Giovani Democratici Federazione di Palermo

Il 4 Marzo alle 15.00 ci ritroveremo a Piazza del Parlamento per ribadire che quanto abbiamo visto accadere a Pisa, come anche a Firenze e Catania, è inaccettabile.
Saremo in piazza unit3, comunità studentesca, docenti, sindacati, associazioni, siamo pronti a mobilitarci per ribadire ancora una volta che l3 student3 non si toccano! Il dissenso non si manganella! Protestare non è reato!

22 GIUGNO 2024 - PALERMO PRIDE 2024

Il corteo del Palermo Pride tornerà ad attraversare le strade della città sabato 22 giugno 2024!
Al centro della manifestazione ci sarà il tema della violenza di genere e maschilista. Questa scelta non è un atto di solidarietà, ma un atto di cura verso noi stessə, perché la cultura maschilista è endemica e tutt’altro che episodica. Imparare a riconoscerla, anche all’interno della nostra comunità, è un atto di responsabilità che serve a tuttə. Non ci sono mostri, ma solo figli sani di una cultura patriarcale diffusa che agisce sui nostri corpi.
Ci vediamo nel percorso verso il Pride da qui a giugno, e poi il 22 giugno 2024 con il corteo del Palermo Pride!

Uno schiaffo in faccia ad (almeno) 22 mila giovani: questo è ciò che rappresenta il mancato rinnovo in legge di bilancio del Fondo per il contrasto dei disturbi dell’alimentazione e della nutrizione.

Con questo (non) atto il Governo calpesta i 3.780 morti che in Italia si sono registrati nel solo 2023 e di tutti quei giovani e tutte quelle giovani che in questo momento stanno lottando contro questi disturbi.

È una presa in giro colossale quella di un Governo che predica l’importanza della natalità e poi taglia sul contrasto alla seconda causa di morte fra i giovani.

Chiediamo ad gran voce che Governo e Parlamento inizino a prendere sul serio le tematiche connesse al disagio giovanile. Lo chiediamo per il rispetto che si deve alle famiglie di chi soffre, ad ogni singola vita che lotta o che non è più riuscita a farlo.

Giovani Democratici
PD Sicilia
Partito Democratico

105 donne, ragazze, madri, sorelle, cugine, zie, mogli, amiche.

105 anime strappate brutalmente alla vita per gelosia, possessività, malattia. Anime piene di sogni e progetti, timori e paure, ma piene di vita, quella stessa che le è stata negata.

105 ali strappate e bocche tappate

105 nomi, non numeri.

Che Giulia sia l'ultima di questa lunga e straziante lista.

🌹🧡

Grazie Angela, continueremo ad imparare dalla tue battaglie.
Ricorderemo.

Ciao Compagna Bottari!
🌹

Sabato 11 novembre, ore 14:00.
Piazza del Popolo, Roma!

Saremo tantissimi! 🌹🧡

Partecipa anche tu alla campagna “Studenti NON utenti”!

🟠 Per una riforma della rappresentanza studentesca che dia veramente voce alle studentesse e agli studenti.

🌹 Per una riforma in tre punti, che chieda:
1) l’aumento della rappresentanza studentesca nelle scuole;
2) la composizione di una commissione paritetica studenti- docenti che si occupi dell’attività di programmazione ed erogazione dei servizi scolastici;
3) l’anticipazione delle elezioni dei rappresentanti degli studenti!

*FIRME* ➡️ https://actionnetwork.org/forms/studenti-non-utenti-3/

Sabato 7 Ottobre, ore 11:00 nella splendida cornice di Villa Filippina parleremo insieme di Diritto a Restare e Diritto al Futuro, fra spopolamento delle Aree interne, questione infrastrutturale nella nostra regione e caro affitti a Palermo!
Un luogo dove parlare di Realtà e Prospettive di sviluppo, con docenti di Unipa, avvocati, associazioni studentesche e i circolo dei !


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11º Presidente della Repubblica Italiana.
Uomo di stato e delle istituzioni, primo europeista.
29 Giugno 1925- 22 Settembre 2023

Uomo di Stato, uomo delle istituzioni, assassinato dalla Mafia il 3 Settembre 1983.

