Osteria per uno

buona Pasqua a tutti!

Ascoltate le bugie sioniste... Non sarà natale per tutti!

TikTok · Ashley 8375 likes, 725 comments. “ with Andy B”

non c'è bisogno di parole...

Tanti auguri a Keanu Reeves, oggi l'attore compie 59 anni ❤ 🎂

alla salute della ladra....

pasta fagioli e cozze a Castellammare di Stabia ieri....

quando cerchi di rifare un piatto e te ne viene uno meglio.

Anche un maestro di osteria come me a volte si stupisce di se stesso.

Ieri per la prima volta dopo il lungo ricovero viene a trovarmi Merlino, l'ultimo cucciolo della mia cucciolata. Festa grande, mi ha subito scassato tutto, overboard monopattino, attrezzi da ginnastica, per poi finire a lavarmi la mia meravigliosa Subaru outback del 2001. Per premio mi sono industriato in un pranzo sontuoso, orecchie d'elefante alla lucchese e fagiolini serpente in agrodolce. I fagiolini sbollentati, li ho strascicati un una pomarola con aglio ed uno spruzzo e di marsala dolce, divini,! anche se il piccolo non è tanto per la verdura. Insieme ho preparato le orecchie d'elefante che sono delle Paillard di manzo o maiale impanate e fritte, solo che non avevo ne manzo né maiale ed ho preso un petto di pollo con
maestria l'ho tagliato a zeta, per farne una superfice estesa, come sono le orecchie d"elefante, poi ho sbattuto correttamente due ovi freschi, ed ho cercato in pan grattato, o polenta gialla in grani...nulla! Fallito il progetto , passo nell'uovo il petto di pollo e lo infarino, lo friggo nel b***o a schiuma, e poi con un po' del sugo, un po' il b***o ed un altra passata di marsala, ed ecco un piatto che non ricorda nemmeno le ottime orecchie d,'elefante alla lucchese con la cremolata di pomodoro sopra, ma è venuto fuori un degnissimo piatto che si è sposato eccellentemente con i fagiolini, e mangiato dal piccolo a quattro palmenti.Ghiacciolo a cedro per finire, ed una bella rimpatriata con il mio piccolo e' venuta proprio bene.

Oscar e Tina, un amore impossibile!

