AMM - Archivio delle memorie migranti
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L'Archivio delle memorie migranti (AMM) raccoglie le memorie di chi arriva in Italia per necessità o scelta.
L'archivio riunisce ricercatori, filmmaker e testimoni migranti nella produzione di narrazioni orali e scritte in forma audio e video. L'archivio mira a riunire ricercatori, filmmaker e testimoni migranti nella produzione di narrazioni orali e scritte in forma audio e video. Per raccontare i viaggi dei migranti e l'accoglienza in Italia da un'altra prospettiva.
Siamo arrabbiati.
Igor Markov, il poliziotto che ha sparato e ucciso la nostra cara Fatmata, è stato dichiarato non colpevole.
Siamo arrabbiati e non capiamo. Come è possibile che un poliziotto spari a una migrante al confine, con la sua pi***la d'ordinanza, e venga dichiarato non colpevole?!?
Abu Bakar, suo marito e amore d'infanzia, ha visto Fatmata morire fra le sue braccia. Non ha accettato di scambiare il suo silenzio con un passaggio per l'Europa, come la polizia gli aveva offerto: ha deciso di restare e di lottare per ottenere giustizia per sua moglie. Questa sentenza dice che ha sbagliato a credere nella legge e nelle istituzioni.
Ci sarà un appello. Continueremo questa battaglia. Ma oggi siamo tutti affranti. Per noi, per coloro che conoscevano Fatmata come una persona piena di vita, e per coloro che hanno imparato a conoscerla e ad amarla nel corso di quest'anno, questa sentenza è come averla uccisa ancora un'altra volta.
Come Abu Bakar ha detto al giudice durante l'udienza finale, "spero che in futuro nessuna delle persone che migrano come me e mia moglie debba sperimentare mai qualcosa di simile. Spero che noi profughi verremo trattati come esseri umani".
Oggi, ancora una volta, ci è stato ribadito che non lo sono.
We are angry.
Igor Markov, the policeman who shot and killed our beloved Fatmata was declared not guilty.
We are angry and we don’t understand. How can a policeman shoot a migrant at the border, with their police gun, and be found not guilty?!?
Abu Bakar, her husband and childhood sweetheart, saw Fatmata being shot and die in his arms. He didn’t accept to trade his silence for a ride to Europe as the police offered him: he decided to stay and fight for justice for his wife. What this verdict says is that he was wrong to believe in laws and institutions.
There will be an appeal. We will keep fighting. But today we are all heartbroken. For us, and those who knew Fatmata and how full of life she was, and for those who have come to know her and love her over this year, this verdict is like killing her once again.
As Abu Bakar said to the judge at the final hearing “I hope in the future people travelling like me and my wife will never experience something like this. I hope we refugees are treated as humans.”
Today, once again, we are reminded that they are not.
⚠️Pubblichiamo un sul lavoro di monitoraggio da dove in questi giorni sono arrivati , delle vittime e delle persone scomparse nel del 17 giugno 2024.
Bisogna mantenere alta l'attenzione su questo che, come tanti altri, è coperto dal silenzio politico e di un'opinione pubblica che normalizza le .
🌹Per tutte le persone disperse, le vittime e le famiglie che in Calabria, in Iran, in Iraq, in Afghanistan e in Siria stanno lottando in queste ore per
➡️ITA: https://memoriamediterranea.org/naufragio-mar-ionio-17-6.../
➡️ENG: https://memoriamediterranea.org/.../shipwreck-in-the.../
Watch The Med - Alarm Phone Associazione Studi Giuridici Immigrazione
⚠️Pubblichiamo un sul lavoro di monitoraggio da dove in questi giorni sono arrivati , delle vittime e delle persone scomparse nel del 17 giugno 2024.
Bisogna mantenere alta l'attenzione su questo che, come tanti altri, è coperto dal silenzio politico e di un'opinione pubblica che normalizza le .
