Dott.ssa Sara Azzalin - Psicologa

La perfezione non è tipica degli esseri umani eppure ci ostiniamo a ricercarla per la nostra vita.
Ci sono persone che celano e rinchiudono le proprie emozioni per evitare di essere fuori dalle regole.
Alcune volte non ci facciamo coinvolgere in relazioni con le altre persone per paura di rimanere delusi e perdere il controllo.
Senza rendercene conto rischiamo di voler tenere tutto sotto controllo, avere tutto perfetto e perdere il momento e le persone. Rischiamo di perderci il qui e ora così come viene, anche imperfetto.
Impariamo quindi a lasciarci andare un po' di più, ad accettare anche ciò che non è "perfetto", proviamo a buttarci in ciò che è sconosciuto (anche se questo porta con sé il rischio di non essere al 100%), cerchiamo di sperimentare e sperimentarci il più possibile e abbassiamo un po' la soglia della critica verso noi stessi e verso gli altri.
Magari così, scopriamo qualcosa di nuovo e qualcosa di noi che non conoscevamo!

Le 5 libertà di Virginia Satir

Domani secondo incontro formativo dal titolo

"Corpi, Generi e Sessualità oltre l'Eteronormatività: sguardi antropologici sui contesti di provenienza, di transito e di arrivo"

10 dicembre

Giornata internazionale dei .
Art. 1 Dichiarazione Universale dei diritti umani "Tutti gli essere umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti".

Oggi mi hanno parlato di micro aggressioni da parte del verso il paziente.
Non ci pensiamo ma il nostro veicola i nostri , i nostri mondi, i nostri ; e questo ha un impatto sul vissuto di chi abbiamo davanti. Ancora di più se abbiamo un ruolo di "cura" in quel frangente. Abbiamo una responsabilità ancora più grande nel fare sentire gli altri accolti, nel farli sentire unici e rispettati nella loro e unicità.
Oggi ho riflettuto sul come in seduta possa apparire un mio commento, un mio sguardo o un mio movimento e credo sia importante ricordare sempre quando incontriamo i pazienti che alla base della relazione si debba portare rispetto e verso la vita e il vissuto dell'altro per aprirgli nuove possibilità.
Per costruire insieme nuove alternative più funzionali...senza avere la pretesa di cambiare la sua vita, ma di farlo sentire accolto e compreso.

Oggi è il primo giorno di Dicembre.
È per me un mese pieno di luci, legami e incontri.
Da sempre Dicembre è per me un mese che suona di casa.
Casa come simbolo e di una persona. Non è solo un luogo fisico, ma un'insieme di elementi che ci permettono di sentirci al sicuro, protetti; che ci permettono di dire e sentire che anche le persone fanno casa.
Casa ci permette di definire i nostri confini, di tracciare una linea tra noi, il nostro interno e quello che rimane all'esterno.
Casa per me è calore, accoglienza e tranquillità.
Cosa è casa per te?

Il mito familiare
"È una chiave di lettura della realtà interna ed esterna alla ; un'immagine idealizzata che ha una funzione prescrittiva rispetto ai ruoli che ogni membro della familia deve ricoprire, quali valori perseguire e quali modalità di comportamento adottare.
Definisce cioè il che ogni individuo è implicitamente chiamato a portare avanti".

-Andolfi 1987-

Le nostre ...
Quelle che ci diamo e quelle che diamo agli altri. Spesso tra i banchi di chi si sta formando in ambito psicologico risuona questo termine. Spesso ci si ritrova a scontrarsi con questo termine. Quando poi si entra in quello che è il mondo dei servizi pubblici queste etichette ritornano e ritornano. Spesso mi è risuonato un forte rifiuto verso di loro, se queste vengono concepite e usate a discapito dell'individualità di ognuno di noi.
Riflettendo e usandole in modo consapevole, le etichette non sono il male assoluto. Possono portare con loro anche dei benefici.
Rimane in me aperta la domanda rispetto all'utilità di etichette e .
Penso che ogni professionista dovrebbe avere in mente questa loro doppia valenza e utilizzarle nella maniera più corretta.
Può capitare che alcune persone abbiano bisogno di un nome, di una diagnosi per spiegarsi alcuni loro comportamenti; possono essere utili per ricevere aiuti e assistenza, sono inoltre fondamentali per dialogare con colleghi.
Vorrei sottolineare come però una persona, anche se richiede un'etichetta, non si esaurisca in essa.
Ripensiamo quindi al come fare diagnosi, a come interpretare le etichette che diamo e riceviamo.
Fondamentale è avere in mente la nel suo complesso e nella sua completezza.

