Milanoconcreta
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Via Van Gogh
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milan
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Piazza del Duomo
Piazza del Duomo
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P. Zza del Duomo
Piazza Duomo
Milano Concreta è una voce indipendente sulla Città Milano riparte dalla semplicità, l'essenza e la concretezza di idee che nascono dalla cittadinanza.
Il nostro percorso progettuale di idee e proposte concrete, applicate a 360°alle tematiche amministrative della Città Metropolitana, si basa su un preciso capitolato di lavoro, condiviso da tutti coloro che vorranno seguirlo con importanti contributi, sostegno e diffusione:
• Utilizzo della Democrazia partecipativa
• Rilancio culturale ed economico
• Decentramento e Dialogo con le Municipalità
• Innovazione sostenibile, equa e solidale
A sei anni dalla tragedia del Ponte Morandi non si scorge ancora una luce in fondo al tunnel del processo. Se tutto andrà bene, la sentenza di primo grado per i 59 indagati arriverà nel 2026. Di coloro che hanno tratto il massimo profitto dalle mancate manutenzioni del viadotto, però, non risulta neppure l'ombra in tribunale. Anzi, a questi signori abbiamo pure offerto una generosa liquidazione pagando a peso d'oro le quote di Aspi.
Dopo trent'anni di Unione europea, lo Stato italiano non è neppure in grado di render giustizia alle vittime delle privatizzazioni selvagge e alle loro famiglie. L'unica cosa di cui sono capaci le nostre istituzioni ormai è proporre parole vuote, dense soltanto d'ipocrisia, mentre si procede a passo spedito sulla strada che ha distrutto il viadotto Polcevera e dilaniato il nostro Paese.
IL SINDACO SALA ESCE ALLO SCOPERTO RILASCIANDO DICHIARAZIONI CRITICHE SULLE POCHE VISITE DELLA PREMIER MELONI A MILANO.
Con un'aperta critica alla Premier Meloni, rispetto alla poca attenzione per Milano, derivante dal semplice fatto che non viene in città ( come se questo fosse di per sè, una lesa Maestà e una certezza che anche quando è a Roma non si occupi di Milano), Il Sindaco Sala, suona anche la carica al PD, dando consigli e necessità per un rilancio. D'altra parte, il suo alter ego lo conosciamo, come anche la sua celata ma non tanto, presunzione a divenire il leader di un Partito, a suo dire, moderno, efficiente e capace di riprendersi la leadship di una sx in grave sofferenza. A noi è sufficiente pensare che dopo il 2026, si possa avere una guida della città più vicina ai problemi dei cittadini e più efficace rispetto alle urgenze sul degrado sociale, la sicurezza e gli argomenti riguardanti la crescita della Città nel rispetto di un contesto e non di un idea ad personam.
Sala contro Meloni: “È venuta a Milano solo due volte per fare passerelle” Secondo il primo cittadino di Milano la città ha molto da offrire all'Italia e al governo
CI SIAMO: VOTO O NON VOTO?
Le urne europee attendono i cittadini, cioé noi tutti.Siamo chiamati a votare i nostri preferiti per rappresentarci nel Parlamento Europeo. L'Italia; la Patria, la voce di un' antica e gloriosa storia che ha insegnato al mondo intero, quanto oggi ci viene riproposto in varie declinazioni, talvolta a loro insaputa. Cosi manderemo i soliti oratori, a fare finta di proteggere i nostri interessi Nazionali in cambio di stipendi sostanziosi e una vita agiata. E' il momento del buonismo elettorale, del tutti uniti contro tutti, del "mejo sò io"...Del Partito dei giusti pronti a immolarsi sull'Altare della Patria, spinti dal volere del popolo sovrano.Dai trombati che piangono una sedia dove porre le terga al riparo dai siluri del fuoco amico.Tutto questo ha un senso? Ha senso andare a Bruxelles in un Europa che chiama gli europeisti a rapporto, che declina gli stati membri a comparse prostrate al volere di una NATO e di un Patto Atlantico che ha scelto il nuovo male supremo dopo Bin Laden e che vuole portare le truppe in Ucraina per combatterlo. Siamo ancora più convinti di restare sui temi della nostra Milano e di restare fuori da questo tam tam.
BECCARIA O NON BECCARIA!
