Stefano Verza Psicologo

Sono psicologo clinico e Tutor DSA. Mi occupo di:
🏳️‍🌈 Inclusività
👨🏻‍🏫 DSA e

Photos from Stefano Verza Psicologo's post 08/04/2024

5 FRASI DA DIRE A CHI STA SOFFRENDO

🗣️ Quante volte ci siamo trovatə senza parole di fronte alla sofferenza di una persona cara?

Quella sensazione di non avere le parole giuste per gestire un disagio emotivo importante può generare in noi sentimenti di frustrazione, colpa e impotenza.

Capita anche a noi psicologi e psicoterapeuti (e ci lavoriamo di brutto in supervisione!)

🫂 La verità è che, ciò che conta è la volontà di far sentire la propria vicinanza e il proprio supporto, senza giudizio nei confronti di chi in quel momento sta soffrendo.

Se ci pensiamo, tutti abbiamo vissuto periodi particolarmente negativi in cui abbiamo sentito la necessità di vicinanza dei nostri cari e non delle loro parole giuste, magiche, che ci facessero stare meglio.

⚓ Anziché impegnarsi a cercare di risolvere il dolore altrui (missione impossibile), ha più senso mostrarci capaci di *stare* in quella sofferenza senza esserne spaventati.

Da persona che ha sofferto di depressione, ecco cosa davvero ha fatto la differenza:

💭 «Sei amabile anche mentre stai male. Anche mentre cammini nell'oscurità. Non ho bisogno di vederti felice per volerti bene. Non posso portarti fuori dal buco nero, ma posso tenerti la mano mentre guarisci.»


Photos from Stefano Verza Psicologo's post 02/04/2024

Conoscere termini specifici legati all’esperienza autistica può aiutare a ridurre e .

👁️ Ad esempio, è diffusa la credenza secondo cui l’ sia necessariamente connesso alla disabilità intellettiva o, viceversa, alla plus-dotazione. Invece, sebbene le medie sono differenti, il livello cognitivo delle persone autistiche può variare lungo l’intero continuum, così come quello delle persone non autistiche.

Allo stesso modo, l’entità del necessario nella vita di tutti i giorni varia da individuo a individuo. Non necessariamente sono compromesse le abilità linguistiche, sociali o di apprendimento.

🎭 Essere persone autistiche significa sperimentare il mondo in modo diverso, comunicare in modo diverso, processare gli stimoli esterni in modo diverso.

rispetto a cosa?

Rispetto alla maggioranza delle persone. Tutto qui.

Ma diverso non vuol dire sbagliato.

Ripetiamolo per il pubblico nelle ultime file: diverso rispetto alla maggioranza non è sinonimo di sbagliato, né di patologico.

🤚 Parliamo mai di “persone con mancinismo”? Cerchiamo forse di forzare loro a usare la mano destra? Oppure produciamo cancelleria apposita per accomodarne i bisogni?

👩🏻‍🤝‍👩🏿 Infine, NO, non siamo tuttə un po’ autisticə.
Tuttə noi possiamo attuare comportamenti ripetitivi autoconsolatori (come quando giocherelliamo con i capelli) o prenderci male per un improvviso, ma nelle persone autistiche questi aspetti si manifestano in modo più intenso, rigido e pervasivo, portandole a sperimentare un disagio significativo quando l’ambiente non è disposto ad adattarsi al loro funzionamento.

In effetti, quando mi trovo a lavorare con persone autistiche, mi accorgo di quanto spesso ad essere rigida sia proprio la società sedicente “neurotipica”.

Per saperne di più, consiglio alcune pagine di divulgazione sul tema:
tercon




💭 Ne conosci altre?

Photos from Stefano Verza Psicologo's post 31/03/2024

Giornata Internazionale per la Visibilità Transgender. 🌈
.
« Viviamo in un’epoca in cui sempre più persone trans vogliono farsi avanti e dire “eccomi, questo è ciò che sono”. »
— Laverne Cox
.
👁️ Dare visibilità – no, *riconoscere* visibilità alle persone trans è indispensabile affinché sempre più persone smettano di percepirle come una minaccia, un nemico da combattere o, nel migliore dei casi, una mostruosità dalla quale tenersi alla larga.

