Istituto Jules Grossman
Servizi Di Governo nelle vicinanze
F. P. Tosti
istituto di Bioenergetica e Corenergetica per lo sviluppo del potenziale umano
l'istituto Jules Grossman é un centro di psicoterapia bioenergetica ed emozionale volto allo sviluppo del potenziale umano attraverso presa di responsabilitá individuale e lavoro sul potere personale.
Ritrovarsi nella natura
Mente, corpo, relazione
Un workshop con Raffaele Ponticelli e Gabriella Cipriano
da giovedì 20 a domenica 23 giugno 2024
Roccaraso, Altopiano Aremogna
In questo workshop lavoreremo sulla riattivazione energetica e sul contatto fisico con noi stessi, con gli altri, insieme agli altri. Creeremo opportunità di riflessioni sulla nostra vita attuale e del rapporto che abbiamo con le nostre ombre, i nostri limiti e di come possiamo rimodulare al presente gli inevitabili condizionamenti del passato.
Con l’aiuto della natura, la concretezza della natura, la realtà della natura, possiamo meglio comprendere quanto forte sia la pressione del virtuale, dell’immaginario e della stessa dittatura dei pensieri che ci fanno dimenticare quanta aria, quanta luce potrebbe risvegliare la nostra autenticità, la nostra verità , la nostra vitalità, la nostra libertà .
Infine il piacere. Quanta paura abbiamo del piacere? Quanti boicottaggi facciamo a noi stessi per evitarlo? Veramente è necessario rinunciare ad esso solo per paura che finisca?
Il lavoro che ha l’originalità di svolgersi interamente all’aperto, comprende anche una sessione notturna.
Prenotarsi entro il 31 maggio via WhatsApp al 331 577 4519
Oggi 8 marzo festa delle donne !💐
Forse abbiamo dimenticato che l ‘origine di questa festa nasce da una importante perdita di vite femminili .Donne segregate in ambienti angusti e mal areati furono vittime di un incendio divampato in una fabbrica.Da qui il giorno di commemorazione che nel tempo è diventato il giorno delle rivendicazioni dei diritti delle donne.
Partiamo da questa memoria per rimettere al centro del dibattito il lavoro femminile,spesso legato alla cura o/e alla manutenzione dei beni.(nel mondo il 74% del lavoro di cura non retribuito è svolto da donne così come l’84% delle donne occupate in Europa fa lavori relativi alla cura).
Mi riferisco in particolare alle donne appartenenti a classi sociali disagiate che si vedono negare il diritto allo studio e di conseguenza l’ accesso a lavori meglio retribuiti!
Qui subentra il tema delle pari opportunità non solo tra uomini e donne ma tra le stesse donne appartenenti a contesti diversi!
Ancora oggi molte donne credono che il loro”destino “sia già scritto dal sistema!Se vuoi lavorare questo è ciò che puoi fare:occuparti della cura e della manutenzione,lavori sottopagati e precari che a stento coprono le spese primarie.
In Italia una donna su due ha un lavoro part-time a differenza degli uomini che sono uno su sei.
Ho sentito molte donne operaie con famiglia, che preferiscono i turni di notte per poter avere il tempo per la famiglia (e quando dormono?).È una situazione drammatica che porta con sé altre problematiche quali ansia ,depressione e vari sintomi invalidanti.A ciò si aggiunga la difficoltà relazionale con i colleghi ed i capi maschi che tendono ,in fase di carriera ,a premiare gli uomini a discapito delle donne.
Pari opportunità !Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase ,che rimane una scatola vuota,perché di fatto il lavoro delle donne non è garantito dal sistema che ,come ben sappiamo è declinato al maschile.
Grazie per il giorno dedicato ,ma noi chiediamo altro: essere riconosciute,alla pari degli uomini ,per poter contribuire alla società con il nostro lavoro,visibile ed invisibile e inoltre di poter conciliare lavoro ed affetti senza dover rinunciare a nessuno dei due diritti.
Il tema della conciliazione dei tempi è centrale,così come
lo è la lotta per la parità salariale,condizione indispensabile al sostentamento ed espressione di sé nel mondo!