Si ripropone la questione del carcere minorile milanese.Scomodo apice del pensare e di un mondo a noi tutti di difficile valutazione. Parlare di minori resta un argomento complesso e spesso mal interpretato se non banalizzato.Un fatto certo e' che ci sono persone che ci lavorano a vari titoli a partire dai poliziotti penitenziari, oggi carnefici per molti, invece per noi, padri di famiglia, lasciati senza strumenti adeguati. Certamente un ragazzetto che delinque va allontanato dalla societá e corretto oltre che punito, o almeno bisogna provarci. Alternative e nuove vie, possono essere cercate ma per ora va mantenuto e potenziato questo strumento di deterrenza certa per chi sbaglia troppo e di relativa sicurezza per i cittadini milanesi, messi a dura prova da una cittá che sembra sotto scacco e che solo lo Stato con i propri strumenti, a partire dalla Polizia, puo' riportare ad una relativa serenitá.
FORZE DELL'ORDINE: A MILANO SERVE UN INVESTIMENTO NEGLI STRUMENTI DI TUTELA DELLA SICUREZZA DEGLI AGENTI.
Un nostro figlio, un agente delle Polizia, è stato colpito gravemente da un individuo che non doveva trovarsi a Lambrate ma nella sua nazione di origine, magari chiuso in carcere, perché colpito da un provvedimento di espulsione più volte non eseguito. In tutti i paesi europei,le Forze dell'Ordine escono con il giubbotto anti aggressione e anti proiettile e altri strumenti di dissuasione efficaci, qui invece, per non dare l'idea di uno stato repressivo, facciamo uscire gli agenti privi di protezioni se non la loro pi***la che non possono usare. La nostra Democrazia attenta ai diritti di tutti e garante, oggi sembra essere un veicolo di permissività eccessiva, di senso di impunità e di poco senso della realtà. Ci auguriamo che questo grave episodio che mina le Istituzioni e colpisce al cuore il sistema di sicurezza, serva per fare un azione di revisione delle regole d'ingaggio delle Forze dell'Ordine e un ammodernamento degli strumenti di sicurezza e dissuasione, in dotazione agli Agenti.
SINDACO E SICUREZZA : LE PERIFERIE RESTANO AI MARGINI CON I MIGRANTI SENZA CONTROLLO E I CITTADINI OSTAGGIO DELLA PAURA.
Annunci di ulteriori forze dell'Ordine, ci hanno fatto pensare che le nostre periferie potessero ritornare ad essere delle periferie accettabili e invece il problema non solo resta ma si aggrava. Le presenze moleste sono aumentate e i cittadini hanno sempre più paura di uscire, soprattutto dal tardo pomeriggio alla sera inoltrata, quando i parchi di periferia, diventano un luogo dove convergere i malesseri di esistenze problematiche e soprattutto senza controllo, nessuna auto della polizia municipale o della Polizia o dei Carabinieri si vede nelle ore dell'imbrunire, cosi tutti senza controlli, disseminati nei vari centri di accoglienza dove trovano accoglienza e ragazzi a gestirli, spesso inadeguati anche solo per l'età che certo non testimonia una solidità che dia un immagine di autorevolezza oltre che una stabile percezione di cosa si debba o non si debba fare. Il risultato è che l'accoglienza resta un vettore di sostentamento per un terzo settore totalmente inadeguato fatto salvo per alcuni che operano con competenza ma è chiaro che non possono coprire la totalità degli spazi in cui bisogerebbe educare oltre che accogliere. Dunque un'accoglienza tipo parcheggio, dove si spera che qualcosa accada, che le cose ri risolvano da sole. Allora centinaia di ragazzotti, per lo più egiziani e marocchini, in parte tunisini o algerini, forti di una contro educazione occidentale ma anche lontani dal nostro concetto del vivere in comunità, chiedono con prepotenza di avere il meglio possibile, senza la minima capacità di comprendere poichè privi di educazione occidentale, assenti delle norme comportamentali che legano una condizione milanese di senso di cittadinanza e rispetto reciproco. Non si parla tanto delle aggressioni criminose, quanto di un atteggiamento di sopraffazione generico, di totale mancanza di rispetto per i luoghi e per i cittadini che li accolgono. I più vivono di se stessi e del gruppo in cui si inseriscono per vagare di qua e di la, alla ricerca di un senso o di qualcosa da fare di poco civile, perché indefiniti, tal volta