Avere infinite possibilità e alternative ci spaventa. Forse come esseri umani abbiamo bisogno di vedere come le nostre possibilità siano circoscritte per vedere limitato il nostro campo di azione. Probabilmente questo perché in questo modo possiamo essere meno esposti alle incertezze, ci sentiamo meno in balia delle possibilità.
Emerge in noi un bisogno di controllo come reazione ad un bisogno di sicurezza che rischia però di creare un effetto contrario.
Dobbiamo IMPARARE a convivere e stare nell'incertezza, perché è da questa che nascono le possibilità di affermazione dell'individuo. Lasciar andare il controllo significa accettare la propria vulnerabilità; ciò implica il comprendersi nella propria complessità, incompletezza e umanità.

Queste sono parole importanti di cui tenere conto nel nostro qui e ora. Siamo tutti diversi. Ognuno di noi segue la propria strada e ha una storia alle spalle. Paragonarsi agli altri non serve: non ci troviamo nella stessa condizione. La cosa migliore da fare è apprezzare l’autenticità e l'unicità che abbiamo dentro di noi e che, se valorizzata, siamo in grado di mostrare agli altri.

Il circolo vizioso dell'ansia!
A tutti probabilmente è capitato di provare nella propria vita. Alcune persone la provano più spesso, altre meno.
Quello che porta le persone a stare male e ad avere ansia dell'ansia è il suo , il rimanere incastrati in questa spirale senza vedere possibili vie d'uscita.
Cosa fare allora?
La prima cosa è accettarla, sentirla e non negarla.
Dobbiamo imparare a stare accanto all'ansia, cercare di circoscriverla ad alcuni momenti o oggetti o frangenti della nostra vita. Dobbiamo avere presente che siamo nel qui e ora e non lasciare alla nostra ansia il potere di prendere il controllo di tutto.
Dobbiamo credere e avere del fatto che siamo noi ad avere il e siamo sempre noi ad affrontare le situazioni.
Entra quindi in un circolo virtuoso dicendo a te stesso che puoi gestire le situazioni...una alla volta!

25 Novembre 2022

Affermiamo i diritti di tuttə.

Ascoltare qualcuno significa prestare attenzione a ciò che l'altro dice sia con le parole che con il corpo. È fondamentale ascoltare tutti i messaggi e i significati che vengono passati nella comunicazione.
Ascoltare in modo
Significa porre domande e restituire in maniera rielaborata e co-costruita quello che la persona ha portato nella comunicazione.
Ascoltare in modo
Significa connettersi in modo sintonico ai pensieri e alle emozioni che l'altro sta portando, rispecchiandole.
Tale tipo di ascolto può permettere la creazione di una relazione di fiducia.
Solo in queste tipologie di relazione ci sentiamo compresi, non giudicati e accolti.
Solo con questa relazione e comunicazione si può iniziare un lavoro di rielaborazione delle proprie emozioni e di dei propri significati

e spesso vengono confusi.
Facciamo un po' di chiarezza in quanto si tratta di due esperienze affettive differenti.
Le emozioni hanno origine nella parte più primitiva del cervello, il sistema limbico.
I sentimenti sono il frutto di un pensiero più complesso, che viene elaborato a partire da parti più evolute e recenti del cervello, come il lobo frontale.
Come abbiamo affrontato in alcuni post precedenti, richiamiamo il fatto che le emozioni generano risposte fisiologiche immediate che ci sono utili per la sopravvivenza.
I sentimenti invece non si generano in modo improvviso, in seguito ad eventi esterni. Hanno minore intensità, durano di più nel tempo.
Per mantenere il sentimento nel tempo, quello che serve è consapevolezza di quello che viene provato.
I sentimenti hanno bisogno di , e di un'elaborazione profonda.

