Naturopata Antonietta Triolo
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Settembre è arrivato! Per molti di noi è come se fosse un nuovo inizio.... Nuove idee, nuovi progetti, ma anche tanta cura di se...
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A settembre ricomincia a volerti bene... Dal 9 settembre gli studi raddoppiano...
Ci rivediamo in studio OLTRE SALUTE in via Emilia Est 18/1 il lunedì-martedì-giovedì-venerdì.
Al sabato ci vediamo nel mio nuovo studio in Via Capilupi 26
Vi aspetto coi miei trattamenti energetici di Tera May, Riflessologia Plantare, Consulenze di Fiori di Bach.
Lascia che sia 🙏
Come una cascata che scorre... Come un fiume che va verso il mare... Come il tuo destino che puoi solo benedire e abbracciare 💕
Un inizio di vacanza all'insegna del viaggio dentro di me, pochi giorni ma pieni zeppi di conoscenza, spiritualità, energia e grande crescita 💚
Grazie Antonietta Triolo mia guida, collega e amica per avermi coinvolto in tutto questo, per la tua grande conoscenza e per la generosità con cui, senza chiedere nulla, ti dai 🙏
Grata di averti nella mia vita 💜
Plitvice - Medjugorje - Biograd
In Equilibrio - trattamenti olistici
5-6-7 luglio 2024. Un altro tassello di formazione
Corso di Golden Tera May 2 livello 💓
Grazie universo per questa bellissima esperienza
https://www.facebook.com/share/D4AE62ec66Zw966W/
La Lettura dei Registri Akashici📖 è una consulenza che permette un’evoluzione spirituale e che ci porta alla radice di un problema che stiamo vivendo nella vita attuale
✨I registri Akashici prendono il nome da Akasha, o ETERE. Una dimensione di altissima vibrazione.
In Akasha tutto è interconnesso e unito all’uno, tutto vibra di frequenze altissime e di amore, tutto vibra pace e unità. In Akasha abitano Esseri di pura Luce, i Maestri Ascesi, sempre pronti a starci vicino e a darci consigli amorevoli
✨Qui, oltre ad esserci gli esseri di luce, ci sono anche i Registri Akashici.
Ogni persona possiede il proprio Registro (chiamato anche libro della vita), in cui è contenuta ogni genere di informazione: non solo quelle riguardo ogni vita passata che ogni individuo ha vissuto, ma anche moltissime informazioni riguardo la vita attuale che si sta attraversando, informazioni scritte dalla propria anima prima di incarnarsi.
Coloro che accedono ai propri registri, vengono in contratto con il Sapere Universale: in essi sono contenute tutte le informazioni passate e presenti e le possibilità future relative ad ogni singola anima, essere, oggetto, situazione
✨Quando ci si trova in una situazione difficile da vivere, superare, non si quale strada intraprendere, si vuole cambiare parte della propria vita, si può porre una domanda ai propri Registri Akashici.
I Registri Akashici sono uno strumento di evoluzione, grazie ai quali si possono ottenere informazioni per guarire e crescere
✨ Accedere e interrogare i Registri Akashici ha un forte impatto sulle nostre vite, è un’esperienza coinvolgente, personale. Ogni esperienza è diversa da tutte le altre.
Uno dei motivi principali per cui si consultano i registri Akashici è per la “risoluzione dei problemi. Ma si possono fare domande di tutti i tipi: relative a una relazione, vita familiare e di coppia, situazione economica, aspetti emotivi, vite passate, legami karmici, lavoro, acquisti, missione di vita, doti, vite passate, etc…
✨In ultimo, La Lettura dei Registri Akashici permette di operare sulle Relazioni Karmiche e di risolvere i patti antichi portando la relazione alla vita attuale
🪩Bisogna porre domande semplici, chiare e aperte ai Registri Akashici. E’ molto importante porre domande aperte.
