Dr. Andrea Fani - Tecnico Ortopedico
Sono Laureato In Tecniche Ortopediche e conseguito il Master in Posturologia
Nel D.M. 14/9/94 si descrive la figura professionale del tecnico ortopedico:
“operatore sanitario che, in possesso del diploma universitario abilitante, su prescrizione medica e successivo collaudo, opera la costruzione e/o adattamento, applicazione e fornitura di protesi, ortesi e di ausili sostitutivi, correttivi e di sostegno dell’apparato locomotore, di natura funzionale ed estetico, di tipo m
Per il Trattamento delle lesioni Difficili...
👣IL PIEDE, L'ALLUCE VALGO👣
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👣IL PIEDE, Anatomia e Funzioni👣
La mia nuova rubrica....
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Malattia Di Sever-Blanke
La malattia di Sever nota anche con il nome di Sever-Blanke-Haglund è un'infiammazione del calcagno, l'osso del piede che corrisponde al tallone o tacco del piede.
L'infiammazione colpisce il nucleo di accrescimento del calcagno (apofisi posteriore del calcagno) che si trova nella parte posteriore e inferiore dell'osso, nel punto in cui si inserisce il tendine d'Achille (vedi radiografia qui sotto).
Compare con dolore a carico del tallone nei bambini attorno agli 8-13 anni. È una patologia più frequente nei maschi, può colpire un lato solo anche se in oltre il 60% è bilaterale.
Questa patologia si manifesta con un dolore sotto al calcagno, più frequente nei bambini che praticano regolarmente attività sportive che comportano una notevole quantità di salti; i pazienti più soggetti al disturbo sono i piccoli calciatori, i ginnasti e i ballerini, ma la condizione può colpire anche bambini in sovrappeso.
👉 LE CAUSE
Il dolore dipende dal rapido accrescimento osseo del calcagno che sovrasta quello di muscoli e tendini. Proprio i tendini divengono relativamente più corti, stringono l'area attorno all'osso, e sottopongono la zona di inserzione del tendine d'Achille a maggiore stress, rendendola meno flessibile e più facilmente infiammabile.
👉 I SINTOMI
La patologia si presenta con dolore al calcagno che impedisce l'attività sportiva, ma spesso insorge già camminando. Il dolore si manifesta a carico del tallone che si presenta gonfio e arrossato e tende solitamente a peggiorare quando il paziente cammina in punta di piedi.
👉 LA DIAGNOSI
La diagnosi è generalmente clinica, con dolore alla palpazione della zona di inserzione del tendine di Achille che appare rigido e dell'apofisi posteriore del calcagno.
👉 COME CURARLA
Generalmente la malattia di Sever tende a guarire spontaneamente e risponde bene:
* Al riposo;
* Alle applicazioni di ghiaccio;
* All'assunzione di antidolorifici come Paracetamolo o Ibuprofene;
* All'utilizzo di talloniere morbide antishock oppure ortesi plantari costruite su misura
* Agli esercizi di stretching dei muscoli del polpaccio.
I bambini che soffrono di questa condizione possono lamentare dolore, in alcuni casi, per 5-6 mesi e in questo caso l'unico modo per non soffrirne più è interrompere l'attività sportiva o al massimo concedersi delle lezioni di nuoto a bassa intensità.
Il dolore può tuttavia ripresentarsi quando il ragazzo ritorna alla normale attività fisica soprattutto se persiste la condizione di sovrappeso.
👉 LA PROGNOSI
Il problema scompare definitivamente quando l'accrescimento termina, in genere, intorno ai 15 anni. Tuttavia, in alcuni casi la tallonite può lasciare il posto alla spina calcaneare, uno sperone osseo anomalo che si sviluppa nella parte posteriore o inferiore del calcagno.
Si parla allora di malattia di Haglund dell'adulto. La problematica è dovuta a un'alterazione del normale profilo anatomico del calcagno, un'evenienza che può peggiorare significativamente la qualità della vita di chi ne soffre e che, se non trova sollievo con le terapie conservative, va affrontata chirurgicamente.
PARLIAMO DI POSTURA
👉Quali sono i rischi e le conseguenze di una postura scorretta❓
La postura è la posizione che assume il corpo nello spazio e la relazione tra le varie parti del corpo, come collo, testa e schiena, al fine di garantire la posizione eretta e il movimento.