Ricordiamo l’uomo e l’idea, perché le leggi le stato siano sempre strumento di legalità e di contrasto alle mafie, alle ingiustizie e alle disuguaglianze.

“Volevo avvertire il nostro ignoto estortore che non siamo disponibili a dare contributi e ci siamo messi sotto la protezione della polizia.“

Libero Grassi, da una lettera pubblicata sul Giornale di Sicilia nel Gennaio del 1991.
Perché opporsi alla Mafia ed alla criminalità non è una scelta o un’opinione, è un dovere civico, è la risposta di ognuno per contribuire a costruire una società migliore.

Abbiamo appreso come tuttə dai giornali dello stupro di gruppo avvenuto a Luglio scorso a Palermo.
Siamo addoloratə, indignatə e preoccupatə perché a Palermo come a Milano o Roma accadono continuamente episodi che poi passano alla cronaca e che sono sintomi di una malattia endemica della nostra società. La cultura dello stupro, della sopraffazione delle donne, della prevaricazione e dell'abuso è parte integrante della nostra cultura, è radicata nella nostra società e nell'educazione che famiglie e comunità impartiscono ai ragazzi sin da piccolissimi. Non è possibile non sentirsi e non essere di fatto sicure nella propria città. Non è possibile che le strade siano luoghi di incontro per i ragazzi e inferni o limbi per le ragazze. Non è questo il tempo della polemica. Ma è il tempo della lotta e della rabbia. E noi ci batteremo affinché venga riconosciuta nel nostro paese l'importanza dell'educazione sessuale ed affettiva nelle scuole e venga riconosciuta da questo governo come emergenza quella di occuparsi della violenza contro le donne in ogni sua declinazione. Questo fenomeno, che recente non è, sta avendo sempre di più una portata talmente enorme che non è piu possibile rimandare. Lo dobbiamo a questa nostra concittadina e lo dobbiamo a tutte, tutt e tutti noi.



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www.salariominimosubito.it

Se pensi anche tu che in Italia bisogna fissare un salario minimo, mettici una firma!
Dopo mesi di battaglia in parlamento e fuori, siamo andati al confronto con il governo a difendere e spiegare la nostra proposta sul salario minimo, ma la destra frena, prende tempo e non ha nessuna proposta alternativa.
3 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori sono poveri anche se lavorano. Non possono aspettare.

La proposta di legge unitaria delle opposizioni fa due cose fondamentali e riguarda dipendenti e autonomi:
1. rafforza la contrattazione collettiva, perché fa valere verso tutte le lavoratrici e i lavoratori di un settore la retribuzione complessiva prevista dal contratto collettivo firmato dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative: in questo modo si contrastano i contratti pirata.
2. Fissa una soglia di 9 euro lordi all’ora come minimo tabellare, sotto la quale nemmeno la contrattazione collettiva può scendere. Altrimenti non è lavoro ma sfruttamento.
Abbiamo bisogno del vostro supporto per farla passare in Parlamento.
È semplice, è immediato, basta firmare la petizione online al sito salariominimosubito.it o nei banchetti che allestiremo nelle piazze e alle Feste dell’Unità!





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Sin dalla sua comparsa nel mondo, l’uomo ha attinto alle risorse naturali per garantirsi i mezzi di sussistenza.
a partire dal XVIII secolo, tuttavia, comincia a porsi in modo diverso rispetto alla realtà che lo circonda. Vive un periodo di riscoperta di sé e arriva alla rivoluzione industriale.
Quando entrò in scena la macchina a vapore, alimentata dalla combustione del carbon fossile, il cambiamento subì una forte accelerazione. Si registrò un forte incremento demografico e, con l’introduzione del “commercio triangolare”, si posero le basi per la moderna globalizzazione.
L’avvento delle macchine a vapore segnò anche una polarizzazione della ricchezza e un incremento dello sfruttamento delle risorse naturali, dando inizio a quella che viene considerata una nuova era geologica: l’Antropocene.
Il termine “Antropocene”, adottato per la prima volta nel 2000, indica un’era geologica successiva all’Olocene, nella quale l’uomo, con la sua attività, è “in grado di interferire irreversibilmente nelle dinamiche ecosistemiche del pianeta, sospingendolo oltre i suoi limiti naturali” e costringendo quindi la Terra ad attuare una serie di strategie volte a riequilibrare il sistema.
Con la rivoluzione industriale, ebbe avvio un intensa attività di combustione di carbon fossile, che fece aumentare la quantità di CO2 presente nell’aria e innalzando dunque le temperature. Col passare del tempo, questo fenomeno crebbe esponenzialmente.
A causa delle continue emissioni di CO2, causate dall’attività umana, e del conseguente aumento della temperatura terrestre si stanno verificando diversi eventi, di cui intendiamo portare alcuni esempi:
Secondo l’Unione internazionale per la conservazione della natura, ci sono circa 42.000 specie di animali a rischio di estinzione (9.000 in più rispetto al 2008).
Il livello medio del mare è salito di oltre 20 cm dal 1880; buona parte dei ghiacciai si sta ormai sciogliendo completamente.

