L'Apprendista

17 Febbraio 1600

21/09/2024

La leggenda narra che la ninfa Clizia fosse perdutamente innamorata di Apollo: ogni giorno che Apollo passava nel cielo trasportando il sole, Clizia lo guardava e lo seguiva con lo sguardo. Apollo tuttavia non era innamorato di lei e dopo nove giorni la trasformò in un girasole.

Il Girasole quindi è il fiore che rappresenta l Amore non corrisposto?

Clizia, Evelyn De Morgan, circa 1887

09/07/2024

Come si può sopravvivere al dolore di una perdita importante? Al dolore della morte?

La risposta è semplice, è nel cuore di chiunque ci sia passato.
Non si può.
Inoltre, non solo non è possibile superare il dolore della morte, di una persona cara, ma anche le parole che confortevolmente amici e parenti ti offono, servono a poco.

Non c'è proprio nulla di buono da dire a chi sta passando questa. esperienza. E anche se qualcosa di buono si potrebbe dire, dall altra parte non credo si sia molto disposti ad ascoltare.
""Andrà tutto bene "" è meglio evitarlo.

E quindi che si fa'?

L unica cosa sensata che si può Fare, secondo la mia visione, è aiutare le persone che subiscono un lutto, standole accanto in silenzio condividendone il dolore.

Il dolore è personale ed è figlio dell esperienza vissuta fra quelle persone. Il dolore deve essere provato, vissuto e assorbito.
Il dolore che è paragonabile ad una ferita molto profonda, ha bisogno del tempo.

Tempo per essere fatto nostro, capito, osservato, fino a quando diverrà una cicatrice. Come un tatuaggio indelebile di fisserà sul nostro cuore e solo a quel punto abbiamo la possibilità di andare avanti con
l' aiuto del tempo.

Il tempo non cancella la cicatrice anzi, ad intervalli ripetuti farà si che essa torni a bruciare.

Il tempo creerà quella che per il nostro cervello , per fortuna, sarà una abitudine. L 'abitudine all assenza che non è l' abitudine al dolore. È una forma di difesa altrimenti impazziremmo.

Il Dottor Morelli in una intervista, dice: "Se vi fa sentire bene preparare la cena per il vostro defunto. Fatelo "

D'altronde anche Sant'Agostino diceva... "Prega, sorridi, pensami!"
e ancora:
"La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto." In definitiva dice sarò sempre con te, sarò sempre nel tuo presente.

Le abitudini, a volte sono la nostra ancora. Viviamo costantemente nel passato e fare di quel passato una abitudine, in alcuni casi, come questo, è la nostra salvezza.

Quella consapevole abitudine che nel suo nome, ci aiuta a continuare nel presente , ad avere un occhio puntato a domani.

Conoscere i percorsi della nostra mente può aiutarci a soffrire meno?
No. Può aiutarci a capire come possiamo gestire quella sofferenza.

02/07/2024

Si dice che l' Io infinito , si impossessi dall'artista e in una lotta fra l uomo e Il Dio, il risultato è una Rivelazione non rivelata dell'infinito che timido si presenta e si nasconde nell'opera d'arte .

30/06/2024

Ci pre-occupiamo di soddisfare tutte le richieste del mondo come se al mondo importasse qualcosa delle nostre di richieste.

20/06/2024

Il "Cogito ergo sum " Cartesiano nasconde delle verità "scolastiche" già affermate da Agostino d'Ippona.
Pertanto la famosa frase non è una sua creaturale esperienza, ma una reminiscenza culturale che ancora una volta vede il periodo scolastico,trampolino di lancio delle più proficue scoperte Medioevali.
Una su tutte la nascita delle università.

11/05/2024

Schopenhauer avrebbe preso volentieri "il ciarlatano di Hegel" , come amava definirlo, per portarlo in un ospedale a fargli assaporare la sofferenza soggettiva a cui è sottoposto l'uomo e avrebbe chiesto, altrettanto volentieri, al suo "Io Infinito" di spiegare la medesima sofferenza ai soggetti che la stanno sperimentando. Dicendo loro che il loro dolore è necessario per una vita migliore.

08/04/2024

+ = ?

La mia prospettiva riflette una visione cupa e disillusa dell'attuale stato delle cose. Tuttavia, è importante ricordare che la storia è costellata di cambiamenti epocali e che, anche di fronte alle sfide più ardue, l'umanità ha dimostrato resilienza e capacità di adattamento.

Come sottolineò Marx, le tensioni sociali e le contraddizioni economiche sono motori fondamentali del cambiamento. Tuttavia, è nella nostra capacità di comprendere e trasformare queste forze che risiede la speranza per un futuro più equo e inclusivo.

