Dott.ssa Elida Di Gennaro Ortottista

Nuova collaborazione con centro L'arca di Noemi

"Dottoressa ti volevo ringraziare per avermi insegnato a convergere bene gli occhi;
Lo sai che lavoro voglio fare da grande? L'ortottista, come te"

E poi mi regala il suo cuoricino disegnato e quello fatto con le perline.

Questi piccoli pazienti sono il mio motore propellente.

Nuovo perimetro per il reparto oculistico.
Sempre al passo con le novità per i nostri pazienti.

Giornata di presso lo studio Atepa

Sempre in costante aggiornamento per i pazienti più piccoli e non solo.

I genitori dovrebbero fare molta attenzione a quante ore al giorno i propri bambini passano davanti allo schermo.

Il numero di ore giornaliere sono state messe in relazione con disturbi dello sviluppo, obesità, disturbi del sonno e disturbi della vista.

Una ricerca del Canada ha dimostrato che i bambini in età prescolare che passano più di due ore al giorno davanti a uno schermo hanno otto volte le probabilità di sviluppare disturbi di deficit dell'attenzione.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce di vietare l'uso di dispositivi tecnologici prima di un anno di età e di limitarne severamente l'uso negli anni successivi mentre l'Accademia Americana di Pediatria raccomanda di vietare l'uso prima dei due anni e in seguito concentrarsi su usi strettamente educativi.

I consigli che si possono applicare per limitare gli effetti nocivi dell'esposizione ai dispositivi digitali sono i medesimi per gli adulti che passano molte ore davanti a uno schermo:

- seguire la regola 20-20-20: ogni 20 minuti guardare per 20 secondi qualcosa lontano 20 piedi (6 metri)

- usare un timer per ricordare al bambino di fare delle pause

- alternare l'uso di libri elettronici con quello di libri cartacei

- dopo aver completato un livello in un video game cambiare attività per qualche minuto

- evitare l'uso di schermi all'aperto o in aree fortemente illuminate e in ogni caso regolare la luminosità in modo da consentire un adeguato contrasto

- utilizzare una postura corretta davanti allo schermo per evitare contratture e mal di testa collegato con l'affaticamente visivo

- non usare i dispositivi elettronici troppo vicini agli occhi, 40-60 cm è la distanza ideale

- ricordarsi di sb****re le palpebre durante l'uso dei dispositivi digitali

Da tanto tempo avrei voluto partecipare ad una campagna di screening della vista.

Grazie a queste lunghe ed impegnative giornate porto a casa non solo una bellissima esperienza, ma un arricchimento personale unico e tanta gratitudine da parte di dolcissimi bambini e dei loro genitori.

Alleniamo inseguimento visivo e saccadi

Fiera di aver partecipato a due intense giornate di screening oculistico .
Un'esperienza che umanamente mi ha molto gratificata.

“Mi fanno male gli occhi!”
Magari te lo riferisce tuo figlio, oppure è una sensazione che tu stesso hai provato.
Ma esiste il dolore oculare?
Sì, e le cause possono essere numerose:
• congiuntiviti
• cheratiti (infiammazione della cornea),
• abrasioni e ulcere della cornea,
• traumi oculari
• corpi estranei,
• ustioni chimiche,
• glaucoma (un aumento della pressione intraoculare che può indurre danni al nervo ottico)
• uveiti,
• cheratiti da lente a contatto
C’è anche un leggero dolore oculare, quasi una dolenzia, che può essere legato a spasmi accomodativi per difetti visivi non corretti (es: astigmatismo) o in presenza di strabismi (latenti o manifesti)
In altri casi il dolore non è direttamente di pertinenza oculare, ma arriva comunque ad interessare gli occhi, pur essendo di pertinenza neurologica: mai provato ad avere una nevralgia, emicrania o cefalea che ti portavano a voler “schiacciare” gli occhi perché ti dava la sensazione di un certo sollievo?
Ovviamente ci sono anche cause più gravi di dolore oculare, ma normalmente sono rarissime specialmente nei bambini.
Se si sperimenta un dolore oculare persistente o grave, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico e consultare un oculista.

In zona Roma Eur collaboro da tempo nello studio Ohana ,
in via Accademia Albertina 9

I pazienti di zona Boccea e limitrofe possono trovarmi nello studio Aisme dove lavoro in equipe con altri operatori sanitari per una presa in carico dei pazienti sotto molti punti di vista.

Oggi aggiornamento a Rieti con un interessante congresso ben organizzato.

Fa sempre tanto piacere stare con amiche, che sono anche colleghe, in una location così particolare.

Un grazie particolare al Prof Fiormonte per aver pensato a noi ortottiste con un occhio di riguardo.

Nuovo paziente, nuova terapia

𝘘𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘰𝘱𝘪𝘢?
Siamo giunti alla quinta puntata di questa rubrica divulgativa, dedicata ad uno dei problemi visivi più sottovalutati dall’essere umano (per via soprattutto della rapidissima espansione).

