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CARL R. ROGERS – Un modo di essere
Forse non ha bisogno di troppe presentazioni. Descrivere l’importanza e la grandezza di questo libro è sempre poca cosa rispetto all’esperienza di leggerlo e lasciarvisi ispirare.
Partendo da preziosi aneddoti e passaggi autobiografici della sua vita ricchissima di numerosi impegni, il fondatore dell’approccio centrato sulla persona, non la manda certo a dire, quando espone la sua puntuale disamina sullo stato delle cose in termini sociali, istituzionali, scientifico-educativi, politici ed economici. Non risparmia nessuno, quando si tratta di avanzare sia critiche che proposte all’indirizzo di un sistema universitario refrattario alla ricerca e blindato dai dogmi del sapere accademico, chiuso e retrivo rispetto alle necessarie innovazioni di una futura epoca sociale
che richiederà un nuovo assetto comunitario, una nuova ri-organizzazione politica e, soprattutto, un nuovo profilo identitario di persona umana, in grado di sperimentare nei rapporti una modalità efficace di ascolto empatico, profondo e attento ai bisogni dell’individuo.
Valori e pratiche di cui, Rogers, si è fatto sensibilmente carico nel corso della sua esistenza, testimoniando e indicando l’indirizzo verso cui sviluppare un nuovo percorso di vita, maggiormente rispettoso sui grandi temi storici dell’agire umano.

(Recensione a cura di: dott. Nuccio Salis (pedagogista clinico, counselor socio-educativo, educatore professionale, formatore a orientamento analitico-transazionale)

JOYCE MC DOUGALL – A favore di una certa anormalità

Con un linguaggio strettamente tecnico, molto spesso per soli “addetti”, l’autrice ci accompagna nei tortuosi meccanismi delle proiezioni mentali, di tutti quei processi nevrotici, schizoidi e psicosomatici che prendono forma soprattutto nel territorio di
osservazione privilegiato di uno psicanalista: il setting dell’analisi.
Ecco allora succedersi un variopinto carosello di personalità e di espressioni di sé connotate dall’orizzonte della problematicità. L’autrice coglie così l’occasione per ricalcare l’impianto teorico e concettuale di certa psicanalisi di impronta classica, senza per questo rinunciare a formularsi dubbi e domande cariche di richieste scientifiche per l’avvenire, in previsione di considerare ed attendersi scoperte di indubbia valenza innovativa.

PIERRE DACO – La nuova psicologia

Dalla penna di uno dei più brillanti allievi di Carl Gustav Jung, un testo dal carattere esplicativo e molto
diretto, che non risparmia la psicologia da un incalzante sollecito ad osare oltre i suoi ristretti e comodi
confini di uno scientismo logoro e riduzionista.
Con un linguaggio d’avanguardia, che osa allargare le vedute e i percorsi epistemologici di una disciplina che si propone di voler capire davvero l’oggetto dei suoi studi, Daco arranca una encomiabile disamina su un approccio tradizionalista e anacronistico, vincolato da una pretestuosa superiorità del dato logico e razionale sull’intera esperienza simbolica e spirituale dell’essere umano.
Un generoso e valido contributo al superamento del dualismo cartesiano, vera gabbia empirica e concettuale di ogni ricercatore.

ERIKA DI MARTINO – Homeschooling. L’educazione parentale in Italia

Un testo capace non soltanto di aprire ad una valida ipotesi alternativa al percorso tradizionale dell’istruzione e dell’apprendimento, ma una efficace opera di divulgazione che ricorre sia all'aneddotica che al sapere scientifico, e che diventa in grado di assumere inevitabilmente un’inclinazione a carattere politico, sollecitando riflessioni a indirizzo sociale e culturale.
E’ il nuovo “lettera a una professoressa” dei giorni nostri, con uno
spessore storico e pedagogico notevole. Piene congratulazioni all’autrice, che ha autoprodotto questa opera con grande sobrietà e coraggio esemplare, facendo i conti con una scelta che mette in discussione i modelli della famiglia, ed i valori e le funzioni genitoriali che ne costituiscono la base.
Con l’acquisto del testo, peraltro, si contribuisce al sostegno dei progetti di educazione parentale.
Una lettura che non può certo passare indifferente.