Le guerre mondiali rappresentano il culmine dell'irrazionalità umana, ma anche il loro orrore può fungere da catalizzatore per una profonda riflessione sulla natura dell'uomo e sulla necessità di costruire sistemi più pacifici e cooperativi.

Il potere economico del denaro, se lasciato incontrastato, rischia di consolidare disuguaglianze sempre più profonde. Tuttavia, è possibile immaginare una società in cui il valore non sia misurato esclusivamente in termini monetari, ma anche in termini di benessere umano, giustizia sociale e sostenibilità ambientale.

La dittatura dei pochi eletti è una prospettiva spaventosa, ma è anche una sfida alla nostra concezione di democrazia e partecipazione. È compito di ognuno di noi difendere i principi di libertà e uguaglianza, combattendo per un sistema in cui il potere sia veramente distribuito tra tutti i cittadini.

In definitiva, la mia visione pessimistica può essere vista come un richiamo all'azione, un invito a esplorare nuove possibilità e a impegnarsi per un mondo più giusto e solidale fintanto che siamo in tempo. Che sia attraverso la lotta politica, l'attivismo sociale o la riflessione filosofica, è nella nostra capacità di agire che risiede la speranza per un futuro migliore.

16/03/2024

Viviamo in un mondo difficile dove l'urgenza ha preso il sopravvento sull'importanza e
dove la ragione ha messo a tacere il cuore.

29/02/2024

Provate a dirmi che non volete Sapere come va a finire?

27/02/2024

“Sònja! Sònja!” si udì dire di nuovo alla prima voce. “Ma com’è possibile dormire! Guarda che meraviglia! Ah, che meraviglia! Su, svegliati, Sònja,” disse lei con le lacrime che le tremavano nella voce: “Una notte stupenda come questa non si è mai vista”. Sònja mormorò a malincuore qualcosa: “No, guarda che luna! Ah, che meraviglia! Su, vieni qui. Mia cara, anima mia, vieni qui. Non vedi?”.

27/02/2024

La saggezza indiana prescrive di vedere in chiunque ci stia accanto un figlio, o un padre, dei fratelli e delle sorelle, e in genere delle persone care; non però nel senso astratto di una fratellanza generica, ma in un senso concreto: credere che quella data persona è veramente uno di coloro che ami. Sento fortemente l’importanza di questa saggezza. A dire il vero, non posso (e non voglio) estendere ciò proprio a tutti, ma nei confronti di molti mi viene da pensare che qualcuno dei miei cari potrebbe trovarsi nelle stesse condizioni di quella persona incontrata nel cammino della vita, e cerco allora di fare qualcosa per lei. Naturalmente la cosa passa inosservata, e gli altri non pensano ai motivi del mio comportamento; tanto meglio, dato che non lo si fa per essere capiti. Detesto la filantropia e il protezionismo che umiliano la persona, sia quella che dà, sia quella che riceve, in nome di un astratto concetto del dovere. Ma qui si tratta di un moto spontaneo in un momento preciso verso una persona precisa.

26/02/2024

Testamento:
Vi prego, miei cari, quando mi seppellirete, di fare la comunione in quello stesso giorno o, se questo proprio non dovesse essere possibile, nei giorni immediatamente successivi.
E in generale vi prego di comunicarvi spesso dopo la mia morte.
Non rattristatevi e non soffrite per me, se potete. Se sarete lieti e forti, con ciò mi darete la pace. Io sarò sempre con voi in spirito e, se il Signore me lo concederà, verrò spesso da voi e vi guarderò.
Voi però confidate sempre nel Signore e nella sua Purissima Madre, e non rattristatevi.
La cosa più importante che vi chiedo è di ricordarvi del Signore, e di vivere al suo cospetto. Con ciò è detto tutto ciò che voglio dirvi, il resto non sono che dettagli o cose secondarie, ma questo non dimenticatelo mai.
Non dimenticate la vostra stirpe, il vostro passato, studiate quanto riguarda i vostri nonni e antenati, adoperatevi a rafforzarne la memoria.

Testamento Pavel Florenskij
Una splendida mente in un cuore grande. Ispirato dallo Spirito Santo
Ucciso dal regime Sovietico

Tratto da:
Non Dimenticatemi. Lettere dal Gulag.