Una delle forme di violenza perpetrata sulle donne (oltre alla fisica e psicologica ,di cui si parla sovente) è proprio quella economica!
Nel mio lavoro di psicoterapeuta spingo costantemente le donne ad emanciparsi dalla schiavitù economica che non permette loro di fare scelte concrete per la propria vita.
Mi riferisco in particolare a tutte quelle situazioni di violenza domestica in cui la donna non riesce ad andare via dall’inferno che vive perché non ha disponibilità economica,e non trova sufficiente sostegno nel sistema.
Il lavoro consente alle donne la libertà ed in alcuni casi la vera sopravvivenza fisica e psicologica.
Inoltre tenere le donne fuori dal mondo del lavoro significa ridurre il prodotto interno lordo di un paese.
Ma veniamo alla retribuzione del lavoro femminile.
Le donne sono ancora retribuite tra il 15 ed il 30%in meno degli uomini(dati sole 24 ore,ed a volte la percentuale sale)
Questo a livello globale significa una perdita abnorme di risorse e di ricchezza.
Portare avanti questa battaglia per il lavoro femminile significa riconoscere davvero la parità di genere!
Incoraggiamo tutte le donne a non abbassare il capo difronte a questa ingiustizia distruttiva ed antieconomica.
Uno studio di OXFAM ci dice che il lavoro non retribuito delle donne nel mondo ha un valore di circa 12mila miliardi di dollari!Una enormità di risorse sfruttate dal sistema capitalistico che si basa proprio sulla garanzia che le donne danno nella riproduzione e cura…il famoso lavoro invisibile spesso svalutato .
Quante volte si sente dire delle donne casalinghe:lei non lavora sta a casa ad accudire i figli (scuola ,sport,compiti amici,pediatra,dentista,feste…)i nonni e poi pulire,cucinare,fare la spesa,stirare…Questo non è lavoro?
Quando la famiglia si allarga sono le donne a lasciare il lavoro per occuparsene,ma ciò non viene visto come una perdita di risorse per il sistema ma viene considerato”naturale”.
Ma siamo proprio sicuri che sia così?naturale per chi?
Piuttosto culturale e patriarcale!
Ho sentito spesso donne dirmi che il marito guadagna di più e quindi”è logico che rinunci io”.
Certo, a conti fatti se un uomo guadagna il 30%in più a parità di mansioni…la rinuncia al lavoro la farà la donna.
Torna in evidenza il tema dei tempi di conciliazione lavoro- famiglia ,i famosi tempi utili alle donne(ma perché solo alle donne)per far “quadrare la giornata”.
Le politiche sociali per agevolare il lavoro femminile sono fumo negli occhi.
Di fatto mancano le strutture supportive alla famiglia mentre si continua a sbandierare la mancanza di maternità nelle nuove generazioni!
Ma perché é sempre messa la donna sul banco degli imputati quando si parla di famiglia?!Perché la responsabilità viene sempre messa sulle spalle della donna nel momento in cui c’è una decrescita demografica?
È stato mai chiesto ad un uomo,al momento dei colloqui per assunzioni,se vorrà diventare padre?È mai stato licenziato o demansionato un uomo perché diventato padre?
Le politiche sociali dovrebbero essere in nome della genitorialitá(in tutte le sue declinazioni🌈)e non a supporto della donna ma della famiglia di cui fanno parte uomini e donne .
Nessuna donna vuole la guerra di genere ma solo la parità,e se non si comincia da quella salariale,saranno meno efficaci tutte le altre che da anni portiamo avanti!
Ancora bisogna lottare per vedersi riconoscere nelle proprie competenze,ed ancora siamo “signore”e non avvocate,dottoresse,etc.
L’augurio che faccio oggi a tutte noi è di raggiungere la parità salariale in tempi brevi ed invito tutte noi a lottare per questo diritto riconosciuto in costituzione e costantemente disatteso!
Un pensiero a tutte le donne che sopportano la guerra e regimi repressivi e che tentano di mantenere vive le speranze di un mondo di pace.