Che cosa è l'autostima?
Si tratta dell'insieme dei valutativi che l'individuo da di se.
Spesso basiamo questi giudizi personali su di noi, sulle opinioni e le percezioni che gli altri esprimono di noi.
Questo perché accade?
Perché basiamo e iniziamo a costruire la nostra a partire dalle che abbiamo nei primi anni di vita e poi continuiamo con le relazioni più strette che ci portiamo dietro.
La nostra identità, la percezione che abbiamo di noi stessi e il giudizio che diamo di noi, hanno quindi un'importante dimensione e origine sociale.
Cosa può limitare la nostra autostima?
Molto spesso i pensieri che abbiamo rispetto a noi stessi sono falsati da distorsioni cognitive, pensieri che minano la considerazione che abbiamo di noi.
Pensieri che diventano disfunzionali e negativi e ci fanno percepire noi stessi in modo sfalsato.
Per sostenere la nostra autostima è quindi importante prendere consapevolezza delle nostre capacità, accettando quelli che possono essere limiti o fragilità e avere fiducia nella nostre competenze di problem solving.

"È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante. Tu diventi responsabile per sempre di ciò che hai addomesticato"
- Il piccolo principe. Saint-exupery -
Fiaba per grandi e piccoli che insegna a ritrovare se stessi all'interno delle relazioni con gli altri. I legami affettivi e l'intimità emotiva racchiudono i boccioli della nostra identità. 🌹🦊🌌

Il 20 Novembre 1989 l'assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la "convenzione internazionale sui diritti dei bambini e dei ragazzi".
Attraverso la Convenzione ONU, i governi di tutto il mondo si sono impegnati a rispettare e mettere concretamente in atto i principi fondamentali sanciti dal trattato: il principio di non discriminazione, l’interesse superiore del minore quale considerazione primaria in tutte le azioni riguardanti i bambini, il diritto dei bambini alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo, e il loro diritto a esprimere liberamente la propria opinione su ogni questione che li riguardi.
Alcuni tra questi:
- il diritto ad essere un bambino
- il diritto a crescere in libertà
-il diritto ad essere rispettato
-il diritto alla salute
-il diritto a ricevere cure
-il diritto ad avere una famiglia
-il diritto ad avere una buona educazione
-il diritto ad essere protetto
-il diritto a non essere abbandonato o maltrattato
-il diritto a non essere discriminato

Quando arriva uno stato di e ci sentiamo sopraffatti, tendiamo a respirare con la parte alta del nostro torace, questo fa sì che il nostro respiro si faccia sempre più corto e ci sentiamo ancora più sopraffatti. Quello che ci può essere utile è controllare la nostra respirazione e passare ad una , più lenta e profonda.
Prova a iniziare a respirare lentamente, ascoltati, senti l'aria che defluisce e che passa dentro di te.
Prova a focalizzarti sul momento presente, tieniti ancorato e comodo nel posto in cui sei.
Respirare più lentamente permette una maggiore ossigenazione del sangue e agisce sull'attivazione del sistema parasimpatico.
Proprio questo sistema apporta alcuni benefici:
-rilassamento muscolare
-riduzione della tensione emotiva
-rallentamento del battito cardiaco
-riduzione degli stati infiammatori
Ora tocca a te, prova a portare la mano sul tuo petto, poi sulla tua pancia e concentra la tua consapevolezza sul respiro. Il tuo petto si muove o è la tua pancia che si alza e si abbassa?
Prova ad esercitare la respirazione diaframmatica facendo delle piccole pause tra inspirazione ed espirazione.
Prova a notare gli effetti che ha sul tuo .

Corpo & Mente...
Condurre uno stile di vita stressante per lunghi periodi può mettere il nostro organismo e la nostra mente sotto pressione.
I momenti di relax non sono un lusso ma un dovere verso di noi, per il nostro benessere psicofisico.
È importante cercare di ritagliarsi dei momenti per noi, in cui poterci prendere cura di noi stessi e dare spazio al tempo lento e al silenzio.
Prendersi del tempo e dello spazio di tranquillità non vediamolo come un perdere tempo a discapito della produttività, ma un prendere tempo per stare meglio.

