La navicella Dell'ingegno

Ελπίδα (Elpida) in greco significa "speranza" il mio peschereccio si chiama cosi, é fatto di carta pesta decorato con pezzi di riciclo e ci sono: l'ancora, le reti, la cima, i salvagenti e la vela. Un oggetto puramente decorativo, inusuale per me che cerco sempre di realizzare oggetti che hanno una funzione pratica, ogni tanto c'è bisogno anche del "niente" che accarezza lo spirito e fa divertire il cervello😊

Per realizzare questo porta posate ho usato un vecchio tagliere, 4 barottoli di latta, una base in legno, un po' di juta per la parte tagliente del bordo del barattolo, della corda per le rifiniture e delle strisce di cuoio per le etichette. I barattoli sono ancorati alla base e son stati dipinti sia dentro che fuori. Pratico e comodo da portare in tavola all'occorrenza oppure da tenere sul piano di lavoro.

Da due comodini della nonna a un comodino in stile industrial. Ecco come ho fatto: ho eliminato fregi e modanature dai vecchi comodini, poi la sega circolare ed io abbiamo prelevato la sezione di un cassetto da uno dei comodini e, rimasta sola😅, l'ho ancorata ai 3 cassetti del comodino originale trasformandolo in una struttura a 4 cassetti, poi la sega circolare è tornata per tagliare il piano in legno. Ho stuccato, levigato e preparato la struttura ed infine ho decorato un cassetto con lamiera e bullette, listelli di legno un altro e vernice gli altri due creando due diversi disegni geometrici. Ho aggiunto maniglie in cuoio e targhette. Ho chiuso il lavoro con una mano di cera antracite. Questo è il mio comodino ho fatto tutta sta fatica perché i cassetti son campienti e funzionano alla perfezione e poi perché lo volevo proprio cosi😅

Inizialmente era a tre piani, ma la commissione ambientale mi ha bocciato il progetto😅 alla fine ho ridotto a due piani quest'alzata tutta riciclata che mi piace davvero tanto. Materiali usati:scatole di latta dei biscotti al b***o, la gamba di un vecchio tavolino, carta di giornale e carta da pacchi, fondo delle torte per gli interni, rondelle, boccole ed autofilettanti, tondi di legno per i piedini, finitura trasparente e cera.

Per questo attaccapanni ho usato una tavola di legno sulla quale ho realizzato un washing in bianco che ho rifinito con cera antracite, dei ritagli di giornale con "belle parole", delle cornici in disuso che ho carteggiato e dipinto di nero ed infine, i ganci che ho appositamente arrugginito.

Lui è stato com me pochissimo, appena l'ho messo in vetrina una ragazza l'ha comprato. Non ho nemmeno fatto in tempo a dargli un nome😅 un recupero di successo, non ho la foto di com'era prima purtroppo. Credo sia valsa la pena arrotondare gli angoli del supporto di legno per armonizzare tutto l'insieme.

Una bellissima iniziativa alla quale ho partecipato con piacere nonostante la mia ritrosia nel mostrarmi. Fa impressione vedere la tua gigantografia quando esci di casa. 😅

Genova, i visi della gente di via del Campo contro la guerra Da ieri e per un mese nella strada esibite 41 gigantografie di commercianti e abitanti, e fra poche settimane, il 25 maggio, ci sarà la cena condivisa da record con circa 3 mila commensali

Un orologio da parete realizzato con i tappi delle bottiglie di birra, ho sperimentato e al posto della colata di resina (avevo paura che lo spessore finale sarebbe stato troppo alto) come finitura ho usato lo stucco che ho colorato di nero.

Ed ecco il mio contenitore per bagnoschiuma, shampoo, balsamo, gu**to di crine, etc. Come base ho usato le gambe di legno di un vecchio asse da stiro che ho trattato con un prodotto impermeabile, i cestelli in ferro sono il risultato della modifica di vecchi porta cd ikea che non arrugginiscono. Anche questa volta un pezzo tutto riciclato🎉

Un vecchio rastrello vissuto può diventare un porta bicchieri da vino solido ed originale. Ovviamente ci stanno più flute che ballon, per dare un'idea ho usato dei brutti bicchieri di plastica😬 Ho già pronto un rastrello più grande pero'😅 se volete toccarlo e vederlo da vicino venite a trovarmi in negozio.

Riciclo di due vecchie teglie in alluminio che si son trasformate in un'alzata che può contenere spezie, piante, oggetti che avete in bagno, cio' che volete. Per la parte centrale ho usato la gamba di un tavolino.

Questo è uno di quei casi in cui non serve aggiungere altro. Vado a ricaricarmi e a raccogliere nuove idee. Buona Pasqua amici🥳

Da vecchia pentola a porta piante. Le pentole in disuso sono perfette per contenere i vasi delle piante, non buttatele si prestano a diverse reinterpretazioni, ne vedrete prestoe un altro modo di riutilizzo. In questo caso ho dipinto sia l'esterno che l'interno della pentola ed ho ricoperto la parte esterna con i bastoncini collezionati negli anni, ai ristoranti cinesi chiedo sempre forchetta e coltello😅si lo so, tolgo la poesia e il fascino al cibo orientale ma a tavola bisogna mangiare sereni. L'etichetta ha la base in legno e il disegno é fatto a mano.