💃🏾 Le persone trans sono persone: belle, brutte, complicate, simptiche e antipatiche, virili, androgine, rosa shocking e grigio topo, tacchi alti e scarpe da ginnastica, etero, gay, bisessuali.

🎭 Cosa fare: diversificare la rappresentazione, mostrando persone vere e non la “maschera teatrale” della persona transgender (sappiamo tutt* qual è: personaggio secondario, donna trans iper-sessualizzata e iper-femminile nonostante i tratti mascolini che si prestando alle classiche battute, oddio-ha-la-sorpresa, pubblico che ride, sipario).

Altrimenti il rischio è di associare la parola "trans" a quell'unica persona trans che abbiamo visto in televisione, o al supermercato, o sulla cronaca nera, e fare di tutta l'erba un fascio.

👩‍🚀 Le persone trans sono tante cose: student*, attivist*, commess*, impiegat*, banchier*, s*x worker, imprenditori e imprenditrici. Smettiamo di mostrarle sui media con l’unico scopo di essere trans (stile sitcom primi 2000: “Ok, per essere inclusivi ci servono la donna, il gay e il nero”).

👎 Le persone trans non sono abbastanza rappresentate da nessuna parte. Per questo hanno bisogno di una Giornata dedicata, al contrario di quelle cisgender (= non trans). C’è un motivo se si chiama “minoranza”.

Oggi (e ogni giorno) prendiamocelo per educarci, conoscere, onorare e diversificare la narrazione sulle persone transgender. 🎉

Photos from Stefano Verza Psicologo's post 20/03/2024

Dopo quattro anni di specializzazione in questo sembra un post da basic b***h della , ma adesso ti spiego perché no.

Sempre più spesso mi accorgo, durante i colloqui, di come la nostra società manchi di insegnarci le competenze di base dell' emotiva.

🔍 La maggior parte dei miei pazienti non è in grado di distinguere un pensiero da un sentimento, un bisogno da un desiderio, l'ansia dalla paura.

🏗️ E per problemi basic, servono soluzioni basic: per cui seguimi, che partiamo dalle fondamenta.

❤️‍🩹 La maggior parte delle volte in cui provi un’emozione intensa spiacevole è perché stai pensando in modo negativo. Ecco allora l’importanza di individuare i nostri pensieri nocivi per modificarli e sostituirli con altri più utili.

📈 L’evento attivante mette in gioco il nostro sistema di convinzioni, credenze, aspettative — insomma, i nostri — e da esso derivano le “conseguenze”, ovvero le nostre reazioni emotive e comportamentali.

🎯 L’obiettivo, oltre all’esplorazione delle nostre esperienze soggettive, è quello di individuare i pensieri irrazionali per sostituirli con altri più flessibili, moderati, congruenti con la realtà, utili al conseguimento dei propri scopi e del proprio .

❓ Allo stesso tempo, possiamo scegliere di agire in controtendenza rispetto alle nostre strategie di automatiche.

Ma di questo parliamo nella prossima puntata 😏

-comportamentale

Photos from Stefano Verza Psicologo's post 15/03/2024

è possibile.

Esiste una falsa credenza ampiamente diffusa secondo cui non esiste un recupero completo dai disturbi alimentari: si pensa che sia possibile migliorare, rendere il disturbo più gestibile, ma che comunque i restino tutta la vita. Questo non è vero!

Esistono dei trattamenti basati sull’evidenza scientifica, in particolare la CBT-E, che garantiscono una completa in un'alta percentuale di casi.

La Cognitive Behavioral Therapy - Enhanced è un modello di trattamento trans-diagnostico che si concentra specificamente sui disturbi alimentari, come nervosa, nervosa e disturbo da alimentazione incontrollata ( ). Questo approccio mira a identificare e modificare i pensieri distorti e i comportamenti disfunzionali legati all'alimentazione, lavorando in modo collaborativo per sviluppare nuove abilità e strategie per gestire il rapporto con il cibo in modo più sano e positivo.

Attraverso sessioni strutturate e obiettivi chiari, la CBT-E offre un percorso verso il recupero, promuovendo il benessere emotivo e fisico.

Ho avuto la fortuna di incontrare questo approccio durante la mia formazione in Integrata, grazie alla — e come sai, mi innamoro facilmente delle tecniche evidence-bases.

Photos from Stefano Verza Psicologo's post 20/11/2023

Qualcuno pensi ai , anche a quelli *.