Ogni anno in Sicilia, con l'arrivo delle ondate di calore, si manifestano incendi che durano per giorni in modo quasi ininterrotto. I Canadair a disposizione sono tutti gestiti da privati; la Regione Sicilia non ha un proprio Canadair per far fronte a tali situazioni e affida il tutto ad aziende private spendendo molto più di quanto non si spenderebbe facendo un investimento programmato su uno o più velivoli.

Oggi la situazione è ancora più drastica e a causa del cambiamento climatico che fingiamo di non vedere, la mano incendiaria di chi ha interessi mafiosi risulta ancora più forte.
Cosa fanno le istituzioni? Come si occupano del problema degli incendi? Non c'è un piano di prevenzione attivo, non esistono misure di sicurezza emanate da entità governative quali la Regione.

Sicuramente però, dietro tutti questi incendi, c’è l’interesse mafioso, ecomafioso ed economico.
Ogni anno, in periodi di grande caldo, in modo organizzato (più organizzato delle istituzioni), si verificano incendi contemporanei in punti diversi del territorio siculo, Palermo ne è la prova.

Nella notte tra il 24 e il 25 Luglio, complice il forte scirocco e le altissime temperature, hanno preso fuoco molte delle campagne che circondano l’area metropolitana di Palermo.
È difficile dare come unica spiegazione di questi fatti il forte caldo ed il forte vento, poiché la contemporaneità degli eventi desta forti sospetti verso quelle figure criminali che, senza nasconderlo, hanno interesse nella svalorizzazione della terra Sicula.

La mafia non uccide solo le persone che la combattono, uccide anche la nostra Terra.

Ogni anno perdiamo un po’ di bellezza, un po’ di salute, un po’ di natura. Si trasforma in cenere ogni anno. Ci intossichiamo, ci arrabbiamo, piangiamo impotenti di frustrazione e poi ci lecchiamo le ferite. Adesso chiediamo un intervento deciso da parte delle istituzioni regionali e nazionali contro una situazione mafiosa da sempre insostenibile. Chiediamo rispetto per una terra già martoriata dal forte caldo e dal cambiamento climatico incalzante. Chiediamo che queste persone vengano rinchiuse e che le pene siano esemplari per chi devasta il patrimonio naturale della Sicilia.

Sicilia in fiamme: tra crisi climatica e incapacità politica

Il collasso climatico, che esponenti della maggioranza di Governo si ostinano da sempre a negare, sta dando in questi giorni i suoi segni più eloquenti: dal nubifragio milanese agli incendi palermitani.

Quando alle cause “naturali” (di cui comunque siamo pienamente responsabili) si somma anche l’incapacità politica (dove non la mancanza di volontà) di porre in essere azioni concrete e serie di prevenzione, oltreché la mano mafiosa che appicca incendi in tutta l’area metropolitana di Palermo, la situazione diventa tragica, come nelle ore che stiamo vivendo.

Sul clima, sull’ambiente sull’intervento nei confronti di chi guadagna dai disagi causati in parte dal cambiamento climatico ed in parte da enormi interessi economici e mafiosi, non possono più essere tollerate oltre divisioni politiche. Se non saremo insieme in questa lotta, falliremo miseramente: annegati nelle acque delle alluvioni o bruciati dai roghi che stanno devastando il nostro patrimonio ambientale e artistico.