Con amore ❤️🩹
Gabriella
RITROVARSI NELLA NATURA
MENTE, CORPO, RELAZIONE
Roccaraso, Altopiano dell’Aremogna 22/25 giugno 2023
Condotto da Gabriella Cipriano e Raffaele Ponticelli
Il nostro tradizionale workshop di Roccaraso, come sapete, torna dopo quattro anni (ultima edizione giugno 2019).
Per tutti noi negli anni è stata un’esperienza memorabile.
Pertanto abbiamo ritenuto che, nell’imminenza del ritorno di questo workshop a cadenza annuale, sarebbe interessante avere un feedback da parte di chi ha partecipato negli anni precedenti.
Indipendentemente dai temi diversi sviluppati chiediamo a voi: cosa è stata per voi l’esperienza di Roccaraso? Che impatto ha avuto sulla vostra vita?
Grazie della disponibilità
Gabriella e Raffaele
RITROVARSI NELLA NATURA
MENTE, CORPO, RELAZIONE
Roccaraso, Altopiano dell'Aremogna 22/25 giugno 2023
Condotto da Gabriella Cipriano e Raffaele Ponticelli
Questo workshop vuole essere un’opportunità per riallacciare il contatto con il proprio corpo-mente
attraverso la mediazione della natura e rinnovare le capacità di stabilire un rapporto autentico
con l’altro, fortemente condizionato dall’esperienza vissuta con la recente pandemia.
Prenotazioni entro 31 maggio.
Buona festa della liberazione
Oggi festeggiamo la liberazione dell’Italia dal nazifascismo,orrore che ha coinvolto tutta L ‘Europa e che ha visto nascere gruppi di resistenza di vari colori e formazioni politiche come i partigiani rossi(sinistra)bianchi(cattolici)azzurri(liberali)monarchici,solo per citare le formazioni più organizzate.
Ribadisco il concetto :tutta l’Europa si è mobilitata per la liberazione dal nazifascismo!
Non riconoscere il valore di questa data significa rigettare la costituzione italiana nata da quell’esperienza collettiva di ribellione ad un sistema orrendo che negava ogni diritto di espressione!
Oggi più che mai abbiamo il dovere di manifestare la nostra presenza per ribadire la resistenza ad un sistema politico che riduce i diritti (uno su tutti ai bambini figli di coppie omosessuali)o li comprime al punto da annullarli!
Sono fiera di essere figlia di un partigiano che ha lottato per la libertà di tutti!
Buona festa della liberazione a tutti ❤️
Buona Pasqua 🐣
Buona Pasqua di rinascita ad una umanità che ha perso il senso della sua presenza su questo meraviglioso pianeta .
Umanità che si ostina ad intervenire su madre terra con violenza predando le risorse rimaste a danno delle popolazioni locali che vengono costrette a migrare per vivere!(attualmente 20 milioni di migranti climatici in cerca di un luogo in cui vivere)
Ogni intervento sulla natura è caratterizzato dal desiderio umano di mantenere la supremazia ed il controllo produttivo .Ma la natura non fa sconti quando l’ uomo la devasta continuando ad usare risorse fossili ,cosa che ha avuto un incremento con l’invasione della Ucraina .Così come un piccolo virus ha paralizzato il mondo ed ha mostrato all’umanità come siamo davvero tutti sulla stessa barca , smuovendo le coscienza dall’ idea che ciascuno possa vivere solo interessandosi a se stesso.
Abbiamo dimenticato il principio fisico per cui “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria “?
Come possiamo risorgere da una condizione di entropia in cui stiamo precipitando?
Oggi è un giorno di rinascita per tutti ,cogliamo l’occasione per riflettere su ciò che ha priorità nel nostro quotidiano chiedendoci se possiamo cedere qualcosa del nostro individualismo a favore del nostro simile e della natura.
Cosa ci rende umani se non la dimensione della solidarietà, della condivisione e ricerca di bellezza?