solo per farsi percepire come i migliori nel gruppo, i più forti. Ombre tali da poter pensare di restare impuniti e in qualche modo superiori alla nostra cultura della tolleranza. Un termine che suona come: fate quello che volete, basta che ci siate tanti da reggere i numeri minimi per mantenere la macchina del terzo settore e in particolare dei centri di accoglienza di proprietà del comune di Milano. La speranza è che qualcuno prenda in mano la situazione una volta per tutte e che l'accoglienza diventi uno spazio in cui questi indefiniti, diventino cittadini europei a partire dall'educazione e dunque dall'acquisire un senso critico come del resto ogni famiglia fa con i propri figli. Certo sono ragazzi, per questo vanno educati prima di dare loro gli spazi civili liberamente dove ipotizzare di costruire un futuro, oggi fatto del nulla per i più. Resta la figura apicale del Sindaco, nonostante non sia il solo, poichè queste sono scelte anche politiche. Sala, è andato a chiamare l'esperto in modo da poter dire di avere fatto il possibile,ammettendo certi problemi e una deriva data per mesi in gestione a un assessore Granelli, totalmente impreparato sull'argomento ma bravo a dire si (non ha colpe se non di non dire che non è il suo mestiere, mentre resta un buon occupante di poltrone importanti). I centri di accoglienza sono una scelta dell'attuale primo cittadino che può decidere di chiderli se inadeguatamente gestiti, e della sua cordata politica fatta di tante anime spesso prive di esperienza delle periferie, questo resta una divergenza tra le diverse realtà della Città, probabilmente troppo lontane anche per un confronto che arrivi a un risultato. Restano i municipi, inascoltati se non sugli argomenti che piacciono al Sindaco. Cosi lla politica si dibatte sui CPR definiti inumani e inaccettabili per una cività espressa quale la nostra si dichiara. Allora l'argomento si sposta, restano i diritti e la pretesa di spazi e trattamenti adeguati alle aspettative, le loro, mentre i doveri non sono in discussione, mentre l'organizzazione generale della città rispetto all'argomento, dimostra di essere incapace e priva delle basi sulle quali stabilire cosa sia un diritto e un dovere per un migrante accolto. Un corto circuito che danneggia i cittadini e il patto sociale che dovrebbe guidare una logimirante classe politica.
UNA GIUNTA CHE SI SGRETOLA A Sx , VERSO IL 2026.
Inchieste, sicurezza da marciapiede, modello Milano fallimentare, mercato immobiliare fuori logica, real state al comando delle scelte politiche , San Siro senza soluzione di sorta, bande minorili, allontanamento delle menti pensanti e un epicentro del potere sotto un solo nome: quello di Sala che forse non aveva messo in conto una deriva politica poco controllabile, ma contrattabile.
A MILANO CONCRETA NON INTERESSANO LE EUROPEE: RESTIAMO SU MILANO.
Non abbiamo nessuna pretesa di avere i numeri ne un'organizzazione che possa definirsi politica, dunque non abbiamo nessuna volontà elettorale ne velleità di essere una qualche forma di alternativa possibile. Ne intediamo affiancare un partito convenzionale di una qualche ambizione sub cittadina. Al momento c'interessa essere una voce libera, sicuramente non dipendente da logiche di prestazione e per questo trasversale ai flati dei molti convinti di essere una voce, e tangeziale alle molte fanfare che schiammazzano sul platò della nuovelle cucine du blabla au point. Ecco perché non commettiamo ne ci schieriamo su fatti o avvenimenti che non siano legati strettamente al milanese sur le trottoir. I fatti oltralpe non c'interessano se non quando minacciano gli interessi concreti del cittadino.
A BREVE APRE IL SIPARIO DEL TEATRINO DELLA POLITICA CON UN NUOVO TITOLO A CARTELLO:ELEZIONI EUROPEE Di MADAMA LA MARCHESA.
Ci siamo. A breve si rivedranno tutti, imparruccati e borotalcati nella migliore delle tradizioni.Tanti rivergination con tanto di certificato, pronti per nuove avventure galeotte.Diffidate gente di chi usa le lupanare per attimi di paradiso in cambio di un patto da pupari in cui noi saremo le marionette. Il peggio saranno le voci di nani che si credono giganti.
AREA B: FINALMENTE ARRIVANO LE SCONFITTE AL COMUNE DI MILANO.
