mezzo di stop obbligato per un grave infortunio. In quella occasione i suoi compagni di squadra del Cagliari gli avevano donato una medaglia con sopra inciso "Bentornato Gigi" e alla sua entrata in campo i cinquantamila spettatori lo avevano accolto con un lancio di fiori.
Nel 1974 Bertini riprese il tema, variandone però tecnica e materiali, realizzando "Per la folla". Mentre infatti "Il campione" del 1971 è un riporto fotografico su metallo (dimensioni 51 x 61 cm), "Per la folla" del 1974 è un riporto fotografico su tela emulsionata trattata con anilina (dimensioni 89 x 116 cm).
La personale di Paolo Masi del 2009 curata da Marco Meneguzzo nella nostra galleria.
L'esposizione si muoveva all'interno della duplice polarità di colori “materiali” riflettenti luce propria e forme eterogeneamente identificabili nello spessore culturale urbano in cui scava l'artista.
Pino Pascali, “Intermezzo 23”, ovvero storia di una (mancata) fotografia.
SECONDO TENTATIVO.
CHIUSURA ESTIVA
Nell'augurarvi buone vacanze, vi informiamo che la galleria resterà chiusa per ferie dal 3 agosto al 1° settembre 2024 compresi.
La mostra "Pino Pascali. Disegnare una fotografia" riaprirà il 2 settembre e sarà visitabile fino al 14 settembre 2024.
Nell'immagine: Pino Pascali, "Particolare di nave (Ciminiere)", 1965-66, courtesy of Fondazione Pino Pascali, Polignano a Mare.
Buon compleanno a Lucia Marcucci con una carrellata di alcuni dei suoi lavori negli anni.
Vi ricordiamo che al momento Lucia Marcucci è in mostra all'interno della collettiva "Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro", curata da Stefano Collicelli Cagol ed Elena Magini, al Museo Pecci di Prato fino al 13 ottobre 2024.
Nelle immagini:
1. ritratto Lucia Marcucci, courtesy of l'artista;
2. "L'offesa", 1964;
3. "Autoritratto", 1967;
4. "Boh, eh", 1970;
5. "Come ama come lavora", 1972;
6. "L'assenza del poeta", 1975;
7. "Ultima cena", 1982;
8. "Superpoesia", 1995;
9. "Il contatto che cercavi", 2000;
10. "Parla parla", 2010.
"Le poesie di Carrega inscenano, se guardate di seguito, uno spartito vocale con forte valenza teatrale. Le parole si disegnano sulla scena come "dramatis personae" attentamente coreografate, mentre i colori v'irrompono come il canto del coro in una drammaturgia tanto dinamica quanto essenziale". Tommaso Trini
Nell'immagine l'opera di Ugo Carrega "Senza titolo", 1995, tempera, smalto e collage su tavola, 45 x 60 cm.
Vi aspettiamo in galleria per mostrarvi questa e molte altre opere e autori di Poesia Visiva!
L'opera "Donna in gabbia" (1975-2024) di Tomaso Binga è stata scelta come immagine guida della ventesima edizione della Giornata del Contemporaneo, sabato 12 ottobre 2024, promossa da AMACI - Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e con la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
L'immagine è tratta da una performance dell'artista del 1974, una riflessione sulla condizione di subalternità costrittiva della donna, ma, più in generale, sulle disuguaglianze che si fondano sul privilegio e sulle forme di controllo, spesso presentate come cura e protezione.
Pino Pascali, “Intermezzo 23”, ovvero storia di una (mancata) fotografia.
PRIMO TENTATIVO.
"Io son come un serpente
ogni anno cambio pelle.
La mia pelle non la butto
ma con essa faccio tutto.
Quel che ho fatto di recente
già da tempo mi repelle."
Pino Pascali, "Lo spettatore", poesia scritta in occasione della mostra personale alla Galleria L'Attico, Roma, 1966.
Vi ricordiamo che potete trovare le opere grafiche e fotografiche di Pino Pascali, nonchè l'artista visto attraverso gli occhi dei fotografi, Abate, Catalano, Colitti e Mulas, nella mostra "Pino Pascali. Disegnare una fotografia", visitabile fino al 14 settembre 2024.
Foto di Marcello Colitti, "Pino Pascali nel suo studio", Roma, 1968. Courtesy Archivio fotografico famiglia Colitti. Tutti i diritti riservati.