Proviamo a pacificare l’idea e la paura di essere soli che ci fa accumulare cose in maniera direttamente proporzionale al senso di smarrimento che ci anima e impegniamoci ad andare verso l’apertura ,autenticità, accettazione ,armonia, amore.In tal modo l’ altro sarà per noi sempre una opportunità e non un ostacolo tra noi e la realizzazione del nostro potenziale umano.
Permettiamo alle nostre coscienze di sviluppare relazioni autentiche e meno mediate dai social che ci illudono di una “verità “fittizia, creata a tavolino da ciascuno di noi che mostrerà il suo “profilo” migliore per ricevere approvazione.
Abbiamo trasformato le relazioni da corporee a virtuali.
Oggi più che il corpo la protagonista è la mente!Non importa vedersi, toccarsi, ma essere pensati attraverso quel “like” notificato da uno squillo sul cellulare.
Mente al posto del corpo, mente condizionata che ruba emozioni al corpo che da provocatore di emozioni diventa recettore di un pensiero e si annulla nelle sue sensazioni …
Triste ma vero.Basti pensare alla nuova tendenza tra gli adolescenti che ,nei giochi online, comprano abbigliamento virtuale per i loro avatar:abiti, scarpe accessori che costano quanto quelli veri, materiali!
Siamo alla frutta!Il mio avatar ha esigenze economiche come un alter/ego che rischia di prendere il sopravvento!
Bisogni e desideri virtuali che soppiantano i reali!
Cosa c’entra ciò con la Pasqua?
Voglio ricordare che celebriamo la resurrezione del corpo e mai come in questo momento storico (entusiasti di metaverso ed intelligenza artificiale)è necessario riportarlo alla sua funzione primaria che è quella di essere connessi alla natura di cui siamo parte!
Corpo giudicato ,vituperato, lasciato morire in mare, o violentato da chi pretende di definire la rigidità di genere, corpo che è fonte di vita, di gioia ,di dolore ,di partecipazione!
Oggi auguro a tutti di poter godere di un abbraccio per ricordare che la gioia dello spirito è nel nostro petto, nel cuore caldo ed amorevole che molte uomini e donne hanno sacrificato per la propria ed altrui libertà!
Non permettiamo che la virtualità di un social possa sostituire la nostra dimensione spirituale .
Qualcosa che non vedo si è trasformata in visibile…l’ etere ,luogo dell’impalpabile così legato alla dimensione spirituale è stato occupato dal web rapendo così le nostre coscienze.(il cielo ,luogo di trascendenza ,è oggi abitato da migliaia di satelliti!)
In questa battaglia trentennale che ho deciso di combattere, non pochi sono gli attacchi ricevuti e i danni avuti per aver scelto di usare con molta parsimonia i social( sei un dinosauro…oggi senza web non sei nessuno…la concorrenza ti accoppa se non pubblichi…)ma non recedo perché credo sia necessario mantenere degli avamposti di autenticità in cui l’essere umano sia visto nella sua totalità anima/mente/corpo.
Totalità che riconosce il processo evolutivo dell’essere umano, processo che come ogni essere vivente sul pianeta è soggetto a trasformazione, cambiamento.
Qui subentra l’idea della morte come rinascita!
Se non lascio andare il vecchio (pregiudizi ,paure, attaccamento…)non avrò spazio per il nuovo.
Ma cosa significa risorgere dalla propria morte?E la morte è solo da considerare come il passaggio della materia da una condizione ad un altra,o possiamo immaginarla come una condizione che viviamo costantemente quando “cresciamo”e quando lasciamo andare “vecchie credenze su di noi e gli altri?
Possiamo considerare “la resurrezione “come una forma di resilienza?
Ho sempre amato il processo della resilienza(termine oggi abusato e confuso)insito nel corpo femminile nella sua ciclicità e capacità di accogliere la vita.
La resilienza è una resurrezione che avviene mantenendo intatto il nucleo vivente ,ma con nuove declinazioni.È ciò che noi umani potremmo e dovremmo fare.Mantenere il nucleo dell’ empatia ,della compassione (cum-pathos)ed articolare nuove relazioni dove riconosciamo che
ciascuno porta la propria croce nella vita .
