Gabriella Petrosino - Psicologa

Mi occupo di fornire consulenza e supporto psicologico attraverso interventi che hanno come scopo il Mi presento. D’Annunzio di Chieti. Ricevo a Pavia e Milano.

Mi chiamo Gabriella Petrosino, sono una psicologa e supporto le persone nel loro percorso di cambiamento e di crescita personale. Ancor prima delle mie qualifiche e specializzazioni, la mia naturale propensione nell'essere d’aiuto agli altri e nel valorizzare i loro talenti mi ha condotto a svolgere questa professione con grande serietà e dedizione. Infatti, ho sempre lavorato nel sociale occupand

Trattamento dell'Infertilità Psicogena 30/04/2021

"L’approccio strategico ad orientamento neuroscientifico può risultare un modello di intervento completo, efficace e utile in tutte quelle condizioni cliniche in cui l’integrazione mente-corpo rappresenta la linea guida per interventi terapeutici validi ed efficaci, in affiancamento alla medicina. Nelle condizioni di infertilità psicogena, una psicoterapia efficace può essere un approccio d’eccellenza per la cura di questa problematicità; ancora di più un approccio come quello strategico ad orientamento neuroscientifico, in cui l’utilizzo del processo creativo – modello ipnoterapeutico della genomica psicosociale e culturale – può agevolare la persona nel risolvere conflitti, elaborare traumi."

Trattamento dell'Infertilità Psicogena Servizi Trattamento dell'Infertilità Psicogena L’approccio strategico ad orientamento neuroscientifico può risultare un modello di intervento completo, efficace e utile in tutte quelle condizioni cliniche in cui l’integrazione mente-corpo rappresenta la linea guida per interventi terapeutici v...

23/03/2021
20/03/2021

Oggi, 20 marzo, è la giornata mondiale della felicità 😄
📌 Siamo sempre alla ricerca della felicità ma non sempre riusciamo a raggiungerla.
A volte, invece, siamo felici ma non ce ne accorgiamo perché siamo presi da altre distrazioni.
Altre volte ancora, non abbiamo il coraggio di osare, di essere veramente felici, riponendo nel futuro la possibilità di riscattarci dalla nostra condizione.
Il punto è che guardiamo alla felicità come una meta da raggiungere piuttosto che un percorso da vivere.
In occasione della giornata mondiale della felicità voglio ricordare un prezioso insegnamento del Dalai Lama, il quale sostiene che per essere felici è necessario diventare responsabili della propria vita: quindi basta dare il merito o la colpa delle cose che ci accadono al destino.
Secondo Dalai Lama un ottimo punto di partenza per creare la propria felicità sta nel seguire 18 principi fondamentali:

1. Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grande risultati comportano un grande rischio.

2. Quando perdi, non perdere la lezione.

3. Segui sempre le tre “R”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.

4. Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna.

5. Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato.

6. Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia.

7. Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per correggerlo.

8. Trascorri un po’ di tempo da solo ogni giorno.

9. Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori.

10. Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta.

11. Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta.

12. Un’atmosfera amorevole nella tua casa deve essere il fondamento della tua vita.

13. Quando ti trovi in disaccordo con le persone a te care, affronta soltanto il problema attuale, senza ti**re in ballo il passato.

14. Condividi la tua conoscenza. È un modo di raggiungere l’immortalità.

15. Sii gentile con la Terra.

16. Almeno una volta l’anno vai in un posto dove non sei mai stato prima.

17. Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia bisogno l’uno dell’altro.

18. Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo.

La felicità è una scelta quotidiana!🙃

15/03/2021

A piccoli passi ce la faremo

11/03/2021

Si dice che quando nasce un bambino nasce anche una mamma.
La gravidanza e, soprattutto il post-parto, sono momenti molto delicati per una donna, caratterizzati da crisi evolutive e continui cambiamenti a livello fisico, emotivo e psicologico.
Il percorso che porta la donna all’acquisizione del suo nuovo ruolo di madre può, dunque, essere molto delicato.
Spesso, infatti, tutte le emozioni ed i cambiamenti che questo momento comporta non si conoscono o non si sanno riconoscere, con il rischio per la donna di vivere emozioni contrastanti rispetto alla maternità e alla genitorialità.
Per questo l’Associazione Filotea, attraverso il progetto “Mater Amabilis”,ha attivato un servizio psicologico che offre uno spazio di ascolto, consulenza e sostegno alle mamme che vivono una condizione di svantaggio o precarietà.
Come Psicologa Responsabile del progetto sono felice ed emozionata di accompagnare queste donne in un momento così magico ed importante della loro vita.