🌹Per tutte le persone disperse, le vittime e le famiglie che in Calabria, in Iran, in Iraq, in Afghanistan e in Siria stanno lottando in queste ore per
➡️ITA: https://memoriamediterranea.org/naufragio-mar-ionio-17-6-2024-i-morti-invisibilizzati-e-il-silenzio-delle-istituzioni/
➡️ENG: https://memoriamediterranea.org/en/shipwreck-in-the-ionian-sea-17-6-2024-the-silenced-dead-and-institutional-silence/
Watch The Med - Alarm Phone Associazione Studi Giuridici Immigrazione
🟥 Non lasciamo sola la famiglia di Satnam Singh, il bracciante lasciato a morire in modo atroce e barbaro a Latina dopo un gravissimo incidente sul lavoro.
La Cgil di Roma e Lazio, la Flai Cgil di Roma e Lazio, la Camera del Lavoro di Frosinone e Latina e la Flai Cgil di Frosinone e Latina promuovono una raccolta fondi a sostegno della famiglia di Satnam.
📍 È possibile donare attraverso bonifico bancario su:
Conto BPER intestato alla CGIL di Roma e del Lazio
all’iban IT16L0538703207000035325085
con causale: “Fondo sostegno famiglia Satnam Singh”.
🟥 Non lasciamo sola la famiglia di Satnam Singh, il bracciante lasciato a morire in modo atroce e barbaro a Latina dopo un gravissimo incidente sul lavoro.
La Cgil di Roma e Lazio, la Flai Cgil di Roma e Lazio, la Camera del Lavoro di Frosinone e Latina e la Flai Cgil di Frosinone e Latina promuovono una raccolta fondi a sostegno della famiglia di Satnam.
📍 È possibile donare attraverso bonifico bancario su:
Conto BPER intestato alla CGIL di Roma e del Lazio
all’iban IT16L0538703207000035325085
con causale: “Fondo sostegno famiglia Satnam Singh”.
Comunicato Stampa della Comunità Indiana del Lazio
“Come Comunità Indiana del Lazio, non possiamo accettare una morte come questa di Satnam.
C’eravamo già trovati di fronte a veri e propri atti disumani nei confronti dei tanti fratelli indiani che abitano e lavorano nella Provincia di Latina, ma mai avremmo pensato di trovarci addirittura davanti una morte. Una morte che forse si sarebbe potuta e si sarebbe dovuta evitare. Invece no. Satnam dopo
due giorni di agonia non ce l’ha fatta.
Già nel passato come Comunità Indiana ci siamo trovati a subire situazioni di particolare gravità, ma mai avremmo pensato di trovarci di fronte ad un atto di questa ferocia, a tal punto da piangere la morte di un fratello, che, era venuto in Italia con la sua famiglia, per lavorare e certamente non per morire.
Tutte le manifestazioni effettuate negli anni precedenti contro lo sfruttamento dei nostri fratelli che lavorano in agricoltura, insieme a quelle in cui abbiamo manifestato contro politiche immigratorie che non danno nessuna risposta alle nostre necessità insieme al ritardo e/o il mancato rilascio di un permesso di soggiorno, sono da sempre state considerate da parte nostra come il primo passo verso lo sfruttamento.
Ma, nonostante questo, ancora una volta chi ci ha rimesso, e stavolta con la vita, è stato Satnam, uno dei tanti lavoratori indiani che vengono in Italia per lavorare e per essere pagati correttamente, ma certamente non per essere sfruttati o addirittura morire ammazzati.”
“È per tutto questo che, come Comunità Indiana del Lazio, abbiamo deciso di non rimanere a guardare mentre tutta la nostra comunità continua a piangere i suoi fratelli. Per questo motivo abbiamo deciso di tornare in piazza a manifestare la nostra rabbia verso chi commette questi sfruttamenti e queste barbarie.
Per tutti questi motivi, ma soprattutto per Satnam, martedì 25 giugno 2024 effettueremo una grande manifestazione in cui, alla conclusione, chiederemo di essere accolti dal Prefetto di Latina a cui lasceremo una lettera aperta per denunciare tutto quello che succede ogni giorno per cercare di arrivare, una volta per tutte, al punto in cui queste cose non accadano più.