Nel nostro egocentrismo crediamo che la nostra croce sia la più pesante ed onerosa.
Ma se per un attimo spostiamo l’attenzione dal nostro EGO ,che centralizza tutto su di se,(come fanno i bambini di tre anni)al mondo, forse potremmo riconoscere il privilegio di vivere in pace ,poter accedere all’acqua corrente(sprecandola!)e tante piccole /grandi comodità di cui godiamo.
Forse ,riflettendoci, questa croce diventa meno onerosa.
Oggi vorrei ricordare chi ,nel mondo, non ha i mezzi e le condizioni per poter “pensare a rinascere”perché impegnato a sopravvivere al male dell’ umanità.
Mi riferisco a tutte le zone di guerra ,ai migranti climatici ,scacciati dal mondo “ricco”responsabile di quella povertà.
Come uscire da questo empasse?
Vorrei poter dare un messaggio di speranza, ma come si dice:”chi di speranza vive di speranza muore”,per cui potrebbe essere più sensato AGIRE con maggiore coscienza una pulizia di se,una rivisitazione dei nostri valori esistenziali, un riappropriarci del senso dell’ esistenza sottraendoci a quella logica di mercato che ci ha reso delle merci al pari di un mobile o un abito(basti pensare ai nostri dati personali venduti …)
Lasciamo andare le seduzioni dell ‘ EGO (inteso come ideale dell’io) e proviamo a pensarci come parte del tutto riconoscendo che ogni nostra azione ha un impatto sul tutto e che con impegno, costanza e disciplina possiamo rallentare l’entropia.
La coscienza risvegliata ci permetterà di riannodare i fili di una umanità persa nel virtuale al punto da non saper più empatizzare, solidarizzare, riconoscere le verità storiche, patrimonio a cui attingere per non commettere errori orribili che nel passato hanno diviso e umiliato l’ essere umano nella sua intelligenza ed integrità!
Non so quando saremo pronti a trascenderci e lasciar andare le idee precostituite di un EGO pompato quotidianamente dall’ illusione virtuale di eterna bellezza, giovinezza,ricchezza,potere.
So però che quotidianamente, con piccoli gesti di attenzione verso il prossimo e la natura ,potremmo portare questa umanità a ritrovare se stessa nella pace e rispetto di ciascun essere vivente del pianeta.
Con amore
Buona Pasqua ☮️ 🌿🐣❤️
Gabriella
Buona festa della donna❤️
Tanti argomenti sarebbero da trattare oggi in relazione alla condizione femminile nel mondo!
Scelgo di soffermarmi sulla vicenda,tuttora in corso ,delle ragazze /studentesse iraniane avvelenate a scuola.
La notizia più distopica che potessimo immaginare,come la sceneggiatura di un film che mai vorremmo vedere,la soppressione del femminile che non obbedisce,che vuole il diritto allo studio tra i diritti fondamentali dell’individuo!Ed invece la scuola diventa un luogo di morte!
Morte fisica,emotiva,intellettuale!
Ci sono luoghi nel mondo dove ancora la donna viene vista solo come un corpo ,un involucro in cui far crescere la vita che poi appartiene al padre-padrone che ne farà merce di scambio per i suoi affari!Quanti animali vale una donna!Non parliamo solo di condizioni che si esplicitano in contesti rurali o lontani dalle città industriali,ma di un sistema”culturale”in cui le cose vanno così per “tradizione”.
Ma la cultura significa proprio spezzare questi sistemi!
Cultura come coltura di un seme che va protetto ,piantato,innaffiato e curato per far sì che germini e sviluppi,in una nuova visione del mondo che includa le donne e non le usi e sfrutti per mantenere inalterato lo status quo!
Ancora dobbiamo denunciare tali crimini nel 2023
Ancora dobbiamo tenere fermo il timone dei diritti per la parità dei generi,ancora dobbiamo denunciare la violenza ,la discriminazione,l’assurdità di una pseudo umanità che immagina di poter controllare la vita delle donne come si fosse in uno stato primordiale (siamo sicuri ci fosse allora questo discrimine?)in cui mors tuo vita mea! Situazione in cui il morso è sempre ricevuto dalle donne!