Che fosse una salsa condita male e servita ancor peggio lo si sapeva. Tuttavia Area B c'è ed è ancora un enorme problema per i cittadini milanesi. Non si pensi che i milanesi non vogliono l'aria pulita a Milano, ma neanche vogliono essere oppressi da una Giunta che pensa di ridurre l'inquinamento solo a spese dei cittadini, peraltro tediandoli con gabole medievali. Per fortuna a ristorare i tartassati milanesi, ci pensa la giustizia, accogliendo le centinaia di ricorsi presentati da chi, spesso senza volerlo, incappava nelle multe messe a bilancio ancor prima di averle riscosse, cosi da stabilire un rapporto diretto tra gli introiti fissi annuali nei forzieri della Signoria, e le tasche dei poveri milanesi periferici se non ultra periferici, che per ragioni di lavoro o familiari, sono costretti ogni giorno ad utilizzare il proprio mezzo giudicato inquinante per ragion di stato, per spostarsi in tempi ragionevoli o necessari in città. Sebra retorico dire che questo sindaco, probabilmente il peggiore della storia di Milano visto dal punto di vista del cittadino normal people, in 10 anni ha detto tutto e fatto il contrario di tutto, rendendo Milano una città da vetrina per benestanti e gruppi dell'alta finanza, nel nome del popolo sovrano.
P.S. Il dott. Sala è stato eletto con la maggioranza dei votanti su una minoranza degli aventi diritto al voto, regnando per 10 lunghi anni con il benestare di 1/3 dei milanesi, sospinto dal vento del business immobiliare, la Finanza e l'alta moda che resta ai margini di un paradosso politico in cui una sinistra un tempo berlingueriana,ha ceduto alle spinte di centristi dell'asilo mariuccia, capaci solo d'incompetenza ben gestita da un sol uomo e celebrata dallo status quo come una manna dal cielo per fare affari, soldi a palate all'ombra della madonnina.
https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/area-b-multe-annullate-655b23ca?utm_source=piano&utm_medium=email&utm_campaign=25881&pnespid=pKNrAzpcOfke2_meujavHJXRuQy3ScNtJum2zPVrtUBmfFwaSdsLMqYNOZig1BZ5GorYD5tTfQ
IL CONSIGLIERE CHE CHIEDE AI MILANESI DI PAGARE I BIGLIETTI ANCHE PER I FURBETTI DEL TRASPORTO PUBBLICO.
Se ne sentono di tutti i colori ma questa ha una certa rilevanza se non altro per la sussistenza di un pensiero benaltrista che vorrebbe esprimere invece un concetto universale di giustizia sociale.
Cosi il bravo consigliere della Giunta Milanese, rivendica la povertà come una giustificazione nell'utilizzare i mezzi pubblici senza pagare un biglietto, e più in generale, decreta giusto il concetto d'espropriazione proletaria, in questo caso declinata all'utilizzo del trasporto pubblico "aggratis" dunque tutti coloro, meritori o meno di assistenza, che non hanno di che vivere compresi i famosi furbetti.
Se da una parte già questo avviene, poiché la società paga una quota assistenziale tramite le tasse, destinata a chi più sfortunato, dall'altra il nostro bravo amministratore mette dentro anche i tanti che lo fanno o per ideologia o per furberia o perché convinti che siamo nel paese del bengodi come i tanti extracomunitari che andrebbero presi a calci nel sedere quando beccati senza biglietto. E i famosi poveri, chiamati in causa, non sono certo quelli che saltano i tornelli, poichè di solito hanno una dignità, termine completamente sconosciuto per questo signore forse convinto di essere una mente universale, superiore, capitata in una Milano della gogna e dei cattivoni che non peremettono l'uso gratuito del trasporto pubblico. Se questa Milano ha scelto di essere amministrata da un indivduo così di che cosa parliamo?
Biglietti più cari e niente tornelli: l'idea di un consigliere per la metro di Milano Le parole di Marco Mazzei, presidente della sottocommissione mobilità attiva
IL BRAVO GABRIELLI IN RIDOTTA
Recentemente il buon Gabrielli, arrivato a Milano per non fare affondare Granelli già in apnea, ha rilasciato alcune dichiarazioni sull'argomento: " taser" in dotazione ai Ghisa. Notiamo la battuta su Granelli: " mi scuso ma la frequentazione dell’assessore mi ha portato a una certa logorrea", ma anche il commento su Milano, in cui dice che non è Gotam City. Ha ragione; non c'è Batman. D'altra parte è un toscano, gli piacciono le battute.