L’unica cosa che non si può fare è chiedere cose che riguardano unicamente altre persone, poiché non è possibile aprire i registri di altri individui senza il loro consenso
👉Per poter porre una domanda ai Registri Akashici bisogna rivolgersi ad un Lettore di Registri Akashici come Antonietta Triolo, che aprirà i suoi ed i tuoi registri, dai cui emergeranno tutte le risposte che tu cerchi
Sabato 4,11 e 25 Maggio a Modena presso La Via Olistica in via Capilupi 21
👉per info e appuntamenti
Manuela 3939652131
[email protected]
I Registri Akashici sono uno strumento evoluzione, grazie ai quali si possono ottenere informazioni per guarire e crescere. Accedere e interrogare i Registri Akashici ha un forte impatto sulle nostre vite, è un’esperienza coinvolgente, personale.
Ogni esperienza è diversa da tutte le altre.
I registri Akashici prendono il nome da Akasha, o ETERE. Una dimensione di altissima vibrazione.
In Akasha tutto è interconnesso e unito all’uno, tutto vibra di frequenze altissime e di amore, tutto vibra pace e unità. In Akasha abitano Esseri di pura Luce, i Maestri Ascesi, sempre pronti a starci vicino e a darci consigli amorevoli.
Qui, oltre ad esserci gli esseri di luce, ci sono anche i Registri Akashici.
Ogni persona possiede il proprio Registro (chiamato anche libro della vita), in cui è contenuta ogni genere di informazione: non solo quelle riguardo ogni vita passata che ogni individuo ha vissuto, ma anche moltissime informazioni riguardo la vita attuale che si sta attraversando, informazioni scritte dalla propria anima prima di incarnarsi. Coloro che accedono ai propri registri, vengono in contratto con il Sapere Universale: in essi sono contenute tutte le informazioni passate e presenti e le possibilità future relative ad ogni singola anima, essere, oggetto, situazione. Quando ci si trova in una situazione difficile da vivere, superare, non si quale strada intraprendere, si vuole cambiare parte della propria vita, si può porre una domanda ai propri Registri Akashici.
Uno dei motivi principali per cui si consultano i registri Akashici è per la “risoluzione dei problemi. Ma si possono fare domande di tutti i tipi: relative a una relazione, vita familiare e di coppia, situazione economica, aspetti emotivi, vite passate, legami karmici, lavoro, acquisti, missione di vita, doti, vite passate, etc…
In ultimo, La Lettura dei Registri Akashici permette di operare sulle Relazioni Karmiche e di risolvere i patti antichi portando la relazione alla vita attuale. Bisogna porre domande semplici, chiare e aperte ai Registri Akashici. E’ molto importante porre domande aperte.
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La Lettura dei Registri Akashici è consulenza che permette un’evoluzione spirituale e che ci porta alla radice di un problema che stiamo vivendo nella vita attuale.
La lettura dura circa un ora.
Per info e prenotazioni: Antonietta Triolo cell. 351 331 6284
🎟 Biglietto riduzione
💜 Registrati sul sito e mostralo alle casse (senza stamparlo)!!
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💚NATURAL EXPO💚
🕓 17 e 18 febbraio dalle 10 alle 20
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*La riduzione per ingresso in fiera qui*:
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*L’elenco espositori eccolo qui*:
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*E il programma completo*:https://www.naturalexpo.it/wp-content/uploads/2024/02/programma-2024-FIERA-14-02-24_compressed.pdf 💪🏻
*Per l’Area ArteZen, ecco gli artisti*:
https://www.naturalexpo.it/2024/02/06/arte-zen/ 😍
Vi aspetto questo weekend alla Fiera di Forli per un analisi energetica gratuita :-)
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LA RICERCA DELLA FELICITA'
Lo dico in modo semplice: nella vita tutti attraversiamo la sofferenza.
Nasciamo, moriamo, muoiono gli altri, invecchiano, invecchiamo, facciamo incidenti, ci licenziano, muore il gatto, facciamo indigestione, ci ricoverano, ecc.
La vita di tutti è costellata di esperienze buone e meno buone.
Ammesso che tutti vorremmo stare sempre bene, qui sotto ci sono due affermazioni inconfutabili:
• Chi sa accogliere la sofferenza è più felice di chi non sa come fare.