Negare la conoscenza e la coscienza che si sviluppa ed esprime da essa,è alla base della violenza di genere,e mantenere le donne nell ignoranza illude “i vecchi bacucchi “di poter mantenere ferme le cose ad uno stato autocratico dove l’ ignoranza garantirebbe la stabilità!
Ma come si fa ad immaginare ,in un mondo globalizzato ed intersecato di reti conoscitive,di poter mantenere nell ignoranza ed in una sorta di oblio le coscienze?
Il più grande regalo che si possa fare ad un essere umano è la conoscenza ,perché da essa si svilupperà la coscienza e la possibilità di intervenire sullo stato delle cose!
L’idea di una scuola come luogo di morte è inconcepibile.
La scuola dovrebbe essere un vivaio in cui si cresce stimolati da insegnanti appassionati e dove le differenze di genere dovrebbero essere resettate(ricordo me da bambina alle elementari e medie in classi divise per genere …cosa che trovavo assurda).Purtroppo ancora ,in alcuni luoghi del mondo,questa distinzione esiste!
Le autorità iraniana negano qualsiasi responsabilità così come è stato per la morte di Mahsa Amini giustificando gli avvelenamenti come un “complotto del nemico!?” e la morte di Mahsa come una malattia congenita al cervello!(che guarda caso si manifesta improvvisamente dopo una bastonata alla testa!!! O forse per il freddo preso al viso per il velo non indossato correttamente?!)
Siamo tutti coinvolti in questo stato di cose,nessuno può più girare la testa difronte a queste stragi di donne che si perpetrano nel mondo.
Non dimentichiamo le donne pakistane ,siriane e tutte quelle che vivono in zone di guerra e cercano faticosamente di mantenere il senso della comunità,procurarsi un lavoro,per lo più vietato loro,per sfamare i propri figli mentre gli uomini sono impegnati ad uccidersi tra loro!(attualmente nel mondo ci sono 59 guerre in atto .fonte ACLED)
Matrimoni forzati, matrimoni riparatori, mutilazioni genitali, abusi sessuali, femminicidi, divieto allo studio e una miriade di altre ingiustizie !.Queste sono le condizioni delle donne in tanti paesi nel mondo!
Come ci sentiremmo ,noi donne occidentali,a non poter uscire di casa con il capo scoperto?a non poter ridere per strada ?a non poter andare al lavoro e costruire il nostro futuro?Sono domande che non ci poniamo e che invece faremmo bene a porci!
La battaglia per il riconoscimento dei diritti è ancora lunga e deve essere pervicace ,ostinata,per avere un impatto sulle coscienze!
Un pensiero caldo ed amorevole a tutte le vittime della strage di Cutro ,donne ,bambini,uomini in cerca di un posto in cui vivere ,persone non coraggiose,ma costrette a vincere la paura del mare, perché la certezza della violenza e dell’impossibilità a vivere nei loro paesi,li ha costretti ad imbarcarsi in un viaggio che,sono certa,avrebbero evitato di intraprendere se non costretti!
Chiudo con una nota di fiducia nel sistema italiano che vede ,finalmente,emergere il femminile nella leadership politica.Al di là delle simpatie politiche vediamo che nelle due realtà “tradizionali di destra e sinistra”(lo so sono categorie novecentesche!)due donne provano a portare avanti una “visione”.Mi auguro che anche chi segue la tradizione possa comprendere che la politica debba rispecchiare e dare voce alla vita reale e non seguire uno schema precostituito da un sistema patriarcale che si scandalizza per un bacio tra due uomini o due donne ,ma non di fronte alla guerra che insanguina i nostri giorni ,li, a due passi da noi!Basta alla ipocrisia emotiva!