Si tratta di un aspetto che diamo solitamente per scontato, regolato da misure, posizioni e movimenti automatici a cui non pensiamo e che, spesso, trascuriamo. Tuttavia, una postura scorretta comporta rischi e conseguenze per la salute a vario livello, da contratture, fino a problematiche circolatorie.
👉 Quali sono le funzioni e l’importanza della postura❓
Il nostro corpo necessita della postura (corretta) per tre importanti funzioni:
* funzione antigravitaria, poiché deve contrastare la forza di gravità e restare in posizione eretta;
* funzione statica, restare in equilibrio;
* funzione dinamica, ovvero muoversi nel modo giusto.
È il nostro cervello che coordina tutto, avvalendosi di vari sistemi sensoriali che raccolgono gli stimoli dell’ambiente esterno, in modo che possa elaborare le risposte più efficaci. In particolare, ecco di quali parti del corpo, apparati e funzioni parliamo:
* piede – che mette in relazione tutto il corpo con il terreno ed è particolarmente ricco di sensori che raccolgono stimoli tattili, meccanici, termici, di dolore, ecc;
* funzione visiva – che è rappresentata dall’occhio e i muscoli deputati al suo movimento;
* vestibolo – ovvero la componente dell’orecchio compresa tra la cassa del timpano, la coclea e i canali semicircolari, deputata a garantire l’equilibrio;
* apparato stomatognatico – costituito dai denti, dalle relative ossa di supporto (mandibola e mascellare) e dai muscoli masticatori;
* apparato muscolo-scheletrico – che è l’esecutore materiale della posizione eretta e del movimento, ma è anche particolarmente ricco di strutture sensoriali che informano costantemente il cervello sulle tensioni muscolari, il movimento articolare, partecipando quindi alla regolazione dell’equilibrio posturale;
* cute – intesa come organo di senso, in quanto particolarmente ricco di sensori tattili, termici, di dolore.
Con una risposta adeguata, il cervello garantisce la posizione eretta, il movimento e l’equilibrio corporeo. Una postura corretta è quindi importante al fine di consentire un buon equilibrio sia quando siamo in piedi, sia mentre svolgiamo qualsiasi movimento della vita quotidiana, evitando che muscoli e articolazioni lavorino in modo sproporzionato rispetto alle loro capacità. Ciò si traduce in un rallentamento dell’usura delle parti sollecitate, riduzione dei processi infiammatori e quindi del dolore, oltre al rallentamento dei fenomeni artrosici-degenerativi.
POSTURA SCORRETTA: CAUSE, SINTOMI E CONSEGUENZE
Tutte le strutture del corpo hanno una loro mobilità e il loro movimento equilibrato è fondamentale per il benessere psico-fisico: è il principio su cui si basa anche l’osteopatia, terapia manuale efficace verso disturbi e dolori generati da una perdita del movimento di una struttura corporea. La postura scorretta, però, è un problema molto frequente, che influisce sulla qualità della vita poiché comporta una serie di sintomi più o meno gravi.
Cattive abitudini posturali, eventi traumatici, un posizionamento non fisiologico del bacino, problemi ai piedi come l’alluce valgo o ai denti, disturbi della vista, possono comportare problematiche posturali e dare stimoli sbagliati al cervello, il quale elabora di conseguenza posizioni e movimenti non corretti, che necessitano di una appropriata riabilitazione. Anche una vita sedentaria o il sovrappeso, così come posture fisse, per lunghi periodi, come capita ad esempio, con un lavoro d’ufficio davanti al pc, tensioni dovute allo stress e lavori di fatica, alterano il meccanismo di equilibrio del corpo e possono provocare sollecitazioni e tensioni non naturali a muscoli e colonna vertebrale.
Molte persone manifestano i sintomi della postura scorretta, che possono coinvolgere diversi distretti del corpo.
👉A livello articolare, per esempio, può esserci dolore, in particolare ai piedi, con la formazione anche di calli e duroni.
👉Per quanto riguarda il cranio e l’area cervicale, invece:
cefalea/emicrania, vertigini, dolori del trigemino;
pressione ai bulbi oculari;
denti non allineati mandibola spostata (in fuori o in dentro), bruxismo;
schioccare della bocca quando si apre o si chiude;
prurito alle orecchie e acufeni;
diplopia.