Intelligenza emotiva
Si tratta di quell'insieme di capacità che permettono di comprendere e gestire le emozioni.
Avere un controllo sulle proprie emozioni, riconoscere gli stati d'animo propri ed altrui, avere autocontrollo emotivo, permette alle persone di gestire al meglio situazioni insidiose, sofferenze e imprevisti.
L'intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere le proprie e le altrui emozioni. Significa mostrare autocontrollo e motivazine, avere sensibilità ed empatia. Avere una buona intelligenza emotiva aiuta nella gestione dei conflitti e promuove la crescita personale.
Come sviluppare la propria intelligenza emotiva?
Tramite la consapevolezza di sé e dei propri stati d'animo, la consapevolezza delle proprie risorse e la valorizzazione delle stesse.
Sviluppare autocontrollo rispetto ai propri stati d'animo. Avere una giusta motivazione per definire e raggiungere i propri obiettivi.
Dimostrare empatia.

Ultima fase del ciclo di vita: l'età anziana.

Fase delicata e densa di emozioni che accompagnano questo momento della vita. È anche il momento in cui gli possono separarsi e lasciare questo mondo con l'idea che hanno lasciato qualcosa di buono e importante alle .
È la fase in cui la famiglia si prepara ad una separazione definitiva. È la fase in cui le persone riguardano all'indietro la propria vita e possono o meno trarne beneficio, questo a seconda del significato che si da a certi eventi.
Compiti di sviluppo per la coppia genitoriale:
-Aprire il campo coniugale per includere altri membri alla famiglia
-Fare spazio alla generazione successiva
-Entrare nell'eventuale ruolo di nonni
Compiti di sviluppo per la coppia coniugale:
-Rinnovato impegno e investimento nella coppia
-Fare fronte ad eventuali malattie
-Accettare la morte e la separazione definitiva
Compiti di sviluppo per i figli
-Sostenere e curare la generazione precedente
-Condividere l'esperienza della malattia
-Curare il ricordo.

Le sono un mezzo per trasferire , uno strumento per modificare la realtà.
Attraverso le parole le persone esprimono i propri desideri, i pensieri, gli stati d'animo...
Sono quindi fondamentali per la con l'altro e verso di noi. Ogni parole possiede quindi un significato e un valore per noi e per le altre persone. Il significato che noi e gli altri diamo ad una stessa parola, può non essere lo stesso.
Dobbiamo quindi fare attenzione al significato che viene costruito intorno a quella parola e tutto il mondo che si porta dietro.
Fondamentale per comunicare senza incorrere in errore è non dare per scontato il significato delle parole, ma comprendere la nostra e delle altre persone.

Fase del
Chiamata anche fase del "nido vuoto".
È la fase in cui i figli sono diventati adulti e stanno per uscire di casa.
Nel nostro mondo di oggi, è una fase molto allungata nel tempo dato che i figli restano molto all'interno delle famiglie di origine.
Ci saranno dei compiti di sviluppo da affrontare sia per la coppia coniugale, che per i figli ma anche per la coppia genitoriale.
Per la coppia coniugale:
-Reinvestire nella relazione di coppia
-Prepararsi per l'uscita di casa dei figli
-Crearsi nuovi interessi ed occupazioni
Per i figli:
-Crearsi un proprio luogo differenziandosi dalla famiglia di origine
-Modificare il rapporto con i propri genitori in un'ottica di relazione più adulta
-Sostenere e curare la generazione più anziana
Per la coppia genitoriale:
-Favirire un dialogo tra le generazioni
-Maggiore differenziazione
-Maggiore flessibilità dei confini

La Paura
La è un'altra delle emozioni fondamentali dell'essere umano. Ci permette di capire quando siamo davanti ad un pericolo e ci spinge alla $sopravvivenza.
Ha quindi una funzione adattiva, protegge la persona davanti a un pericolo o ad una minaccia (reale o immaginaria) ed è preziosa fin dai primi anni di vita.
Assolve quindi a funzioni evolutive; senza tale meccanismo metteremmo continuamente a rischio la nostra incolumità.
Non è quindi vantaggioso eliminare la paura dalle nostre vite, ma è più utile viverla in maniera privata.
Una reazione psicologica comune legata alla paura è l'ansia.
La paura che un evento possa essere fuori dal nostro controllo, genera pensieri, previsioni e valutazioni il più delle volte negative che possono quindi sfociare in .
DIFFERENZA TRA ANSIA E PAURA
La paura si prova davanti ad un pericolo reale, quando questo scompare, la paura cessa.
L'ansia può attivarsi anche nel caso in cui la minaccia sia percepita e non per forza concreta e tangibile.
Si tratta quindi di un'importante funzione dell'organismo che a volte può andare fuori controllo e condizionare negativamente la nostra vita.