05/03/2021

Ricevo a Pavia e Milano.
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01/03/2021

Molto bella questa poesia di Elena Mikhalkova.
Ti insegna il valore dei piccoli passi, ti regala una prospettiva diversa dei tuoi vissuti e ti permette di riconsiderare le priorità a cui dare valore.
Tutti/e noi, almeno una volta nella vita, abbiamo affrontato un periodo difficile in cui ogni cosa o avvenimento ci sembrava enorme, insormontabile…
Eppure, giorno dopo giorno, siamo riusciti/e a superare quel momento così particolare.
Ed oggi abbiamo una nuova grande consapevolezza: Qual è la cosa più semplice che posso fare oggi per stare meglio?

….

Ricevo a Pavia e Milano.
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20/02/2021

✅ Ricevo a Pavia e Milano.
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16/02/2021

👉"Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio.”
Ma che cos'è il coraggio❓
📍 La parola viene dal latino ed è composta dalle parole cor (cuore) e habere (avere), quindi essere coraggiosi significa vivere con il cuore.
Il filoso Aristotele sosteneva che il coraggio fosse la prima delle virtù umane. La prima perché rende possibili tutte le altre.
Si dice che questa virtù permette, a chi la possiede, di non impressionarsi dinnanzi ai pericoli, di affrontare i rischi con serenità, di non abbattersi per dolori fisici o morali.
❗️ Ma avere coraggio non significa non avere paura.
Avere coraggio vuol dire continuare il proprio cammino nonostante la paura.
Coraggio e paura sono, dunque, due facce della stessa medaglia.
Come si diventa coraggiosi❓
Essendo una virtù, il coraggio non è una dote innata. Si tratta, invece di un tipo di comportamento che può essere appreso allenandosi e sperimentando cose nuove.
🟢 Il primo passo da compiere riguarda l’accettazione del fatto che non si può passare tutta la vita a scappare dalle proprie paure.
❌ Sebbene evitare ciò che ci spaventa fornisca un momentaneo sollievo, questo meccanismo non farà altro che alimentare le nostre paure facendoci credere di non essere in grado di affrontare quella situazione temuta.
Ogni volta che evitiamo, infatti, ci priviamo dell’esperienza di riuscire a far fronte alla situazione temuta, confermando a noi stessi che evitarla e’ l’unica cosa che possiamo fare nel presente e nel futuro.
➡️ Ciò renderà più probabile che in futuro altre circostanze simili diventeranno oggetto di evitamento a loro volta, ampliando il campo delle esperienze a cui sottrarsi per paura.
📌 Essere coraggiosi significa quindi affrontare le proprie paure a piccoli passi, voler bene alla propria vita a tal punto da cercare di fare il possibile per viverla al meglio.
✅ Ricevo a Pavia e Milano.
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03/02/2021