Ieri, mentre stavo sperimentando un nuovo piatto per il mio ricco menù di ricchi commensali, ovvero filetti di platessa all'olio, e sale, guarniti di tocchetti di cetriolo in agrodolce... Un piatto ancora un po' rozzo da perfezionare, ecco che e' passato per l'osteriaperuno il mio vecchio amico Oscar, che dai tempi di Milano, parliamo meta' anni '70 del secolo scorso, che non ci si vedeva, ma l'ho riconosciuto subito sempre elegante, con il fiocchetto, e gli occhiali circolari, con la montatura in oro. 50 anni da raccontarci erano troppi in una singola visita, così abbiamo deciso di raccontarci in breve solo gli ultimi 2-3 anni, e lasciare il resto ad un prossimo incontro. Io purtroppo non ho saputo che raccontare tutto quello che avevo perso della mia famiglia, la solita storia noiosa di quanti fossero rimasti con me all'osteriaperuno, dove non viene quasi mai nessuno... a parte Tutu. Ed il mio racconto non fu per niente allegro ( come al solito!).. Ma Oscar aveva una storia migliore, che vi riassumo in fretta: anche lui, solo da tempo, aveva incontrato poco più di un anno fa, Clementina detta Tina, ad un incontro a Palermo fra giornalisti come lui e lei... Lui me la descritta con poche frasi cosi': una bellezza del sud, sfrontata, mora, profumata e sguaiatella, ma divertente da matti. Una femmina che lo ha fatto precipitare in un innamoramento torrido e travolgente. Tina andava, e lui la seguiva, ogni cosa Tina facesse, era una sorpresa per Oscar, rimbambito da una gioia quasi continua. Stare vicino a lei, era un turbine, era viva, poli-dotata, una che sapeva sempre un po' di tutto, e tutto era magnifico con lei. Efficente e determinata si era occupata di mafia, camorra, ed anche di pedofilia e tratta dei minori. Ascoltare le sue storie era quasi sempre sorprendente per Oscar, vecchio giornalista di borsa, perdutamente affascinato. Insomma stava per essere una bella storia di amore, capitata almeno a lui, fino a quando non gli chiesi, quanti anni aveva questa meravigliosa signora così attraente e lui mi ha risposto: "26...." Cosa?? Oscar ha più o meno la mia eta', siamo entrambi della fine degli anni cinquanta, sempre del secolo scorso, e questa Tina era del '96. Non ho potuto che dapprima dirgli che era matto, e poi naturalmente chiedergli come era andata a finire con 'sta magica Tina, poco più che adolescente, ed un vecchiotto come siamo noi...
Inevitabilmente ovvia la fine: Tina come era venuta, come un fulmine nella sua vita, da quella riunione di inizio anno, così e' scomparsa poco prima di Natale, e' andata a sud e non è mai più tornata. La storia si era fatta malinconica, Oscar ha fatto di tutto per riprenderla, pateticamente stregato, ma lei non si è mai più fatta vedere, se non attraverso videochiamate ambigue e provocatorie. Ora gli diceva che era ancora pazza di lui, e di aspettarla, per poi subito aggiungere che gli faceva paura, non si voleva legare. Ora lo implorava di aiutarla nelle sue imprese e lo ricorteggiava, e non appena Oscar provava a riprendere i fili di quel bel sogno interrotto, Tina si allontanava, sfuggiva interrompeva le chiamate.
"Mi trattava come un gatto gioca con un sorcio", mi disse malinconico... ed ecco che l'atmosfera dell'osteriaperuno riprendeva come sempre ad essere ospite di nebbiose melanconie. Oscar ora dice di averla cancellata dal suo cuore, come dalla sua memoria. Comunque anche se non lo vedevo da cinquant'anni non e' stato difficile capire il suo umore... la sua melanconia. Aveva 40 anni meno di Oscar, questa Tina, dove credevano sarebbe andata a finire la loro fuga dalla realtà, se non cosi', "era ovvio" pensai.
"Però mi sono divertito un sacco con 'sta Tina selvatica e sguaiata", mi concluse con un sorriso beffardo, "e' stato davvero un anno proprio divertente, speriamo che ne capitino ancora, di anni cosi!'". Andandosene, mentre chiudevo l'osteriaperuno, mi ripetevo che con 40 anni di differenza dove speravano di arrivare.... Si, vabbe', Tina e' sparita, pero' Oscar mi è sembrato sinceramente felice di aver vissuto per un anno quella storia impossibile. Chissà quando lo rivedrò Oscar, e se avrà ancora storie belle da raccontarmi, magari fra altri 50 anni!

La malattia della tristezza....