BUON ANNO DA MILANO CONCRETA.
Auguriamoci che questa giunta faccia meno danni possibili.
GOTHAM CITY ?: NO COMMENT.
Adesso che ci sono anche i numeri che cosa altro dire?
Milano è la città con più reati d'Italia Il capoluogo lombardo si conferma al primo posto nella classifica dell'indice di criminalità, con denunce in aumento: ora sono quasi 7mila ogni 100mila abitanti
VAI AVANTI TE CHE A ME VIEN DA RIDERE.
Il Corso Monforte va di scena la follia che, per fortuna, viene messa in evidenza dagli stessi ciclisti, i quali, trovandosi a ridosso del ridicolo, trovano la forza di dire cosa pensano di questa enorme m.......a del nostro team di progettisti del gruppo "teamradicalgreendenoartri", famoso studio pagato dal Comune di Milano ( quello con le calzette a strisce gialle, verdi e color cane che fugge). Finalmente gli stessi ciclisti denunciano questi creativi da scuola elementare travestiti da ingegneri.
La ciclabile in centro a Milano e la "ribellione" del web: "Sembra un labirinto" Appena realizzata, la corsia ciclabile di corso Monforte fa polemica. Soprattutto per l'incrocio con via Donizetti, e i disegni sull'asfalto. "Normale segnaletica" per il Municipio 1
FURTI E SCASSI DEI FINESTRINI IN CENTRO: STRANO CASO DI EQUITA' SOCIALE.
Fino a ieri Milano era sicura, i furti a seguito di scasso e finestrini rotti, dunque quel delinquere bassissimo tipico di chi vive ai margini della città, erano fatti di periferia, il bronx per definizione. Oggi questo avviene nelle vie centralissime all'ombra del Duomo. L'indignazione e la ribellione dei cittadini, definiamoli benestanti, oggi si legge ovunque. La protesta sale all'indirizzo non di Milano ma dell'attuale Amministrazione. Persino su tiktok si presentano ragazzine urlando contro questa amministrazione (citando Sala), perché derubate o importunate solo perché passeggiano in quella zona di Milano ieri iper sicura, in minigonna o con abiti succinti. Certo era facile, ai tempi del bronx ma solo nelle periferie, bastava evitarle e commentarle come invivibili, brutte e sporche. Oggi i colpi avvengono soprattutto in centro, dunque siamo più vicini a Gotham CIty che al Bronx. Attraverso i furti con scasso, si compie il paradosso in cui si rovescia lo status, raramente furti in periferia a favore di furti o molestie o aggressioni giornaliere in centro. Cosi, grazie al riverbero di certe voci "importanti" che oggi arrivano dall'elettorato che ha spinto sullo scranno Sala (certo dopo 10 anni, emergono tutti i limiti quando finiscono gli argomenti ereditati dall'amministrazione precedente come nel caso Pisapia/Sala), emerge la realtà che è quella di una città decisamente insicura e degradata se pur ai danni del cittadino e dunque non di rango (mi si passi in termine) contro una città sfavillante e asincrona del capitale, della moda, della Finanza. Alla fine questi furti servono a far aprire gli occhi a chi non voleva vedere, barricato sui propri privilegi e sui luoghi comuni.
Furto in auto ad Angelo Ciocca (Lega): "Cosa aspetta Sala a dimettersi?" L'eurodeputato lamenta sui social il fatto in quella che lui chiama "La Milano dei furti e dell'insicurezza"
MUNIICIPIO 1: SI VA VERSO L'ENCLAVE ELITARIA.
Una notizia che lascia sbigottiti e increduli in una Milano che va verso lo status quo. Non bastava essersi distaccati dal resto della Città facendo un municipio roccaforte, incontaminato dal resto della città giusto per non avere in giunta municipale, da parlare di un qualsiasi argomento di degrado che non sia l'angolo d'oro del barboncino o quel leggero senso di mancanza di decoro per via di una aiuola appassita. Ora si chiede alla Giunta di chiudere l'accesso dei mezzi privati al centro città, per chiunque non sia residente. Andiamo verso un'ottima annata.