📌 C’era una volta, in un villaggio cinese, un anziano contadino.
Era molto povero e si procurava da vivere lavorando duramente la terra con l’aiuto di suo figlio.
Un giorno, il cavallo che avevano a disposizione per ti**re l’aratro scappò.
🗣 I vicini accorsero per mostrare la loro solidarietà: “Che sfortuna!” Gli dissero.
❔ “Forse” Rispose il contadino.
Pochi giorni dopo, il cavallo ritornò a casa portando con sé altri cavalli selvatici.
🗣 “Che benedizione” dissero i vicini.
❔️ “Forse” Rispose il contadino.
L’indomani il figlio, mentre tentava di domare uno di quei cavalli selvatici, cadde e si ruppe una gamba.
🗣 “Che disgrazia, tuo figlio si è rotto la gamba per colpa di quei cavalli selvatici” dissero i vicini.
❔ “Forse” rispose il contadino.
Qualche tempo dopo, passarono per il villaggio gli inviati del re con il compito di arruolare tutti i giovani in buona salute da inviare al fronte in battaglia.
Reclutarono tutti i giovani, tranne il figlio del contadino che era ancora a letto immobilizzato.
🗣 Qualche mese dopo i vicini tornarono dal contadino e gli dissero: “I nostri figli sono morti in guerra, che fortuna che il tuo aveva una gamba rotta”.
❔ “Forse” rispose di nuovo il contadino.
➡️ Questo racconto ci insegna come nella vita non esistono situazioni completamente negative o completamente positive.
Ogni cosa ha dei pro e dei contro.
🟡 Dietro ad una br**ta esperienza, ad esempio, può nascondersi un’opportunità di cambiamento positivo. Oppure da un evento positivo potrebbero nascere delle difficoltà.
🟢 Noi non possiamo però prevedere cosa ci accadrà nel futuro prossimo. Proprio per questo è fondamentale essere consapevoli del fatto che ogni situazione è momentanea.
📍Questo non significa che non bisogna preoccuparsi di risolvere il problema, ma che dovremo essere in grado di vedere oltre il momento presente.
Tutto ciò non ci impedirà di provare dolore, ma la sofferenza sarà più sopportabile.

✅ Ricevo a Pavia e Milano.
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31/01/2021

📌Lockdown è spesso sinonimo di solitudine e fatica.
Ma può essere anche l'occasione per "guardarsi dentro", come ci racconta Nicolò Targhetta, celebre autore di Non è successo niente, nel primo racconto scritto per l'Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi del Veneto.

Diamo inizio oggi al viaggio insieme a Nicolò, con lo scopo di raccontare - in uno stile volutamente leggero, ironico e paradossale, ma mai superficiale - alcuni temi legati alla psicologia. I dubbi e fantasie che spesso caratterizzano lo scegliere di andare da uno psicologo, le sfide emotive di questo periodo difficile.

Un viaggio narrativo che faremo nel corso del 2021, con 10 brevi racconti mensili, per parlare (e anche un po’ ridere) di noi raccontandoci diversamente alla popolazione.

E illustrare così, nella leggerezza, quale profondo valore può avere il prendersi cura di sè, assieme ad una psicologa o uno psicologo...