Scusate la lunga assenza dall'osteriaperuno, ma mi sono ammalato e l' osteria e rimasta senza personale, se qualcuno dei tanti clienti se ne fosse accorto. La malattia della tristezza e' quello che pagano le persone creative, e che sognano sempre nuovi progetti, come me. Ogni tanto sale questo male dal cuore, arriva al cervello, colpisce dopamina,e serotonina, e tu cambi: piombi nella disistima personale, nella debolezza, e nella fragilita'; ed la malattia, infida, ogni volta si trasforma per impedirti di riconoscerla! Dimentichi il piacere, le cose piccole, ma belle, i ricordi di gloria, e rapidamente crolli nella disperazione sempre più profonda, fino a che diventi totalmente inerme. In una famiglia, la malattia della tristezza, si affronta ritirandosi, e con l'affetto dei propri cari attorno, ma se la famiglia non l'hai piu' vicina, non resta che il reparto psichiatrico. Posti difficili, alcuni accoglienti,altri ostili, e terrificanti, ma questo è quello che passa il convento. Mi sono anche sottoposto ad una cura sperimentale, per uccidere questo male. una nuova cura mi è stata infatti proposta, da un luminare del settore, perché generalmente salvifica, fatta con la ketamina in vena. Un anestetico, che io usavo anni fa con una cerbottana per anestetizzare le scimmie, nei miei studi sul campo in Indonesia. Il farmaco e' allucinogeno, e posso confermare che le allucinazioni, la spersonalizzazione, le distorsioni sensoriali anche affascinanti, sono arrivate, ma il supposto rapido effetto sull'umore, purtroppo non e' arrivato. Ho ricominciato da capo nuove terapie, nuovi farmaci, nuovo ricovero, e finalmente la bestia se ne e' andata, i colori della vita reale pian piano sono tornati, così come l'energia per riaprire timidamente l'osteriaperuno con delle belle fettuccine all'uovo ai due formaggi e mezzo, se si considera il b***o.
Naturalmente per festeggiare, ho offerto a tutti gli avventori che si affollavano per tornare all'osteriaperuno, questo ottimo piatto, fra cui il fedele Tutu, anche lui a lungo abbandonato ma accudito da amici cari. Ed ecco alcune immagini del piatto inaugurale, e della grande festa per la riapertura. Unica nota di tristezza, e' che dopo due mesi che non vedo i miei piccoli figli, a causa della reclusione scontata, i servizi sociali non hanno ancora recepito la mia guarigione, e potrò tornare ad abbracciare i miei ragazzi solo a fine mese. Disumano! L'esperimento di deprivazione sociale immotivata continua dunque, anche se la malattia della tristezza come sempre e' sfuggita! Ben tornati tutti quanti.

più si scava più si comprende di che interessi trattavano il commercio dei vaccini, una vergogna ed una truffa.

Vaccini per il Covid: i profitti privati pagati con soldi pubblici - Il Fatto Quotidiano È firmato da tre studiosi italiani il rapporto che spazza via la retorica sul capitalismo virtuoso capace di liberarci, con i vaccini, dall’incubo del Covid. A monte dei vaccini c’erano soprattutto soldi – e quindi rischi finanziari – pubblici, non privati. Le aziende farmaceutiche hanno in...

Una serata come tante...

ho tre corsi, all'università, due in inglese, sulla genetica ed il comportamento, complessi articolati, uno in italiano, di psicologia evoluzionistica, il mio cavallo di battaglia. Mi alzo all'alba e preparo la prima lezione, poi finita quella, fra una cioccolata ed un panino ed un bicchiere di rosso, preparo la seconda, poi a casa, rapida cena, all'osteriaperuno... sempre vuota, ogni giorno un pasto rapido, che non vale raccontare... Stasera, di fretta, ho fatto un'altra cosa di fretta... ho spolpato un anca di tacchino che avevo impiegato giorni fa per fare delle bellissime milanesi, in crosta di polenta, per il mio figlio piccolo, Merlino. Con l'avanzo dell'anca l'ho infarinata.... prima ho soffritto e rosolato due patate grattugiate a scaglie come i Rosti friulani, per vari minuti sempre saltandole nell'olio d'oliva, poi ho aggiunto il tacchino a fettine infarinate, ho soffritto di nuovo, poi ho aggiunto due bicchieri di prosecco ed ho lasciato cuocere a fuoco medio con il coperchio... quando la carne mi è sembrata cotta, ho spento il fuoco, fatto riposare tutto per tre minuti, ed ho impiattato con peperoncino e pepe.... La carne era gustosa, le patate un po' troppo morbide, le avrei dovute friggere ancora... ma tant'e'!
Le lezioni aspettano, il tempo e' poco, un bel cono gelato di sottomarca, e l'osteria chiude anche oggi, Tutu si e' preso tre fette mortadella stantia, di due settimane in frigo, ma sembra averla gradita.... e' tutto, buonanotte amici.

non lasciarli morire soli...