🗓️ Il 20 novembre si celebra la Giornata Mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ma anche il Transgender Day of Remembrance ( ): ricorrenza che commemora le vittime della .

🏳️‍⚧️ Nell'ultimo anno ho iniziato a collaborare con il , occupandomi di percorsi di adeguamento di genere e di sostegno psicologico per persone trans e di genere non conforme (GNC). Credo di non essermi sentito così tanto "al mio posto" come in questo ambito e provo un'immensa gratitudine per la possibilità di fare la mia parte e mettere la mia professione al servizio della comunità trans/ ***r.

👨🏻‍👩🏽‍👦🏼 Parallelamente, continuo ad occuparmi di , , sostegno alla . Per me tutte queste aree di lavoro non sono scisse, ma tasselli diversi del grande mosaico del benessere psicologico e della lotta alla .

💚 Ogni essere umano merita di crescere in un ambiente supportivo e accogliente (lo dice la Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo, mica io). Ogni essere umano merita di essere rispettato e protetto a prescindere dalla propria identità di genere, sia essa conforme o non conforme al sistema binario tradizionale.

⚧️ Tuttavia, non mi stancherò mai di ripeterlo: le persone appartenenti a minoranze (qualsiasi minoranza) hanno bisogno di un po' più di supporto, un po' più di accoglienza, certamente un po' più di protezione. Altrimenti non dovremmo fare le fiaccolate alla loro memoria.

✍️ Continua a leggere l'articolo completo su insidestudio.it/tdor

Photos from Stefano Verza Psicologo's post 17/11/2023

Per la ripropongo un tema a me molto caro: quello dell' di primo livello, ovvero quella incentrata sul corpo.

🦭 Il Diving Reflex – o riflesso di immersione – è un fenomeno fisiologico osservato per la prima volta in mammiferi acquatici, in particolare nelle foche.
Si tratta di una risposta multisistemica innata, presente in tutti i . Esso ha lo scopo di preservare le riserve di durante i periodi di immersione in acqua.

É un riflesso mediato dall’incremento del tono vagale che coinvolge il sistema 🧠, il sistema 🫁 e il sistema 🫀. Sul corpo si traduce in un utilizzo più efficiente dell’ossigeno e in una diminuzione della frequenza cardiaca, garantendo al contempo un’adeguata perfusione cerebrale.

🌊 Questo riflesso si verifica anche negli esseri umani, per cui è sufficiente la sola immersione del viso in acqua fredda per produrre una diminuzione della frequenza cardiaca e una sensazione di : è stato rilevato perfino un effetto positivo sui sintomi del .

🤿 Ma come possiamo tradurre questa risposta fisiologica in una pratica per affrontare l'ansia o il panico? Se stai sperimentando forte , prova a bagnare il viso con acqua fredda o immergerlo in una bacinella. Un'alternativa è stringere tra le mani dei cubetti di ghiaccio, o applicare delle patch fredde sotto gli occhi.

🌬 Questa strategia è ancora più efficace se accompagnata da tecniche di . Ad esempio: inspira profondamente per qualche secondo con il naso ed espira lentamente con la bocca. Le espirazioni più lunghe delle inspirazioni “ingannano” il sistema , favorendo il ripristino della sensazione fisiologica di sicurezza.

13/11/2023

È difficile parlare di in un periodo in cui, ogni giorno, siamo dilaniati da immagini di atrocità.

Tuttavia, è importante non perdere l'occasione per celebrare un aspetto fondamentale della sensibilità che crea significato e connessione umana — e quanto ne abbiano bisogno, oggi più che mai!

🧠 La Psicologia Positiva suggerisce che gli atti di gentilezza possono avere diversi effetti benefici, tra cui un aumento del benessere emotivo, una maggiore sensazione di felicità sia per chi li pratica che per chi li riceve, una riduzione dello stress e un miglioramento dei sintomi della . Inoltre, comportarsi in modo gentile può contribuire a migliorare le relazioni interpersonali e creare un senso di connessione e comunità.

🪴 A livello neurobiologico, la gentilezza può attivare il sistema di ricompensa nel cervello, portando alla liberazione di neurotrasmettitori come la , associata al piacere e al benessere, e l' — o "ormone delle coccole" —, legata alle relazioni sociali e al legame affettivo. Inoltre, praticare la gentilezza può ridurre i livelli di , un ormone dello stress.