Buona lettura!
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- Dottore.
- Sì?
- Io ho paura.
- Può essere più specifico?
- Ho paura di questo nuovo lockdown. Ho paura di rimanere chiuso per sempre dentro la mia vita.
- Lei sa che era chiuso dentro la sua vita anche prima?
- Non ci provi neanche con questi giochetti da Robin Williams con la barba. Questa cosa di rimanere bloccato in casa mi fa impazzire. Mi ha fatto impazzire la prima volta e mi fa impazzire di nuovo, lo so. Le giornate sembrano tutte uguali, smettono di avere un senso, di avere un ordine. Vado in cucina senza un motivo, poi in salotto senza un motivo, poi in camera da letto senza un motivo. E visto che vivo in un monolocale sono tutte la stessa stanza!
- Capisco.
- Mi sento malato anche se non sono malato e mi pare che tutto quello che faccio non abbia uno scopo. E mi sento pure in colpa.
- Perché si sente in colpa?
- Perché, cavolo, sono un privilegiato. Posso lavorare da casa, ho una casa, sono in salute. C'è gente che va verso il lockdown con drammi veri, con ansie vere e io sono qui che frigno perché devo passare un mese sul divano.
- È vero, la situazione è difficile per tutti, ma non siamo qui per parlare degli altri, siamo qui per parlare di lei. Se qualcosa la preoccupa, è bene che lei ne discuta senza sminuirla.
- E poi penso, Mandela ha retto quarant'anni senza rompere le b***e. Che forse io sono peggio di Mandela?
- Si paragona spesso a Mandela?
- Mi ha detto lei di lavorare sulla mia autostima!
- Ha ragione. La solitudine, indipendentemente dal contesto, è sempre complicata da gestire. La solitudine significa, spesso, guardarsi allo specchio. Certo, guardarsi allo specchio 24 ore su 24 può essere destabilizzante. Anche l'introspezione ha i suoi tempi e i suoi ritmi.
- Dottore, io non sono pronto a stare con me tutto il giorno.
- Lo capisco perfettamente, si figuri che neanche io sono pronto a stare con lei tutto il giorno. È per quello che facciamo incontri di un'ora.
- E poi, durante l'ultimo lockdown, ho avuto la sensazione di impigrirmi dal punto di vista sociale.
- Si spieghi meglio.
- Ho perso contatti, trascurato amicizie, ho lasciato scivolare via pezzi importanti della mia vita. Come se niente avesse più importanza.
- E come la faceva sentire questa cosa?
- Mi faceva sentire come se anche io non ne avessi più.
- È comprensibile, il lockdown è una situazione straordinaria nel quale il nostro corpo e la nostra mente sono stati catapultati senza preavviso. Sa che col lockdown i disturbi legati allo stress sono quintuplicati? Questo dipende dal fatto che, fortunatamente, pochi di noi hanno sperimentato gli arresti domiciliari e quindi si tratta di una condizione del tutto nuova alla quale facciamo fatica ad abituarci.
- Io li ho sperimentati.
- Lo so, perché lei è un casino ambulante.
- Posso vedere la sua laurea?
- Ascolti, le sue ansie sono legittime e comuni, e il fatto che abbia deciso di parlarne è un buon punto di partenza per trovare una soluzione.
- Che soluzione?
- Be', i problemi legati a un isolamento forzato sono diversi e vanno affrontati uno per uno. Da una parte lei ha paura di un'introspezione prolungata. Ecco, potrebbe sfruttare questo complicato momento per trovare un sistema per guardarsi dentro in modo nuovo. Dall'altra parte lei mi dice di temere la stazionarietà, in questo senso posso suggerirle di aprirsi a nuove esperienze, anche creative, che la aiutino a distrarsi. Infine si mostra preoccupato all'idea di perdere i contatti. E io qui le proporrei di non rinunciare ai rapporti sociali, bensì di far entrare le persone nella sua vita attraverso canali secondari.
- Quindi, riassumendo: guardarmi dentro in modo nuovo, aprirmi e far entrare gli altri attraverso canali secondari?
- Esatto.



- Com'è andata dallo psicologo?
- Mah, mi ha prescritto una gastroscopia.

30/01/2021

27/01/2021

24/01/2021

“Dentro di noi, possediamo tutte le risorse di cui abbiamo bisogno per far fronte alle nostre sfide evolutive” (Milton H. Erickson)
Ultimo giorno di formazione.
Grazie alle mie colleghe, alle mie compagne di viaggio...
❤️

22/01/2021

Svolgo attività di diagnosi, consulenza e sostegno psicologico
📌Ricevo a Pavia
Per info:
Tel: +39 3479759780
Mail: [email protected]

Gabriella Petrosino – Psicologa 16/01/2021

📌 Esiste una antica pratica giapponese che consiste nel riparare oggetti rotti utilizzando dell’oro liquido.
Quegli stessi oggetti che una volta rotti dovrebbero essere buttati, sono invece raccolti e pazientemente assemblati utilizzando un materiale molto prezioso, l’oro.
Nel processo di assemblaggio vengono evidenziate le incrinature, dando vita ad una forma nuova e più forte della precedente.
Succede cosi che oggetti che sarebbero andati perduti perché fatti in mille pezzi diventano ancora più belli di prima, il loro valore tramuta.
Le crepe acquistano un nuovo significato, rendendo l’oggetto più prezioso.
Cosi accade anche a noi … Un’esperienza, una persona, un vissuto può farci in mille pezzi, il rischio è quello di lasciare che questi pezzi facciano perdere il nostro valore.
Abbiamo però la possibilità di prenderci cura di noi stessi riparando le nostre ferite interiori.
Il kintsugi rappresenta una metafora del concetto di resilienza, ossia la capacità di trasformare le proprie ferite in punti di forza, valorizzandole e dando vita ad una nuova visione di se’.
In questo modo dimostriamo di essere persone capaci di affrontare avvenimenti negativi e di uscirne rinnovati grazie a questa capacità.

Gabriella Petrosino – Psicologa Se sei entrato\a in questa pagina probabilmente stai cercando delle risposte alle tue domande, quasi sicuramente legate al bisogno e al desiderio di voler cambiare qualcosa nella tua vita.