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Ho chiuso l'osteriaperuno e sono andato sulla mia isola.

Ogni tanto bisogna cambiare aria, specie se temperata fresca ed assolata come nella mia piccola isola rifugio. Distese di sabbia dorata, vulcani di tutte le dimensioni, casette bianche abbagliate dal sole, un vento fresco pieno di iodio, neanche un metro d'asfalto, solo qualche Land rover che gira per i sentieri. Da un lato ci sono onde immense che si infrangono su antiche colate di lava, dall'altro acque calme e cristalline, mai freddo mai troppo caldo... il posto ideale per concentrarsi, passeggiare, scrivere, riflettere. La cucina nelle tre osterie del villaggio e' semplice, e spesso si mangia nella propria casetta: zuppa di polpi gamberi e patate, patelle giganti con aglio e prezzemolo, peperoni verdi sfritti al sale grosso...moscardini mignon infarinati e fritti, e tanto tanto pesce. Una meraviglia dove vado da 15 anni e ci tornerò ancora ed ancora. Se qualcuno la conosce, non la nomini, per rispetto, e' un isola piccola, timida e riservata... non ama la pubblicità!

cenone all'osteriaperuno
ho messo una gran lavagna sull'uscio:

Gran Cenone di fine anno solo euro 6 e cinquanta!

tortellini in brodo di dado e rosicchiolo di pecorino secco
sovracosca di pollo frollata in frigo, che se ne camminava via, fatta
sulla gratella
zucchini e cipolle all'olio abbondante
granulato all'amarena della Conad
e vino prosecco della casa

Non capisco, sono passati in tanti a lamentarsi di un menù un po' troppo povero, per quel prezzo, e mi hanno lasciato un'altra volta solo con Tutu, a cui e' toccato l'osso!

Vabbè sarà stato anche un menù un po' di c***a, comunque l'anno che è finito non è stato certo meglio!

Io prometto solennemente al mio piccolo Tutu che non lo lascerò solo a morire senza il mio abbraccio.... se ci sarò ancora!

Lo sapevate??

Anche gli animali domestici hanno i loro ultimi desideri prima di morire, ma solo i veterinari che fanno addormentare animali vecchi e malati lo sanno. L'utente di Twitter Jesse Dietrich ha chiesto a un veterinario quale fosse la parte più difficile del suo lavoro.

Lo specialista rispose senza esitazione che la cosa più difficile per lui era vedere come gli animali vecchi o malati cercano con gli occhi i loro padroni prima di andarsene a dormire per sempre. Il problema è che il 90% dei proprietari non vuole restare in una stanza con un animale morente. Le persone se ne vanno per non vedere il loro animale domestico morire. Ma non si rendono conto che è in questi ultimi istanti di vita che il loro animale domestico ha più bisogno di loro.

I veterinari chiedono ai proprietari di stare vicino agli animali fino alla fine. "È inevitabile che muoiano prima di te. Non dimenticare che eri il centro della sua vita. Forse erano solo una parte di te. Ma loro sono anche la tua famiglia. Non importa quanto sia difficile, non lasciarli soli.

Non lasciarli morire in una stanza con uno sconosciuto in un posto che non gli piace. È molto doloroso per i veterinari vedere come gli animali domestici non riescano a trovare il loro proprietario durante gli ultimi minuti della loro vita. Non capiscono perché il proprietario li ha lasciati. Dopotutto, avevano solo bisogno delle carezze e del conforto del loro umano.

I veterinari fanno tutto il possibile affinché gli animali non si spaventino tanto, ma per l'animale sono loro sono dei completi sconosciuti. Non essere un codardo perché è troppo doloroso per te. Pensa al tuo animale domestico. Sopporta questo dolore per loro e resta con loro fino alla fine”.