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"Ho realizzato che mio padre non c’era più mentre quel pomeriggio giocavo a ping pong e vidi passarmi accanto il volto funereo di mia cugina Silvia, aveva appena appreso dell’attentato dalla radio.
La mia vita, come d’altra parte quella delle mie sorelle e di mia madre, è certamente cambiata dopo quel 19 luglio, siamo cresciuti tutti molto in fretta ed abbiamo capito, da subito, che dovevamo sottrarci senza “se” e senza “ma” a qualsivoglia sollecitazione ci pervenisse dal mondo esterno e da quello mediatico in particolare. Sapevamo che mio padre non avrebbe gradito che noi ci trasformassimo in “familiari superstiti di una vittima della mafia”, che noi vivessimo come figli o moglie di ….., desiderava che noi proseguissimo i nostri studi, ci realizzassimo nel lavoro e nella vita, e gli dessimo quei nipoti che lui tanto desiderava.

Oggi vorrei dire a mio padre che la nostra vita è sì cambiata dopo che ci ha lasciati ma non nel senso che lui temeva: siamo rimasti gli stessi che eravamo e che lui ben conosceva, abbiamo percorso le nostre strade senza “farci largo” con il nostro cognome, divenuto “pesante” in tutti i sensi, abbiamo costruito le nostre famiglie cui sono rivolte la maggior parte delle nostre attenzioni come lui ci ha insegnato, non ci siamo “montati la testa”, rischio purtroppo ricorrente quando si ha la fortuna e l’onore di avere un padre come lui, insomma siamo rimasti con i piedi per terra.

Caro papà, ogni sera prima di addormentarci ti ringraziamo per il dono più grande, il modo in cui ci hai insegnato a vivere."

Testo di Manfredi Borsellino, Era d'estate.

19 Luglio 1992 - 19 Luglio 2023

In ricordo di Paolo Borsellino, uomo giusto, uomo di legge e uomo di Stato, eroe, padre.

🧡🏳️‍🌈

Ieri abbiamo partecipato con orgoglio al , insieme al Partito Democratico di Palermo!

risponde alla chiamata, si colora e si illumina, ricorda di essere città di accoglienza e di diritti!

A chi propone odio e censura versi chi si reputa diverso e non si comprende, contro chi nega il diritto all’autodeterminazione, a chi vuole decidere sui nostri corpi risponderemo sempre con un , con la lotta pacifica di chi crede che il futuro sia di tutti e tutte, risponderemo loro gridando e manifestando la nostra Libertà.





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Il 24 giugno i , insieme al Partito Democratico e tante associazioni e sigle sindacali di Palermitane scenderanno in piazza in occasione del Palermo Pride!

In un momento storico in cui i diritti delle persone e delle famiglie LGBTQIA+ sono sotto il costante attacco da parte del Governo più a destra della storia repubblicana, sentiamo forte, come gioventù di sinistra, il dovere di scendere in piazza per le libertà e i diritti che non sono di una minoranza, ma di tutt3.

Crediamo fortemente nel Pride come luogo in cui ciascunə può sentirsi liberə di essere se stessə davanti a un mondo da cui pretendere rispetto e spazi di libertà.

Il 24 giugno ci ritroveremo in via discesa dei giudici alle 15:30 per unirci al corteo che percorrerà le strade della nostra città fino ai Cantieri culturali della Zisa.

Vi aspettiamo numerosə!

🌹🧡🏳️‍🌈

Il 23 maggio per i palermitani non è solo il giorno del ricordo della orrenda strage mafiosa che ha strappato via le vite di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

Non è un giorno come gli altri perché se per l'Italia da quel giorno inizia quella che sarà definita la "stagione delle stragi", per Palermo e la sua gente è stato invece il culmine di un decennio di sangue che invaso le strade della città. La paura, l'orrore, il senso di abbandono ha scosso le coscienze di tutti e prima il 23 maggio e poi il 19 luglio '92, il senso di vuoto è diventato rabbia, azione e rinascita.
I palermitani sanno che il 23 maggio il ricordo lascia spazio alla memoria dell'esempio di dedizione alla lotta antimafia.
I palermitani sanno che valgono poco le sfilate e le bandiere a mezz'asta, vale la consapevolezza, la stessa di 31 anni fa, che ci ha fa dire che la mafia è un cancro che va estirpato dal mondo e dalle istituzioni.