25/02/2024

Così l’umanità si è immersa nell’illusionismo, nella perdita del contatto con il mondo e nel vuoto, il che inevitabilmente ha portato alla noia, allo sconforto, allo scetticismo corrodente, alla mancanza del buon senso. Uno schema, in quanto schema, per se stesso, se non è controllato dalla viva percezione del mondo, non può neanche essere seriamente valutato: qualunque schema può essere bello, cioè strutturato bene in se stesso. Ma la visione del mondo non è il gioco degli scacchi, non è costruire schemi a vuoto, senza avere il sostegno dell’esperienza e senza tendere risolutamente alla vita. Per quanto ingegnosamente possa essere strutturato in se stesso, senza queste basi e senza questo scopo ogni schema è privo di valore. Ecco perché credo che sia assolutamente necessario accumulare da giovani una concreta percezione del mondo, e darle forma solo a un’età più matura.

Pavel Florenskij

25/02/2024

[...]La neve in parte si è sciolta, tutti si preparano ai lavori primaverili, mentre quelli con le alghe sono già cominciati. Il gelo è finito, a volte soltanto ci sono delle gelate notturne, e la terra si righiaccia.
Del resto, qui alle Solovki non c’è né inverno autentico, né estate autentica.

Adesso, durante la giornata, all’aperto fa poco più freddo che d’estate, e d’estate, in giugno può ancora nevicare e ghiacciare. Si direbbe che quella di qui non sia la natura, ma una specie di serra, col clima temperato durante tutto l’anno.

Presso le mura del Cremlino ho osservato dei germogli rossi che spuntano dalla terra. Con l’arrivo della primavera, anche tu devi riprenderti e riacquistare colore, come la terra e i germogli, per poi diventare forte e robusta quest’estate.

Non è male anche apprendere le leggende e i racconti sulle varie piante, e questo puoi chiederlo alla mamma.

Bacio con affetto la mia cara bambina. Un altro bacio. Sii sana e felice, non dimenticare il papà.

Pavel A. Florenskij
Non Dimenticatemi
Lettere dal Gulag

25/02/2024

La verità è una e una sola.
Ella non esiste.
La verità è un'ipotesi.

23/02/2024

"Hai mai pensato al significato del linguaggio poetico? Certamente, questo significato è molteplice, ma ora vorrei sottolinearne un solo tratto: il suo carattere condensato. Il linguaggio poetico è diverse volte più conciso dell’esposizione non in versi dello stesso tema. Il poeta è costretto ad essere avaro di le; come diceva Goethe, si deve scrivere in modo che «le parole no strette e i pensieri liberi». Ma che cosa significa questo? Il non può dire molte parole, laddove il prosaico ne direbbe una tità enorme, ed è quindi obbligato a concentrare il più essenziale ciò che vorrebbe dire in poche parole; deve cioè gettar via tutto che è secondario e concentrare ciò che è caratteristico. Ma poiché concentrazione percorre il cammino dell’immagine visiva e non concetto astratto, l’immagine nel linguaggio poetico non può che ventare tipo, idea, simbolo, al contrario della fotografia, così tante per la prosa, e del concetto proprio della comprensione ta. Il linguaggio dei versi è poetico per la sua stessa natura. Vi sono anche altre cause del suo carattere poetico, cause di ne fonetico, ma ora non ne parlerò. Voglio solo sottolineare che stessa difficoltà del linguaggio dei versi a indirizzare la sintesi so la poesia. Questa difficoltà generale si rafforza, poi, in alcuni neri specifici del linguaggio in versi. Una forma difficile (il sonetto, la terzina, l’ottava, ecc.) comporta l’innalzamento dello sforzo tivo e funge da diga che fa aumentare il livello dell’acqua, l’energia; e la creazione, anziché scorrere facilmente percorrendo via più comoda e dare un prodotto abbondante, ma flaccido quattro soldi, si condensa, opera con una grande potenzialità duce delle opere di tutto peso. Ciò, se riesce ad elevarsi fino alla riera, mentre, se non è abbastanza forte, non arriva a liberarsi. quest’innalzamento del potenziale artistico è il gran significato le forme difficili, delle quali spesso (a torto) si pensa che non che delle convenzioni che impediscono la libera manifestazione gli sforzi creativi. Se si vuole, esse, effettivamente, disturbano; se l’impeto non incontra alcuna resistenza, esso non crea niente, al posto del Niagara viene fuori solo una pozzanghera stagnante.
Ti bacio affettuosamente, cara Olen’. Ancora un bacio."