• Tutto ciò che ti accade, è tua responsabilità.
Volente o nolente, attraverso la sofferenza appunto, stai imparando a cambiare il tuo stato da: è tutta colpa vostra, a: è tutta mia responsabilità.
Anche quando capita e non puoi farci niente.
Anche quando non te l’aspetti.
Anche e soprattutto quando soffri.
Perché la sofferenza, non può essere ingannata.
Arriva senza bussare. Spalanca la porta e dice che è arrivata.
La sofferenza non è tenuta a chiedere permesso.
La felicità, si.
La felicità, nel lungo termine, è una questione di come sai affrontare la vita, più che essere ottimisti o allegri o essere sempre al top, come fanno i rampanti manager o gli influencer su instagram.
Innanzitutto è fondamentale comprendere che la vita ha una curva sinusoidale.
A volte sale, a volte scende.
Imparare quindi a essere felici è altrettanto importante che imparare a gestire la sofferenza.
Ma gestire la sofferenza è più difficile perché se chiedi a un essere umano se preferisce essere felice o sofferente, beh, la risposta la sai.
La vita è apprendimento.
Quando impari a guidare l’automobile, sai che devi studiare qualche mese e rispondere a 40 domande per superare l’esame di teoria e un po’ di guide per l’esame di pratica.
Sfoggi finalmente con orgoglio la tua tesserina della patente, ma sai guidare?
Certo che no. Sei solo all’inizio di una competenza che porterai con te per tutta la vita.
Mentre guidi, impari. Perché la felicità dovrebbe essere diversa?
Eppure la stragrande maggioranza delle persone immagina che un bel giorno la felicità busserà alla porta e dirà: “ciao, sono la felicità, mi fai entrare?”
Non funziona così.
La felicità invece è una competenza emozionale che va appresa.
La felicità è un insieme di risposte di biofeedback e non ha niente a che vedere con l’immaginazione,
Tra realtà e immaginazione, realtà batte immaginazione 10 a 0.
Perché se tu sei infelice e sofferente e immagini che sia tutto rose e fiori e unicorni rosa, la sofferenza non se ne va.
Se invece sei infelice e sofferente e ti occupi di questa sofferenza, apprendi la fondamentale competenza di contattare la sofferenza.
Questo contatto ti insegna ad affrontare consapevolmente la vita.
Poi a pioggia, ti insegna come essere consapevole, come avere più gratitudine, come trovare più fiducia in te stesso.
La felicità è una competenza emozionale che ha a che fare con la libertà.
Perché tu vorresti essere libero o libera.
La libertà però si nutre di sé stessa.
Prendiamo la frase: “Andrà tutto bene alla fine, perché se non va bene, non è la fine”.
Se non te ne sei ancora accorto, continuando a nutrirti solo di pensiero positivo come questo dell’esempio, non stai guardando la realtà. Perché sotto a una frase come questa, c’è sempre il meccanismo di repressione/proiezione.
Vedi una frase su Facebook: “Andrà tutto bene alla fine, perché se non va bene, non è la fine”.
Emotivamente ti colpisce. Significa che in quel momento non sei 1) oggettiva 2) non stai bene.
Quando sei in equilibrio, sai bene che a volte va bene, a volte no. È la vita.
Se invece hai bisogno una frase per convincerti che cambierà e ti tira su il morale, non stai bene con te stessa. È uno zuccherino.
Cerchi qualcosa a cui aggrapparti perché non accetti di non stare bene in quel momento, vuoi una soluzione veloce per scappare da te stessa, da ciò che provi. Stai provando un’emozione di disagio, magari di tristezza e vuoi scappare via. Ma da te stesso non scappi nemmeno se sei Eddy Merckx.
Ciò che ti manca sono le competenze emozionali per stare lì, a osservare i tuoi demoni interiori.
E se non sai sopportare la sofferenza, pensi davvero di poter sopportare la felicità?
Sotto a quell’emozione rimossa, ci sono le dimensioni da scoprire per smettere di essere infelici, tristi e diventare presenti, accoglienti, centrati, equilibrati, sani.