Grazie a tutte noi che quotidianamente affrontiamo la vita con grazia e timore al tempo stesso perché è innegabile che anche in “Occidente”dove i diritti delle donne sono più riconosciuti,continuiamo a vivere con le antenne alte,perché ogni vicolo,ogni contrapposizione di pensiero potrebbero essere luoghi di violenza e sopraffazione!
Signora si accomodi,Dottore entri!Questo è lo schema!
Una donna può avere più di una laurea ma agli occhi dei maschi italiani resta una signora e non una dottoressa!
Quando lo faccio notare vengo spesso derisa per la mia precisione,ma non è una questione personale,ma sociale ,di riconoscimento di competenze e parità di posizione nel mondo!
Mi dedico da sempre alla battaglia del riconoscimento della parità,e spesso sono stata tacciata di isteria,rigidità,e vari altri epiteti per non aver mai mollato la presa!Avviso tutti i delatori che non smetterò,finché avrò vita ,di lottare con le donne ,per le donne,e per un mondo in cui tutti,di ogni genere e fluidità,possano esprimere la propria natura e le proprie idee nel rispetto di se e degli altri!
Un caldo abbraccio e buona festa della donna!❤️
Gabriella Cipriano
Ritrovarsi nella natura
Mente, corpo, relazione
Un workshop con Raffaele Ponticelli e Gabriella Cipriano
da giovedì 22 a domenica 25 giugno 2023
Roccaraso, Altopiano Aremogna
Ritrovarsi nella natura
Mente, corpo, relazione
Un workshop con Raffaele Ponticelli e Gabriella Cipriano
da giovedì 22 a domenica 25 giugno 2023
Roccaraso, Altopiano Aremogna
GIORNO DELLA MEMORIA
“Una società è fatta anche delle cose che ricorda. Quando sento qualcuno che dice basta, non parliamo più di olocausto, di terrorismo, di mafia, io lo guardo con pena. E’ come se vedessi uno che da solo si taglia la pianta dei piedi. E mi chiedo: perché non vuoi sapere la storia che è la tua storia? Perché non vuoi sapere dei fatti che ti riguardano?”
Giampaolo Pansa, giornalista e scrittore.
Cosa portera' la prossima primavera?
Il ritorno dopo 3 anni del Laboratorio di Educazione alle emozioni e ai sentimenti (marzo 2023) e del Workshop di Roccaraso (giugno 2023).
Intanto vi auguriamo Buon Natale e felice anno nuovo
Gabriella e Raffaele
Una donna su due nel mondo ha subito una qualche forma di violenza o abuso nella sua vita.
Questo dato ci evidenzia con chiarezza chi nella vita offende e chi subisce la violenza.
Il dato è allucinante e ancora ci porta a considerare quanto poco pesi la magia della vita che è insita nella donna e si tenda a schiacciare ogni sua manifestazione che esuli un sistema patriarcale che non ammette “repliche/critiche “
Stiamo assistendo in questi mesi alla resistenza delle donne iraniane che in nome della “tradizione”vengono uccise per il solo mostrare il capo!
È molto simbolica la loro protesta poiché ci dice che mostrare il capo ,la propria intelligenza dunque un pensiero altro ,mette fortemente in crisi il sistema patriarcale che non ammette il dialogo ,il confronto con il diverso!
Il concetto stesso di diversità criticizza il sistema!
Ma diverso rispetto a quale canone interpretativo della realtà?
La storia è sempre stata scritta dagli uomini per gli uomini e ciò ha contribuito a creare un assetto sociale dove ogni voce ,fuori dal coro sistemico patriarcale ,viene criticizzata se non spenta.
È quello che sta succedendo alle donne iraniane ed a tutte le donne che lottano per i propri diritti fondamentali!
La violenza di genere si esprime in tanti modi,dalle più eclatanti che passano sul corpo ,come l’infibulazione che è una violenza precoce che produrrà una mortificazione del piacere sessuale e un disagio a vita nella gestione del corpo,sino ai”piccoli abusi”di frasi volgari o svalutanti quali :stai zitta o non fare la maestrina!
Magari potessimo essere le maestre della vita!