Vi presento Fiona, interamente realizzata con pezzi di recupero per la nostra casa (che procede coi tempi della Salerno Reggio Calabria)😂. Il piano era la porta di uno sgabuzzino che abbiamo smantellato durante i lavori (una porta bianca in pratica). Ho tappezzato con carta di giornale e successivamente decorato, volevo qualcosa di colorato ma in stile industriale per fare in modo che s'integrasse al meglio col resto dell'openspace. Le gambe le ho ricavate dagli estremi di due portoncini in legno che sto usando per un altro progetto. Le rotelle rosse sono un bel tocco (a mio modesto parere): oltre a rendere agile lo spostamento quando abbiamo ospiti, stanno molto bene. I numeri sono la nostra data di matrimonio cosi non me la dimentico😂😂😂 e le sigle in lettere indicano le città di provenienza magari un giorno dovessimo essere colti a sorpresa dalla demenza senile😅. Sono contenta del risultato, il piano è proprio come lo volevo. 😍

Riciclo di una latta di pomodori, quelle che usano i ristoranti in formato maxi. La parte esterna è stata ricoperta in cartapesta, dipinta e poi decorata con uno stencil. Internamente è solo dipinta.

Da due comodini è nato Remi. Ho eliminato gli sportelli e lo schienale dei comodini e li ho uniti facendo combaciare i due fondi, ho tagliato le lunghe gambe e dipinto la struttura con un bel colore antracite. Ho ricavato il piano facendo un patchwork con del legno di recupero a cui ho dato colorazioni diverse. Ho costruito il cassettone che è unico e lo si può aprire da entrambi i lati, anche le maniglie sono autoprodotte😅 infine una bella mano di cera per chiudere il lavoro. Io son soddisfatta di questo recupero: da oggetti inutili destinati alla discarica ad oggetto utile e azzardo, un bel pezzo d'arredo. Amo il mio lavoro 🥰 riciclate gente, riciclate😍

Due attaccapanni: il primo viene dalla campagna e ricorda un po quelli che c'erano nelle scuole tanti anni fa, per lui nuovo look con un trattamento ramato che dona alla parte metallica un effetto ossidato. Il secondo è un'ikeahack la base era il poggiapiedi di uno sgabello non proprio stabile, da ora in poi non farà più cadere nessuno. 😂 Nuovo look in black and white.

Per questa cuccia ho usato un vecchio catino, ho dipinto l'interno in modo che all'occorrenza possa essere pulito facilmente, il cuscino è sfoderabile ed è decorato a mano, può andare in lavatrice.

Giuditta la lampada in cartapesta è finita. Esterno grezzo con un vezzo dato dai bastoncini con terminale a palla e decorazione forata ad ondine. L'interno è fatto con foglia oro e rame che dona un effetto molto caldo alla luce.

L'anta con specchio di un vecchio armadio si è trasformata in un complemento d'arredo decorativo. Lo specchio era davvero molto rovinato cosi, per allungargli la vita, l'ho coperto con un tranfer.
L'ho battezzato Lord you 😅

Attaccapanni realizzati con materiali di riciclo per diversi stili d'arredo: dei vecchi piedi di un armadio si son trasformati in pomelli, i ponticelli in legno dei giochi di mia nipote ora si prestano magnificamente ad accogliere cappotti, giacche o ciò che si vuole ed infine il fondo di una macchina da cucire usato come base per un attaccapani a due. Son pronti per essere ammirati dal vivo, se volete toccarli e maneggiarli, venite a trovarmi in via del campo 52r a Genova.

Due vecchi filtri del rubinetto per i fari, diversi bottoni automatici per la decorazione laterale e per lo sportello, un gancio per reggiseno per la maniglia della porta, 4 rondelle per i cerchioni, un filtro del caffè per il radiatore, una maniglia di plastica per il paraurti anteriore ed infine, a sorreggere il paraurti posteriore, due appendini per quadri. Lo scuolabus è il primo salvadanaio che non ha un tema animale, mi sono divertita a convertire la destinazione d'uso di oggetti salvandoli dalla pattumiera.

Lui è Gustavo un attaccapani per la famiglia dove ciascuno ha il suo spazio dedicato. Ho dipinto il legno con una miscela invecchiante auto prodotta e protetto con cera.

I gemelli diversi😅Pescetti salvadanaio in cartapesta.

Le ultime due creazioni di quest'anno sempre con il nome in latino la lu**ca e l'elefante sono stati prenotati ma il resto dello zoo è ancora disponibile anche se uno dei gatti ci ha lasciato.