È qui che si aprono le porte della felicità, riconoscendo quali parti hai represso di te. È qui che si incontra la vera persona che sei, rimasta per magari venti o trent’anni chiusa in uno scantinato buio senza nessun possibilità di esprimersi, di manifestare le sue vere inclinazioni e qualità.
È nell’espressione di te che trovi la felicità.
E se parliamo di espressione, parliamo anche della sofferenza.
La sofferenza necessita di esprimersi come la gioia, del resto.
Cosa volevi fare che può renderti felice che non hai mai fatto?
Cosa fai che ti fa perdere il senso del tempo, che non fai mai?
Cosa ti fa soffrire che non vuoi sentire mai?
Se succede anche a te di incappare in queste dinamiche comportamentali e ti dai la colpa e ti senti impotente, incapace, insoddisfatta, inadeguata, allora non hai capito che sei imprigionata in una gabbia invisibile che ha contribuito a creare.
Questa gabbia è la paura di sentire per paura di sentire la sofferenza che porta con sé tutti i giudizi. Dei genitori, in primis.
Quando rientri nel sentire e senti la sofferenza, automaticamente ritorni alla percezione di svalutazione genitoriale che ti fa sentire impotente, incapace, insoddisfatta, inadeguata.
Immagina però quelle persone che per 5, 10, 15 anni si tormentano vicendevolmente in una relazione senza Amore, in cui litigano continuamente, si giudicano fortemente fino a tirarsi i piatti.
Pensa a quelle persone che si isolano nel loro orgoglio e vivono di emozioni come il rancore, l’odio, la paura, il risentimento, l’avidità, l’ira. E da lì non si spostano di un millimetro nemmeno se la vita li prende a calci. Anzi, se possibile, dalla sofferenza peggiorano.
Non è un Inferno, quello?
Altroché se lo è.
Allora per togliersi dalla paura del domani e dal rimpianto di ieri, per vivere davvero nel presente, bisogna fare un lavoro concreto che ti permetta di entrare in contatto con le tue emozioni, con la vita stessa, ovvero con il biofeedback del tuo corpo.
Perché forse non te ne accorgi, ma quando sei felice, lo sei per via delle sensazioni del corpo e quando sei triste, pure.
Nell’essere umano il piacere, la gioia, sono sempre vissuti nel corpo.
Nell’essere umano il piacere, la gioia, sono sempre vissuti nel corpo.
Ascoltare, sentire e comprendere queste sensazioni è lo scopo dei nostri percorsi di crescita
L’angoscia è una sensazione corporea.
La gioia è una sensazione corporea.
Puoi fare conoscenza di entrambe solo a un patto:
che tu decida di ascoltare.
Sentiamo spesso parlare di RIFLESSOLOGIA PLANTARE, ma sappiamo esattamente cosa essa sia?
Partiamo dalle origini!
La RIFLESSOLOGIA PLANTARE ha origini antichissime. Basti pensare che è stato ritrovato un affresco di MAPPA DI RIFLESSOLOGIA PLANTARE in una tomba egizia, risalente a circa 4.300 anni fa. In India e Cina ha avuto un maggior sviluppo, i primi trattamenti risalgano a 5000 anni a.C., in Occidente invece è stata conosciuta appena nel XX secolo.
William Fitzgerald, medico statunitense, viene considerato il padre della RIFLESSOLOGIA PLANTARE. Fu il primo ad utilizzare questa disciplina nel suo campo, scoprendo molti effetti benefici che essa poteva esercitare sul corpo. Inizialmente lui utilizzava questa tecnica per anestetizzare delle parti a lui interessate.
Premetto che, quando parliamo di RIFLESSOLOGIA PLANTARE, parliamo sempre di una disciplina olistica, ovviamente non è un’alternativa alla medicina convenzionale.
Il RIFLESSOLOGO PLANTARE non è un medico, non si va assolutamente a sostituire con esso e le cure non vanno sostituite con un trattamento.
Semplicemente potremmo definirla una “terapia di accompagnamento”, per ottimizzare il risultato di farmaci o velocizzare lo smaltimento di tossine di scarto del nostro corpo, o più semplicemente, per accellerare il processo di guarigione!