Invitiamo tutte le comunità indiane del Lazio a partecipare a questa manifestazione ed invitiamo anche tutti i sindacati e tutte le associazioni che si occupano dei diritti dei lavoratori a proclamare per quel giorno una giornata di sciopero generale per i lavoratori agricoli della Provincia di Latina così da far sentire forte la loro voce e per far sì che tragedie come quella di Satnam non accadano mai più.”
Vi invitiamo alla quarta presentazione di "Le femmine e i cani non possono entrare" (Terre di mezzo Editore) un racconto nato dall'ottava edizione del concorso DiMMi di Storie Migranti.
📖 La storia di Lilith, che narra di fuga dalla violenza e di resistenza, viene condivisa con la comunità per stimolare una riflessione collettiva sulla violenza di genere e le sue molteplici sfaccettature.
Unitevi a noi insieme agli amici e alle amiche di Cubo Libro.
Non mancate!
📍Roma
Lunedì 10 giugno alle ore 17.30
Nell'ambito del progetto 'Memorie decoloniali' si terrà la presentazione del libro 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗻𝗶𝗮𝗹𝗶𝘀𝗺𝗼 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 - 𝗣𝗼𝗹𝗶𝘁𝗶𝗰𝗮, 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗲 𝗺𝗲𝗺𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹'𝗲𝘁𝗮̀ 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗮𝗶 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 di Valeria Deplano e Alessandro Pes.
Il volume ricostruisce per la prima volta in maniera sistematica e sintetica la storia dell'espansionismo italiano in Africa in età liberale e durante il ventennio fascista, approfondendo anche le numerose ricadute nel periodo repubblicano.
Ne discutono con gli autori:
Alessandro Triulzi, AMM - Archivio delle memorie migranti
Emanuele Ertola, Rete Yekatit 12-19 Febbraio
Gogbe Romaine Tia, finalista DIMMI di Storie Migranti
Modera Michele Colucci, CNR-ISMed Istituto di Studi sul Mediterraneo
Casa della Memoria e della Storia
Via San Francesco di Sales, 5 Roma
Paule Roberta Yao, una delle autrici di DIMMI di Storie Migranti, sarà ospite dell’ Università degli Studi di Milano per raccontare il progetto DiMMi all'interno del laboratorio intitolato "Migrazioni, narrazioni e diritti".
🎤 Sarà un confronto aperto con gli studenti e le studentesse, partendo dalla duplice esperienza di DiMMi e dell' AMM - Archivio delle memorie migranti. Sarà anche l'occasione per parlare della crescita del modello DiMMi e di ITHACA Project.
📌L'evento è aperto al pubblico fino a esaurimento dei posti. Per iscrivervi, mandate una mail a: 👉🏾 [email protected]
Paule Roberta Yao, una delle autrici di DiMMi di Storie Migranti, sarà ospite dell’Università degli Studi di Milano per raccontare il progetto DiMMi all'interno del laboratorio intitolato "Migrazioni, narrazioni e diritti".
🎤 Sarà un confronto aperto con gli studenti e le studentesse, partendo dalla duplice esperienza di DiMMi e dell'AMM - Archivio delle memorie migranti. Sarà anche l'occasione per parlare della crescita del modello DiMMi e di THACA
Project.
📌L'evento è aperto al pubblico fino a esaurimento dei posti. Per iscrivervi, mandate una mail a 👉🏾 [email protected]
In collaborazione con la Casa di Quartiere Scipione dal Ferro, Resistenze in Cirenaica presenta
IBRIDAZIONI
Il 24 e il 25 maggio 2024, a partire dalle 18, nella Casa di Quartiere Scipione dal Ferro in via Sante Vincenzi 50 a Bologna, si terrà una serie di incontri e spettacoli per riflettere sul nostro passato coloniale, le sue stragi e le sue ricadute nel presente attraverso gli strumenti della storia e la memoria, delle arti grafiche, del teatro e della musica.
La scelta di queste date non è casuale: tra il 21 e il 29 maggio 1937 il generale Pietro Maletti, su ordine di Rodolfo Graziani, passò per le armi non solo i diaconi e il vice-priore di Debra Libanos, la più importante città-convento dell’Etiopia, ma anche la folla di civili che si erano rifugiati tra quelle mura per sottrarsi alla carneficina dal 19 febbraio si era scatenata in tutto il paese.