-Tricia Moorea

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L'osteriaperuno e' chiusa per natale... vi prego non insistete.

dopo un anno brulicante di amici, ospiti, avventori ed anche un cliente, non riuscivo più a stare tranquillo. Ho deciso di riposarmi un po', la folla e lo stress dell'osteriaperuno li lascio per un po' alle spalle, vado a Firenze con Tutu e festeggio tranquillo davanti ad un cartone animato sui lupi, con il mio immancabile lampredotto bollito, con peperoncino e salsa verde! Buon Natale a tutti dal vostro oste fedele!

Arriva un figlio piccolo..

arriva Merlino! Viene a trovarmi, esce alle 14,15. Sono emozionato, viene a trovarmi con un educatore... Si, perche' sono considerato peggio di un criminale. Solo un'ora di visita a settimana, per ciascun figlio, rigorosamente separati... potrei essere pericoloso per i miei adorati figli piccoli, così qualcuno insinua. Io mi accontento, non discuto per ora, lo farò nelle opportune sedi, si lo farò! Ora fremo al suo arrivo, lui e' il mio figlio piccolo, adorato, come i figli di tutti i papà con qualche anno in più. Mi do da fare, taglio le cipolle, le rosolo con un po' d'olio, taglio il connettivo degli ossibuco, li rosolo ed aggiungo aglio e b***o (e' un piatto del nord), aggiungo prosecco, e poi le patate tagliate molto grosse. Gli ossibuco sono infarinati ed assorbono il sugo, aggiungo brodo, ancora prosecco, e chiudo la pentola a pressione, ecologica e rapida. A parte faccio un po' di latte con uno spaglio di farina, una scorzetta di arancio grattata ( il limone non lo avevo) ed aggiungo un bel battuto di prezzemolo aglio pepe e sale, mescolo tutto ed il profumo inebria... Ecco, sistemo le patate con il loro sugo di ossobuco in una terrina, gli ossibuco in una pirofila, la gremolada di aglio e prezzemolo in una altra terrina ed aspetto! Aspetto mio figlio, come ogni padre aspetta il suo. Non auguro a nessuno essere in mano ai servizi sociali, non sono una soluzione sono un cancro! Senza dubbio un cancro! Speriamo che arrivi presto sennò tutto si fredda!

Ma qualcuno parla in Italia di quello che sta rivelando Musk sulla censura illegale svolta fino ad ora di Twitter, e dei crimini di cui viene accusato il presidente Biden e la sua famiglia.... Oppure si parla solo di come pagare il caffè con la carta di credito, al bar??

Hunter Biden LIVE | Federal Investigation of Hunter Biden Heats Up | House Republicans | Joe Biden Hunter Biden LIVE | Federal Investigation of Hunter Biden Heats Up | House Republicans | Joe Biden | English News President Biden’s backers are laying the gr...

L'osteriaperuno comincia a fare scuola

Oggi una cliente dell'osteriaperuno, un allieva per così dire, per farmi vedere come sono stato d'ispirazione, mi ha mandato la foto di un piatto che ha fatto per i figli. Le polpette con le loro iniziali: A J Y. A Naturalmente ha chiesto il mio parere sincero: avrei voluto dire che mi sembrava giusto un po' una "ca**ta"; poi mi son trattenuto e mi son complimentato per lo "sforzo"! voi come lo chiameresti questo piatto cosi' "originale" ?

Quando ti senti in dovere di dover fare qualcosa in più ai figli e allora impasti le polpette e per onorarli fai con l'impasto le loro iniziali Y, A, J, le friggo ed ecco a voi la mia specialità!
Non immaginate quanto sono stati contenti i figlioli 😀

l'inclusione, il politically correct, la gender equality arriva fino a non negare l'assorbente gratuito e neutro anche al transgender: Questa la nuova politica della rettora della.mia universita': politically correct anche nel togliere il lavoro, lo stipendio, il sostentamento a chi non si e' vaccinato. Sono leggermente confuso!