I piedi hanno una straordinaria ricchezza di terminazioni nervose, le quali hanno un’azione riflessa su tutto il corpo.
La RIFLESSOLOGIA PLANTARE opera nella sua interezza allo scopo di far raggiungere uno stato di equilibrio e armonia.
In che cosa consiste esattamente?
La RIFLESSOLOGIA PLANTARE riflette nei piedi una mappa del nostro corpo, ossia riflette organi, visceri, colonna vertebrale e altre parti. Il piede sinistro rappresenta il lato sinistro, mentre il piede destro il lato destro del nostro corpo. Stimolando queste zone riflessogene, soffermandoci di più ovviamente sulle parti che riteniamo ne abbiano maggior bisogno, miglioreremo maggiormente “l’attività di quell’organo”.
INFLUENZA - E' possibile prevenirla?
Se pensate a un trattamento efficace per prevenire l'influenza ecco alcuni suggerimenti:
Una pianta efficace per l'influenza Uncaria Tomentosa è senza dubbio un ottimo rimedio. Cresce nelle selve tropicali del Sud America ed è considerata come antibiotico naturale per eccellenza.
A bassa tossicità, e senza avere effetti collaterali, ha una azione antivirale e immunostimolante, efficace nel trattamento delle forme influenzali.
Trova applicazione anche nelle artriti, nei reumatismi nelle allergie, nelle ulcere, nelle sindromi da affaticamento cronico, nei disordini intestinali. La sua spiccata attività di azione è data essenzialmente dalla presenza di almeno sei tipi di alcaloidi di cui quattro hanno mostrato un pronunciato effetto di stimolazione della fagocitosi, ovvero della abilità dei globuli bianchi di fagocitare i microrganismi e le sostanze estranee. Questi alcaloidi sono l'isopteropodina, la pteropodina, l'isomitrafillina e l'isorincofillina, oltre a questi alcaloidi ossindolici, contiene anche composti naturali come proantocianidine, polifenoli, triterpine, steroli, betasitosteroli, stigmasteroli e campesteroli.
Rosa Canina, da associare all'Uncaria Tomentosa, è una pianta della famiglia delle Rosacee è un arbusto comune nelle boscaglie e nelle siepi lungo le strade di campagna, diffuso nelle regioni temperate e subtropicali dell'emisfero settentrionale, se ne impiegano in fitoterapia i frutti, ovvero le bacche o i cinorroidi. Per la presenza essenzialmente di Vitamina C, è utile nel trattamento di malattie influenzali, nei raffreddori, come prevenzione delle patologie virali a carico dell'apparato respiratorio, di aiuto non solo nel cambio di stagione, in quanto alza le difese immunitarie, ma anche negli stati allergici, nelle infiammazioni, negli stati di debilitazione. Tra gli altri componenti della droga, abbiamo tannini, vitamina A, riboflavina, flavoniodi, acido malico, acido citrico, carboidrati, pectine, e molti altri componenti.
Propoli, è bene inoltre, associare al trattamento di prevenzione, oltre all'Uncaria e alla Rosa Canina, anche la propoli, che è una resina raccolta dalle Api da piante come il Pioppo, la Betulla, il Salice, l'Ippocastano, il Pino, l'Abete, la Quercia, l'olmo, l'Ontano. La Propoli contiene vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina E, sali minerali, flavonoidi, resine, balsami, composti di natura aromatica e fenolica arricchiti da acidi grassi, terpeni, aminoacidi, e molte altre sostanze. E' una pianta essenziale nelle affezioni delle prime vie respiratorie, utile il suo impiego in caso di mal di gola, di tosse, di faringite, rinite, tonsillite, otite, sinusite, ma il suo campo di azione per l'attività antimicotica si adatta anche in caso di infezioni delle vie genito-urinarie, e di molte altre patologie.
Depressione e cali di energia: esistono differenze?
Ci sono periodi che io definisco periodi di scaricamento energetico.
Hai già sentito parlare di psicosomatica?