Il massacro di Addis Abeba che seguì l’attentato a Rodolfo Graziani fu solo l’inizio di una repressione che, tre mesi più tardi, nel maggio dello stesso anno raggiunse il suo apice.
Commemorare le vittime, ricordare i partigiani etiopi, ascoltare le storie delle tante persone in cammino, decostruire lo stereotipo del libico quale trafficante di esseri umani e torturatore significa riflettere e riscoprire le colpe di cui il nostro paese si è macchiato e, nel nostro piccolo, cercare di porre rimedio con gli strumenti a nostra portata.
Venerdì 24, Mariana E. Califano introduce L’ASCOLTO E LA VISIONE, serata in cui l’accento verra posto sulla predisposizione necessaria non solo a chi raccoglie le testimonianze, ma a chiunque voglia comprendere.
Alle 18 si comincerà con l’incontro Raccogliere storie di vita di persone in cammino con Zakaria M. Ali e Federico Triulzi dell’AMM - Archivio delle Memorie Migranti di Roma. A partire dal cortometraggio Lo sguardo riflesso, AMM 2004-2024 (ca. 20’), proiettato in anteprima assoluta, gli ospiti racconteranno la nascita, l’obiettivo e il lavoro di un archivio necessario a conservare le memorie di chi oggi si mette in viaggio verso l’Europa e per comprendere le loro motivazioni e aneliti, simili forse a quelli dei tanti italiani che tra Otto e Novecento lasciarono il Belpaese.
PREMIO GIANANDREA MUTTI 2024!
Proroga scadenza bando: 10 luglio 2024
Associazione Amici di Giana, Fondazione Cineteca di Bologna, Archivio delle memorie migranti e Fondazione Pianoterra onlus indicono la 16ª edizione del , dedicato a di stranieri e italiani.
Il premio è rivolto ad autori originari dell’Asia, Africa, Europa orientale, Balcani, Medio Oriente, Centro e Sud America e residenti nel territorio italiano da almeno 12 mesi.
Il concorso selezionerà un progetto filmico presentato da un autore straniero o italiano di origine migrante a cui verrà attribuito un premio di 18.000 (diciottomila) euro destinato alla sua effettiva realizzazione entro e non oltre il 31 dicembre 2025.
Scopri di più: https://bit.ly/3wAWoxW
Non abbiamo più bisogno di macchine del tempo. Buone pratiche, e il futuro di quest* ragazz* è già nelle loro mani. Sta a noi volgere lo sguardo e apprendere da loro.
Siamo felicissimi di aver collaborato attraverso lo sguardo di Zakaria Mohamed Ali e Federico Triulzi al progetto Scuole Aperte Partecipate del liceo Righi. Ringraziamo Gianluca Carmosino ,il Centro Culturale Boncompagni 22, Territori Educativi, la dirigenza e gli studenti e del Liceo Righi per la bellissima esperienza pedagogica di cui siamo stati testimoni.
I RAGAZZI HANNO LE CHIAVI DEL LICEO
È finalmente on line il video di Territori Educativi che racconta la storia degli studenti e delle studentesse del liceo Righi di Roma che ogni pomeriggio autogestiscono la sede della succursale di Via Boncompagni 22. Guardatelo con attenzione, fatelo girare in tante scuole superiori di tutta Italia, contattate la redazione di Territori Educativi e i ragazzi del Centro Culturale Boncompagni 22: una storia bellissima dal potenziale straordinario https://comune-info.net/se-i-ragazzi-hanno-le-chiavi-del-liceo/
Scuole Aperte e Partecipate - Palermo Scuole Aperte Vivi Cecioni ACMOS Labsus - Laboratorio per la sussidiarietà
In vista dell'8 marzo e della giornata internazionale dei diritti delle donne vi segnaliamo un appuntamento con DIMMI di Storie Migranti!