𝘓𝘈 𝘔𝘐𝘖𝘗𝘐𝘈 𝘕𝘌𝘓 2050 𝘚𝘈𝘙𝘈̀ 𝘜𝘕𝘖 𝘋𝘌𝘐 𝘗𝘐𝘜̀ 𝘎𝘙𝘈𝘝𝘐 𝘗𝘙𝘖𝘉𝘓𝘌𝘔𝘐 𝘚𝘖𝘊𝘐𝘖-𝘚𝘈𝘕𝘐𝘛𝘈𝘙𝘐.
𝗙𝗔𝗖𝗖𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗣𝗥𝗘𝗩𝗘𝗡𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘!

Le cause della diffusione della miopia sono multifattoriali; una componente primaria è sicuramente genetica, cioè una predisposizione a diventare miopi.

Ma tantissimi sono i fattori che concorrono a sviluppare questo disturbo visivo. Basti pensare che nell’arco di poche generazioni (una briciola in termini temporali se pensiamo all’intera evoluzione), siamo passati da una società prettamente agricola -che quindi viveva in maggioranza all’aperto- con uno stress visivo cognitivo prossimale ai minimi termini, con una alimentazione con poche proteine animali, senza luci artificiali, che seguiva i ritmi naturali di vita (alba/tramonto), ad una società altamente scolarizzata, basata sulla competizione, che vive oramai nella maggior parte del tempo al chiuso, con luci artificiali e ambienti sempre più piccoli. Usiamo apparecchi tecnologici che ci costringono a stare sempre più vicini, usando sempre questi strumenti con schermi bidimensionali: quindi stiamo perdendo del tutto la nostra abilità stereoscopica (vedere in tre dimensioni).

Tanti quindi sono stati i cambiamenti dello stile di vita, dell’ambiente, in poche decine di anni, e questo non ha permesso al nostro sistema visivo di adattarsi a questa nuova situazione, determinando così un deterioramento non solo del sistema visivo ma anche di quello muscolo scheletrico.

Uno dei fattori ambientali più determinanti che influenza l’insorgenza della miopia, dunque, è il tempo trascorso all’aperto. In diversi studi è stato dimostrato infatti che l’aumento del tempo all’aperto previene o ritarda l’insorgenza della miopia.

In uno studio randomizzato eseguito in Cina e Taiwan è stato riscontrato che l’aumento del tempo trascorso all’aperto ha un effetto protettivo sul tasso di incidenza della miopia.
Il potenziale effetto protettivo della luce esterna contro la miopia è dovuto all’intensità luminosa della luce del sole e dalla sua composizione spettrale, condizioni non riproducibili con illuminazione artificiale.

Il rapido aumento della prevalenza della miopia in alcune aree suggerisce inoltre che fattori ambientali come l’aumento delle attività prossimali e l’urbanizzazione siano fattori importanti per determinare gli attuali modelli di miopia scolastica. Il lavoro prossimale coinvolge tutte quelle attività come leggere, studiare, utilizzare computer o guardare la Tv. A causa delle ore trascorse a svolgere le diverse attività durante la giornata, il lavoro prossimale è stato considerato una principale causa dello sviluppo della miopia.

Colleghi cosa ne pensate?

Notizia piuttosto interessante

KEYDYS, inventore 16enne spopola con la tastiera per bimbi dislessici È l'uovo di Colombo, e quindi qualcuno doveva pur pensarci per primo. Ci ha pensato Ryann: studenti dislessici di tutto il mondo ringraziano.

Tornare ad un congresso in presenza dopo così tanto tempo, incontrare colleghi e persone che non vedevo da molto è stato decisamente stimolante.

Oggi screening gratuito presso la

Grazie per opportunità

Oggi abbiamo lavorato sulle , memoria di lavoro, coordinazione occhio-mano e motricità fine
Usando anche le nostre fantastiche pinze per sviluppare bene la presa tripode.

Giornate di screening gratuito

Aggiornamento continuo per lavorare in equipe multidisciplinare

Retinite pigmentosa: un nuovo trattamento per ridurre la perdita della vista L’Università della California ha sviluppato un nuovo trattamento farmacologico che potrebbe permettere di curare la Retinite Pigmentosa.

Cari amici e pazienti

da oggi sono disponibile per visite ortottiche e controlli della vista anche presso 👓 🕶️

Molto comoda per chi abita a Torrevecchia , Boccea, Pineta Sacchetti e zone limitrofe

Stamattina seguiamo con molta attenzione webinar sui DSA
Grazie di cuore Elisabetta Luschi

Una nuova collaborazione, buon lavoro a tutta l'equipe

++ NOVITà NEL NOSTRO CENTRO ++
Visita !
Lo sapevate che 1 bambino su 4 ha un difetto di vista non corretto che può comportare un problema di apprendimento?
Per info potete scrivere a [email protected]
Elida Di Gennaro

Disponibile per visite ortottiche, riabilitazione e consulenze negli studi di Viale Ippocrate, Selva Nera, Torrevecchia, Garbatella ed Eur Montagnola