L’esigenza di esprimerci attraverso più forme è per noi un potente veicolo di condivisione. La nuova immagine della galleria rappresenta a pieno la nostra identità, tanto solida quanto - in un certo senso - liquida e variabile.
Progetto e mostre su frittelliarte.it
Identity design: Massimo Ippolito .ppt
Nel 1967 Pascali lavora a "I Killers", ambientandoli in città dallo skyline americano e sognando di visitare New York e gli USA e di esporvi.
Mentre riceve l’invito per la Biennale di Venezia del ’68, la Galleria Jolas gli prospetta l’avverarsi di questo sogno, ovvero l’esposizione di una sua personale nella sede di New York, subito dopo la Biennale.
Purtroppo l'incidente e la scomparsa nel settembre di quello stesso anno, videro infranto il suo grande sogno, sebbene la mostra venne realizzata ugualmente nel 1969.
Nelle immagini:
1. installation view, Frittelli arte contemporanea, Firenze, esposizione collaterale alla mostra "Pino Pascali. Disegnare una fotografia" a cura di Roberto Lacarbonara (fino al 14 settembre 2024);
2. "New York", 1967, tecnica mista su cartoncino, 25 x 68,2 cm;
3. "New York", 1967, tecnica mista su cartoncino, 28 x 89,6 cm;
4. "Scenografia Killers", 1966, collage su cartoncino, 33 x 99 cm.
Il linguaggio delle mani.
Per Ketty La Rocca le mani non solo sono, oltre il viso, la parte più comunicativa del corpo umano, capaci di esprimere sentimenti ed affetti o di proteggerci, ma sono al contempo strumenti potenti del "fare", sempre “all'avanguardia” sul resto del corpo, pronte a scattare per creare il primo contatto.
Molteplici sono le sfumature di significato dell'impronta della mano sinistra di Pino Pascali: il potere della mano, del fare, del fare artistico, l'energia e la forza dell'arte, lo sperimentare nel "gioco" dell'arte.
Alighiero Boetti ci conduce con la sua gestualità ad una riflessione esistenziale: il pieno e il vuoto, il tutto e il niente, l'espressione del potenziale dell'umanità.
Venite a scoprire nelle nostre Stanze le opere "Le mie parole" (prima metà anni '70) di Ketty La Rocca, "San Bernardino" (1978) di Alighiero Boetti, "Impronta della mano sinistra" (1963) di Pino Pascali, di cui potete vedere qualche dettaglio più ravvicinato nelle immagini.
Siamo lieti di segnalarvi che da domani 19 luglio fino al 3 novembre 2024 sarà in esposizione presso Villa d'Este a Tivoli la mostra "Cari agli dèi: l'età giovane e la rivoluzione nelle arti", che rende omaggio ai grandi artisti venuti a mancare in giovane età.
Organizzata dall’Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d’Este – VILLÆ e curata da Andrea Bruciati Direttore dell’Istituto, l’esposizione estende la sua riflessione a tutti i campi dell’arte, dalla pittura alla musica, dalla poesia al cinema alla fotografia, indagando quelle figure che in pochissimi anni hanno rivoluzionato i segni del mondo loro contemporaneo attraverso la loro arte.
Frittelli arte contemporanea ha contribuito con il prestito di un nucleo di opere di Pino Pascali.
Nelle immagini:
- "Macchia", 1963, tempera su cartoncino, 25 x 34,5 cm;
- "Studio di personaggio (per Massimo Saraceni)", 1962, inchiostro di china su cartoncino incollato su cartoncino nero, 26,5 x 23,2 cm;
- "Macchia", 1963, tempera murale su acetato e cartoncino, 25 x 35 cm;
- "Velocipedista", 1963, gouache su carta incollata su cartoncino nero, 23 x 28 cm;
- "Samurai a cavallo", 1964, grafite su carta, 22 x 28 cm;
- "Venditrice di caffè", 1963, bitume, inchiostro per timbri, pastello su cartoncino, 34 x 24 cm.
Anche l'opera "Nadir" (1966) di Corrado Cagli è fra i capolavori presenti nell'esposizione del Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti, Firenze, che ha riaperto dopo oltre quattro anni con un nuovo allestimento, a cura di Vanessa Gavioli, che mette appunto in dialogo i preziosi tessuti con una serie di dipinti delle Gallerie degli Uffizi.