Area C solo per residenti, il voto in Municipio 1. Ma Sala: "Mai con me sindaco" Il sindaco Sala ha ribattuto: "Mai finché ci sarò io". Tra le proposte anche la progressiva eliminazione delle strisce blu
AL LIMITE ARRIVA BATMAN.
Oramai era verso le dimissioni per quanto tutti dicono di no. L'Assessore Granelli può dirsi fortunato ad avere da oggi un esperto come il Dott. Gabrielli.
Granelli dice che Milano non è Gotham City? Oramai siamo alle aggressioni in pieno pomeriggio domenicale, peraltro in periferia e ai danni di un nonno, per mano di 5 minorenni. Molte situazioni non vengono denunciate, soprattutto da parte delle persone anziane, timorose e scioccate, impaurite e spesso sole e piene di vergogna. Allora si che m***a la rabbia e il senso d'impotenza, a maggior ragione quando si guardano le statistiche e si dice che i numeri portano a dire che Milano, tutto sommato è sicura. Da chi o da che cosa? Dallo scoppio di una bomba atomica? Fino ad oggi tutto era tollerato perché ricadente sulle proprietà private (Auto in sosta) e sulle persone qualunque (che non fanno notizia e tutto sommato). Nessuno ha mai toccato proprietà dello Stato o personaggi politici e personalità varie, in genere protette da scorte, bodyguard ecc. Vale la regola dello spendibile, del sacrificabile. Meno male le Forze dell'Ordine lavorano incessantemente e a favore di chiunque chieda aiuto.
https://www.informazione.it/a/EED9D7E6-6B35-4696-B98F-1E1B24F95422/La-linea-del-superpoliziotto-Gabrielli-La-percezione-di-insicurezza-dei-milanesi-non-va-sottovalutata
IL TRIBUNALE RICONOSCE IL COMUNE COME RESPONSABILE DEI DANNI PROVOCATI DALLA CADUTA DI ALBERI FACENTI PARTE DEL PATRIMONIO VERDE DI MILANO.
Sentenza storica quella messa nero su bianco dal Tribunale di Milano, che ha dato ragione a una cittadina vittima di una caduta di un albero. Nell'occasione, l'albero caduto a causa del vento, danneggiò l'auto in modo irreparabile.
Albero distrugge un'auto: comune di Milano condannato a risarcire la proprietaria La sentenza della decima sezione civile del tribunale di Milano. L'incidente ad aprile 2019
SE LA SOCIETA' S'INTERROGA COSI TANTO SU UNA PUBBLICITA'.
E' di questi giorni il grande quesito, proprio come voleva Esselunga.
Dunque se come Società c'interroghiamo a livello etico in modo cosi impegnativo, su una forma di pura strategia di marketing, e meglio chiuderla qui, facciamoci gestire da chi ha maggiore pragmatismo...Tanto vale sopravvivere come colonia che perire come co.....i poiché non sappremo certo morire da eroi.
https://youtu.be/sFE9VvAym3Q
UN CITTADINO QUALUNQUE.
Dalla pagina fb di Milano Today:
"Stasera ero in centro a Milano, non mi rappresenta più, bisogna andare in giro armati hai mille occhi puntati addosso . Vedi povertà in ogni angolo della strada."
Il commento appare scorato e senza altro aggiungere.
Qualcuno definisce Milano una Ghotam City, purtroppo senza Batman.
QUEL BEPPE SULLA RAMPA DEL DECLINO
Arriverà il 2026 ma già si parla di successione (tanto da indurre il maire a dire che sarà Lui a designare un nome all'altezza della sua grandeur)ma ancor prima è arrivato il momento della verità, conseguenza di 10 anni di regno in cui la città è sprofondata in una schizofrenia evidentemente lontana dalle palesi azioni proposte nei giorni dell'incanto, il dopo EXPO, quando era un eroe nazionale. Milano da una parte ha rafforzato il brand e l'appeal internazionale e dall'altra ha aumentato l'attrattività per chi vive di espedienti o furti, di droga o per chi semplicemente pensa di potersi muovere con destrezza nella varie attività criminogene. Infine, si è pensato che potesse essere controllabile la società anche con l'attivazione delle classiche forme di buonismo, quello del " porello aiutemolo" salvo aver preso coscienza, in ritardo, che non era la formula giusta. Ora il maire invoca maggior lavoro del 3° settore, maggiore impegno del Governo, maggiore impegno della Comunità europea, bussa ovunque ci sia una porta da bussare, braccato dalle sue responsabilità.