👉A livello vertebrale, infine:
torcicollo;
sciatalgia, lombalgia, dorsalgia;
parestesie degli arti;
difficoltà a deambulare.
Come abbiamo ricordato, la postura scorretta genera asimmetrie, con conseguenti problematiche alla sfera fisica e organica.
In particolare, la postura scorretta ha tra le conseguenze:
nausea, cefalea e dolori muscolari, spesso associati ai problemi che coinvolgono i muscoli cervicali e dorsali;
disturbi di respirazione e alterazione del muscolo diaframmatico;
problematiche di tipo urologico, ginecologico e viscerale, dovute al posizionamento scorretto del bacino;
calo della vista;
dolori dentali;
labirintite;
problematiche circolatorie come edemi, senso di stanchezza agli arti inferiori, linfedema, flebiti.
E se anche tu, hai problematiche posturali come quelle sopra descritte, non esitare a contattarmi per un appuntamento.
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Sottovalutare i possibili problemi derivanti da una scorretta postura in età pediatrica può aprire la porta a possibili rischi per il bambino di oggi con ricadute ben più gravi per l’adulto di domani.
Ci sono patologie poco frequenti per le quali è necessaria una diagnosi precoce e corretta. Il periodo da tenere particolarmente d’occhio è quello tra la quinta elementare e la prima media, quando i ragazzi si trovano nella fase di crescita in cui possono manifestarsi alcune patologie della colonna vertebrale. Si tratta principalmente della scoliosi idiopatica, del dorso curvo (cifosi) e del mal di schiena (lombalgia).
La scoliosi è quasi sempre asintomatica e, quindi, può sfuggire sia all’attenzione dei genitori che del pediatra. Mentre il dorso curvo può essere sintomatico fin dalle prime fasi e dunque è più facile che i genitori se ne accorgano. Lo stesso vale anche per la classica lombalgia, che può essere presente a volte anche con scivolamento di una vertebra.
Il corretto sviluppo del corpo passa attraverso una corretta abitudine posturale, sia da seduti sia in posizione eretta. I genitori dovrebbero educare il bambino il prima possibile ad avere una postura corretta quando ad esempio si fanno i compiti a casa o quando si guarda la tv o ancora quando si gioca con i videogames. Sia a scuola che a casa bisogna osservare la posizione assunta dal bambino da seduto: bisogna assicurarsi che mantenga una posizione dritta della colonna vertebrale. Se abituato fin da piccolo, il bambino acquisirà e manterrà questa postura in maniera del tutto automatica.
La prevenzione in qualsiasi ambito medico è fondamentale per evitare o individuare in tempo patologie a volte anche gravi. Questo è ancora più rilevante se si parla di postura. Interve**re su atteggiamenti sbagliati e patologie più o meno gravi in età evolutiva, quando non si è ancora “strutturati” nei propri schemi motori, offre una possibilità di recupero altissima ed evita di dover agire, in maniera spesso invasiva, in età adulta. Per esempio, i piedi tendenti al piattismo, se trattati negli anni della crescita con la rieducazione posturale, possono essere modificati senza aiuto di strumenti esterni (plantari) o, in casi più gravi, operazione chirurgiche da adulti.
Se non ci sono motivi apparenti (dolori, blocchi, traumi…) perché dovrei far fare una valutazione posturale a mio figlio?
Anche in assenza di dolori o evidenti atteggiamenti posturali scorretti, una valutazione approfondita può far ve**re alla luce problematiche strutturali nascoste o future. Inoltre un professionista può notare atteggiamenti che i genitori, avendo “sotto gli occhi” i loro figli tutti i giorni, non notano. Una valutazione posturale può dare quindi alle famiglie informazioni sull’attuale struttura del figlio e sulle ipotetiche problematiche future che esso potrebbe sviluppare. Può aiutare a preve**re disfunzioni strutturali (scoliosi, alluce valgo, ginocchia vare o valghe), viscerali (stitichezza, reflusso gastroesofageo) e neurologiche (cefalee).