Genitori manipolatori: confusione tra i bisogni dei figli e i bisogni infantili dei genitori - Psicoadvisor 05/01/2021

❗️Un articolo interessante che spiega come la manipolazione affettiva genitoriale si manifesta nella relazione con i figli, essa rappresenta fonte di disagio ed è generata da una confusione tra i bisogni infantili dei figli e i bisogni infantili dei genitori.
➡️''A volte i genitori non capiscono cosa è realmente meglio per un figlio perché basano l'intera educazione su aspettative proprie e su ciò che in realtà è meglio per loro.
Su queste basi è possibile distinguere genitori equilibrati che allevano i loro figli amandoli in modo genuino e responsabile e genitori meno consapevoli, che, purtroppo finiscono per manipolare -volontariamente o involontariamente- i propri figli.''

Genitori manipolatori: confusione tra i bisogni dei figli e i bisogni infantili dei genitori - Psicoadvisor I genitori sono la fonte di protezione, rassicurazione, accoglienza e amore incondizionato che agiscono per il bene dei figli e favoriscono la ... Leggi tuttoGenitori manipolatori: confusione tra i bisogni dei figli e i bisogni infantili dei genitori

03/01/2021

31/12/2020

➡️La fine dell'anno rappresenta una fase di passaggio molto importante per ognuno di noi. 😊

📈Essa segna una conclusione e un nuovo inizio, è il momento dei bilanci dell'anno che sta per finire e dei nuovi propositi per il nuovo anno.

🌈Nei nuovi propositi si sente un forte desiderio di ricominciare, di mettersi di nuovo in discussione.
Ed è una sensazione bellissima che permette di riappropriarsi di sé e della propria vita.

🍀 Per questo nuovo anno vi auguro
Di riconoscere i vostri desideri e la forza di poterli realizzare.
🍀 Vi auguro il coraggio di cambiare.

28/12/2020

Qualunque fiore tu sia,
quando verrà il tuo tempo, sboccerai.
Prima di allora
una lunga e fredda notte potrà passare.
Anche dai sogni della notte trarrai forza e nutrimento.
Perciò sii paziente verso quanto ti accade
e curati e amati
senza paragonarti
o voler essere un altro fiore,
perché non esiste fiore migliore di quello
che si apre nella pienezza di ciò che è.
E quando ciò accadrà,
potrai scoprire
che andavi sognando
di essere un fiore
che aveva da fiorire.

Daisaku Ikeda

24/12/2020

Il mio augurio per questo Natale è che ogni momento di difficoltà possa trasformasi in una nuova opportunità!

10/10/2020

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che nel mondo quasi un miliardo di persone convive con un disturbo mentale e che ogni 40 secondi una persona si suicida. Numeri destinati a cambiare radicalmente a causa dell’impatto che la pandemia di COVID-19 sta avendo sulla popolazione di tutto il mondo.

Eppure, attualmente non tutti hanno accesso a servizi sanitari di qualità. Nei Paesi a basso e medio reddito oltre il 75% delle persone con disturbi mentali o neurologici e con problemi di abuso di sostanze non vengono curate. Al contrario stigma, discriminazioni e violazioni dei diritti umani sono molto diffusi. Sono queste le premesse che hanno spinto l’OMS a celebrare la World Mental Health Day 2020 (10 ottobre) con un evento di sensibilizzazione chiamato Big Event for Mental Health che si terrà online, il 10 dicembre, dalle 16 alle 19 su WHO’s Facebook, Twitter, LinkedIn, YouTube e TikTok. Durante le tre ore di streaming personaggi famosi, leader nazionali e internazionali si alterneranno per parlare del loro impegno sul tema e dei risultati raggiunti.

L’obiettivo è sensibilizzare governi e popolazione sull’importanza di investire in questo settore della sanità, a tutti i livelli della società. Dal contributo che può dare una singola persona supportando una persona che soffre di disturbi mentali, sino a quello che possono fare i governi, attraverso lo stanziamento di risorse e la promozione di programmi di supporto alla salute mentale della popolazione.

Articolo tratto da "epicentro - iss"

22/06/2020

Una meravigliosa lettera di una maestra ai suoi alunni.