La composizione astratta di Cagli è stata infatti ispirazione e oggetto di studio per i costumi del poema "Jeux" di Claude Debussy, rappresentato al Teatro dell'Opera di Roma nel 1967.
Accanto all'opera il completo da sera Kaleidoscope realizzato da Ken Scott (1977) su pattern di Susan Nevelson e completo Pull-together di Ottavio e Rosita Missoni (1973).
Foto di Leonardo Salvini
Vi segnaliamo domani 18 luglio, alle ore 18:00, presso la Kunsthalle di Amburgo, la visita guidata con l’artista Georges Adèagbo ed i curatori Corinne Diserens, Brigitte Kölle e Stephan Köhler all’esposizione “Georges Adèagbo. Una nuova opera per la Hamburger Kunsthalle”.
Il museo presenta infatti per la prima volta un’opera site-specific dell’artista intitolata “L’oeuvre d’art de Aby Warburg et les oeuvres d’art des artistes”, che è anche un omaggio allo storico dell’arte Aby Warburg.
https://www.hamburger-kunsthalle.de/en/georges-adeagbo-3
La nostra straordinaria e irriverente Tomaso Binga ad Artissima Fair 2019 con le performance "Il confessore elettronico" e "La moglie del cardinale", in collaborazione con Franco Curletto, hairstylist di rinomata fama, che aveva curato con il suo team l’hair concept.
Nelle immagini anche l'opera "Il confessore elettronico" del 1992 da cui nasce la performance.
Foto delle performance © Perottino-Piva-Bottallo-Peirone / Artissima 2019
Uno studio che sembra quasi voler creare un contatto con chi guarda, un invito a sovrapporre la propria mano con la sua. "Impronta della mano sinistra di Pino Pascali", 1963.
Trovate anche quest'opera nell'esposizione delle nostre Stanze, che accompagna la mostra "Pino Pascali. Disegnare una fotografia" visitabile fino al 14 settembre 2024.
"Ho imparato l'attesa, che non è immobilismo ma capire quando è il momento di scattare" Aurelio Amendola
Nel segnalarvi il bell'articolo di Antonio Gnoli su La Repubblica dedicato ad Aurelio Amendola che è uscito domenica 14 luglio, facciamo un tuffo nel passato, al 2008, quando abbiamo realizzato nella nostra galleria la sua mostra "Michelangelo/Burri. "Colpa è di chi m'ha destinato al foco"".
Un Amendola che da una parte interroga Michelangelo, attende risposte, si pone in una condizione di ascolto e non di appropriazione, scoprendo “il tempo sacro della riflessione e dell'ascolto”; dall'altra, rincorre la gestualità di Burri, indagando ed assecondando la volontà dell'artista in una organicità e sequenzialità inaspettatamente cinematografica.
Nelle immagini:
1. Aurelio Amendola durante l'allestimento della mostra presso Frittelli arte contemporanea, Firenze, 2008
2 Aurelio Amendola con la figlia Francesca durante l'allestimento della mostra presso Frittelli arte contemporanea, Firenze, 2008
3. Aurelio Amendola, "La tomba del Duca Giuliano de' Medici, Cappelle Medicee, Firenze 1992", stampa in b/n , 40x50 cm
4. Aurelio Amendola, "Combustione, Alberto Burri, Città di Castello 1977", stampa colore, 50x50 cm
MEMORIES FROM THE ARCHIVES. "Nanni Balestrini. Fuori tutto", 2014.
Quasi esattamente 10 anni fa (ottobre 2024) insieme a Nanni Balestrini studiavamo come esporre le sue opere appartenenti alle serie "I maestri del colore", omaggio-dialogo con le icone della storia dell'arte riprodotte nella famosa collana di Fratelli Fabbri editori, e "Neri", una nuova riflessione sul concetto di “distruzione” in cui macchie nere invadono lo spazio costruito dalle parole.
Pino Pascali e le variazioni sul tema de "I Postero's".
I dettagli di uno dei personaggi a lungo studiati e disegnati dall'artista che fanno parte della mostra "Pino Pascali. Disegnare una fotografia", visitabile fino al 14 settembre 2024. Venite in galleria a scoprire a quali opere appartengono!
Frittelli arte contemporanea
via Val di Marina 15, Firenze
dal lunedì al venerdì 10 - 13 | 15 - 18
weekend e festivi su appuntamento
tel. 055 410153 | mail: [email protected]
Happy to announce our participation in Artissima Fair 2024 with a project dedicated to the national and international artistic path of the Visual Poetry.