Tra le problematiche più ricorrenti, e allo stesso tempo meno evidenti in età evolutiva, ci sono i dolori alle articolazioni: dolori alle ginocchia (molte volte diagnosticati come dolori di crescita), dolori alla schiena e dolori ai piedi. Una rieducazione posturale individuale personalizzata sarà efficace nell’apportare modificazioni strutturali che il bambino si porterà come beneficio negli anni a seguire.
✅ Per Valutazioni Posturali potete contattarmi via whatsapp al 348 682 9195.
L’esame baropodometrico si basa su una sofisticata metodica d’indagine non invasiva che consente di rilevare la quantità di carico esercitata su ciascun punto di appoggio del piede.
La pedana è costituita da una piattaforma fornita di sensori capacitivi, collegati ad un computer ed un software di calcolo, che trasmette in forma chiara e comprensibile le immagini attraverso le quali è possibile studiare molteplici parametri sia numerici che grafici.
LE 4 FASI DELLA VALUTAZIONE
Fase I – Statica
Per esame baropodometrico in statica si intende una rilevazione delle pressioni effettuata su soggetti in stazione eretta, in appoggio bipodalico, senza calzature. Questa analisi consente di valutare diversi aspetti, tra cui:
-il baricentro corporeo
-i centri di pressione monopodalici
-i parametri numerici suddivisi tra avampiede e retropiede e relativi ad ogni singolo piede quali la superficie d’appoggio, i carichi di appoggio in percentuale del peso del paziente, la pressione massima e la pressione media (rapporto tra carico e superficie).
Lo studio permette di approfondire patologie strutturali quali eterometrie – dismetrie, piattismo – cavismo, valgismo – varismo, e altro ancora.
Fase II – Dinamica
Con “analisi dinamica” intendiamo invece lo studio delle pressioni del piede in movimento. In questa fase il paziente viene invitato a camminare sulla pedana modulare mantenendo una camminata quanto più possibile naturale.
L’esame dinamico podalico consente di studiare il passo fornendo differenti parametri che, confrontati con i risultati dell’esame statico, permettono di valutare quali anomalie permangono anche nella fase dinamica della postura. Questa valutazione è fondamentale per la costruzione di una eventuale ortesi plantare.
Fase III – Stabilometria
La stabilometria è utilizzata per analizzare le oscillazioni del paziente in ortostatismo.
Nell’ambito patologico questa indagine contribuisce alla diagnosi dei disturbi dell’equilibrio.
L’esame è effettuato sia ad occhi aperti sia ad occhi chiusi, mantenendo la stessa posizione per diversi secondi in ciascuna delle due prove. È possibile inoltre effettuare dei test aggiuntivi in appoggio monopodalico (OA ed OC). A seguito dell’esame bipodalico è misurata la posizione media del centro di gravità del corpo e dei suoi piccoli movimenti attorno a tale punto.
La variazione della posizione della proiezione del centro di pressione forma il cosiddetto “gomitolo dell’oscillazione” ed è visualizzata in tempo reale.
Fase IV – Podoscanalyzer
È un esame podoscopico computerizzato che effettua la scansione dei piedi sottocarico per lo studio della morfologia. Facilita la visualizzazione di ipercheratosi, deformità digitali ed effettiva condizione dell’arco plantare.
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NEUROMA DI MORTON: SINTOMI E TRATTAMENTO
Per Neuroma di Morton si intende una sofferenza del III nervo digitale comune, un nervo esclusivamente sensitivo che innerva il 3 e 4 dito del piede causata da microtraumi cronici nel punto di passaggio tra le teste di III e IV metatarsale. Meno frequentemente esistono neuromi negli altri spazi intermetatarsali.
Il Neuroma di Morton si sviluppa in seguito a microtraumi compressivi che, nel tempo, portano alla formazione di tessuto fibroso all’interno del nervo e quindi ne aumentano le dimensioni. Passando fra le teste dei metatarsi il nervo, così ispessito, viene compresso e da qui la sintomatologia. Le cause di questi microtraumi possono essere ricercate nella conformazione del piede, alluce valgo, piede piatto o piede cavo, sono tutte condizioni che si associano a un problema di appoggio dell’avampiede.
Capita di sentir riferire che il Neuroma di Morton sia una malattia collegata alle calzature indossate dai pazienti, ma è una convinzione erronea, in quanto scarpe con tacchi alti o punta particolarmente ristretta non ne sono la causa principale possono però aggravarne la sintomatologia.