L'adolescenza!
Si tratta di un periodo complesso da definire in maniera lineare. Si tratta anche di una definizione culturale e sociale oltre che di una definizione su una dimensione corporea, psicologica, emotiva e relazionale.
Si tratta della fase delle trasformazioni. che coinvolgono tutta la famiglia.
I piani su cui avvengono questi cambiamenti riguardano l'aspetto dell' , della , dell' e della .
Per la familia è anche la nascita della dimensione sociale del figlio ed un momento in cui le funzioni sociali sono al massimo della loro visibilità e messa in discussione.
Compiti di sviluppo come figli
-Mantenere un rapporto equilibrato con la generazione precedente
-Accettare il processo di vita della generazione precedente: i nonni!
Compiti di sviluppo per i genitori:
-Rinegoziare la relazione genitori/figli per permettere un processo di separazione reciproca
-Fornire una guida sicura e una fonte di identificazione
Compiti di sviluppo coniugali
-Ridefinire gli obiettivi di coppia e reinvestire su di essa
-Valorizzare la coppia

Il ...
Si tratta di un'emozione innata e fondamentale per la sopravvivenza, oltre che per l'evoluzione.
Insorge quando i nostri sensi percepiscono qualcosa che potenzialmente potrebbe essere dannoso per noi, qualcosa che potrebbe nuocere alla nostra salute fisica, psichica o alla nostra integrità morale.
Ha quindi una funzione di che agisce tramite un impulso comportamentale di allontanamento o di una dichiarazione verbale o non verbale di netto rifiuto.
Comportamenti e verbalizzazioni che vengono messi in campo per evitare che una sostanza o una persona possa entrare in contatto con noi e contaminarci. Si fa riferimento quindi anche all'allontanamento da persone che scatenano in noi questa emozione. In questo caso si tratta di una protezione da qualcosa che riguarda aspetti personologici per evitare di essere "contaminati" da persone che riteniamo non adeguate per il loro comportamento o il cui comportamento crea un disturbo alla nostra sensibilità.

La nascita di un rende visibile ed evidente l'impegno reciproco e l'unione tra due persone in quanto risulta esserci una terza persona tra la coppia.
In questa fase dunque un nuovo legame si instaura ed entra a far parte delle famiglie; si crea così un secondo livello di relazione che unisce i due partner.
Avviene il passaggio da a , un passaggio evolutivo complesso e ricco!
La nuova va quindi incontro a diversi compiti su differenti assi.
Sull'asse coniugale i partner dovranno includere gli aspetti genitoriali all'interno della coppia, ridefinire e arricchire i propri ruoli e le modalità comunicative, dovranno inoltre stabilire dei confini netti tra asse coniugale e asse genitoriale.
Sull'asse genitoriale dovranno assumere un nuovo ruolo con nuovi compiti, dovranno prendersi cura di un terzo oltre alla loro relazione, dovranno fornire un modello educativo e affettivo adeguato.
I due genitori si troveranno inoltre a vedere trasformato anche il ruolo che fino a quel momento avevano in quanto figli. Dovranno quindi gestire e ridefinire le relazioni con le famiglie di origine costruendo una nuova relazione con i propri genitori basata sulla condivisione di un ruolo genitoriale!

La si prova quando siamo soddisfatti della nostra condizione e ci induce a mantenerla. Viene descritta come appagamento, contentezza, felicità, piacere, divertimento...
Essa produce energia e lo stato di attivazione che è in grado di suscitare, ci spinge a raggiungere i nostri obiettivi.
Essere felici è come un circolo virtuoso: più sperimentiamo, più diventiamo capaci di raggiungere i nostri obiettivi e tollerare lo stress. Quando si supera bene lo stress anche il psicofisico migliora e si provano così emozioni positive... E il circolo ricomincia!