I DISPETTI DEI VIP AL MAIRE MILANESE.
Milano "à la page", Milano " trendy", Milano "brand", insomma la Milano che piace, quella da vendere, dalla quale fare ricavi e così si arriva a una Città che oggi, nonostante i tentativi di rassicurare L'OPINIONE PUBBLICA con le statistiche, risulta essere assolutamente insicura a qualsiasi ora del giorno e della notte. Fino a ieri era il cittadino normale che non faceva notizia, oggi sono i V.I.P. a rilasciare dichiarazioni e lo fanno dai loro pulpiti social da milioni di visualizzazioni in tutto il mondo. Oramai il messaggio è: " cari VIP del mondo, venite blindati se volete stare tranquilli". La povera gente sa che quando esce deve farlo stando " schisc " e ciò nonostante tira dritto, evita quanto più possibile orari e luoghi critici ma non basta. Questi sono limiti della libertà, è paura di muoversi liberamente. La chiamano percezione, non insicurezza. Persino il maire Sala si fa portavoce e ribadisce che da anni chiede una maggiore presenza delle Forze dell'Ordine partendo dal paradosso, ridurre i " ghisa" per stare nei bilanci. Dunque chiede allo Stato di sopperire a ciò che Lui stesso ha causato facendo anche in modo da allontanare le competenze dall'area sicurezza urbana, mettendo cariche politiche che dovevano avere uno scranno anche se incompetenti. E' molto chiaro che la situazione è sfuggita di mano e ora è dura ripristinare le condizioni minime per invertire la tendenza. Intanto la via dove abita Lui è presenziata ed è la più sicura di Milano.
Sicurezza a Milano, Sala: "Criminalità sta cambiando, progetti per contrastarla" • TAG24 Sicurezza a Milano, Sala: le parole del sindaco sulla situazione in città oggi: dalla criminalità ai progetti in Stazione Centrale
MILANO CONCRETA AUGURA UN BUON RIENTRO A TUTTI.
TEMPO INCERTO TENDENTE AL PEGGIO.
A seguito del disastro causato dall'evento atmosferico, ma anche da anni d'incuria e mancanza di adeguatezza tecnica, oltre che da mancanza di fondi dirottati per fare altro( e prova ne è via Mac Mahon in cui è stato fatto un ottimo lavoro di ri-piantumanzione dopo la riqualificazione delle rotaie dei tram e dunque quando si vuole si fanno i lavori fatti bene), si chiede ai Milanesi di intervenire per quanto si può per riprendere una vita cittadina normale.
Poi ci sono le dichiarazioni: queste le parole dei tre moschettieri: Milano è stata colpita duramente come mai era successo prima - hanno sottolineato gli assessori Elena Grandi, Verde, Marco Granelli, Sicurezza, ed Emmanuel Conte, Bilancio -, ma vogliamo al più presto restituire di nuovo la città ai suoi abitanti, ripristinando al 100% viabilità e tragitto dei mezzi pubblici, rimettere in sicurezza e riaprire i parchi. Per questo ci siamo attivati subito con la collaborazione di tutti gli enti coinvolti: hanno lavorato e lavorano con noi, oltre ai vigili del fuoco e l'Esercito, Atm, Mm, Amsa, Avr, il Consorzio che gestisce la manutenzione del verde. Proseguiremo questa attività nei prossimi mesi, tenendo conto, nella ripiantumazione, delle modalità e delle specie che la struttura urbana e i cambiamenti climatici richiedono". C'è da chiedersi se abbai mai fatto un incontro tecnico con gli esperti, rispetto all'argomento del patrimonio arboreo presente lungo i viali cittadini.
La voce dell'Assessora Elena Grandi la vorremmo sentire per chiedere le dimissioni data la condizione del verde in città e l'ostinazione alla narrazione di un approccio "Eco" illusorio e appagante solo per le sue posizioni politiche prive di fondamento. La voce dell'assessore Granelli ancora di più visto lo stato in cui si trova la città, preda costante di delinquenti di strada e mancante di quella prevenzione che solo una organizzazione tecnica appropriata può alleviare, attraverso presenziamenti mirati nonostante i limiti organici dei reparti. Crediamo che in questo momento gli Assessori suddetti, farebbero meglio a ripiegare in un silenzio rispettoso e a cospargersi la testa di cenere.
