FEM
FEM - Food Experience Museum è il primo museo della cultura culinaria di Palermo.
📣 Amici e amiche di FEM, con grande entusiasmo annunciamo la nascita della FEM Community!
Da anni ci seguite e condividete la nostra passione per la cucina siciliana e ora è il momento di offrire qualcosa di speciale per ringraziarvi ❤
Unendovi gratuitamente alla FEM Community, non solo avrete la possibilità di esplorare ancora più a fondo il mondo della cucina siciliana, ma potrete anche usufruire di sconti e vantaggi unici presso il ristorante Balata, il nostro laboratorio culinario ufficiale situato in via Roma 218 a Palermo. Potrete assaporare piatti autentici, preparati con ingredienti locali e seguendo ricette che si tramandano di generazione in generazione.
📍 Balata si distingue per la sua attenzione ai dettagli e il rispetto per le tradizioni culinarie, offrendo un'alternativa autentica alle proposte turistiche che oggi affollano il centro storico di Palermo. Ogni piatto è un'esperienza sensoriale che vi trasporterà nel cuore della Sicilia, facendovi vivere un viaggio culinario indimenticabile.
A breve pubblicheremo il primo evento dedicato ai soli iscritti, vediamo quanti di voi riusciranno a indovinare di che si tratta... 🌹
📎 Iscriviti gratuitamente qui! https://foodexperiencemuseum.it/community/
Fuoco alle braci 🔥
Il rituale del barbecue nostrano, la tipica ''arrostuta'', si tramanda di festa in festa, con una meticolosa organizzazione del lavoro e un ardente fervore che precede la mangiata 🥩
Vengono scelti i tagli di carne più adatti, con delle chicche come stigghiole, mangia e bevi e puntine, si prepara l'attrezzatura per disporre la griglia e si segue una rigorosa divisione dei ruoli.
Di solito si pasteggia con vino locale e birra e si lascia sempre un po' di spazio per ricominciare: si cucina a oltranza fino a sera! Quali sono i tuoi immancabili cibi alla griglia? 😉
Chi resiste a questi boccioli dal cuore mediterraneo? 😍
Famosi per la loro resilienza, che li rende adatti a crescere ovunque, i capperi sono un ingrediente molto amato nella cucina siciliana. Hanno un sapore forte e da soli impreziosiscono insalate, condimenti e secondi piatti.
Alla varietà più canonica si aggiungono i frutti veri e propri: i cucunci, altrettanto buoni e dalla forma tondeggiante ❤️
🧄 Dall’epoca dei Fenici sino ad oggi, l’aglio in cucina segue una lunga tradizione storica.
Il protagonista di oggi è l’aglio di Nubia, inconfondibile per il suo colore rosa e aroma intenso. Si tratta di un ingrediente essenziale nella cucina della Sicilia occidentale, perfetto per insaporire tantissime pietanze: dalle bruschette alla pasta con il pesto trapanese, passando per il suo ruolo nei primi e secondi di mare.
E tu in quali piatti non puoi farne a meno? 😉
Dopo la scoperta dell’America molte nuove colture arrivarono in Europa, fra le quali il pomodoro, approdato in Spagna nella prima metà del Cinquecento e utilizzato come pianta ornamentale 🍅
Sapevi che la Sicilia, all'epoca sotto il dominio spagnolo, fu probabilmente la prima regione in Italia a conoscerlo?
Tantissime sono le ricette della nostra tradizione in cui la salsa di pomodoro è protagonista: pasta asciutta e al forno, ragù di carne, sfincione... ❤
Tu come lo usi? Scrivilo nei commenti 💬
Il limone, simbolo della Sicilia nel mondo, è uno degli ingredienti più versatili della nostra cucina ed è alla base della Dieta Mediterranea. Esistono anche molte preparazioni dolci realizzate con questo agrume 🍋
Oltre al gelato e alla granita, quale conosci?
Scrivilo nei commenti! 💛
Come rinunciare a un panino con panelle e crocchè? 😍
Fritte in abbondante olio di semi, le panelle e le crocchè sono uno dei simboli principali dello street food palermitano. Ognuno in città custodisce una ricetta che varia in base agli ingredienti utilizzati nell'impasto.