“Forse un giorno farai un tatuaggio, sbaglierai facoltà, partirai con in tasca avendo un solo biglietto, avrai il tuo bar di fiducia, i capelli blu, crederai a chi ti farà male, perché credere fa più bene, ti innamorerai e aspetterai, farai il pompiere o l’architetto, magari sarai magistrato o il miglior parrucchiere del quartiere, viaggerai oppure resterai, scriverai un libro, suonerai il violino, il pianoforte o la batteria, odierai la matematica e amerai la filosofia oppure prenderai un dottorato in statistica.
FARAI, SARAI e DIVENTERAI.
Il presente, quanto il futuro, è tutto tuo. È per te. Sei te.
Ma non è scritto in pagella. Ti prego di ricordarlo. Tu non sei quel 10, o un 7, un 8 o un 5. Non sarai nemmeno il 18 all’università o il 30 o la lode. La tua vita girerà intorno a numeri. Ma tu non sei, non sarai e non vali un numero.
Credi in te stesso punto. Credi in quegli strumenti che ti sono stati dati in dono per affrontare il mondo e scuoti il cuore della gente.
Accetta la caduta e poi spicca il volo. TU SEI NATO PER ESSERE FELICE.”

Alessia Esposito

Cambiare da soli o chiedere aiuto a uno psicologo? - Giorgio Nardone 12/06/2020

Si può cambiare da soli o è sempre necessario chiedere aiuto a uno psicologo?

Cambiare da soli o chiedere aiuto a uno psicologo? - Giorgio Nardone Cambiare da soli o chiedere aiuto? Quando chiedere aiuto a uno psicologo? Quando c'è bisogno di una psicoterapia? Ecco la linea di demarcazione per meglio or...

C'E' ANCHE UN'ALTRA PANDEMIA IN CORSO:E' LA DEPRESSIONE DAL LOCKDOWN - #lopsicologotiaiuta 10/06/2020

C'E' ANCHE UN'ALTRA PANDEMIA IN CORSO:E' LA DEPRESSIONE DAL LOCKDOWN - #lopsicologotiaiuta L’articolo analizza l’impatto che il lockdown ha avuto sulla salute mentale, in particolare con stati depressivi. Si evidenzia il rischio di una potenziale “pandemia” parallela legata ai risvolti psicologici del COVID-19. Timore del contagio, isolamento, solitudine, lutti e incertezze econom...

21/05/2020
La fase due e il concetto di flessibilità psicologica 14/05/2020

Un articolo interessante che spiega come il concetto di flessibilità psicologica sia fondamentale in questa seconda fase, che prevede un ennesimo adattamento alla nostra quotidianità, non privo di difficoltà.

La fase due e il concetto di flessibilità psicologica Da quando il Covid-19 è entraro nelle nostre vite siamo stati costretti a riorganizzare la nostra quotidianità: smart working, didattica a distanza,