Le ragazze e i ragazzi che non hanno vissuto lo sconforto e la paura del 23 maggio 1992, vivono oggi il senso dell'impegno contro quello stesso sistema mafioso, omertoso e corrotto che hanno combattuto donne e uomini simbolo della lotta antimafia.

Ancora oggi dopo 31 anni a quei mafiosi, a quegli uomini piccoli piccoli diciamo che non li avete ammazzati, li avete resi immortali, perché le loro idee camminano ancora sulle nostre gambe!

Due giornate di commemorazione con la nostra Segretaria
🗓️Domani 30 aprile, ore 8:30, in Via Li Muli per ricordare Pio La Torre e Rosario Di Salvo
🗓️ Lunedì 1° Maggio, ore 8:30 a Portella della Ginestra per ricordare i lavoratori caduti per mano della mafia.
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Aifa ha reso gratuita la pillola anticoncezionale per le donne di tutte le fasce d'età. Una piccola rivoluzione per il nostro Paese, finalmente in linea con agli altri Paesi europei!
Il costo complessivo per lo Stato sarà di circa 140 milioni di euro l'anno.

"Una decisione importante che consentirà di ampliare la platea di utilizzatrici che non potevano permettersi la contraccezione orale perché troppo costosa"!
Commenta così la presidente del Comitato prezzi e rimborsi Giovanna Scroccaro.

Viene inoltre, finalmente, approvata anche la gratuità della profilassi pre-esposizione contro il virus Hiv (Prep).

Il circolo dei Giovani Democratici di Partinico condanna fortemente la scelta dell’amministrazione comunale di cercare di bloccare la modifica del nome del Liceo Santi Savarino in Felicia e Peppino Impastato, che proprio in quel liceo aveva studiato da ragazzo e che venne brutalmente ucciso nel 1978 a causa delle sua orgogliosa lotta contro la mafia. Ricordiamo, all’amministrazione ed a chi, come il consigliere Bonnì che in proposito ha presentato una mozione in Consiglio Comunale, si oppone per motivi di parte a questo dovuto riconoscimento, che prima di essere esponente di un’area politica Peppino Impastato e sua madre Felicia sono un simbolo della lotta alla mafia ed in quanto tale sono patrimonio di tutte le culture democratiche e costituzionali.

Supportiamo inoltre la scelta che gli studenti avevano già manifestato il 20 maggio 2022 con una lettera di correggere l’errore compiuto con la scelta della denominazione Liceo “Santi Savarino”, politico che sostenne in prima persona le leggi razziali fasciste, il cui nome compare nell’elenco di scienziati, politici, scrittori, intellettuali e giornalisti che approvarono la campagna razziale e che continuò a lavorare nel governo Badoglio per limitare la libertà di stampa e di opinione. Chiediamo che venga rispettata la decisione che gli organi scolastici hanno preso all’unanimità il 6 giugno 2022 e che la Commissione Straordinaria ha confermato con delibera di Giunta Comunale n.110 del 21/07/2022.

Annunciamo la nostra disposizione a prendere parte a tutte le iniziative che le associazioni antimafia o gli studenti ed i dirigenti scolastici vorranno intraprendere per far sì che non sia ignorata la volontà del Liceo.

Anche noi Giovani Democratici di Palermo aderiamo e saremo presenti alla manifestazione in sostegno delle Famiglie Arcobaleno in Sicilia insieme al Palermo pride e tante altre realtà associative, per una battaglia di tuttə, per i diritti di tuttə!

NON CI CANCELLERETE, GIÙ LE MANI DALLƏ NOSTRƏ FIGLIƏ - SABATO 25 MARZO, H17, PIAZZA PRETORIA

PORTA CON TE UNA PENNA PER IL FLASH MOB!