Con psicosomatica ci si riferisce a quei casi dove un grosso stress a livello psichico, come potrebbe essere le depressione, va a influire sul corpo stesso. In questo modo il corpo somatizza, ossia converte lo stress mentale in tensione per alcune zone del nostro corpo. Questa tensione viene da noi percepita come dolore.
A questo punto è come se fosse l’organismo stesso a comunicare al sistema nervoso quello status di malessere.
Un riflessologo sa che la vitalità di una persona risiede nei reni.
Una curiosità! L’energia che risiede nei reni ci viene data al momento del concepimento e qui si mantiene nel corso della vita. Quando una persona si sente perennemente stanca, priva di energia, è una conseguenza dovuta allo scaricamento energetico dei reni.
L’obiettivo del naturopata è quello di riconnettere certe dinamiche mentali e fisiche, restituendo un equilibrio tra corpo e mente, che sono strettamente collegati.
Nel caso di uno scarico Energetico, il naturopata attraverso la Riflessologia Plantare va a stimolare la zona dei reni per restituir loro la propria energia. Successivamente nel corso del trattamento stimoliamo anche la zona dei surreni. Essi ci sostengono durante i momenti di stress rilasciando adrenalina aiutandoci in questo modo a superare un periodo particolarmente difficile per noi.
Naturalmente, nel caso questo periodo di protrasse a lungo, questa irrefrenabile produzione di adrenalina va a scaricare l’energia stessa dei surreni, conducendo il corpo ad uno stato di affaticamento. Ciò comporta un cambio della chimica interna che va addirittura ad alterare i nostri pensieri.
Infatti, quando sei molto stanco, vittima di questi cali di energia, anche i tuoi pensieri sono più negativi. Vedi dunque che la depressione è strettamente legata all’esaurimento energetico. Una è la conseguenza dell’altra.
Che aspetti?
Vieni a provare un trattamento...
HO DECISO DI ESSERE FELICE, PERCHÉ FA BENE ALLA MIA SALUTE. (VOLTAIRE)
“Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla.”
Martin Luther King
A volte serve semplicemente la mano di qualcuno per fare il primo passo...
Riflessologia plantare, in cosa consiste e quando è consigliata
La riflessologia plantare è indicata per i disturbi più comuni, come il mal di testa o il mal di schiena.
Ma è utile ricorrere a questo antico metodo terapeutico anche per risolvere problemi di ansia o insonnia, dolore articolare, disturbi gastrici.
Il piede viene massaggiato con tutte le dita di entrambe le mani per essere stimolato nella sua globalità e sollecitato a fondo nei punti sede dei meridiani energetici: i percorsi di energia che disegnano una rete virtuale che attraversa tutto il corpo.
La riflessologia plantare tende al miglioramento dell’equilibrio dell’organismo in tre ambiti principali: congestione, infiammazione e tensione.
L’obiettivo dei trattamenti, che si effettuano con cadenza ciclica settimanale per almeno 10 sedute, è quello di eliminare gradualmente, di seduta in seduta, queste condizioni di squilibrio spesso interconnesse tra loro, riuscendo infine a ripristinare uno stato di benessere.
Nell’ universo tutto è energia e ogni essere vivente possiede un proprio campo energetico chiamato aura; è una sorta di “uovo” luminoso che circonda, compenetra e protegge il corpo fisico e l’anima.
E’ come un’impronta digitale, è assolutamente personale ed esprime la nostra vera essenza.
In ciascun individuo ha una propria colorazione che varia a seconda del suo stato di salute, delle sue emozioni, del suo stato mentale e del suo grado di spiritualità.
In una persona sana ed emotivamente equilibrata, i colori saranno intensi e luminosi, al contrario, in un individuo fisicamente fragile o con pensieri negativi, saranno spenti e opachi.
Essa si indebolisce e si assottiglia a causa di fattori esterni ed interni dissonanti che abbassano la sua frequenza vibrazionale, permettendo così il passaggio di energie basse; registra, non solo situazioni ed emozioni del momento presente, ma ha anche in archivio tutte le forme pensiero che si sono radicate in noi durante la nostra vita.