Rispetto all'evento inatteso, forse si potrebbe lasciar parlare gli esperti, senza usare l'argomento per sminuire le responsabilità apicali.
QUALE MILANO NARRATA SE IN PORTA VENEZIA SI PROTESTA PER IL DEGRADO
Arriva un documento in Prefettura ed è quello dell'Associazione dei Commercianti di Porta Venezia. Un documento in cui si racconta cosa succede nella zona forse più vissuta di Milano riguardo la cosi detta movida. Degrado, spaccio, vandalismo, danni vari, litigi, aggressioni, assenza di decoro e quanto si penserebbe normale nel quartiere simbolo di quella Milano del divertimento e relax dei giovani e non solo. Nel documento si chiede un presidio delle Forze dell'Ordine. Ecco la Milano che si sveglia dall'intorpidimento in cui si trovava, dal silenzio che praticava per quella milanesità del buon senso e convenienza, per non dare contro all'amato Sindaco, alla Milano che era un problema solo nelle periferie, perché tutto sommato fino a ieri andava bene. Da tempo si dice che se si degradano troppo le periferie, poi il problema si sposta al centro e cosi è stato, Le periferie non riescono più a contenere il degrado e le situazioni di disagio oramai arrivare a traboccare quel contenitore che la stessa Milano aveva creato, nell'illusione che potesse essere riempito all'infinito. Ecco la Milano che della realtà molto lontana dalla narrazione della Giunta e da quei palazzi in cui in molti pensavano di essere immuni, lontani, finché non si sono travati la casa svaligiata e gli amici aggrediti per un orologio.
Cosa sta succedendo in Porta Venezia L'associazione commercianti Porta Venezia Milano Rainbow District lancia l'allarme sicurezza
ELIMINATA LA LINEA DI SUPERFICIE 73 DA LINATE A SAN BABILA: GRAVE ERRORE DI CONCETTO.
A seguito dell'apertura della metro M4 nel tratto Linate-San Babila, è stata sospesa la linea di superficie 73, convertita nella 973, ridisegnata in direzione Bovio (Peschiera Borromeo). A parte la votazione del Municipio 4 a favore della linea 73, smentito dalla votazione in aula consiliare che ha bocciato la mozione per 1 voto in più a favore della sospensione, quello che ci fa davvero arrabbiare, è l'ennesima prova della prevalenza degli Stati Generali di minoranza che ancora una volta prevalgono sui cittadini e le stessa Istituzioni impegnate nei quartieri di periferia e che giornalmente sono a confronto con le difficoltà dei cittadini che in genere hanno già molti disagi dati dalla vita stessa e che qui vengono ulteriormente penalizzati. Inutile citare la più grande delle differenze tra metro e linea di superficie: la capillarità a favore di anziani e disabili, mamme con bambini piccoli e più in generale la possibilità di scegliere senza doversi piegare alla solita logica delle lobby e dei capitali. Dunque, se da una parte si capisce il fine (dare a M4 la priorità anche per gestire le spese), dall'altra si chiudono gli occhi sul mondo reale di una Milano che un tempo aveva migliori amministratori di quelli di oggi e che si ritrova ad essere una città classista e sempre meno sensibile nei confronti di quei cittadini popolari che un tempo erano indispensabili alle sue grandi industrie e che oggi sono percepiti come un fardello. Da più parti si dice che Milano stia andando verso una deriva in cui l'effimero appare come l'indispensabile senza precedenti, nella quale si nota una allarmante assenza di concetto del servizio pubblico e più in generale del servire la Società più che dominarne i cambiamenti attraverso strategie del consenso totalmente gestite mediante insufflazioni di idee, notizie pilotate, immagini edulcorate e false verità, attraverso i mass-media e i canali social. Su questo bisogna riflettere come cittadini milanesi.
M4 a San Babila: da Palazzo Marino no al ripristino della 73 Respinti in consiglio comunale due ordini del giorno che prevedevano il ripristino della linea 73 da Linate al centro cittadino. Approvato invece un ordine del giorno che tiene aperte varie possibilità
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La politica, senza una dottrina di Patria e Valori, non è nulla. Il Circolo "Giovanni Gentile" di Fratelli D'Italia si propone l'obiettivo di diffondere la cultura letteraria, filo...
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