Ma da cosa si distingue il Neuroma di Morton rispetto ad altre metatarsalgie? Lo riconosciamo subito da un dolore trafittivo, simile a una scossa elettrica, associato soprattutto all’appoggio del piede, che si irradia verso le dita e da cui spesso il paziente trova sollievo solo togliendosi le scarpe. Il dolore, tuttavia, non è costante, ma si alterna a momenti (anche giorni) asintomatici e può comparire anche associato formicolio, o con il piede a riposo, persino mentre si sta dormendo.
La terapia per il Neuroma di Morton oltre all’intervento chirurgico ( consigliato se superiore ai 5 mm) c’e’ quello ortesico con l’ausilio di un plantare su misura che migliora l’appoggio del piede ed alleviano la compressione sul nervo.
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SPINA CALCANEARE: SINTOMI, CURE
La spina calcaneare è uno sperone osseo anomalo (osteofita), simile a una spina di rosa o a un artiglio, che si sviluppa nella parte posteriore o inferiore del calcagno.
Spesso associata a fascite plantare o a problematiche al tendine d'Achille, la spina calcaneare è la possibile conseguenza di: lesioni a carico di un tendine o un muscolo del piede, stiramenti eccessivi della fascia plantare oppure strappi ripetuti del periostio del calcagno.
Il sintomo più caratteristico della spina calcaneare è il dolore al piede.
Per una diagnosi corretta, l'esame più importante è la radiografia del piede.
Il trattamento di prima linea è di tipo conservativo; in caso di fallimento di quest'ultimo, l'alternativa è l'intervento chirurgico.
La spina calcaneare può essere asintomatica – ossia non causa alcun disturbo – oppure sintomatica.
Quando è sintomatica, le manifestazioni cliniche più comuni consistono in:
-Dolore intermittente o cronico durante la camminata, il jogging o le attività di corsa veloce.Nei casi più gravi il dolore compare anche stando in piedi tante ore consecutive;
-Senso di indolenzimento a livello dei tessuti che circondano la spina calcaneare;
-Senso di dolore a carico dei tessuti che risiedono attorno alla spina calcaneare.
Quando il dolore non è molto acuto, è più facile riuscire a conviverci, ma nel caso fosse intenso, come possiamo trattarlo?
“L’indicazione chirurgica, in questi casi, non è frequente. Solo rarissimamente si interviene in questo modo. Di norma, i trattamenti sono conservativi”
L’obiettivo sarebbe quello di trazionare meno il calcagno, senza andare a incidere nell’inserzione della fascia plantare. Per fare questo sono necessari determinati ausili:
-calzature adeguate;
-plantari specifici;
-onde d’urto”.
Le calzature adatte per la spina calcaneare dovrebbero avere un tacco di altezza di almeno 2 cm per gli uomini, almeno 3-4 cm per le donne.
Il tacco deve essere largo, perché più stabile e aiuta il tendine a distendersi e a disinfiammarsi.
Quando invece il dolore è continuo è necessario interve**re con un plantare su misura che ha lo scopo di regolare la formazione della volta plantare, ponendo il piede nella posizione più corretta. Oltre a questo, si inserisce un cuscinetto posteriore anti shock con lo scarico a virgola di Viladot utile a evitare l’infiammazione del tendine quando viene trazionato durante la deambulazione”.
I consigli che posso darvi:
Non camminare a piedi nudi: anche se ci si alza di notte per andare a bere un bicchier d’acqua, bisogna necessariamente mettere le ciabatte con il tacco; anche in spiaggia è sempre meglio indossare calzature adatte perché il tallone sprofonda maggiormente, peggiorando ulteriormente l’infiammazione;
Sono vietate scarpe troppo basse (es. ballerine): ci deve sempre essere un minimo di tacco (magari anche interno);
Prestare attenzione al proprio peso: è evidente che il sovrappeso rappresenta una problematica importante per la spina calcaneare perché maggiore è il peso che si esercita sui nostri piedi, maggiore sarà il dolore provocato dalla spina calcaneare”.
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MAL DI SCHIENA, DOLORE LOMBARE E POSTURA SCORRETTA: CHE CORRELAZIONE C’E’?
Il mal di schiena nella zona lombare è un disturbo molto comune che spesso viene trascurato, soprattutto se si presenta in modo saltuario. È importante però non ignorare questo problema, in quanto, se non curato con attenzione, potrebbe peggiorare nel tempo.