Noi siamo dei magneti, attiriamo ciò che emaniamo; un’aura forte attira opportunità, circostanze e persone che vibrano ad alte frequenze; un’aura debole, invece, attira persone e situazioni con frequenze basse.
E’ importante avere un campo aurico energeticamente ampio e forte, perché diventa uno scudo protettivo potente che ci permette di emanare amore, contrastando forze negative e pesanti.
La riflessologia plantare o riflessologia del piede è una tecnica di medicina alternativa, che consiste nella pressione e nel massaggio della pianta dei piedi, al fine di alleviare patologie o disturbi che interessano altre parti del corpo. L’assunto su cui si fonda questa pratica, infatti, è la corrispondenza tra alcune zone dei piedi e determinati organi, ghiandole, articolazioni, terminazioni nervose, strutture ossee.
La riflessologia plantare è una branca della riflessologia: una metodica che considera terapeutici il massaggio e la stimolazione di alcune parti del corpo (i cosiddetti punti riflessi). Secondo la disciplina riflessologica, esistono punti riflessi in tutto il corpo, di cui si occupano diversi tipi di riflessologia: plantare, palmare, facciale, auricolare. La tecnica con cui questi punti sono trattati è manuale: il riflessologo (l’operatore specializzato in riflessologia) agisce solo attraverso l’uso e la pressione delle dita delle mani.
L’idea di un’interconnessione tra le diverse parti anatomiche fa della riflessologia una disciplina olistica, secondo cui l’essere umano è un’unità inscindibile di corpo, mente e spirito. Ne consegue che il corpo non è divisibile in parti distinte e autonome, ma rappresenta una totalità fortemente coesa
Spesso di sente parlare dell’efficacia dei fiori di Bach, tuttavia sono tanti a non conoscerne le proprietà e l’efficacia nel curare particolari patologie.
La floriterapia è un metodo introdotto negli anni ’30 dal medico gallese Edward Bach per curare naturalmente stati ansiosi, paure ed altre emozioni negative, intuendo le straordinarie proprietà terapeutiche di alcune essenze floreali. Questa terapia si basa sull’impiego di essenze di fiori selvatici per curare ad esempio:
• Stress, ansia ed attacchi di panico;
• Depressione;
• Senso di colpa;
• Timidezza;
• Insicurezza.
Privi di effetti collaterali e molto semplici da scegliere ed utilizzare, i fiori di Bach sono dunque rimedi naturali basati sulle sostanze energetiche che vengono estratte da alcuni fiori.
Questi fiori sono utili per tutti quei momenti in cui stati d’animo negativi ed oppressivi impediscono di vivere serenamente la nostra vita. Agendo su questi stati d’animo, riescono a curare l’anima di una persona ed riequilibrarne l’energia perduta. E spesso il riequilibrio di queste emozioni è risolutivo di patologie, malesseri e disturbi comuni come stanchezza, emicrania, colite, gastrite nervosa, rigidità muscolare e malattie della pelle.
Sempre più spesso chi viene in studio da me per una consulenza arriva per problemi di stanchezza, apatia, scoraggiamento. Sembra quasi che qualcuno ci abbia tolto l'attacco alla nostra personale presa di corrente e, giorno dopo giorno, ci sentiamo sempre più scarichi...
Eppure si posso trovare tantissime strategie per uscire da questo stato in poco tempo e in maniera completamente naturale.
Come fare?
Alla base di un corretto consulto naturopatico ci deve essere un analisi energetica della persona, un colloquio personale con la stessa e un attenta diagnosi.
Ciò che contraddistingue un naturopata infatti è la consapevolezza che ogni individuo è un essere unico e irripetibile, che va accolto, ascoltato e compreso nella sua unicità.
Perchè lo stress, la stanchezza e qualsiasi altra sintomatologia che si manifesta in te ha un origine specifica e occorre comprendere insieme da dove origina in TE.
Perchè SEI UNICO, ricordalo sempre.
Walnut – Il fiore per la crescita e i cambiamenti.