🌸 Studi mostrano che la gentilezza non solo aumenta la , ma contribuisce anche a una migliore salute fisica. e gentilezza sono legati alla prevenzione medica e a una pressione sanguigna più bassa negli .

🧘🏻‍♀️ A livello clinico, atti di bontà ci permettono di sperimentare un senso di , vero e proprio antidoto contro la percezione di noi stessə come fragili e impotenti — immagine del Sé così diffusa in questo periodo di continua crisi.

🪞 Inoltre, essere gentili in modo disinteressato può permetterci di guardarci allo specchio consapevoli di aver perseguito i nostri valori, rinforzando un'immagine di noi stessə positiva, integra, capace e apprezzabile.

⚠️ MA ATTENZIONE! La gentilezza può fiorire solo dove esistono sani e ben definiti. Guai a utilizzarla come strategia di coping per sentirci migliori degli altri, per evitare un rifiuto o un abbandono, o — peggiomisento — in maniera passivo-aggressiva.

🎀 Be conscious, be kind!

16/10/2023

Guarda il video fino alla fine per i dettagli su come partecipare!
(Oppure visita il mio sito - trovi il link nella bio - se vuoi fare prima. Non mi arrabbio!)

🎃 Ottobre è un mese pieno di iniziative riguardanti la – e non parlo solo del fatto che possiamo finalmente dedicarci ai lavoretti di (nonostante la mia passione per fare découpage su bare e zucchette).

In questo video dico due parole sull'attuale situazione della in Italia, con particolare riferimento all'accessibilità dei servizi di salute mentale e alle situazioni di disparità ad essa legate.

Per approfondire, puoi guardare l'intervista che ho fatto con e (la trovi sulla pagina di Malegaleco).

Photos from Stefano Verza Psicologo's post 10/10/2023

🧠 La Giornata Nazionale della Psicologia è occasione di riflessione sul ruolo dello nella tutela della pubblica, sull’importanza del e sulla necessità di favorire l’accesso alle prestazioni psicologiche.

📝 I dati ci dicono che 1 persona su 8 vive una condizione di psichico, condizione che riguarda anche un numero crescente di .

🫱🏻‍🫲🏽 La GNP 2023 si concentra su un tema piccantino: l'equità e la giustizia sociale nel contesto dei bisogni psicologici.

L'accessibilità dei servizi psicologici è fortemente influenzata dalle disparità economiche, socio-culturali e di istruzione:
🔸 la disponibiltà di strutture pubbliche varia da regione a regione;
🔸 le grandi città tendono ad avere più risorse e servizi rispetto alle zone rurali;
🔸 non tutti possono permettersi di accedere a professionisti privati;
🔸 la sensibilizzazione sul tema della salute mentale varia a seconda dei contesti, ad es. persone meno istruite possono sentirsi maggiormente stigmatizzate nel chiedere aiuto...
.. e così via, in un circolo vizioso che mantiene vive le disparità sociali anche attraverso la mancata presa in carico del disagio psichico.

🗣️ Ne ho parlato sabato scorso insieme a — trovate l'intervista completa sulla pagina di — e ne parlerò domani (se il Ciel non mi fulmina) in una diretta, perché l'argomento è lungo e complesso.

‼️ Ho anche deciso di lanciare un'iniziativa di per il mese di ottobre.

Domani in diretta tutti i dettagli! 📆

28/06/2023

Nel 1969 l'uomo è andato sulla luna. 🌕

👨‍🚀 Era il 20 luglio, ma di sicuro Neil Armstrong non soffriva il caldo mentre posava il primo piede sulla luna e diceva qualcosa come:

"Questo è un piccolo passo per l'uomo, ma un grande passo per l'umanità". 👣

Tutto il mondo stava immobile davanti a un teleschermo, col fiato sospeso. 📺

🔥 Meno seguiti a livello mediatico, ma di certo non meno importanti, furono i moti di che avevano avuto luogo meno di un mese prima, nel giugno dello stesso anno.

🍻 Lo Stonewall Inn era un bar di Manhattan frequentato da persone e e per questo non particolarmente amato dalle forze dell'ordine, le cui irruzioni nei cosiddetti "gay bar" erano frequenti e non proprio pacifiche.