Donne in cammino Progetto DIMMI - incontro con mediatrici culturali
Tornano le iniziative della Rete Yekatit 12-19Febbraio rivolte ai crimini e alle eredità del colonialismo italiano. Un sistema congiunto, una rete di associazioni, comunità di afrodiscendenti, collettivi e istituzioni, impegnata a riportare l'attenzione pubblica su decenni di aggressioni, discriminazioni e violenze oggetto di una sistematica rimozione dalla memoria nazionale.
Dal 2023, al fine di aprirsi a nuove lingue e paesi, DIMMI di Storie Migranti si allarga anche ad altri contesti mediterranei con un secondo concorso, 𝑫𝒊𝑴𝑴𝒊 𝑰𝒏𝒕𝒆𝒓𝒏𝒂𝒕𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍 - 𝑰𝑻𝑯𝑨𝑪𝑨, dedicato a chiunque desideri condividere la propria esperienza personale o famigliare di migrazione nell’area mediterranea.
✍🏼 Inviate la vostra storia,
⏱️ avete tempo fino al 31 marzo 2024..!
👉🏾
📃 In questa pagina potrete trovare bando e modulo di iscrizione. https://www.archiviomemoriemigranti.net/progetti/dimmi-international-ithaca/
ITHACA Project
AMM - Archivio delle memorie migranti
DIMMI di Storie Migranti
I Ragazzi di Dimmi
Archivio dei diari
UNHCR, the UN Refugee Agency
Unimore - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
ARCS Tunisie
CNRS
Πανεπιστήμιο Αθηνών - University of Athens
Coğrafiya İnstitutunun Beynəlxalq və İctimaiyyətlə əlaqələr şöbəsi
Universiteit Leiden / Leiden University
Università degli Studi di Milano
Al Akhawayn University in Ifrane
Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne
DIMMI di Storie Migranti
🙌🏽 Ancora 3 mesi per partecipare al concorso DiMMi dedicato alle storie migranti..!
✍🏻 Inviate le vostre storie, c'è tempo fino al 31 marzo.
👉🏾
I Ragazzi di Dimmi Archivio dei diari
DIMMI di Storie Migranti - Concorso Il concorso nazionale per la raccolta e la diffusione di testimonianze autobiografiche di persone di origine o provenienza straniera
𝐆𝐀𝐙𝐀, 𝐀𝐏𝐏𝐄𝐋𝐋𝐎 𝐏𝐄𝐑 𝐈𝐋 𝐂𝐄𝐒𝐒𝐀𝐓𝐄 𝐈𝐋 𝐅𝐔𝐎𝐂𝐎. 𝐃𝐈𝐒𝐄𝐑𝐓𝐀𝐑𝐄 𝐋𝐀 𝐋𝐎𝐆𝐈𝐂𝐀 𝐃𝐄𝐋 𝐍𝐄𝐌𝐈𝐂𝐎
Il 20 Dicembre con l’incontro Contro la logica del Nemico, abbiamo camminato insieme per le vie della nonviolenza e compiuto un gesto collettivo di resistenza e consapevolezza contro la guerra, contro l’impianto coloniale occidentale, per l’immediato cessate il fuoco e per il riscatto dell’umanità a Gaza, in Israele e in tutte le guerre in corso. In un mondo che si dice globale e interconnesso troppo spesso, infatti, la voce delle armi cancella la relazione tra esseri umani imponendo la logica della guerra, della disumanizzazione dell’altro, della semplificazione razzista. L’obiettivo dell’incontro era riflettere su quanto sia importante mantenere viva la possibilità di parlarsi e agire congiuntamente, anche e soprattutto quando si è portatori di culture e storie diverse. In una sala gremita abbiamo ascoltato le voci dei giovani protagonisti del percorso che ha portato all’Appello per il cessate il fuoco, firmato ad oggi da più di 85mila persone, enti e organizzazioni. Voci nette, concrete, graffianti per la crudezza delle testimonianze, ma voci che hanno scelto di non cadere nella trappola della semplificazione e dello schieramento.
GAZA, APPELLO PER IL CESSATE IL FUOCO. DISERTARE LA LOGICA DEL NEMICO Un incontro con gli estensori dell’Appello per il cessate il fuoco permanente e una soluzione politica alla questione israelopalestinese
18 dicembre, Giornata Internazionale per i Diritti dei e delle Migranti.