Tu, ad esempio, come le realizzi? Con il prezzemolo o la menta? 🪴
Povero sì, ma ricco di gusto ❤
Con la dominazione fenicia in Sicilia, la pesca divenne il principale motore economico dell'isola. Il pesce azzurro da sempre presente nei nostri mari ha sfamato tutte le popolazioni che si sono succedute nel corso dei secoli ed è in questo contesto che le sarde hanno assunto un ruolo da protagonista. Apprezzate per la loro semplice reperibilità e per i costi contenuti, le sarde sono presenti in numerose ricette della tradizione siciliana 😉
Quante ricette conosci che prevedono il loro utilizzo? Scrivile nei commenti! 💬
Inserita nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali Siciliani del MIPAAF, la tuma è un formaggio prodotto con latte di pecora: proprio per questo motivo si potrebbe definire come un "pecorino fresco", dal sapore dolce e delicato 😋
La sua versatilità ne consente un ampio uso in cucina, dalla preparazione dei dolci - come lo sfoglio madonita - al suo impiego come antipasto in purezza oppure pastellato e fritto. Imbattersi in questo formaggio non è difficile, specialmente in mercati storici come quello della Vucciria, di Ballarò o del Capo, dove viene venduto nelle antiche botteghe e nelle salumerie 🧀
Tu come lo usi in cucina? Raccontalo nei commenti! 💬
🍆 Importata dagli arabi in Sicilia, la melanzana veniva consumata in modeste quantità fino al 1469, anno dell'unificazione dei due Regni, quando gli spagnoli la resero subito protagonista della cucina aristocratica e baronale. Oggi la ritroviamo in numerose preparazioni del ricettario siciliano: dalla caponata alla pasta alla Norma, passando per i piatti più caserecci come le "milincianedde ammuttunate".
Un dono della natura unico che non può mai mancare sulle tavole dei siciliani.
Fritta, al forno o sulla griglia: tu come la preferisci? Rispondi nei commenti! 💬
Qual è uno dei dolci più caratteristici e apprezzati della Pasqua in Sicilia? Senza dubbio "a picuridda"! 🐑
Facili e divertenti da preparare anche a casa, le pecorelle pasquali sono realizzate con la pasta reale, anche conosciuta con il nome di “martorana”, e adornate con confetti e cioccolatini.
E tu preferisci farle... oppure mangiarle? 😁
Scrivilo nei commenti!
La festa del papà è anche il momento dei voti a San Giuseppe 🥖
È usanza antica quella di preparare pani votivi, da benedire e consumare il 19 marzo, al fine di propiziarsi fertilità e abbondanza. A Palermo vengono realizzati con semi di fi*****io, e in alcune zone della Sicilia i pani assumono forme ispirate a elementi naturali o alla simbologia e all'iconografia del santo, come il bastone o il volto stesso.
Quali ricordi ti legano a questa tradizione? ❤
Come si può resistere a un piattino di "purpu vugghiutu"?
Fra i cibi di strada più iconici e apprezzati, il polpo bollito alla palermitana prevede una preparazione apparentemente semplice ma ricca di insidie per chi non conosce tempi e modalità di cottura. I caratteristici tentacoli arricciati, che garantiscono anche una bollitura omogenea, si realizzano per esempio con le famose tre "calate", con una gestualità teatrale ormai entrata nel nostro immaginario comune.
Una domanda sorge spontanea: ami di più la "testa" o le "granfie"? 😉
Forse non sai che i "viscuotta 'nciminati", diffusissimi fra i ceti popolari, erano anche i dolci preferiti dai reali borbonici 👑
Si narra che la regina Carolina d'Asburgo, moglie di Ferdinando IV, si recasse spesso insieme alla sua corte nel Monastero di Santa Caterina, luogo storico di creazione dolciaria a Palermo.
Sembra che queste visite non fossero particolarmente gradite alla madre superiora, data la moltitudine di dolci raffinati da dover realizzare.
Ebbe cosi un'idea, creare dei biscotti semplicissimi e più economici, fatti di pasta frolla e ricoperti di semi di sesamo: estasiati dalla loro bontà, i cortigiani li elessero a migliore preparazione del Monastero.
Nacquero così le Reginelle, il cui nome è un chiaro omaggio alla regina.
Conoscevi questa storia? ❤️
Il Carnevale porta con se tutti i dolci tipici di questa tradizione 🎉
Uno fra tutti è l’immancabile pignoccata, una leccornia che si produceva tradizionalmente nei paesi dell'ex contea di Modica e si diffuse col tempo non solo in tutta la Sicilia ma, con delle varianti, anche in altre regioni d’Italia.
Si tratta di piccole pepite composte da uova, zucchero e farina, aromatizzate alla cannella, fritte e assemblate in mucchietti che ricordano una pigna. Infine vengono decorate con una cascata di miele caldo e zuccherini colorati.
🎭E tu hai già dato il via alle feste?
🍬 Le tipiche cannelline, piccole caramelline di zucchero colorato con anima di cannella, ci riportano a una Palermo del passato e alle persone a noi più care, conservandone la memoria.
Quale ricordo ti evocano?
Raccontalo nei commenti ❤️
Ammettilo: anche tu abbassi il finestrino della tua automobile appena avvisti uno "stigghiolaro" 😁
Le stigghiole sono uno dei piatti tipici dello street food palermitano, da consumare rigorosamente per strada o durante le "arrostute" nei giorni festivi, in compagnia di amici e parenti. Ingrediente principale sono le budella di agnello o vitello, spesso condite con prezzemolo o cipollotto.