🧱 La notte tra il 27 e il 28 giugno 1969 qualcuno si ribellò, dichiarando a gran voce il proprio diritto ad esistere, ad amarsi, a ballare e celebrare la vita come tutti gli altri.

✨ Fu un piccolo passo per la comunità +, ma un grande passo per tuttə noi verso la parità dei diritti — e quindi un mondo migliore.

Per questo giugno è il 🌈 𝙋𝙧𝙞𝙙𝙚 𝙈𝙤𝙣𝙩𝙝 🌈 (mese dell'orgoglio) e commemora proprio quella notte di rivolta a un sistema che intendeva schiacciare e reprimere chiunque fosse diversə.

❗ Per tanti anni si è chiamato erroneamente "Gay Pride", ma la verità è che a iniziare i moti di Stonewall furono donne lesbiche e transgender. Oggi è un'occasione in più per celebrare TUTTI i modi di essere, di sentire, di amare — e per difendere i di ogni lettera dell'alfabeto.

📕📙📒📗📘📔

Questa foto risale al 2019, quando avevo appena iniziato la libera professione e avevo solo sette cartelle.

Allora ero più moderato. Oggi sostengo senza paura che non esiste senza lotta politica, senza la difesa delle , senza rivendicazione di diritti civili.

Photos from Stefano Verza Psicologo's post 12/06/2023

Io me lo ricordo benissimo quel 12 giugno.
Mi ricordo che vidi la notizia al TG e piansi (strano, non capita mai!).

Quello stesso anno avevo già perso la mia mamma.
Vedere quelle immagini, sentire quei numeri, fu come se mi avessero strappato via un altro membro della famiglia. Anzi altri cinquanta membri.

Non esagero quando dico che per ogni persona vittima di io mi allerto come se avessero picchiato mio fratello, come se avessero insultato mia sorella, come se avessero cacciato di casa il mio migliore amico.

Le provo tutte, le : tristezza, rabbia, disgusto, smarrimento, fervore. Si tratta pure di un bel per me, e non uso questo termine a cuor leggero.

In Italia, l'omofobia è ancora un problema diffuso. Nonostante i progressi degli ultimi anni, molte persone della comunità LGBTQIA+ continuano a subire discriminazioni e violenze a causa della loro identità di genere, orientamento sessuale o stile relazionale.

Il report di omofobia.org conta, nel periodo tra aprile '22 e marzo '23, 115 episodi accertati, che hanno colpito 165 persone. Più di 80 le vittime di aggressioni fisiche. Almeno sei di queste non sono più qui per parlarne.

Questi numeri sono solo la punta dell'iceberg, poiché la maggior parte delle vittime non denuncia per paura di ritorsioni o per mancanza di fiducia nelle istituzioni.

Ecco perché esiste un , ecco perché famo 'sta carnevalata.

Perché finché anche solo una persona nel mondo dovrà pensarci due volte prima di fare , ci sarà bisogno di sfilare in piazza a migliaia, anzi a milioni.

Photos from Stefano Verza Psicologo's post 01/06/2023

Oggi, 1° giugno, apriamo il sipario del , portavoce arcobaleno dell'essere orgogliosi di esistere, ma anche un po' incazzati per le ingiustizie e le disuguaglianze che ancora affliggono la comunità +. 🏳️‍🌈

Una coincidenza (😏) vuole che l’inizio del mese del coincida con la Giornata mondiale dei , proclamata dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 2012. 👨‍👩‍👦

🧵 A tal proposito, la definizione dello psicologo Stamateas fornisce uno spunto prezioso per trovare un fil rouge (o arcobaleno?) tra queste due ricorrenze:

«Il compito di un genitore è quello di motivare, permettere ai figli di scoprire la propria strada, perché una volta trovata, non la abbandoneranno più».

🚧 Una serie di recenti provvedimenti procede nell’ostacolare il riconoscimento delle famiglie non tradizionali — le cosiddette —in Italia, nonostante la mancanza di evidenze scientifiche riguardo alla possibile compromissione del benessere psicofisico dei cresciuti da famiglie (Patterson, 1992 — SÌ, GIÀ ALLORA; Roberto, Nicola & Longiardi, 2017).

🥼 Ad oggi la Letteratura scientifica è pressoché unanime nell'equiparare le famiglie non tradizionali a quelle tradizionali.