See you in Turin!
1 - 3 November 2024
https://www.artissima.art
Tutta la creatività e l'ironia di Pascali nello studio in forma di storyboard per la sigla di "Intermezzo", il programma pubblicitario serale del Secondo Canale Rai.
Nelle immagini l'opera "Storyboard "Postero's"" (s.d., china e grafite su cartoncino, 2 elementi, 27 x 22 cm cad.) in esposizione nella mostra "Pino Pascali. Disegnare una fotografia" visitabile fino al 14 settembre.
Installation view della mostra dettaglio da foto di Agostino Osio - Alto//Piano Studio.
La Poesia Visiva in viaggio.
Nel 1965, Lucia Marcucci, Antonio Bueno e Lamberto Pignotti vengono ritratti da Eugenio Miccini durante il viaggio a Napoli in occasione di un intervento alla Galleria Guida, a cui partecipavano insieme anche ad altri poeti visivi come Achille Bonito Oliva, Emilio Isgrò, Giovan Battista Nazzaro, Luciano Ori, Felice Piemontese, Antonino Russo.
E' in questo viaggio che nascono le foto che compongono l'opera "Pin-up (Essa Extra, La ragazza squillo, La regina di Saba), 1965-2016.
MEMORIES FROM THE ARCHIVE. Lucio Pozzi durante una performance del 2007 in galleria e gli allestimenti della mostra "Endless" (2010) con Pier Luigi Tazzi, Carlo e Simone Frittelli.
“Non conosco esattamente le finalità della mia arte. La faccio così, esistenzialmente, tanto per esserci" Lucio Pozzi
Invece di scrivere manifesti Lucio Pozzi ha usato l’Arte Concettuale come punto di partenza per mettere in discussione i presupposti dell’arte e andare in cerca dell’intensità e dell’ispirazione in una struttura di continuo avvicendamento di esperienze artistiche differenziate. Pensa che la coerenza di stile e significato non dipendano dalle formule ma si rivelino senza calcoli preliminari nella pratica dell’artista.
Foto della performance di Agostino Osio - Alto//Piano Studio.
Clicca qui per richiedere la tua inserzione sponsorizzata.
Video (vedi tutte)
Digitare
Contatta il museo
Telefono
Sito Web
Indirizzo
Via Val Di Marina, 15
Florence
50127
Orario di apertura
Lunedì | 10:00 - 13:00 |
15:00 - 18:00 | |
Martedì | 10:00 - 13:00 |
15:00 - 18:00 | |
Mercoledì | 10:00 - 13:00 |
15:00 - 18:00 | |
Giovedì | 10:00 - 13:00 |
15:00 - 18:00 | |
Venerdì | 10:00 - 13:00 |
15:00 - 18:00 |
Piazza Taddeo Gaddi 2/R
Florence, 50143
FirenzeArt Gallery - Vendita opere di arte contemporanea
Via Della Mosca, 5r
Florence, 50122
The Contemporary Art Gallery Mentana in Florence has been operating for more than forty years with the aim of presenting the work of emerging contemporary italian and international...
Via De' Ginori 51r
Florence, 50123
Nel cuore di Firenze le migliori cornici dal 1955.
Via Della Fornace 41
Florence, 50125
Rifugio Digitale è un luogo di rinascita dove la tecnologia incontra l'arte e la creatività. Mostra in corso 🔍 "BIRTHMARK" di Isa Rus
Florence, 50100
Digital Art Gallery dove Artisti provenienti da ogni luogo promuovono le proprie opere. L'Arte accessibile a tutte le tasche.
Florence
Sulleradici studio è una dimensione di ricerca e di sperimentazione artistica. Un progetto nato e rivolto alla pluralità, alla valorizzazione del lavoro collettivo e delle possibi...
Via Del Porcellana 63r
Florence, 50123
Galleria d'arte non convenzionale, creata da un artista. Opere d'arte ovunque, che si possono acquistare. Si possono bere drink d'autore ispirati all'arte con un sottofondo di musi...
Piazza Dei Giudici, 1
Florence, 50122
Piazza dei Giudici, 1 50122 Firenze FI 055 24402643 [email protected] "Senza arte, la crudezza della realtà renderebbe il mondo insopportabile." (George Bernard Sh...