Il loro profumo è inconfondibile ed è la ragione principale per cui si cede facilmente alla tentazione 😋
Le sfogline sono biscotti di origine siciliana, venduti tutto l’anno nei panifici e nei bar di Palermo. Si tratta di dolci fiocchetti di pasta sfoglia perfetti da portare in dono durante una visita, per concludere un pranzo di festa o semplicemente per una merenda golosa 😋
In passato, era consuetudine regalarle ad anziani e convalescenti per via della loro apparente "leggerezza".
Anche tu ti lasci tentare dal loro profumo? ❤
Nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, la Befana vaga per la città 🧙♀️
Di soppiatto, entra nelle case per lasciare in dono delle calze cucite a mano, ricche di dolciumi (o carbone) per i bimbi e le bimbe.
Ma quando nasce questa leggenda?
Una delle teorie più accreditata la fa risalire alla nascità di Gesù, quando i Re Magi - in viaggio per Betlemme - chiesero informazioni a una anziana signora, che si rifiutò di aiutarli. Pentitasi della scelta, preparò un cesto ricco di dolciumi e partì alla ricerca di essi e del piccolo Gesù, bussando a ogni porta e donando dolcetti a tutti i bimbi che incontrò.
Ricordi ancora cosa trovavi all'interno della tua calza? Raccontalo nei commenti 💬
Iniziano i preparativi per festeggiare la fine dell’anno ✨
Il cenone di Capodanno a Palermo si passa in famiglia, tra giochi di carte, usanze per scacciare la sfortuna, brindisi, ma soprattutto tra piatti e dolci tipici: pasta al forno, lenticchie, cassata, e chi più ne ha più ne metta ❤️
Cosa ci sarà sulla tua tavola? Scrivilo nei commenti! 💬
Tra i protagonisti indiscussi del pranzo di Natale troviamo l’insalata di arance 🍊
Di origini povere, nasce nelle borgate marinare della Sicilia. Un piatto semplice da preparare e dai sapori decisi, che rievoca usanze palermitane, come quella della salatura e affumicatura utilizzate in passato per conservare le grandi quantità di pesce (aringhe e sarde), e racconta l’identità di Palermo: il nome Conca d’Oro deriva infatti dal colore delle arance illuminate dal sole.
Sarà presente nel tuo pranzo di Natale? Scrivilo nei commenti 💬
La cucina siciliana racchiude in sé culture diverse 🌍
Ogni piatto ha qualcosa da raccontare, un’usanza o una festività.
Se vuoi sapere di più sulla storia gastronomica di Palermo, le influenze culturali che l’hanno arricchita e i suoi piatti tipici, visita il sito www.foodexperiencemuseum.it. Inoltre puoi provare le nostre ricette da Balata
Non è un caso che, nella sua forma più classica, il Buccellato rappresenti la corona di stelle della Madonna, “u stellariu”.
Chiamato anche “u cucciddatu” in alcune zone della Sicilia, è il dolce tipico per la festa dell’Immacolata che si festeggia l’8 dicembre, e che dà il via al periodo delle festività natalizie🎄
Vi sono diverse leggende sull'invenzione di questo dolce e una di queste riguarda il Castello della Zisa: le scagliette di zucchero esterne rappresenterebbero i diavoletti della volta dell'arco all'ingresso della Sala della Fontana, posti a protezione del famoso tesoro nascosto all'interno del Palazzo.
Conoscevi questa storia?
Uno dei luoghi simbolo della città di Palermo è sicuramente piazza Pretoria ⛲️
Al centro di essa, una fontana costruita a Firenze da Francesco Camilliani per volere di Don Luigi Alvarez de Toledo y Osorio, fratello della granduchessa Eleonora di Toledo.
Venne acquistata dal Senato palermitano nel 1573, suscitando non poche polemiche e malcontento nella popolazione per l'ingente somma di denaro impiegata: da qui nacque il nome di "Piazza della Vergogna".
La Piazza si apre a bandiera su via Maqueda ed è racchiusa ai due lati da Palazzi storici e frontalmente dalla facciata laterale di un luogo affascinante, dove il tempo si è fermato: il Monastero di Santa Caterina d’Alessandria. Qui, per molto tempo, le monache di clausura hanno deliziato i palati dei palermitani con i loro dolci.
Cassate, cannoli, minne di vergine, nucatoli, cous cous dolce e molto altro,
venduto su una ruota per rispettare la rigida regola della clausura.
E tu conoscevi questa storia? ☺️
Uno dei piatti che meglio rappresenta la cucina siciliana, in particolar modo quella palermitana, è di certo il "baccalà a sfincione" 🐟🍅
Sintesi perfetta fra due ricette, questa pietanza è sempre presente nelle tavole dei palermitani, che amano gustarla specialmente durante le vigilie delle feste natalizie (Immacolata, Natale, Capodanno, Epifania).