Pavel Florenskij Non dimenticatemi
Lettere dal Gulag

23/02/2024

Cara Annulja.
Ecco dove mi hanno portato queste vecchie romanze, al dolore e alla sofferenza. I tempi cambiano: case e strade vengono costruite, distrutte e nuovamente ricostruite, le mode passano, ne appaiono di nuove, c’è il telefono, il tram, la metropolitana e il filobus; ma le sofferenze rimangono sempre le stesse, c’erano, ci sono e ci saranno, e il progresso tecnico e le comodità non ci potranno aiutare ad affrontarle. Perciò bisogna essere coraggiosi, sempre in attività, e incassare i colpi come degli accessori inevitabili della vita e non come eventualità impreviste.

Pavel Florenskij
Non Dimenticatemi
Lettere dal gulag

23/02/2024

No a tutte le guerre. Con forza, con Umanità. Salviamo i bambini salviamoci.

Apprendista

"...Noi che viviamo in questo carcere, nella cui vita non esistono fatti ma dolore, dobbiamo misurare il tempo con i palpiti della sofferenza, e il ricordo dei momenti amari. Non abbiamo altro a cui pensare. La sofferenza, per quanto ti possa apparire strano, e il nostro modo di esistere, poiché è l'unico modo a nostra disposizione per diventare consapevoli della vita; il ricordo di quanto abbiamo sofferto nel passato ci è necessario come la garanzia, la testimonianza della nostra identità."
O.W

18/02/2024

Cerca di godere di ciò che hai, per non rimpiangere, dopo, che te lo sei lasciato sfuggire.

«La grandezza, nel futuro, Non sostituirà ciò che ci è dato Ora, adesso, giorno per giorno. Soltanto l’ombra illusoria Cresce e diventa più lunga Verso la fine, al tramonto dei nostri giorni. Un germoglio, un bocciolo, un fiore e un frutto: Tutto vive della propria gioia, Ed è bello, fa piacere all’occhio. Non aspettare, quindi, ma gioisci ora».
Ti bacio con affetto, mia cara.

Pavel Florenskij

Lettere dal Gulag

18/02/2024

A volte si sentono delle storie allucinanti, proprio come quelle dei romanzi di Stevenson.1 Eccovene una. Durante l’assedio di Sebastopoli,2 nel Mar Nero affondò una nave inglese, il «Principe Nero», che trasportava dell’oro per pagare le truppe alleate. La nave non fu recuperata. In tempi più recenti, un militare raccolse informazioni sul caso, si trasferì dall’allora Pietroburgo a Sebastopoli ed entrò nei sommozzatori allo scopo di ritrovare il «Principe Nero». Prese un marinaio come aiutante e, trovata la nave, recuperarono l’oro e lo nascosero in una grotta sopra il mare. Giunse il momento di dividere il bottino, ma il cercatore d’oro non voleva dare la sua parte al marinaio, così gli disse che nella nave c’erano ancora dei brillanti, lo fece calare con l’attrezzatura per le immersioni (cioè lo scafandro e tagliò il tubo dell’aria. Il marinaio, naturalmente, morì. Ma a Sebastopoli c’erano dei contrabbandieri greci, che dicevano: «Potrai nasconderti da tutti, ma a noi non sfuggi». Ed effettivamente trovarono il cercatore d’oro, lo uccisero e si presero l’oro. Lo caricarono nella loro feluca e salparono alla volta di Trebisonda. Si levò però una bufera, la feluca affondò e l’oro ritornò così in fondo al mare. Ecco che razza di storia mi hanno raccontato. Quanto ciò sia vero, non sta a me dirlo. (… Mi vengono continuamente in mente Gosja, Miša e gli altri, sento la loro vicinanza. E un ricordo si incatena all’altro: la zia Remso, la zia Liza, Margarita… Pensare ai morti e rappresentarseli in modo straordinariamente vivo è sicuramente un segno dell’età. Ma ancor più, naturalmente, penso a voi. Vorrei tanto che con Nataša si stabilissero rapporti cordiali; ma mi è difficile scriverle, non potendomela neanche immaginare esteriormente. Quando vi scrivo, è come se parlassi con voi. Per questo metto giù di corsa delle frasi a metà, non appena ne ho occasione. (…

Pavel Florenskij
Non Dimenticatemi
Lettere dal Gulag

16/02/2024

Nell’ampio mare devi incominciare! Lì si comincia da ciò che è piccolo E si gode d’ingoiare i piccolissimi; Così si cresce, lenti, a poco a poco, E ci si avvia a più alti compimenti.

GOETHE, Faust II, Atto II, «Baie rocciose nel Mare Egeo», Proteo, v. 8260 e sgg.

14/02/2024

“Era come se qualcosa che era rimasto sospeso sopra di me fosse sparito, e anche se le cose non erano affatto risolte, provai la sensazione che almeno adesso si fosse aperto uno spiraglio verso un posto migliore.”