"Continua a sfuggirci la vera posta in gioco: un racconto che abbracci la dignità e la soggettività di chi ha scelto l'esperienza della migrazione" scrive Paule Roberta Yao.
Un appassionante contributo sul cambio di narrazione sulle migrazioni promosso da DIMMI di Storie Migranti per la newsletter "La Storia Giusta" legata alla Fiera Fa' la cosa Giusta organizzata da Terre di mezzo Editore .
Che giorno è oggi? 18 dicembre, Giornata Internazionale per i Diritti dei e delle Migranti. "Continua a sfuggirci la vera posta in gioco: un racconto che abbracci la dignità e la soggettività di chi ha scelto l'esperienza della migrazione" scrive Paule Roberta Yao.
19 & 20 DICEMBRE alle 20.30
TEATRO PALLADIUM - Roma
CANTATA CONTRO LA GUERRA verso LA DOLOROSA (Prove Aperte)
di Cristian Ceresoli
con Silvia Gallerano voce
Fabio Monti voce
Gianluca Casadei fisarmonica
musica di A. Pizzicato, G. Casadei, C. Ceresoli, S. Piro, C. Vetrone, S. Gallerano, F. Monti
coro delle adolescenti Lara Ceresoli, Francesca Barba, Anna Maschietti
maestra del coro Francesca Olivia Risoli
Nicola Ceresoli alle lettere di un bambino a Dio
direttore musicale Stefano Piro
un’iniziativa di SPIN TIME LABS sotto l’Alto Patrocinio dell’Unione Europea realizzata da Frida Kahlo Productions, Produzioni Fuorivia, Teatro Di Dioniso con la collaborazione di PAV e Centro Alta Formazione Teatro e dedicata alle bambine e ai bambini in guerra
«Ho desiderato scrivere una canzone, ma che durasse settanta minuti, e da lì vedere cosa ne sarebbe successo. Ma forse, ancor più che una canzone, ho provato a scrivere una festa. Una festa dove un branco di tredicenni si rivolta. Una specie di inno alla gioia».
Cristian Ceresoli
Uno spettacolo originale che sembra un concerto ma che è anche un musical (e una festa) dove a ballare sono i corpi di chi ascolta e dove ci si lascia trascinare, cantando, in coro, sulle strade della Palestina da una banda di ragazzini che con il loro entusiasmo e un capitano un po’ speciale – tra una partita di pallone e i carri armati – mette in piedi una festa mondiale che, per un momento, sembra davvero cambiare la storia.
LA DOLOROSA è una canzone travolgente, che fa venir voglia di ballare: ci si commuove, si ride, e “si vede”, ascoltandola, una delle storie più belle della storia – una di quelle storie raccontate e tramandate milioni di volte, ma che stavolta scegliamo di suonare dal vivo, con impeto di festa e rullar di tamburi, e voci che si intarsiano e spaccano il cuore e madri che fuggono dalla guerra coi loro figli allacciati al seno e migrano nelle grandi città con lo struggente suono della fisarmonica, e gli invalidi che ballano il cha cha cha, e la moltiplicazione dei pesci, e del vino, e due miracoli di cui nessuno aveva mai sentito – ma soprattutto un’incontenibile, irrefrenabile, anarchica voglia di ribellarsi alle ingiustizie della storia.
Una storia (o poema) il cui testo in metrica è già concepito per avere un’esecuzione cantata, dove la poesia viene composta come se fosse musica e la letteratura diventa una spartito per il canto degli interpreti che si offrono alle diverse comunità con la forza scatenante di un concerto. Dove si incarna la parola, e si ascolta la rivolta.
Domani, sabato 16 dicembre alle ore 15 presso la Libreria GRIOT di Roma si terrà la premiazione delle due tesi vincitrici della II edizione del Premio in ricordo di Paola Monzini, rivolto alla valorizzazione di tesi magistrali e di dottorato sul fenomeno della tratta degli esseri umani, il s*x work e altre forme di sfruttamento dei migranti, le forme di violenza e di negazione dei diritti nei confronti delle donne migranti e rifugiate, le migrazioni forzate e i viaggi attraverso il Mediterraneo.