Anche Palermo si unisce alle piazze che, in tutta Italia, si sono riempite e si riempiranno per protestare contro gli atti del Governo che provano a cancellare l’esistenza di tante bambine e bambini, figlie e figli di famiglie omogenitoriali. Si tratta di atti violenti, ideologici, che mettono le mani su bambine e bambini e sulle loro vite.
Ma sui diritti delle nostre figlie e dei nostri figli non arretreremo di un centimetro, di fronte a un Governo che non solo ostacola le famiglie arcobaleno, ma viola costantemente il superiore interesse delle e dei minori, provando a privarle/i delle loro famiglie.
Non possiamo dimenticare che sui certificati anagrafici, sulle residenze, si combattono già da tempo battaglie durissime per le persone senza casa, occupanti casa, per le persone straniere e migranti, che, in assenza di registrazioni anagrafiche e residenze, non hanno accesso a diritti fondamentali nella nostra società.
L’attacco sui documenti alle famiglie arcobaleno è solo l'ennesimo attacco ai nostri diritti e alle nostre esistenze.
È per questo che sabato alle 17 ci vedremo a Piazza Pretoria, per manifestare contro le decisioni violente del Governo. Durante il sit-in avrà luogo un flash mob. Stringendo nel pugno una penna, alzeremo le mani in segno di protesta.

Giovani Democratici
Partito Democratico
PD Sicilia

21 marzo 2023. Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime di mafia. Per Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo. Per tutte le vittime dimenticate, affinché ogni giorno venga resa giustizia per non farli morire mai.

🌹🧡

Nella giornata di ieri si è svolto il Cdm a Cutro, luogo della tragedia in cui hanno perso la vita 72 persone, di cui 16 minori e tanti sono ancora i dispersi.
Durante la conferenza stampa la Presidente del Consiglio ed alcuni dei suoi ministri hanno anticipato i punti cardine di un nuovo decreto legge in risposta alla tragedia del 26 febbraio scorso.
Un decreto che vede come norma focale l’introduzione di una nuova fattispecie di reato (qualcuno spieghi a questo governo che i problemi non si risolvono introducendo nuove fattispecie di reato per ogni cosa), il futuro decreto tratterà di tutto, meno che della costruzione di un serio piano per l’accoglienza ed il supporto a chi scappa dalla propria terra.

La Presidente ha piuttosto affermato che “l’obiettivo di questo governo è quello di restringere la protezione speciale fino ad arrivare ad abolirla”, leggasi “che gli ultimi restino ultimi”.
La stessa protezione speciale che tutela la persona dall'espulsione o dal respingimento verso uno Stato in cui possa essere oggetto di persecuzione per motivi di razza, di sesso, di orientamento sessuale, di identità di genere, di lingua, di cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali, ovvero possa rischiare di essere sottoposto a tortura o a trattamenti inumani o degradanti.
La nostra Presidente convoca quindi il cdm a Cutro, per lanciare un segnale da parte del governo per quanto accaduto, e come lo fa? Contrastando quella forma di tutela cui probabilmente avrebbero avuto accesso quelle stesse vite appena spezzate in mare.
Prima di essere ciniche e inumane, tali posizioni sono IMBARAZZANTI per un paese che ha fatto dell’accoglienza la propria storia e là propria ragion d’essere.

Purtroppo siamo ancora una volta davanti ad affermazioni gravi, che dimostrano l’incapacità di gestire con umiltà un fenomeno complesso.

Cara Presidente,
Ci aspettavamo la madre, donna e cristiana che lei ribadisce di essere.
Ci aspettavamo di vederla davanti a quelle bare, in silenzio.
Ci aspettavamo le scuse per le parole ghiaccianti pronunciate dal ministro Piantedosi, accanto a Lei.
Ci aspettavamo le scuse per la gestione indecorosa dei rimpatri delle salme.
Ci aspettavamo un impegno diretto e immediato per tutti coloro che sono sopravvissuti, che vivono da giorni in condizioni di abbandono.
Ci aspettavamo più umiltà e umanità.
Nulla di tutto questo è avvenuto. Avete perso un’occasione, l’ennesima, preferendo la vergognosa passerella e i soliti slogan politici.

Ringraziamo per la riflessione!
Giovani Democratici

🌹🧡

Nella Giornata Internazionale della Donna, puntiamo i riflettori della politica su un momento di analisi profonda delle condizioni sociali delle Donne. Nel 2023, la disparità di genere è ancora molto ampia e la crescente presenza di figure femminili di spicco nel nostro Paese – dalla Presidente del Consiglio, alla Presidente della Suprema Corte di Cassazione, passando per la neo Segretaria del Partito Democratico – non possono distoglierci dal fatto che tra un uomo e una donna non ci sono pari condizioni nel mondo del lavoro, dei diritti e dell'istruzione.