Università di Padova, distributori di assorbenti gratis in ogni dipartimento. Il prorettore Paoli: «Bene di primaria necessità» PADOVA - Assorbenti gratuiti per la comunità studentesca dell’Università di Padova. Dopo la sperimentazione già avviata nel 2021 nei dipartimenti di Scienze Statistiche e...

Le belline e la bestia...

così intitolerei questa esperienza mattuina. Mi alzo fresco, e riposato, grazie anche al calore di una gran femmina. Ieri e' stata dura, un gran pranzo impegnativo, per ventuno ospiti, nel nostro piccolo casone (vedi il sito www.ilpiccolocasone.it) se non lo conosci!
Abbiam servito: Affettati da tutta Italia, con principessa la finocchiona, crostini con la mousse rosa di gorgonzola cremoso, mascarpone, e paprika, con sopra una fettina di pera caramellata e decorata con uno prezzo di paprika, (ricetta della mia ex moglie), inoltre altri crostini, di ricetta mia, con una julienne mista di verdure insaporite con micro-tocchetti di aringa affumicata, tutto ben condito. A seguire un risotto supremo con radicchio, cipolla, e taleggio, tirato con prosecco della casa, e brodo di gallina.
Poi il gran piatto: due colossali bistecche alla brace, di 4 kg ciascuna, naturalmente al sangue con filetto e costata, accompagnate da un'incredibile salsa chimichurri, che riporta ai gauchos ed all'asado argentino. Il tutto accompagnato da un pure fatto in casa, con zafferano e curry, ed in aggiunta un gran piatto di verdure miste al forno con aneto, ed erba cipollina. Per finire accompagnati dal tradizionale te' alla menta marocchino e bollente caffè turco, ho servito i miei bocconcini di crostata di pasta brise' all'albicocca, per far esplodere la glicemia e spegnerla con un ultimo bicchiere di grappa.
Oggi la festa e' finita ed i primi raggi di sole illuminano l'osteriaperuno di nuovo solitaria. Allora mi faccio un caffè nero, assaggio gli ultimi delicati e teneri bocconcini di crostata, davanti ai poveri resti della bestia sbranata ieri: le belline e la bestia!

oggi faccio l'influencer ... del cavolo!

Sono stato dai servizi sociali, e ne sono uscito come un un romanzo di Kafka, anzi un romanzo che nemmeno lui poteva concepire.. ma mi tocca, e si fa!
Tornato a casa a pezzi, apro il mio deserto freddo del Gobi (surgelatore), per una rapida ispirazione da accompagnare a due bei rasini di vino rosso, per superare il trauma...
Trovo una busta di Paella Frosta (gran marca) che galleggiava fra coscie di pollo surgelate per Tutu, e gelati in decomposizione strutturale ( ma ancora buoni... credo?). Decido di avviare una degustazione ufficiale del prodotto Frosta denominato Paella.
Seguo pedissequamente le istruzioni: due cucchiai d'olio, verso la busta di Paella ancora congelata salto 6 minuti a fuoco alto, riposo 7 minuti a fuoco medio basso, (aggiungo una giorsa di vino bianco ( giorsa vuol dire un pochino, un sorso, in Veneto!), licenza poetica. Spengo e lascio sedere, e poi lo consumo direttamente nella padella di preparazione, per non sporcare piatti, tanto all'osteriaperuno come al solito non e' sopraggiunto nessuno! Bevo il secondo bicchiere di vino ed affronto la Paella. Ma sai che a parte degli zucchini, che non c'entrano un tubo, era proprio buona!! Gamberi, cozze, pezzetti di merluzzo, peperoni, piselli ed altro proprio buoni! Quindi dal vostro nuovo influencer dell'osteriaperuno, dove non viene mai nessuno, vi consiglio per un pranzo triste e solitario, di tirarvi su con una bella paella Frosta surgelata.Per oggi e tutto, buon appetito.

il freddo si affaccia...