Cosa fa? - l fiore Walnut è adatto per chi vuole crescere, evolvere sotto tutti i punti di vista, anche spirituale, e per chi vuole rafforzare le proprie convinzioni al punto tale di avere una grande energia interiore e non lasciarsi influenzare dai contesti esterni.
Molte persone fanno fatica ad accettare i cambiamenti. In una società articolata e "veloce" come la nostra questo spesso costituisce un problema.
Per il dottor Bach il fiore migliore per aiutare queste persone a prendere decisioni importanti senza soffrirne eccessivamente è il noce. Protetto dal guscio, questo fiore rappresenterebbe proprio questa tipologia di persone che sono sì motivate ad andare avanti, ma si scoraggiano facilmente a causa di rimorsi, routine consolidate, e soprattutto dai pareri e problemi altrui.
Hornbeam – Il fiore per l’energia e la voglia di fare
Cosa fa? - Aiuta a ritrovare l'interesse in ciò che si fa, a ritrovare nuovi stimoli, energie e voglia di fare.
Questo fiore è considerato l’alleato ideale per chi soffre della cosiddetta “sindrome del lunedì mattina”, cioè per chi che prova una certa difficoltà ad iniziare le giornate in quanto non ha motivazione, è stanco delle solite abitudini ed accusa stanchezza mentale.
Larch – Il fiore di Bach per la fiducia in sé stessi
Cosa fa? - Migliora l’autostima e dona la piena fiducia in sé stessi.
A volte capita di essere insicuri, ci sono momenti nella nostra vita in cui cala la nostra personale autostima e la fiducia nelle nostre capacità.
Questo stato d'animo può bloccarci e impedire la nostra completa realizzazione.
Può succedere che, in questo stato d'animo non siamo capaci di prendere iniziative e di rimanere sempre un passo indietro per timore.
Il fiore Larch è utile per liberarsi dal complesso di inferiorità e per stimolare l’intraprendenza, l’iniziativa, accettando anche le conseguenze più rischiose.
Cosa sono i fiori di BACH?
Riconosciuti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) i fiori di Bach sono dei preparati che contengono dei principi vegetali estratti principalmente da fiori selvatici studiati dal dottor Bach.
Essi fanno parte della fitoterapia e della floriterapia e vengo utilizzati per migliorare la propria emotività stabilizzando le emozioni, eliminando quelle negative, le quali molto spesso favoriscono l’insorgere di disturbi di vario tipo, anche a livello fisico.
Tutto ciò è reso possibile grazie alla vibrazione energetica che alcuni fiori sono in grado di avere sul campo elettromagnetico delle persone che li assumono.
A condurre questi esperimenti e trovare la giusta correlazione tra i fiori e 38 stati d’animo differenti, è stato dicevo un medico britannico, il Dott. Edward Bach.
La sua storia è particolarmente affascinante infatti, il dottor Bach, dopo aver abbondonato la chirurgia, l’omeopatia e la batteriologia, dove aveva ottenuto risultati strepitosi, si concentra sulla floriterapia.
Nei primi due anni di ricerca e sperimentazioni su un quantitativo sempre crescente di pazienti, scoprì tre fiori: Impatiens, Mimulus, Clematis; due anni dopo il numero dei fiori era salito a ben 12 e tre anni ancora dopo, nel 1935 i fiori erano diventati 38 andando a completare quello che tutti noi floriterapeuti chiamiamo il “Sistema Floreale del dott. Bach” all’interno del quale ogni fiore assume una specifica funzione.
Ma quali sono le loro caratteristiche principali?
Migliorando il tono dell’umore, risolvendo i problemi emotivi, questa terapia vibrazionale tiene lontane altre patologie più o meno gravi. Infatti, come insegna la medicina psicosomatica, corpo e mente non sono mai scollegati e ciò che abbiamo a livello mentale ha sicuramente anche un’influenza a livello fisico.
Si tratta di una cura naturale che deve essere seguita da un naturopata, erborista o un floriterapeuta, vale a dire una persona che conosce i fiori e la terapia dei 38 fiori di Bach. Trattandosi di rimedi al 100% naturali non hanno controindicazioni.
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