�Nel caso specifico della lombalgia, pur trattandosi generalmente di un dolore localizzato nella zona bassa della schiena, se trascurato potrebbe diffondersi e coinvolgere anche altre zone del corpo. Il carico del peso corporeo, gravando sulle vertebre finali della schiena, potrebbe provocare un duplice stato di dolore o rigidità: ascendente, coinvolgendo le vertebre cervicali, oppure discendente, coinvolgendo gli arti inferiori.
�Ciò accade perché quando si presenta un fastidio o un dolore, come il dolore alla zona lombare, il nostro corpo cerca di compensare questo dolore andando a diminuire il sovraccarico delle zone doloranti: le anche, le ginocchia e i piedi sono tra i primi incaricati di questo ribilanciamento quando si tratta di mal di schiena alla zona lombare.
�Bisogna poi considerare il nostro corpo come se fosse diviso in due parti non perfettamente simmetriche, quella destra e quella sinistra: questa asimmetria può avere conseguenze sulla postura o sul bilanciamento del peso e creare nel tempo disturbi all’apparato muscolo-scheletrico. Consideriamo ad esempio il fenomeno del piattismo plantare: un piede potrebbe essere più piatto rispetto all’altro subendo un maggior carico del peso corporeo e un conseguente sbilanciamento del baricentro. Questo è uno dei motivi per cui anche i piedi rientrano fra le possibili cause di mal di schiena e dolore lombare. �Dal momento che postura e mal di schiena sono strettamente correlate, seguire alcuni piccoli accorgimenti può aiutare a preve**re il dolore lombare.
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Il piede piatto è una patologia complessa con una conformazione del piede che può presentarsi piatto dovuta ad un’alterazione della parte posteriore del piede: l’astragalo scivola dal calcagno per posizionarsi eccessivamente verso l’interno del piede (valgo-pronazione del calcagno). L’arco plantare è assente sia in condizioni di carico che in scarico. Può essere asintomatico.
Il piede piatto è fisiologico dai 10 mesi di vita fino ai 3-4 anni del bambino e si corregge spontaneamente entro i 6-7 anni di vita.
Se il piede piatto non è corretto in età giovanile, può determinare delle deformità che col passare degli anni possono svilupparsi a carico sia del piede che a carico di tutto l’arto inferiore, in particolare del ginocchio.
Nella maggior parte dei casi, anche con il persistere dell’alterazione, non insorge dolore.
Spesso basta un’attenta valutazione del piede per stabilire se il piede è funzionalmente patologico oppure presenta un quadro di sostanziale normalità. Con tale valutazione si può decidere se è necessario un intervento preventivo di pochi minuti, eventualmente da effettuarsi tra gli 8 e i 12 anni di vita del bambino, per mettere al riparo dalle numerose complicanze che questa deformità può comportare e ottenere così un perfetto allineamento di tutto l’arto inferiore, specie a livello delle ginocchia, che risultano intra-ruotate.
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Una buona postura garantisce maggior efficienza nelle attività quotidiane, consentendo di arrivare a fine giornata meno affaticati. Piede e colonna vertebrale giocano un ruolo fondamentale nel controllo posturale. Oggi è possibile preve**re problematiche posturali che usurano articolazioni e muscoli.
Per questo motivo presso lo Studio Fisioterapico Ortopedico Torresina, mi mettero’ a disposizione per una approfondita valutazione posturale.�Le valutazioni saranno su appuntamento dalle 8.30 alle 20.�Il costo per questa speciale giornata sarà di solo 40 euro anzichè di 150 euro.
La schiena ne può risentire per un difetto posturale?�Una postura alterata sovraccarica molto la colonna vertebrale, determinando frequentemente mal di schiena. Se a questo si associano un accorciamento di un arto o un disquilibrio del bacino, magari con posizioni lavorative non idonee prolungate, si intuisce facilmente o stress che deve sopportare la nostra schiena. Il mal di schiena da postura colpisce molte persone ogni anno: provoca dolori soprattutto nella regione lombare che tendono a ripresentarsi con costanza nel tempo.
Potete prenotare esclusivamente lasciando i propri recapiti al numero whatsapp 3486829195.
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