si e' arrivato, ma non mi straccio le vesti per accoglierlo, visto che saremo senza riscaldamento fino a fine mese, e dati i costi oltre...
Qui in questa piccola osteria fumosa sono solo come al solito ma furioso contro uno stato sanguisuga, voglio vendere l'osteriaperuno ed andarmene altrove...dove splende sempre il sole! ,1) ho lavorato per anni, e sono stato tassato sul mio lavoro per comprarla questa osteria, 2) all'atto di acquisto sono stato tassato di nuovo, 3) l'ho affittata e sono stato tassato di nuovo, prima al 10 adesso al 22%, 4) poi ho chiesto di ristrutturare, e per pagare e sono stato tassato di nuovo, con i soldi del mio lavoro tassato naturalmente a sua volta, 5) ogni anno ho pagato l'IMU, pagata con il mio stipendio tassato, 6) ora che vendo devo pagare sanatorie e nuove tasse, e poi 7) la tassa di vendita! Ma quanto mi ha sottratto sto' stato di m***a per la mia casa,.... e poi per la macchina, il motorino, la barca. Meglio non parlarne. Cosa fa lo stato per me: mi fa pagare pagare l'autostrada, ed il bollo, le accise della benzina, e le armi all'Ucraina, mi fa ricorrere alla sanità privata, perché se ho un cancro al c**o, la colonscopia me la fanno fra due anni, se mi occupano la casa sfitta son problemi miei, il posto barca lo devo pagare, se mi rapinano, dichiarano che era un poveretto ed aveva bisogno, e gli autovelox sono ovunque per fotterti quello poco che ti rimane. Solo il sesso non sono riusciti a tassarlo, per questo fanno le ronde perché tu non ti fermi a pagare al nero un po' di sesso... e se ti azzardi son multe salate. Anche l'amore ai più disgraziati sono riusciti a sottrarre e multare... Ma in che cacchio di stato viviamo, tassati per poi pagare il vitalizio ai mille di Maio!!
Vabbe', mi ubriaco da solo con il Chianti dei Bonsi, ed un bel curry di cavolo cappuccio e salsicce: metto sulla piastra rovente due salsicce congelate (sigh!). In una padella fonda: olio evo, aglio sbriciolato, e cavolo cappuccio, tagliato fino. Rosoli un po', aggiungo vino bianco, curry, peperoncino, sale, e pepe. A mezza cottura, dopo 15 minuti, aggiungo le salsicce scottate, e stocchettate a pezzetti, riduco il sugo ed impiatto... un ottimo piatto per superare il freddo e mandare in c**o lo stato italiano ladro e fottuto! Tanto son solo e senza testimoni!

Lui si chiama Carlo, è il mio vicino.
Ed è uno che lo sa quanto la vita può picchiare forte.
Carlo ha 75 anni, vive a Padova ed ha fatto il pasticciere per quarant'anni. Una vita fatta di lavoro, ma anche di balli da sala e di quel divertimento sano che esisteva in altri tempi.
È stato un giovane pieno di belle donne, finchè non si è sposato e ha avuto tre bellissimi figli.

Un giorno uno di questi figli non tornerà mai più a casa.
A soli trent'anni il suo Michele non rivedrà mai più la luce della vita a seguito di un incidente stradale.

Quanto diventa pericolosamente triste la vita di un uomo che perde un bellissimo figlio nel pieno dei suoi anni ?

Chi lo sa quante volte - per Carlo - la vita si faceva malinconica e si insaporiva di quel malessere che ti consuma le vene ogni giorno di più?

Nessuno lo sa, perché Carlo quando la tristezza lo rincorre lui sa correre più forte di lei. Va per i campi che sa coltivare con la maestria di pochi e non riesce a prenderlo. Poi - la tristezza - lo rincorre sui mobili di legno che ha imparato a costruire da bambino insieme al babbo falegname; e poi ancora cerca di raggiungerlo alle lezioni di ballo. Ma non ce la fa. Carlo corre più forte - lo fa per gli altri suoi figli e così la malattia della tristezza non l'ha mai raggiunto.