12/05/2020

Parola d'ordine: gratitudine! 🌺
Chi ricorre a questo sentimento è più propenso a non essere sopraffatto da sensazioni e pensieri negativi, sperimentando maggiore benessere e contribuendo a migliorare la propria salute psicofisica.
In questi giorni difficili è facile cadere in atteggiamenti nocivi o sviluppare sintomi da stress, tristezza o ansia.
Proprio per questo appare ancora più importante trovare un momento per sé, per amarsi e prendersi cura di sé, al fine di tutelarsi e di ritrovare sempre le energie giuste per fronteggiare la propria quotidianità.
Ma cos'è la gratitudine?
Viene definita come un sentimento di riconoscenza che si prova verso qualcuno per un beneficio ricevuto.
La gratitudine però non è solo questo.
Nella psicologia positiva, infatti, è intesa come 'l'apprezzamento per ciò che è significativo e prezioso per sé stessi'.
Essa è pertanto definibile come la chiave del benessere personale e il segreto della felicità!
La gratitudine è anche considerata una virtù, questo significa che è possibile coltivarla e che è possibile, attraverso di essa, raggiungere la propria felicità.
Tra i diversi benefici, praticare gratitudine permette di migliorare la capacità di affrontare i problemi in situazioni di stress e difficoltà, ridurre le emozioni tossiche derivanti dal continuo confronto con l'altro, aumentare la propria autostima, favorire il recupero di ricordi positivi e facilitare il raggiungimento degli obiettivi personali.
R. Emmons, uno psicologo americano e maggiore studioso di questo sentimento, identifica due componenti fondamentali della gratitudine:
1. Riconoscere che nella propria vita ci sia qualcosa di buono, mettendo in risalto tutto ciò per cui vale la pena viverla. Riconosciamo, dunque, di aver ricevuto qualcosa che ci gratifica e che rende la vita degna di essere vissuta
2 Riconoscere che ciò che rende la propria vita piacevole e degna di essere vissuta proviene anche al di fuori di sé stessi. Si può essere grati ad altre persone, come amici parenti o conoscenti, agli animali o alle cose belle del mondo.
Quindi il primo passo per costruire una pratica di gratitudine è iniziare a far caso a tutte le cose belle della nostra vita, per capire che ci sono e non darle per scontate.
Ogni giorno, a fine giornata, possiamo prenderci del tempo per noi e fermarci un attimo a pensare a cosa ci è accaduto di bello, cosa della nostra giornata ci ha reso felici e per cosa siamo grati.
Si potrebbe trattare, ad esempio, di una video-chiamata di famiglia o con amici, di un film che ci è piaciuto tanto, di un libro che abbiamo appena cominciato, o di una cosa nuova mai sperimentata prima.
E, ancora, potremmo iniziare a prestare attenzione a ciò che succede intorno a noi, come ad esempio, un tramonto emozionante, un bambino che bacia la sua mamma o una risata contagiosa.
Ci sorprenderemo del fatto che la nostra giornata si compone di tanti piccoli momenti di felicità a cui non diamo il giusto peso e per cui non siamo realmente grati!😊

15/04/2020

Come educare i bambini ai sentimenti?
Risponde Umberto Galimberti.

22/02/2020

[CORONAVIRUS- alcune semplici regole di autoprotezione... anche Emotiva]

CORONAVIRUS, è allarme sociale in Italia e in Veneto?
L'ansia in questi giorni si diffonde ed è comprensibile; per questo come Ordine Psicologhe e Psicologi del Veneto vogliamo condividere alcune informazioni utili.

1. ATTENZIONE E PRUDENZA, MA NON PANICO!

In queste ore sono stati rilevati i primi tre casi di Coronavirus in Veneto (Vò Euganeo e Dolo), ed è purtroppo deceduto un paziente anziano. E' quindi importante affrontare con molta attenzione, rigore e prudenza la situazione, senza sottovalutare ma al contempo senza catastrofizzare e cedere al panico.
È un virus contagioso ma a bassa letalita' (80% dei casi solo sintomi simil-influenzali, 15% complicanze polmonari, 5% complicanze gravi con necessità di supporto intensivo), con conseguenze più gravi per i pazienti più anziani e già compromessi clinicamente.

Prima Regola: "IL PANICO AUMENTA IL PERICOLO, NON LO DIMINUISCE"!
Farsi prendere dal panico ci porta infatti a fare scelte frettolose, preoccuparsi delle cose sbagliate e ignorare azioni protettive semplici, apparentemente banali ma molto efficaci.
Insomma, ci porta a "reazioni di pancia invece che di testa", ma quando siamo davanti ad un rischio si deve proteggere la nostra lucidità di pensiero!

2. E' NORMALE AVERE PAURA... MA ADESSO E' PIU' UTILE AVERE PREPARAZIONE!

E' normale avere paura davanti ad un rischio epidemico nuovo: ansia per sè e i propri cari, ricerca di rassicurazioni, controllo continuo delle informazioni sono comportamenti frequenti in questi giorni.
Ma la paura si riduce se si sa con chiarezza cosa succede e cosa fare.
La seconda Regola è quindi semplice: basarsi SOLO su fonti informative ufficiali, aggiornate e accreditate.

- Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
- Istituto Superiore di Sanità: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/
- Regione Veneto: https://www.regione.veneto.it/web/sanita/nuovo-coronavirus

E' FONDAMENTALE EVIDENZIARE CHE Ministero della Salute, Protezione Civile, Regione Veneto, Sistema sanitario nazionale e regionale stanno GIA' affrontando con grande rigore, attenzione e tutte le risorse necessarie la situazione in corso!
E in Veneto la risposta è di altissimo livello in termini scientifici, clinici e organizzativi.