💚 Nelle ultime settimane siamo statə benedettə dalle parole di Michela Murgia, che con coraggio e generosità ci ha raccontato della sua . Una cascata di , , sostegno reciproco e condivisione che straripano oltre i ruoli precostituiti, oltre i concetti stessi di e (tutte cose che non c'entrano nulla con la — parola di Parent Trainer).

🎉 Perciò a tutti i genitori.
Anzi: a tuttə. Soprattutto a quelli che non possono andare a prendere i figli a scuola senza una delega. 🫰🏻

Photos from Stefano Verza Psicologo's post 05/05/2023

Sono stanco. ⚠️

È un periodo di lavoro intenso, tra pazienti, progetti, sportello di — e poi il generico quotidiano, le relazioni, gli amici, le varie ed eventuali.

🍹 Non tutte sono : spesso riesco a ritagliarmi qualche momento di libertà, ho scelto di non lavorare la sera e durante i weekend.

Eppure... Eppure anche quando mi fermo la sensazione è quella di non staccare mai, di rilassarsi ma di non riposare, di essere sempre in tensione.

Perché?

🗓️ Forse perché è faticoso barcamenarsi tra i mille impegni, ruminare su quella discussione che “se solo avessi avuto la risposta pronta...”, pensare a ciò che devo fare domani, rimuginare su ciò che POTREI fare (e non faccio), gestire i rapporti sociali, aiutare amici in difficoltà, lavorare su di me con la personale... Tutte cose in cui credo, cose che voglio fare, cose che rispecchiano miei valori.

Ma il prezzo da pagare? Stanchezza, sempre.

🖐🏻 Allora mi fermo — ascolto il mio corpo (e la mia mente), elenco i fattori di , mi anzi mi accolgo, che non c'è proprio niente da perdonare se non siamo sempre maestri .

💑 Mi circondo di che mi tengono ancorato al presente, che mi danno gioia anche senza fare niente, che mi fanno sentire a .

💬 Comunico: dico loro sono-stanco, non-lo-so, vengo-se-me-la-sento, facciamo-una-roba-easy.

🆘 Chiedo : dico sono-stressato, stammi-vicino, grazie-per-tutto-quello-che-fai.

🚦 Metto : dico ci-sentiamo-dopo-il-ponte, ti-rispondo-quando-riesco, ora-non-ho-le-energie-per-occuparmi-di-questo. O più semplicemente: no.

❓ E tu, come gestisci la stanchezza mentale? Riesci a prendertene cura come fai con quella fisica?

28/03/2023

«Sorridi!»

«Non hai motivo per essere triste»

«Cosa ti manca?!»

«Non fare sceneggiate, piangi solo per farti notare»

👂🏻 Quante volte ho sentito queste frasi — dai miei genitori e nei racconti dei miei pazienti.

Forse abbiamo imparato che il nostro era meno importante di quello di chi avrebbe dovuto prendersi cura di noi.

Forse quel qualcuno non era a suo agio nelle emozioni spiacevoli e lì abbiamo capito che avremmo ottenuto più coccole con un finto che con un pianto vero.

Forse quel qualcuno non aveva una capacità di regolare le proprie tale da farci sentire al sicuro nell'esprimere le nostre.

O forse è solo la che continua a dirci: sorridi-consuma-produci. Chi-si-ferma-è-perduto.

Plot twist: possiamo fermarci, smettere di performare, dare alle nostre fragilità.

Il mondo sopravviverà anche senza i nostri sorrisi.

(... Almeno fino all'inevitabile estinzione di massa da cambiamento climatico.)

🌞

Photos from Stefano Verza Psicologo's post 26/01/2023

Quando qualcunə vicino a noi sta soffrendo vorremmo fare di tutto per farlə stare meglio.

Non esiste un “vademecum” e le “parole giuste” non sono per tuttə le stesse, ma ci sono alcune frasi che potrebbe aiutare a sentirsi maggiormente accoltə e ascoltatə. È questo il caso delle “parole-abbraccio”.

🔇 Non di rado nelle conversazioni abbiamo la tendenza a voler riempire il silenzio e fornire una soluzione a chi sta soffrendo.

Alcunə di noi cercano di dare risolvendo i problemi per conto dell’altrə, di farlə stare bene a tutti i costi («Sorridi, la vita è bella!») o “strattonandolə” per smuoverlə dalla situazione in cui si trova.