Se vuoi prepararlo a casa, segui questi semplici passaggi 😉
▪️ Inizia dissalando il baccalà, rimuovi l'eccesso di sale con acqua corrente e adagia i tranci all'interno di una bacinella colma d'acqua; quest'ultima va cambiata ogni 7-8 ore per un totale di 24/36 ore di ammollo.
▪️ Prepara la conza dello sfincione utilizzando il pomodoro, la cipolla, l'origano, l'olio extravergine di oliva e il sale, mentre in un padellino tosta la mollica di pane duro.
▪️ Lessa i tranci di baccalà per una decina di minuti, scolalo bene e rimuovi sia le lische sia la pelle.
▪️ Prepara una teglia e cospargila di olio d'oliva, disponi il baccalà e versa la conza sopra di essi. Per una crosticina perfetta, spargi la mollica tostata insieme all'origano e concludi con un ultimo giro d'olio.
▪️ Inforna a 200° per 18-20 minuti.
Piccola curiosità: esistono due scuole di pensiero, una a favore dell'utilizzo del caciocavallo e una invece contraria. Tu da che parte stai? Rispondi nei commenti 💬
🧄 L'aglio rosso di Nubia è un ingrediente indispensabile in tantissime preparazioni tipiche delle ricette del trapanese.
Di origine antichissima, la sua coltivazione è stata introdotta dai Fenici intorno all'VIII secolo a.C., insieme al melograno, al cedro e allo zafferano.
Presenta un profumo intenso e un sapore particolarmente aromatico, tanto da risultare il vero protagonista delle famose rianate o delle busiate al pesto trapanese. L'aglio rosso di Nubia è un alimento inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani, stilata dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
Anche tu lo usi in cucina? Racconta una tua ricetta nei commenti 💬
Quando il cibo diventa un passatempo: lo "scaccio" ❤
Il consumo di frutta secca, nella fattispecie di ceci abbrustoliti (càlia) e di semi di zucca (semenza, con o senza sale), è un'antica usanza risalente al periodo di dominazione araba.
Venduto nei tipici carretti o presso le antiche "putìe" tuttora presenti a Palermo, lo "scaccio" è un simbolo della gastronomia palermitana, in particolare del cibo "da passeggio". Sgranocchiare questa semplice ma saporita pietanza, esplorando le colorate e folkloristiche vie del centro storico, è un'esperienza unica che riporta indietro nel tempo.
E tu quale preferisci? La càlia o la semenza?
Rispondi nei commenti!
La notte tra l'1 e il 2 novembre, a Palermo, i defunti fanno visita ai propri familiari portando doni ai più piccini...
La commemorazione dei morti, infatti, da noi è una "festa", una giornata ricca di colori e dolci per i bambini e, allo stesso tempo, un modo gioioso per ricordare i propri cari.
Case, panifici e pasticcerie si riempiono di pupi di zucchero, frutta martorana, biscotti Tetù, ossa di morto e, la mattina presto, l'immancabile muffoletta.
Cosa ci sarà nella tua tavola per questa ricorrenza così importante per tutti i palermitani?
Scrivilo nei commenti e posta le tue foto!
🍂 Ci siamo, è il periodo delle carrube!
Il frutto del carrubo si presenta come un baccello di colore scuro contenente piccoli semi duri da cui si ricava una farina, utilizzata nella preparazione di alcuni dolci in sostituzione del cacao.
Una specialità siciliana è la caramella alla carruba, consigliata da tutte le nonne come rimedio contro la tosse
Quale ricordo ti lega a questi piccoli e dolci quadratini? 🍬
La pasta con i broccoli "arriminati" è sicuramente uno dei primi piatti più amati dai palermitani 🥦
Il suo nome, così comune per tutti noi, risulta incomprensibile per il resto degli italiani, e non solo per il termine dialettale utilizzato: ciò che chiamiamo broccoli, infatti, in italiano sono i cavolfiori, che in questa ricetta bisogna sapientemente mescolare, ovvero "arriminare", con gli altri ingredienti per rendere il condimento più cremoso e gustoso.
Noi non possiamo farne a meno, e tu? ❤️
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MEC il primo museo della rivoluzione informatica in Sicilia. L’idea nasce dall’architetto Giusep
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Museo diffuso dedicato alla Patrona di Palermo “Santa Rosalia”. Progetto dell'ABA Palermo
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Uno tra i luoghi simbolo della città di Palermo che racchiude ben sette secoli di storia.
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Trasformiamo con ironia il degrado in ricchezza. Generiamo l'arte mentre essa genera noi!
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Nel cuore di Palermo, un luogo di produzione culturale aperto alla città e in continuo mutamento.
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