Questo giorno di riflessione ci aiuti a comprendere quali debbano essere le reali priorità del nostro Paese per assottigliare sempre più il gap tra i generi.
L'ONU auspica che entro il 2030 le disparità di genere vengano definitivamente superate. Proviamo ad essere ancora più ambiziosi, accelerando questo processo, avvalorando proposte di concreto supporto come, ad esempio, quella sul congedo parentale anche per gli uomini, e quella sulla parità salariale.

I Giovani Democratici Siciliani esprimono massima solidarietà agli studenti ed alle studentesse di Piazza Armerina.

I fatti di ieri ci lasciano alquanto perplessi e reputiamo essenziale un intervento di chiarezza da parte delle istituzioni.
Di seguito il comunicato del compagno Marco Greco, Coordinatore nazionale della Federazione degli Studenti:

“In qualità di Coordinatore Nazionale della Federazione degli Studenti ho il dovere, morale e politico, di esprimere tutte le mie forti preoccupazioni per i fatti de "Majorana-Cascino" di Piazza Armerina di giorno 1 Marzo.

Il fatto che dei membri delle forze dell'ordine abbiano interrotto un' Assemblea di Istituto regolarmente autorizzata con a tema la legalizzazione della cannabis è un atto che, in assenza di diversa motivazione, rischia di risultare politicamente inaccettabile in una libera Democrazia.
Gli agenti, infatti, per ragioni a noi ignote, hanno proceduto a identificare dei ragazzi che, per quanto appena maggiorenni, rivestono un pubblico incarico elettivo nell'autogoverno dell'Istituzione scolastica e che stavano esercitando la propria funzione nei modi e nei termini stabiliti dalla legge, per di più irrompendo in una scuola, alla presenza di decine di studenti.

Un intervento del genere, a prescindere dal tema trattato, è, a mio avviso, in forte contrasto con il Diritto di assemblea e col Diritto alla libera espressione del pensiero sanciti dalla nostra Costituzione, una Costituzione che proprio nelle scuole dovrebbe trovare il suo massimo grado di esplicazione e tutela.

Auspicando però, fiducioso, che i vertici della Polizia di Stato (che per dovere di cronaca, in Provincia di Enna si sono sempre distinti negli anni per la collaborazione con gli studenti) possano fare chiarezza sull'accaduto, non posso non esprimere la mia più sincera solidarietà ai rappresentanti d'Istituto coinvolti, tutti iscritti all'associazione studentesca che rappresento, per la vicenda che li ha colpiti e la mia più netta contrarietà ad interventi di questo tipo in pubbliche assemblee.“

Domenica oltre un milione di persone in tutta Italia hanno partecipato alle Primarie per scegliere la nuova guida del Partito Democratico.

Elly Schlein è la nuova Segretaria del PD e l'Organizzazione dei Giovani Democratici le augura buon lavoro, con l'auspicio che il nostro Partito possa ripartire nel solco del rinnovamento, dell'unità, dell’allargamento dei diritti delle generazioni più giovani.

Auguri, Elly Schlein!

Grazie a: Stefano Bonaccini, per la sua campagna congressuale e per l’appello all’unità che ha espresso, a seguito dei risultati congressuali; Gianni Cuperlo e Paola De Micheli per il loro contributo durante la fase delle convenzioni congressuali; e a Enrico Letta anche per il lavoro condiviso.

Il nostro lavoro proseguirà, al fianco del PD.

Buon Lavoro Segretaria 🌹

Domenica oltre un milione di persone in tutta Italia hanno partecipato alle Primarie per scegliere la nuova guida del Partito Democratico.

Elly Schlein è la nuova Segretaria del PD e l'Organizzazione dei Giovani Democratici le augura buon lavoro, con l'auspicio che il nostro Partito possa ripartire nel solco del rinnovamento, dell'unità, dell’allargamento dei diritti delle generazioni più giovani.

Auguri, Elly Schlein!

Grazie a: Stefano Bonaccini, per la sua campagna congressuale e per l’appello all’unità che ha espresso, a seguito dei risultati congressuali; Gianni Cuperlo e Paola De Micheli per il loro contributo durante la fase delle convenzioni congressuali; e a Enrico Letta anche per il lavoro condiviso.

Il nostro lavoro proseguirà, al fianco del PD.