Dopo la tragedia del figlio Carlo è già divorziato dalla moglie, e incontra Adriana: una bellissima donna più giovane di lui di 17 anni; di cui ancora è follemente innamorato. Si sposano e resteranno insieme per dieci anni. Ma un giorno le Parche infami decidono di punire Carlo un'altra volta: la sua dolce moglie scopre di avere un cancro ormai all'ultimo stadio.

Così Carlo - dopo suo figlio - perde un'altra volta. È di nuovo sul viale del terrore e della sofferenza. Carlo lo sa quanto può farti male la vita. Sa quanto può picchiare forte.
Ma ancora una volta lui picchia più forte di lei. Corre ancora e lo fa per tutto quello che gli resta: i figli e i suoi nipoti. Che sono quanto di più bello ancora gli resta in questa vita che l'ha punito troppe volte senza nessuna valida pretesa.

Carlo lo sa cosa ti può crollare addosso da un momento all'altro. Ma non l'ha mai detto a nessuno. Perché lui è uno che lotta da solo, senza far rumore.
Senza scoprire mai il suo dolore, che è sempre lì da qualche parte pronto a fargli male. Qualche volta lo raggiunge ma lui si rimette a correre, sa come seminarlo.

Nonostante tutti i colpi, questa vita che con lui è stata crudele non è riuscita a deformare la sua bontà d'animo. Sì, perché Carlo non è mai diventato la cattiveria che ha subito. È sempre pronto ad offrire la sua mano ove ce ne fosse bisogno. E a dispetto della sua quinta elementare è una delle persone più intelligenti che conosca. Sa essere un commensale dalla conversazione piacevole, arguta, e con lui il vino riesce ad essere sempre troppo poco. Come succede quando sei in compagnia di qualcuno che non ha bisogno di cambiarsi la maschera prima di entrare dalla tua porta. Carlo ha una faccia sola e - quando è seria - sa dirti non più delle parole che servono. E quando non lo è - invece - sa trascinare il tempo tanto bene che, tra una risata e l'altra, non ti accorgi che sia passato. Perché forse la verità è che è lui che non passa mai. Che riesce ad essere un punto fermo per tutti. L'amico che sai che c'è sempre per davvero. Non perché te lo dice, ma perché lo sai e basta che è così.

Quello che è successo a Carlo non lo auguro a nessuno, ma auguro a tutti di avere nella vita un amico come Carlo.

Festa d'ognissanti...

Suonano le campane, il caldo e' ancora estivo, una stagione surreale... Questa festività si chiama anche l'estate fredda dei morti, ma se questo e' il freddo, i morti resusciteranno come zombi! Comunque tengo la porta dell'osteria aperta e mi preparo in bel maremman toast, la sottomarca di un french toast, ben più noto! Prese due belle fette di pane raffermo, come sempre, sulla griglia a tostare, contemporaneamente, in un padellino tanto b***o, qui al nord ci vuole, unica fonte di vitamina D, quando cala la nebbia, anche se non oggi. Sciolto il b***o, due belle uova grandi, e copro tutto con abbondantissimo parmigiano grattato, e spolvero di pepe in grani macinati a pietra, ed un pizzico di sale, già ci pensa il grana, copro con il coperchio ed abbasso il fuoco.... Passano 8, 10, minuti, apro il coperchio, ed ecco che appare un gonfio soufflé di formaggio bolleggiante e morbido. Con l'aiuto di una spatola metto le uova sopra i toast ed ecco il toast alla maremmana, un bel bicchiere di Morellino, visto che ormai si son fatte le otto passate, ed il mattino ha il Morellino in bocca... per finire un buon caffè turco bollente e zuccherato e la festa può cominciare, mi affaccio all'osteriaperuno, ma come al solito non è venuto nessuno!