3. COME MI PROTEGGO, IN PRATICA?

Ci proteggiamo tutti INSIEME, come collettività responsabile!

L'Istituto Superiore di Sanità suggerisce semplici azioni di prevenzione individuale (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/):
- Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
- Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infezione: bisogna lavarsi le mani spesso e accuratamente con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol con almeno il 60% di alcol
- Il virus entra nel corpo attraverso gli occhi, il naso e la bocca, quindi evita di toccarli con le mani non lavate
- Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci; usa fazzoletti monouso.
- Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate
- Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
- Contatta il numero verde 1500 se sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni e hai febbre o tosse.
- Se stai male e hai sintomi compatibili con il Coronavirus, contatta telefonicamente il tuo medico di base o il 118, senza recarti direttamente in ambulatorio o in Pronto Soccorso (per ridurre eventuali rischi di contagio a terzi o al personale sanitario).
- Rispetta rigorosamente i provvedimenti e indicazioni ufficiali delle Autorità di Sanità Pubblica: sono una tutela preziosa per te e per tutti.

L'uso regolare di queste azioni elementari riduce significativamente i rischi di contagio per sé e i propri cari.

4. INFORMAZIONI CHIARE, CORRETTE E SENZA FARSENE TRAVOLGERE!

In momenti come questi, aprendo il giornale o scorrendo Facebook si viene sommersi da informazioni allarmistiche di ogni tipo sul Coronavirus.
Ciò purtroppo attiva uno stato di "allarme psicologico permanente" che tende a distorcere e aumentare il "RISCHIO PERCEPITO" e che ci spinge a cercare ossessivamente informazioni più rassicuranti, esponendoci così ad altre informazioni allarmanti, in un circolo vizioso senza fine.

COSA FARE? Regola preziosa: riduci la sovraesposizione alle informazioni incontrollate!

Una volta acquisite le informazioni di base su cosa succede e cosa fare, è sufficiente verificare gli aggiornamenti un paio di volte al giorno su fonti affidabili.
Si hanno così tutte le informazioni necessarie per proteggersi, senza farsi sommergere da un flusso ininterrotto di "allarmi ansiogeni" (rispetto a cui è utile proteggere anche i bambini, dando sempre loro la disponibilità a parlare serenamente di quello che possono aver sentito e li spaventa).

Lo sappiamo: è difficile rinunciare alla tentazione di controllare le notizie ogni ora, ma deve essere chiaro che è un comportamento che AUMENTA L'ANSIA ed è di poca utilità pratica!

Altra Regola: aiuta a fermare le FAKE NEWS sui Social!
Pseudoscienziati, venditori di finti rimedi, teorici del Grande Complotto diffondono solo confusione in un momento in cui invece è fondamentale attenersi alle indicazioni scientificamente fondate di medici e Istituzioni.

Quindi NON diffonderle, NON inoltrarle ai tuoi contatti, e segnala a chi te le ha girate quanto siano inaffidabili e pericolose!

5. CHI AIUTA GLI ALTRI, AIUTA TUTTI!

Ultima Regola pratica: se ti senti in ansia, ricorda che... NON SEI PASSIVO DAVANTI AL RISCHIO: conoscere le semplici cose da fare, e applicarle con tranquillità, aiuta a diffondere sicurezza per tutti!

Ciascuno di noi deve essere un attivo diffusore di informazioni corrette e utili a parenti, amici, colleghi:
- INVITA ORA i tuoi cari a riferirsi solo a fonti ufficiali per informazioni
- VERIFICA ORA che siano a conoscenza delle semplici azioni quotidiane che abbattono il rischio di contagio
- SOSTIENI i tuoi cari se sembrano particolarmente angosciati: meno immersione nei flussi di notizie dei Social, e due parole personali in più aiutano molto!

LA SICUREZZA LA COSTRUIAMO TUTTI INSIEME, LA PAURA SI SCONFIGGE TUTTI INSIEME: con tante piccole azioni responsabili, e la collaborazione attiva con le Istituzioni!

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