Il premio è dedicato al ricordo del contributo scientifico e umano offerto da Paola Monzini, ricercatrice indipendente scomparsa nel 2017, tra le pioniere in Italia e a livello internazionale in questo ambito di studi.
Quest'anno i premi andranno a: Camilla Vianini per la migliore tesi magistrale dal titolo "Gender in Securitization Theory: A feminist analysis of smuggling and trafficking governance in the EU" e a Silvia Di Meo per la migliore tesi di dottorato dal titolo "Donne alla frontiera. Memorie e resistenze femminili contro il sistema dei confini nel Mediterraneo. Una ricerca etnografica lungo la rotta dalla Tunisia alla Sicilia".
Il Premio, sostenuto dalla campagna di crowdfunding promossa dall’Archivio delle Memorie Migranti-AMM, è realizzato con il patrocinio di: Centro di Documentazione “L’Altro Diritto” (UNIFI), CROSS-Osservatorio sulla Criminalità Organizzata (UNIMI), Escapes. Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate (UNIMI), Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull’Immigrazione-FIERI, Fondazione Empatia Milano-FEM, LARCO-Laboratorio di Analisi e Ricerca sulla Criminalità Organizzata (UNITO).
Vi ricordiamo l'appuntamento per domani pomeriggio con il progetto DIMMI di Storie Migranti: si presenterà il racconto autobiografico “Le femmine e i cani non possono entrare”, il nuovo volume pubblicato dalla casa editrice Terre di mezzo Editore nell'ambito della collana dedicata ai diari e alle storie migranti DiMMi.
Intervengono:
Alba Marina Ospina, autrice e operatrice legale Arc
Mara Matta, docente di studi del sud Asia - La Sapienza
Lucia Mazzanti, operatrice antiviolenza - pangeaonlus.
Modera:
Artem Martiriggiano, musicista e operatore - Mediterranea Rete Rete e attivista.
martedì 12 dicembre alle 17.30
via San Francesco di Sales, 5
La foto nella locandina è di Mouhamed Yaya Traore
Si apre una pagina partenopea degli incontri all'insegna della promozione del progetto DIMMI di Storie Migranti presso l'Università Federico II grazie a EPALE - Educazione Adulti Italia.
Saranno presenti gli autori e le autrici che impreziosiranno il seminario grazie a una doppia testimonianza personale e umana all'interno del progetto assieme a Massimiliano Bruni della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale.
Ulteriori info qui sotto !
https://epale.ec.europa.eu/it/content/il-valore-delle-differenze-aumentare-il-dialogo-interculturale-e-la-conoscenza-reciproca
Un nuovo appuntamento a Roma per il progetto DIMMI di Storie Migranti: il 12 dicembre si presenterà il racconto autobiografico “Le femmine e i cani non possono entrare”, il nuovo volume pubblicato dalla casa editrice Terre di mezzo Editore nell'ambito della collana dedicata ai diari e alle storie migranti DiMMi.
martedì 12 dicembre alle 17.30
Casa della Memoria e della Storia
via San Francesco di Sales, 5
Intervengono:
Alba Marina Ospina, autrice e operatrice legale Arc
Mara Matta, docente di studi del sud Asia - La Sapienza
Lucia Mazzanti, operatrice antiviolenza - pangeaonlus.
Modera:
Artem Martiriggiano, musicista e operatore - Mediterranea Rete e attivista.
La foto nella locandina è di Mouhamed Yaya Traore
📖 Un nuovo evento della serie DiMMi a Più libri più liberi: "DiMMi la tua storia. I racconti dei migranti entrano in circolo"
📌8 dicembre, 10.30, 📍Arena Biblioteche di Roma.
🎤 Intervengono Massimiliano Bruni, Alba Marina Ospina Dominguez, Gogbe Romaine Tia, Salif Thioune e Alessandro Triulzi. A cura di Biblioteche di Roma. In collaborazione con AMM - Archivio delle memorie migranti, Archivio dei diari e Terre di mezzo Editore
Clicca qui per richiedere la tua inserzione sponsorizzata.
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