"Non lasciarmi"
Kazuo ishiguro

11/02/2024

5-6 settembre 1935 - Solovki (… Caro Vasjuška, (…. Tu entri in una nuova tappa della vita.1 Vorrei che tu trovassi in Nataša almeno un quarto di quello che ha rappresentato per me la tua mamma, lungo questi venticinque anni compiutisi ieri. Nella mia mente, questi venticinque anni si raccolgono come in un fuoco, e il passato non sembra più lontano del presente o di ciò che è avvenuto di recente. Anzi, al contrario, il passato è più vivo del recente e tutti questi venticinque anni mi si presentano come un unico quadro con un movimento interno. Il posto più importante in questo quadro è occupato da Vasjuška, che ora vedo neonato in modo così chiaro, come se fosse oggi. Un passo dopo l’altro, un quadro dopo l’altro, trascorre davanti ai miei occhi la tua vita, e quanto è doloroso per me il fatto che i miei impegni e il compimento del dovere (forse inutile non mi permettevano di stare con te a lungo e non mi hanno concesso di insegnarti quello che ti poteva essere utile. Del resto, questa è la cattiva sorte di tutti, o di quasi tutti, i padri: non avere la possibilità di consegnare ai loro figli l’esperienza della vita, specialmente se ci si occupa di studi scientifici. E insieme, è amaro pensare che se fosse possibile ripetere la vita, a partire dall’infanzia, si ripeterebbero anche tutti i suoi lati negativi, perché essi non sono inventati, ma derivano dalla natura delle cose. Non riesco a immaginare che avrei potuto sottrarmi al dovere, anche se penso spesso alle pesanti conseguenze di questo. Un bacio forte a te, caro, che rimani per me sempre il mio piccolo Vasjuška. Vorrei regalarti qualcosa. Se ho ancora qualcosa, prendi tutto ciò che ti piace. (…

Non Dimenticatemi
Lettere dal gulag
Pavel A. Florenskij

11/02/2024

Cara Annulja, (…). 23 luglio Scrivo circondato da ricordi torbidi che mi si agitano nella mente a causa del lungo suono della campana. C’è la nebbia, e secondo l’uso antico, suona ogni tanto la campana (23, 24, 25) per mettere in guardia le navi. Il triste rintocco si diffonde solitario per l’isola nebbiosa e la rende ancora più spettrale. Una luce opaca di perla, anche quando il sole splende timidamente, il cielo argenteo per i vapori dell’acqua, «non il sole, ma un fantasma di sole». Son già tre mesi che non vedo le stelle, la luna l’ho vista solo due volte, pallida e spettrale. Raramente dal mare giunge il fischio di una nave o l’urlo di una sirena. Se si va al lago, si sentono i gridi dei gabbiani che giungono dal Cremlino, a due chilometri di distanza, inquietanti, che non sembrano affatto versi di uccelli, ma un miscuglio di voci strane e agitate. I colori, il paesaggio, tutto qui è spettrale e a volte mi sorprendo a pensare che forse tutto ciò che avviene non è che un sogno.

«Mai si cancellerà l’amore per te dalle tavole del mio cuore e della mia anima, / Mai uscirà dalla memoria questo cipresso ambulante. / Sì fortemente ha preso dimora nel cuore e nell’anima mia l’amore per te, / che non sparirà neanche se io dovessi perdere la testa. / E non lascerà la mia mente distratta il pensiero di te. / Sotto il giogo del destino e dell’afflizione, impostomi dal mondo affannato. / Il cuore può abbandonarmi, ma non lo abbandonerà il fardello della nostalgia di te. / Fin da principio il mio cuore fu legato da un capello del tuo capo. / E fino alla fine non sfuggirà al suo voto».

Ti prego, non tormentarti più di quanto non puoi evitare, e vivi approfittando di tutto ciò che hai nel momento presente.
Ti bacio con affetto, cara Annulja. Cerca di essere più serena e forte. Col pensiero sono sempre con te e con tutti voi. Ti bacio ancora una volta e bacio tutti voi.

Non Dimenticatemi
Lettere dal Gulag
Pavel Florenskij

27/01/2024

la memoria ci appartenga per lungo tempo perché, ho come
l impressione, che il mondo stia dimenticando.

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"Le scoperte scientifiche, anche le più straordinarie, non miglioreranno la condizione dell'uomo se prima questi non avrà fatto un salto di coscienza. Tanto si deve scoprire all'esterno, tanto si deve progredire all'interno. Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarglisi contro."

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