Molto probabilmente ci sarebbe una maggiore inclusione della cosiddetta diversità
Preferisco usare diversità di genere e non differenza perché la diversità rappresenta l’appartenenza allo stesso genere (umano)nelle sue diverse declinazioni,mentre dire differenza crea una frattura,una distanza che mi piacerebbe non ci fosse più!Il definire l’umanità per generi mi sembra desueto.
La realtà ci racconta della rottura del binarismo sessuale,e la fluidità di genere ci permette di vedere come il sistema rigido e patriarcale abbia concluso la sua corsa!
Oggi ricordiamo le donne vittime della violenza di genere,ma estenderei il pensiero alle persone non binarie ,transessuali e di tutti i colori emotivi che a loro volta subiscono queste violenze .
La violenza sul corpo delle donne è una violenza contro la vita stessa e va di pari passo con le guerre e tutte le appropriazioni indebite che il patriarcato ha compiuto.
Nel ricordare le vittime di violenza, vorrei sollecitare una riflessione anche sulle responsabilità della “virtualitá”sul fenomeno di una violenza che nel tempo si è radicata ,purtroppo,quale il revenge p**n.
Chiedo alle donne di fare molta attenzione a questo mondo virtuale dove si nascondono insidie travestite da “occasioni di incontro”che illudono la donna di avere trovato uno spazio di espressione che ,invece,lentamente si trasforma in una trappola mortale!
Al centro del dibattito sociale c è sempre il corpo della donna!Come mai al centro delle tradizione spirituali c è sempre un uomo che compie “gesti eroici”mentre la donna è relegata in secondo piano?
Mi sono chiesta tante volte ,da bambina cresciuta con educazione cattolica,come mai la Madonna non fosse inclusa nella trinità, e la mia riflessione era che lei(Maria)era una persona reale e quindi il suo corpo era reale e dunque come tale portatrice di vita.E come poteva essere vergine se aveva avuto un figlio?
Domande di una bambina curiosa che cercava il senso di una religione che relegava la donna in un piano secondario e “servizievole”al maschio di turno.
Poi ho capito che la verginità di Maria era un simbolo,un non tradire mai se stesse nonostante le avversità e i costanti condizionamenti per imbrigliare la forza più potente che c è: il corpo della donna ,la sua resilienza,l’accoglienza della vita in tutte le sue forme!
Nella storia degli uomini,le donne sono un accessorio utile al mantenimento della specie,e questo li ha portati a credere che questo sia uno “stato naturale delle cose”
Ma cosa c è di naturale nell’uccidere una figlia perché non vuole sposare un uomo impostole?
Cosa c’è di naturale nel violentare una ragazza che torna a casa magari affidandosi ad un tassista per essere più sicura e trovare in lui il suo carnefice?
È inutile continuare ad elencare le situazioni in cui la donna è costretta a proteggersi!
Purtroppo facciamo quotidianamente i conti con un mondo maschilista ,patriarcale e narcisistico, che anche noi donne abbiamo contribuito a creare.
Per un istinto di sopravvivenza le donne hanno imparato a “rispecchiare il sistema maschile”rafforzandone nel tempo il narcisismo,
Ora,più che mai , facciamo i conti con “la ferita narcisistica del maschio “che non riesce a tollerare nessuna frustrazione e o contrapposizione al suo sistema valoriale ,e per tutta risposta genera guerre ,interne alle famiglie e nel mondo!
Continueremo a proteggerci,a lottare per autodeterminarci sempre più ed ad essere le capofila di una umanità che vuole includere la bellezza della vita in tutte le sue forme!
Mi auguro di poter un giorno celebrare con gioia ,non con dolore,le giornate dedicate alle donne!
Un pensiero a tutte le donne che stanno subendo guerre(volute da uomini)e che lottano per i loro diritti pur sapendo che pagheranno con la vita i loro gesti di libertà!
con amore Gabriella ❤️
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Il cimitero di Santa Maria del Popolo detto "366 Fosse" commissionato nel 1762 da Ferdinando IV di Borbone ad opera dell’architetto Ferdinando Fuga
Naples, 80016
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