🗣️ Cerchiamo le parole più giuste da dire o la cosa più utile da fare perché temiamo la sensazione di di fronte alla sofferenza altrui. Attribuiamo a tale condizione una valenza talmente negativa da non riuscire a tollerarla, al punto di mettere il nostro bisogno di agire davanti al vero bisogno dell’altroə.

❓ Ma qual è questo bisogno?

Talvolta può essere un aiuto concreto, ma spesso è invece semplicemente quello di sentirsi “vistə”, ascoltatə e compresə nel proprio dolore; tenutə per mano senza paura anche nei propri vissuto più bui.

Chiedere non guasta mai: una delle mie domande preferite è «Hai bisogno di consigli o hai bisogno di sfogarti?»

💬 E tu? Conosci altre “parole-abbraccio”?

Photos from Stefano Verza Psicologo's post 18/01/2023

Se le feste ci avevano regalato una piccola riflessione sulla ricerca del “regalo perfetto”, il ci ricorda che siamo perfezionistə tutto l'anno.🔷

Sapevi che non esiste un solo tipo di ?

✨ Probabilmente sì, ma a me piace dirtelo con le infografiche belline e i risultati della ricerca clinica. ✨

Ma allora, come usciamo dal loop del perfezionismo?

Come sempre integrando e : pensieri, e azioni (ma anche schemi cognitivi).

💭 «Non posso uscire di casa se ho un capello fuori posto» è un intrusivo e puoi affrontarlo attraverso la ristrutturazione cognitiva e i diari del pensiero.

😟 La di sbagliare è un'emozione che si può esplorare integrando i traumatici e lavorando sulla corporea.

✔️ Non presentarsi a un esame perché hai ripetuto solo sette volte è un comportamento e in quanto tale hai totale controllo su di esso (non vuol dire che sia facile!).

👓 «Se sono perfetti gli altri non mi abbandoneranno» è uno schema cognitivo condizionato, probabile risposta a un più generale schema primario di non amabilità. Se ne parla in .

Ma già nella vita di tutti i giorni, possiamo chiederci:
❓ Il mio come persona è davvero dettato dall'assenza di errori?
❓ Cos'altro definisce il mio valore, oltre ai miei risultati?
❓ In quali occasioni ho sbagliato e non ci sono state conseguenze catastrofiche?
❓ Il livello di precisione che sto chiedendo a me stessə o agli altri è compatibile con la situazione reale?
❓ Le mie aspettative sugli altri mi portano spesso a rimanere delusə?

Se ti va, raccontami qual è stata la cosa più paxxerella che hai fatto per il tuo perfezionismo 👀


Photos from Stefano Verza Psicologo's post 25/12/2022

🎄✨ Buone feste a chi sta bene e buone feste a chi sta male.

⠀Auguri a chi passerà il Natale in mezzo alla gente e a chi starà solə.

⠀A chi conterà le calorie del pandoro e a chi farà il bis di lasagne (eccomi).

⠀A chi non smetterà di parlare, e a chi avrà bisogno di chiudersi in camera.

⠀Un abbraccio a chi riderà di gusto, e anche a chi piangerà un po': va bene così, sarà per l'anno prossimo.

⠀A chi farà buoni propositi e a chi sta ancora dietro a quelli del 2017 (è ok).

⠀Un caro saluto a chi manterrà un sorriso zen e pure a chi sbroccherà male con la zia leghista. A Natale puoi (ma occhio alle aspettative: pick your battles! 💪🏻)

⠀Tante care cose a chi ha superato il scrivimi nei commenti COME HAI FATTO?!) e a chi è finito nel Whalhalla.

⠀Ma soprattutto, (chi sa, SA).




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Chi sono?

Ciao! Mi chiamo Stefano Verza.

Sono Psicologo clinico e dello sviluppo, specializzando in Psicoterapia Integrata e co-fondatore di NeoPsi.

Nel 2019 ho aperto il sito InsideStudio.it, dove cerco di divulgare la cultura del benessere psicologico e dell’inclusività 🏳️‍🌈 nella società, nella famiglia e nella scuola.

Attraverso il sostegno psicologico aiuto i miei pazienti a conoscersi meglio, volersi bene, affrontare situazioni toste e genericamente vivere più sereni.

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